Elenco in ordine alfabetico delle domande di Contabilita enti locali
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- L'art. 11, V comma, del D.Lgs. n. 118/2011 dispone che la nota integrativa allegata al bilancio di previsione indica, tra le altre informazioni: gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata
- L'art. 151, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione; a tal fine, presentano: il Documento unico di programmazione
- L'art. 151, V comma, del D.Lgs. n. 267/2000 prescrive che i risultati della gestione finanziaria, economico e patrimoniale sono dimostrati nel rendiconto, comprendente: il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale
- L'art. 153, II comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che stipulare apposite convenzioni tra gli enti per assicurare il servizio a mezzo di strutture comuni: è consentito
- L'art. 153, VI comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che il regolamento di contabilità disciplina le segnalazioni obbligatorie dei fatti e delle valutazioni del responsabile finanziario al legale rappresentante dell'ente, al consiglio dell'ente nella persona del suo presidente, al segretario ed all'organo di revisione ed alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti, ove si rilevi che la gestione delle entrate o delle spese correnti evidenzi il costituirsi di situazioni tali da pregiudicare gli equilibri del bilancio. In ogni caso, la segnalazione è effettuata entro: sette giorni dalla conoscenza dei fatti
- L'art. 159, II comma, lett. a), del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che non sono soggette ad esecuzione forzata le somme di competenza degli enti locali destinate al pagamento delle retribuzioni al personale dipendente e dei conseguenti oneri previdenziali per: i tre mesi successivi
- L'art. 162, III comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che l'unità temporale della gestione è l'anno finanziario, che termina: il 31 dicembre di ogni anno
- L'art. 162, III comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che l'unità temporale della gestione è l'anno finanziario, che: inizia il 1 gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno
- L'art. 164, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 sancisce che l'unità di voto del bilancio per la spesa è: il programma
- L'art. 164, II comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che il bilancio di previsione finanziario ha carattere: autorizzatorio
- L'art. 165, IV comma, del D.Lgs. n. 267/2000 prescrive che le previsioni di spesa del bilancio di previsione sono classificate in: missioni e programmi
- L'art. 166, II comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che il Fondo di riserva è utilizzato: se si verificano esigenze straordinarie di bilancio o se le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelano insufficienti
- L'art. 169, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che la giunta delibera il piano esecutivo di gestione: entro venti giorni dall'approvazione del bilancio di previsione, in termini di competenza
- L'art. 174, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che lo schema di bilancio di previsione, finanziario e il Documento unico di programmazione sono predisposti dall'organo esecutivo, che li presenta all'organo consiliare unitamente agli allegati entro: il 15 novembre di ogni anno
- L'art. 175, II comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che le variazioni al bilancio di previsione: sono di competenza dell'organo consiliare
- L'art. 175, V comma, del D.Lgs. n. 267/2000 prescrive che, in caso di mancata ratifica del provvedimento di variazione adottato dall'organo esecutivo, l'organo consiliare deve adottare i provvedimenti ritenuti necessari nei riguardi dei rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata: nei successivi trenta giorni e, comunque, sempre entro il 31 dicembre dell'esercizio in corso
- L'art. 175, VII comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che gli spostamenti di dotazioni dai capitoli iscritti nei titoli riguardanti le entrate e le spese per conto di terzi e partite di giro in favore di altre parti del bilancio: sono vietati
- L'art. 176 del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che i prelevamenti dal fondo di riserva: sono di competenza dell'organo esecutivo
- L'art. 176 del D.Lgs. n. 267/2000 sancisce che i prelevamenti dal fondo di riserva, dal fondo di riserva di cassa e dai fondi spese potenziali possono essere deliberati fino: al 31 dicembre di ciascun anno
- L'art. 180, III comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che l'ordinativo di incasso: è sottoscritto dal responsabile del servizio finanziario o da un altro dipendente individuato dal regolamento di contabilità
- L'art. 183, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che la prima fase del procedimento di spesa, con cui è determinata la somma da pagare, determinato il soggetto creditore, indicata la ragione e la scadenza ed è costituito il vincolo sulle previsioni di bilancio, è denominata: impegno
