Elenco in ordine alfabetico delle domande di Codice di comportamento
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- I regali e le altre utilità ricevuti da un dipendente della Pubblica Amministrazione fuori dai casi consentiti dall'art. 4 del d.P.R. 62/2013 sono immediatamente: messi a disposizione dell'Amministrazione, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti
- Il "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" definisce, in via orientativa, "regali o altre utilità di modico valore" accettabili dal dipendente pubblico quelli: di valore non superiore a €150,00
- Il "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" definisce, in via orientativa, "regali o altre utilità di modico valore" accettabili dal dipendente pubblico quelli: di valore non superiore a 150,00 €
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Tupi, i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Tupi, tra l'altro, i doveri minimi di diligenza che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Tupi, tra l'altro, i doveri minimi di lealtà che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Tupi, tra l'altro, i doveri minimi di imparzialità che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013) all'art. 1 elenca i doveri "minimi" che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare. Tra essi, NON figura quello di: leadership
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) e s.m.i., all'art. 11 stabilisce che, fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente: salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) e s.m.i., all'art. 11 stabilisce che, fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente: salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) e s.m.i., all'art. 11, co. 1, stabilisce che, fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente: salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.) e s.m.i., stabilisce all'art. 8 che il dipendente: rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell'amministrazione
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.), stabilisce all'art. 12 che, nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche, il dipendente: rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione, l'ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.), stabilisce all'art. 12, co. 1, che, nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche, il dipendente: rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione, l'ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.), stabilisce all'art. 12, co. 2, che, il dipendente: si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione, salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici afferma che, qualora il dipendente avesse ricevuto regali o altre utilità fuori dai casi consentiti dal Codice stesso, questi: sono immediatamente messi a disposizione dell'Amministrazione, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici contiene una sezione dedicata al corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte dei dipendenti pubblici, anche al fine di tutelare l'immagine della Pubblica Amministrazione. Vero
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici di cui al DPR 62/2013 contiene: i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, all'art. 4 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., afferma che il dipendente: non chiede, ne' sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, ovvero il DPR 62/2013 e s.m.i., definisce: i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: è un codice utile ad assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico
- Il codice di comportamento dei pubblici dipendenti è: un insieme di principi a cui il pubblico dipendente deve uniformare la propria condotta
- Il Codice di comportamento dei pubblici dipendenti stabilisce l'obbligo, per il dipendente, della previa tempestiva comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza dell'adesione ad un'associazione. Tale obbligo si applica anche all'adesione a partiti politici? No
- Il Codice di comportamento dei pubblici dipendenti stabilisce l'obbligo, per il dipendente, della previa tempestiva comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza dell'adesione ad un'associazione. Tale obbligo si applica anche all'adesione a sindacati? No
- Il Codice di comportamento dei pubblici dipendenti, di cui al DPR 62/2013: si applica anche a tutti i collaboratori, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo
- Il Codice di comportamento del dipendente pubblico: impone al dipendente l'astensione da decisioni o attività dell'ufficio che possano coinvolgere interessi propri o di suoi parenti o conviventi
- Il Codice di comprtamento dei dipendenti pubblici si applica: a tutto il personale comunale e a tutti i collaboratori e consulenti a qualsiasi titolo
- Il Codice disciplinare stabilisce: le infrazioni e le relative sanzioni nelle procedure disciplinari dei dipendenti pubblici
- Il d.P.R. 62/2013 fa obbligo al pubblico dipendente di astenersi dal partecipare all'adozione di decisioni che possano coinvolgere interessi di suoi affini entro: il secondo grado
- Il d.P.R. 62/2013 prevede che il dipendente pubblico: non concluda, per conto dell'Amministrazione, contratti di appalto con imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato nel biennio precedente
- Il d.P.R. 62/2013, in merito al comportamento dei dipendenti pubblici, prevede che il dipendente: non concluda, per conto dell'Amministrazione, contratti di appalto con imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato nel biennio precedente, fatte salve le eccezioni previste dallo stesso d.P.R.
- Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio. Il citato principio: è espressamente contenuto tra i "principi generali" nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
- Il dipendente pubblico è tenuto a segnalare al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza? Si, per espressa previsione di cui all'art. 8, D.P.R. n. 62/2013, fermo restando l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria
- Il dipendente pubblico, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, deve informare il dirigente dell'ufficio dei rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni (art. 6. D.P.R. n. 62/2013)? Si, precisando, tra l'altro, se in prima persona, o suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione
- Il dipendente pubblico, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, deve informare il dirigente dell'ufficio dei rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni (art. 6. D.P.R. n. 62/2013)? Sì, precisando, tra l'altro, se in prima persona, o suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione
- Il dirigente, ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), fornisce all'Amministrazione: le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche previste dalla legge
- Il dirigente, ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), svolge: la valutazione del personale assegnato alla struttura cui è preposto con imparzialità e rispettando le indicazioni ed i tempi prescritti
- Il disposto dell'art. 9, co. 2, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., rubricato "Trasparenza e tracciabilità", la tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti: Deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità
- Il licenziamento senza preavviso per i casi previsti dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi è una delle opzioni possibili elencate all'interno del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013) in relazione alla: violazione dei doveri del Codice stesso
- il nuovo art. 11-bis del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, dedicato all'utilizzo delle tecnologie informatiche, prevede: Entrambe le risposte sono corrette
- In applicazione di quale dovere previsto all'art. 12, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) il dipendente rilascia copie ed estratti di atti o documenti secondo la sua competenza, con le modalità stabilite dalle norme in materia di accesso e dai regolamenti della propria amministrazione? Rapporti con il pubblico
- In applicazione di quale dovere previsto all'art. 12, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) il dipendente, fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento? Rapporti con il pubblico
- In applicazione di quale dovere previsto all'art. 12, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) il dipendente, qualora non sia competente a provvedere in merito alla richiesta ricevuta cura, sulla base delle disposizioni interne, che la stessa venga inoltrata all'ufficio competente della medesima amministrazione? Rapporti con il pubblico
- In applicazione di quale dovere previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza? Comportamento in servizio (art. 11)
- In applicazione di quale dovere previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza? Comportamento in servizio
- In applicazione di quale dovere previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, nei rapporti privati il dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino? Comportamento nei rapporti privati
- In base a quanto disposto dall'art. 10 del D.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei pubblici dipendenti), il pubblico dipendente nei rapporti privati: Non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino
- In base a quanto disposto dall'art. 12, comma 4, del D.P.R. 62/2013: il dipendente non assume impegni ne anticipa l'esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all'ufficio al di fuori dei casi consentiti
- In base a quanto disposto dall'art. 16 del D.P.R. 62/2013 in tema di responsabilità, la violazione degli obblighi previsti dal codice: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- In base al Codice di comportamento generale dei dipendenti pubblici, il dipendente: può accettare, per sé o per altri, regali o altre utilità, purché di modico valore, occasionalmente e nell'ambito delle normali relazioni di cortesia o delle consuetudini internazionali
- In base al d.P.R. 62/2013, chi tra i seguenti vigila sull applicazione dello stesso? I dirigenti responsabili di ciascuna struttura
- In base al d.P.R. 62/2013, chi tra i seguenti vigila sull'applicazione dello stesso? I dirigenti responsabili di ciascuna struttura
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico conforma la propria condotta ai principi di: buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può anticipare l'esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all'ufficio? Solo nei casi consentiti
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può far parte di organizzazioni? Sì, ma se gli ambiti di interessi di queste possono interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio deve darne tempestiva comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può sollecitare regali? No, non può
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può usare a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio? No, non può
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può usare a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni d'ufficio? No, non può
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, informa il dirigente di tutti i rapporti di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che abbia avuto negli ultimi: tre anni
- In base al d.P.R. 62/2013, il pubblico dipendente, qualora venga a conoscenza di situazioni di illecito nell'amministrazione: ha l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria e di segnalazione al proprio superiore gerarchico
- In base all'art. 54 d.lgs. 165/2001 e s.m.i., il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è consegnato al dipendente che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione
- In base all'art. 54, co. 2, d.lgs. 165/2001 e s.m.i., il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione
- In base all'art. 6 del d.P.R. 62/2013, il conflitto di interessi tra la P.A. e il suo dipendente può riguardare interessi: di qualsiasi natura
- In base all'art. 6 del d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico che versi in situazioni di conflitto di interessi con interessi personali: si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni
- In base all'art. 8 del DPR 62/13 e ss.mm.ii., in tema di prevenzione della corruzione, il dipendente pubblico: fermo restando l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria, segnala al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza
- In caso di violazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013): si può incorrere in sanzioni disciplinari
- In ottemperanza all'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (d.P.R. 62/2013), il pubblico dipendente può accettare regali da chi gli è subordinato? No, salvo quelli d'uso di modico valore
- In ottemperanza all'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il pubblico dipendente può accettare regali da chi gli è subordinato? No, salvo quelli d'uso di modico valore
- In riferimento a quanto previsto dall'art. 14 del DPR n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente pubblico nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi può ricorrere a mediazione di terzi? No, tranne nel caso in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- Indicare quale delle seguenti affermazioni circa le "disposizioni particolari per i dirigenti" sancite dall'art. 13 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i. è corretta. Il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incarico, persegue gli obiettivi assegnati e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l'assolvimento dell'incarico
- Indicare quale delle seguenti affermazioni circa le "disposizioni particolari per i dirigenti" sancite dall'art. 13 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., è corretta. Il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incaricato, persegue gli obiettivi assegnati e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l'assolvimento dell'incarico
- Indicare quale principio sui "Rapporti con il pubblico", non è consono a quanto dispone il Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il dipendente può fornire informazioni e notizie relative ad atti od operazioni amministrative conclusi ma non in corso
- Indicare quale principio sui "Rapporti con il pubblico", non è consono a quanto dispone il Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il dipendente non è tenuto a rilasciare copie ed estratti di atti o documenti, salvo che non sia diversamente stabilito dall'amministrazione
- Indicare quale principio sui "Rapporti con il pubblico", non è consono a quanto dispone il Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il dipendente può a discrezione assumere impegni e anticipare l'esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all'ufficio
- Indicare quale principio sui "Rapporti con il pubblico", non è consono a quanto dispone il Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il dipendente si astiene, in ogni caso, da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione, anche quando esprime valutazioni e diffonde informazioni a tutela dei diritti sindacali
- Indicare quale principio sui "Rapporti con il pubblico", non è consono a quanto dispone il Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il dipendente non rilascia copie ed estratti di atti o documenti
- Indicare quale principio sui "Rapporti con il pubblico", non è consono a quanto dispone il Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il dipendente può fornire informazioni e notizie relative ad atti od operazioni amministrative in corso: non può fornire informazioni di atti o operazioni amministrative conclusi
- Indicare quale principio sul "comportamento in servizio", non è consono a quanto dispone il Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione nei vincoli posti dall'amministrazione e può trasportare anche parenti
- Indicare quale principio sul "comportamento in servizio", non è consono a quanto dispone il Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, a suo insindacabile giudizio
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente deve assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati, con le altre pubbliche amministrazioni in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. 2) Il dipendente rispetta i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza. 3) Il dipendente agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi. Tutti
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio. 2) Il dipendente evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine della pubblica amministrazione. 3) Il dipendente deve assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati, con le altre pubbliche amministrazioni in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. Tutti
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge. 2) Prerogative e poteri pubblici sono esercitati unicamente per le finalità di interesse generale per le quali sono stati conferiti. 3) Il dipendente deve assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati, con le altre pubbliche amministrazioni in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. Tutti
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente svolge i propri compiti perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare. 2) Il dipendente deve evitare situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine della p.a. 3) Il dipendente deve dimostrare la massima disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni. Tutti
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente svolge i propri compiti perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare. 2) Il dipendente deve dimostrare la massima disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni. 3) Il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione e conformando la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Tutti
- Indicare quali/quale tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente deve assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. 2) La gestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delle attività amministrative deve seguire una logica di contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati. Tutti
- Integrita', correttezza, buona fede, proporzionalita', obiettivita', trasparenza, equita' e ragionevolezza. Si tratta dei principi... Sanciti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici e ai quali deve essere ispirata la loro condotta