Elenco in ordine alfabetico delle domande di Tecnica normativa
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- Qual è il risultato della delegificazione? L'abrogazione delle disposizioni delegificate, normalmente differita all'entrata in vigore dell'atto che si sostituirà alla legge
- Qual è la funzione del codice di protocollo? L'identificazione univoca del provvedimento
- Quale congiunzione è riservata alle relazioni in cui la fattispecie si realizza quando tutti gli elementi correlati si avverano? La congiunzione e
- Quale congiunzione esprime una relazione tra elementi tale per cui la fattispecie si realizza - e quindi si verificano le conseguenze - sia quando si avvera uno solo dei due elementi, sia quando si avverano ambedue? La congiunzione o
- Quale congiunzione può esprimere, tra l'altro, una relazione tra elementi tale per cui la fattispecie si realizza - e quindi si verificano le conseguenze- quando si avvera uno solo dei due elementi, ma non ambedue? La congiunzione o
- Quale forma verbale è preferibile utilizzare nella stesura di un testo amministrativo? La forma attiva del verbo
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di abrogazione di un articolo? L'articolo 1 (rubrica dell'articolo al posto del titolo della legge, se quest'ultimo non è significativo, come accade per le leggi finanziarie) della legge 28 febbraio 1986, n. 41 , è abrogato
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di abrogazione di un comma? Il comma 3 (oppure: il terzo comma, se non numerato) dell'articolo 1 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge), è abrogato
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di abrogazione di un numero all'interno di una lettera? Il numero 3) della lettera a) del comma 1 dell'articolo 5 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge), è abrogato
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di abrogazione di una lettera all'interno di un comma? La lettera a) del comma 1 dell'articolo 3 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge), è abrogata
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di abrogazione finale? Sono o restano abrogate le seguenti disposizioni: legge x (titolo della legge); art. w e comma k dell'articolo v della legge y (modificativi della legge x); legge z (legge a termine incerto)
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di aggiunta di parole all'interno di un comma? Alla fine del comma 3 dell'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), sono aggiunte le parole: ". " (senza andare a capo)
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di aggiunta di un articolo dopo l'ultimo dell'atto modificato (ad esempio in caso di atto composto di cinque articoli)? 1. Dopo l'articolo 5 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è aggiunto il seguente: "Art. 5 bis (Rubrica dell'articolo) [solo se gli articoli dell'atto modificato recano rubriche]. 1. (Testo dell'articolo, i cui commi vanno sempre numerati, anche se gli articoli dell'atto modificato non recano commi numerati) 2. ....."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di aggiunta di un comma dopo l'ultimo dell'articolo modificato, con commi numerati o non numerati (ad esempio in caso di articolo composto di sei commi)? Dopo il comma 6 dell'articolo 4 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è aggiunto il seguente: "6 bis. (testo del comma)"
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di aggiunta di un numero (dopo l'ultimo) all'interno di una lettera? Dopo il numero 5) della lettera a) del comma 1 dell'articolo 3 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è aggiunto il seguente: "5 bis) "
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di aggiunta di una lettera (dopo l'ultima) all'interno di un comma? Dopo la lettera f) del comma 3 dell'articolo 4 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è aggiunta la seguente: "f bis) "
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di articolo fra due articoli dell'atto modificato? 1. Dopo l'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è inserito il seguente: "Art. 2 bis (Rubrica dell'articolo) [solo se gli articoli dell'atto modificato recano rubriche]. 1. (Testo dell'articolo, i cui commi vanno sempre numerati, anche se gli articoli dell'atto modificato non recano commi numerati) 2. ....."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di parole all'interno di un comma? Al comma 3 dell'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), dopo le parole: ". " sono inserite le seguenti: ". " (senza andare a capo)
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di un articolo prima dell'articolo 1 dell'atto modificato? Prima dell'articolo 1 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è inserito il seguente: "Art. 01 (Rubrica dell'articolo) [solo se gli articoli dell'atto modificato recano rubriche]. 1. (Testo dell'articolo, i cui commi vanno sempre numerati, anche se gli articoli dell'atto modificato non recano commi numerati) 2. ....."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di un articolo tra due articoli dell'atto modificato aggiunti successivamente (ad esempio tra gli articoli 1 bis e 1 ter)? Dopo l'articolo 1 bis della legge 28 febbraio 1986, n. 41(titolo della legge, se si tratta della prima citazione), introdotto dall'articolo 2 della legge 20 giugno 1988, n. 229, è inserito il seguente: "Art. 1 bis 1 (Rubrica dell'articolo) [solo se gli articoli dell'atto modificato recano rubriche]. 1. (Testo dell'articolo, i cui commi vanno sempre numerati, anche se gli articoli dell'atto modificato non recano commi numerati) 2. ....."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di un comma fra due commi dell'articolo modificato aggiunti successivamente? Dopo il comma 4 bis dell'articolo 3 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), introdotto dall'articolo 5 della legge 20 giugno 1988, n. 229, è inserito il seguente: "4 bis 1. (testo del comma)."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di un comma fra due commi dell'articolo modificato, con commi numerati o non numerati? Dopo il comma 4 dell'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è inserito il seguente: "4 bis. (testo del comma)."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di un comma prima del comma 1 dell'articolo modificato, con commi numerati o non numerati? Prima del comma 1 dell'articolo 3 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è inserito il seguente: "01. (testo del comma)"
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di un numero all'interno di una lettera? Dopo il numero 1) della lettera a) del comma 3 dell'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è inserito il seguente: "1 bis) "
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di inserimento di una lettera all'interno di un comma? Dopo la lettera c) del comma 1 dell'articolo 3 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è inserita la seguente: "c bis) "
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di sostituzione della rubrica di un articolo o del titolo di una legge? La rubrica dell'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è sostituita dalla seguente: "..."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di sostituzione di un articolo all'interno di un testo normativo? L'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è sostituito dal seguente: "Art. 2 (Rubrica dell'articolo) [solo se gli articoli dell'atto modificato recano rubriche]. 1. (Testo dell'articolo, i cui commi vanno sempre numerati anche se gli articoli dell'atto modificato non recano commi numerati) 2. ...."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di sostituzione di un comma? Il comma 6 dell'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è sostituito dal seguente: "6. (testo del comma)."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di sostituzione di un numero all'interno di una lettera? Il numero 1) della lettera f) del comma 1 dell'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è sostituito dal seguente: "1) .......... ."
