- La causa di non punibilità prevista dal Codice Penale per taluni delitti dei Pubblici Ufficiali contro la Pubblica Amministrazione è subordinata a diverse condizioni. Tra queste è ricompreso l'obbligo per l'autore del reato di denunciare volontariamente il fatto:   Entro quattro mesi dalla sua commissione

- La corruzione per un atto d'ufficio è:   Il delitto commesso dal pubblico ufficiale che, per compiere un atto del suo ufficio, riceve per sé o per un terzo, in denaro o altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa

- L'Agente della Polizia Locale che, nello svolgimento delle sue funzioni, violando norme di legge, arreca intenzionalmente ad altri un danno ingiusto, si rende responsabile del delitto di "abuso d'ufficio", di cui all'art. 323 del Codice Penale?   Si, salvo che il fatto non costituisca più grave reato

- L'art. 323 ter del Codice Penale prevede espressamente una causa di "non punibilità" per taluni delitti dei Pubblici Ufficiali contro la Pubblica Amministrazione. Tra tali delitti sono ricompresi anche quelli di "Peculato" e di "Concussione"?   No, non è prevista per nessuno dei due delitti citati

- L'attenuante speciale prevista dal Codice Penale costituita dalla "particolare tenuità del fatto", è applicabile anche ai delitti di "peculato" e "concussione"?   Si, ad entrambi

- Le pene principali stabilite dalla legge per i delitti contro la Pubblica Amministrazione sono:   Multa e reclusione

- L'interruzione di un servizio di pubblica necessità:   È un delitto proprio di chiunque esercita imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità