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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego

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La comunicazione di contestazione dell'addebito al dipendente, nell'ambito del procedimento disciplinare, è effettuata:   tramite posta elettronica certificata, nel caso in cui il dipendente dispone di idonea casella di posta, ovvero tramite consegna a mano o tramite raccomandata postale con ricevuta di ritorno
La contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico, in riferimento a quanto prescritto dal d.lgs. 165/2001 e s.m.i., è effettuata:   per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale dall'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari
La contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico, in riferimento a quanto prescritto dal D.Lgs. 165/2001, è effettuata:   Dall'ufficio competente per i procedimenti disciplinari per le infrazioni per le quali è prevista una sanzione superiore al rimprovero verbale
La contrattazione integrativa si svolge, esclusivamente:   Nelle materie, con i vincoli e i limiti stabiliti dal contratto nazionale
La Corte di cassazione, nelle controversie di cui è investita ai sensi dell'art. 64, comma 3, del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. relative a questioni concernenti l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale, quando accoglie il ricorso a norma dell'articolo 383 del codice di procedura civile, rinvia la causa allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza cassata. In tal caso, la riassunzione della causa può essere fatta:   Da ciascuna delle parti entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla comunicazione della sentenza di cassazione
La disciplina sul pubblico impiego prevede conseguenze particolari se un'Amministrazione Pubblica non provvede periodicamente a valutare la consistenza delle proprie dotazioni organiche?   Sì, non può assumere nuovo personale
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Insufficiente rendimento, dovuto alla reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione lavorativa, e rilevato dalla costante valutazione negativa della performance del dipendente per ciascun anno dell'ultimo triennio, resa a tali specifici fini ai sensi dell'articolo 3, comma 5-bis, del D.Lgs.n. 150/ 2009
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui:   Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio
La giustificazione dall'assenza dal servizio mediante certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia comporta:   il licenziamento senza preavviso
La giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia comporta:   licenziamento senza preavviso
La legge 20/5/1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori) trova applicazione anche alle pubbliche amministrazioni. A norma di quanto dispone la legislazione vigente quanto affermato è Vero o Falso?   Vero, trova applicazione a prescindere dal numero dei dipendenti
La norma che prescrive "l'obbligo per il soggetto cui viene conferito l'incarico di scegliere, a pena di decadenza, entro 15 giorni, tra la permanenza nell'incarico e l'assunzione e lo svolgimento di incarichi e cariche in enti....regolati o finanziati dalla pubblica Amministrazione che conferisce l'incarico, lo svolgimento di attività professionali ovvero l'assunzione della carica di componente di organi di indirizzo politico" , disciplina l'ipotesi della:   incompatibilità
La responsabilità amministrativa del pubblico dipendente può essere diretta o indiretta?   Si
La responsabilità amministrativo-contabile si configura:   Qualora il dipendente pubblico (o soggetti legati alla P.A. da rapporto di servizio) provochi un danno patrimoniale alla propria amministrazione o ad altro ente pubblico
La responsabilità civile, amministrativa e penale del pubblico dipendente:   Possono concorrere
La responsabilità dei dipendenti della PA, per danni cagionati a terzi, trova il proprio fondamento costituzionale:   Nell'art. 28 della Costituzione
La responsabilità del dipendente pubblico per l'inosservanza di norme giuridiche può essere?   penale, civile e amministrativa
La responsabilità del dipendente pubblico può essere civile, penale, amministrativo-contabile e disciplinare. È disciplinare:   Se si violano gli obblighi di condotta sanciti direttamente dalla legge, dal codice di comportamento o dal contratto collettivo nazionale di lavoro
La responsabilità del dipendente pubblico può essere civile, penale, amministrativo-contabile e disciplinare. Quando è disciplinare?   Se si violano gli obblighi di condotta sanciti direttamente dalla legge, dal codice di comportamento o dal contratto collettivo nazionale di lavoro
La responsabilità di un pubblico impiegato:   può essere di tipo penale, civile ed amministrativa
La sanzione del licenziamento disciplinare con preavviso è prevista dall'art. 55-quater del D.Lgs. 165/2001 per i casi di:   Reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio;
