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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco TSUY

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La "responsabilità amministrativa delle persone giuridiche":   Ha una specifica normativa di riferimento, contenuta nel Dlgs. 231/2001
La Commissione (art. 325 TFUE):   in cooperazione con gli Stati membri, presenta ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sulle misure adottate ai fini della lotta contro la frode.
La confisca per equivalente eseguita nell'ambito della responsabilità amministrativa per reato ex D. Lgs. n. 231/2001:   È obbligatoria
La confisca per equivalente eseguita nell'ambito della responsabilità amministrativa per reato ex D.Lgs. 231/2001:   E' obbligatoria
La disciplina della responsabilità amministrativa degli enti può essere applicata anche alle società unipersonali?   Si.
la funzione giurisdizionale della Corte dei conti si occupa di due distinte forme di responsabilità:   amministrativa - per i danni a contenuto patrimoniale causati alla Pubblica Amministrazione - e contabile - afferente agli illeciti compiuti da una specifica categoria di dipendenti dello Stato e di privati che con esso mantengono relazioni di servizio funzionale, ai quali è demandata la gestione diretta di denaro o di beni di proprietà pubblica.
La giurisdizione in materia di responsabilità amministrativa è prerogativa esclusiva:   Della Corte dei Conti
La legislazione della PAC stabilisce una serie comune di indicatori nell'ambito di un nuovo quadro di prestazioni, monitoraggio e valutazione. Gli indicatori saranno monitorati attraverso:   relazioni annuali sulla performance e una revisione semestrale dei piani strategici della PAC per valutare i progressi dei paesi dell'UE nel raggiungere i propri obiettivi e gli obiettivi della PAC.
La Politica Agricola Comune si occupa, fra l'altro, di:   adottare misure di mercato per far fronte a congiunture difficili, come un improvviso calo della domanda per timori sanitari o una contrazione dei prezzi a seguito di una temporanea eccedenza di prodotti sul mercato.
la politica agricola comune, ai sensi del comma 1 dell'art. 39 del TFUE:   si pone l'obiettivo di assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola, grazie al miglioramento del reddito individuale di coloro che lavorano nell'agricoltura.
La politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) costituisce parte integrante?   della politica estera e di sicurezza comune (PESC)
La Procura Europea si articola:   su un livello centrale e uno decentrato.
La Procura europea:   può autonomamente decidere se avviare o avocare un procedimento penale che abbia ad oggetto materie di sua competenza.
La realizzazione di uno dei reati presupposto individuati dal D.Lgs. n. 231/2001:   non comporta responsabilità dell'ente qualora il medesimo -prima della commissione del reato - abbia adottato ed efficacemente attuato un idoneo modello di organizzazione volto a prevenire la commissione di reati della specie di quello che è stato realizzato.
La responsabilità amministrativa è attribuita:   Ai dipendenti pubblici, amministratori e dipendenti di società in house e a particolari categorie di soggetti privati
La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche:   E' disciplinata da una specifica normativa di riferimento
La responsabilità amministrativa dell'Ente sussiste anche quando l'autore del reato non è stato identificato?   Sì, ai sensi dell'articolo 8 del D.lgs. 231/2001
La responsabilità amministrativa ex D.lgs. 231/2001 si applica:   alle società di fatto
La responsabilità dell'Ente è esclusa:   Se il reato è stato commesso dall'autore esclusivamente per perseguire un interesse personale
La sanzione amministrativa prevista dall'art. 3 della legge n. 898/1986 afferente alle Truffe al fondo europeo agricolo:   è irrogabile indipendentemente dalle sanzioni penali applicabili per la medesima condotta.
La sanzione pecuniaria prevista dal D.Lgs. n. 231/2001:   ha natura principalmente afflittiva e non risarcitoria.
La struttura decentrata della Procura Europea in Italia:   è incardinata su 20 Procuratori Europei Delegati (c.d. PED), ripartiti in 9 uffici territoriali.
La struttura decentrata della Procura Europea:   è incardinata sui Procuratori europei delegati (c.d. PED), dislocati negli Stati membri, che conducono materialmente le indagini dagli stessi avviate, ad essi assegnate o da essi avocate.
L'applicativo S.I.A.N. (Sistema Informativo Agricolo Nazionale):   consente di effettuare visure sia per estremi del fascicolo aziendale (codice unico di identificazione delle imprese agricole, denominazione impresa, cognome e nome del titolare) sia per dati identificativi delle particelle catastali.
L'art. 10 del D.Lgs. n. 231/2001 prevede, fra l'altro, che la sanzione pecuniaria:   viene applicata per quote in un numero non inferiore a cento né superiore a mille. Il valore di ciascuna quota oscilla da un minimo di 258 euro ad un massimo di 1550 euro circa.