- L'art. 185, IV comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che il tesoriere effettua i pagamenti derivanti da obblighi tributari, da somme iscritte a ruolo, da delegazioni di pagamento e da altri obblighi di legge, anche senza la preventiva emissione del mandato di pagamento. Entro quanti giorni l'ente locale emette il relativo mandato per la regolarizzazione, imputandolo contabilmente all'esercizio in cui il tesoriere ha effettuato il pagamento, anche se la relativa comunicazione è pervenuta all'ente nell'esercizio successivo? Entro trenta giorni
- L'art. 187, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 sancisce che il risultato di amministrazione è distinto in: fondi liberi, fondi vincolati, fondi destinati agli investimenti e fondi accantonati
- L'art. 190, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che le somme impegnate e non pagate entro il termine dell'esercizio costituiscono: residui passivi
- L'art. 190, II comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che la conservazione nel conto dei residui di somme non impegnate: è vietata
- L'art. 190, II comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che la conservazione nel conto dei residui di somme non impegnate: è vietata
- L'art. 204, II comma, del D.Lgs. n. 267/2000 prescrive che i contratti di mutuo con enti diversi dalla Cassa depositi e prestiti e dall'Istituto per il credito sportivo devono essere stipulati in forma pubblica e contenere le clausole e condizioni di cui alla norma in esame. L'inosservanza di tale prescrizione comporta: la nullità dei contratti
- L'art. 207, IV comma, del D.Lgs. n. 267/2000 sancisce che gli interessi annuali relativi alle operazioni di indebitamento garantite con fideiussione concorrono alla formazione del limite di cui all'art. 204, I comma, e non possono impegnare più di: un quinto di tale limite
- L'art. 215, comma I-bis, del D.Lgs. n. 267/2000 statuisce che: il tesoriere non gestisce i codici della transazione elementari, inseriti nei campi liberi dell'ordinativo a disposizione dell'ente
- L'art. 226, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000, dispone che: entro trenta giorni dalla chiusura dell'esercizio finanziario, il tesoriere deve rendere all'ente locale il conto della propria gestione di cassa, che lo trasmette alla competente sezione giurisdizionale della Corte dei conti entro sessanta giorni dall'approvazione del rendiconto
- L'art. 227 del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che la dimostrazione dei risultati di gestione avviene attraverso il rendiconto della gestione. Quest'ultimo comprende: il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale ed è deliberato entro il 30 aprile dell'anno successivo dall'organo consiliare, tenuto motivatamente conto della relazione dell'organo di revisione. La proposta è messa a disposizione dei componenti dell'organo consiliare prima dell'inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento di contabilità
- L'art. 227, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che la dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto della gestione, che comprende: il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale
- L'art. 227, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 prescrive che la dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto della gestione, che comprende: il conto del bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale
- L'art. 229, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che il documento che evidenzia i componenti positivi e negativi della gestione di competenza economica dell'esercizio considerato, rilevati dalla contabilità economico-patrimoniale e che rileva il risultato economico dell'esercizio è denominato: conto economico
- L'art. 234, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 nel disciplinare il funzionamento del c.d. organo di revisione economico-finanziario prevede che: tale organo sia composto da tre membri; i suoi componenti sono scelti: uno tra gli iscritti al registro dei revisori contabili, che svolge le funzioni di presidente del collegio; uno tra gli iscritti nell'albo dei dottori commercialisti; uno tra gli iscritti nell'albo dei ragionieri
- L'art. 235, III comma, lett. b), del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che il revisore contabile cessa dall'incarico, tra l'altro, per dimissioni volontarie non sono soggette ad accettazione da parte dell'ente, da comunicare con preavviso di almeno: quarantacinque giorni
- L'art. 237 del D.Lgs. n. 267/2000 disciplina il funzionamento del collegio dei revisori, disponendo, al I comma, che questo è validamente costituito: anche nel caso in cui siano presenti solo due componenti
- L'art. 238, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che, salvo diversa disposizione del regolamento di contabilità dell'ente locale, ogni revisore non può assumere complessivamente: più di otto incarichi
