Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco GDPP
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- La capacità del giudice: è il complesso delle condizioni che sono indispensabili per il legittimo esercizio della funzione giudicante
- La convalida della misura precautelare è richiesta dal pubblico ministero al giudice competente, in relazione al luogo dove l'arresto o il fermo è stato eseguito, entro: 48 ore dall'arresto o dal fermo
- La custodia cautelare in carcere è: una misura cautelare personale
- La decisione del giudice penale che risolva incidentalmente una questione civile o amministrativa: non ha efficacia vincolante in nessun altro processo
- La deposizione sui fatti che servono a definire la personalità della persona offesa dal reato è ammessa? Sì, ma solo quando il fatto dell'imputato deve essere valutato in relazione al comportamento di quella persona
- La difesa è un diritto inviolabile: in ogni stato e grado del procedimento
- La documentazione delle intercettazioni eseguite fuori dai casi consentiti dalla legge deve essere: distrutta, salvo che costituisca corpo del reato
- La mancanza di motivazione del decreto emesso dal giudice: è causa di nullità nei casi in cui la motivazione è espressamente prescritta dalla legge
- La messa alla prova comporta: tra le altre cose, la prestazione di condotte volte all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, nonché, ove possibile, il risarcimento del danno dallo stesso cagionato
- La minore età della persona offesa, se sospetta, ai sensi dell'art. 90 del Codice di procedura penale: è accertata con perizia e, quando i dubbi permangono, è presunta
- La perizia è: un mezzo di prova
- La perquisizione personale è disposta con: decreto motivato
- La persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria è citata per l'udienza preliminare o per il giudizio: a richiesta del pubblico ministero o dell'imputato
- La persona offesa è parte processuale? No, ma può diventarlo quando coincide con il danneggiato dal reato ed esercita l'azione civile nel processo penale
- La persona offesa dal reato è: la titolare dell'interesse giuridico leso dal reato
- La persona offesa ha diritto di presentare istanze ovvero memorie durante il procedimento/processo ovvero di indicare elementi di prova? Sempre, sia durante le indagini preliminare che in dibattimento, tranne che nel giudizio di Cassazione
- La persona offesa può chiedere al pubblico ministero che si proceda con incidente probatorio? Sì e se il pubblico ministero non accoglie la richiesta deve pronunciare decreto motivato da notificare alla persona offesa
- La polizia giudiziaria deve avvisare i familiari dell'arrestato: solo con il consenso dell'arrestato
- La polizia giudiziaria può prendere notizia dei reati di propria iniziativa? Sì, sempre
- La polizia giudiziaria può sequestrare il corpo del reato? Sì, ma il sequestro dev'essere sempre convalidato dal pubblico ministero
- La polizia giudiziaria, nello svolgimento dell'attività investigativa, è autonoma ed indipendente? No, poiché è alle dipendenze dell'autorità giudiziaria
- La procedibilità d'ufficio avvia obbligatoriamente: l'azione penale
- La Procura europea: è competente a indagare, perseguire e portare in giudizio i reati a danno del bilancio dell'Unione Europea
- La qualità di imputato si assume, fra l'altro: con la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero
- La querela è presentata: al pubblico ministero o ad un ufficiale di polizia giudiziaria
- La querela può essere presentata: oralmente o per iscritto, personalmente o a mezzo di procuratore speciale
- La querela può essere presentata: per iscritto o oralmente
- La revoca delle misure coercitive può essere richiesta: dal pubblico ministero e dall'imputato
- La richiesta di accesso al rito abbreviato: può essere proposta dall'imputato o da un soggetto munito di procura speciale
- La richiesta di riesame contro l'ordinanza di sequestro conservativo può essere proposta da: chiunque vi abbia interesse
- La richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero: contiene l'enunciazione, in forma chiara e precisa, del fatto, delle circostanze aggravanti e di quelle che possono comportare l'applicazione di misure di sicurezza, con l'indicazione delle norme
- La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti è sempre inappellabile per l'imputato? Sì, sempre
- La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti: non ha efficacia nei giudizi civili o amministrativi, anche quando sia stata pronunciata dopo la chiusura del dibattimento
- La sospensione del procedimento con messa alla prova è stata introdotta nel codice di procedura penale con la legge n. 67 del: 2014
- La sospensione del procedimento con messa alla prova ai delinquenti abituali: non può essere concessa
- La sospensione del procedimento con messa alla prova può essere richiesta per i soggetti imputati maggiorenni per reati puniti con la pena detentiva fino a: 4 anni nel massimo, sola o congiunta o alternativa alla pecuniaria
- L'accesso alla messa alla prova è consentito: normalmente una sola volta
- L'acronimo D.D.A. indica: le Direzioni Distrettuali Antimafia
- L'acronimo G.U.P. sta per: giudice dell'udienza preliminare
- Laddove non sia possibile determinare la competenza per territorio secondo i criteri ordinari, quale giudice è competente ai sensi dell'art. 9, comma 1 del Codice di procedura penale? Quello dell'ultimo luogo in cui è avvenuta una parte dell'azione o dell'omissione
- L'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare è una misura? Precautelare
- L'art. 13 della Costituzione, in tema di provvedimenti restrittivi della libertà personale, contiene: una riserva di legge, una riserva di giurisdizione e un obbligo di motivazione
- L'attività della polizia giudiziaria può consistere in accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose ovvero sulle persone? Sì, al fine di conservare lo stato dei luoghi e delle cose
- Le c.d. sommarie informazioni testimoniali rese in fase di indagine: non sono utilizzabili come mezzi di prova, fatta salva la possibilità di muovere contestazioni nell'esame delle parti ai sensi dell'art. 503 del Codice di procedura penale
- Le condizioni generali di applicabilità delle misure cautelari personali, ai sensi dell'art. 273 del Codice di procedura penale, sono: i gravi indizi di colpevolezza
- Le indagini preliminari sono dirette dal pubblico ministero, che dispone direttamente: della polizia giudiziaria
- Le intercettazioni relative a conversazioni o comunicazioni fra difensore e assistito: sono inutilizzabili solo se l'avvocato è nell'esercizio delle funzioni salvo che le stesse persone abbiano deposto sugli stessi fatti o li abbiano in altro modo divulgati
- Le nullità assolute: sono rilevabili in ogni stato e grado del procedimento
- Le ricognizioni possono avere ad oggetto: persone, cose o quanto altro possa essere oggetto di percezione sensoriale
- Le singole Direzioni Distrettuali Antimafia fanno capo alla: Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (D.N.A.)
- Le sommarie informazioni testimoniali possono essere assunte autonomamente dalla polizia giudiziaria? Sì, sempre
- L'esercizio dei diritti e delle facoltà spettanti agli enti ed alle associazioni rappresentativi di interessi lesi dal reato è subordinato: al consenso della persona offesa
- L'esercizio della funzione di giudice nel medesimo procedimento rientra tra i casi di: incompatibilità
- L'esercizio dell'azione penale può essere sospeso o interrotto: soltanto nei casi espressamente previsti dalla legge
- L'imputato che non conosce la lingua italiana ha diritto: di farsi assistere gratuitamente, indipendentemente dall'esito del procedimento, da un interprete
- L'imputato può chiedere che il processo sia definito all'udienza preliminare allo stato degli atti: salvo che si tratti di reato per il quale è prevista la pena dell'ergastolo
- L'imputato può rinunciare all'assistenza del difensore? No, mai
- L'incompetenza per connessione è rilevabile: entro l'udienza preliminare ovvero, se questa manchi, entro la trattazione delle questioni preliminari e prima della dichiarazione di apertura del dibattimento
- L'incompetenza per materia è rilevata: anche d'ufficio, in ogni stato e grado del procedimento
- L'incompetenza per materia di un giudice è rilevata: anche d'ufficio, in ogni stato e grado del processo
- L'indagato ha la facoltà di rilasciare dichiarazioni spontanee al pubblico ministero? Sì, sempre
- L'indagato in stato di custodia cautelare ha sempre diritto a conferire fin da subito con il difensore? No, fa eccezione il caso in cui si stia procedendo per un delitto ex art. 51, commi 3-bis e 3-quater del Codice di procedura penale ed esistano specifiche ed eccezionali ragioni di cautela
- L'indagato può essere assistito da: massimo 2 difensori
- L'inosservanza delle norme stabilite per gli atti del procedimento: è causa di nullità soltanto nei casi previsti dalla legge
- L'inosservanza delle norme sulla competenza: non produce l'inefficacia delle prove già acquisite
- L'intercettazione può essere disposta direttamente dal pubblico ministero? Sì, purché vi sia urgenza ed il relativo decreto motivato
- L'ispezione è: un mezzo di ricerca della prova
- L'ispezione personale deve essere eseguita: nel rispetto del pudore e della dignità della persona sottoposta
- L'obbligo di dimora ha una durata massima: variabile a seconda della fase o grado del procedimento in cui ci si trovi; in ogni caso la misura perde efficacia quando dall'inizio dell'esecuzione è decorso un periodo di tempo pari al doppio dei termini previsti dall'art. 303 c.p.p
- L'opposizione al decreto penale di condanna, da parte dell'imputato e della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria, è proposta nel termine di: 15 giorni dalla notificazione del decreto
- L'osservanza delle disposizioni concernenti le condizioni di capacità del giudice è sempre prescritta a pena di: nullità