Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego
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- A norma del D. Lgs. n. 165/2001, nella gestione delle risorse umane le Amministrazioni Pubbliche individuano criteri certi di priorità nell'impiego flessibile del personale? Sì, a favore dei dipendenti in situazioni di svantaggio personale, sociale e familiare e dei dipendenti impegnati in attività di volontariato
- A norma del d.lgs. 165/2001 art. 52, comma 2 e s.m.i., il dipendente può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie: per la durata dell'assenza
- A norma del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., art. 52, comma 2, il dipendente può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie: per la durata dell'assenza
- A norma del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore? Sì, nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza
- A norma del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., l'acronimo "ARAN" sta per: Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni
- A norma del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., le amministrazioni pubbliche: non possono erogare trattamenti economici accessori che non corrispondano alle prestazioni effettivamente rese
- A norma del d.lgs. 165/2001 e successive modificazioni, in quale dei seguenti casi il licenziamento disciplinare è senza preavviso? Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica che attesta falsamente uno stato di malattia
- A norma del D.lgs. 165/2001, i contratti di lavoro a tempo determinato nelle Pubbliche Amministrazioni posti in essere in violazione delle norme contenute nel medesimo Decreto Legislativo: sono nulli e determinano responsabilità erariale
- A norma del D.lgs. 165/2001, i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni possono essere trasferiti all'interno della stessa Amministrazione o, previo accordo tra le Amministrazioni interessate, in altra Amministrazione, in sedi collocate nel territorio dello stesso comune, ovvero... A distanza non superiore a 50 chilometri dalla sede cui sono adibiti
- A norma del D.lgs. 165/2001, i dirigenti di uffici dirigenziali generali hanno il potere di promuovere e resistere alle liti e di conciliare e di transigere? Sì, il D.lgs. n. 165/2001 lo prevede espressamente
- A norma del D.lgs. 165/2001, la segnalazione con cui il pubblico dipendente, nell'interesse dell'integrità della Pubblica Amministrazione, ha denunciato alle competenti autorità condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro: È sottratta al diritto di accesso disciplinato dalla L. 241/90
- A norma del D.lgs. 165/2001, le amministrazioni pubbliche facenti capo agli Enti Locali possono stipulare i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato? Soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale
- A norma del D.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche possono ricorrere alla somministrazione di lavoro per l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali? No, in nessun caso
- A norma del D.lgs. 165/2001, le norme concernenti il funzionamento dell'ARAN sono definite: Con propri Regolamenti
- A norma del D.lgs. 165/2001, le norme concernenti la gestione finanziaria dell'ARAN sono definite: Con propri Regolamenti
- A norma del D.lgs. 165/2001, le norme concernenti l'organizzazione interna dell'ARAN sono definite: Con propri Regolamenti
- A norma del D.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal Codice Civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa? Sì, per rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti
- A norma del D.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre Pubbliche Amministrazioni? Sì, ma solo previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
- A norma del D.lgs. 165/2001, per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di vacanza di posto in organico: per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti
- A norma del D.lgs. 165/2001, possono essere conferiti incarichi di direzione delle risorse umane a soggetti che rivestono o abbiano rivestito cariche in organizzazioni sindacali? No, se hanno rivestito tali cariche negli ultimi due anni
- A norma del D.lgs. 165/2001, quali atti definiscono i trattamenti economici accessori per i dipendenti pubblici collegati alla performance individuale? I contratti collettivi, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti
- A norma del D.lgs. 165/2001, sono organi dell'ARAN: Il Presidente ed il Collegio di indirizzo e controllo
- A norma del D.lgs. n. 165/2001, i contratti collettivi di lavoro definiscono anche la tipologia delle infrazioni e delle relative sanzioni disciplinari per i dipendenti pubblici? Sì, il D.lgs. n. 165/2001 lo prevede espressamente
- A norma del D.lgs. n. 165/2001, i dipendenti comunali sono collocati in aspettativa senza assegni se eletti: Al Parlamento nazionale, al Parlamento europeo e nei Consigli regionali
- A norma del D.lgs. n. 165/2001, i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni sono collocati in aspettativa senza assegni se eletti: anche nei Consigli regionali
- A norma del D.lgs. n. 165/2001, il lavoratore dipendente di una P.A. che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante modalità fraudolente, è punito con: Reclusione e multa
- A norma del D.lgs. n. 165/2001, il mancato esercizio dell'azione disciplinare senza giustificato motivo, comporta, per i soggetti responsabili: L'applicazione della sospensione dal servizio fino a un massimo di 3 mesi, salvo eccezioni
- A norma del D.lgs. n. 165/2001, la decadenza dall'azione disciplinare, dovuti all'omissione o al ritardo, senza giustificato motivo, degli atti del procedimento disciplinare, comporta, per i soggetti responsabili: L'applicazione della sospensione dal servizio fino a un massimo di 3 mesi, salvo eccezioni
- A norma del D.lgs. n. 165/2001, l'ufficio per i procedimenti disciplinari competente per le infrazioni punibili con sanzione superiore al rimprovero verbale: è individuato da ciascuna Amministrazione, secondo il proprio ordinamento e nell'ambito della propria organizzazione
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità civile e contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Dà luogo a responsabilità penale, civile, amministrativa e contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità penale e civile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità penale e contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo a responsabilità amministrativa e penale
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: Può dar luogo anche a responsabilità amministrativa o contabile
- A norma del disposto di cui al co. 1, art. 16, D.P.R. n. 62/2013, la violazione degli obblighi previsti dal citato Codice: È fonte di responsabilità disciplinare accertata all'esito del procedimento disciplinare
