Elenco in ordine alfabetico delle domande di Pubblico impiego
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- I compensi derivati dalla collaborazione a giornali e riviste sono esclusi dall'ambito dell'applicazione del c.d. regime di incompatibilità in base al quale al dipendente è preclusa la possibilità di svolgere attività commerciali, professionali, ecc. in costanza di rapporto di lavoro pubblico? Si, sono espressamente esclusi a norma di quanto dispone l'art. 53 del d.lgs. n. 165/2001
- I compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali sono esclusi dall'ambito dell'applicazione del c.d. regime di incompatibilità in base al quale al dipendente è preclusa la possibilità di svolgere attività commerciali, professionali, ecc. in costanza di rapporto di lavoro pubblico? Si, sono espressamente esclusi a norma di quanto dispone l'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001
- I compensi derivati dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali sono esclusi dall'ambito dell'applicazione del c.d. regime di incompatibilità in base al quale al dipendente è preclusa la possibilità di svolgere attività commerciali, professionali, ecc. in costanza di rapporto di lavoro pubblico? Sì, sono espressamente esclusi a norma di quanto dispone l'art. 53 del d.lgs. n. 165/2001
- I contratti collettivi definiscono, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti, trattamenti economici accessori collegati: a) alla performance individuale; b) alla performance organizzativa con riferimento all'amministrazione nel suo complesso e alle unità organizzative o aree di responsabilità in cui si articola l'amministrazione; c) all'effettivo svolgimento di attività particolarmente disagiate ovvero pericolose o dannose per la salute
- I dipendenti degli enti del Comparto Funzioni Locali hanno diritto di partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali (art. 10, Comparto Funzioni Locali)? Sì, in idonei locali concordati con l'amministrazione, per 12 ore annue pro capite senza decurtazione della retribuzione
- I dipendenti dello Stato e degli Enti pubblici, nell'esercizio dei propri compiti e funzioni, sono direttamente responsabili dei propri atti e comportamenti sotto il profilo? Penale, civile, amministrativo e disciplinare
- I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza. In caso di inosservanza del divieto disposto dall'art. 53 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.: il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere destinato ad incremento del fondo di produttività o di fondi equivalenti dell'amministrazione di appartenenza del dipendente
- I dipendenti pubblici: non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza
- I dirigenti possono delegare alcune delle competenze comprese nelle funzioni a loro affidate dall'art. 17 del d.lgs. 165/2001? Sì, per specifiche e comprovate ragioni di servizio, per un periodo di tempo determinato, con atto scritto e motivato
- I periodi di permanenza a bordo del veicolo a fianco di un altro conducente (multipresenza) sono considerati tempi di disponibilità? Sì, è vero
- I regali e le altre utilità ricevuti da un dipendente della Pubblica Amministrazione fuori dai casi consentiti dall'art. 4 del d.P.R. 62/2013 sono immediatamente: messi a disposizione dell'Amministrazione, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti
- I soggetti sindacali della contrattazione integrativa sono: Le RSU ed i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del CCNL
- I soggetti sindacali della contrattazione integrativa sono: le RSU e i rappresentanti territoriali delle organizzazione sindacali di categorie firmatarie del CCNL
- Il "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" definisce, in via orientativa, "regali o altre utilità di modico valore" accettabili dal dipendente pubblico quelli: Di valore non superiore a €uro 150,00
- Il "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" definisce, in via orientativa, "regali o altre utilità di modico valore" accettabili dal dipendente pubblico quelli: di valore non superiore a €150,00
- Il "Codice di Comportamento" dei dipendenti della pubblica amministrazione, secondo quanto prescritto dall'art. 54 comma 1 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., è definito: dal Governo
- Il CCNL del Comparto Funzioni Locali all'art. 29, prevede tre tipologie di orario di lavoro (flessibile, turnazione, multiperiodale). L'orario flessibile si realizza: Con la previsione di fasce temporali entro le quali sono consentiti l'inizio e il termine della prestazione lavorativa giornaliera
- Il CCNL Funzioni Locali 2019-2021 si applica a tutto il personale con rapporto di lavoro: a tempo indeterminato e determinato dipendente da tutte le Amministrazioni del comparto delle Funzioni Locali
- Il co. 1, art. 35 tupi individua due tipologie per l'assunzione di personale con contratto individuale di lavoro, ovvero: Procedure selettive e avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento
- Il Codice di comportamento definito dal Governo ai sensi dell'articolo 54, comma 1 del d.lgs. 165/2001: è integrato e specificato da un Codice di comportamento definito da ciascuna Amministrazione
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Tupi, tra l'altro, i doveri minimi di diligenza che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Tupi, tra l'altro, i doveri minimi di lealtà che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Tupi, tra l'altro, i doveri minimi di imparzialità che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (art. 1 D.P.R. n. 62/2013): Definisce, ai fini dell'art. 54, Tupi, i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013) all'art. 1 elenca i doveri "minimi" che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare. Tra essi, NON figura quello di: leadership
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) e s.m.i., all'art. 11 stabilisce che, fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente: salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) e s.m.i., all'art. 11 stabilisce che, fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente: salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013) e s.m.i., all'art. 11, co. 1, stabilisce che, fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente: salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.) e s.m.i., stabilisce all'art. 8 che il dipendente: rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell'amministrazione
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.), stabilisce all'art. 12 che, nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche, il dipendente: rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione, l'ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.), stabilisce all'art. 12, co. 1, che, nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche, il dipendente: rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione, l'ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.), stabilisce all'art. 12, co. 2, che, il dipendente: si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione, salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013) e s.m.i., stabilisce all'art. 12 che, il dipendente: si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell'amministrazione, salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici afferma che, qualora il dipendente avesse ricevuto regali o altre utilità fuori dai casi consentiti dal Codice stesso, questi: sono immediatamente messi a disposizione dell'Amministrazione, a cura dello stesso dipendente cui siano pervenuti, per la restituzione o per essere devoluti a fini istituzionali
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici contiene una sezione dedicata al corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media da parte dei dipendenti pubblici, anche al fine di tutelare l'immagine della Pubblica Amministrazione. Vero
- Il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici di cui al DPR 62/2013 contiene: i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, all'art. 4 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., afferma che il dipendente: non chiede, ne' sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, all'art. 4, co.1, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., afferma che il dipendente: non chiede, ne' sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, ovvero il DPR 62/2013 e s.m.i., definisce: i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i pubblici dipendenti sono tenuti ad osservare
- Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici: è un codice utile ad assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico
- Il codice di comportamento dei pubblici dipendenti è: un insieme di principi a cui il pubblico dipendente deve uniformare la propria condotta
- Il Codice di comportamento dei pubblici dipendenti stabilisce l'obbligo, per il dipendente, della previa tempestiva comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza dell'adesione ad un'associazione. Tale obbligo si applica anche all'adesione a partiti politici? No
- Il Codice di comportamento dei pubblici dipendenti stabilisce l'obbligo, per il dipendente, della previa tempestiva comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza dell'adesione ad un'associazione. Tale obbligo si applica anche all'adesione a sindacati? No
- Il Codice di comportamento dei pubblici dipendenti, di cui al DPR 62/2013: si applica anche a tutti i collaboratori, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo
- Il Codice di comportamento del dipendente pubblico: impone al dipendente l'astensione da decisioni o attività dell'ufficio che possano coinvolgere interessi propri o di suoi parenti o conviventi
- Il Codice di comprtamento dei dipendenti pubblici si applica: a tutto il personale comunale e a tutti i collaboratori e consulenti a qualsiasi titolo
- Il Codice disciplinare stabilisce: le infrazioni e le relative sanzioni nelle procedure disciplinari dei dipendenti pubblici
- Il Codice nazionale di comportamento dei dipendenti pubblici: si applica ai dipendenti, ai collaboratori, ai titolari di organi ed incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità, ai collaboratori delle imprese fornitrici e chiunque opera in favore della PA, anche se la PA ha approvato un Codice proprio
- Il Comitato dei Garanti, secondo quanto disciplinato dall'art.22 del D.Lgs.165/2001... dura in carica tre anni e l'incarico non è rinnovabile
- Il comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., effettua una elencazione meramente esemplificativa dei compiti dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, tra cui comprende: la richiesta dei pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e la risposta ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza
- Il comma 1 dell'art. 16 del D.Lgs. n. 165/2001, effettua una elencazione meramente esemplificativa dei compiti dei dirigenti degli uffici dirigenziali generali, tra cui comprende: la richiesta dei pareri agli organi consultivi dell'amministrazione e la risposta ai rilievi degli organi di controllo sugli atti di competenza
- Il comma 3, art. 35 d.lgs. 165/2001 prevede una serie di principi ai quali si devono conformare le pubbliche amministrazioni nelle procedure di reclutamento di personale. Quale tra quelli proposti è un corretto principio? Adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire
- Il costo del contratto collettivo integrativo ha dei limiti? si, deve rispettare i vincoli di bilancio e quelli derivanti dall'applicazione delle norme di legge
- Il costo del contratto collettivo integrativo ha dei limiti? si, deve rispettare i vincoli di bilancio e quelli derivanti dall'applicazione delle norme di legge
- Il d.lgs. 165/2001 e s.m.i. persegue il fine di realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle Pubbliche Amministrazioni. Prevede pertanto tutte le seguenti azioni, TRANNE: ritardare l'accesso alla pensione
- Il D.Lgs. 165/2001 e ss.mm.ii. demanda alle singole Pubbliche Amministrazioni, tra l'altro: la determinazione delle dotazioni organiche complessive
- Il d.lgs. 165/2001 individua tra le fonti di disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche: il Codice Civile
- Il d.lgs. 165/2001 menziona all'art. 55 determinati tipi di responsabilità a cui è esposto chi lavora alle dipendenze della P.A. NON è però uno di essi la responsabilità: gerarchica
- Il d.lgs. 165/2001 menziona all'art. 55 determinati tipi di responsabilità a cui è esposto chi lavora alle dipendenze della P.A. NON è però uno di essi la responsabilità: solidale
- Il d.lgs. 165/2001 si applica a tutti i seguenti soggetti, TRANNE: Enti pubblici economici
- Il d.lgs. 165/2001 si applica: al personale tecnico-amministrativo delle Pubbliche Amministrazioni
- Il d.lgs. 165/2001 stabilisce che, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, sono attribuite: al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro
- Il d.lgs. 165/2001, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", si applica a tutti i seguenti soggetti, TRANNE: Enti pubblici economici
- Il d.lgs. 165/2001, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", si applica a tutti i seguenti soggetti, TRANNE: gli Enti pubblici economici
- Il d.lgs. 165/2001, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", si applica a tutti i seguenti, TRANNE: Enti pubblici economici
- Il d.lgs. 165/2001, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", si applica a tutti i seguenti, TRANNE: Enti pubblici economici
- Il d.lgs. 165/2001, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", si applica a tutti i seguenti, TRANNE: Enti pubblici economici
- Il d.lgs. 165/2001, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", si applica a tutti i seguenti, TRANNE: Enti pubblici economici
- Il d.lgs. 165/2001, all'art. 1, qualifica le disposizioni in esso stesso contenute come: "principi fondamentali" ai sensi dell'art. 117 della Costituzione
- Il d.lgs. 165/2001, all'articolo 35, comma 2, prevede limitazioni per le assunzioni da parte di Pubbliche Amministrazioni per lavoratori appartenenti alle cosiddette "categorie protette"? Sì, la previa verifica della compatibilità della invalidità del lavoratore con le mansioni da svolgere
- Il D.lgs. n. 165/2001 demanda alle singole Pubbliche Amministrazioni, tra l'altro: La determinazione delle dotazioni organiche complessive
- Il D.lgs. n. 165/2001 prevede ipotesi in cui l'ARAN possa intervenire nei giudizi innanzi al Giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, aventi ad oggetto le controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni? Sì, prevede diverse ipotesi al riguardo
- Il d.lgs. n. 165/2001, all'art. 1, co. 2, precisa che per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato: Comprendendovi le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni
- Il d.P.R. 62/2013 prevede che il dipendente pubblico: non concluda, per conto dell'Amministrazione, contratti di appalto con imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato nel biennio precedente
- Il d.P.R. 62/2013, in merito al comportamento dei dipendenti pubblici, prevede che il dipendente: non concluda, per conto dell'Amministrazione, contratti di appalto con imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato nel biennio precedente, fatte salve le eccezioni previste dallo stesso d.P.R.
- Il decreto legislativo n. 165/2001 demanda la disciplina dei rapporti di lavoro dei pubblici impiegati al codice civile, escludendo peraltro da tale disciplina i rapporti concernenti,.... Avvocati dello Stato
- Il dipendente che segnala un abuso (cd. whistleblower): è protetto dall'Autorità Nazionale Anti-Corruzione (ANAC) con poteri sanzionatori pecuniari
- Il dipendente che segnala un abuso (cd. whistleblower): non può essere licenziato, sanzionato o sottoposto a misura ritorsiva anche se la segnalazione non si conclude in una condanna penale
- Il dipendente conforma la sua condotta al dovere costituzionale di servire la Repubblica: con impegno e responsabilità
- Il dipendente di una Amministrazione comunale ha diritto di richiedere un permesso retribuito per la partecipazione a procedure selettive o comparative (art. 44, Comparto Funzioni Locali)? Sì, limitatamente ai giorni di svolgimento delle prove e fino ad 8 giorni all'anno
- Il dipendente esercita i propri compiti orientando l'azione amministrativa alla massima: economicità, efficienza ed efficacia, come stabilito dal DPR n. 62/2013 e s.m.i., art. 3, co. 4
- Il dipendente in rapporto con il pubblico è tenuto a farsi riconoscere? Si
- Il dipendente non chiede, per sé o per altri, né accetta, neanche in occasione di festività, regali o altre utilità salvo quelli d'uso di modico valore: nel limite massimo di € 150,00
- Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio. Il citato principio: è espressamente contenuto tra i "principi generali" nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
- Il dipendente pubblico è tenuto a segnalare al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell'amministrazione di cui sia venuto a conoscenza? Si, per espressa previsione di cui all'art. 8, D.P.R. n. 62/2013, fermo restando l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria
- Il dipendente pubblico accetta regali o altre utilità: solo se d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali
- Il dipendente pubblico agisce in posizione di __________ e _____________, astenendosi in caso di conflitto di interessi (art. 3, co. 2, DPR n. 62/2013 e s.m.i.). indipendenza / imparzialità
- Il dipendente pubblico che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia commette: falsa attestazione o certificazione (art. 55 quinques d.lgs. 165 del 2001) salvo che il fatto costituisca più grave reato
- Il dipendente pubblico in caso di malattia, deve: Avvisare tempestivamente l'Ufficio di appartenenza, salvo comprovato impedimento
- Il dipendente pubblico nello svolgimento delle proprie funzioni può incorrere essenzialmente nelle seguenti tipologie di responsabilità: responsabilità civile, responsabilità penale, responsabilità amministrativo-contabile e responsabilità disciplinare
- Il dipendente pubblico risponde del proprio operato: sul piano penale e disciplinare, ma anche su quello civile o patrimoniale
- Il dipendente pubblico, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, deve informare il dirigente dell'ufficio dei rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni (art. 6. D.P.R. n. 62/2013)? Si, precisando, tra l'altro, se in prima persona, o suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione
- Il dipendente pubblico, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, deve informare il dirigente dell'ufficio dei rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni (art. 6. D.P.R. n. 62/2013)? Sì, precisando, tra l'altro, se in prima persona, o suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione
- Il dipendente pubblico, quando deve informare per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni? All'atto dell'assegnazione all'ufficio (DPR n. 62/2013 e s.m.i., art. 6, co. 1)
- Il dipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività quando: possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi,
- Il dipendente: Osserva il segreto d'ufficio e la normativa in materia di tutela e trattamento dei dati personali
- Il dipendente: Rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione e presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione; assicura l'adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo alle Pubbliche Amministrazioni secondo le disposizioni normative vigenti, prestando la massima collaborazione nell'elaborazione, reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all'obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale
- Il dirigente, ai sensi dell'art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), fornisce all'Amministrazione: le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche previste dalla legge
- Il dirigente, ai sensi dell'art. 13, co. 3, del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013 e s.m.i.), fornisce all'Amministrazione: le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche previste dalla legge
- Il disposto dell'art. 9, co. 2, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., rubricato "Trasparenza e tracciabilità", la tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti: Deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità
- Il DPR 62/2013 e s.m.i. all'art. 12, co. 1, cosa stabilisce in riferimento alle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche? Nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche, il dipendente rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione, l'ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche
- Il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, ovvero giustifica l'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è obbligato a risarcire il danno patrimoniale, pari al (D.Lgs. n. 165/2001, art. 55-quinquies, co. 2): compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione
- Il licenziamento senza preavviso per i casi previsti dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi è una delle opzioni possibili elencate all'interno del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013) in relazione alla: violazione dei doveri del Codice stesso
- Il mancato raggiungimento degli obiettivi accertato attraverso le risultanze del sistema di valutazione in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni ovvero l'inosservanza delle direttive imputabili al dirigente comportano, previa contestazione e ferma restando l'eventuale responsabilità disciplinare secondo la disciplina contenuta nel contratto collettivo (D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., art. 21, co. 1): impossibilità di rinnovo dello stesso incarico dirigenziale
- il nuovo art. 11-bis del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, dedicato all'utilizzo delle tecnologie informatiche, prevede: Entrambe le risposte sono corrette
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare è utile ai fini dell'anzianità di servizio? Sì, secondo l'art. 68, co.2, D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., è utile sia ai fini dell'anzianità di servizio sia del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare (art. 68 D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.) è utile ai fini dell'anzianità di servizio? Si, è utile sia ai fini dell'anzianità di servizio sia del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare (art. 68 D.Lgs. n. 165/2001) è utile ai fini dell'anzianità di servizio? Si, è utile sia ai fini dell'anzianità di servizio sia del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare (art. 68, co. 2, D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.) è utile ai fini dell'anzianità di servizio? Sì, è utile sia ai fini dell'anzianità di servizio sia del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare (art. 68, co. 2, D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.) è utile ai fini dell'anzianità di servizio? Si, è utile sia ai fini dell'anzianità di servizio sia del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare (art. 68, co. 2, D.Lgs. n. 165/2001) è utile ai fini dell'anzianità di servizio? Si, è utile sia ai fini dell'anzianità di servizio sia del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il periodo di aspettativa per mandato parlamentare (art. 68, co.2, D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i.) è utile ai fini dell'anzianità di servizio? Si, è utile sia ai fini dell'anzianità di servizio sia del trattamento di quiescenza e di previdenza
- Il procedimento disciplinare normato all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, segue due strade diverse a seconda della gravità dell'infrazione posta in essere dal dipendente. Per le infrazioni di minore gravità (rimprovero verbale), il procedimento disciplinare è di competenza: Del responsabile della struttura presso cui presta servizio il dipendente
- Il procedimento disciplinare normato all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, segue due strade diverse a seconda della gravità dell'infrazione posta in essere dal dipendente. Per le infrazioni di maggiore gravità, il procedimento disciplinare è di competenza: Dell'ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD)
- Il procedimento disciplinare normato all'art. 55-bis del D.Lgs. n. 165/2001, segue due strade diverse a seconda della gravità dell'infrazione posta in essere dal dipendente. Per le infrazioni punibili con una sanzione superiore al rimprovero scritto, il procedimento disciplinare è di competenza: Dell'ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD)
- Il pubblico dipendente nell'esercizio delle proprie funzioni può astrattamente incorrere nelle seguenti responsabilità: civile, amministrativa, penale, disciplinare, dirigenziale
- Il pubblico dipendente, per fatti commessi in occasione dell'attività lavorativa, può incorrere in responsabilità penale: Sia per reati propri che per reati comuni
- Il pubblico impiegato che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, art. 55-quinquies, co. 2, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., è obbligato: a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione
- Il pubblico impiegato che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, art. 55-quinquies, del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., è obbligato: a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione
- Il pubblico impiegato che commette il reato di false attestazioni o certificazioni di cui all'art. 55-quinquies del D.Lgs. 165 del 2001 e s.m.i.: è obbligato, tra l'altro, a risarcire il danno all'immagine subito dall'amministrazione
- Il pubblico impiegato che commette il reato di false attestazioni o certificazioni di cui all'art. 55-quinquies del d.lgs. 165/2001, come integrato dal d.lgs. 75/2017: è obbligato, tra l'altro, a risarcire il danno all'immagine subito dall'amministrazione
- Il secondo e il terzo comma dell'art. 1 del d.lgs.. n. 165/2001 individuano l'ambito di applicazione delle normative di riforma in materia di pubblico impiego. Il legislatore, premesso che la riforma si applica a tutte le amministrazioni, ha precisato che per "amministrazioni pubbliche" si intendono: Anche tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali
- Il trattamento accessorio collegato ai risultati dell'attività dirigenziale nelle pp.aa., ai sensi del d.lgs. 165/01: Deve costituire almeno il 30 per cento della retribuzione complessiva del dirigente considerata al netto della retribuzione individuale di anzianità e degli incarichi aggiuntivi soggetti al regime dell'onnicomprensività
- Il vigente CCNL relativo al personale del comparto Funzioni locali stabilisce che i contratti collettivi integrativi: Devono contenere apposite clausole circa tempi e modalità e procedure di verifica della loro attuazione
- In applicazione del c.d. dovere di esclusiva, gli incarichi retribuiti, per cui è prescritta la previa autorizzazione da parte della p.a., sono tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, per i quali è previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso. Sono esclusi (art. 53, d.lgs. n. 165/2001): I compensi derivanti dalla partecipazione a convegni e seminari
- In applicazione del combinato disposto di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001 e all'art. 72 del CCNL Comparto Funzioni Locali in quale dei seguenti casi è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento disciplinare? Reiterazione nell'ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste o minacciose o ingiuriose o comunque lesive dell'onore e della dignità personale altrui
- In applicazione del combinato disposto di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001 e all'art. 72 del CCNL Comparto Funzioni Locali in quale dei seguenti casi è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento disciplinare? Ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall'amministrazione per motivate esigenze di servizio
- In applicazione del combinato disposto di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001 e all'art. 72 del CCNL Comparto Funzioni Locali in quale dei seguenti casi è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento disciplinare? Giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia
- In applicazione del combinato disposto di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001 e all'art. 72 del CCNL Comparto Funzioni Locali in quale dei seguenti casi è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento disciplinare? Falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro ovvero di progressioni di carriera
- In applicazione del combinato disposto di cui all'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001 e all'art. 72 del CCNL Comparto Funzioni Locali in quale dei seguenti casi è prevista la sanzione disciplinare del licenziamento disciplinare? Falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente
- In applicazione di quale dovere previsto all'art. 12, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) il dipendente rilascia copie ed estratti di atti o documenti secondo la sua competenza, con le modalità stabilite dalle norme in materia di accesso e dai regolamenti della propria amministrazione? Rapporti con il pubblico
- In applicazione di quale dovere previsto all'art. 12, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) il dipendente, fatte salve le norme sul segreto d'ufficio, fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell'ufficio dei quali ha la responsabilità od il coordinamento? Rapporti con il pubblico
- In applicazione di quale dovere previsto all'art. 12, D.P.R. n. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici) il dipendente, qualora non sia competente a provvedere in merito alla richiesta ricevuta cura, sulla base delle disposizioni interne, che la stessa venga inoltrata all'ufficio competente della medesima amministrazione? Rapporti con il pubblico
- In applicazione di quale dovere previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza? Comportamento in servizio (art. 11)
- In applicazione di quale dovere previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l'adozione di decisioni di propria spettanza? Comportamento in servizio
- In applicazione di quale dovere previsto dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, nei rapporti privati il dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino? Comportamento nei rapporti privati
- In base a quanto disposto dall'art. 10 del D.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei pubblici dipendenti), il pubblico dipendente nei rapporti privati: Non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli spettino
- In base a quanto disposto dall'art. 12, comma 4, del D.P.R. 62/2013: il dipendente non assume impegni ne anticipa l'esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all'ufficio al di fuori dei casi consentiti
- In base a quanto disposto dall'art. 16 del D.P.R. 62/2013 in tema di responsabilità, la violazione degli obblighi previsti dal codice: Integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- In base a quanto stabilito dal d.lgs. 165/2001, l'ARAN esercita a livello nazionale: ogni attività relativa alle relazioni sindacali, alla negoziazione dei contratti collettivi e all'assistenza delle Pubbliche Amministrazioni
- In base a quanto stabilito dall'art. 35, co. 1, del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro, mediante: avviamento degli iscritti in elenchi anagrafici di cui al D.lgs. 297/2002 ai sensi della legislazione vigente
- In base a quanto stabilito dall'art. 36 del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato? Si, le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale
- In base a quanto stabilito dall'art. 36, co.2, del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato? Si, le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale
- In base a quanto stabilito dall'art. 36, co.2, del D.lgs. 165/2001 e s.m.i., le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato? Sì, le amministrazioni pubbliche possono stipulare contratti di lavoro subordinato a tempo determinato soltanto per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale
- In base a quanto stabilito dall'art.46 del d.lgs. 165/2001, l'ARAN esercita a livello nazionale: Ogni attività relativa alle relazioni sindacali, alla negoziazione dei contratti collettivi e alla assistenza delle pubbliche amministrazioni ai fini dell'uniforme applicazione dei contratti collettivi
- In base a quanto viene stabilito dal d.lgs. 165/2001, la violazione dei doveri contenuti nel Codice di comportamento è fonte di: responsabilità disciplinare
- In base al CCNL Funzioni Locali 2019-2021, al dipendente responsabile di più mancanze compiute con un'unica azione, se le suddette infrazioni sono punite con sanzioni di diversa gravità: è applicabile la sanzione prevista per la mancanza più grave
- In base al CCNL Funzioni Locali 2019-2021, durante il periodo di ferie retribuito, al dipendente spettano i compensi per il lavoro straordinario? No, questa voce è esclusa
- In base al CCNL Funzioni Locali 2019-2021, durante il periodo di prova ciascuna delle parti può recedere dal rapporto di lavoro liberamente? Sì, senza obbligo di preavviso purché sia decorsa la metà del periodo di prova
- In base al CCNL Funzioni Locali 2019-2021, il dipendente assunto in servizio a tempo indeterminato è soggetto a un periodo di prova? Sì, per la durata prevista dal contratto stesso
- In base al CCNL Funzioni Locali 2019-2021, il dipendente dimesso può richiedere la ricostituzione del rapporto di lavoro? Sì, entro 5 anni dalla data delle dimissioni stesse
- In base al CCNL Funzioni Locali 2019-2021, qual è l'orario ordinario di lavoro? 36 ore settimanali
- In base al CCNL relativo al personale del comparto funzioni locali - Triennio 2019 - 2021, al pubblico dipendente responsabile disciplinarmente per più mancanze compiute con unica azione od omissione si applica la sanzione: prevista per la mancanza più grave, se le infrazioni sono punite con sanzioni di diversa gravità
- In base al Codice di comportamento generale dei dipendenti pubblici, il dipendente: può accettare, per sé o per altri, regali o altre utilità, purché di modico valore, occasionalmente e nell'ambito delle normali relazioni di cortesia o delle consuetudini internazionali
- In base al d.lgs 165/2001, per l'accesso al pubblico impiego si applicano le procedure di assunzione obbligatoria delle cosiddette "categorie protette"? Sì, previa verifica della compatibilità tra la condizione del lavoratore e le mansioni da svolgere
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato personale: con idonea qualificazione
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", ai dirigenti delle P.A. spettano tutti i seguenti, TRANNE: l'individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", ai dirigenti delle P.A. spettano tutti i seguenti, TRANNE: la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l'azione amministrativa
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", ai dirigenti delle P.A. spettano tutti i seguenti, TRANNE: le richieste di pareri alle autorità amministrative indipendenti
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", ai dirigenti delle P.A. spettano tutti i seguenti, TRANNE: la definizione dei criteri generali in materia di ausili finanziari a terzi
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", ai dirigenti delle P.A. spettano tutti i seguenti, TRANNE: le richieste di pareri al Consiglio di Stato
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", ai dirigenti delle P.A. spettano tutti i seguenti, TRANNE: le funzioni di indirizzo politico-amministrativo
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", al fine di assicurare la conoscenza di normative, servizi e strutture, le Amministrazioni Pubbliche: programmano e attuano iniziative di comunicazione di pubblica utilità
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, tra l'altro: all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, tra l'altro: alla ricerca e analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, tra l'altro: al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui al capo III della legge 241/1990 e s.m.i.
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, tra l'altro: all'informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", i dirigenti di uffici dirigenziali generali sono tenuti a riferire al Ministro sull'attività da essi svolta: correntemente e in tutti i casi in cui il Ministro lo richieda o lo ritenga opportuno
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", i dirigenti di uffici dirigenziali generali sono tenuti a riferire sull'attività da essi svolta correntemente? Sì, al Ministro
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali: è stato assunto
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto: oppure alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto oppure alle mansioni: corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto delle prescritte procedure selettive
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", il Responsabile dell'ufficio per le relazioni con il pubblico e il personale da lui indicato possono promuovere iniziative volte al miglioramento dei servizi per il pubblico, alla semplificazione e all'accelerazione delle procedure? Sì, possono
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", la contrattazione collettiva è consentita nei limiti previsti dalle norme di legge nelle materie relative: alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", la contrattazione collettiva disciplina: il rapporto di lavoro
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", le Amministrazioni Pubbliche individuano uffici per le relazioni con il pubblico: nell'ambito della propria struttura
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", l'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza: non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", nel caso in cui l'Amministrazione di provenienza venga a conoscenza di un illecito disciplinare di un dipendente successivamente al trasferimento di questi presso altra Amministrazione: l'Amministrazione di provenienza provvede a segnalare i fatti all'Ufficio per i procedimenti disciplinari dell'Amministrazione presso cui il dipendente è stato trasferito
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", se è avviato un procedimento disciplinare contro un dipendente e questi viene trasferito in un'altra Amministrazione Pubblica il procedimento disciplinare: è avviato o concluso presso la seconda Amministrazione
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", sono ESCLUSE dalla contrattazione collettiva le materie: attinenti all'organizzazione degli uffici
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", sono ESCLUSE dalla contrattazione collettiva le materie: afferenti le funzioni dei dirigenti
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", sono ESCLUSE dalla contrattazione collettiva le materie: afferenti alle prerogative dirigenziali circa le determinazioni per l'organizzazione degli uffici
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", sono ESCLUSE dalla contrattazione collettiva le materie: afferenti le funzioni dei dirigenti di uffici dirigenziali generali
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", sono ESCLUSE dalla contrattazione collettiva le materie: afferenti la materia del conferimento e della revoca degli incarichi dirigenziali
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., è ammesso il passaggio diretto di personale tra Amministrazioni diverse? Sì, previo assenso dell'Amministrazione di appartenenza
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., è esclusa dalla contrattazione collettiva la materia attinente: all'organizzazione degli uffici
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., è esclusa dalla contrattazione collettiva la materia attinente: alle prerogative dirigenziali in merito alle determinazioni per l'organizzazione degli uffici
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., agli uffici per le relazioni con il pubblico viene assegnato personale: con elevata capacità di avere contatti con il pubblico
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., il dipendente pubblico può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore nel caso di vacanza di posto in organico, ordinariamente: per non più di sei mesi
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., la contrattazione collettiva disciplina tutti i seguenti, ma NON: il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni sono devolute: al giudice ordinario (art. 63)
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le controversie relative a comportamenti antisindacali delle pubbliche amministrazioni sono devolute: al giudice ordinario (art. 63)
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le Pubbliche Amministrazioni attivano livelli di contrattazione collettiva integrativa? Sì, autonomi
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le Pubbliche Amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti che siano in servizio presso altre Amministrazioni e siano appartenenti: a una qualifica corrispondente
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le Pubbliche Amministrazioni, mediante passaggio diretto di dipendenti in servizio presso altre Amministrazioni, possono: ricoprire posti vacanti in organico
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., per le infrazioni per le quali è prevista l'irrogazione al dipendente pubblico di sanzioni superiori al rimprovero verbale, l'Ufficio competente per i procedimenti disciplinari deve provvedere: alla contestazione scritta dell'addebito
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto? Sì, a quelle equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., per realizzare un passaggio diretto di personale tra Pubbliche Amministrazioni, è richiesto il previo assenso dell'Amministrazione di appartenenza nel caso in cui la mobilità determini una carenza di organico superiore: al 20 per cento nella qualifica corrispondente a quella del richiedente
- In base al d.lgs. 165/2001 e s.m.i., per realizzare un passaggio diretto di personale tra Pubbliche Amministrazioni, è richiesto il previo assenso dell'Amministrazione di appartenenza: nel caso in cui si tratti di posizioni dichiarate motivatamente infungibili dall'Amministrazione cedente
- In base al d.lgs. 165/2001, con quale cadenza le Amministrazioni adottano il piano triennale dei fabbisogni? Ogni anno
- In base al d.lgs. 165/2001, il mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti della Pubblica Amministrazione comporta responsabilità: dirigenziale
- In base al d.lgs. 165/2001, il tema della mobilità ricade tra le materie oggetto della contrattazione collettiva? Sì, ma solo negli esclusivi limiti previsti dalle norme di legge
- In base al d.lgs. 165/2001, in quali tra i seguenti casi una P.A. può procedere all'assunzione di dipendenti con forme contrattuali flessibili? Per rispondere a esigenze temporanee ed eccezionali
- In base al d.lgs. 165/2001, la spesa per il personale delle Amministrazioni Pubbliche deve essere: evidente
- In base al d.lgs. 165/2001, l'assunzione nelle Amministrazioni Pubbliche avviene tramite procedure selettive volte all'accertamento: della professionalità richiesta
- In base al d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche devono conformarsi al criterio dell'armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con: le esigenze dell'utenza
- In base al d.lgs. 165/2001, le Amministrazioni Pubbliche devono individuare uffici per le relazioni con il pubblico: nell'ambito della propria struttura
- In base al d.lgs. 165/2001, le assunzioni obbligatorie da parte delle Amministrazioni Pubbliche dei soggetti di cui alla legge 68/1999 (norme per il diritto al lavoro dei disabili), avvengono: per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento
- In base al d.lgs. 165/2001, le controversie relative a comportamenti antisindacali delle Pubbliche Amministrazioni sono devolute: al giudice ordinario
- In base al d.lgs. 165/2001, nel pubblico impiego sono ammesse alla contrattazione collettiva nazionale: le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto o nell'area una rappresentatività non inferiore al 5 per cento, considerando a tal fine la media tra il dato associativo e il dato elettorale
- In base al d.lgs. 165/2001, nella Pubblica Amministrazione è possibile ricorrere alla somministrazione di lavoro per l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali? No, non lo è
- In base al d.lgs. 165/2001, quale effetto si produce se una P.A. viola disposizioni imperative riguardanti l'assunzione di dipendenti con forme contrattuali flessibili? Il lavoratore matura il diritto al risarcimento del danno
- In base al d.lgs. 165/2001, qualora un dipendente promuova una procedura conciliativa, i termini del procedimento disciplinare: restano sospesi dalla data di apertura della procedura conciliativa
- In base al d.lgs. 165/2001, se un procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente della P.A. è sospeso perché in relazione agli stessi fatti procede anche l'autorità giudiziaria, il dipendente può essere sospeso? Sì, può
- In base al d.lgs. 165/2001, sono ammesse dall'ARAN alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni nazionali che: abbiano nel comparto una rappresentatività non inferiore al 5%
- In base al d.lgs. 165/2001, sono ammesse dall'ARAN alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che: abbiano nel comparto una rappresentatività non inferiore al 5%
- In base al d.P.R. 62/2013, chi tra i seguenti vigila sull'applicazione dello stesso? I dirigenti responsabili di ciascuna struttura
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico conforma la propria condotta ai principi di: buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può anticipare l'esito di decisioni o azioni proprie o altrui inerenti all'ufficio? Solo nei casi consentiti
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può far parte di organizzazioni? Sì, ma se gli ambiti di interessi di queste possono interferire con lo svolgimento dell'attività dell'ufficio deve darne tempestiva comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può sollecitare regali? No, non può
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può usare a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio? No, non può
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico può usare a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni d'ufficio? No, non può
- In base al d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, informa il dirigente di tutti i rapporti di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che abbia avuto negli ultimi: tre anni
- In base al d.P.R. 62/2013, il pubblico dipendente, qualora venga a conoscenza di situazioni di illecito nell'amministrazione: ha l'obbligo di denuncia all'autorità giudiziaria e di segnalazione al proprio superiore gerarchico
- In base alla legge 190/2012, le Amministrazioni indicate dall'articolo 1, comma 2, del d.lgs. 165/2001 devono: adottare propri piani triennali di prevenzione della corruzione
- In base alla normativa vigente, per l'accesso al pubblico impiego si applicano le procedure di assunzione obbligatoria delle cosiddette "categorie protette"? Sì, previa verifica della compatibilità tra la condizione del lavoratore e le mansioni da svolgere
- In base alla normativa vigente, per l'accesso al pubblico impiego si applicano le procedure di assunzione obbligatoria delle cosiddette "categorie protette"? Sì, previa verifica della compatibilità tra la condizione del lavoratore e le mansioni da svolgere
- In base all'art. 11 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, tra l'altro: alla ricerca e analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria Amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza
- In base all'art. 15 del d.lgs. 165/2001, in quante fasce si articola la dirigenza? In due fasce
- In base all'art. 16 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti di uffici dirigenziali generali sono suscettibili di ricorso gerarchico? No, non lo sono
- In base all'art. 16 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", gli atti e i provvedimenti adottati dai dirigenti preposti al vertice dell'Amministrazione sono suscettibili di ricorso gerarchico? No, non lo sono
- In base all'art. 35 D.Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., l'assunzione delle amministrazioni pubbliche avviene: con contratto individuale di lavoro
- In base all'art. 35 d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le procedure di reclutamento nelle amministrazioni pubbliche si conformano ai seguenti principi di: rispetto delle pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici
- In base all'art. 35 d.lgs. 165/2001, le procedure di reclutamento nelle amministrazioni pubbliche si conformano ai seguenti principi di: rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori
- In base all'art. 35 del D. Lgs. 165/01 e ss.mm.ii., l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene: con contratto individuale di lavoro
- In base all'art. 35, co. 3, lett. c), d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le procedure di reclutamento nelle amministrazioni pubbliche si conformano ai seguenti principi di: rispetto delle pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici
- In base all'art. 36 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i., le Pubbliche Amministrazioni possono ricorrere alla somministrazione di lavoro? Sì, tranne che per l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali
- In base all'art. 36 del d.lgs. 165/2001, le Pubbliche Amministrazioni possono ricorrere alla somministrazione di lavoro? Sì, ma non per l'esercizio di funzioni direttive e dirigenziali
- In base all'art. 36 del d.lgs. 165/2001, per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario, le Pubbliche Amministrazioni assumono: esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato
- In base all'art. 40 D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., la contrattazione collettiva integrativa: può avere ambito territoriale e riguardare più amministrazioni
- In base all'art. 40 D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., la contrattazione collettiva integrativa: Può avere ambito territoriale e riguardare più amministrazioni
- In base all'art. 40 D.Lgs. 165/2001, la contrattazione collettiva integrativa: può avere ambito territoriale e riguardare più amministrazioni
- In base all'art. 40 del d.lgs. 165/2001 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", la contrattazione collettiva è consentita nei limiti previsti dalle norme di legge nelle materie relative: alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio
- In base all'art. 40 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i., la contrattazione collettiva integrativa: può avere ambito territoriale e riguardare più amministrazioni
- In base all'art. 40 del d.lgs. 165/2001, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche", sono ESCLUSE dalla contrattazione collettiva le materie: oggetto di partecipazione sindacale ai sensi dell'articolo 9 dello stesso d.lgs
- In base all'art. 43 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 chi provvede a individuare le organizzazioni sindacali del pubblico impiego ammesse alla contrattazione collettiva nazionale? L'ARAN
- In base all'art. 45 del d.lgs. 165/2001, il trattamento economico dei pubblici dipendenti è definito come: fondamentale e accessorio
- In base all'art. 45 del d.lgs. 165/2001, il trattamento economico dei pubblici dipendenti è definito come: fondamentale e accessorio
- In base all'art. 45 del d.lgs. 165/2001, quale tra i seguenti elementi, definiti dai contratti collettivi, NON influisce sui trattamenti economici accessori? L'età del dipendente
- In base all'art. 53 co. 8 del D. Lgs. 165/01, le P. A. possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre P.A.? Sì, previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi
- In base all'art. 53 d.lgs. 165/2001, i dipendenti pubblici possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti dall'amministrazione di appartenenza? Sì, purché siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza stessa
- In base all'art. 54 d.lgs. 165/2001 e s.m.i., il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione
- In base all'art. 54 d.lgs. 165/2001 e s.m.i., il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è consegnato al dipendente che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione
- In base all'art. 54 del d.lgs. 165 del 2001, è corretto affermare che il Codice di comportamento dei dipendenti delle P.A. contiene anche disposizioni che riguardano la qualita' dei servizi che devono essere resi ai cittadini? Si. Il Codice è definito anche in funzione delle misure di organizzazione necessarie per garantire la qualita' dei servizi
- In base all'art. 54, co. 2, d.lgs. 165/2001 e s.m.i., il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni: è consegnato al dipendente all'atto dell'assunzione
- In base all'art. 55-bis del d.lgs. 165/2001, prima di adottare un provvedimento disciplinare, l'Amministrazione deve procedere alla contestazione scritta degli addebiti, TRANNE nel caso in cui la sanzione prevista sia: il rimprovero verbale
- In base all'art. 55-bis del d.lgs. 165/2001, prima di adottare un provvedimento disciplinare, l'Amministrazione deve procedere alla contestazione scritta dell'addebito, TRANNE nel caso in cui la sanzione prevista è: il rimprovero verbale
- In base all'art. 55-quater del d.lgs. 165/2001, in quale caso, tra i seguenti, il licenziamento disciplinare avviene con preavviso? Nel caso di ingiustificato rifiuto al trasferimento disposto dall'Amministrazione per motivate esigenze di servizio
- In base all'art. 55-quater del d.lgs. 165/2001, nel caso di licenziamento disciplinare, al pubblico dipendente è sempre dato il preavviso? No, ci sono casi in cui il licenziamento disciplinare è senza preavviso
- In base all'art. 6 del d.lgs. 165/2001, in tema di organizzazione degli uffici e fabbisogni di personale, con quale cadenza le Amministrazioni adottano il piano triennale dei fabbisogni? Ogni anno
- In base all'art. 6 del d.P.R. 62/2013, il conflitto di interessi tra la P.A. e il suo dipendente può riguardare interessi: di qualsiasi natura
- In base all'art. 6 del d.P.R. 62/2013, il dipendente pubblico che versi in situazioni di conflitto di interessi con interessi personali: si astiene dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni
- In base alle disposizioni previste dall'art. 34 del D. Lgs. n. 165/2001 e s.m.i., per le amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo e per gli enti pubblici non economici nazionali, chi si occupa di formare e gestire l'elenco del personale in disponibilità? Il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri
- In caso di assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio, trova applicazione l'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001 rubricato "licenziamento disciplinare"? Si
- In caso di condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'estinzione, comunque denominata, del rapporto di lavoro trova applicazione l'art. 55-quater del D.Lgs. n. 165/2001 rubricato "licenziamento disciplinare"? Si, e in tale ipotesi il licenziamento è senza preavviso
- In caso di falsità documentali o dichiarative commesse ai fini o in occasione dell'instaurazione del rapporto di lavoro trova applicazione l'art. 55-quater del d.lgs. n. 165/2001 rubricato "licenziamento disciplinare"? Si
- In caso di giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa trova applicazione l'art. 55-quater del d.lgs. n. 165/2001 rubricato "licenziamento disciplinare"? Si
- In caso di responsabilità per danno erariale dal dipendente all'amministrazione: La condotta può essere attiva o omissiva
- In caso di violazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013): si può incorrere in sanzioni disciplinari
- In forza dell'art. 3, I comma, del D.Lgs. n. 165/2001, in deroga all'art. 2, commi II e III, i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati ed i procuratori dello Stato, il personale militare e delle Forze di polizia di Stato, il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia sono disciplinati: dai rispettivi ordinamenti
- In forza dell'art. 5, II comma, del D.Lgs. n. 165/2001, nel rispetto di quale principio sono assunte le determinazioni per l'organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro? Nel rispetto del principio di pari opportunità
- In forza dell'art. 6, I comma, del D.Lgs. n. 165/2001, in che modo le amministrazioni pubbliche definiscono l'organizzazione degli uffici per le finalità indicate all'art. 1, I comma, adottando, in conformità al piano triennale dei fabbisogni, gli atti previsti dai rispettivi ordinamenti? Previa informazione sindacale, ove prevista nei contratti collettivi nazionali
- In materia di "funzioni e responsabilità", il D.lgs. 165/2001 stabilisce che i dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni: sono responsabili in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati
- In materia di "funzioni e responsabilità", l'art. 4 del d.lgs. 165/2001 e s.m.i. stabilisce che i dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni: sono responsabili in via esclusiva della gestione e dei relativi risultati
- In ottemperanza all'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (d.P.R. 62/2013), il pubblico dipendente può accettare regali da chi gli è subordinato? No, salvo quelli d'uso di modico valore
- In ottemperanza all'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (d.P.R. 62/2013), il pubblico dipendente può accettare regali da chi gli è subordinato? No, salvo quelli d'uso di modico valore
- In ottemperanza all'art. 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (d.P.R. 62/2013), il pubblico dipendente può accettare regali da chi gli è subordinato? No, salvo quelli d'uso di modico valore
- In quale caso un lavoratore di una pubblica amministrazione può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore (art. 52, tupi)? Per obiettive esigenze di servizio e nei casi e limiti previsti dal d.lgs. 165/2001
- In quali casi è possibile il ricorso ad assunzioni a tempo determinato? Per comprovate esigenze a carattere esclusivamente temporaneo od eccezionale
- In relazione a quanto disposto dal D.P.R. 62/2013 e s.m.i., il dipendente pubblico al fine di prevenire i dilaganti fenomeni di corruzione, nel caso in cui sia venuto a conoscenza di situazioni di illecito nell'amministrazione, ha l'obbligo di denuncia: all'autorità giudiziaria e al superiore gerarchico (art. 8)
- In riferimento a quanto previsto dall'art. 14 del DPR n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente pubblico nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi può ricorrere a mediazione di terzi? No, tranne nel caso in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- In riferimento a quanto previsto dall'art. 14, co. 1, del DPR n. 62/2013 e s.m.i., il dipendente pubblico nella conclusione di accordi e negozi e nella stipulazione di contratti per conto dell'amministrazione, nonché nella fase di esecuzione degli stessi può ricorrere a mediazione di terzi? No, tranne nel caso in cui l'amministrazione abbia deciso di ricorrere all'attività di intermediazione professionale
- In una Pubblica Amministrazione, ogni provvedimento disciplinare deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente. Questa affermazione è vera? Sì, a eccezione del rimprovero verbale
- Indicare in quale caso trova applicazione l'art. 55 quater del D.Lgs. n. 165/2001 rubricato "licenziamento disciplinare": condanna penale definitiva, in relazione alla quale è prevista l'interdizione perpetua dai pubblici uffici
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35 del D.Lgs. n. 165/2001. Le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate sulla base del piano triennale del fabbisogno
- Indicare quale affermazione sul reclutamento del personale è conforme a quanto dispone l'art. 35, co.4, del D.Lgs. n. 165/2001 e s.m.i. Le determinazioni relative all'avvio di procedure di reclutamento sono adottate sulla base del piano triennale del fabbisogno
- Indicare quale delle seguenti affermazioni circa le "disposizioni particolari per i dirigenti" sancite dall'art. 13 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i. è corretta. Il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incarico, persegue gli obiettivi assegnati e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l'assolvimento dell'incarico
- Indicare quale delle seguenti affermazioni circa le "disposizioni particolari per i dirigenti" sancite dall'art. 13 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., è corretta. Il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incaricato, persegue gli obiettivi assegnati e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l'assolvimento dell'incarico
- Indicare quale delle seguenti affermazioni circa le "disposizioni particolari per i dirigenti" sancite dall'art. 13, co.2, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i. è corretta. Il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all'atto di conferimento dell'incarico, persegue gli obiettivi assegnati e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l'assolvimento dell'incarico
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente deve assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati, con le altre pubbliche amministrazioni in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. 2) Il dipendente rispetta i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza. 3) Il dipendente agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi. Tutti
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio. 2) Il dipendente evita situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine della pubblica amministrazione. 3) Il dipendente deve assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati, con le altre pubbliche amministrazioni in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. Tutti
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge. 2) Prerogative e poteri pubblici sono esercitati unicamente per le finalità di interesse generale per le quali sono stati conferiti. 3) Il dipendente deve assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati, con le altre pubbliche amministrazioni in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. Tutti
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente svolge i propri compiti perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare. 2) Il dipendente deve evitare situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all'immagine della p.a. 3) Il dipendente deve dimostrare la massima disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni. Tutti
- Indicare quali tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente svolge i propri compiti perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare. 2) Il dipendente deve dimostrare la massima disponibilità e collaborazione nei rapporti con le altre pubbliche amministrazioni. 3) Il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione e conformando la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Tutti
- Indicare quali/quale tra i seguenti sono "Principi generali" di cui all'art. 3 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. 1) Il dipendente deve assicurare lo scambio e la trasmissione delle informazioni e dei dati in qualsiasi forma anche telematica, nel rispetto della normativa vigente. 2) La gestione di risorse pubbliche ai fini dello svolgimento delle attività amministrative deve seguire una logica di contenimento dei costi, che non pregiudichi la qualità dei risultati. Tutti
- Integrita', correttezza, buona fede, proporzionalita', obiettivita', trasparenza, equita' e ragionevolezza. Si tratta dei principi... Sanciti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici e ai quali deve essere ispirata la loro condotta