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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Notaio - quesiti di difficoltà alta

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Tano, proprietario di una barca a vela ormeggiata nel porto di Trani, intende raggiungere tale porto con un'altra barca e pertanto chiede a Nella e Pino di accompagnarlo con una barca a vela di eguali caratteristiche e valore, che Lia gli ha dato in comodato per tale scopo e che non è stata stimata al tempo del contratto. Dopo un piacevole viaggio, essi arrivano a Trani con la barca di Lia e la ormeggiano vicino a quella di Tano. Durante la notte scoppia un incendio fortuito nel porto; Pino, accortosene, avverte Tano, il quale, dovendo scegliere quale delle due barche salvare dall'incendio, aiutato da Nella e Pino, porta la propria barca fuori dal porto. Pertanto la barca di Tano viene salvata dall'incendio, che invece raggiunge la barca di Lia causandone l'affondamento. In questo caso chi è responsabile del perimento della barca di Lia?   Tano
Terzo è debitore di una somma di denaro nei confronti di Primo. Terzo e Secondo convengono che quest'ultimo assuma il debito di Terzo. In assenza di una dichiarazione liberatoria espressa da parte di Primo, l'adesione di questi libera Terzo nei confronti dello stesso?   Sì, solo se la liberazione di Terzo costituisce condizione espressa della stipulazione fra Terzo e Secondo
Terzo, debitore nei confronti di Secondo, assegna a quest'ultimo il nuovo debitore Primo il quale si obbliga nei confronti di Secondo. Secondo dichiara espressamente di liberare Terzo. Se Primo diviene insolvente successivamente all'assunzione del debito nei confronti di Secondo, può quest'ultimo agire nei confronti di Terzo?   No, salvo che Secondo ne abbia fatto espressa riserva
Terzo, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Sempronio, Calpurnio e Primo, di cui i primi due gli sono premorti; Sempronio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Filano, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Mevio; Calpurnio aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Tizio il quale aveva avuto tre figli a nome Quarto, Remo e Secondo. Tenuto conto che Secondo, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Sempronia, l'eredità relitta da Terzo spetterà:   un terzo a Primo, un terzo a Mevio e per l'altro terzo a Quarto e Remo
Tizia dona la piena proprietà del fondo Tuscolano a favore di Caio, in riguardo del futuro matrimonio di quest'ultimo con Caia, la cui data di celebrazione è stata già fissata. Venti giorni dopo le nozze, Caia muore in un incidente stradale, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il marito Caio e il fratello Tizio, che tre giorni dopo accettano l'eredità con beneficio di inventario. Una settimana dopo il funerale di Caia, Sempronio fa sapere a Tizio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Caio
Tizia dona la piena proprietà del fondo Tuscolano a favore di Mevio e di Caia, in riguardo del loro futuro matrimonio, la cui data di celebrazione è stata già fissata. Quindici giorni prima della data stabilita per le nozze, Caia muore, dopo aver istituito, con testamento olografo, eredi, in parti uguali fra loro, la domestica Sempronia e Mevio. Trascorsa una settimana dal funerale di Caia, Tizio fa sapere a Mevio e Sempronia, i quali hanno già accettato l'eredità di Caia, di essere interessato all'acquisto con efficacia immediata della piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può vendere tale diritto?   Tizia
Tizia dona, riservandone l'usufrutto a proprio vantaggio e dopo di lei a vantaggio della sorella Mevia che contestualmente accetta, il fondo Tuscolano a favore di Caio, figlio di Mevia, in riguardo del futuro matrimonio di Caio con Caia, la cui data di celebrazione è stata fissata per l'anno seguente. Quindici giorni dopo le nozze, Caia muore in un incidente stradale, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il fratello Tizio e Caio, che tre giorni dopo accettano l'eredità. Una settimana dopo il funerale di Caia, muore anche Mevia e Sempronio fa sapere a Tizio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Caio e Tizia
Tizia dona, riservandone l'usufrutto a proprio vantaggio e dopo di lei a vantaggio della sorella Mevia che contestualmente accetta, il fondo Tuscolano a favore di Caio, figlio di Mevia, in riguardo del futuro matrimonio di Caio con Caia, la cui data di celebrazione è stata fissata per l'anno seguente. Venti giorni dopo le nozze, Caia muore, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il marito Caio e il fratello Tizio, che tre giorni dopo accettano l'eredità. Una settimana dopo il funerale di Caia, muore anche Tizia e Sempronio fa sapere a Tizio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Caio e Mevia
Tizia dona, riservandone l'usufrutto a proprio vantaggio e dopo di lei a vantaggio dell'amico Tizio che contestualmente accetta, il fondo Tuscolano a favore di Caio, figlio della sorella Mevia, in riguardo del futuro matrimonio di Caio con Caia, la cui data di celebrazione è stata fissata per l'anno seguente. Venti giorni dopo le nozze, Caia muore, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il fratello Tizio e Caio, che tre giorni dopo accettano l'eredità. Una settimana dopo il funerale di Caia, anche Tizia muore e Sempronio fa sapere a Tizio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può far acquistare a Sempronio tale diritto?   Tizio e Caio
Tizia dona, riservandone l'usufrutto per la durata di vent'anni a proprio vantaggio, il fondo Tuscolano a favore di Caio, figlio della sorella unilaterale Mevia, in riguardo del futuro matrimonio di Caio con Caia, la cui data di celebrazione è stata già fissata per l'anno seguente. Quindici giorni dopo le nozze, Caia muore, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il marito Caio e il fratello Tizio, che tre giorni dopo accettano l'eredità con beneficio di inventario. Una settimana dopo il funerale di Caia, Sempronio fa sapere a Tizio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Caio e Tizia
Tizia dona, riservandone l'usufrutto per la durata di vent'anni a proprio vantaggio, il fondo Tuscolano a favore di Caio, figlio della sorella unilaterale Mevia, in riguardo del futuro matrimonio di Caio con Caia, la cui data di celebrazione è stata fissata per l'anno seguente. Venti giorni dopo le nozze, Caia muore, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il marito Caio e il fratello Tizio, che tre giorni dopo accettano l'eredità con beneficio di inventario. Una settimana dopo il funerale di Caia, anche Tizia muore e Sempronio fa sapere a Tizio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Caio
Tizia e Caio, vicini di casa, al fine di prevenire una lite che può sorgere tra loro in ordine a una zona di terreno sita tra le rispettive abitazioni, concludono una transazione facendosi reciproche concessioni. In particolare Tizia si obbliga a corrispondere a Caio una ingente somma di denaro entro dieci anni e a dare una garanzia se entro cinque anni non avrà ancora pagato l'intera somma dovuta. Dopo cinque anni, Tizia, volendo dare la garanzia promessa, si reca dal notaio e gli chiede chiarimenti sul contenuto dell'obbligo di garanzia assunto; tenuto conto che non sono stati determinati il modo e la forma della garanzia da dare, il notaio risponderà che:   Tizia può prestare a sua scelta un'idonea garanzia reale o personale, ovvero altra sufficiente cautela
Tizia, coniugata con Tizio, del quale è stata dichiarata la morte presunta nel 1978, ha ereditato l'appartamento Alfa dal padre Tizione. Nel 1997 Tizia ha contratto nuove nozze con Caio dal quale ha avuto il figlio Caietto. Con atto pubblico Tizia e Caio hanno costituito in fondo patrimoniale l'appartamento Alfa di proprietà di Tizia e l'appartamento Beta di proprietà di Caio, stabilendo che la proprietà di ciascun appartamento rimanesse all'originario proprietario. Tizio nell'anno 2000 improvvisamente ritorna e Tizia e Caio si recano dal notaio chiedendo quali siano le conseguenze di tale ritorno in relazione al caso sopra esposto, posto che Caietto è minorenne. Il notaio dirà loro:   che, a norma del codice civile, il loro matrimonio è nullo e che, tuttavia, il fondo durerà fino al compimento della maggiore età di Caietto
Tizia, debitrice di Caio della somma di quindicimila euro, a garanzia del pagamento dà in pegno un prezioso vaso cinese allo stesso Caio che lo prende in consegna e lo custodisce diligentemente. Alcuni giorni dopo la costituzione del pegno il vaso, che non era coperto da assicurazione, a causa di una scossa tellurica, si rompe. In questo caso:   Caio può chiedere a Tizia che gli sia prestata idonea garanzia su altri beni ed in mancanza l'immediato pagamento dei quindicimila euro
Tizia, diciassettenne ha per tutore e protutore Caio e Caia cari amici dei suoi defunti genitori. Sussistendo gravi motivi, è stata presentata istanza al tribunale per i minorenni affinché Tizia sia ammessa a contrarre matrimonio con Caietto, figlio maggiorenne di Caio e Caia. Tizia e Caietto si recano dal notaio con l'intento di stipulare una convenzione matrimoniale di separazione dei beni. Il notaio dirà loro che la convenzione matrimoniale:   può essere stipulata solo dopo che sia divenuto efficace il decreto con il quale il tribunale per i minorenni ammette Tizia al matrimonio e nomina un curatore speciale che assista Tizia nella stipulazione delle convenzioni matrimoniali
Tizio acquista da Caio un appartamento in Roma per il quale il venditore aveva ottenuto, all'epoca del suo acquisto, un mutuo da Sempronio garantito da ipoteca di primo grado concessa da Mevio su un cespite di sua proprietà. Tizio nell'atto di acquisto si accolla il debito residuo di Caio verso Sempronio e quest'ultimo, presente alla stipula, aderisce alla stipulazione dichiarando espressamente di liberare il debitore originario Caio. In tal caso la garanzia ipotecaria:   si estingue, se Mevio non consente espressamente a mantenerla
Tizio cede tutti i suoi beni, fra cui immobili, ai propri creditori incaricandoli di liquidare le sue attività per il soddisfacimento dei loro crediti. Caio, prima dell'atto di cessione, aveva comprato da Tizio uno degli immobili ricompresi in tale cessione. In questo caso la trascrizione dell'acquisto a favore di Caio:   Non ha effetto rispetto ai creditori solo se eseguita dopo che la cessione dei beni è stata trascritta
Tizio che, senza delegazione del debitore Caio, assume il debito di questi verso il creditore Sempronio, può opporre allo stesso Sempronio le eccezioni relative ai suoi rapporti con Caio?   No, se non si è convenuto diversamente
Tizio compra da Caio l'appartamento Alfa con patto di riscatto. Dopo cinquanta giorni dalla scadenza del termine per l'esercizio del riscatto, Tizio vende il detto appartamento a Mevio. Trascorsi altri quindici giorni viene eseguita la trascrizione della dichiarazione di riscatto fatta da Caio un giorno prima della scadenza del termine; tre giorni dopo viene eseguita la trascrizione dell'atto di alienazione a Mevio. Restano salvi i diritti acquistati da quest'ultimo?   No
Tizio compra da Caio l'appartamento Alfa con patto di riscatto. Dopo dieci giorni dalla scadenza del termine per l'esercizio del riscatto, Tizio vende il detto appartamento a Mevio, con atto che viene trascritto dopo cinque giorni. Trascorsi altri sessanta giorni viene eseguita la trascrizione della dichiarazione di riscatto fatta da Caio una settimana prima della scadenza del termine. Restano salvi i diritti acquistati da Mevio?   Sì
Tizio compra da Caio l'appartamento Alfa con patto di riscatto. Dopo dieci giorni dalla scadenza del termine per l'esercizio del riscatto, Tizio vende il detto appartamento a Mevio. Trascorsi altri sessanta giorni, viene eseguita la trascrizione della dichiarazione di riscatto fatta da Caio due giorni prima della scadenza del termine. Restano salvi i diritti acquistati da Mevio?   Sì, ma solo se l'atto di acquisto da parte di Mevio è stato trascritto anteriormente alla trascrizione della dichiarazione di riscatto
Tizio compra da Caio l'appartamento Alfa con patto di riscatto. Dopo quaranta giorni dalla scadenza del termine per l'esercizio del riscatto, Tizio vende il detto appartamento a Mevio, con atto trascritto il giorno successivo. Trascorsi altri sei giorni viene eseguita la trascrizione della dichiarazione di riscatto fatta da Caio un giorno prima della scadenza del termine. Restano salvi i diritti acquistati da Mevio?   No
Tizio compra il fondo Tuscolano da Caio, possessore del fondo stesso. Dopo un mese dalla trascrizione dell'atto di compravendita, viene trascritta contro Caio domanda giudiziale atta a interrompere il corso dell'usucapione del fondo Tuscolano. L'interruzione ha effetto riguardo a Tizio?   Sì, ma dalla data della trascrizione della domanda giudiziale
Tizio con lo stesso contratto ha venduto a Caio, per un solo e medesimo prezzo convenuto a corpo, il fondo rustico Corneliano della superficie dichiarata in atto di metri quadrati 25.000 e il fondo rustico Tuscolano della superficie dichiarata in atto di metri quadrati 35.000. I fondi hanno le medesime caratteristiche. Dopo la vendita è risultato che la superficie reale è maggiore di mq. 8.000 in un fondo e minore di mq. 4.000 nell'altro, rispetto a quelle dichiarate in contratto. Tizio e Caio si recano dal notaio chiedendogli quale sia la disciplina da applicare. Il notaio risponderà che:   si fa la compensazione fino alla debita concorrenza, con diritto al supplemento del prezzo a favore di Tizio, salva la facoltà di Caio di recedere dal contratto
Tizio con sentenza in data 1 giugno 1998 viene immesso nel possesso temporaneo dei beni del proprio fratello Caio di cui è unico erede legittimo e la cui ultima notizia risale al 24 marzo 1993. Successivamente Mevia, con la quale Caio aveva avuto una relazione sentimentale, esibisce copia di un testamento pubblico ricevuto dal notaio Remolo Romani in data 1 ottobre 1990 col quale Caio la nominava unica erede. Quali azioni può intraprendere Mevia a tutela delle proprie ragioni?   Può escludere Tizio dal possesso o farvisi associare
Tizio concesse a Caio, noto allevatore di bestiame, l'usufrutto, senza possibilità di vendita, su una mandria costituita da duecento capi. Dopo tre mesi, dieci mucche muoiono; in tal caso Caio:   è tenuto a surrogare gli animali periti, fino alla concorrente quantità dei nati, dopo che la mandria ha cominciato ad essere mancante del numero primitivo
Tizio conclude con Caio una vendita su documenti avente per oggetto cose in viaggio tra Roma e Milano. Tra i documenti consegnati a Caio, tutti regolari, è compresa la polizza di assicurazione per i rischi del trasporto. In tal caso i rischi a cui si trova esposta la merce in viaggio sono a carico del compratore Caio dal momento:   della consegna della merce al vettore, salvo che Tizio al tempo del contratto di compravendita fosse a conoscenza della perdita o dell'avaria della merce ma le avesse in mala fede taciute a Caio
Tizio conclude con Caio una vendita su documenti avente per oggetto cose in viaggio tra Roma e Milano. Tra i documenti consegnati a Caio, tutti regolari, è compresa la polizza di assicurazione per i rischi del trasporto. Successivamente Caio viene a conoscenza che la merce, a causa di un incidente fortuito, era andata perduta dopo la consegna al vettore ma prima della conclusione del contratto di compravendita e della consegna dei documenti. In tal caso, tenuto conto che Tizio, al tempo del contratto di compravendita non era a conoscenza della perdita della merce, i rischi a cui si trova esposta la merce dal momento della consegna al vettore sono a carico:   del compratore Caio
Tizio conclude con Caio una vendita su documenti avente per oggetto cose in viaggio tra Roma e Milano. Tra i documenti consegnati a Caio, tutti regolari, è compresa la polizza di assicurazione per i rischi del trasporto. Successivamente Caio viene a conoscenza che la merce, a causa di un incidente fortuito, era andata perduta dopo la consegna al vettore ma prima della conclusione del contratto di compravendita e della consegna dei documenti. In tal caso, tenuto conto che Tizio, al tempo del contratto di compravendita era a conoscenza della perdita della merce ma l'aveva in mala fede taciuta, i rischi a cui si trova esposta la merce dal momento della consegna al vettore sono a carico:   del venditore Tizio
Tizio conferisce a Sempronia procura a contrarre matrimonio con Caia dalla quale ha avuto un figlio non ancora riconosciuto. Tizio muore qualche giorno prima della celebrazione del matrimonio per procura e Caia chiede al giudice il provvedimento di legittimazione del figlio.   La legittimazione può essere pronunziata nel caso in cui dalla procura risulti almeno la volontà di riconoscere
Tizio costituisce diritto di usufrutto per la durata di venti anni a favore di Caio relativamente a un villino di sua proprietà. Trascorsi dieci anni dalla costituzione di usufrutto Caio concede in locazione detto villino per esigenze abitative di natura transitoria (villeggiatura) a favore di Sempronio per la durata di nove anni. Se dopo un anno dalla stipula del contratto notarile di locazione Caio muore, a norma del codice civile la locazione:   Non può durare oltre il quinquennio dalla cessazione dell'usufrutto
Tizio costituisce su un villino di sua proprietà un usufrutto vitalizio a favore di Caio. Quest'ultimo, con scrittura privata registrata il giorno successivo, concede in locazione detto villino per esigenze abitative a carattere transitorio (villeggiatura) a favore di Sempronio, per la durata di sette anni. Dopo un anno dalla conclusione del contratto di locazione Caio muore. A norma del codice civile, la locazione:   Continua, ma non oltre il quinquennio dalla cessazione dell'usufrutto
Tizio costituisce un usufrutto ventennale su un villino di sua proprietà a favore di Caio. Trascorsi quattordici anni dalla costituzione dell'usufrutto, Caio concede in locazione detto villino, per esigenze abitative di carattere transitorio (villeggiatura), a favore di Sempronio, per la durata di nove anni, mediante scrittura privata registrata il giorno successivo. Scaduto il termine di durata dell'usufrutto, a norma del codice civile la locazione:   Non dura se non per l'anno in corso al tempo in cui cessa l'usufrutto
Tizio deve a Caio cinquemila euro a titolo di mutuo. A sua volta Caio deve a Tizio cinquemila euro quale prezzo di una compravendita. Successivamente Caio cede a Sempronio il credito vantato nei confronti di Tizio. La cessione non viene accettata da Tizio, ma gli viene notificata. Divenuti esigibili entrambi i crediti, Tizio può opporre a Sempronio in compensazione il credito verso Caio?   Sì
Tizio deve a Caio euro cinquemila a titolo di mutuo. A sua volta Caio deve a Tizio cinquemila euro quale prezzo di una compravendita. Successivamente Caio cede a Sempronio il credito vantato nei confronti di Tizio. La cessione non viene accettata da Tizio nè gli viene notificata. Divenuti esigibili entrambi i crediti, Tizio può opporre a Sempronio in compensazione il credito verso Caio?   Sì
Tizio deve a Caio euro cinquemila a titolo di mutuo. A sua volta Caio deve a Tizio euro cinquemila quale prezzo di una compravendita. Successivamente Caio cede a Sempronio il credito vantato nei confronti di Tizio, che accetta puramente e semplicemente la cessione. Divenuti esigibili entrambi i crediti, Tizio può opporre in compensazione a Sempronio il credito verso Caio?   No
Tizio dona la piena proprietà del fondo Tuscolano a favore di Mevio, figlio della sorella unilaterale Tizia, in riguardo del futuro matrimonio di Mevio con Caia, la cui data di celebrazione è stata già fissata. Quindici giorni prima della data stabilita per le nozze, Caia muore, dopo aver istituito, con testamento olografo, unici eredi, in parti uguali fra loro, il fratello Caio e Mevio, i quali tre giorni dopo accettano l'eredità. Una settimana dopo il funerale di Caia, Sempronio fa sapere a Mevio di essere interessato all'acquisto con efficacia immediata della piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può vendere tale diritto?   Tizio
Tizio dona la piena proprietà del fondo Tuscolano a favore di Mevio, figlio della sorella unilaterale Tizia, in riguardo del futuro matrimonio di Mevio con Caia, la cui data di celebrazione è stata già fissata. Venti giorni dopo le nozze, Caia muore, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il marito Mevio e il fratello Caio, che tre giorni dopo accettano l'eredità. Una settimana dopo il funerale di Caia, Sempronio fa sapere a Tizio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Mevio
Tizio dona la piena proprietà del fondo Tuscolano a favore di Mevio, in riguardo del futuro matrimonio di quest'ultimo con Caia, la cui data di celebrazione è stata gia' fissata. Quindici giorni prima della data stabilita per le nozze, Caia muore, dopo aver istituito erede universale l'unico fratello Caio. Una settimana dopo l'accettazione dell'eredità da parte di Caio, Sempronio fa sapere a Mevio di essere interessato all'acquisto con efficacia immediata della piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può vendere tale diritto?   Tizio
Tizio dona, riservandone l'usufrutto a proprio vantaggio e dopo di lui a vantaggio della sorella Tizia che contestualmente accetta, il fondo Tuscolano a favore di Mevio, figlio di Tizia, in riguardo del futuro matrimonio di Mevio con Caia, la cui data di celebrazione è stata fissata per l'anno seguente. Venti giorni dopo le nozze, Caia muore, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il marito Mevio e il fratello Caio, che tre giorni dopo accettano l'eredità con beneficio di inventario. Una settimana dopo il funerale di Caia, muore anche Tizio e Sempronio fa sapere a Tizia di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Mevio e Tizia
Tizio dona, riservandone l'usufrutto a proprio vantaggio e dopo di lui a vantaggio dell'amico Caio che contestualmente accetta, il fondo Tuscolano a favore di Mevio, figlio della sorella Tizia, in riguardo del futuro matrimonio di Mevio con Caia, la cui data di celebrazione è stata fissata per l'anno seguente. Venti giorni dopo le nozze, Caia muore, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il fratello Caio e Mevio, che tre giorni dopo accettano l'eredità. Una settimana dopo il funerale di Caia, anche Tizio muore e Sempronio fa sapere a Mevio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Mevio e Caio
Tizio dona, riservandone l'usufrutto per la durata di vent'anni a proprio vantaggio, il fondo Tuscolano a favore di Mevio, in riguardo del futuro matrimonio di quest'ultimo con Caia, la cui data di celebrazione è stata fissata per l'anno seguente. Venti giorni dopo le nozze, Caia muore in un incidente stradale, lasciando a sè superstiti quali unici eredi legittimi il marito Mevio e il fratello Caio, che tre giorni dopo accettano l'eredità. Una settimana dopo il funerale di Caia, Sempronio fa sapere a Tizio di essere interessato a comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può fare acquistare a Sempronio tale diritto?   Tizio e Mevio
Tizio e Caia, maggiori di età, richiedono all'ufficiale di stato civile la pubblicazione per il loro matrimonio; Tizio, successivamente, senza giusto motivo, si rifiuta di contrarre il matrimonio, ricusando, quindi, di eseguire la promessa di matrimonio risultante dalla richiesta di pubblicazione. In questo caso:   Tizio è obbligato a risarcire il danno cagionato a Caia per le spese fatte e per le obbligazioni contratte a causa di quella promessa, ma il danno è risarcito entro il limite in cui le spese e le obbligazioni corrispondono alla condizione delle parti
Tizio e Caia, maggiori di età, richiedono all'ufficiale di stato civile le pubblicazioni per il loro matrimonio; Tizio, successivamente, si rifiuta di contrarre il matrimonio. In questo caso:   Tizio è obbligato a risarcire il danno cagionato a Caia per le spese fatte e per le obbligazioni contratte a causa di quella promessa, sempre che il rifiuto non sia stato determinato da giusto motivo
Tizio e Caia, maggiori di età, si promettono vicendevolmente il matrimonio per atto pubblico convenendo che in caso di inadempimento di una parte, questa dovrà trasferire all'altra un terreno edificabile già individuato; successivamente Caia, senza giusto motivo, si rifiuta di contrarre il matrimonio. In questo caso:   Caia è obbligata a risarcire il danno cagionato a Tizio per le spese fatte e per le obbligazioni contratte a causa di quella promessa, ma non a trasferire il terreno edificabile
Tizio e Caia, maggiori di età, si promettono vicendevolmente il matrimonio per scrittura privata convenendo che in caso di inadempimento di una parte, questa dovrà trasferire all'altra un appartamento già individuato. Tizio, successivamente, senza giusto motivo, si rifiuta di contrarre il matrimonio. In questo caso:   Tizio è obbligato a risarcire il danno cagionato all'altra parte per le spese fatte e per le obbligazioni contratte a causa di quella promessa, ma non a trasferire l'appartamento
Tizio e Caio amministratori, oltre che associati, dell'associazione riconosciuta Alfa non hanno voto:   Nelle deliberazioni dell'assemblea di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità
Tizio e Caio amministratori, oltre che associati, dell'associazione riconosciuta Alfa:   Non hanno diritto di voto nelle deliberazioni dell'assemblea di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità
Tizio e Caio avevano concluso un contratto di agenzia in virtù del quale Caio aveva assunto stabilmente l'incarico di promuovere per conto di Tizio, per un determinato periodo ed in una determinata zona, la conclusione di contratti di vendita delle scarpe prodotte da Tizio. Una volta scaduto il termine di durata del contratto, Tizio ha provveduto a pagare a Caio le provvigioni pattuite e l'indennità di cessazione del rapporto. Ricevuto tale pagamento, Caio richiede a Tizio il rimborso delle spese di agenzia sostenute nello svolgimento dell'attività per conto di Tizio il quale, però, si rifiuta di provvedere a tale ulteriore pagamento, ritenendolo non dovuto. Al fine di risolvere il contrasto, i due si rivolgono al notaio Romolo Romani chiedendogli se la pretesa di rimborso delle spese avanzata da Caio sia fondata. Il notaio risponderà loro che:   Caio non ha diritto al rimborso delle spese di agenzia
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di commissione con il quale Tizio si è impegnato a vendere, in nome proprio ma per conto di Caio, una macchina agricola di proprietà dello stesso Caio. Nel suddetto contratto, Caio ha espressamente vietato a Tizio di concedere dilazioni di pagamento. Quattro mesi dopo la conclusione del contratto di commissione, Tizio vende a Mevio la macchina agricola per il prezzo di diecimila euro da pagarsi in dieci rate mensili da mille euro cadauna. Poichè non esistono circostanze ignote a Caio tali da giustificare la dilazione di pagamento concessa da Tizio a Mevio, in tale ipotesi Caio può, tra l'altro:   esigere dal commissionario Tizio il pagamento immediato, salvo il diritto di Tizio di far propri i vantaggi che derivano dalla concessa dilazione
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di compravendita avente ad oggetto tre televisori. La vendita è stata fatta senza dilazione per il pagamento del prezzo. L'acquirente Caio, nonostante abbia già ricevuto i beni in oggetto e sia stato più volte sollecitato, si ostina a non voler pagare. Può Tizio, in mancanza del pagamento, riprendere il possesso dei suddetti televisori?   Sì, finchè questi si trovano presso Caio, purchè la domanda sia proposta entro quindici giorni dalla consegna e i beni si trovino nello stato in cui erano al tempo della consegna stessa
Tizio e Caio hanno concluso una transazione. Se la pretesa di Caio era temeraria, Tizio può chiedere l'annullamento della transazione?   Sì, ma solo se Caio era consapevole della temerarietà della sua pretesa
Tizio e Caio hanno stipulato un contratto con il quale Tizio ha alienato a Caio il fondo Tuscolano e, quale corrispettivo dell'alienazione, Caio si è impegnato a corrispondere congiuntamente a favore dei tre figli di Tizio - Primo, Secondo e Terzo - una rendita vitalizia per tutta la durata della vita di esso debitore. Dopo poco tempo Primo muore e nel contratto nulla è stato pattuito per l'ipotesi della morte dei vitaliziati. Caio, pertanto:   Dovrà continuare a corrispondere a Secondo e Terzo l'intera rendita
Tizio e Caio hanno stipulato un contratto di associazione in partecipazione con il quale Tizio, associante, ha attribuito a Caio, associato, una partecipazione agli utili di un affare verso il corrispettivo di un determinato apporto. Può Tizio attribuire partecipazioni per lo stesso affare ad altre persone senza il consenso di Caio?   No, salvo patto contrario
Tizio e Caio hanno svolto trattative per la vendita del fondo Tusculano, coltivato a frutteto, stabilendo un prezzo di 380.000 euro da pagarsi interamente a tre anni dalla data del contratto di compravendita ma accordandosi per la consegna del bene alla conclusione del contratto stesso. Essi si recano quindi dal notaio Romolo Romani per la stipula dell'atto e per avere chiarimenti in ordine agli accordi raggiunti con riferimento al prezzo e alla consegna. Il notaio risponderà loro che:   sul prezzo decorreranno gli interessi dalla data della consegna del bene a quella di pagamento, salva diversa pattuizione
Tizio e Caio sono comproprietari, per quote uguali, di un appartamento. Tizio, per far fronte a rilevanti ed impreviste spese, si trova costretto a vendere la sua quota sull'appartamento riservandosi, però, il diritto di riscattarla dall'acquirente Mevio entro i successivi cinque anni. Decorsi tre anni da tale vendita Caio intende chiedere la divisione giudiziale dell'appartamento. In questo caso Caio:   deve proporre la domanda anche nei confronti di Tizio
Tizio e Caio sono comproprietari, per quote uguali, di una villetta. Caio, per far fronte a rilevanti ed impreviste spese, si trova costretto a vendere la sua quota sull'intera villetta riservandosi il diritto di riscattarla dall'acquirente Mevio entro i successivi cinque anni. Decorsi tre anni da tale vendita Tizio intende chiedere la divisione giudiziale della villetta. In questo caso Tizio:   deve proporre la domanda anche nei confronti di Caio
Tizio e Caio sono gli unici contraenti di un contratto affetto da nullità per causa diversa dall'illiceità. Successivamente essi stipulano una transazione relativa a detto contratto. Dopo sei mesi Caio intende chiedere l'annullamento della transazione per il vizio del contratto originario. In questo caso:   Caio può chiedere l'annullamento solo se ignorava la causa di nullità del contratto originario
Tizio e Caio sono gli unici contraenti di un contratto affetto da nullità per causa diversa dall'illiceità. Successivamente essi stipulano una transazione relativa a detto contratto. Dopo un anno Tizio intende chiedere l'annullamento della transazione per il vizio del contratto originario. In questo caso:   Tizio può chiedere l'annullamento solo se ignorava la causa di nullità del contratto originario
Tizio e Caio, agricoltori, sono condebitori in solido verso Sempronio di una somma di danaro a titolo di mutuo e, a garanzia dell'adempimento dell'obbligazione, è stata costituita ipoteca su un fondo rustico di proprietà di Tizio e su un appartamento di proprietà di Caio. Successivamente Tizio e Sempronio convengono espressamente di novare l'obbligazione originaria e di sostituirla con l'obbligo, a carico del solo Tizio ma con effetto liberatorio per entrambi i condebitori, di effettuare determinati lavori nella prossima stagione su terreni dello stesso Sempronio. In tal caso l'ipoteca a garanzia del credito anteriore:   può essere riservata soltanto sul terreno del debitore Tizio
Tizio e Caio, fratelli agricoltori, sono condebitori in solido verso Sempronio di una somma di danaro a titolo di mutuo e, a garanzia dell'adempimento dell'obbligazione, è stata costituita ipoteca su un fondo rustico di proprietà di Tizio e su un appartamento di proprietà di Caio. Successivamente Tizio e Sempronio convengono che l'obbligazione di restituire la somma di danaro mutuata venga sostituita dall'obbligo, a carico del solo Tizio, ma con effetto liberatorio per entrambi i condebitori, di effettuare determinati lavori nella prossima stagione su terreni dello stesso Sempronio. In tal caso la garanzia del credito anteriore:   può essere riservata soltanto sul terreno del debitore Tizio che fa la novazione
Tizio e Caio, Martino e Sempronio, rispettivamente coniuge e unici figli di Tizia deceduta senza lasciare disposizioni testamentarie, ricevono in eredità da Tizia un fabbricato in Roma. Essi, con unico contratto ricevuto dal notaio Romolo Romani, hanno venduto l'intero fabbricato a Filano, riservandosi il diritto di riscattarlo entro quattro anni. Dopo due anni Caio intende esercitare il riscatto. In tal caso, sempre che Filano non esiga che Tizio, Caio, Martino e Sempronio esercitino congiuntamente il diritto di riscatto sopra l'intero fabbricato:   Caio può esercitare il riscatto solo per la quota di due noni
Tizio e Caio, Martino e Sempronio, rispettivamente coniuge e unici figli di Tizia deceduta senza lasciare disposizioni testamentarie, ricevono in eredità da Tizia un fabbricato in Roma. Essi, con unico contratto ricevuto dal notaio Romolo Romani, hanno venduto congiuntamente l'intero fabbricato a Filano, riservandosi il diritto di riscattarlo entro quattro anni. Dopo due anni Tizio intende esercitare il riscatto. In tal caso, sempre che Filano non esiga che Tizio, Caio, Martino e Sempronio esercitino congiuntamente il diritto di riscatto sopra l'intero fabbricato:   Tizio può esercitare il diritto di riscatto solo per la quota di un terzo
Tizio e Caio, soci per quote uguali della società "Alfa società in nome collettivo di Tizio", si recano dal notaio Romolo Romani in quanto intendono ridurre il capitale della società da euro cinquantamila a euro diecimila mediante contestuale rimborso ai soci delle quote pagate; chiedono al notaio di redigere l'atto relativo, da cui risulti espressamente il rimborso a ciascun socio della somma di euro ventimila e la corrispondente quietanza. Il notaio risponde che:   la riduzione di capitale può essere deliberata, ma non possono essere contestualmente rimborsate ai soci le quote pagate
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende vendere la nuda proprietà di detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende vendere con riserva della proprietà detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende donare la proprietà di detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende ipotecare detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende transigere una causa relativamente a detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende costituire servitù relativamente a detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende conferire in società la proprietà di detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende locare per dieci anni detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende costituire diritto di abitazione su detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende donare la nuda proprietà di detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende costituire usufrutto su detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale e ora vuol trasferire la proprietà di detto bene in sostituzione dell'adempimento di un suo debito. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende cedere ai suoi creditori detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende vendere detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende concedere in comodato detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende vendere con patto di riscatto detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è coniugato con Caia dal 1974 e il 21/9/1975 compra un appartamento, intervenendo da solo in atto. Il 2/1/1978 Tizio, unilateralmente, manifesta con atto notarile volontà contraria al regime di comunione legale ed ora intende conferire in Società di persone il godimento di detto bene. Valutata la ricevibilità della dichiarazione unilaterale di scelta di regime fatta da Tizio, si dica quale delle seguenti risposte è esatta in relazione all'atto che Tizio deve stipulare:   Il Notaio poteva ricevere la dichiarazione unilaterale di scelta di regime e Tizio può compiere da solo l'atto richiesto
Tizio è creditore di Caio di una somma di danaro e Sempronio ha concesso, a garanzia di tale debito, ipoteca sul proprio fondo Tusculano, mentre Mevio ha prestato fideiussione a garanzia dello stesso debito. Dovendo, però, Sempronio vendere tale fondo, si accorda con Tizio affinchè questi, verso il corrispettivo di una somma di danaro, rinunci alla garanzia ipotecaria. In tal caso il creditore Tizio:   deve imputare al debito principale quanto ha ricevuto, a beneficio del debitore Caio e del fideiussore Mevio
Tizio è creditore di Caio e, a garanzia del debito, Sempronio ha consentito l'iscrizione di una ipoteca su un proprio immobile. Se Mevio paga il debito di Caio e Tizio lo surroga nei suoi diritti, tale surrogazione ha effetto anche contro il terzo datore d'ipoteca?   Sì, purchè la surrogazione sia annotata in margine all'iscrizione dell'ipoteca
Tizio è creditore di Caio, il quale è titolare esclusivo dell'usufrutto legale di un appartamento di proprietà del figlio minore Caietto. Tizio intende iniziare un'azione esecutiva per recuperare il credito derivante da un atto compiuto da Caio per scopi estranei ai bisogni della famiglia, fatto di cui Tizio è a conoscenza. Il creditore in questo caso:   Non può espropriare l'usufrutto legale; non può agire, inoltre, sui frutti del bene di Caietto perchè era a conoscenza che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia
Tizio è creditore di Caio, il quale è titolare esclusivo dell'usufrutto legale di un fondo rustico di proprietà del figlio minore Caietto. Il debito è stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia. Tizio, per recuperare il credito, intende intraprendere un'azione esecutiva sui frutti dell'immobile; egli, pertanto, chiede al notaio Romani se è possibile. Il notaio risponderà che:   Tizio potrà agire sui frutti del fondo rustico di proprietà di Caietto solo se non era a conoscenza che il debito era stato contratto per scopi estranei ai bisogni della famiglia
Tizio è debitore di Caio di una somma di danaro e Mevio ha costituito, a garanzia di tale debito, ipoteca sul proprio fondo Tusculano. Filano, senza esservi delegato da Tizio, ne assume il debito verso Caio e quest'ultimo espressamente libera Tizio dalla sua obbligazione. In tal caso la garanzia ipotecaria costituita sul fondo Tusculano:   si estingue, se Mevio non consente espressamente a mantenerla
Tizio è debitore di Caio di una somma di danaro e Mevio ha costituito, a garanzia di tale debito, ipoteca sul proprio fondo Tusculano. Tizio assegna al suo creditore Caio un nuovo debitore, Sempronio, il quale si obbliga verso il creditore al pagamento del debito; Caio libera espressamente Tizio dalla sua obbligazione. In tal caso la garanzia ipotecaria costituita sul fondo Tusculano:   si estingue, se Mevio non consente espressamente a mantenerla
Tizio è debitore di una somma di denaro nei confronti di Caio. Tizio e Sempronio convengono che quest'ultimo assuma il debito di Tizio. In assenza di una dichiarazione liberatoria espressa da parte di Caio, l'adesione di questi libera Tizio nei confronti dello stesso?   Sì, solo se la liberazione di Tizio costituisce condizione espressa della stipulazione fra Tizio e Sempronio
Tizio è debitore: verso Caio della somma di euro 20.000, a garanzia della cui restituzione gli ha dato in pegno un quadro d'autore, come risulta da scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in data 10 ottobre 2000; verso Sempronio della somma di euro 10.000, a garanzia della cui restituzione gli ha dato in pegno, alla presenza di testimoni, un gioiello di famiglia, senza far ricorso ad alcuna scrittura; e verso Mevio della somma di euro 2.000 a garanzia della cui restituzione ha dichiarato di voler costituire in pegno l'orologio che usa quotidianamente e che pertanto non gli consegna, come risulta da scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in data 10 agosto 2000. In caso di inadempimento delle predette obbligazioni da parte di Tizio, chi fra i summenzionati creditori potrà far valere la prelazione?   Caio
Tizio è debitore: verso Mevio della somma di euro 20.000, a garanzia della cui restituzione gli ha dato in pegno un quadro d'autore, come risulta da scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in data 10 ottobre 2000; verso Sempronio della somma di euro 10.000, a garanzia della cui restituzione gli ha dato in pegno, alla presenza di testimoni, un gioiello di famiglia, senza far ricorso ad alcuna scrittura; e verso Caio della somma di euro 2.000 a garanzia della cui restituzione ha dichiarato di voler costituire in pegno l'orologio che usa quotidianamente e che pertanto non gli consegna, come risulta da scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in data 10 agosto 2000. In caso di inadempimento delle predette obbligazioni da parte di Tizio, chi fra i summenzionati creditori potrà far valere la prelazione?   Mevio
Tizio è debitore: verso Sempronio della somma di euro 20.000, a garanzia della cui restituzione gli ha dato in pegno un quadro d'autore, come risulta da scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in data 10 ottobre 2000; verso Caio della somma di euro 10.000, a garanzia della cui restituzione gli ha dato in pegno, alla presenza di testimoni, un gioiello di famiglia, senza far ricorso ad alcuna scrittura; e verso Mevio della somma di euro 2.000 a garanzia della cui restituzione ha dichiarato di voler costituire in pegno l'orologio che usa quotidianamente e che pertanto non gli consegna, come risulta da scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in data 10 agosto 2000. In caso di inadempimento delle predette obbligazioni da parte di Tizio, chi fra i summenzionati creditori potrà far valere la prelazione?   Sempronio
Tizio è possessore da cinque anni di un rudere di fabbricato, in stato di abbandono e con il tetto sfondato e privo di tegole da oltre un ventennio; decide, al fine di renderlo utilizzabile, di sostenere le spese per il ripristino del tetto, ma vuole che le spese da lui sostenute possano, comunque, essergli rimborsate dal proprietario. In questo caso:   Tizio ha diritto al rimborso, anche nel caso in cui sia possessore di mala fede
Tizio è proprietario di un suolo sul quale ha consentito l'iscrizione di un'ipoteca a garanzia di un debito verso Caio. Sempronio ha la proprietà superficiaria di un fabbricato esistente sul medesimo suolo ed ha concesso a Mevio l'iscrizione di un'ipoteca sulla proprietà superficiaria a garanzia di un debito. Tizio istituisce suo unico erede universale Sempronio e subito dopo muore. Quale sarà in tal caso la sorte delle due ipoteche?   Continuano a gravare separatamente i diritti stessi
Tizio e Sempronio con atto di divisione ricevuto dal notaio Romolo Romani hanno proceduto alla divisione dei beni loro pervenuti per successione del padre Filano. A Sempronio è stato assegnato il credito che il defunto vantava nei confronti di Caio il quale, quattro mesi dopo l'atto di divisione, diviene insolvente. A norma del codice civile:   Tizio non deve garanzia per l'insolvenza di Caio