- A norma del disposto di cui all'art. 29 del CCNL del Comparto Funzioni Locali le turnazioni: Consistono nella rotazione ciclica dei dipendenti in articolazioni orarie prestabilite, secondo la disciplina dell'art. 30
- A norma del disposto di cui all'art. 29 del CCNL del Comparto Funzioni Locali l'orario flessibile: Si realizza con la previsione di fasce temporali entro le quali sono consentiti l'inizio ed il termine della prestazione lavorativa giornaliera, secondo quanto previsto all'art. 36
- A norma del disposto di cui all'art. 29 del CCNL del Comparto Funzioni Locali l'orario multiperiodale: Consiste nel ricorso alla programmazione di calendari di lavoro plurisettimanali con orari superiori o inferiori alle trentasei ore settimanali nel rispetto del monte ore previsto, secondo le previsioni dell'art. 31
- A norma del disposto di cui all'art. 52 del d.lgs. n. 165/2001 nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore? Sì, per il periodo di effettiva prestazione
- A norma del disposto di cui all'art. 55-bis del d.lgs. n. 165/2001, per le infrazioni di minore gravità, per le quali è prevista la sanzione del rimprovero verbale, provvede: Il responsabile della struttura presso la quale opera il dipendente
- A norma dell'art. 1, I comma, lett. b), del D.Lgs. n. 165/2001, nel rispetto di quale articolo della Costituzione, per razionalizzare il costo del lavoro pubblico, contenendo la spesa complessiva per il personale entro i vincoli di finanza pubblica, le disposizioni del presente decreto disciplinano l'organizzazione degli uffici ed i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, tenuto conto delle autonomie locali e di quelle delle regioni e delle province autonome? Nel rispetto dell'art. 97, I comma, della Costituzione
- A norma dell'art. 10 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., nei rapporti privati, comprese le relazioni extra lavorative con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il dipendente: non sfrutta, ne' menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all'immagine dell'amministrazione
- A norma dell'art. 10 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., nei rapporti privati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il dipendente: non sfrutta, ne' menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all'immagine dell'amministrazione
- A norma dell'art. 11 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente utilizza: i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
- A norma dell'art. 11, co. 3, del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente utilizza: i mezzi di trasporto dell'amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d'ufficio
- A norma dell'art. 16 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., la violazione degli obblighi previsti dal Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici: integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- A norma dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.) l'Amministrazione: contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti copia del Codice di comportamento
- A norma dell'art. 17 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013) l'Amministrazione: contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti copia del Codice di comportamento
- A norma dell'art. 2 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), ed ai fini dell'art. 1 del D.Lgs. n. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni: estendono, per quanto compatibili, gli obblighi di condotta previsti dal codice a tutti i collaboratori o consulenti
- A norma dell'art. 22, co. 1, del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., i componenti del Comitato dei garanti sono nominati, nel rispetto del principio di genere: decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
- A norma dell'art. 23-bis del D. Lgs. n. 165/2001, nel caso di svolgimento di attività pubbliche, il periodo di collocamento in aspettativa: non può superare i cinque anni, è rinnovabile per una sola volta e non è computabile ai fini del trattamento di quiescenza e previdenza
- A norma dell'art. 3 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente: assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni
- A norma dell'art. 3, co.5, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, il dipendente: assicura la piena parità di trattamento a parità di condizioni
- A norma dell'art. 32 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., i dipendenti delle amministrazioni pubbliche: possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso le organizzazioni e gli enti internazionali ai quali l'Italia aderisce
- A norma dell'art. 32, co. 1, lett. b), del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., i dipendenti delle amministrazioni pubbliche: possono essere destinati a prestare temporaneamente servizio presso le organizzazioni e gli enti internazionali ai quali l'Italia aderisce
- A norma dell'art. 35 del D.lgs. 165 del 2001 e s.m.i., l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene: tramite procedure selettive, ovvero mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
- A norma dell'art. 35 del d.lgs. 165/2001, l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene: tramite procedure selettive, ovvero mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
- A norma dell'art. 35 del d.lgs. 165/2001, le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate da ciascuna Pubblica Amministrazione: tra l'altro, sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale
- A norma dell'art. 35, comma 5-ter, del d.lgs. n. 165/2001, le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale presso le amministrazioni pubbliche rimangono vigenti dalla data di approvazione per un termine di: Due anni
- A norma dell'art. 4 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., quali regali, compensi e altre utilità può accettare un dipendente pubblico? Quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali
- A norma dell'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, il lavoratore: ha diritto, per il periodo di effettiva prestazione, al trattamento previsto per la qualifica superiore
- A norma dell'art. 52 del D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii., nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni superiori, il lavoratore: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore per il periodo effettivo della prestazione
- A norma dell'art. 52, co. 4, del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., nei casi di utilizzo del dipendente in mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore, il lavoratore: ha diritto, per il periodo di effettiva prestazione, al trattamento previsto per la qualifica superiore
- A norma dell'art. 6 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado, il dipendente pubblico: si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni
- A norma dell'art. 8 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., come deve comportarsi il dipendente che viene a conoscenza di eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione? Segnala le eventuali situazioni di illecito al proprio superiore gerarchico
- A norma dell'art. 8 del D.P.R. n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente a chi segnale eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza? Al proprio superiore gerarchico
- A norma dell'articolo 35, comma 1 del d.lgs. 165/2001, l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene con: contratto individuale di lavoro
- A norma dell'articolo 36, comma 5, del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., in ogni caso, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte delle pubbliche amministrazioni, comporta che: il lavoratore interessato ha diritto al risarcimento del danno derivante dalla prestazione di lavoro in violazione di disposizioni imperative
- A norma dell'articolo 39 bis del d.lgs. 165/2001, la Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità è istituita presso il: Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica
- A norma dell'articolo 39 bis del d.lgs. 165/2001, la Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità è istituita presso il: Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri
- A norma dell'articolo 39 bis del d.lgs. 165/2001, la verifica dello stato di attuazione e la corretta applicazione delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della disabilità da parte delle amministrazioni compete: alla Consulta nazionale per l'integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità
- A norma dell'articolo 52 del d.lgs. 165/2001, il lavoratore della P.A. può essere adibito alle mansioni corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito: per effetto delle prescritte procedure selettive
- A norma dell'articolo 53 del d.lgs. 165/2001, in tema di incompatibilità e cumulo di impieghi dei dipendenti pubblici: sono esclusi dal regime delle incompatibilità i compensi derivanti da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo
- A norma dell'articolo 55-bis, comma 4 del d.lgs. 165/2001, per l'irrogazione di una sanzione nell'ambito del procedimento disciplinare, l'Amministrazione è sempre tenuta a procedere alla contestazione scritta dell'addebito al dipendente? Non per il rimprovero verbale
- A norma delle disposizioni contenute nel d.lgs. 165/2001, ciascuna Amministrazione adotta le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento: sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale
- A norma di quanto dispone il D.lgs. 165/2001, la contrattazione collettiva può riguardare le materie attinenti all'organizzazione degli uffici? No, la materia è espressamente esclusa
- A norma di quanto dispone l'art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001 è collocato in disponibilità, trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali: tra l'altro, il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità
- A norma di quanto dispone l'art. 33, co. 7, del D.Lgs. n. 165/2001 è collocato in disponibilità, trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali: tra l'altro, il personale che non abbia preso servizio presso la diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità
- A norma di quanto dispone l'art. 36 del tupi, le pubbliche amministrazioni possono ricorrere alla somministrazione di lavoro per l'esercizio di funzioni dirigenziali? No, lo esclude espressamente il suddetto articolo
- A norma di quanto dispone l'art. 4 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice: non siano direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica, adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall'altro
- A norma di quanto dispone l'art. 40 del d.lgs. n. 165/2001, la contrattazione collettiva può riguardare la materia relativa alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio e della mobilità? Sì, negli esclusivi limiti previsti dalle norme di legge
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del d.lgs. n. 165/2001 a quale sanzione disciplinare soggiace il dipendente appartenente alla stessa o ad una diversa amministrazione dell'incolpato che, essendo a conoscenza per ragioni di ufficio o di servizio di informazioni rilevanti per un procedimento disciplinare in corso, rifiuta, senza giustificato motivo, la collaborazione richiesta dall'ufficio disciplinare procedente? Alla sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino ad un massimo di quindici giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. per quale/quali infrazioni il procedimento disciplinare è di competenza del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente? Rimprovero verbale
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI, entro quanto tempo dalla contestazione dell'addebito l'ufficio competente per il procedimento deve concludere il procedimento con atto di archiviazione o di irrogazione della sanzione? Entro centoventi giorni
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis TUPI, nel corso dell'istruttoria, l'ufficio per i procedimenti disciplinari può acquisire da altre pp.aa. documenti? Sì, può acquisire informazioni e documenti rilevanti per la definizione del procedimento
- A norma di quanto dispone l'art. 55-bis, co. 1, del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. per quale/quali infrazioni il procedimento disciplinare è di competenza del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente? Rimprovero verbale
- A norma di quanto prevede il TUPI, con riferimento alle forme ed ai termini del procedimento disciplinare, prima dell'applicazione della sanzione disciplinare il dipendente deve essere sentito a sua difesa? Sì, prima dell'applicazione della sanzione disciplinare il dipendente deve essere sentito a sua difesa
- A norma di quanto prevede il TUPI, i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico sono tenuti a rendere conoscibile il proprio nominativo? Sì, mediante l'uso di cartellini identificativi o di targhe da apporre presso la postazione di lavoro
- Ai sensi del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico qualora venga a conoscenza di eventuali situazioni di illecito amministrativo: ha l'obbligo di denuncia
- Ai sensi del D. lgs. 165/2001, le attribuzioni che la norma assegna ai Dirigenti possono essere derogate: soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative
- Ai sensi del D. Lgs. 82/05 e ss.mm.ii., come viene definita la persona fisica cui è attribuita la firma elettronica e che ha accesso ai dispositivi per la creazione della firma elettronica? Titolare di firma elettronica
