Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penale
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- I ___________ sono quelli che possono essere compiuti da chiunque. reati comuni
- I _____________ sono quei reati in cui la produzione dell'evento deve avvenire con determinate modalità. reati a forma vincolata
- I _________________ sono quelli in cui l'evento può essere procurato con qualsiasi tipo di condotta. reati a forma libera, o elastica
- I delitti di peculato, nell'ambito dei delitti contro la pubblica amministrazione, hanno il tratto comune di punire: una condotta appropriativa perpetrata tanto dal pubblico ufficiale quanto dall'incaricato di pubblico servizio
- I reati che si esauriscono nel solo mancato compimento dell'azione dovuta si definiscono: reati omissivi propri
- I reati contro la pubblica amministrazione come il peculato e la corruzione, sono reati: propri
- I reati omissivi propri: si configurano al mancato compimento di un'azione imposta dalla norma penale, configurandosi come una disobbedienza
- I reati omissivi propri: si configura al mancato compimento dell'azione dovuta dalla norma penale
- I reati si dividono in: delitti e contravvenzioni
- Il Codice Penale definisce il delitto di concussione come il comportamento di: un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità
- Il Codice Penale distingue i reati in: delitti e contravvenzioni
- Il Codice Penale prevede il reato di peculato mediante profitto dell'errore altrui? Sì, lo prevede
- Il Codice penale punisce l'esercizio abusivo di una professione? Sì, quando è richiesta una speciale abilitazione dello Stato
- Il Codice Penale qualifica come incaricati di un pubblico servizio coloro i quali: a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio
- Il concorrente di una gara d'appalto pubblica che promette denaro agli altri concorrenti per desistere dal partecipare alla gara medesima commette: turbativa d'asta (art. 353 cp)
- Il delitto di "Concussione" di cui all'art. 317 c.p. si configura quando: il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente, a lui o a terzi, denaro o altra utilità
- Il delitto di "Esercizio abusivo della professione", di cui all'art. 348 c.p., richiede ai fini della sua configurabilità: La rappresentazione e volontà del soggetto agente di esercitare una professione in assenza dei requisiti richiesti dalla legge
- Il delitto di "malversazione a danno dello Stato" riguarda comportamenti relativi: a sovvenzioni statali, di altri enti pubblici o delle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" di cui all'art. 316-bis del c.p. riguarda: I contributi, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee
- Il delitto di "malversazione di erogazioni pubbliche" riguarda: le sovvenzioni statali, di altri enti pubblici o delle Comunità europee
- Il delitto di "Omissione o rifiuto di atti d'ufficio" previsto dall'articolo 328 del Codice Penale, può essere commesso: dall'incaricato di pubblico servizio e dal pubblico ufficiale
- Il delitto di abuso d'ufficio, disciplinato dall'art. 323 Codice Penale, è un delitto proprio: del pubblico ufficiale e dell'incaricato di pubblico servizio
- Il delitto di concussione è compreso nei delitti: dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di concussione può avere a oggetto: denaro o altra utilità
- Il delitto di corruzione è un reato a concorso necessario in quanto: richiede l'accordo tra il corruttore ed il pubblico ufficiale
- Il delitto di corruzione per l'esercizio della funzione, di cui all'art. 318 c.p., può essere commesso: Dai pubblici ufficiali
- Il delitto di Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, di cui all'art. 319 c.p., può essere commesso: Dai pubblici ufficiali
- Il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, disciplinato dall'art. 319 del Codice Penale, è un delitto contro: la Pubblica Amministrazione
- Il delitto di cui all'art. 317 c.p. (Concussione) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di cui all'art. 318 c.p. (Corruzione per l'esercizio della funzione) può essere commesso: Soltanto dai pubblici ufficiali
- Il delitto di cui all'art. 323 c.p. (Abuso d'ufficio) può essere commesso: Dai pubblici ufficiali e dagli incaricati di un pubblico servizio
- Il delitto di interesse privato in atti d'ufficio regolato dall'art. 324 del Codice Penale è: stato abrogato
- Il delitto di peculato è perseguibile: sempre d'ufficio
- Il delitto di Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione è: Un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- Il delitto di rivelazione di segreti d'ufficio di cui all'articolo 326 del Codice Penale: è un delitto proprio dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico servizio
- Il dipendente pubblico che presenta una propria autodichiarazione (artt. 47 e 48 dPR 445 del 2000) falsa: commette un falso ideologico del privato in atto pubblico (art. 483 cp)
- Il dolo (artt. 42 e ss. cp): è rappresentazione e volontà del fatto di reato