- L'art. 241, comma VI-bis, del D.Lgs. n. 267/2000 sancisce che, ove dovuto, l'importo annuo del rimborso delle spese di viaggio e per vitto e alloggio ai componenti dell'organo di revisione: non può essere superiore al 50 per cento del compenso annuo attribuito ai componenti stessi, al netto degli oneri fiscali e contributivi
- L'art. 243, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che gli enti locali strutturalmente deficitari sono soggetti al controllo centrale sulle dotazioni organiche e sulle assunzioni di personale da parte: della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali
- L'art. 243, II comma, lett. b), del D.Lgs. n. 267/2000 prescrive che gli enti locali strutturalmente deficitari sono soggetti ai controlli centrali in materia di copertura del costo di alcuni servizi; tali controlli verificano, tra l'altro, che il costo complessivo della gestione del servizio di acquedotto, riferito ai dati della competenza, sia stato coperto con la relativa tariffa in misura: non inferiore all'80 per cento
- L'art. 243-quater, comma VII-bis, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che se, durante la fase di attuazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, emerge, in sede di monitoraggio, un grado di raggiungimento degli obiettivi intermedi superiore rispetto a quello previsto, l'ente locale può proporre una rimodulazione dello stesso. A quale organo deve essere presentata tale proposta, corredata del parere positivo dell'organo di revisione economico-finanziaria dell'ente? Alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti
- L'art. 243-quinquies, III comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che l'anticipazione è concessa con provvedimento del Ministero dell'interno, nei limiti di 20 milioni di euro annui a valere sulle dotazioni del fondo di rotazione di cui all'art. 243-ter. Ciò posto, quale forma assume tale provvedimento? La forma del decreto
- L'art. 244, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 prescrive che se l'ente non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili o se esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità previste dalla norma: si configura lo stato di dissesto finanziario
- L'art. 251, I comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che, nella prima riunione successiva alla dichiarazione di dissesto e entro trenta giorni dalla data di esecutività della delibera, il consiglio dell'ente o il commissario ad acta per la deliberazione dello stato di dissesto deve deliberare per le imposte e tasse locali di spettanza dell'ente dissestato le aliquote e le tariffe di base nella misura massima consentita, nonché i limiti reddituali, agli effetti dell'applicazione dell'imposta comunale per l'esercizio di imprese, arti e professioni, che determinano gli importi massimi del tributo dovuto. Ai sensi del II comma, per quanti anni è efficace tale delibera? Per cinque anni decorrenti da quello dell'ipotesi di bilancio riequilibrato
- L'art. 254, VIII comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che, in caso di ritardi non giustificati negli adempimenti di competenza, può essere disposta la sostituzione dei componenti dell'organo straordinario della liquidazione. In tali casi, quale Ministro propone al Presidente della Repubblica l'adozione del provvedimento di sostituzione? Il Ministro dell'Interno
- L'art. 265, III comma, del D.Lgs. n. 267/2000 dispone che l'organo della revisione riferisce: trimestralmente al consiglio dell'ente ed all'organo regionale di controllo
- L'art. 268-ter, IV comma, del D.Lgs. n. 267/2000 prescrive che è consentito, in via straordinaria, agli enti locali già dissestati di accedere alla procedura di cui all'art. 268-bis, ove risulti l'insorgenza di maggiori debiti riferiti ad atti o fatti di gestione avvenuti entro il 31 dicembre dell'anno antecedente a quello del bilancio riequilibrato. A tal fine, i consigli degli enti interessati formulano all'autorità competente la richiesta in cui è dato atto del fatto che non sussistono mezzi sufficienti a far fronte all'evenienza. Di quale autorità si tratta? Del Ministero dell'interno
- L'art. 270, III comma, del D.Lgs. n. 267/2000 sancisce che gli enti associati hanno diritto di recedere dalle associazioni entro: il 31 ottobre di ogni anno, con conseguente esclusione dai ruoli dal 1° gennaio dell'anno successivo
- L'art. 31, I comma, del D.Lgs. n. 118/2011 dispone che il bilancio di esercizio: è adottato entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di riferimento dal direttore generale per gli enti e dal responsabile della gestione sanitaria accentrata presso la regione per gli enti ed è corredato dalla relazione del collegio sindacale
- L'art. 39, I comma, del D.Lgs. n. 118/2011 dispone che il bilancio di previsione finanziario: è approvato ogni anno dal Consiglio regionale e rappresenta il quadro delle risorse che la regione prevede di acquisire e di impiegare, riferite almeno ad un triennio