- Quale tra le seguenti formule rappresenta la corretta modifica testuale nel caso di sostituzione di una lettera all'interno di un comma? La lettera a) del comma 1 dell'articolo 2 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 (titolo della legge, se si tratta della prima citazione), è sostituita dalla seguente: "a) "
- Quali indicazioni contiene l'intestazione del testo ufficiale dell'atto normativo? La denominazione giuridica dell'atto; la data di promulgazione (o di emanazione, per gli atti non legislativi); il numero d'ordine, quando previsto; il titolo dell'atto
- Quali informazioni contiene la denominazione dell'autorità che adotta il provvedimento amministrativo? Tutte le informazioni utili alla sua individuazione univoca elencate in ordine dal generale al particolare
- Quali sono gli elementi di fatto e di diritto presenti nel preambolo di un provvedimento amministrativo? Fatti, atti, accertamenti e norme giuridiche
- Quali sono i criteri di redazione di un testo normativo? Chiarezza, precisione, uniformità, semplicità, economia
- Quali sono le fasi significative del procedimento presenti nel preambolo di un provvedimento amministrativo? Iniziativa, comunicazione dell'avvio del procedimento, conferenza di servizi, parere e valutazione tecnica
- Quali tipi di atti amministrativi sono esclusi, di regola, dall'obbligo di motivazione? Gli atti a contenuto generale quali i bilanci preventivi, i conti consuntivi, i programmi, i piani, gli strumenti urbanistici, i piani commerciali e tutti gli altri atti che ne siano espressamente esentati per legge
- Qualora nel dispositivo di un provvedimento amministrativo sia necessario inserire un'elencazione all'interno del sottoparagrafo, come devono essere numerati tali elementi? Secondo la sequenza 1.1.1. 1.1.2. 1.1.3. ecc
- Quando è opportuno in un testo amministrativo far seguire al tecnicismo giuridico la sua definizione? Quando ha un significato diverso o è usato in un'accezione diversa da quella che ha nel linguaggio corrente
- Quando è possibile utilizzare il verbo potere nella stesura di un testo amministrativo? Per indicare una facoltà, ma non un obbligo in presenza di determinate circostanze
- Quando è possibile utilizzare la forma passiva e impersonale del verbo nella stesura di un testo amministrativo? Nei casi in cui non è possibile esplicitare l'agente
- Quando la conseguenza giuridica può derivare solo dal caso specifico contenuto nella protasi, quest'ultima da quale espressione è introdotta? Da solo se
- Quando occorre suddividere il paragrafo del preambolo di un provvedimento amministrativo in sottoparagrafi? Quando una delle espressioni introduttive dei paragrafi del preambolo introduce più concetti collegati o collegabili tra loro
- Quando occorre suddividere il paragrafo della motivazione di un provvedimento amministrativo in sottoparagrafi? Quando una delle espressioni introduttive dei paragrafi della motivazione introduce più concetti collegati o collegabili tra loro
- Quando si cita una parte di un atto normativo, ad esempio un comma o una singola disposizione, contenuta in un atto diverso o nello stesso atto, si menzionano, oltre all'atto, le partizioni interne che contengono tale parte. Si indichi la corretta citazione. Articolo 1, comma 2, lettera b) della legge 23 agosto 1988, n. 400
- Quando si definisce chiaro un testo normativo? Quando ha contenuti certi, una strutturazione nitida e uno sviluppo coerente
- Quando si definisce economico un testo normativo? Quando contiene tutto quello che è necessario, e solo quello che è sufficiente, per lo sviluppo del suo contenuto
- Quando si definisce preciso un testo normativo? Quando non si presta ad equivoci. Sia le parole usate, sia le connessioni logiche tra le frasi devono essere il più possibile univoche ed esplicite
- Quando si definisce semplice un testo normativo? Quando dà la preferenza a parole conosciute dalla maggior parte dei cittadini e se organizza le frasi in modo lineare
- Quando si definisce uniforme dal punto di vista linguistico un testo normativo? Quando permette di riconoscere senza equivoci quando ci si riferisce ad uno stesso argomento