La violazione degli obblighi previsti dal DPR 62/2013 e s.m.i., come stabilisce l'art. 16, co. 1,, integra:   comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni (D.P.R. 62/2013), comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001:   in caso di violazioni gravi o reiterate
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del d.lgs. 165/2001:   in caso di violazioni gravi e reiterate
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii.:   in caso di violazioni gravi o reiterate
La violazione dell'obbligo di fedeltà del dipendente di un ente pubblico comporta l'insorgere di:   Una responsabilità disciplinare
La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno, comporta comunque, nei confronti del dipendente responsabile, l'applicazione (art. 55-sexies D.Lgs. n. 165/2001):   Della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione
L'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) è:   un'agenzia italiana che rappresenta legalmente le pubbliche amministrazioni italiane nella contrattazione collettiva nazionale
L'art. 1, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che le disposizioni del presente decreto costituiscono principi fondamentali ai sensi:   dell'art. 117 della Costituzione
L'art. 14 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., individua le funzioni e le attribuzioni di competenza del ministro rispetto ai dirigenti. Secondo tale disposizione il ministro:   non può adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
L'art. 14, co. 3, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i. stabilisce che il Ministro:   non può revocare, riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
L'art. 14, co. 3, del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., individua le funzioni e le attribuzioni di competenza del ministro rispetto ai dirigenti. Secondo tale disposizione il ministro:   non può revocare, riformare, riservare o avocare a sè o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
L'art. 15, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del D. lgs. n. 165/2001 vigilano sull'applicazione del Codice:   Anche gli uffici etico e di disciplina
L'art. 17 del D.Lgs. 165/2001 assegna ai Dirigenti, tra gli altri:   il compito di dirigere, coordinare e controllare l'attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia
L'art. 17 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", esplicita i compiti e i poteri dei dirigenti non preposti a uffici dirigenziali generali. NON rientra tra essi:   promuovere e resistere alle liti
L'art. 17 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", esplicita i compiti e i poteri dei dirigenti non preposti a uffici dirigenziali generali. NON rientra tra essi:   formulare proposte ed esprimere pareri al Ministro, nelle materie di loro competenza
L'art. 17 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", esplicita i compiti e i poteri dei dirigenti non preposti a uffici dirigenziali generali. NON rientra tra essi:   formulare proposte ed esprimere pareri al Ministro, nelle materie di loro competenza
L'art. 17 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", esplicita i compiti e i poteri dei dirigenti non preposti a uffici dirigenziali generali. NON rientra tra essi:   formulare proposte ed esprimere pareri al Ministro, nelle materie di loro competenza
L'art. 17 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", esplicita i compiti e i poteri dei dirigenti non preposti a uffici dirigenziali generali. NON rientra tra essi:   richiedere direttamente pareri agli organi consultivi dell'Amministrazione
L'art. 17 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", esplicita i compiti e i poteri dei dirigenti non preposti a uffici dirigenziali generali. NON rientra tra essi:   promuovere e resistere alle liti
L'art. 2 del D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", stabilisce che, salvo i casi previsti dal comma 3-ter e 3-quater dell'articolo 40 e le ipotesi di tutela delle retribuzioni di cui all'articolo 47-bis, l'attribuzione di trattamenti economici ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche:   Può avvenire esclusivamente mediante contratti collettivi o, alle condizioni previste, mediante contratti individuali
L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende:   Avvocati e procuratori dello Stato
L'art. 30, comma 2-bis, del d.lgs. 165/2001 dispone che le Amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico:   devono attivare le procedure di mobilità di cui al comma 1 del medesimo articolo
L'art. 36 del d.lgs. 165/2001 prevede che le Pubbliche Amministrazioni possano stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato soltanto per comprovate esigenze di carattere:   esclusivamente temporaneo o eccezionale
L'art. 46 del d.lgs. 165/2001 dispone che, agli effetti della contrattazione collettiva nazionale, le Pubbliche Amministrazioni sono:   legalmente rappresentate dall'ARAN
L'art. 5, II comma, del D.Lgs. n. 165/2001 sancisce che le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro e, in particolare, la direzione e l'organizzazione del lavoro nell'ambito degli uffici, sono assunte:   in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, fatte salve la sola informazione ai sindacati o le ulteriori forme di partecipazione
L'art. 5, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che gli organismi di controllo interno verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati all'art. 2, I comma, anche per proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi e per fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. Tanto premesso, con l'avverbio di tempo "periodicamente" si intende:   l'articolo nulla dispone a riguardo
L'art. 51 del d.lgs. 165/2001 dispone che la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori) si applichi alle Pubbliche Amministrazioni:   a prescindere dal numero dei dipendenti
L'art. 51 del d.lgs. 165/2001 dispone che la legge 300/1970 e s.m.i. si applichi alle Pubbliche Amministrazioni:   a prescindere dal numero dei dipendenti
L'art. 52 del decreto legislativo n. 165/2001 reca disposizioni in materia di disciplina delle mansioni del pubblico impiegato, tra le quali è previsto che:   Nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie di una qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione il lavoratore ha comunque diritto al trattamento economico previsto per la qualifica superiore
L'art. 52 del dlgs 165/2001 considera mansioni superiori:   soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni
L'art. 52, comma 1-bis, del d.lgs. 165/2001, nel regolamentare le progressioni fra le aree funzionali della P.A., prevede una riserva delle posizioni disponibili destinata all'accesso dall'esterno?   Sì, pari ad almeno il 50%
L'art. 53 del D.Lgs 165/2001 dispone che i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza, salvo alcune esclusioni espressamente previste. Tra dette esclusioni rientrano i compensi e le prestazioni derivanti da attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione nonché di docenza e di ricerca scientifica?   Sì
L'art. 54 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., stabilisce che la violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione, è fonte di responsabilità:   disciplinare
L'art. 55bis del T.U. del pubblico impiego distingue fra sanzioni disciplinari di minore gravità e infrazioni più gravi. Chi provvede nel caso di sanzioni di minore gravità, quali il rimprovero verbale?   Il responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente
L'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Gravi e reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'art. 54, comma 3
L'art. 64 del Decreto legislativo n. 165/2001 dispone che - quando per la definizione di una controversia individuale di lavoro di cui all'articolo 63 del medesimo decreto è necessario risolvere in via pregiudiziale una questione concernente l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale, sottoscritto dall'ARAN - il giudice:   Con ordinanza non impugnabile, nella quale indica la questione da risolvere, fissa una nuova udienza di discussione non prima di centoventi giorni
L'art. 6-ter, V comma, del D.Lgs. n. 165/2001 prescrive che ogni amministrazione pubblica comunica, secondo le modalità definite dall'art. 60, le informazioni riguardanti le professioni, le relative competenze professionali, i dati correlati ai fabbisogni ed i relativi aggiornamenti annuali che vengono resi disponibili al Dipartimento della funzione pubblica. Ciò posto, entro quanti giorni dall'adozione dei piani è effettuata la comunicazione dei relativi contenuti?   Entro trenta giorni
L'art. 7 co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., dispone che a favore dei dipendenti pubblici in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare, le P. A.:   individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro
L'art. 7, co.5, del D.lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., stabilisce che le pubbliche amministrazioni:   Non possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese
L'art. 8 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., cosa dispone in merito alla prevenzione della corruzione?   Il dipendente deve rispettare le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione
L'articolo 11 del d.lgs. n. 165/2001 prevede che le amministrazioni pubbliche individuino, nell'ambito della propria struttura, uffici per le relazioni con il pubblico (URP). Quale delle seguenti attività è curata dall'URP?   Il servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui alla l. n. 241/1990 e l'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti
L'articolo 45 del dlgs 165/2001 al secondo comma dispone:   Le amministrazioni pubbliche garantiscono ai propri dipendenti di cui all'articolo 2, comma 2, parita' di trattamento contrattuale e comunque trattamenti non inferiori a quelli previsti dai rispettivi contratti collettivi
L'articolo 45 del dlgs 165/2001 recita: "Il trattamento economico...   fondamentale ed accessorio e' definito dai contratti collettivi"
L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro, tramite:   procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene, secondo quanto prescritto dall'art. 35 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., con contratto individuale di lavoro, tramite:   procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene:   con contratto individuale di lavoro, tramite procedure selettive o mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
Le amministrazioni pubbliche, ex art. 7 del D. Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii., a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare...   individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro
Le attribuzioni dei dirigenti, di cui all'art. 4, c. 3, d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i. possono essere derogate:   soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative
Le attribuzioni dei dirigenti, di cui all'art. 4, c. 3, d.lgs. n. 165/2001 possono essere derogate:   soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative
Le cause di ineleggibilità e incompatibilità degli amministratori locali...   Comportano la decadenza dalla carica ricoperta
Le disposizioni concernenti la responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l'amministrazione e limitazione della responsabilità per l'esercizio dell'azione disciplinare, di cui all'art. 55-sexies tupi, costituiscono norme imperative?   Si, e la violazione doloso o colposa delle disposizioni costituisce illecito disciplinare in capo ai dipendenti preposti alla loro applicazione
Le disposizioni dell'art. 19, co. 12-bis, del d.lgs. n. 165 del 2001, sugli incarichi di funzioni dirigenziali costituiscono norme:   non derogabili dai contratti o accordi collettivi
Le disposizioni dell'art. 55 del D.Lgs. n. 165/2001 (Responsabilità, infrazioni e sanzioni, procedure conciliative) costituiscono norme imperative?   Sì, costituiscono norme imperative
Le disposizioni dettate dall'art. 55-bis del TUPI sulle forme e i termini del procedimento disciplinare, costituiscono norme imperative ai sensi e per gli effetti degli articoli 1339 e 1419, secondo comma, del c.c.?   Si, costituiscono norme imperative le disposizioni di cui dall'art. 55 all'art. 55-octies del suddetto D.Lgs
Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, commi da 7 a 13 del D.Lgs. n. 165/2001, si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale?   Si, se la prestazione lavorativa è superiore al 50% di quella a tempo pieno
Le fasi del procedimento disciplinare sono:   1) la contestazione dell'addebito; 2) la fase istruttoria; 3) la fase conclusiva
Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dal d.lgs. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che:   nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dall'art. 52 del d.lgs. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che:   nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dall'art. 52 del d.lgs. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che:   nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
Le norme di cui al D. Lgs. 165/2001, ai sensi dell'art. 2 co. 2 del medesimo decreto, sono:   imperative
Le procedure selettive con cui si procede all'assunzione di personale nelle pubbliche amministrazioni:   servono ad accertare la professionalità richiesta
Le progressioni di carriera rientrano tra gli strumenti:   per premiare il merito e la professionalità
Le progressioni economiche rientrano tra gli strumenti:   per premiare il merito e la professionalità
Le pubbliche amministrazioni sono legalmente rappresentate dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni:   ARAN
Le pubbliche amministrazioni, ai sensi del d.lgs. 165/01 per motivate esigenze organizzative, possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalità previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre amministrazioni per un periodo non superiore a:   tre anni
Le responsabilità disciplinari, amministrativo-contabili e penali:   possono concorrere
Le sanzioni disciplinari devono rispettare:   i principi di gradualità e proporzionalità
L'esercizio dei compiti e dei poteri previsti dall'art. 16, comma 1, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", può essere conferito anche a dirigenti preposti a strutture organizzative comuni a più Amministrazioni Pubbliche?   Sì, può
L'esercizio dei compiti e dei poteri previsti dall'art. 16, comma 1, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", può essere conferito anche ai dirigenti preposti all'attuazione di particolari programmi, progetti e gestioni?   Sì, può
L'età non inferiore a 18 anni costituisce requisito generale per l'accesso all'impiego pubblico?   Si
L'insieme dei compiti e delle specifiche attività che il prestatore di lavoro deve eseguire nell'ambito del rapporto di lavoro corrisponde:   alle mansioni
Lo scopo dichiarato del d.lgs. 165/2001 e s.m.i. è:   disciplinare l'organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche
L'orario di lavoro del personale delle pubbliche amministrazioni con rapporto di lavoro a tempo parziale può assumere più forme; la prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi corrisponde:   Al tempo parziale orizzontale
L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55 bis del d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i., conclude il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione entro:   centoventi giorni dalla contestazione dell'addebito