Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto del lavoro e legislazione sociale
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- Secondo la disciplina dell'art. 2119 del Codice Civile, qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione del rapporto di lavoro a tempo determinato: ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto prima della scadenza del termine
- Secondo la normativa di riferimento, è considerato lavoratore notturno: colui che svolge almeno 3 ore di prestazione normale oppure almeno una parte del suo orario di lavoro -secondo quanto stabilito dalla contrattazione collettiva o in difetto almeno 80 giorni annui -nel periodo notturno
- Secondo la normativa di riferimento, i lavoratori hanno diritto: ad un riposo giornaliero di 11 ore consecutive ogni 24 ore
- Secondo la normativa di riferimento, il lavoratore ha diritto a un periodo di riposo settimanale di: almeno 24 ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica
- Secondo quanto disciplinato dalla normativa vigente, la Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) è erogata: per un massimo di 24 mesi, anche non continuativi, nel quinquennio mobile
- Secondo quanto disciplinato dall'art. 18 della L. n.300/1970, se il lavoratore illegittimamente licenziato viene reintegrato per ordine del giudice, il datore è tenuto a pagare i contributi assistenziali e previdenziali per il periodo che va dal giorno del licenziamento a quello dell'effettiva reintegrazione? Sì, come espressamente previsto
- Secondo quanto disciplinato dall'art. 3 della L. n.68/1999 quanti lavoratori appartenenti alle categorie dei disabili di cui all'art. 1 della medesima legge sono tenuti ad avere alle loro dipendenze i datori di lavoro pubblici e privati, nel caso in cui occupano da 15 a 35 dipendenti? Un lavoratore
- Secondo quanto disposto dal D.Lgs. n. 81/2015 e ss.mm.ii., al lavoratore a tempo determinato spetta il trattamento economico e normativo in atto nell'impresa per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato comparabili, intendendosi per tali quelli inquadrati nello stesso livello in forza dei criteri di classificazione stabiliti dalla contrattazione collettiva, ed in proporzione al periodo lavorativo prestato, sempre che non sia obiettivamente incompatibile con la natura del contratto a tempo determinato. Quanto precedentemente espresso è noto come: "principio di non discriminazione"
- Secondo quanto specificato dal D.Lgs. n. n. 81/2015 e ss.mm.ii., il contratto di somministrazione di lavoro è ammesso: nessuna delle alternative proposte è corretta
- Secondo quanto specificato dal D.Lgs. n. n. 81/2015 e ss.mm.ii., la data di inizio e la durata prevista della somministrazione di lavoro sono elementi contenuti nel contratto di somministrazione di lavoro? Sì, come espressamente previsto
- Secondo quanto specificato dal D.Lgs. n. n. 81/2015 e ss.mm.ii., quale, tra i seguenti elementi, non è contenuto nel contratto di somministrazione di lavoro? Il medico competente designato per le attività di sorveglianza e le visite mediche al fine di verificare che i lavoratori da somministrare godano di buona salute
- Secondo quanto specificato dalla L. n.300/1970 e ss.mm.ii., gli atti diretti a discriminare il lavoratore nella assegnazione di qualifiche o mansioni sono: nulli
- Secondo quanto specificato dalla L. n.300/1970 e ss.mm.ii., gli atti diretti a subordinare l'occupazione di un lavoratore alla condizione che aderisca o non aderisca ad una associazione sindacale ovvero cessi di farne parte sono: nulli
- Secondo quanto specificato dalla L. n.300/1970 e ss.mm.ii., i lavoratori hanno diritto di riunirsi, nell'unità produttiva in cui prestano la loro opera, fuori dell'orario di lavoro, nonché durante l'orario di lavoro, nei limiti: di dieci ore annue
- Secondo quanto specificato dalla L. n.300/1970 e ss.mm.ii., il datore di lavoro ha la facoltà di far controllare l'idoneità fisica del lavoratore? Sì, mediante enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico
- Secondo quanto specificato dalla L. n.300/1970 e ss.mm.ii., il datore di lavoro può adottare un provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito e senza averlo sentito a sua difesa? No
- Secondo quanto specificato dalla normativa vigente, non sono obbligati a prestare lavoro notturno le lavoratrici ed i lavoratori che si trovano in una serie di situazioni, quali: la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della legge n. 104 del 1992
- Secondo quanto specificato dall'art. 2121 del Codice civile, in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto e tale trattamento si calcola: sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5
- Sulla base del D. Lgs. n. 276/2003, relativamente al mercato del lavoro, con il termine "autorizzazione" si intende: un provvedimento mediante il quale lo Stato abilita operatori, pubblici e privati, alla "somministrazione di lavoro", "intermediazione", "ricerca e selezione del personale" e "supporto alla ricollocazione professionale"