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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Economia politica

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Se all'aumentare del reddito la quantità domandata di un certo bene X aumenta nella stessa proporzione:   L'elasticità della domanda di X rispetto al reddito è uguale a 1
Se all'aumentare del reddito, la quantità domandata di un bene diminuisce, tale bene è detto:   Inferiore
Se diminuisce l'inflazione vuol dire che:   I prezzi aumentano meno velocemente
Se due beni di consumo sono perfettamente sostituibili e il saggio marginale di sostituzione tra essi è diverso dal rapporto dei loro prezzi, il consumatore:   acquisterà soltanto uno dei due beni
Se gli investimenti delle imprese dipendono positivamente dal livello di reddito e sono indipendenti dal tasso d'interesse, la variazione del reddito nazionale a fronte di un incremento della domanda aggregata autonoma:   è superiore a quella che si avrebbe in presenza di investimenti costanti
Se il consumatore massimizza la sua utilità rimanendo entro il suo vincolo di bilancio e se vi sono utilità marginali positive per tutti i beni, il paniere ottimo:   Giace sulla linea di bilancio
Se il consumatore massimizza la sua utilità rimanendo entro il suo vincolo di bilancio, ovvero scegliendo un paniere sulla linea di bilancio o al di sotto di essa, e se vi sono utilità marginali positive per tutti i beni:   Il paniere ottimo giace sulla linea di bilancio
Se il consumatore, quando sceglie la combinazione di beni che gli assicura la soddisfazione più alta, sceglie...   Di non consumare alcuni tra i beni che può acquistare si dice che il problema del consumatore ha una soluzione d'angolo.
Se il costo marginale è minore del costo medio totale:   il costo medio totale è decrescente
Se il governo intende sostenere il prezzo a un livello superiore al prezzo di equilibrio in un libero mercato, può introdurre una quota per limitare la quantità che i produttori possono offrire. Quale dei seguenti effetti è possibile osservare quando, in un mercato con una curva di offerta crescente e una curva di domanda decrescente, il governo impone delle quote?   Il mercato non è in equilibrio
Se il governo intende sostenere il prezzo a un livello superiore al prezzo di equilibrio in un libero mercato, può introdurre una quota per limitare la quantità che i produttori possono offrire. Quale dei seguenti effetti è possibile osservare quando, in un mercato con una curva di offerta crescente e una curva di domanda decrescente, il governo impone delle quote?   Una parte, ma non la totalità, del surplus del consumatore perduto sarà trasferita ai produttori
Se il governo intende sostenere il prezzo a un livello superiore al prezzo di equilibrio in un libero mercato, può introdurre una quota per limitare la quantità che i produttori possono offrire. Quale dei seguenti effetti è possibile osservare quando, in un mercato con una curva di offerta crescente e una curva di domanda decrescente, il governo impone delle quote?   I consumatori acquistano una quantità del bene inferiore rispetto a quella che acquisterebbero in un libero mercato
Se il governo intende sostenere il prezzo a un livello superiore al prezzo di equilibrio in un libero mercato, può introdurre una quota per limitare la quantità che i produttori possono offrire. Quale dei seguenti effetti è possibile osservare quando, in un mercato con una curva di offerta crescente e una curva di domanda decrescente, il governo impone delle quote?   Ci sarà perdita di beneficio sociale netto
Se il governo intende sostenere il prezzo a un livello superiore al prezzo di equilibrio in un libero mercato, può introdurre una quota per limitare la quantità che i produttori possono offrire. Quale dei seguenti effetti è possibile osservare quando, in un mercato con una curva di offerta crescente e una curva di domanda decrescente, il governo impone delle quote?   Il surplus del produttore, con l'imposizione di una quota, può sia aumentare sia diminuire
Se il governo intende sostenere il prezzo a un livello superiore al prezzo di equilibrio in un libero mercato, può introdurre una quota per limitare la quantità che i produttori possono offrire. Quale dei seguenti effetti è possibile osservare quando, in un mercato con una curva di offerta crescente e una curva di domanda decrescente, il governo impone delle quote?   Il surplus del consumatore sarà inferiore che in assenza di quote
Se il governo intende sostenere il prezzo a un livello superiore al prezzo di equilibrio in un libero mercato, può introdurre una quota per limitare la quantità che i produttori possono offrire. Quale dei seguenti effetti è possibile osservare quando, in un mercato con una curva di offerta crescente e una curva di domanda decrescente, il governo impone delle quote?   Nel mercato ci sarà un eccesso di offerta del bene o del servizio
Se le curve d'indifferenza relative a due beni di consumo sono lineari, tali beni sono:   perfetti sostituti
Se l'offerta è perfettamente elastica, la curva di offerta:   è orizzontale
Se l'offerta è perfettamente elastica, la curva di offerta:   È orizzontale
Se un bene è inferiore, un aumento del reddito comporterà che la curva di domanda:   Si sposti verso sinistra
Se un'impresa non sostiene costi fissi non recuperabili:   Il surplus del produttore coincide col profitto economico
Se, come prevede la “teoria del ciclo vitale”, il consumo aggregato dipende positivamente dalla ricchezza finanziaria, un aumento di quest'ultima determina:   una flessione del risparmio privato
Secondo il teorema di Coase:   esiste una soluzione privata al problema delle esternalità, purché i costi di transazione siano sufficientemente bassi
Secondo la legge di Say detta anche legge degli sbocchi:   L'offerta di beni crea la propria domanda
Secondo la teoria della “parità dei poteri d'acquisto”:   il tasso di cambio reale è costante
Secondo l'assioma della completezza degli ordinamenti delle preferenze:   Di fronte a tanti possibili panieri, un consumatore è sempre in grado di confrontarli a due a due ed esprimere un giudizio
Si completi correttamente la seguente affermazione: "Il modello della concorrenza perfetta si basa su quattro ipotesi fondamentali: numero molto (...) di imprese, (...) libertà di ingresso nel settore, produzione di un bene (...) e perfetta conoscenza del prodotto e del suo mercato, da parte sia dei produttori che dei consumatori".   (elevato) (completa) (omogeneo)
Si completi correttamente la seguente affermazione: "la concorrenza monopolistica è un mercato in cui (..?..) imprese offrono prodotti (..?..) a (..?..)di consumatori".   (molte piccole), (differenziati), (un gran numero)
Si completi correttamente la seguente: "Il modello della concorrenza perfetta si basa su quattro ipotesi fondamentali: numero molto (...) di imprese, (...) libertà di ingresso nel settore, produzione di un bene (...) e perfetta conoscenza del prodotto e del suo mercato, da parte sia dei produttori che dei consumatori".   (elevato) (completa) (omogeneo).
Si completi la seguente affermazione: "In presenza di economie di scala i rendimenti di scala dei fattori produttivi sono ..?..; in corrispondenza di diseconomie di scala i rendimenti di scala sono ..?..; in assenza di economie e diseconomie di scale i rendimenti di scala sono ..?...   Crescenti; decrescenti; costanti
Si completi la seguente: "In economia, (..?..) è la situazione in cui si trova un soggetto che non conosce perfettamente le conseguenze delle proprie scelte. Tali conseguenze possono essere rappresentate per mezzo di una variabile casuale; se le proprietà di tale variabile casuale possono essere sperimentate conosciute da parte di tutti (come nel caso della roulette) alcuni preferiscono parlare di (..?..)".   Incertezza - Rischio.
Si consideri il monopolio con soli costi fissi; se l'obiettivo del produttore è quello di massimizzare il profitto, un aumento dei costi fissi:   non produce alcun effetto sulla quantità prodotta, sul prezzo e sull'elasticità della domanda rispetto al prezzo
Si consideri un contesto di lungo periodo nel quale il tasso d'interesse reale è inferiore al tasso di crescita del PIL reale e il rapporto tra disavanzo primario e PIL è costante. In questa circostanza:   il debito pubblico è sostenibile
Si consideri un regime di concorrenza perfetta nel quale il costo marginale delle imprese è indipendente dal livello della produzione; se tale costo marginale aumenta per tutte le imprese di un ammontare fisso pari a k, il prezzo di mercato:   aumenta di k
Si consideri un regime di monopolio nel quale il costo marginale è indipendente dal livello della produzione e la curva di domanda di mercato è lineare; se tale costo marginale aumenta di un ammontare fisso pari a k, il prezzo di mercato:   aumenta meno di k
Si consideri una funzione del consumo lineare nella quale la propensione marginale a consumare reddito disponibile viene indicata con il parametro positivo c<1. Si ipotizzi che il reddito dei consumatori sia tassato su base proporzionale all'aliquota t. In queste circostanze:   la propensione marginale a consumare reddito effettivo è: c(1-t) (c moltiplicato per parentesi uno meno t)
Si consideri una piccola economia aperta che opera in presenza di una perfetta mobilità internazionale dei capitali. Nel lungo periodo, quando il reddito nazionale è a livello “naturale”, un incremento del reddito estero:   non modifica le esportazioni nette
Si consideri un'impresa che presenta una curva di domanda di breve periodo in cui il prezzo è funzione decrescente del livello di produzione. È possibile affermare che tale impresa opera in regime di concorrenza perfetta?   No. Dato che il prezzo è una funzione decrescente del livello di produzione, non può trattarsi di un'impresa che opera in un regime di concorrenza perfetta.
