- Secondo quale fattispecie di illecito viene considerato dal T.U.A. il tentativo di sottrazione all'accertamento o al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici?   Viene considerato come reato consumato, ragion per cui viene punito con la stessa pena prevista per il reato consumato.

- Si può affermare che l'imposta sulle accise è tassata alla fonte?   Falso.

- Sono esenti da pagamento dell'accisa le bevande alcoliche utilizzate per la produzione di aceto?   Sì, sono esenti.

- Sono previsti poteri esclusivi per la Guardia di Finanza per l'espletamento dei controlli sull'applicazione dell'accisa sull'energia elettrica?   No, ad eccezione di quelli previsti all'art. 18 del T.U.A..

- Su quanti e quali riferimenti si basano i criteri ordinari di ripartizione delle competenze nel settore delle accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi?   Si basano su due riferimenti: 1) l'ubicazione dell'impianto gestito dal soggetto da sottoporre a controllo e la sua sede amministrativa (se questa risulta un mero recapito, una semplice domiciliazione, un luogo di sola tenuta della contabilità senza esplicazione di alcuna attività, si deve avere riguardo al luogo di effettivo esercizio di quest'ultima); 2) la qualifica rivestita dal contribuente nel particolare settore impositivo, le caratteristiche volumetriche dell'impianto ed il volume d'affari.

- Sulle cessioni e sulle importazioni dei tabacchi lavorati di cui agli art, 39-bis e 39-ter D.Lgs. 504/1995, è dovuta l'imposta sul valore aggiunto?   Si, l'I.V.A. è dovuta, in una sola volta, a seconda dei casi dal depositario autorizzato che effettua l'immissione in consumo ovvero dal destinatario registrato o dal rappresentante fiscale con l'aliquota ordinaria vigente applicata sul prezzo di vendita al pubblico, al netto dell'ammontare della stessa imposta.