L'art. 11 della legge delega n. 300/2000 adottata con D.Lgs. n. 231/2001, prevedeva l'adozione di:   sanzioni amministrative effettive, proporzionate e dissuasive nei confronti delle persone giuridiche.
L'art. 13 del D.Lgs. n. 231/2001 stabilisce che le sanzioni interdittive si applicano in relazione ai reati per i quali sono espressamente previste, quando ricorre almeno una delle seguenti condizioni:   - l'ente ha tratto dal reato un profitto di rilevante entità e il reato è stato commesso da soggetti in posizione apicale ovvero da soggetti sottoposti all'altrui direzione quando, in questo caso, la commissione del reato è stata determinata o agevolata da gravi carenze organizzative; - in caso di reiterazione degli illeciti."
L'art. 33 del TFUE prevede che il Consiglio, su proposta dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, può nominare un rappresentante speciale con un mandato per problemi politici specifici.   Il rappresentante speciale esercita il mandato sotto l'autorità dell'alto rappresentante.
L'art. 36 del D.Lgs. n. 231/2001 stabilisce che è competente a conoscere gli illeciti amministrativi dell'ente:   il giudice penale competente per i reati presupposto.
L'art. 39 del D.Lgs. n. 231/2001 disciplina la partecipazione dell'ente nell'ambito del procedimento penale. In particolare il primo comma stabilsce che:   l'ente partecipa a tale procedimento con il proprio rappresentante legale, salvo che questi sia imputato del reato da cui dipende l'illecito amministrativo.
L'art. 41 TFUE - al fine di consentire il raggiungimento degli obiettivi definiti dall'art. 39 TFUE nell'ambito della politica agricola comune -prevede anche:   azioni comuni per lo sviluppo del consumo di determinati prodotti.
L'art. 452 quaterdecies del codice penale (Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti):   rientra nel novero dei reati presupposto per l'applicazione delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 231/2001.
L'articolo 56 del Codice di Giustizia Contabile prevede la possibilità per il Pubblico Ministero:   di delegare alla Guardia di Finanza o ad altre forze di polizia adempimenti istruttori nell'ambito di procedimenti per l'accertamento di ipotesi di responsabilità amministrativa per danno erariale.
L'audizione personale, prevista dall'art. 60 del Codice di giustizia contabile, consiste:   nell'acquisizione, da persone in grado di riferire, di informazioni su circostanze ed elementi utili alla ricostruzione dei fatti oggetto dell'istruttoria.
Le appropriazioni indebite da parte di funzionari pubblici nonché i reati di corruzione attiva e passiva:   rientrano nella competenza della Procura europea, purché vi sia un danno agli interessi finanziari dell'Unione pari o superiore a 10.000 euro.
Le Autorità indipendenti con funzioni di controllo, come, ad esempio la Banca d'Italia, sono assoggettate alla disciplina sulla responsabilità amministrativa di cui al D. Lgs 231/2001?   No, non rientrano nella disciplina della norma sulla responsabilità amministrativa
Le condotte sanzionate dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in tema di responsabilità delle persone giuridiche derivante da reato:   sono di competenza della Procura europea se il reato presupposto ricade nella sfera d'azione della medesima autorità giudiziaria.
Le fasi istruttorie relative ai procedimenti di accertamento dei profili di responsabilità per danno erariale:   sono demandate alle Procure Regionali della Corte dei conti.
Le fattispecie di riciclaggio di beni provenienti da reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione:   rientrano nella competenza della Procura europea, purché vi sia un danno agli interessi finanziari dell'Unione pari o superiore a 10.000 euro.
Le finalità della "politica agricola comune" sono fissate:   dall'art. 39 T.F.U.E.
Le indagini delegate dalla Procura europea:   sono svolte, in aderenza al diritto domestico, dai Procuratori europei delegati, che esercitano, in via esclusiva e fino alla definizione del procedimento, le stesse funzioni e hanno le medesime potestà spettanti ai pubblici ministeri nazionali.
Le ispezioni, disciplinate dall'art. 61 del Codice, consistono:   nell'accesso, anche senza preavviso, presso gli uffici delle Pubbliche Amministrazioni e degli altri soggetti pubblici e privati rientranti nella giurisdizione della Corte dei conti, per reperire, prendere visione, estrarre copia di documenti e assumere informazioni.
Le misure interdittive previste dall'art. 9, comma 2, del D.Lgs. n. 231/2001 sono le seguenti:   interdizione dall'esercizio dell'attività, sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni, divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e eventuale revoca di quelli già concessi, divieto di pubblicizzare beni o servizi.
Le misure necessarie nei settori della prevenzione e lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione (art. 325 TFUE) sono adottate:   dal Parlamento europeo e dal Consiglio, che deliberano secondo la procedura legislativa ordinaria, previa consultazione della Corte dei conti.
Le sanzioni interdittive accostate agli illeciti amministrativi dipendenti dal reato ex D. Lgs. 231/2001 prevedono, fra l'altro:   il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione
Le sanzioni interdittive per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato ex D. Lgs. 231/2001 possono:   Consistere nel divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione
Le sanzioni interdittive previste dal D.Lgs. n. 231/2001:   si applicano in aggiunta alle sanzioni pecuniarie quando la criminalità corporativa commette reati-presupposto particolarmente gravi.
Le sanzioni pecuniarie previste dal D.Lgs. n. 231/2001:   si basano su un modello commisurativo "per quote", al fine di adattare la risposta sanzionatoria alla gravità del reato e alla reale capacità economica e finanziaria dell'ente.
Le Sezioni Giurisdizionali Regionali e Centrali d'appello della Corte dei Conti:   si occupano del giudizio rispettivamente di primo e secondo grado.
Le Sezioni Riunite in sede giurisdizionale della Corte dei Conti:   sono chiamate ad assolvere la funzione nomofilattica ratione materiae nonché la risoluzione dei conflitti di competenza.
Le società a responsabilità patrimoniale limitata e le cooperative sono assoggettate alla disciplina sulla responsabilità amministrativa degli enti?   Si, ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001
Le società di capitali e di persone nonché le cooperative sono assoggettate alla disciplina sulla responsabilità amministrativa di cui al D. Lgs 231/2001?   Si
L'ente non è mai responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio se:   le persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione
L'EPPO - European Public Prosecutor's Office, esplica le funzioni di pubblico ministero:   dinanzi agli organi giurisdizionali competenti degli Stati membri partecipanti, secondo le rispettive regole processuali, fino alla pronuncia del provvedimento definitivo.
L'EPPO - European Public Prosecutor's Office:   è un organo dell'Unione Europea che opera come un ufficio unico con struttura decentrata, è pienamente indipendente, gode di autonomia di bilancio, organizzativa e per la definizione dello statuto del suo personale.
L'EPPO (European Public Prosecutor's Office):   esplica le funzioni di pubblico ministero dinanzi agli organi giurisdizionali competenti degli Stati membri partecipanti, secondo le rispettive regole processuali, fino alla pronuncia del provvedimento definitivo.
L'inserimento nel fascicolo aziendale informatizzato (all'interno del S.I.A.N.) di una particella catastale di proprietà di un ente locale, sulla quale insiste un campo da calcio, al solo fine di incrementare fittiziamente la consistenza aziendale ed ottenere indebitamente pagamenti diretti (sostegno al reddito) nell'ambito della Politica Agricola Comune:   costituisce frode al bilancio dell'U.E.
L'intervento di cause estintive in relazione ad un reato "presupposto" che sussiste:   non incide sulla permanenza della responsabilità amministrativa in capo all'ente, coerentemente alla sua configurazione come distinto illecito amministrativo, fatta eccezione per l'intervenuta amnistia.
L'obbligo di inoltrare alla Procura europea le notizie di reato di cui all'articolo 347 c.p.p., le denunce, le querele e gli esposti che hanno ad oggetto reati in relazione ai quali i Procuratori Europei Delegati italiani potrebbero esercitare le proprie funzioni:   si affianca e non sostituisce quello già esistente nei confronti della Procura della Repubblica competente.
L'obbligo di riservatezza per l'attività d'indagine condotta dal Pubblico Ministero contabile (art. 57 del D.Lgs. n. 174/2016):   permane fino alla notificazione dell'invito a dedurre e può essere derogato solo su disposizione del magistrato titolare dell'istruttoria, quando è necessario per la prosecuzione delle indagini.
L'Ufficio del Procuratore Europeo (EPPO -European Public Prosecutor's Office):   è competente per individuare, svolgere indagini, perseguire, esercitare l'azione penale e portare in giudizio gli autori dei reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione Europea, come definiti dalla direttiva (UE) 2017/1371 (c.d. "direttiva PIF").
L'utilizzo per fini fiscali di dati e notizie acquisiti nell'ambito delle attività delegate dalla Corte dei conti:   discende dall'art. 36 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, che contempla un generalizzato obbligo di comunicazione alla Guardia di Finanza di fatti che possono configurarsi come violazioni tributarie da parte di soggetti pubblici incaricati istituzionalmente di svolgere attività ispettive.