Elenco in ordine alfabetico delle domande di Economia politica
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- Nei problemi di scelta sotto incertezza l'atteggiamento di chi, tra due lotterie che offrono la stessa vincita monetaria attesa, preferisce quella dotata di minor varianza si definisce: Avversione al rischio.
- Nel brave periodo, la curva di offerta di un'impresa concorrenziale è data dal tratto crescente della curva dei costi marginali a partire dal: punto di minimo della curva dei costi medi variabili
- Nel breve periodo al crescere della produzione la curva dei costi medi variabili: Inizia a crescere prima della curva dei costi medi totali perché la curva dei costi di medi variabili non è spinta verso il basso dalla discesa dei costi medi fissi
- Nel breve periodo costi fissi e costi medi fissi sono rappresentati graficamente: I primi da una retta orizzontale, i secondi da un ramo d'iperbole
- Nel breve periodo vale che: il costo medio fisso è uguale al rapporto tra il costo fisso e la quantità di produzione totale
- Nel breve periodo vale che: il costo medio totale è la somma di costo medio fisso e costo medio variabile
- Nel breve periodo, il prodotto marginale: Calcolato in un punto qualsiasi è dato la pendenza della curva del prodotto totale in quel punto
- Nel breve periodo, quando gli investimenti in capitale fisico delle imprese si suppongono esogeni, il “paradosso del risparmio”indica quel fenomeno per il quale un aumento della propensione marginale al risparmio provoca: una flessione del reddito che lascia invariato il livello di risparmio
- Nel breve periodo: La curva dei costi medi fissi ha la forma di un ramo di iperbole
- Nel caso di una esternalità negativa di produzione, un cambiamento tecnologico che rende meno costosi gli effetti dell'inquinamento per chi subisce il danno ambientale determina: un aumento della quantità ottima dell'esternalità dal punto di vista sociale
- Nel linguaggio economico, cosa si intende per ottimo paretiano? Una situazione in cui è impossibile migliorare la posizione di un individuo senza peggiorare quella di un altro componente della società
- Nel lungo periodo la moneta è neutrale perché: la curva dell'offerta aggregata è verticale e la curva della domanda aggregata è inclinata negativamente
- Nel lungo periodo, quando la disoccupazione si trova a livello naturale, un aumento delle imposte che le imprese pagano sul lavoro: accresce il tasso di disoccupazione e riduce il salario reale dei lavoratori
- Nel lungo periodo, un aumento dei sussidi di disoccupazione provoca: un incremento del tasso naturale di disoccupazione e del livello dei prezzi
- Nel lungo periodo: I costi totali crescono al crescere dell'output
- Nel lungo periodo: Tutti i costi sono variabili
- Nel modello di Cournot: Ogni impresa sceglierà l'output che massimizza il profitto sulla base delle aspettative circa la produzione dell'impresa concorrente
- Nel modello di duopolio di Cournot: Si considera un oligopolio omogeneo (formato da due sole imprese), in cui si ipotizza che ciascuna impresa decida quanto produrre e vendere, assumendo che la quantità prodotta e venduta dall'altra impresa rimanga costante
- Nel modello di mercato della concorrenza perfetta la produzione di una singola impresa: Non ha effetto sul prezzo di mercato
- Nel modello di Mundell-Fleming con cambi flessibili, una riduzione dell'offerta nominale di moneta determina: una contrazione del reddito nazionale
- Nel modello IS-LM, un'espansione monetaria comporta che, per ogni dato livello di reddito, il tasso di interesse che porta in equilibrio il mercato della moneta: Sia minore, quindi LM si sposta in basso
- Nel monopolio il ricavo marginale: È minore del prezzo
- Nel monopolio la curva di domanda: Rappresenta anche il ricavo medio
- Nel Pil rientrano: Tutte le componenti citate nelle altre risposte
- Nella maggior parte dei processi produttivi, al crescere della quantità impiegata di un fattore, date le quantità di tutti gli altri fattori, si raggiunge un punto oltre il quale il prodotto marginale del fattore variabile è destinato a diminuire. Questo fenomeno corrisponde alla legge: Dei rendimenti decrescenti
- Nella teoria della domanda, è un'esternalità negativa di rete che si riferisce alla diminuzione della domanda di un bene quando altri consumatori acquistano quel bene: Effetto snob
- Nella teoria della domanda, è un'esternalità positiva di rete che si riferisce all'aumento della domanda di un bene quando altri consumatori acquistano quel bene: Effetto traino
- Nella teoria della produzione nel lungo periodo, quando a un incremento della medesima proporzione di tutti gli input, l'output aumenta della medesima misura si parla di: Rendimenti di scala costanti
- Nella teoria della produzione nel lungo periodo, quando a un incremento della medesima proporzione di tutti gli input, l'output aumenta meno che proporzionalmente si parla di: Rendimenti di scala decrescenti
- Nella teoria della produzione nel lungo periodo, quando a un incremento della medesima proporzione di tutti gli input, l'output aumenta più che proporzionalmente si parla di: Rendimenti di scala crescenti
- Nella teoria della produzione nel lungo periodo, se la produzione è caratterizzata da un costo medio crescente al crescere della quantità di è in presenza di: Diseconomie di scala
- Nella teoria della produzione nel lungo periodo, se la produzione è caratterizzata da un costo medio crescente al crescere della quantità si è in presenza di: Diseconomie di scala
- Nella teoria della produzione nel lungo periodo, situazione in cui al crescere della gamma di prodotti offerti da un'impresa il costo di produzione di ciascuno diminuisce: economie di scopo
- Nella teoria della produzione nel lungo periodo, situazione in cui i costi di un'impresa per unità di prodotto aumentano al crescere delle dimensioni dell'intero settore: diseconomie di scala esterne
- Nell'ambito del modello neoclassico di crescita (formulato da Robert Solow), un aumento del tasso di deprezzamento del capitale determina: una flessione del rapporto capitale-lavoro di stato stazionario
- Nell'ambito del modello neoclassico di crescita (modello di crescita esogena), la “regola aurea” è soddisfatta quando: la produttività marginale del capitale è uguale alla somma del tasso di deprezzamento del capitale, del tasso di crescita della popolazione e del tasso di progresso tecnologico
- Nell'ambito della teoria del consumatore, se si considerano due soli beni, x e y, un aumento simultaneo e della stessa proporzione di px (prezzo del bene x), py (prezzo del bene y) e R (reddito del consumatore): lascia il saggio marginale di sostituzione tra beni invariato in corrispondenza del punto di ottimo e non modifica le quantità domandate dei beni x e y
- Nell'analisi dei costi è bene distinguere anche tra costi non recuperabili e costi recuperabili. I costi non recuperabili sono anche denominati: Affondati
- Nell'analisi dei costi è bene distinguere anche tra costi non recuperabili e costi recuperabili. I costi recuperabili sono anche denominati: Non affondati
- Nell'analizzare qualsiasi modello è necessario comprendere quali variabili sono date: Ossia le variabili esogene, e quali sono da determinare all'interno del modello, ossia le variabili endogene
- Nelle scienze economiche, la condizione in cui un soggetto, esentato dalle eventuali conseguenze economiche negative di un rischio, si comporta in modo diverso da come farebbe se invece dovesse subirle è denominata: Azzardo morale
- Nell'economia pubblica, per caratterizzare con precisione i connotati del bene pubblico rispetto a quello privato vengono utilizzati concetti quali l'indivisibilità, la rivalità, ecc. Un bene escludibile e rivale è: Un bene privato
- Nell'equilibrio macroeconomico di breve periodo, in presenza di una curva LM inclinata positivamente, un aumento parametrico (ossia un incremento esogeno) del livello generale dei prezzi determina: un incremento del tasso d'interesse
- Non ha significato analogo a PIL reale: PIL a prezzi correnti
- Non rappresenta un investimento fisso rientrante nel calcolo del Pil: L'acquisto di oro, azioni o altre attività finanziarie