Si considerino la curva di costo totale di breve periodo, la curva del costo totale variabile e la curva del costo totale fisso associate ad una data funzione di produzione, è corretto affermare che:   Solo la curva del costo totale variabile passa per l'origine
Si definisce "fallimento del mercato" un problema che induce l'economia di mercato a generare un esito che non massimizza l'efficienza. Quale dei seguenti fattori può portare al fallimento del mercato?   L'esistenza di esternalità
Si definisce così l'unione di due imprese che operano in fasi consecutive della medesima filiera.   Fusione verticale
Si definisce così l'unione di due o più aziende concorrenti che formano un nuovo soggetto operante nello stesso mercato di prodotto delle società di partenza.   Fusione orizzontale
Si definisce curva di domanda di breve periodo:   La curva di domanda che fa riferimento al periodo di tempo in cui il consumatore non può adattare pienamente le proprie abitudini d'acquisto a cambiamenti di prezzo
Si definisce curva di domanda di lungo periodo:   La curva di domanda che fa riferimento al periodo di tempo nel quale il consumatore può adattare pienamente le proprie decisioni di acquisto a cambiamenti di prezzo
Si definisce curva di domanda inversa:   Una funzione di domanda che esprime il prezzo in funzione della quantità
Si definisce curva di domanda lineare:   Una curva di domanda del tipo Q = a - bP
Si definisce curva di offerta di breve periodo:   La curva di offerta che mostra come la scelta della quantità che massimizza il profitto dell'impresa varia al variare del prezzo di mercato, nell'ipotesi che l'impresa non possa modificare tutti i fattori della produzione
Si definisce curva di offerta di mercato di breve periodo:   La curva che mostra la quantità globalmente offerta da tutte le imprese del mercato per ogni livello del prezzo quando il numero dei produttori è fisso
Si definisce monopolio naturale:   Un mercato in cui, per qualsiasi livello rilevante di output dell'industria, il costo totale di una singola impresa che produce quell'output risulta minore della somma dei costi totali di due o più imprese che si dovessero dividere la medesima produzione
Si definisce oligopolio di Stackelberg:   Una situazione in cui un'impresa agisce come leader nelle quantità scegliendo per prima il suo livello di produzione mentre tutte le altre agiscono come follower
Si dice che un mercato opera in condizioni di concorrenza monopolistica se:   C'è un numero elevato di venditori che offre un prodotto non omogeneo e numerosi acquirenti
Si ha condizione di equilibrio dell'impresa monopolistica quando:   Il costo marginale è uguale al ricavo marginale
Si indichi quale delle seguenti affermazioni sui costi è corretta.   I costi non recuperabili sono già stati sopportati non possono essere recuperati
Si indichi quale delle seguenti affermazioni sui costi è corretta.   Il costo opportunità di una decisione è il guadagno associato alla migliore tra le alternative non scelte
Si indichi quale delle seguenti affermazioni sui costi è corretta.   I costi opportunità devono essere verificati in ragione delle opportunità futuribili alle quali si potrebbe rinunciare
Si indichi quale delle seguenti affermazioni sui costi è corretta.   I costi recuperabili possono essere evitati se determinate scelte non vengono intraprese
Si individui l'affermazione corretta.   Mantenendo costanti le preferenze e i prezzi di tutti i beni, la curva di Engel mette in relazione la quantità domandata di un bene con il livello del reddito
Si ipotizzi che Federico diriga un'impresa che inquina un corso d'acqua di proprietà pubblica, in cui i ragazzi del paese vicino vanno a nuotare. L'attività di Federico nuoce ai ragazzi e non si riflette sui prezzi. Quello illustrato:   Costituisce un caso di esternalità negativa produttore-consumatore
Si ipotizzi uno scenario di mercato caratterizzato da concorrenza imperfetta, si leggano poi le seguenti affermazioni. *La collusione risulterà più fattibile se le imprese nascondono ai concorrenti i costi e i metodi di produzione. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se nel settore è presente un'impresa dominante.   Solo la seconda è vera.
Si ipotizzi uno scenario di mercato caratterizzato da concorrenza imperfetta, si leggano poi le seguenti affermazioni. *Le imprese riusciranno più agevolmente a colludere se il mercato è stabile. *La collusione risulterà più fattibile se la domanda è soggetta ad ampie fluttuazioni.   Solo la prima è vera.
Si leggano le affermazioni seguenti circa l'effetto di reddito e l'effetto di sostituzione derivanti da una variazione di prezzo: 1) Quando le curve di indifferenza sono convesse rispetto all'origine degli assi, l'effetto di sostituzione opera una variazione della quantità acquistata di segno opposto a quello della variazione di prezzo. 2) La direzione dell'effetto di reddito non dipende dalla tipologia del bene.   È corretta solo la 1)
Si leggano le affermazioni seguenti circa l'effetto di reddito e l'effetto di sostituzione derivanti da una variazione di prezzo: 1) Se si tratta di un bene inferiore l'effetto reddito opera nella stessa direzione dell'effetto di sostituzione. 2) Se si tratta di un bene normale l'effetto di sostituzione e l'effetto di reddito vanno in direzioni opposte.   Sono entrambe errate
Si leggano le affermazioni seguenti: 1. La microeconomia ha per oggetto l'individuazione dei valori di equilibrio dei grandi aggregati (reddito nazionale, livello dell'occupazione complessiva, livello generale dei prezzi, ecc.), e il loro andamento nel tempo. 2. Le analisi economiche sono spesso condotte realizzando e analizzando modelli di un particolare problema. Dato che il mondo reale è intrinsecamente complesso, un modello economico rappresenta solo un'astrazione semplificata della realtà. Esse:   Non sono entrambe corrette, è corretta solo la 2
Si leggano le affermazioni seguenti: 1. L'economia studia l'allocazione di risorse scarse per soddisfare gli illimitati i bisogni dell'uomo. È spesso descritta come la scienza della scelta vincolata. 2. La microeconomia esamina il comportamento economico delle singole unità decisionali, come consumatori o aziende o gruppi di agenti economici, come nuclei familiari o industrie. Esse:   Sono entrambe corrette
Si leggano le due seguenti affermazioni riferite al modello di Stackelberg. 1. Il leader generalmente produce un output minore rispetto a quanto farebbe in un equilibrio di Cournot e di conseguenza guadagna un profitto minore. 2. Il leader produce la stessa quantità di output che produrrebbe in un equilibrio di Cournot. Esse sono:   Entrambe errate
Si leggano le due seguenti affermazioni riferite al modello di Stackelberg. 1. Un'impresa sceglie per prima la quantità da produrre; l'altra impresa osserva tale output e quindi osserva la sua scelta produttiva. 2. Il leader generalmente produce un output maggiore rispetto a quanto farebbe in un equilibrio di Cournot mentre il follower produce di meno. Esse sono:   Entrambe corrette
Si leggano le seguenti affermazioni circa i concetti di "domanda nazionale di beni" e "domanda di beni nazionali" in economia aperta. 1. Le esportazioni sono la domanda nazionale di beni esteri. 2. La domanda nazionale di beni è la domanda di beni espressa dai residenti. Esse sono:   Falsa la prima e vera la seconda
Si leggano le seguenti affermazioni circa i concetti di "domanda nazionale di beni" e "domanda di beni nazionali" in economia aperta. V. La domanda di beni nazionali in parte proviene dall'estero. F. Le importazioni sono la domanda estera di beni nazionali. Esse sono:   Vera la prima e falsa la seconda
Si leggano le seguenti affermazioni circa i concetti di "domanda nazionale di beni" e "domanda di beni nazionali" in economia aperta. V. Parte della domanda nazionale di beni è rivolta a beni esteri e parte della domanda di beni nazionali proviene dall'estero. V. La domanda nazionale di beni può essere rivolta a beni nazionali o esteri.   Entrambe vere
Si leggano le seguenti affermazioni circa la forma e le caratteristiche della funzione di produzione nel breve periodo:
1. Oltre ad un determinato punto, all'aumentare della quantità del fattore di produzione variabile, aumenta a un tasso decrescente.
2. La curva passa per l'origine, in altre parole se non è utilizzata alcuna quantità di fattore di produzione variabile, non si ottiene alcun prodotto.
   Entrambe sono corrette.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'analisi delle operazioni di mercato aperto e dei loro effetti sull'equilibrio nei mercati finanziari. 1. Le operazioni di mercato aperto con le quali la banca centrale aumenta l'offerta di moneta acquistando titoli ne fanno diminuire il prezzo e quindi aumentano il tasso di interesse. 2. Il tasso di interesse è determinato dall'uguaglianza tra offerta di moneta e domanda di moneta. Esse sono:   La prima falsa, la seconda vera
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'analisi delle operazioni di mercato aperto e dei loro effetti sull'equilibrio nei mercati finanziari. 1. Le operazioni di mercato aperto con le quali la banca centrale riduce l'offerta di moneta vendendo titoli fanno aumentare il prezzo dei titoli e quindi riducono il tasso di interesse. 2. La banca centrale modifica l'offerta di moneta attraverso operazioni di mercato aperto, che sono acquisti o vendite di titoli contro moneta. Esse sono:   La prima falsa, la seconda vera
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'analisi delle operazioni di mercato aperto e dei loro effetti sull'equilibrio nei mercati finanziari. 1. Le operazioni di mercato aperto con le quali la banca centrale aumenta l'offerta di moneta acquistando titoli ne fanno diminuire il prezzo e quindi aumentano il tasso di interesse. 2. La banca centrale modifica l'offerta di moneta attraverso operazioni di mercato aperto, che sono acquisti o vendite di titoli contro moneta. Esse sono:   La prima falsa, la seconda vera
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'analisi delle operazioni di mercato aperto e dei loro effetti sull'equilibrio nei mercati finanziari. 1. Le operazioni di mercato aperto con le quali la banca centrale riduce l'offerta di moneta vendendo titoli fanno aumentare il prezzo dei titoli e quindi riducono il tasso di interesse. 2. Il tasso di interesse è determinato dall'uguaglianza tra offerta di moneta e domanda di moneta. Esse sono:   La prima falsa, la seconda vera
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'analisi delle operazioni di mercato aperto e dei loro effetti sull'equilibrio nei mercati finanziari. 1. Variando l'offerta di moneta, la banca centrale non può influenzare il tasso di interesse. 2. Le operazioni di mercato aperto con le quali la banca centrale riduce l'offerta di moneta vendendo titoli fanno aumentare il prezzo dei titoli e quindi riducono il tasso di interesse.   Tutte e due false
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'analisi delle operazioni di mercato aperto e dei loro effetti sull'equilibrio nei mercati finanziari. 1. Variando l'offerta di moneta, la banca centrale non può influenzare il tasso di interesse. 2. Variando l'offerta di moneta, la banca centrale può influenzare il tasso di interesse. Esse sono:   La prima falsa, la seconda vera
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. Il costo marginale di breve periodo è la variazione del costo totale di breve periodo rispetto alla quantità. 2. La curva di costo medio di lungo periodo è l'inviluppo delle curve di costo medio di breve periodo.   Entrambe corrette
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. Il costo marginale di lungo periodo è il saggio di variazione del costo totale di lungo periodo rispetto alla quantità di output. 2. Il costo marginale di lungo periodo può essere inferiore, superiore o uguale al costo medio di lungo periodo. Questo se il costo medio di lungo periodo è decrescente, crescente o rimane costante al crescere dell'output prodotto. Esse sono:   Entrambe corrette
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. Il costo medio di lungo periodo è il costo unitario, cioè per unità di output, di un'impresa. 2. Il costo medio di lungo periodo è pari al costo totale moltiplicato per la quantità. Esse sono:   Corretta la prima, errata la seconda
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. Il costo totale di breve periodo è sempre maggiore del costo totale di lungo periodo, eccetto che per la quantità di output per la quale la dimensione del fattore fisso consente di minimizzare i costi. 2. Il costo medio di breve periodo è la somma di costo variabile medio e costo fisso medio.   Entrambe corrette
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. La curva di costo totale di breve periodo misura il costo totale minimo in funzione dell'output, dei prezzi, degli input e del livello dell'input fisso. 2. Il costo totale di breve periodo è la somma di due componenti: costo totale variabile e costo marginale. Esse sono:   Corretta la prima, errata la seconda
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. La curva di costo totale di lungo periodo mostra come il livello minimo dei costi totali varia al variare della quantità di output. 2. Un aumento dei prezzi degli input ruota verso l'alto la curva di costo totale di lungo periodo facendo perno su l'origine degli assi. Esse sono:   Entrambe corrette
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. Le diseconomie di scala corrispondono alla situazione nella quale il costo medio di lungo periodo decresce all'aumentare dell'output. 2. La scala minima efficiente è la più piccola quantità per la quale la curva di costo medio di lungo periodo raggiunge il suo massimo. Esse sono:   Entrambe errate
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. Le economie di scala descrivono una situazione in cui il costo medio di lungo periodo cresce all'aumentare dell'output. 2. Le economie di scala sono causate da proprietà tecniche dei processi produttivi, dalla specializzazione del lavoro e dalla indivisibilità degli input. Esse sono:   Corretta la seconda, errata la prima
Si leggano le seguenti affermazioni circa le curve di costo: 1. L'elasticità dei costi totali rispetto alla quantità prodotta misura l'ampiezza delle economie di scala. 2. L'elasticità dei costi consiste nella variazione percentuale del costo totale per una variazione dell'1% della quantità prodotta. Esse sono:   Entrambe corrette
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. I beni come borsette firmate e le vacanze all'estero hanno una elevata elasticità della domanda al reddito.
2. La formula dell'elasticità della domanda al reddito è: la variazione proporzionale del reddito divisa per la variazione proporzionale della quantità domandata.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 1.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. I beni inferiori sono quei beni considerati indispensabili e quindi del tutto insensibili a variazioni di prezzo.
2. I beni voluttuari hanno una elevata elasticità della domanda al reddito.
   È corretta solo quella contrassegnata con il nr. 2.
Si leggano le seguenti affermazioni circa l'elasticità della domanda al reddito, i beni normali e i beni inferiori.
1. La formula dell'elasticità della domanda al reddito è: la variazione percentuale della quantità domandata divisa per la variazione percentuale del reddito.
2. I beni inferiori sono beni la cui quantità domandata diminuisce all'aumentare del reddito.
   Entrambe sono corrette.
Si leggano le seguenti affermazioni su isoquanti e curve di indifferenza: 1. Allontanandoci dall'origine degli assi, ad ogni curva di indifferenza sono associati livelli decrescenti di benessere e ad ogni isoquanto corrispondono livelli crescenti di output. 2. Gli isoquanti a differenza delle curve di indifferenza sono rappresentati da una curva decrescente perché la diminuzione di un impiego di un fattore deve essere compensata con l'aumento dell'altro se si vuole mantenere lo stesso livello di output. Esse:   Sono entrambe false
Si leggano le seguenti affermazioni su isoquanti e curve di indifferenza: 1. Così come accade con le curve di indifferenza la forma convessa che gli isoquanti generalmente assumono è dovuta all'ipotesi che le due grandezze considerate (fattori produttivi o beni) possono essere continuamente sostituiti l'una all'altra; tuttavia, man mano che si riduce una grandezza occorrono quantità sempre maggiori dell'altra per restare sulla stessa curva. 2. Gli isoquanti a differenza delle curve di indifferenza non possono mai intersecarsi perché altrimenti l'ipotesi di efficienza tecnica sarebbe contraddetta.   È vera solo la 1)
Si leggano le seguenti affermazioni su isoquanti e curve di indifferenza: 1. Su una mappa di indifferenza gli spostamenti verso l'alto a destra corrispondono a livelli crescenti di soddisfazione; spostamenti analoghi su una mappa di isoquanti corrispondono a livelli decrescenti di output. 2. Allontanandoci dall'origine degli assi, ad ogni curva di indifferenza sono associati livelli crescenti di benessere e ad ogni isoquanto corrispondono livelli crescenti di output.   È vera solo la 2)
Si leggano le seguenti affermazioni su isoquanti e curve di indifferenza: 1. Un paniere appartenente ad una certa curva di indifferenza è preferito a qualunque altro che si trova sotto quella curva, ed è meno preferito di qualunque paniere che si trova sopra di essa; allo stesso modo qualunque combinazione di fattori che si trova su un determinato isoquanto genera un output maggiore di qualunque combinazione che giace al di sotto di quel isoquanto, e un output minore di qualunque combinazione di input che giace al di sopra di esso. 2. Le curve di indifferenza esprimono una relazione psicologica mentre gli isoquanti rappresentano una relazione tecnica.   Sono entrambe vere
Si leggano le seguenti affermazioni sul monopolio. 1. Per valori di output positivi, i ricavi marginali del monopolista sono inferiori ai suoi ricavi medi, e la curva del ricavo marginale si trova al di sotto di quella della domanda. 2. Un monopolista non ha una curva di offerta. Esse sono:   Vere entrambe
Si leggano le seguenti affermazioni sul monopolio. 1. Un monopolista massimizza i suoi profitti producendo una quantità corrispondente al livello in cui i costi marginali eguagliano i ricavi marginali. 2. Per valori di output positivi, i ricavi marginali del monopolista sono inferiori ai suoi ricavi medi, e la curva del ricavo marginale si trova al di sopra di quella della domanda. Esse sono:   Vera solo la prima
Si leggano le seguenti affermazioni. 1. Nel modello di Bertrand relativo a un oligopolio con prodotti omogenei ogni impresa è quantity taker. 2. Nel modello di Bertrand relativo a un oligopolio con prodotti omogenei ogni impresa sceglie un prezzo per massimizzare il profitto, dati i prezzi stabiliti dai concorrenti. Esse sono:   Errata la prima e corretta la seconda
Si leggano le seguenti affermazioni: 1. il ricavo marginale è il ricavo aggiuntivo che un'impresa ottiene dalla vendita di unità addizionale; 2. il ricavo marginale è il ricavo cui essa rinuncia producendo un'unità in meno. Esse:   Sono entrambe corrette
Si leggano le seguenti due affermazioni e si dica se sono corrette. 1. La curva di Phillips accelerata mette in relazione la variazione del tasso di inflazione e il tasso di disoccupazione. 2. La curva di Phillips originaria mette in relazione il livello dei prezzi e il tasso di disoccupazione.   No, solo la prima è corretta
Si leggano le seguenti due affermazioni e si dica se sono corrette. 1. La curva di Phillips originaria mette in relazione il tasso di disoccupazione e il tasso di inflazione. 2. La curva di Phillips accelerata mette in relazione il tasso di inflazione a la variazione del tasso di disoccupazione.   No, solo la prima è corretta
Si leggano le seguenti due affermazioni e si dica se sono corrette. 1. La curva di Phillips originaria mette in relazione la variazione del tasso di inflazione e il tasso di disoccupazione. 2. La curva di Phillips accelerata mette in relazione il tasso di disoccupazione e il tasso di inflazione.   No, sono entrambe errate
Si parla di domanda elastica rispetto al prezzo:   Quando una variazione percentuale del prezzo induce una variazione percentuale maggiore nella quantità domandata
Si può definire come una situazione caratteristica di un ambiente stocastico, dove una decisione può portare a diversi risultati, determinati dal verificarsi di diversi stati del mondo, ai quali non sempre può essere associata una probabilità:   Incertezza
Si supponga che in un certo istante di tempo si verifichi una caduta della domanda aggregata autonoma. Nel breve periodo, al fine di lasciare la produzione nazionale invariata, le autorità di politica economica devono adottare:   una politica monetaria espansiva
Sia il tasso di cambio reale pari al rapporto tra il livello generale dei prezzi (dei beni) esteri e il livello generale dei prezzi (dei beni) nazionali, entrambi espressi nella stessa valuta. Le importazioni di beni dipendono:   positivamente dal reddito nazionale e negativamente dal tasso di cambio reale
Situazione in cui ciascun bene è prodotto al costo minimo e gli individui e le imprese ottengono il massimo beneficio dalle proprie risorse.   efficienza economica
Situazione in cui gli oligopolisti non hanno alcun accordo tra loro:   oligopolio non collusivo
Situazione in cui la combinazione esistente di beni prodotti e venduti assicura la massima soddisfazione a ogni consumatore, dato il livello di reddito di ognuno:   efficienza allocativa
Situazione in cui le azioni degli speculatori tendono ad ampliare le fluttuazioni dei prezzi:   speculazione destabilizzante
Situazione in cui le imprese producono la massima quantità per un dato livello di fattori di produzione, o producono una data quantità minimizzando i costi:   efficienza produttiva
Situazione in cui l'esito di un'azione può prodursi o meno, ma è nota la probabilità del suo verificarsi.   rischio
Sono agenti economici:   Gli individui, le imprese e le organizzazioni che svolgono un ruolo attivo all'interno dell'economia
Sono beni complementi due prodotti correlati tali che se aumenta il prezzo di uno:   Diminuisce la domanda per l'altro
Sono beni sostituti due prodotti correlati tali che se aumenta il prezzo di uno:   Aumenta la domanda per l'altro
Sono dette barriere legali all'entrata:   Le barriere all'entrata che si verificano quando un'impresa già operante è legalmente protetta contro i potenziali concorrenti
Sono dette barriere strategiche all'entrata:   Le barriere all'entrata che si verificano quando un'impresa già operante compie precise azioni per impedire l'ingresso nel mercato ai concorrenti
Sono dette barriere strutturali all'entrata:   Le barriere all'entrata che si verificano quando le imprese operanti godono di vantaggi di costo o di domanda che non rendono profittevole l'ingresso nel mercato di nuovi entranti
Sono detti non recuperabili:   I costi già sopportati che non si possono più modificare
Sono detti recuperabili:   I costi che si sopportano solo se si prende una determinata decisione
Sono di norma considerati elementi determinanti dell'offerta:   la tecnologia e il prezzo dei fattori produttivi
Sono di seguito proposte due affermazioni circa i regimi di concorrenza perfetta e di monopolio. Possono essere entrambe corrette, entrambe false o può essercene una sola corretta. Si individui l'esatta combinazione. - Le imprese in concorrenza perfetta possono sempre beneficiare di significative economie di scala interne. - Possono costituire barriere all'entrata di un settore anche le tattiche per sbaragliare la concorrenza, come le acquisizioni o la pubblicità aggressiva.   È corretta la seconda affermazione.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Anche quando non colludono, le imprese sono costrette a tenere in considerazione il comportamento dei concorrenti. - Nel modello di Cournot gli oligopolisti ipotizzano che la produzione dei concorrenti sia data, quindi scelgono il prezzo e la produzione che massimizzano il profitto sulla base di queste ipotesi.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Gli oligopolisti desiderano massimizzare i profitti congiunti, e questo li spinge a colludere per tenere alti i prezzi. D'altro canto, siccome desiderano aggiudicarsi la quota di profitti più elevati, sono anche in concorrenza tra loro. - Le probabilità di collusione sono maggiori se si comportano in maniera reciprocamente trasparente.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - In ragione della capacità eccedente, le imprese in concorrenza monopolistica potrebbero avere costi più elevati rispetto alle imprese in concorrenza perfetta; tuttavia in tale forma di mercato potrebbe esserci un vantaggio per i consumatori derivante dalla maggiore varietà di prodotti. - Le probabilità di collusione sono minori se gli oligopolisti hanno prodotti e strutture di costo analoghi.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La collusione tacita può semplicemente comportare l'osservanza di alcune regole empiriche, come la determinazione del prezzo in base al costo medio o a un benchmark. - Nella teoria della domanda ad angolo, le imprese tendono a mantenere i prezzi stabili a meno che non si verifichi uno spostamento pronunciato dalle curve di costo o di domanda.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La teoria dei giochi è un metodo matematico per la formulazione di decisioni in cui si analizzano strategie alternative per determinare la linea d'azione ottimale per la parte interessata in funzione di una serie d'ipotesi sul comportamento dei rivali. - L'inefficienza dell'oligopolio sicuramente cresce se la differenziazione del prodotto si traduce in un'ampia scelta per il consumatore.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - La teoria dei giochi esamina le diverse strategie che le imprese possono adottare quando l'esito di ciascuna è incerto. - I membri di un cartello hanno sempre la tentazione di "barare" tagliando i prezzi, se ritengono di poter riuscire nel loro intento senza scatenare una guerra di prezzi.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Molti giochi uni-periodali hanno esiti prevedibili, indipendentemente dalle ipotesi formulate da ciascuna impresa riguardo al comportamento dei concorrenti; questi giochi sono caratterizzati da strategie dominanti. - Le probabilità di collusione sono minori se esiste un'impresa dominante.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Nella discriminazione dei prezzi di terzo grado la produzione che massimizza il profitto si trova nel punto in cui il costo marginale dell'impresa è pari al ricavo marginale complessivo (la somma orizzontale delle curve di ricavo marginale di ciascun mercato separato). - La discriminazione dei prezzi favorisce alcune persone e ne danneggia altre.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Un accordo collusivo tacito e informale di norma costituisce "cartello". - Le situazioni in cui l'impresa acquisisce un vantaggio in virtù del fatto di essere la prima a intraprendere una data azione sono situazioni di vantaggio denominato del pioniere.   No, solo il secondo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Una minaccia o promessa che risulta verosimile agli occhi dei rivali, perché è nell'interesse del soggetto che la attua portarla a termine, è una minaccia o promessa credibile. - La discriminazione dei prezzi è una pratica consistente nel vendere lo stesso prodotto agli stessi prezzi.   No, solo il primo assunto può essere considerato corretto.
Sono di seguito proposti due assunti: sono conformi alla teoria microeconomica della concorrenza imperfetta maggiormente diffusa e accettata? - Un'impresa potrebbe guadagnare un vantaggio strategico sui concorrenti facendo la prima mossa, per esempio lanciando un nuovo prodotto; per illustrare la possibile sequenza di mosse in un gioco a mosse multiple si può costruire un albero decisionale. - La discriminazione dei prezzi può essere di primo, secondo o terzo grado.   Sì, entrambi gli assunti sono da considerarsi corretti.
Sono i costi iscritti nella contabilità aziendale e sono i costi espliciti sostenuti in passato nell'acquisizione delle risorse o fattori produttivi:   I costi contabili
Sono sinonimi:   Domanda nazionale di beni e Domanda interna
Sono sinonimi:   Domanda nazionale di beni e Domanda domestica
Sono titoli obbligazionari emessi da società ad alto rischio di insolvenza e che incorporano un elevato rendimento atteso:   Junk bonds
Sotto le ipotesi che il consumatore disponga di un reddito che deve spendere interamente oggi per acquistare solamente due beni, X e Y, e che per avere questi beni il consumatore debba pagare rispettivamente i prezzi PX e PY , che non dipendono dalla quantità di ciascun bene che egli decide di comprare, se varia solo il reddito del consumatore:   L'inclinazione del vincolo di bilancio per il consumatore non cambia.
Supponiamo che Fulvio gestisca una fabbrica che scarica rifiuti in un corso d'acqua di proprietà pubblica, che Flavio utilizza per guadagnarsi da vivere pescando. L'attività di Fulvio peggiora le condizioni di Flavio in modo diretto e non si riflette sui prezzi. Quello illustrato:   Costituisce un esempio di esternalità negativa produttore-produttore