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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego

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La commissione in genere - anche nei confronti di terzi - di fatti o atti dolosi, che, pur non costituendo illeciti di rilevanza penale, sono di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro del dipendente di una Amministrazione comunale, comporta la sanzione disciplinare (art. 72, CCNL Comparto Funzioni locali):   Del licenziamento senza preavviso
La comunicazione di contestazione dell'addebito al dipendente, nell'ambito del procedimento disciplinare, è effettuata:   tramite posta elettronica certificata, nel caso in cui il dipendente dispone di idonea casella di posta, ovvero tramite consegna a mano o tramite raccomandata postale con ricevuta di ritorno
La condotta, del dipendente di una Amministrazione comunale, non conforme a principi di correttezza verso superiori o altri dipendenti o nei confronti degli utenti o terzi comporta la sanzione disciplinare (art. 72, CCNL Comparto Funzioni locali):   Dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione
La contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico, in riferimento a quanto prescritto dal D.Lgs. 165/2001, è effettuata:   Dall'ufficio competente per i procedimenti disciplinari per le infrazioni per le quali è prevista una sanzione superiore al rimprovero verbale
La contrattazione collettiva disciplina tra l'altro:   Le relazioni sindacali
La contrattazione collettiva disciplina tra l'altro:   La struttura contrattuale
La contrattazione collettiva disciplina, tra l'altro:   Il rapporto di lavoro
La contrattazione collettiva disciplina:   Il rapporto di lavoro e le relazioni sindacali
La contrattazione collettiva integrativa:   Può avere ambito territoriale e riguardare più amministrazioni
La contrattazione collettiva si svolge:   Sia a livello nazionale che presso ciascuna amministrazione pubblica
La contrattazione collettiva, ai sensi del novellato articolo 40 del decreto legislativo 165/2001, disciplina:   i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro, nonché le materie relative alle relazioni sindacali
La contrattazione integrativa si svolge, esclusivamente:   Nelle materie, con i vincoli e i limiti stabiliti dal contratto nazionale
La disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al D.P.R. 62/2013 e ss.mm.ii., è integrata e specificata:   dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
La disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al DPR 62/2013 e ss.mm.ii., è integrata e specificata:   dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
La disciplina contenuta nel Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al DPR 62/2013, è integrata e specificata:   dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni
La disciplina sul pubblico impiego prevede conseguenze particolari se un'Amministrazione Pubblica non provvede periodicamente a valutare la consistenza delle proprie dotazioni organiche?   Sì, non può assumere nuovo personale
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede alcune fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Reiterata violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato l'applicazione, in sede disciplinare, della sospensione dal servizio per un periodo complessivo superiore a un anno nell'arco di un biennio
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Gravi e reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'art. 54, comma 3
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro
La disposizione di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui:   Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio
La durata del periodo di prova per il personale non dirigente di categoria C dei Comuni è:   6 mesi
La falsa attestazione della presenza in servizio comporta:   licenziamento senza preavviso
La falsa attestazione della presenza in servizio da parte del dipendente comunale cosa comporta?   Il licenziamento in sede disciplinare, senza preavviso
La falsa attestazione di presenza in servizio può concretizzare:   Un comportamento rilevante sia a fini penali che disciplinari
La lavoratrice di una Amministrazione comunale, inserita nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, ha diritto ad astenersi dal lavoro, per motivi connessi a tali percorsi (art. 43, Comparto Funzioni Locali)?   Sì, ha diritto al congedo per le donne vittime di violenza, per un periodo massimo previsto nel CCNL e tale periodo è computato ai fini dell'anzianità di servizio, non riduce le ferie ed è utile ai fini della tredicesima mensilità
La lavoratrice di una Amministrazione comunale, inserita nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, ha diritto ad astenersi dal lavoro, per motivi connessi a tali percorsi?   Si, ha diritto al congedo per le donne vittime di violenza, per un periodo massimo previsto nel CCNL e tale periodo è computato ai fini dell'anzianità di servizio, non riduce le ferie ed è utile ai fini della tredicesima mensilità
La legge 20/5/1970, n. 300 (Statuto dei Lavoratori) trova applicazione anche alle pubbliche amministrazioni. A norma di quanto dispone la legislazione vigente quanto affermato è Vero o Falso?   Vero, trova applicazione a prescindere dal numero dei dipendenti
La negligenza, del dipendente di una Amministrazione comunale, nella cura dei locali e dei beni mobili o strumenti a lui affidati o sui quali, in relazione alle sue responsabilità, debba espletare attività di custodia o vigilanza comporta la sanzione disciplinare (art. 72, CCNL Comparto Funzioni locali):   Dal minimo del rimprovero verbale o scritto al massimo della multa di importo pari a quattro ore di retribuzione
La norma che prescrive "l'obbligo per il soggetto cui viene conferito l'incarico di scegliere, a pena di decadenza, entro 15 giorni, tra la permanenza nell'incarico e l'assunzione e lo svolgimento di incarichi e cariche in enti....regolati o finanziati dalla pubblica Amministrazione che conferisce l'incarico, lo svolgimento di attività professionali ovvero l'assunzione della carica di componente di organi di indirizzo politico" , disciplina l'ipotesi della:   incompatibilità
La prestazione di lavoro straordinario è autorizzata:   dal dirigente/responsabile del servizio
La prestazione di servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi è denominata....   A tempo parziale orizzontale
La pubblicazione sul sito istituzionale dell'Amministrazione del codice disciplinare, con l'indicazione delle relative infrazioni e sanzioni, equivale, secondo quanto disposto dall'art. 55 comma 2 del D.Lgs.165/2001 e s.m.i. a:   tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
La pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione pubblica del codice disciplinare, con l'indicazione delle infrazioni e delle relative sanzioni, costituisce un obbligo normativo?   Si, ed equivale a tutti gli effetti alla sua affissione nel luogo di lavoro
La responsabilità' amministrativa del dipendente pubblico:   ha natura patrimoniale
La responsabilità amministrativa del pubblico dipendente può essere diretta o indiretta?   Si
La responsabilità civile del pubblico dipendente discende dalla disposizione di cui..   All'art- 2043 c.c.
La responsabilità civile, amministrativa e penale del pubblico dipendente...   Possono concorrere
La responsabilità dei dipendenti:   è civile, penale, amministrativa e disciplinare
La responsabilità del dipendente pubblico per l'inosservanza di norme giuridiche può essere?   penale, civile e amministrativa
La responsabilità del dipendente pubblico può essere civile, penale, amministrativo-contabile e disciplinare. Quando è disciplinare?   Se si violano gli obblighi di condotta sanciti direttamente dalla legge, dal codice di comportamento o dal contratto collettivo nazionale di lavoro
La responsabilità del pubblico dipendente può essere:   Civile, amministrativa, penale, contabile e disciplinare
La responsabilità di un pubblico impiegato:   può essere di tipo penale, civile ed amministrativa
La responsabilita' del dipendente pubblico puo' essere civile, penale, amministrativo-contabile e disciplinare. Quando è disciplinare?   Se si violano gli obblighi di condotta sanciti direttamente dalla legge, dal codice di comportamento o dal contratto collettivo nazionale di lavoro
La violazione degli obblighi previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013) è fonte di responsabilità:   disciplinare
La violazione degli obblighi previsti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici di cui al DPR n. 62/2013:   è fonte di responsabilità disciplinare, ferme restando le ipotesi in cui la violazione delle disposizioni contenute Codice di comportamento, dà luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile, accertata all'esito del procedimento disciplinare, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità delle sanzioni
La violazione degli obblighi previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici:   Può dar luogo a responsabilità disciplinare
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento è fonte di:   responsabilità disciplinare
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni (D.P.R. 62/2013), comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001:   in caso di violazioni gravi o reiterate
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del d.lgs. 165/2001:   in caso di violazioni gravi e reiterate
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii.:   in caso di violazioni gravi o reiterate
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, comporta la sanzione disciplinare del licenziamento, di cui all'art. 55 quater, comma 1, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i.:   in caso di violazioni gravi o reiterate
La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici è fonte di responsabilità:   disciplinare e può dar luogo anche a responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013, art. 16) è sempre fonte di responsabilità:   disciplinare
La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. n. 62/13):   è fonte di responsabilità disciplinare
La violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione:   E' rilevante anche ai fini della responsabilita' civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilita' siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti
La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento:   è fonte di responsabilità disciplinare
La violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento:   è fonte di responsabilità disciplinare
La violazione dei doveri ex art 54 del D.lgs 165/2001   è altresì rilevante ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogniqualvolta le stesse responsabilità siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti
La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità contabile?   Si, può dar luogo anche a responsabilità contabile
La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può dar luogo a responsabilità penale?   Si
La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici:   Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici:   è fonte di responsabilità disciplinare
La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici:   Può dar luogo anche a responsabilità civile
La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici:   Può dar luogo anche a responsabilità amministrativa o contabile
La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento:   È fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare
La violazione dei doveri previsti dal Codice di comportamento:   Comporta responsabilità disciplinare accertata a seguito del relativo procedimento disciplinare
La violazione dei doveri previsti per i pubblici dipendenti può dar luogo a licenziamento (D.P.R. n. 62/2013, art. 16)?   Si, nei casi più gravi
La violazione dei doveri previsti per i pubblici dipendenti può dar luogo a licenziamento?   Si, nei casi più gravi
La violazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici configura:   responsabilità disciplinare ed eventuale responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
La violazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici può configurare:   Responsabilità disciplinare ed eventuale responsabilità penale, civile, amministrativa o contabile
La violazione dell'obbligo di fedeltà del dipendente di un ente pubblico comporta l'insorgere di:   Una responsabilità disciplinare
La violazione di obblighi concernenti la prestazione lavorativa, che abbia determinato la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno, comporta   nei confronti del dipendente responsabile, l'applicazione della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da un minimo di tre giorni fino ad un massimo di tre mesi, in proporzione all'entità del risarcimento, salvo che ricorrano i presupposti per l'applicazione di una più grave sanzione disciplinare
L'accesso all'impiego avviene:   mediante concorso pubblico per esami, per titoli ed esami, per corso- concorso o per selezione
L'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) è:   un'agenzia italiana che rappresenta legalmente le pubbliche amministrazioni italiane nella contrattazione collettiva nazionale
L'art. 1, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che le disposizioni del presente decreto costituiscono principi fondamentali ai sensi:   dell'art. 117 della Costituzione
L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio?   Il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio?   Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell'ufficio nel rispetto dei vincoli posti dall'amministrazione
L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio?   Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
L'art. 11, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) sancisce i principi afferenti il comportamento che il pubblico dipendente deve tenere in servizio. Quale tra i seguenti è un corretto principio?   Il dipendente utilizza i permessi di astensione dal lavoro, comunque denominati, nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
L'art. 12 comma 1 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i. stabilisce che il dipendente:   Fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento
l'art. 14 del d.lgs. 165/2001 stabilisce che il Ministro:   non può revocare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
L'art. 14, co. 3, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i. stabilisce che il Ministro:   non può revocare, riformare, riservare o avocare a sé o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
L'art. 14, co. 3, del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., individua le funzioni e le attribuzioni di competenza del ministro rispetto ai dirigenti. Secondo tale disposizione il ministro:   non può revocare, riformare, riservare o avocare a sè o altrimenti adottare provvedimenti o atti di competenza dei dirigenti
L'art. 15, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del D. lgs. n. 165/2001 vigilano sull'applicazione del Codice:   Anche gli uffici etico e di disciplina
L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Tupi vigila sull'applicazione del Codice:   Anche il dirigente responsabile di ciascuna struttura