- Il dolo: è l'elemento soggettivo che consiste nella coscienza e volontà di commettere un fatto reato
- Il fermo amministrativo di un bene può essere il presupposto del reato di sottrazione di beni sottoposti a sequestro penale? No, poiché sequestro e fermo sono provvedimenti giuridici differenti
- Il peculato è un reato che punisce: il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio
- Il peculato (art. 314 codice penale) è: l'appropriazione di denaro o altro bene mobile di cui un pubblico ufficiale o un incaricato pubblico servizio ha disponibilità per ragioni d'ufficio
- Il peculato d'uso è: un reato autonomo, poiché per esso è necessario il dolo specifico, ovvero la volontà di fare uso momentaneo della cosa
- Il privato che accetta denaro per facilitare il buon esito di una procedura amministrativa: commette il reato di traffico illecito di influenze (art. 346 bis cp)
- Il privato che presenta una autodichiarazione (artt. 47 e 48 dPR 445 del 2000) falsa: commette un falso ideologico del privato in atto pubblico (art. 483 cp)
- Il Pubblico Ufficiale che riceve una retribuzione non dovuta per un atto d'ufficio da lui già compiuto commette il reato di: corruzione per un atto d'ufficio
- Il Pubblico ufficiale che si appropria di cosa mobile altrui commette il delitto di peculato di cui all'art. 314 del Codice Penale? Sì, solo se ne aveva il possesso o la disponibilità in ragione del suo ufficio
- Il pubblico ufficiale che si appropria di cosa mobile altrui commette peculato? Solo se aveva il possesso di essa in ragione del suo ufficio
- Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità, induce taluno a promettergli indebitamente del denaro, è perseguibile per il reato di: induzione indebita a dare o promettere utilità
- Il pubblico ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio, la disponibilità di una cosa mobile altrui, se ne appropria, compie il reato di: Peculato
- Il pubblico ufficiale che, nello svolgimento delle funzioni, omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio, si procura intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale, commette il delitto di: Abuso d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, nello svolgimento delle sue funzioni, omette di astenersi in presenza di un interesse proprio e arreca ad altri un danno ingiusto, commette il reato di abuso di ufficio? Sì, se il danno è procurato intenzionalmente
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il reato di: corruzione per l'esecuzione della funzione (art. 318 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa commette il reato: di corruzione
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa compie il reato di: corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa, commette il reato di: corruzione per l'esercizio della funzione (art. 318 c.p.)
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, commette il delitto di cui all'art. 319, c.p., ovvero: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per avere omesso o ritardato un atto del suo ufficio, riceve, per sé o per terzi, denaro o altra utilità commette il reato di: corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale che, per omettere un atto del suo ufficio, riceve denaro o ne accetta la promessa, è accusato di: Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o impiegato il quale, avendo ricevuto partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, continua ad esercitarle, commette: il delitto di usurpazione di funzioni pubbliche ex art. 347 c.p.
- Il pubblico ufficiale o impiegato il quale, avendo ricevuto partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, continua ad esercitarle, commette: il delitto di usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.)
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il reato di: Rivelazione ed utilizzazione di segretti d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie d'ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, commette il reato di cui all'art. 326 c.p.; ovvero: Rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, commette il reato di cui all'art. 323, c.p., ovvero: Abuso di ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, è punito per il reato di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il reato di: Concussione (art. 317 c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità commette il delitto di: Concussione (art. 317, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, commette il reato di: concussione (art. 317 c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità: commette il reato di concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità: commette il reato di concussione
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità pubblica, deve essere compiuto senza ritardo, commette il delitto di cui all'art. 328 del c.p. primo comma, ovvero: Rifiuto di atti d'ufficio
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità commette il reato di: Peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316, c.p.)
- Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, ai sensi dell'art. 316 c.p., commette il reato di... Peculato mediante profitto dell'errore altrui
- Il pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità commette il reato di: corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio
- Il reato di "Abuso d'ufficio" ex art. 323 c.p., a seguito della modifica di cui alla L.190/2012, è punito: con la reclusione da uno a quattro anni; la pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità
- Il reato di "abuso d'ufficio" quando si configura? Nel caso in cui un pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio nell'esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento, come per esempio l'attribuzione di un posto di lavoro
- Il reato di "corruzione per l'esercizio della funzione" (art. 318 Codice penale) è configurabile solo se il soggetto attivo del reato è: il pubblico ufficiale al quale il Codice penale parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio
- Il reato di "Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" di cui all'art. 319, c.p. è commesso: Dal pubblico ufficiale, che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa
- Il reato di "Resistenza a un pubblico ufficiale", di cui all'art. 337 c.p. è punito: con la reclusione da sei mesi a cinque anni
- Il reato di abuso di ufficio è: un reato di evento
- Il reato di abuso d'ufficio (art. 323 c.p.) è configurato come un reato: proprio, che può essere commesso tanto dal pubblico ufficiale quanto dall'incaricato di pubblico servizio nello svolgimento delle funzioni o del servizio
- Il reato di concussione è punito con: la reclusione
- Il reato di concussione disciplinato dall'art. 317 del Codice Penale: è punibile solo se risulti integrato l'elemento soggettivo del dolo, essendo del tutto irrilevanti la colpa o la preterintenzione
- Il reato di concussione, disciplinato dall'art. 317 del c.p., è un reato: proprio, ovvero che può essere commesso solo da un soggetto agente che si qualifichi come esercente una pubblica funzione
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione ex art. 318 c.p. si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, (art. 318 del c.p.) è: punibile solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, art. 318 c.p., si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, art. 318 c.p., si ha quando: un pubblico ufficiale, per l'esercizio delle sue funzioni o poteri, riceve indebitamente per sé, o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, regolato dall'art. 318 del c.p., è: punibile solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio che riveste la qualità di pubblico impiegato
- Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione, regolato dall'art. 318 del Codice penale, è: punibile solo se commesso dal pubblico ufficiale al quale, peraltro, l'art. 320 parifica anche l'incaricato di un pubblico servizio
- Il reato di malversazione a danno dello Stato, di cui all'art. 316-bis c.p., può essere commesso solo da.. Un soggetto estraneo alla p.a.
- Il reato di malversazione ai danni dello stato disciplinato dall'art. 316 bis del Codice Penale, può essere commesso: da chiunque sia estraneo alla pubblica amministrazione
- Il reato di peculato, disciplinato dall'art. 314 del c.p., si configura come un reato: proprio, in quanto può essere commesso solamente dal pubblico ufficiale o dall'incaricato di un pubblico servizio
- Il reato di rilevazione e utilizzazione di segreti di ufficio è punito a titolo: di dolo e colpa per le ipotesi di agevolazione
- Il reato di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa è punito a titolo di colpa? No, è punito solo a titolo di dolo
- Il reato di usurpazione di funzioni pubbliche disciplinato dall'art. 347 del Codice Penale, può essere commesso da un pubblico ufficiale o da un impiegato? si, quando essi avendo ricevuta partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le loro funzioni o le loro attribuzioni, continuino ad esercitare funzioni pubbliche
- Il reato di utilizzazione di invenzioni o scoperte scientifiche o nuove applicazioni industriali conosciute per ragioni d'ufficio di cui all'art. 325 c.p. risulta integrato: se le invenzioni o scoperte scientifiche o nuove applicazioni industriali debbano rimanere segrete
- Il reato normato dall'art. 335 c.p. - violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa - è configurato come: un reato proprio, a forma libera e di danno
- Il sequestro preventivo previsto dall'art. 321 c.p.p. ha come presupposto: il pericolo che la libera disponibilità delle cose pertinenti al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso
- Il soggetto attivo del reato di cui all'articolo 324 del codice penale può essere il proprietario del bene sottoposto a sequestro? Si, purché abbia la custodia del bene
- Il soggetto attivo del reato di malversazione a danno dello Stato può essere: Chiunque purché estraneo alla P.A.
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare dell'interesse protetto dalla norma penale
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare dell'interesse protetto dalla norma penale
- Il soggetto passivo del reato è: il titolare del bene giuridico leso dal reato, ovvero la vittima del reato
- Il tentativo di reato di concussione è configurabile: se a fronte della richiesta del pubblico ufficiale non vi sia la dazione o la promessa del privato
- Il titolare del bene giuridico leso dal reato, ovvero la vittima del reato è: il soggetto passivo
- In base a quanto prescritto dal Codice penale in vigore, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria commette il reato di: peculato (art. 314 c.p.)
- In base a quanto prescritto dalle norme contenute nel Codice penale in vigore, soggetto passivo del reato è: il titolare del bene giuridico leso dal reato
- In base al codice penale, è punito il peculato d'uso? Sì, ai sensi dell'art. 314, II comma
- In base al Codice penale, chi è il soggetto attivo del reato di concussione? Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio
- In base al Codice Penale, chi è il soggetto attivo dell'istigazione alla corruzione? Chiunque
- In base al Codice Penale, se taluno offre o promette a un pubblico ufficiale denaro o altra utilità per indurlo a omettere o ritardare un atto del suo ufficio, qualora l offerta o la promessa non sia accettata, commette il reato di: istigazione alla corruzione
- In base al Codice Penale, se taluno offre o promette a un pubblico ufficiale denaro o altra utilità per indurlo a omettere o ritardare un atto del suo ufficio, qualora l'offerta o la promessa non sia accettata, commette il reato di: istigazione alla corruzione
- In base al Codice Penale, un delitto si dice doloso quando: l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza del delitto, è dall'agente preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione
- In base al Libro II del Titolo II del Codice Penale, quale, tra i seguenti, è un delitto dei privati contro la Pubblica Amministrazione? Usurpazione di funzioni pubbliche
- In base al Titolo II del Libro II del Codice Penale, quale, tra i seguenti, NON è un delitto dei privati contro la Pubblica Amministrazione? Rifiuto di atti d'ufficio
- In base all'art. 319-bis del Codice Penale, la pena per il delitto di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio viene aumentata quando il fatto ha per oggetto: la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l'Amministrazione alla quale il pubblico ufficiale appartiene
- In base all'art. 32-quinquies del Codice Penale, la condanna a quale dei seguenti reati può comportare l'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego nei confronti del dipendente di Amministrazioni o Enti pubblici? Peculato
- In base all'art. 99 del Codice Penale, è recidivo chi: dopo essere stato condannato per un delitto non colposo, ne commette un altro
- In materia penale, il dolo, la colpa e la preterintenzione costituiscono: l'elemento soggettivo del reato
- In ordine al delitto di abuso d'ufficio (art. 323, c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: Tale reato appartiene alla categoria dei reati propri
- In ordine al delitto di interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: La persona offesa dal reato è la sola P.A., non i cittadini che patiscano l'eventuale disservizio
- In ordine al delitto di peculato mediante profitto dell'errore altrui (art. 316 c.p.) è giuridicamente corretto affermare che: È un delitto dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
- In quale dei seguenti casi il reato di violazione di sigilli è punito con una pena più grave? Se il colpevole è colui che ha in custodia la cosa
- In quali casi il pubblico ufficiale risponde del reato di concussione ai sensi dell'art. 317 c.p.? Quando, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In quali casi, il pubblico ufficiale risponde del reato di concussione? Quando, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità
- In quali ipotesi sussiste il reato di concussione ai sensi dell'art.317 c.p.? Quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringa taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità
- In relazione al soggetto attivo, si distinguono: reati comuni e reati propri
- In riferimento a quanto previsto dal c.p. per quanto riguarda il reato di abuso d'ufficio (art. 323 del c.p.), si tratta di un reato: d'evento
- In riferimento ai reati contro la P.A., nello specifico a quanto stabilisce l'art. 325 del c.p., il pubblico ufficiale, che impiega, a proprio o altrui profitto, invenzioni o scoperte scientifiche, che egli conosca per ragione dell'ufficio o servizio, e che debbano rimanere segrete, commette il reato di: utilizzazione d'invenzioni o scoperte conosciute per ragione d'ufficio
- In riferimento al dispositivo dell'art. 347 c.p., si configura il reato di usurpazione di funzioni pubbliche quando: pur avendo ricevuto partecipazione del provvedimento che fa cessare o sospendere le sue funzioni o le sue attribuzioni, il pubblico ufficiale continua ad esercitarle
- Indicare il soggetto attivo del reato di "Malversazione di erogazioni pubbliche", di cui all'art. 316-bis c.p.: chiunque, estraneo alla pubblica amministrazione, abbia ottenuto dallo Stato o da altro ente pubblico o dall'Unione europea contributi sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati o altre erogazioni dello stesso tipo
- Indicare la natura del reato di "Astensione dagli incanti" di cui all'art. 354 c.p.: reato omissivo proprio
- Integra il delitto di "Omissione di atti d'ufficio" di cui all'art. 328 c.p., secondo comma, la condotta del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio che: entro trenta giorni dalla richiesta scritta di chi vi abbia interesse non compie un atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo