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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento penitenziario

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Per ammettere il condannato ultrasettantenne alla detenzione domiciliare, ai sensi dell'art. 47-ter, comma 01, ord. penit., la pena della reclusione da scontare non deve essere superiore a:   nessuna delle altre risposte è corretta, non essendo individuato dalla disposizione, per il condannato alla reclusione, un limite di accesso al beneficio basato sull'entità della pena
Per i detenuti adulti, da chi sono eseguite le "traduzioni" di cui all'art. 42-bis, ord. penit.?   Dal Corpo di polizia penitenziaria
Per i detenuti sottoposti al regime di cui all'art. 41 bis, comma 2 ord. penit., quanti possono essere i componenti del gruppo di socialità durante la permanenza all'aperto?   4
Per i soggetti imputati e sottoposti al regime di cui all'art. 41-bis, comma 2 ord. penit., sono ammessi i colloqui con persone diverse dai familiari e conviventi?   Sì, in casi eccezionali determinati volta per volta dall'autorità competente
Per la concessione della c.d. "detenzione domiciliare generica o sostitutiva dell'affidamento in prova", prevista dall'art. 47-ter, comma 1-bis, ord. penit., occorre che la pena da espiare sia in misura non superiore a:   2 anni
Per la concessione della detenzione domiciliare ordinaria "umanitaria" di cui all'art. 47-ter, comma 1, ord. penit. (ad es: alla donna incinta), occorre che la pena da espiare sia in misura non superiore a:   4 anni
Per l'art. 66 della legge 354/1975, come avviene la soppressione degli istituti penitenziari?   Con decreto ministeriale
Per le Sezioni unite (Cass. civ., Sez. Un., sent. 30 gennaio 2018, n. 11018), in quanti anni si prescrive il diritto ad una somma di denaro per la detenzione in condizioni non conformi ai criteri di cui all'art. 3 CEDU, riconosciuto dall'art. 35- ter ord. penit.?   dieci, trattandosi di un indennizzo che ha origine nella violazione di obblighi gravanti ex lege sull'amministrazione penitenziaria
Per ottenere un permesso premio, i condannati di cui all'art. 4-bis, comma 1 ord. penit. che abbiano prestato una effettiva collaborazione, quanta quota o anni di pena devono aver già espiato?   Non devono aver necessariamente già espiato un determinato quantum di pena, essendo soggetti al regime ordinario
Per poter accedere all'affidamento in prova "allargato" (art. 47, comma 3-bis ord. penit.), oltre al requisito del limite di pena, quale altra condizione prevede il legislatore?   Il condannato deve aver serbato, quantomeno nell'anno precedente alla presentazione della richiesta, trascorso in espiazione di pena, in esecuzione di una misura cautelare ovvero in libertà, un comportamento tale da permettere di ritenere che la concessione dell'affidamento in prova possa contribuire alla sua rieducazione e possa assicurare la prevenzione dal pericolo che egli commetta altri reati
Per quale di queste infrazioni, di regola (quindi salva l'eccezione prevista dall'art. 77, comma 3 d.P.R. 30 giugno 2000, n. 230), la sanzione dell'esclusione dalle attività in comune non può essere inflitta?   Negligenza nella pulizia e nell'ordine della persona o della camera
Per quale di queste ipotesi l'art. 33 ord. penit. non prevede espressamente l'isolamento continuo?   La sottoposizione al regime di sorveglianza particolare
Per quale periodo, ai sensi dell'art. 58 quater ord. penit., chi è stato condannato per evasione non può ottenere l'affidamento in prova nei casi di cui all'art. 47 ord. penit.?   tre anni dal momento in cui è ripresa l'esecuzione della custodia o della pena
Per quale periodo, ai sensi dell'art. 58 quater ord. penit., il condannato nei cui confronti è stata disposta la revoca di una misura alternativa per inosservanza della legge o delle prescrizioni non può ottenere l'affidamento in prova nei casi di cui all'art. 47 ord. penit?   Tre anni dal provvedimento di revoca
Per quale periodo, ai sensi dell'art. 58 quater ord. penit., non possono essere concessi benefici nei confronti dei condannati per taluno dei delitti indicati nell'art. 4-bis ord. penit. nei cui confronti si procede o è stata pronunciata una condanna per un delitto doloso punito con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a tre anni, commesso dopo essere evasi o durante il lavoro all'esterno o la fruizione di un permesso premio o di una misura alternativa alla detenzione?   Cinque anni dal momento in cui è ripresa l'esecuzione della custodia o della pena o è stato emesso il provvedimento di revoca della misura
Per quale tra le seguenti misure alternative non opera il divieto triennale di concessione di benefici conseguente alla revoca di misura alternativa (divieto previsto dall'art. 58 quater, comma 2 ord. penit.)?   L'affidamento in prova di cui all'art. 94, d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309
Per quanto concerne i colloqui con gli imputati fino alla pronuncia della sentenza di primo grado, fermo restando quanto previsto dall'art. 37 del D.P.R. 230/2000, quale adempimento spetta ai richiedenti?   I richiedenti debbono presentare il permesso rilasciato dall'autorità giudiziaria procedente
Per quanto concerne la struttura delle camere del singolo istituto penitenziario, con riferimento alle norme contenute all'interno dell'art. 6 del D.P.R. 230/2000, sono consentite delle schermature con la finalità di impedire il passaggio di luce e aria naturali all'interno di esse?   No, salvo in casi eccezionali e per dimostrate ragioni di sicurezza, a patto che siano collocate non in aderenza alle mura dell'edificio e che consentano un sufficiente passaggio diretto di aria e luce
Per quanto tempo possono essere disposte limitazioni e controlli della corrispondenza epistolare ai sensi dell'art. 18-ter, ord. penit.?   Per non più di sei mesi, prorogabili per periodi di tre mesi
Premesso che, ai sensi dell'art. 18, comma 2 ord. penit, i detenuti e gli internati hanno diritto di conferire con il difensore, fermo quanto previsto dall'art. 104 c.p.p., sin dall'inizio dell'esecuzione della misura o della pena, per quanti giorni, a mente di quest'ultima disposizione, può essere differito il colloquio del difensore con il detenuto che si trovi in stato di arresto, fermo o custodia cautelare per i delitti previsti dall'art. 51, comma 3-bis e 3- quater, sempre che sussistano specifiche esigenze ed eccezionali ragioni di tutela?   5
Prima delle censure effettuate dalla Consulta (C. cost. 149/2018; 229/2019), fino a quando i condannati per i delitti di cui agli artt. 289 bis e 630 c.p. che avessero cagionato la morte del sequestrato non erano ammessi ad alcuno dei benefici indicati nell'art. 4- bis, comma 1 ord. penit.?   non vi erano ammessi prima di aver espiato almeno i due terzi della pena irrogata, o, nel caso dell'ergastolo, almeno ventisei anni
Prima dell'entrata in vigore del d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 123, entro quale termine l'amministrazione penitenziaria era tenuta a provvedere sulla richiesta di trasferimento del detenuto, secondo il dettato di cui all'art. 42, ord. penit.?   Nessuna delle risposte è corretta, in quanto il legislatore non prevedeva un termine
Privati, istituzioni ed associazioni pubbliche o private volte all'azione rieducativa (ex art. 17 l. 354/1975) possono operare in istituto sotto il controllo di:   direttore
Può essere concessa la c.d. "detenzione domiciliare generica o sostitutiva dell'affidamento in prova", prevista dall'art. 47-ter, comma 1-bis, ord. penit., ove il reato da scontare sia uno di quelli rientranti nel catalogo di cui all'art. 4-bis, ord. penit.?   No, prevedendo la disposizione in esame una preclusione speciale
Può essere disposta la sospensione dell'ordine d'esecuzione, e quindi richiesta una misura alternativa alla detenzione ex art. 656, comma 6 c.p.p., nei confronti dei maggiorenni condannati per i delitti di cui all'art. 4-bis, ord. penit.?   No