Elenco in ordine alfabetico delle domande di Trasparenza e anticorruzione
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- I componenti dell'Autorità Nazionale Anticorruzione: non possono essere scelti tra componenti di cariche politiche o sindacali nei tre anni precedenti la nomina
- I comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, a norma dell'articolo 1, comma 6, della L. n. 190/2012 e ss.mm.ii., possono aggregarsi per definire in comune il piano triennale per la prevenzione della corruzione, secondo le indicazioni contenute nel Piano nazionale anticorruzione? Sì, tramite accordi ex art. 15 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii
- I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente sono pubblicati per un periodo di 5 anni: decorso tale termine: I relativi dati e documenti sono accessibili ai sensi dell'art. 5 del D.lgs 33/2013
- I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, ai sensi del d. lgs. 33/2013, sono pubblicati per un periodo di: 5 anni
- I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, ai sensi del d.lgs 33/2013, sono pubblicati per un periodo di: 5 anni
- I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, ai sensi del d.lgs. 33/2013, sono pubblicati per un periodo di: 5 anni
- I documenti informazioni e dati la cui pubblicazione è prevista espressamente dalla vigente normativa confluiscono tutti all'interno della sezione: Amministrazione trasparente
- I responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati ai sensi del D.Lgs. 33/2013 sono indicati: in un'apposita sezione del Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza
- I responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati, ai sensi del presente D.lgs. 33/2013 e ss.mm.ii.: sono indicati in un'apposita sezione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione
- Il comma 2 dell'art. 5 del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i., sancisce che: chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni anche non oggetto di obbligo di pubblicazione
- Il comma 2 dell'art. 5 del d.lgs. 33/2013 stabilisce che: chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni anche non oggetto di obbligo di pubblicazione
- Il coordinamento dell'attuazione delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione elaborate a livello nazionale e internazionale è competenza propria (co. 4, art. 1, L n. 190/2012 - co. 15, art. 19 D.L. n. 90/2014): Dell'Anac
- Il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 riguarda: il riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il D. Lgs. 33/2013 ha per oggetto? Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. L'art. 2 bis stabilisce che, ai fini del medesimo decreto, per "pubbliche amministrazioni" si intendono: Tutte le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ivi comprese le autorità portuali, nonché le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione
- Il d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, disciplina il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Quale delle seguenti affermazioni non è conforme al disposto dell'art. 5 del medesimo decreto? L'istanza di accesso civico può essere trasmessa per via telematica secondo le modalità previste dal d.lgs. 82/2005 e può essere presentata anche all'ufficio del difensore civico
- Il d.lgs. 33/2013 definisce la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni come condizione di: garanzia delle libertà individuali e collettive
- Il d.lgs. 33/2013 definisce la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni come condizione: di garanzia delle libertà individuali e collettive
- Il D.Lgs. 33/2013 e ss.mm.ii. impone alle Pubbliche Amministrazioni l'obbligo di pubblicare gli atti di concessione di contributi a persone ed enti pubblici e privati, di importo superiore a: mille euro
- Il D.Lgs. 33/2013 e ss.mm.ii. impone alle Pubbliche Amministrazioni l'obbligo di pubblicare gli atti di concessione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati, di importo superiore a: Mille euro
- Il d.lgs. 33/2013 fa obbligo alle Pubbliche Amministrazioni di pubblicare, per ciascuna tipologia di procedimento di propria competenza, tutte le seguenti informazioni, TRANNE una. Quale? I costi dell'accesso agli atti, ove necessario
- Il D.Lgs. 33/2013 impone alle pubbliche amministrazioni di pubblicare una serie di documenti, informazioni e dati. Ai fini dell'attuazione della citata normativa sulla trasparenza, per pubblicazione si intende (art. 2): La pubblicazione sui siti istituzionali delle pubbliche amministrazioni
- Il D.lgs. 33/2013 impone alle Pubbliche Amministrazioni l'obbligo di pubblicare gli atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi per l'attribuzione di vantaggi economici a persone ed enti pubblici e privati? Sì, a prescindere dall'importo del vantaggio economico da attribuire
- Il D.lgs. 33/2013 impone alle Pubbliche Amministrazioni l'obbligo di pubblicare gli atti di concessione di contributi a persone ed enti pubblici e privati, di importo superiore a: Mille euro
- Il D.lgs. 33/2013 impone alle Pubbliche Amministrazioni l'obbligo di pubblicare gli atti di concessione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati, di importo superiore a: Mille euro
- Il D.lgs. 33/2013 individua specifici documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria da parte delle Pubbliche Amministrazioni sul sito istituzionale. Tra gli atti da pubblicare obbligatoriamente, sono compresi anche gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici nei confronti dei titolari di incarichi Si, tale obbligo riguarda tutte le Pubbliche Amministrazioni
- Il D.lgs. 33/2013 individua specifici documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria da parte delle Pubbliche Amministrazioni sul sito istituzionale. Tra gli atti da pubblicare obbligatoriamente, sono compresi anche gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici nei confronti dei titolari di incarichi politici? Sì, tale obbligo riguarda tutte le Pubbliche Amministrazioni
- Il D.lgs. 33/2013 individua specifici documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria da parte delle Pubbliche Amministrazioni sul sito istituzionale. Tra gli atti da pubblicare obbligatoriamente, sono compresi anche i curricula dei titolari di incarichi politici? Sì, anche se si tratta di incarichi politici non di carattere elettivo
- Il D.Lgs. n. 33/2013, (c.d. decreto trasparenza): Ha provveduto al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il D.Lgs. n. 33/2013, (c.d. decreto trasparenza): Ha provveduto al riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazione da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il D.Lgs. n. 33/2013: Ha come oggetto il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il D.Lgs. n. 97/2016 (c.d. "Madia"): Ha introdotto il diritto di accedere - con alcune limitazioni - a tutti i dati e documenti detenuti dalla P.A. e non solo a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria on-line
- Il D.Lgs. n. 97/2016 (c.d. "Madia"): Ha introdotto lo strumento dell'accesso civico "generalizzato" c.d. FOIA
- Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33 riguarda: Il riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, disciplina, tra l'altro: Gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, disciplina, tra l'altro: Il diritto di accesso civico
- Il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, disciplina, tra l'altro: Gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni
- Il decreto legislativo n. 33/2013 ha per oggetto: Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della Pubblica Amministrazione
- Il diritto di accesso consiste nel diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti ammnistrativi e costituisce: Principio generale dell'attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza
- Il mancato rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. 33/2013 costituisce illecito disciplinare a carico del responsabile della pubblicazione che viene segnalata: Dall'Autorità Nazionale Anticorruzione all'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- Il nominativo del Responsabile della trasparenza deve essere indicato nel Piano triennale per la prevenzione della corruzione? Si, lo prevede espressamente l'art. 43 del D.Lgs. n. 33/2013
- Il Piano Integrato di attività ed organizzazione che contiene le misure di prevenzione della corruzione, negli enti locali con oltre 50 dipendenti, necessita di aggiornamento? Si, il Piano deve essere aggiornato ogni anno
- Il Piano Integrato di Attività ed Organizzazione che contiene le norme anticorruzione negli enti locali con oltre 50 dipendenti: ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
- Il Piano Nazionale anticorruzione è adottato da: ANAC
- Il Piano Nazionale Anticorruzione è approvato (legge n. 190/2012): Dall'ANAC
- Il Piano Nazionale Anticorruzione di cui alla Legge 190/2012? È aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione di cui alla legge n. 190/2012 è approvato: Dalla Autorità nazionale anticorruzione
- Il Piano nazionale anticorruzione, ai sensi della L.190/2012... Ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione, ai sensi dell'art. 1, comma 2-bis, della legge 190/2012 e s.m.i., ha durata: triennale ed è aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 2-bis, della legge 190/2012, costituisce un: atto di indirizzo per le Pubbliche Amministrazioni per l'adozione dei propri piani triennali di prevenzione della corruzione
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012 e ss.mm.: ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012 e ss.mm.: costituisce atto di indirizzo per le p.a. ai fini dell'adozione dei propri piani triennali di prevenzione della corruzione
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Individua i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: È aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Ha durata triennale
