>Concorsi
>Forum
>Bandi/G.U.
 
 
 
 
  Login |  Registrati 
Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto ambientale

Seleziona l'iniziale:
A   B   C   D   E   F   G   H   I   J   K   L   M   N   O   P   Q   R   S   T   U   V   W   X   Y   Z  

> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!


Secondo il d.lgs. 152/2006 e s.m.i., qual è l'esatta sequenza temporale delle seguenti procedure operative ed amministrative?   Indagine preliminare, piano di caratterizzazione, analisi di rischio, progetto operativo di bonifica
Secondo il D.Lgs. 152/2006, chi è responsabile del controllo sulla gestione dei rifiuti urbani?   Il Comune
Secondo il D.Lgs. 152/2006, quale tra le seguenti è considerata un'attività di bonifica?   La rimozione dei rifiuti pericolosi in un sito inquinato
Secondo il dispositivo dell'art. 69 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di intervento che attuano i piani di bacino hanno durata:   triennale
Secondo la legge 394/1991 e s.m.i., se l'Ente parco non si esprime entro il termine dovuto per il nulla osta per il rilascio di concessioni o autorizzazioni relative a interventi, impianti e opere all'interno del Parco:   il nulla osta si intende rilasciato
Secondo la normativa, un'area verde in un contesto urbano deve essere considerata come:   una risorsa pubblica da tutelare
Secondo l'art 11 del TFUE, le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente devono essere integrate nella definizione e nell'attuazione delle politiche e azioni dell'Unione, in particolare nella prospettiva:   di promuovere lo sviluppo sostenibile
Secondo l'art. 182, co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando:   le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero
Secondo l'art. 183 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il centro di raccolta è definito, come un'area presidiata ed allestita per l'attività di:   raccolta dei rifiuti urbani
Secondo l'art. 183 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., per "raccolta differenziata" si intende:   la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico
Secondo l'art. 183 del d.lgs. 152/2006, i rifiuti domestici indifferenziati sono una categoria di rifiuti:   urbani
Secondo l'art. 192, co. 4, TFUE, fatte salve talune misure adottate dall'Unione, gli Stati membri:   provvedono al finanziamento e all'esecuzione della politica in materia ambientale
Secondo l'art. 248 co. 2 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., il completamento degli interventi di bonifica di siti inquinati, è accertato:   dalla provincia, mediante apposita certificazione
Secondo l'art. 53, comma 2, del decreto legislativo 152/2006, quale tra le seguenti attività NON rientra tra quelle previste al fine di assicurare la tutela e il risanamento del suolo e del sottosuolo?   Attività repressiva
Secondo l'articolo 6, comma 1, del d.lgs. 152/2006, la valutazione ambientale strategica (VAS):   riguarda i piani e i programmi che possono avere impatti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale
Secondo le disposizioni dell'art. 182, comma 2, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., devono essere il più possibile ridotti sia in massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero, i rifiuti:   da avviare allo smaltimento finale
Secondo quanto definito dal D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., cosa si intende per "impatti ambientali"?   Effetti significativi, diretti e indiretti, di un piano, di un programma, su popolazione e salute umana, biodiversità (con particolare attenzione alle specie e agli habitat protetti), territorio, suolo, acqua, aria e clima, beni materiali, patrimonio culturale, paesaggi
Secondo quanto disposto dall'art. 137 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., chiunque violi le prescrizioni concernenti la gestione dei controlli in automatico degli scarichi, con quale pena è punito?   Con l'arresto
Secondo quanto disposto dall'art. 69 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., hanno durata triennale:   i piani di intervento attraverso cui si attuano i piani di bacino
Secondo quanto normato dall'art. 23 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., l'autorità competente verifica la completezza della documentazione:   entro quindici giorni dalla presentazione dell'istanza di VIA
Secondo quanto normato dall'art. 69, co. 1, del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., i piani di bacino sono attuati attraverso programmi di intervento:   triennale
Secondo quanto prescritto dall'art. 193 del TFUE, gli Stati membri possono mantenere o prendere provvedimenti per una protezione maggiore, rispetto a quanto già indicato nei trattati?   Ai singoli Stati membri è concesso di mantenere e di prendere provvedimenti per una protezione ancora maggiore, ma tali provvedimenti devono essere compatibili con i trattati
Secondo quanto previsto dal d.lgs. 42/2004, i sopraintendenti possono procedere a ispezioni per accertare l'esistenza e lo stato di conservazione o di custodia dei beni culturali?   Sì, con preavviso non inferiore a cinque giorni, fatti salvi i casi di estrema urgenza
Secondo quanto riportato dall'Allegato 3 al titolo V, parte IV del d.lgs. 152/2006, cosa differenzia le tecniche di intervento di bonifica in-situ da quelle ex situ?   Le prime sono effettuate senza la movimentazione o rimozione del suolo, le seconde prevedono la movimentazione e la rimozione di suolo inquinato
Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, i fiumi, i torrenti ed i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di:   150 metri ciascuna
Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, i territori costieri compresi in una fascia della profondità di:   300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare
Sono di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni del titolo I, parte III del D.Lgs. n. 42/2004, per la catena appenninica, le montagne:   Per la parte eccedente 1.200 metri sul livello del mare