- Ai sensi del D.Lgs 165/01, da chi vengono definiti i trattamenti economici fondamentale ed accessorio? Dai contratti collettivi
- Ai sensi del d.lgs. 165 del 2001, la contestazione di addebito disciplinare al dipendente pubblico è effettuata: per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione di sanzioni superiori al rimprovero verbale dall'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari
- Ai sensi del D.Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., il prestatore di lavoro: deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti ed al Consiglio di Stato, spettano: agli organi di governo
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, il personale in disponibilità, iscritto negli appositi elenchi: ha diritto a un'indennità pari all'80 per cento dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, il Piano dei Fabbisogni del personale ha valenza: triennale
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, la contrattazione collettiva disciplina: il rapporto di lavoro e le relazioni sindacali e si svolge con le modalità previste dal Decreto stesso
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001, la durata dell'incarico di funzioni dirigenziali non può essere, di norma: inferiore a 3 anni
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, le amministrazioni possono coprire posti vacanti in organico: mediante passaggio diretto di dipendenti di pubbliche amministrazioni appartenenti ad una qualifica corrispondente e in servizio presso altre amministrazioni
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche possono stipulare contratti di formazione e lavoro e contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato? Sì, ma soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale e nel rispetto delle condizioni e modalità di reclutamento stabilite dal decreto stesso
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, per l'accesso al pubblico impiego dei lavoratori con disabilità, gli appartenenti a tali profili devono essere iscritti: nelle liste di collocamento
- Ai sensi del D.lgs. 165/2001, per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le pubbliche amministrazioni... assumono personale esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato
- Ai sensi del D.Lgs. 165/2001, per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione della sanzione del rimprovero verbale, il procedimento disciplinare è di competenza: del responsabile della struttura presso cui il dipendente presta servizio
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, se un dipendente pubblico è stato già collocato in disponibilità per il periodo massimo consentito, quale strada si può intraprendere, volendo proseguire il rapporto di lavoro? La ricollocazione del dipendente presso un'altra Amministrazione con istanza presentata entro 6 mesi dalla scadenza del termine stesso
- Ai sensi del d.lgs. 165/2001, un'Amministrazione Pubblica, prima di prendere provvedimenti disciplinari, deve contestare per iscritto l'addebito e sentire il dipendente a sua difesa. NON si segue questa procedura quando: la sanzione prevista è il rimprovero verbale
- Ai sensi del d.lgs. n. 165/2001 (TUPI), i rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono disciplinati: Dalla disciplina codicistica sul lavoro nell'impresa, salvo quanto diversamente previsto nel d.lgs. n. 165/2001
- Ai sensi del D.Lgs. N. 165/2001, il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.. E' consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione
- Ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s.m.i., in ogni amministrazione dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, è istituito il ruolo dei dirigenti, che si articola: nella prima e nella seconda fascia
- Ai sensi della normativa vigente, in caso di assenza per malattia, l'obbligo di reperibilità del dipendente pubblico sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi? Sì, sussiste anche per i giorni non lavorativi e festivi
- Ai sensi della vigente normativa, su quali livelli si articola la contrattazione collettiva nel pubblico impiego? Contrattazione collettiva nazionale concernente singoli comparti del pubblico impiego e contrattazione integrativa
- Ai sensi dell'art. 1 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici definisce: i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Ai sensi dell'art. 10 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente nei rapporti privati: non sfrutta e non menziona la posizione che ricopre nell'Amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino
- Ai sensi dell'art. 10 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente nei rapporti privati: non sfrutta e non menziona la posizione che ricopre nell'Amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino
- Ai sensi dell'art. 11 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il dipendente: utilizza i mezzi di trasporto dell'Amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d'ufficio
- Ai sensi dell'art. 12 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento
- Ai sensi dell'art. 12, co. 1, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente: fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento
- Ai sensi dell'art. 12, co.1, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dirigente ove riceva segnalazione dell'illecito da parte di un dipendente: adotta ogni cautela di legge affinché sia tutelato il segnalante
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dirigente ove riceva segnalazione dell'illecito da parte di un dipendente: adotta ogni cautela di legge affinché sia tutelato il segnalante e non sia indebitamente rilevata la sua identità nel procedimento disciplinare
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente ove riceva segnalazione dell'illecito da parte di un dipendente: adotta ogni cautela di legge affinché sia tutelato il segnalante e non sia indebitamente rilevata la sua identità nel procedimento disciplinare
- Ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incarico
- Ai sensi dell'art. 13, co. 2, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base: all'atto di conferimento dell'incarico
- Ai sensi dell'art. 14 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), nel caso in cui l'amministrazione concluda contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione, con imprese con le quali il dipendente abbia concluso contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente: il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione delle decisioni ed alle attività relative all'esecuzione del contratto, redigendo verbale scritto di tale astensione da conservare agli atti dell'ufficio
- Ai sensi dell'art. 14 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi può ricorrere a mediazione di terzi? No, tranne nel caso in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- Ai sensi dell'art. 14 del DPR n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente che riceva, da persone fisiche o giuridiche partecipanti a procedure negoziali nelle quali sia parte l'Amministrazione, rimostranze orali o scritte sull'operato dell'ufficio: ne informa immediatamente, di regola per iscritto, il proprio superiore "gerarchico o funzionale"
- Ai sensi dell'art. 14, co. 1, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente pubblico nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi può ricorrere a mediazione di terzi? No, tranne nel caso in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- Ai sensi dell'art. 14, co. 1, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi può ricorrere a mediazione di terzi? No, tranne nel caso in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), ai fini dell'attivazione del procedimento disciplinare per violazione dei codici di comportamento, l'ufficio procedimenti disciplinari può chiedere all'Autorità nazionale anticorruzione? Parere facoltativo
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), ai fini dell'attività di vigilanza e monitoraggio prevista dal presente articolo, le amministrazioni si avvalgono: dell'ufficio procedimenti disciplinari
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), l'ufficio procedimenti disciplinari cura altresì: l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), l'ufficio procedimenti disciplinari cura, altresì, l'aggiornamento: del codice di comportamento dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), ai fini dell'attivazione del procedimento disciplinare per violazione dei codici di comportamento, l'ufficio procedimenti disciplinari può chiedere all'Autorità nazionale anticorruzione? Parere facoltativo
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'ufficio procedimenti disciplinari cura altresì: l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'ufficio procedimenti disciplinari cura: l'aggiornamento del codice di comportamento dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 16 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), come viene valutata una violazione ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare? In ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 16, co. 2, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), come viene valutata una violazione ai fini della determinazione del tipo e dell'entità della sanzione disciplinare? In ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all'entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 17 d.lgs. 165/2001, i dirigenti possono delegare alcune competenze a dipendenti che ricoprono le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici a essi affidati? Sì, per comprovate e specifiche ragioni di servizio, per un periodo di tempo determinato e con atto scritto e motivato
- Ai sensi dell'art. 17, co. 1-bis, del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., i dirigenti possono delegare alcune competenze a dipendenti che ricoprono le posizioni funzionali più elevate nell'ambito degli uffici a essi affidati? Sì, per comprovate e specifiche ragioni di servizio, per un periodo di tempo determinato e con atto scritto e motivato
- Ai sensi dell'art. 17, I comma, del D.Lgs. n. 165/2001, quale tra le seguenti funzioni è svolta dai dirigenti? Tutte le alternative di risposta formulate
- Ai sensi dell'art. 19, comma 2, del d.lgs. 165/2001, la durata degli incarichi dirigenziali non può essere inferiore a: tre anni né eccedere i cinque anni, salvo i diversi casi espressamente individuati dall'articolo stesso
- Ai sensi dell'art. 19, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001, la durata degli incarichi dirigenziali: non può essere inferiore a tre anni né eccedere i cinque anni, salvo i diversi casi espressamente individuati dall'articolo stesso
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. n. 165/2001, con il provvedimento di conferimento dell'incarico di funzione dirigenziale nelle amministrazioni dello Stato sono individuati: l'oggetto dell'incarico e gli obiettivi da conseguire, nonché la durata dell'incarico
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. n. 165/2001, con il provvedimento di conferimento dell'incarico sono individuati: l'oggetto dell'incarico e gli obiettivi da conseguire, nonché la durata dell'incarico
- Ai sensi dell'art. 19, d.lgs. n. 165/2001, per il conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale, si tiene conto: in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati, delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, valutate anche in considerazione dei risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi fissati nella direttiva annuale e negli altri atti di indirizzo del Ministro
- Ai sensi dell'art. 2 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), le norme ad esso contenute si estendono anche a: tutti i collaboratori o consulenti
- Ai sensi dell'art. 2 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), negli atti di incarico, nei contratti di acquisizioni delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi: Devono essere inserite apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal Codice di comportamento
- Ai sensi dell'art. 2, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001, come avviene l'attribuzione di trattamenti economici ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni? Mediante contratti collettivi o individuali
- Ai sensi dell'art. 2, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001, come avviene l'attribuzione di trattamenti economici ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni? Mediante contratti collettivi o individuali
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), il dipendente: nei rapporti con i destinatari dell'azione amministrativa, assicura la piena parità di trattamento, a parità di condizioni
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), l'utilizzo a fini privati di informazioni di cui si è in possesso in ragione del proprio ufficio: è sempre vietato
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), l'utilizzo delle prerogative e poteri pubblici deve essere effettuato a fini esclusivamente: di interesse generale
- Ai sensi dell'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'utilizzo a fini privati di informazioni di cui si è in possesso in ragione del proprio ufficio: è sempre vietato
- Ai sensi dell'art. 3, co. 3, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), l'utilizzo a fini privati di informazioni di cui si è in possesso in ragione del proprio ufficio: è sempre vietato
- Ai sensi dell'art. 33 d.lgs. 165/2001, il personale che non possa essere ricollocato presso altre amministrazioni nell'ambito regionale, è collocato in disponibilità: trascorsi novanta giorni dalla comunicazione alle rappresentanze unitarie del personale e alle organizzazioni sindacali
- Ai sensi dell'art. 33 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., i dipendenti in esubero di un'Amministrazione Pubblica collocati in disponibilità alla fine di una procedura di mobilità hanno diritto a un'indennità pari: all'80% dello stipendio e dell'indennità integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato
- Ai sensi dell'art. 35, comma 5-bis, del d.lgs. 165/2001, i vincitori dei concorsi per il reclutamento del personale presso le Amministrazioni Pubbliche devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo NON inferiore a: cinque anni, non derogabile dai contratti collettivi
- Ai sensi dell'art. 36 del d. lgs. n. 165/2001 e s.m.i., la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte di una pubblica amministrazione: non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima pubblica amministrazione ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Ai sensi dell'art. 36 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le Pubbliche Amministrazioni assumono i dipendenti con una particolare forma contrattuale? Sì, esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato
- Ai sensi dell'art. 36 del d.lgs. 165/2001, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori da parte di una Pubblica Amministrazione: non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima Pubblica Amministrazione, ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Ai sensi dell'art. 36, co. 5, del d. lgs. n. 165/2001, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte di una pubblica amministrazione: non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima P. A. ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Ai sensi dell'art. 36, d. lgs. n. 165/2001 e s.m.i., la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte di una pubblica amministrazione: non può comportare la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima pubblica amministrazione, ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Ai sensi dell'art. 36, d. lgs. n. 165/2001, la violazione di disposizioni imperative riguardanti l'assunzione o l'impiego di lavoratori, da parte di una pubblica amministrazione: non può comportare in ogni caso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con la medesima P. A. ferma restando ogni responsabilità e sanzione
- Ai sensi dell'art. 4 de D.lgs. 165/2001, ai dirigenti spetta: l'adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, compresi quelli che impegnano l'amministrazione verso l'esterno
- Ai sensi dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.), per regali o altre utilità, di modico valore, si intendono quelle: di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Ai sensi dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), per regali o altre utilità, di modico valore, si intendono quelle: di valore non superiore, in via orientativa, a 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Ai sensi dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente: non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità
- Ai sensi dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati: Che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità
- Ai sensi dell'art. 4 del d.P.R. 62/2013, i regali e le altre utilità ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente: messi a disposizione dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 4, co. 4, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., i regali e le altre utilità ricevuti fuori dai casi consentiti dal presente articolo, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, sono immediatamente: messi a disposizione dell'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 40 del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche possono attivare autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa? Sì, nel rispetto dei vincoli di bilancio risultanti dai rispettivi strumenti di programmazione annuale e pluriennale
- Ai sensi dell'art. 40 del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche: possono attivare autonomi livelli di contrattazione collettiva integrativa
- Ai sensi dell'art. 40 del d.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni sono obbligate ad adempiere agli obblighi assunti con i contratti collettivi nazionali di lavoro: dalla data della sottoscrizione definitiva
- Ai sensi dell'art. 45 del D.lgs. 165/2001 il trattamento economico fondamentale ed accessorio dei pubblici dipendenti: è definito dai contratti collettivi
- Ai sensi dell'art. 45, I comma, del D.Lgs. n. 165/2001, il trattamento economico fondamentale ed accessorio dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è definito: dai contratti collettivi
- Ai sensi dell'art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza: la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio
- Ai sensi dell'art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico: non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, né esercita pressioni a tale fine, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera
- Ai sensi dell'art. 5, co. 1, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza: la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio
- Ai sensi dell'art. 5, co. 2, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente pubblico: non costringe altri dipendenti ad aderire ad associazioni od organizzazioni, né esercita pressioni a tale fine, promettendo vantaggi o prospettando svantaggi di carriera
- Ai sensi dell'art. 50 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., le Amministrazioni Pubbliche sono tenute a fornire il numero complessivo ed i nominativi dei beneficiari dei permessi sindacali: alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica
- Ai sensi dell'art. 52 del d.lgs. 165 del 2001 e s.m.i per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore: Nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti
- Ai sensi dell'art. 52 del d.lgs. 165 del 2001 e s.m.i per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore: Nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza
- Ai sensi dell'art. 52 del d.lgs. 165 del 2001 e s.m.i per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore: Nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza
- Ai sensi dell'art. 52 del d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i., nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori: il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
- Ai sensi dell'art. 52 del d.lgs. n. 165/2001, nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori: il dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
- Ai sensi dell'art. 52, c. 4, d. lgs. n. 165/2001 e s.m.i., il prestatore di lavoro pubblico che sia legittimamente adibito a mansioni superiori: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione
- Ai sensi dell'art. 52, c. 4, d. lgs. n. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico che sia legittimamente adibito a mansioni superiori: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione
- Ai sensi dell'art. 52, comma 3, d.lgs. 165/2001, nel lavoro pubblico si considera svolgimento di mansioni superiori: l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni
- Ai sensi dell'art. 52, d.lgs. n. 165/2001 e s.m.i., l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- Ai sensi dell'art. 52, d.lgs. n. 165/2001, l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione
- Ai sensi dell'art. 53 co. 16-ter del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., i dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni...: non possono svolgere, nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell'attività della pubblica amministrazione attraverso i medesimi poteri
- Ai sensi dell'art. 53 co. 7 del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii., che disciplina il regime delle incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi, i dipendenti pubblici: non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 53 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., che disciplina il regime delle incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi, i dipendenti pubblici: non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 53 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., che disciplina incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi, i dipendenti pubblici: non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 53 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., le Pubbliche Amministrazioni: non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati
- Ai sensi dell'art. 53 del D.lgs. 165/2001, "Le Pubbliche Amministrazioni...." non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre Amministrazioni Pubbliche senza la previa autorizzazione dell'Amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
- Ai sensi dell'art. 53 del d.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre Pubbliche Amministrazioni? Sì, se tali incarichi sono conferiti o previamente autorizzati dall'Amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 53 del d.lgs. n. 165/2001, che disciplina il regime delle incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi: le Amministrazioni Pubbliche che conferiscono o autorizzano incarichi, anche a titolo gratuito, ai propri dipendenti comunicano in via telematica, nel termine di quindici giorni, al Dipartimento della funzione pubblica gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi, con l'indicazione dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo, ove previsto
- Ai sensi dell'art. 53, c. 8, del d. lgs. n.165/2001, le pubbliche amministrazioni non possono conferire un incarico retribuito a un dipendente di altra amministrazione pubblica: se questi non ha ottenuto l'autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza
- Ai sensi dell'art. 54 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., la violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, compresi quelli relativi all'attuazione del Piano di prevenzione della corruzione: è fonte di responsabilità disciplinare
- Ai sensi dell'art. 54, comma 1, del d.lgs. 165/2001, che cosa deve necessariamente prevedere il Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni? Il divieto, per tutti i dipendenti pubblici, di chiedere o di accettare, a qualsiasi titolo, compensi, regali o altre utilità, in connessione con l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati, fatti salvi i regali d'uso, purché di modico valore e nei limiti delle normali relazioni di cortesia
- Ai sensi dell'art. 54, comma 2, del d.lgs. 165/2001, il codice di comportamento per i pubblici dipendenti è reso noto mediante: pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e consegna al dipendente, che lo sottoscrive, all'atto dell'assunzione
- Ai sensi dell'art. 54, VII comma, del D.Lgs. n. 165/2001, con quale frequenza le pubbliche amministrazioni organizzano le attività di formazione del personale per la conoscenza e la corretta applicazione dei codice di comportamento? Annuale
- Ai sensi dell'art. 55 del D.Lgs. n. 165 del 2001, per i dipendenti pubblici resta ferma: la disciplina vigente in materia di responsabilità civile, amministrativa, penale e contabile
- Ai sensi dell'art. 55 quater, comma 1, del D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. la sanzione disciplinare del licenziamento si applica in caso di: assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 55 quater, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001 e ss.mm.ii. la sanzione disciplinare del licenziamento si applica in caso di: assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio o comunque per più di sette giorni nel corso degli ultimi dieci anni ovvero mancata ripresa del servizio, in caso di assenza ingiustificata, entro il termine fissato dall'amministrazione
- Ai sensi dell'art. 55-bis co. 3 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., le amministrazioni, previa convenzione, possono prevedere: la gestione unificata delle funzioni dell'ufficio competente per i procedimenti disciplinari, senza maggiori oneri per la finanza pubblica
- Ai sensi dell'art. 55-bis del D. Lgs. n. 165/2001, durante l'istruttoria, l'Ufficio per i procedimenti disciplinari può acquisire da altre amministrazioni pubbliche informazioni o documenti rilevanti per la definizione del procedimento. Tale attività istruttoria: non determina la sospensione del procedimento, né il differimento dei relativi termini
- Ai sensi dell'art. 55-bis, co. 6, del D. Lgs. n. 165/2001, durante l'istruttoria, l'Ufficio per i procedimenti disciplinari può acquisire da altre amministrazioni pubbliche informazioni o documenti rilevanti per la definizione del procedimento. Tale attività istruttoria: non determina la sospensione del procedimento, né il differimento dei relativi termini
- Ai sensi dell'art. 55-bis, comma 8, del d.lgs. 165/2001, in caso di trasferimento del dipendente, a qualunque titolo, in un'altra Amministrazione Pubblica, il procedimento disciplinare: è avviato o concluso e la sanzione è applicata presso l'Amministrazione in cui il dipendente è stato trasferito
- Ai sensi dell'art. 55-octies del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii, nel caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche: l'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-octies del D.Lgs. n. 165/2001, in caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio di un dipendente delle amministrazioni pubbliche, l'amministrazione: può risolvere il rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-octies, co. 1, del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii, nel caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche: l'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-octies, co.1, del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii, nel caso di accertata permanente inidoneità psicofisica al servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche: l'amministrazione può risolvere il rapporto di lavoro
- Ai sensi dell'art. 55-quater, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001, in quale delle seguenti ipotesi il licenziamento è senza preavviso? Tra l'altro per falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro o di progressioni di carriera
- Ai sensi dell'art. 57 del d.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni, allo scopo di garantire pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro possono, tra l'altro, finanziare: programmi di azione positive e l'attività dei Comitati unici di garanzia per le pari opportunità, per la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, nell'ambito delle proprie disponibilità di bilancio
- Ai sensi dell'art. 6 del Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013), in materia di conflitti di interesse, in quali situazioni il dipendente si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni? In situazioni di conflitto con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado
- Ai sensi dell'art. 63, III comma, del D.Lgs. n. 165/2001, a quale giudice sono devolute le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni? Al Giudice ordinario in funzione di Giudice del lavoro
- Ai sensi dell'art. 7 d.p.r. 62/2013 e s.m.i., il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere: interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale
- Ai sensi dell'art. 7 d.p.r. 62/2013, il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere: interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale
- Ai sensi dell'art. 7 del d.lgs. 165/2001, per esigenze cui NON possono far fronte con personale in servizio, le Amministrazioni Pubbliche possono conferire incarichi individuali con: contratti di lavoro autonomo a esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, in presenza di precisi presupposti di legittimità individuati dal decreto legislativo stesso
- Ai sensi dell'art. 7, c. 6, d. lgs. n. 165/2001 e s.m.i., le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza: per esigenze cui non possano far fronte con personale in servizio
- Ai sensi dell'art. 7, c. 6, d. lgs. n. 165/2001, le pubbliche amministrazioni possono conferire incarichi individuali ad esperti di provata competenza: per esigenze cui non possano far fronte con personale in servizio
- Ai sensi dell'art. 72 del Comparto Funzioni Locali, lo svolgimento di attività che ritardino il recupero psico- fisico durante lo stato di malattia o di infortunio del dipendente di una Amministrazione comunale comporta la sanzione disciplinare: Della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di 10 giorni
- Ai sensi dell'art. 8 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione e presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione
- Ai sensi dell'art. 8 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), il dipendente: rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione
- Ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche adottano tutte le misure affinché la spesa per il proprio personale: sia certa, evidente e prevedibile nella evoluzione
- Ai sensi dell'articolo 34, comma 4, del d.lgs. 165/2001, volendo proseguire il rapporto di lavoro con un dipendente pubblico collocato in disponibilità, quale strada si può intraprendere? La ricollocazione presso altra Amministrazione del lavoratore interessato
- Ai sensi dell'articolo 36 del d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e impiego previste dal Codice Civile e dalla legge sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa: per rispondere a esigenze temporanee o eccezionali
- Ai sensi dell'articolo 52 comma 5 del d.lgs. 165/2001, nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori, il dirigente che ha disposto l'assegnazione: risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
- Ai sensi dell'articolo 52, comma 1, del d.lgs. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico deve essere adibito: alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento
- Ai sensi dell'articolo 52, comma 4, del d.lgs. 165/2001, il prestatore di lavoro pubblico che sia adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione
- Ai sensi dell'articolo 52, comma 4, del D.lgs. n. 165/2001 e s.m.i., il prestatore di lavoro pubblico che sia adibito a mansioni superiori: ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore, per il periodo di effettiva prestazione
- Ai sensi dell'articolo 52, comma 5, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., nel caso di illegittima adibizione del prestatore di lavoro pubblico a mansioni superiori, il dirigente che ha disposto l'assegnazione: risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave
- Ai sensi dell'articolo 55, comma 2, del d.lgs. 165/2001, la pubblicazione sul sito istituzionale dell'Amministrazione del codice disciplinare, con l'indicazione delle relative infrazioni e sanzioni, equivale: a tutti gli effetti alla sua affissione all'ingresso della sede di lavoro
- Ai sensi di quanto disciplinato dall'art. 5 del D.Lgs. n. 165/2001, gli organismi di controllo interno delle pubbliche amministrazioni verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati dalla legge. Scopo del controllo è, tra l'altro, quello: di fornire elementi per l'adozione delle misure previste nei confronti dei responsabili della gestione
- Ai sensi di quanto disciplinato dall'art. 5 del D.Lgs. n. 165/2001, gli organismi di controllo interno delle pubbliche amministrazioni verificano periodicamente la rispondenza delle determinazioni organizzative ai principi indicati dalla legge. Scopo del controllo è, tra l'altro, quello: di proporre l'adozione di eventuali interventi correttivi
- Ai sensi di quanto stabilisce l'art. 54 del D. Lgs. 165/2001 il Governo definisce un codice di comportamento dei dipendenti al fine di assicurare: la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico
- Al di fuori dei casi di cui al comma 1, art. 21 D.Lgs. n. 165/2001, al dirigente nei confronti del quale sia stata accertata la colpevole violazione del dovere di vigilanza sul rispetto, da parte del personale assegnato ai propri uffici, degli standard quantitativi e qualitativi fissati dall'amministrazione, conformemente agli indirizzi deliberati dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle P.A: la retribuzione di risultato è decurtata, sentito il Comitato dei garanti, in relazione alla gravità della violazione di una quota fino all'80%