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: Ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
- Il Piano nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012: È adottato dall'Autorità nazionale anticorruzione
- Il Piano nazionale anticorruzione, in base a quanto previsto dall'articolo 1, comma 2-bis, della legge n. 190/2012, ha durata: Triennale
- Il piano nazionale anticorruzione: ha durata triennale
- Il Piano previsto dalla legge 190 del 2012, per prevenire la corruzione, prevede: meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenirne il rischio
- Il Piano Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza (PTPCT) è il documento di natura "programmatoria" con cui ogni Amministrazione o Ente individua: il proprio grado di esposizione al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio
- Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza, facente parte del PIAO, è approvato con delibera di: Giunta comunale
- Il Piano triennale nazionale anticorruzione, di cui al comma 2-bis, art. 1, L. n. 190/2012 necessita di aggiornamenti? Si, necessita di aggiornamento annualmente
- Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione adottato dalle Pubbliche Amministrazioni, secondo quanto disposto dalla L.190/2012 e ss.mm.ii., deve essere trasmesso: all'Autorità nazionale anticorruzione
- Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione adottato dalle Pubbliche Amministrazioni, secondo quanto disposto dalla L.190/2012, deve essere trasmesso: All'Autorità nazionale anticorruzione
- Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione delle Pubbliche Amministrazioni, secondo quanto disposto dalla L.190/2012 e ss.mm.ii., è adottato entro il: 31 gennaio di ogni anno
- Il Piano triennale per la prevenzione della corruzione delle Pubbliche Amministrazioni, secondo quanto disposto dalla L.190/2012, è adottato entro il: 31 gennaio di ogni anno
- Il principio generale di trasparenza nelle Pubbliche Amministrazioni consiste: nell'accessibilità totale alle informazioni dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni
- Il procedimento sanzionatorio per la mancata adozione del Piano triennale prevenzione corruzione e trasparenza viene avviato da ANAC nei confronti di: dell'organo d'indirizzo politico e del Responsabile prevenzione corruzione e trasparenza
- Il Programma Triennale per la Trasparenza l'Integrità è collegato ad altri documenti di programmazione strategica? Si, al Piano Integrato di Attività e Organizzazione - PIAO
- Il PTPCT è: Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza
- Il PTPCT è: il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza
- Il responsabile della prevenzione della corruzione deve? Adottare, entro il 31 gennaio di ogni anno, le misure di prevenzione della corruzione che vanno inserite nel PIAO
- Il responsabile della prevenzione della corruzione di ciascuna amministrazione, ai sensi dell'art. 1 comma 7 della legge n.190/2012 è designato: dall'organo di indirizzo di ciascuna amministrazione
- Il Responsabile della Prevenzione della corruzione e della Trasparenza a chi deve segnalare i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione? All'organo di indirizzo politico, all'Organismo Indipendente di Valutazione, all'Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'Ufficio di disciplina
- Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza definisce procedure appropriate per selezionare e formare: i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione
- Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di una Pubblica Amministrazione viene individuato: Dall'organo di indirizzo della Pubblica Amministrazione interessata
- Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, può svolgere l'incarico presso più enti locali? Sì, nel caso in cui l'incarico sia svolto in convenzione con altro ente locale il Segretario può svolgere l'incarico di RPCT in più comuni
- Il responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza è nominato: con decreto del Sindaco
- Il Responsabile per la trasparenza: è, di norma, il soggetto che svolge le funzioni di Responsabile per la prevenzione della corruzione
- In base a quanto dispoto dal D.lgs 33/2013, i documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria devono essere resi disponibili: Nel cosiddetto formato aperto, senza ulteriori restrizioni al riutilizzo diverse dall'obbligo di citare la fonte e di rispettarne l'integrità
- In base al D.lgs 33/2013, dove ogni amministrazione comunale ha l'obbligo di pubblicare il Piano triennale per la prevenzione della corruzione? Sul proprio sito istituzionale nella sezione "Amministrazione trasparente"
- In base al d.lgs. 33/2013 e s.m.i., i documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente, a quale delle seguenti restrizioni sono soggetti? All'obbligo di rispettarne l'integrità
- In base al d.lgs. 33/2013, al dovere di pubblicazione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di determinati documenti, informazioni e dati sui siti istituzionali, corrisponde il diritto di chiunque di accedervi: senza autenticazione e identificazione
- In base al d.lgs. 33/2013, art. 7-bis, se norme di legge o di regolamento prevedono la pubblicazione di atti o documenti nei quali figurano dati personali non pertinenti rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione, le Pubbliche Amministrazioni: provvedono a rendere non intelligibili tali dati personali
- In base al d.lgs. 33/2013, dall'inosservanza dell'obbligo, da parte della Pubbliche Amministrazioni, di pubblicare i documenti dovuti, sorge il diritto, spettante a chiunque, di: accesso civico semplice
- In base al d.lgs. 33/2013, dall'inosservanza dell'obbligo, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di pubblicare i documenti dovuti, sorge il diritto, spettante a chiunque, di: accesso civico semplice
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e dei documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni è intesa come: accessibilità totale
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni è condizione di garanzia dei seguenti diritti, TRANNE: economici
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni è condizione di garanzia di tutti i seguenti diritti, TRANNE: i diritti economici
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni è intesa come: accessibilità totale
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni concorre ad attuare il principio: democratico
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni concorre alla realizzazione di una Amministrazione al servizio: del cittadino
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni concorre alla realizzazione di un'Amministrazione al servizio: del cittadino
- In base al d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni concorre, relativamente all'utilizzo delle risorse pubbliche, ad attuare tutti i seguenti principi costituzionali, TRANNE uno. Quale? Risparmio
- In base al d.lgs. 33/2013, le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chi sia addetto a una funzione pubblica e la relativa valutazione: sono rese accessibili dall'amministrazione di appartenenza
- In base al d.lgs. 33/2013, le Pubbliche Amministrazioni possono disporre la pubblicazione nel proprio sito istituzionale di dati, informazioni e documenti che NON hanno l'obbligo di pubblicare? Sì, nel rispetto del limiti di legge
- In base al d.lgs. 33/2013, se le Pubbliche Amministrazioni hanno obbligo di pubblicare nel proprio sito istituzionale atti o documenti nei quali figurano dati personali non pertinenti rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione: le Pubbliche Amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali
- In base al d.lgs. 33/2013, se le Pubbliche Amministrazioni hanno obbligo di pubblicare nel proprio sito istituzionale atti o documenti nei quali figurano dati personali non pertinenti rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione: le Pubbliche Amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali
- In base all' art. 10, c. 4 d. lgs. n. 33/2013, le pubbliche amministrazioni: garantiscono la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance
- In base all' art. 10, c. 4 del D.Lgs. 33/2013 e s.m.i., le pubbliche amministrazioni: garantiscono la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance
- In base alla legge 190/2012, a prescindere dalla responsabilità civile, in quale responsabilità incorre chi commette all'interno di un'Amministrazione un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato? Penale e disciplinare
- In base alla legge 190/2012, a quale/i organo/i della P.A. il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza trasmette una relazione recante i risultati dell'attività svolta? All'organismo indipendente di valutazione e all'organo di indirizzo
- In base alla legge 190/2012, ai fini della definizione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione, è consentito agli Enti locali chiedere il supporto del prefetto? Sì, è consentito
- In base alla legge 190/2012, art. 1, comma 2, NON è un compito della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche: coordinare l'attuazione delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione elaborate a livello nazionale e internazionale
- In base alla legge 190/2012, chi commette all'interno di un'Amministrazione un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato risponde: sul piano disciplinare, oltre che per il danno erariale e all'immagine della Pubblica Amministrazione
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione è adottato: dall'ANAC
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione è adottato: dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione costituisce un atto di: indirizzo
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione costituisce, per le pubbliche amministrazioni indicate dall'articolo 1, comma 2, del d.lgs. 165/2001: un atto di indirizzo
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione deve essere aggiornato: ogni anno
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione ha durata di: tre anni
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione ha durata: di tre anni
- In base alla legge 190/2012, il Piano nazionale anticorruzione: ha durata triennale ed è aggiornato annualmente
- In base alla legge 190/2012, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza di una P.A. è di norma individuato: tra i dirigenti di ruolo in servizio
- In base alla legge 190/2012, in caso di commissione, all'interno di una P.A., di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato, il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza risponde per il danno all'immagine della P.A.? Sì, risponde
- In base alla legge 190/2012, in relazione alla vigilanza e al controllo sull'effettiva applicazione e sull'efficacia delle misure adottate dalle Pubbliche Amministrazioni in conformità al loro piano di prevenzione della corruzione, l'Autorità nazionale anticorruzione esercita poteri: ispettivi
- In base alla legge 190/2012, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche è tenuta a presentare una relazione sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione: entro il 31 dicembre di ogni anno
- In base alla legge 190/2012, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche esprime pareri in materia di autorizzazioni allo svolgimento di incarichi esterni da parte dei Dirigenti amministrativi dello Stato? Sì, facoltativi
- In base alla legge 190/2012, la durata del Piano nazionale anticorruzione è di: tre anni
- In base alla legge 190/2012, la relazione al Parlamento sull'attività di contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione e sull'efficacia delle disposizioni vigenti in materia viene presentata: annualmente, dall'Autorità nazionale anticorruzione
- In base alla legge 190/2012, la trasparenza dell'attività amministrativa costituisce: un livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili
- In base alla legge 190/2012, l'attività di elaborazione del Piano per la prevenzione della corruzione può essere affidata a soggetti estranei all'Amministrazione? No, non può
- In base alla legge 190/2012, nei Comuni il Piano per la prevenzione della corruzione è adottato: dalla Giunta
- In base alla legge 190/2012, nelle Pubbliche Amministrazioni il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza deve essere individuato tra i Dirigenti di ruolo in servizio? Di norma sì, ma non è obbligatorio
- In base alla legge 190/2012, nelle Pubbliche Amministrazioni, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza è individuato: sempre dall'organo di indirizzo
- In base alla legge 190/2012, quale dei seguenti NON è un compito dell'Autorità nazionale anticorruzione? Coordinare l'attuazione delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella Pubblica Amministrazione elaborate a livello nazionale e internazionale
- In base alla legge 190/2012, quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni del piano anticorruzione di una P.A., chi può proporne la modifica? Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
- In base alla normativa vigente, quale delle affermazioni seguenti puo' ritenersi corretta in merito alla pubblicazione degli atti nell'albo pretorio on-line? La pubblicazione all'albo on-line sostituisce ogni altra forma di pubblicita' legale in altri siti informatici, salvo i casi espressamente previsti dall'ordinamento o dall'autorita' giudiziaria
- In base all'art. 1 co. 15 della L. 190/12 e ss.mm.ii., nei siti web istituzionali delle amministrazioni pubbliche sono pubblicati i relativi bilanci oppure i conti consuntivi ? Entrambi
- In base all'art. 1 co. 53 della L. 190/12 e ss.mm.ii., le attività di fornitura di ferro lavorato, sono tra quelle definite come maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa? Sì, lo sono
- In base all'art. 1 comma 8 della legge 190/2012, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione, viene adottato: entro il 31 gennaio di ogni anno, su proposta del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, da parte dell'organo di indirizzo, che ne cura la trasmissione all'Autorità Nazionale Anticorruzione
- In base all'art. 1 del d.lgs 14 marzo 2013, n. 33 la trasparenza è intesa: Come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche
- In base all'art. 1 del d.lgs 14 marzo 2013, n. 33, per come novellato dall'art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 97/2016, la trasparenza è intesa: Come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche
- In base all'art. 1 della L.190/2012 e s.m.i., con quale strumento vengono individuati i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi e contiene l'indicazione di obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione? Con il Piano Nazionale Anticorruzione
- In base all'art. 1, comma 2, della legge 190/2012, relativamente agli atti di direttiva e di indirizzo del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, in materia di conformità di atti e comportamenti dei funzionari pubblici ai codici di comportamento: la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche esprime parere obbligatorio
- In base all'art. 1, comma 29, della L. 190/2012, le Amministrazioni Pubbliche devono possedere un indirizzo di posta elettronica cui il cittadino possa trasmettere le istanze ai sensi dell'art. 38 del d.P.R. 445/2000? Sì, e deve essere posta elettronica certificata
- In base all'art. 1, comma 3, della legge 190/2012, in relazione alla vigilanza e al controllo sull'effettiva applicazione e sull'efficacia delle misure adottate dalle Pubbliche Amministrazioni centrali in conformità al loro piano di prevenzione della corruzione, l'Autorità nazionale anticorruzione esercita poteri: ispettivi
- In base all'art. 1, comma 7 della Legge 190/2012 e s.m.i., negli enti locali, tra chi è individuato, di norma, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza? Nel segretario o nel dirigente apicale
- In base all'art. 1, comma 7, della legge 190/2012, il Responsabile della prevenzione della corruzione di un'Amministrazione segnala i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza agli uffici competenti: all'esercizio dell'azione disciplinare
- In base all'art. 1, comma 8, della L. 190/2012, l'attività di elaborazione del Piano per la prevenzione della corruzione può essere affidata a soggetti estranei all'Amministrazione? No, non può
- In base all'art. 1, comma 8, della legge 190/2012, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione deve essere adottato entro il 31 gennaio di ogni anno, su proposta: del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, da parte dell'organo di indirizzo, che ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale anticorruzione
- In base all'art. 1, comma 8, della legge 190/2012, il Piano triennale per la prevenzione della corruzione deve essere adottato: entro il 31 gennaio di ogni anno, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, da parte dell'organo di indirizzo, che ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale anticorruzione
- In base all'art. 10 del D.lgs. 33/2013 e ss.mm.ii., ogni amministrazione ha l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale nella sezione "Amministrazione trasparente": il Piano triennale per la prevenzione della corruzione
- In base all'art. 2 del d.lgs. 33/2013, al dovere di pubblicazione, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di determinati documenti, informazioni e dati sui siti istituzionali, corrisponde il diritto di chiunque di accedervi: senza autenticazione e identificazione
- In base all'art. 2 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, per come novellato dall'art. 3, comma 1, del d.lgs. n. 97/2016, le disposizioni del predetto decreto: Disciplinano la libertà di accesso di chiunque ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti di cui all'articolo 2-bis del medesimo decreto, garantita, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti, tramite l'accesso civico e tramite la pubblicazione di documenti, informazioni e dati concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni e le modalità per la loro realizzazione
- In base all'art. 20 del D.lgs 33/2013 si puo' affermare che: Le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di pubblicare i dati relativi alla valutazione della performance e anche quelli relativi alla distribuzione dei premi al personale
- In base all'art. 20 del d.lgs. 33/2013 e s.m.i., le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi: all'ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l'ammontare dei premi effettivamente distribuiti
- In base all'art. 30 del D.lgs. 33/2013 e successive modifiche, le pubbliche amministrazioni pubblicano le informazioni identificative: degli immobili posseduti e detenuti
- In base all'art. 5 del D. lgs 33/2013 e s.m.i., il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso devono essere motivati: con riferimento ai casi e ai limiti stabiliti dall'articolo 5-bis del medesimo decreto
- In base all'art. 8 del D Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., i documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria devono essere pubblicati sul sito istituzionale: tempestivamente
- In base all'art. 8 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., i documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati per un periodo di: cinque anni
- In base all'articolo 1 del d.lgs. 33/2013, la trasparenza dei dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni integra: il diritto a una buona amministrazione
- In base all'articolo 1, comma 2-bis, della legge 190/2012, quale/i dei seguenti contenuti NON deve/devono necessariamente figurare nel Piano nazionale anticorruzione? Le autorizzazioni allo svolgimento di incarichi esterni da parte dei dirigenti amministrativi degli Enti pubblici nazionali
- In base all'articolo 1, comma 2-bis, della legge 190/2012, quale/i dei seguenti NON deve necessariamente figurare nel Piano nazionale anticorruzione? Le autorizzazioni allo svolgimento di incarichi esterni da parte dei dirigenti amministrativi degli Enti pubblici nazionali
- In base all'articolo 15 del d.lgs. 33/2013, le Pubbliche Amministrazioni pubblicano e aggiornano le informazioni relative ai titolari di incarichi amministrativi di vertice e di incarichi dirigenziali per: tre anni successivi alla cessazione dell'incarico
- In base all'articolo 30 del decreto legislativo n. 33/2013, le pubbliche amministrazioni pubblicano le informazioni identificative: degli immobili posseduti e detenuti, nonché i canoni di locazione o di affitto versati o percepiti
- In base all'articolo 4-bis del d.lgs. 33/2013, il sito internet che consente l'accesso ai dati dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni è denominato: Soldi pubblici
- In base all'articolo 7 del d.lgs. 33/2013, i documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria sono pubblicati: in formati di tipo aperto
- In base all'articolo 7 del d.lgs. 33/2013, i documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria sono riutilizzabili? Sì, sono riutilizzabili
- In base alle disposizioni dell'art.18 del D.Lgs. n. 33/2013 e s.m.i., le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare un elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai propri dipendenti? Sì, indicando durata e compenso spettante per ogni incarico
- In caso di commissione, all'interno dell'Amministrazione, di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato, il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza: può subire anche una sanzione disciplinare
- In caso di commissione, all'interno dell'Amministrazione, di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato, il responsabile della prevenzione della corruzione: può subire anche una sanzione disciplinare
- In caso di omessa pubblicazione di quanto previsto al comma 2, art.15 d.lgs. n. 33/2013 e s.m.i., il pagamento del corrispettivo ai collaboratori e ai consulenti determina: la responsabilità del dirigente che ha disposto il pagamento, nonché il pagamento di una sanzione pari alla somma corrisposta, fatto salvo il risarcimento del danno del destinatario
- In che modalità sono rilasciati i dati o documenti ai sensi della normativa sulla trasparenza? In modo gratuito, salvo il rimborso del costo effettivamente sostenuto e documentato dall'amministrazione per la riproduzione su supporti materiali
- In cosa consiste il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza? All'interno di tale Piano vengono individuate le misure oggettive, organizzative, di prevenzione della corruzione e di trasparenza che l'amministrazione interessata si propone di attuare nel successivo triennio
- In materia di prevenzione della corruzione, definire quale ruolo riveste l'ANAC: L'ANAC svolge un importante ruolo di interpretazione della disciplina vigente, nei propri atti di indirizzo e regolazione, nello svolgimento di attività consultive, nell'esercizio delle attività di vigilanza
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC esercita poteri conoscitivi, pertanto: analizza le cause e i fattori della corruzione e individua gli interventi che possono favorire la prevenzione e il contrasto e riferisce al Parlamento
- In materia di prevenzione della corruzione, l'ANAC: ha poteri di segnalazione al Parlamento e al Governo attribuiti dall'art. 1, comma 2, lettera g), allorché le sono attribuiti poteri di relazione al Parlamento e di valutazione sull'efficacia delle disposizioni vigenti
- In quale relazione si pongono le norme del D.lgs. 33/013 con il principio costituzionale sancito dall'art. 117, comma 2, lettera (m) della Costituzione? Integrano l'individuazione del livello essenziale delle prestazioni erogate dalle PP.AA. a fini di trasparenza, prevenzione, contrasto della corruzione e della cattiva amministrazione
- In quale sezione del sito istituzionale devono essere pubblicati i dati di cui al D.Lgs. n. 33/2013? "Amministrazione trasparente"
- In relazione al D.lgs. 33/2013, la medesima disciplina prevista per le PP.AA. si applica anche agli enti pubblici economici e agli ordini professionali? Sì, in quanto compatibili
- In relazione all'art. 14 del d.lgs. 33/2013, con riferimento ai titolari di incarichi politici di livello locale, quale di questi documenti e informazioni non deve essere pubblicato? L'indirizzo privato
- In riferimento alle disposizioni dell'art. 28 co. 2 del D. Lgs. 33/13 e ss.mm.ii., la mancata pubblicazione dei rendiconti comporta la riduzione del: 50% delle risorse da trasferire o da assegnare nel corso dell'anno
- In tema di "pubblicità e diritto alla conoscibilità", l'art. 3 del D.lgs. 33/13 e ss.mm.ii. stabilisce che i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria: possono essere in alcuni casi sostituiti da informazioni riassuntive, elaborate per aggregazione
- In tema di whistleblowing, il segnalante che sia licenziato a motivo della segnalazione effettuata: è reintegrato nel posto di lavoro ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23