Elenco in ordine alfabetico delle domande di Codice di comportamento
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- La disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al D.P.R. 62/2013 e ss.mm.ii., è integrata e specificata: dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
- La disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al DPR 62/2013 e ss.mm.ii., è integrata e specificata: dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
- La disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al DPR 62/2013, è integrata e specificata: dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
- La violazione degli obblighi previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013) è fonte di responsabilità: disciplinare
- La violazione degli obblighi previsti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici di cui al DPR n. 62/2013: è fonte di responsabilità disciplinare, ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute Codice di comportamento, dà luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile, accertata all'esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni
- La violazione degli obblighi previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Può dar luogo a responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento è fonte di: responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i.: in caso di violazioni gravi o reiterate
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici è fonte di responsabilità: disciplinare e può dar luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013, art. 16) è sempre fonte di responsabilità: disciplinare
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. n. 62/13): è fonte di responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione: E' rilevante anche ai fini della responsabilita' civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilita' siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento: è fonte di responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento: è fonte di responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità contabile? Si, può dar luogo anche a responsabilità contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità penale? Si
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Può dar luogo anche a responsabilità amministrativa o contabile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Può dar luogo anche a responsabilità civile
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: è fonte di responsabilità disciplinare
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento: È fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare
- La violazione dei doveri previsti per i pubblici dipendenti può dar luogo a licenziamento (D.P.R. n. 62/2013, art. 16)? Si, nei casi più gravi
- La violazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici configura: responsabilità disciplinare ed eventuale responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- La violazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può configurare: Responsabilità disciplinare ed eventuale responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell'ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
- L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio? Il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
- L'art. 12 comma 1 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i. stabilisce che il dipendente: Fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento
- L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Tupi vigila sull'applicazione del Codice: Anche il dirigente responsabile di ciascuna struttura
- L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Tupi vigilano sull'applicazione del Codice: Anche le strutture di controllo interno
- L'art. 16 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) riporta anche che resta ferma: la comminazione del licenziamento senza preavviso per i casi già previsti dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
- L'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, sancisce il divieto per il dipendente di accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza. Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione chi vigila sulla corretta applicazione del divieto? Il responsabile dell'ufficio
- L'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, sancisce il divieto per il dipendente di offrire, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d'uso di modico valore. Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione chi vigila sulla corretta applicazione del divieto? Il responsabile dell'ufficio
- L'art. 4. del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici stabilisce che: Il dipendente non accetta, per sè o per altri, regali o altre utilita', salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali
- L'art. 6 del d.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici): impone al dipendente l'astensione da decisioni o attività dell'ufficio che possano coinvolgere interessi propri o di suoi parenti o conviventi
- L'art. 8 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., cosa dispone in merito alla prevenzione della corruzione? Il dipendente deve rispettare le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione
- L'articolo 3 del d.P.R. 62/2013 indica che, nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente delle Pubbliche Amministrazioni: assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni
- L'azione di vigilanza sull'applicazione del Codice di comportamento del personale delle Pubbliche Amministrazioni è esercitata (art. 54 D.Lgs. n. 165/2001): Dai dirigenti responsabili di ciascuna struttura
- L'invito formale con il quale si intima ad un soggetto di svolgere una determinata attività o di astenersi da un determinato comportamento previsto dalla legge è qualificabile quale: Diffida