L'art. 15, del D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) ribadisce che ai sensi dell'art. 54, co. 6, del Tupi vigilano sull'applicazione del Codice:   Anche le strutture di controllo interno
L'art. 16 del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) riporta anche che resta ferma:   la comminazione del licenziamento senza preavviso per i casi già previsti dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi
L'art. 17 del D.Lgs. 165/2001 assegna ai Dirigenti, tra gli altri:   il compito di dirigere, coordinare e controllare l'attività degli uffici che da essi dipendono e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia
L'art. 2 del D.Lgs. 30/03/2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del Lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", stabilisce che, salvo i casi previsti dal comma 3-ter e 3-quater dell'articolo 40 e le ipotesi di tutela delle retribuzioni di cui all'articolo 47-bis, l'attribuzione di trattamenti economici ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche:   Può avvenire esclusivamente mediante contratti collettivi o, alle condizioni previste, mediante contratti individuali
L'art. 28 della Costituzione individua la responsabilità esclusiva dei dipendenti pubblici nei confronti di terzi?   No, è condivisa con la Pubblica Amministrazione
L'art. 29 del CCNL del Comparto Funzioni Locali prevede tre tipologie di orario di lavoro. Consiste nel ricorso alla programmazione di calendari di lavoro plurisettimanali con orari superiori o inferiori alle trentasei ore settimanali nel rispetto del monte ore previsto, secondo le previsioni dell'art. 31:   L'orario multiperiodale
L'art. 29 del CCNL del Comparto Funzioni Locali prevede tre tipologie di orario di lavoro. Si realizza con la previsione di fasce temporali entro le quali sono consentiti l'inizio ed il termine della prestazione lavorativa giornaliera, secondo quanto previsto all'art. 36:   L'orario di lavoro flessibile
L'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici contiene i principi generali cui devono attenersi i dipendenti. Si indichi quale tra i seguenti non è un corretto principio.   Il dipendente non è tenuto ad assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati con altre pubbliche amministrazioni
L'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici contiene i principi generali cui devono attenersi i dipendenti. Si indichi quale tra i seguenti non è un corretto principio.   Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l'interesse pubblico abusando se occorre della posizione o dei poteri di cui è titolare
L'art. 3 del D.Lgs. n. 165/2001 individua le categorie di dipendenti esentate dall'applicazione della normativa di diritto comune e dal processo di contrattualizzazione. L'elencazione tassativa comprende:   Avvocati e procuratori dello Stato
L'art. 36 del d.lgs. 165/2001 prevede che le Pubbliche Amministrazioni possano stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato soltanto per comprovate esigenze di carattere:   esclusivamente temporaneo o eccezionale
L'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, sancisce il divieto per il dipendente di accettare incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza. Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione chi vigila sulla corretta applicazione del divieto?   Il responsabile dell'ufficio
L'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, sancisce il divieto per il dipendente di offrire, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d'uso di modico valore. Al fine di preservare il prestigio e l'imparzialità dell'amministrazione chi vigila sulla corretta applicazione del divieto?   Il responsabile dell'ufficio
L'art. 4. del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici stabilisce che:   Il dipendente non accetta, per sè o per altri, regali o altre utilita', salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali
L'art. 5, II comma, del D.Lgs. n. 165/2001 sancisce che le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro e, in particolare, la direzione e l'organizzazione del lavoro nell'ambito degli uffici, sono assunte:   in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacità e i poteri del privato datore di lavoro, fatte salve la sola informazione ai sindacati o le ulteriori forme di partecipazione
L'art. 5, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001 dispone che gli organismi di controllo interno verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati all'art. 2, I comma, anche per proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi e per fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione. Tanto premesso, con l'avverbio di tempo "periodicamente" si intende:   l'articolo nulla dispone a riguardo
L'art. 51 del d.lgs. 165/2001 dispone che la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori) si applichi alle Pubbliche Amministrazioni:   a prescindere dal numero dei dipendenti
L'art. 51 del d.lgs. 165/2001 dispone che la legge 300/1970 e s.m.i. si applichi alle Pubbliche Amministrazioni:   a prescindere dal numero dei dipendenti
L'art. 52 del dlgs 165/2001 considera mansioni superiori:   soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni
L'art. 55-bis del TUPI distingue infrazioni disciplinari di minore gravità e infrazioni più gravi. Per quale delle seguenti infrazioni si applica la disciplina stabilita dal contratto collettivo?   Per le sanzioni per le quali è previsto il rimprovero verbale
L'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001, prevede dieci fattispecie sanzionatorie, non conservative del rapporto di lavoro, riconducibili alla tipologia del licenziamento c.d. disciplinare, tra cui rileva:   Gravi e reiterate violazioni dei codici di comportamento, ai sensi dell'art. 54, comma 3
L'art. 6 del d.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici):   impone al dipendente l'astensione da decisioni o attività dell'ufficio che possano coinvolgere interessi propri o di suoi parenti o conviventi
L'art. 6-ter, V comma, del D.Lgs. n. 165/2001 prescrive che ogni amministrazione pubblica comunica, secondo le modalità definite dall'art. 60, le informazioni riguardanti le professioni, le relative competenze professionali, i dati correlati ai fabbisogni ed i relativi aggiornamenti annuali che vengono resi disponibili al Dipartimento della funzione pubblica. Ciò posto, entro quanti giorni dall'adozione dei piani è effettuata la comunicazione dei relativi contenuti?   Entro trenta giorni
L'art. 8 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., cosa dispone in merito alla prevenzione della corruzione?   Il dipendente deve rispettare le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione
L'articolazione della prestazione di servizio ridotta su tutti i giorni della settimana è:   Il part time orizzontale
L'articolo 2 del decreto legislativo n. 165/2001, così come modificato dal decreto legislativo n. 75/2017, attualmente recita, fra l'altro, che:   eventuali disposizioni di legge, regolamento o statuto, che introducano o che abbiano introdotto discipline dei rapporti di lavoro la cui applicabilità sia limitata ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, o a categorie di essi, possono essere derogate nelle materie affidate alla contrattazione collettiva ai sensi dell'articolo 40, comma 1, e nel rispetto dei principi stabiliti dal presente decreto, da successivi contratti o accordi collettivi nazionali e, per la parte derogata, non sono ulteriormente applicabili
L'articolo 3 del d.P.R. 62/2013 indica che, nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente delle Pubbliche Amministrazioni:   assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni
L'articolo 45 del dlgs 165/2001 al secondo comma dispone:   Le amministrazioni pubbliche garantiscono ai propri dipendenti di cui all'articolo 2, comma 2, parita' di trattamento contrattuale e comunque trattamenti non inferiori a quelli previsti dai rispettivi contratti collettivi
L'articolo 45 del dlgs 165/2001 recita: "Il trattamento economico...   fondamentale ed accessorio e' definito dai contratti collettivi"
L'articolo 55-quinquies del decreto legislativo n. 165/2001 stabilisce che, in caso di falsa attestazione della presenza in servizio mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione:   è punito, fermo restando quanto previsto dal codice penale, con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 a euro 1.600
L'articolo 63 del decreto legislativo n. 165/2001, in tema di controversie relative ai rapporti di lavoro stabilisce che:   sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, ad eccezione delle controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni
L'assunzione di personale nelle P.A. mediante procedure selettive pubbliche, costituisce attuazione di quale articolo della Costituzione italiana?   Art. 97
L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro, tramite:   procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene, secondo quanto prescritto dall'art. 35 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., con contratto individuale di lavoro, tramite:   procedure selettive, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno
L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene:   con contratto individuale di lavoro, tramite procedure selettive o mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
L'azione di vigilanza sull'applicazione del Codice di comportamento del personale delle Pubbliche Amministrazioni è esercitata (art. 54 D.Lgs. n. 165/2001):   Dai dirigenti responsabili di ciascuna struttura
Le amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, co. 2, del D.lgs 165/2001, possono sottoscrivere con le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, iscritte da almeno sei mesi nel Registro unico nazionale del Terzo settore, convenzioni finalizzate allo svolgimento in favore di terzi di attivita' o servizi sociali di interesse generale?   Si, se tali convenzioni risultano piu' favorevoli rispetto al ricorso al mercato
Le amministrazioni pubbliche in casi eccezionali :   Possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione
Le amministrazioni pubbliche, ex art. 7 del D. Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii., a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare...   individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale, purché compatibile con l'organizzazione degli uffici e del lavoro
Le clausole del contratto decentrato integrativo che violano i vincoli e i limiti posti dal Contratto collettivo nazionale sono:   nulle
Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, commi da 7 a 13 del d.lgs. n. 165/2001 si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa pari al 40% di quella a tempo pieno?   No
Le disposizioni sull'incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all'art. 53, commi da 7 a 13 del D.Lgs. n. 165/2001, si applicano anche ai dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale?   Si, se la prestazione lavorativa è superiore al 50% di quella a tempo pieno
Le falsita' documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione di un rapporto di lavoro ovvero di progressione di carriera, determinano:   Il licenziamento in sede disciplinare, senza preavviso
Le fasi del procedimento disciplinare sono:   1) la contestazione dell'addebito; 2) la fase istruttoria; 3) la fase conclusiva
Le ferie:   Sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili
Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dal d.lgs. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che:   nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
Le mansioni dei pubblici impiegati sono disciplinate dall'art. 52 del d.lgs. 165/2001, il quale dispone, tra l'altro, che:   nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore
Le P.A. possono avvalersi di forme contrattuali flessibili di assunzione o d'impiego di personale (art. 36, TUPI)?   Si, per rispondere ad esigenze temporanee o eccezionali
Le P.A. possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano a prestazioni effettivamente rese?   No. Lo esclude espressamente l'art. 7 del D.Lgs. n. 165/2001
Le procedure di reclutamento di personale nelle pubbliche amministrazioni si devono conformare ai principi elencati all'art. 35, comma 3, del D.Lgs. n. 165/2001. Quale è un corretto principio?   Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione
Le procedure selettive con cui si procede all'assunzione di personale nelle pubbliche amministrazioni:   servono ad accertare la professionalità richiesta
Le progressioni di carriera rientrano tra gli strumenti:   per premiare il merito e la professionalità
Le progressioni economiche rientrano tra gli strumenti:   per premiare il merito e la professionalità
Le pubbliche amministrazioni possono stipulare contratti di somministrazione di lavoro (art. 36 tupi)?   Si, ma solo in riferimento ad esigenze temporanee ed eccezionali
Le pubbliche amministrazioni sono legalmente rappresentate dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni:   ARAN
Le sanzioni disciplinari devono rispettare:   i principi di gradualità e proporzionalità
L'esercizio da parte del dipendente di mansioni superiori rispetto a quelle del proprio Inquadramento professionale:   Attribuisce esclusivamente il diritto al trattamento economico corrispondente alla categoria superiore
L'età non inferiore a 18 anni costituisce requisito generale per l'accesso all'impiego pubblico?   Si
L'insieme dei compiti e delle specifiche attività che il prestatore di lavoro deve eseguire nell'ambito del rapporto di lavoro corrisponde:   alle mansioni
L'istituto della rotazione straordinaria:   prevede la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva
L'istituto della rotazione straordinaria:   è previsto dall'art. 16, co. 1, lett. l- quater) d.lgs. n. 165/2001, come misura di carattere successivo al verificarsi di fenomeni corruttivi
Lo scopo dichiarato del d.lgs. 165/2001 e s.m.i. è:   disciplinare l'organizzazione degli uffici e i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche
L'obbligo del pubblico dipendente di non divulgare notizie e informazioni delle quali lo stesso sia venuto a conoscenza a causa del servizio, rientra nell'obbligo piu' generale di:   Osservanza del segreto d'ufficio
L'orario di lavoro settimanale è:   di 36 ore
L'orario flessibile consiste nell'individuazione di fasce orarie temporali di flessibilità in entrata e in uscita. Il dipendente di una Amministrazione comunale può avvalersi di entrambe le facoltà nell'ambito della medesima giornata (art. 36, CCNL Comparto Funzioni locali)?   Si, compatibilmente con le esigenze di servizio
L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55 bis del d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i., conclude il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione entro:   centoventi giorni dalla contestazione dell'addebito
L'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, ai sensi dell'art. 55-bis D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., conclude il procedimento, con l'atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione:   Entro centoventi giorni dalla contestazione dell'addebito