Tizio è stato dichiarato interdetto per infermità di mente. Successivamente, nel corso del giudizio di revoca dell'interdizione, l'autorità giudiziaria, nel revocarla, ha dichiarato Tizio inabilitato. In questo caso, gli atti non eccedenti l'ordinaria amministrazione compiuti da Tizio dopo la pubblicazione della sentenza che revoca l'interdizione:   possono essere impugnati solo quando la revoca dell'interdizione è esclusa con sentenza passata in giudicato
Tizio è titolare del diritto di abitazione su un appartamento di Caio. Dopo la trascrizione del diritto di abitazione, sull'appartamento viene iscritta ipoteca a favore di Sempronio. Tizio acquista l'appartamento ipotecato e, non potendo pagare il creditore, rilascia il bene ipotecato. In seguito al rilascio, il diritto di abitazione:   Riprende efficacia
Tizio è titolare del diritto di usufrutto su titoli al portatore di proprietà di Caio e non presta la garanzia a cui è tenuto. In tal caso, a norma del codice civile, si osservano, tra le altre, le disposizioni seguenti:   i titoli si convertono in nominativi a favore del proprietario con il vincolo dell'usufrutto ovvero si depositano presso una terza persona, scelta dalle parti, o presso un istituto di credito, la cui designazione, in caso di dissenso, è fatta dall'autorità giudiziaria
Tizio è titolare del diritto di usufrutto su titoli al portatore di proprietà di Caio e non presta la garanzia a cui è tenuto. In tal caso, osservate le procedure previste dal codice civile, a chi appartengono gli interessi prodotti dai titoli?   A Tizio
Tizio è titolare del diritto di usufrutto su titoli al portatore di proprietà di Caio e presta la garanzia a cui è tenuto in misura insufficiente. In tal caso, osservate le procedure previste dal codice civile, a chi appartengono gli interessi prodotti dai titoli?   A Tizio
Tizio e Tizia genitori dell'undicenne Tizietto hanno contratto tra loro matrimonio successivamente alla nascita di Tizietto. Dopo due anni dal matrimonio riconoscono entrambi Tizietto quale loro figlio. In questo caso Tizietto acquista i diritti di figlio legittimo:   dal giorno del riconoscimento
Tizio e Tizia non coniugati e genitori del dodicenne Tizietto, contraggono tra loro matrimonio e riconoscono entrambi, nell'atto di matrimonio, Tizietto quale loro figlio. In questo caso Tizietto acquista i diritti di figlio legittimo:   dal giorno del matrimonio
Tizio e Tizia, coniugi in regime di separazione dei beni, comproprietari, nelle rispettive quote di 1/4 e 3/4, di un alloggio in Bologna hanno costituito un fondo patrimoniale destinando l'immobile suddetto a far fronte ai bisogni della famiglia. Non essendo diversamente stabilito nell'atto costitutivo del fondo, a chi spetterà la proprietà dell'immobile costituente il fondo patrimoniale, tenuto conto che i coniugi hanno tre figli tuttora minori?   A Tizio e Tizia in misura eguale
Tizio ha accettato con beneficio di inventario l'eredità di Caio; nell'asse ereditario sono comprese due navi iscritte nei relativi registri della capitaneria di porto di Genova e un appartamento a Messina. La successione si è aperta a Torino, Tizio è residente a Messina e Caio è deceduto a Milano. Tizio intende rilasciare i beni a favore dei creditori e dei legatari. Nel caso prospettato la dichiarazione di rilascio deve essere:   Trascritta nella capitaneria di porto di Genova, iscritta nel registro delle successioni di Torino, annotata nella conservatoria dei registri immobiliari di Torino, e trascritta nella conservatoria dei registri immobiliari di Messina
Tizio ha accettato con beneficio di inventario l'eredità di Caio; nell'asse ereditario sono comprese solo due navi iscritte nei relativi registri della capitaneria di porto di Genova. La successione si è aperta a Torino, Tizio è residente a Messina e Caio è deceduto a Milano. Tizio intende rilasciare i beni a favore dei creditori e dei legatari. Nel caso prospettato la dichiarazione di rilascio deve essere:   Trascritta nella capitaneria di porto di Genova, iscritta nel registro delle successioni di Torino e annotata nella conservatoria dei registri immobiliari di Torino
Tizio ha acquistato da Caio un terreno gravato da ipoteca a favore di Sempronio e, non potendo pagare il creditore, ha regolarmente rilasciato il bene. Prima dell'annotazione della dichiarazione di rilascio Tizio aveva concesso un'ipoteca a favore di Filano. Il rilascio pregiudica l'ipoteca iscritta a favore di Filano?   No
Tizio ha acquistato da Caio, con atto regolarmente trascritto, un immobile ipotecato a garanzia di un debito dello stesso Caio. Può Tizio, che non è personalmente obbligato, evitare l'espropriazione forzata promossa nei suoi confronti dai creditori ipotecari di Caio, rilasciando l'immobile ai creditori stessi?   Sì
Tizio ha acquistato dal rivenditore Caio un ciclomotore, sottoscrivendo un modulo prestampato, predisposto dal rivenditore per tutte le vendite di ciclomotori da lui effettuate. In detto contratto è previsto che il ciclomotore sarà consegnato dopo due mesi ed è contenuta una clausola che consente a Caio di aumentare il prezzo del ciclomotore senza che Tizio possa recedere se il prezzo finale è eccessivamente elevato rispetto a quello originariamente convenuto. Alcuni giorni dopo Tizio contesta a Caio l'efficacia della clausola suddetta. Per esigere il rispetto di tale clausola, Caio:   Ha l'onere di provare che la clausola sia stata oggetto di specifica trattativa con Tizio
Tizio ha assunto nei confronti di Caio una obbligazione alternativa per la quale, a scelta del creditore, dovrà restaurare gli affreschi della villa di Anzio di proprietà di Caio o, alternativamente, restaurargli un quadro antico. Se la prestazione di restaurare il quadro antico diviene impossibile per colpa del debitore Tizio, il creditore:   può scegliere l'altra prestazione o esigere il risarcimento del danno
Tizio ha assunto nei confronti di Caio una obbligazione alternativa per la quale, a scelta del creditore, dovrà restaurare gli affreschi della villa di proprietà di Caio o, alternativamente, restaurargli un quadro antico. Se la prestazione di restaurare il quadro antico diviene impossibile per colpa del creditore Caio, il debitore:   è liberato dall'obbligazione, salvo che il creditore preferisca esigere l'altra prestazione e risarcire il danno
Tizio ha assunto nei confronti di Caio una obbligazione alternativa per la quale, a scelta del debitore, dovrà restaurare gli affreschi della villa di proprietà di Caio o, alternativamente, restaurargli un quadro antico. Se la prestazione di restaurare il quadro antico diviene impossibile per colpa del creditore Caio, il debitore:   è liberato dall'obbligazione, qualora non preferisca eseguire l'altra prestazione e chiedere il risarcimento del danno
Tizio ha ceduto a Caio un suo credito verso Sempronio e la cessione è stata regolarmente notificata al debitore ceduto che però non l'ha accettata. In questo caso la compensazione che il debitore ceduto avrebbe potuto opporre al cedente:   Può essere opposta al cessionario, salvo che per i crediti sorti posteriormente alla notificazione
Tizio ha concesso in affitto a Caio la propria azienda commerciale per la durata di dieci anni. Decorsi sei anni dalla conclusione del contratto, si prospetta per Tizio l'opportunità di intraprendere una nuova attività avente il medesimo oggetto ed ubicata nella medesima via dell'azienda affittata. Per intraprendere tale attività senza rendersi inadempiente deve Tizio ottenere il consenso di Caio, considerato che nel contratto di affitto nulla è stato previsto al riguardo?   Sì, in ogni caso
Tizio ha concluso con Caio un contratto di associazione in partecipazione in forza del quale ha acquisito la partecipazione in ragione del venti per cento agli utili prodotti dall'impresa di quest'ultimo. A Caio si prospetta ora l'opportunità di ripetere l'operazione con Sempronio, alle medesime condizioni. Può egli, a quest'ultimo fine, prescindere dal consenso di Tizio?   No, salvo che Tizio e Caio abbiano pattuito tale possibilità nel contratto tra loro concluso
Tizio ha conferito appalto a Caio per la costruzione di un capannone industriale. Nel corso dell'esecuzione dell'opera e senza che si siano verificati fatti imputabili ad alcuna delle parti, si rende necessario apportare al progetto alcune variazioni, non di notevole entità, perchè l'opera possa essere realizzata a regola d'arte. Resosi conto di ciò, Caio interpella Tizio sul da farsi, ma i due non raggiungono un accordo. In questo caso:   spetta al giudice di determinare le variazioni da introdurre e le correlative variazioni del prezzo e, qualora l'importo delle variazioni superi il sesto del prezzo convenuto, Caio potrà recedere dal contratto e ottenere, secondo le circostanze, un'equa indennità
Tizio ha costituito a favore di Caio l'usufrutto per la durata di dieci anni su due appartamenti ed un terreno agricolo. Caio presta la garanzia a cui è tenuto in misura insufficiente. In tal caso, a norma del codice civile, si osservano, tra le altre, le disposizioni seguenti:   gli immobili sono locati o messi sotto amministrazione, salva la facoltà dell'usufruttuario di farsi assegnare per propria abitazione una delle case comprese nell'usufrutto
Tizio ha costituito a favore di Caio l'usufrutto per la durata di dieci anni su tre appartamenti. Caio non presta la garanzia a cui è tenuto. In tal caso, a norma del codice civile, si osservano, tra le altre, le disposizioni seguenti:   gli immobili sono locati o messi sotto amministrazione, salva la facoltà dell'usufruttuario di farsi assegnare per propria abitazione una delle case comprese nell'usufrutto
Tizio ha costituito a favore di Caio, noto allevatore di bestiame, l'usufrutto, senza possibilità di vendita, su una mandria di bovini costituita da duecento capi. Dopo tre mesi, la mandria perisce interamente per causa non imputabile a Caio; in tal caso Caio:   non è obbligato verso il proprietario che a rendere conto delle pelli o del loro valore
Tizio ha dato in pegno al proprio creditore Caio uno dei suoi quadri d'autore. Alcuni giorni dopo la costituzione del pegno e senza alcuna responsabilità di Caio, un incendio sviluppatosi nella casa in cui era diligentemente custodito il quadro, ne determina il totale perimento. Il codice civile riserva in questo caso al creditore qualche tutela?   Sì, il creditore può chiedere al debitore che gli sia prestata idonea garanzia su altri beni e, in mancanza, l'immediato pagamento del suo credito
Tizio ha donato a Caio il fondo Tusculano con patto di riversibilità per l'ipotesi di premorienza di Caio. Dopo poco tempo Caio concede ipoteca volontaria sul bene in oggetto a garanzia di un modesto debito che egli ha nei confronti di Sempronio e, successivamente, dona il fondo Tusculano al suo amico d'infanzia Mevio. Morto Caio, Tizio si reca dal notaio per sapere se può disporre del fondo Tusculano. Il notaio risponderà:   che il patto di riversibilità produce l'effetto di risolvere il trasferimento del fondo Tusculano e di farlo ritornare libero dall'ipoteca nella disponibilità di Tizio
Tizio ha il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di servitù di passaggio sul suolo di proprietà di Caio; può usucapire la proprietà del suolo stesso?   No, se il titolo del suo possesso non è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario
Tizio ha il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di superficie sul fabbricato adibito a magazzino di frutta e verdura edificato sul suolo di proprietà di Caio; può usucapire la proprietà del suolo stesso?   No, se il titolo del suo possesso non è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario
Tizio ha il possesso corrispondente all'esercizio del diritto di usufrutto sul fabbricato adibito a magazzino di frutta e verdura edificato sul suolo di proprietà di Caio; può usucapire la proprietà del suolo stesso?   No, se il titolo del suo possesso non è mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il diritto del proprietario
Tizio ha sottoposto a ipoteca, a favore del proprio creditore Caio, una villetta di sua proprietà. Dopo alcuni giorni dall'iscrizione dell'ipoteca nei registri immobiliari, per cause indipendenti dalla responsabilità di Caio, un incendio determina il deterioramento della villetta, che diventa insufficiente alla sicurezza del creditore. Il codice civile riserva in questo caso al creditore medesimo qualche tutela?   Sì, il creditore può chiedere al debitore che gli sia prestata idonea garanzia su altri beni e, in mancanza, l'immediato pagamento del suo credito
Tizio ha sottoposto a ipoteca, a favore del proprio creditore Caio, una villetta di sua proprietà. Dopo alcuni giorni dall'iscrizione dell'ipoteca nei registri immobiliari, per cause indipendenti dalla responsabilità di Caio, un incendio determina il totale perimento della villetta con conseguente insufficienza della sicurezza del creditore. Il codice civile riserva in questo caso al creditore qualche tutela?   Sì, il creditore può chiedere al debitore che gli sia prestata idonea garanzia su altri beni e, in mancanza, l'immediato pagamento del suo credito
Tizio ha stipulato con Caio un contratto di associazione in partecipazione in forza del quale ha acquisito la partecipazione in ragione del venti per cento agli utili prodotti dall'impresa di quest'ultimo. A Caio si prospetta ora l'opportunità di ripetere l'operazione con Sempronio, alle medesime condizioni. Può egli, a quest'ultimo fine, prescindere dal consenso di Tizio?   No, salvo che Tizio e Caio abbiano pattuito tale possibilità nel contratto tra loro stipulato
Tizio ha un unico figlio, Caio, al quale cinque anni fa ha dato a mutuo euro cinquecentomila per consentirgli di avviare una attività imprenditoriale, convenendo che tale somma sarebbe stata restituita dal mutuatario entro un anno. Poichè Caio, che non ha mai restituito la somma ricevuta a mutuo, versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento, Tizio è stato obbligato dall'autorità giudiziaria a versare al figlio euro mille al mese a titolo di alimenti e la sentenza ha riconosciuto a Caio gli arretrati a far tempo dalla proposizione della domanda giudiziale, quantificandone l'ammontare in euro duecentocinquantamila. Può Tizio opporre a Caio in compensazione il proprio credito di euro cinquecentomila?   No, neppure per gli arretrati
Tizio ha venduto a Caio la propria azienda commerciale pattuendo espressamente nel contratto che, unitamente all'azienda, si intendono trasferiti tutti i contratti in corso di esecuzione che non abbiano carattere personale; tra questi, vi è un contratto di somministrazione avente ad oggetto la fornitura periodica di beni di lusso, incidente marginalmente sul fatturato complessivo relativo all'azienda ceduta. Il somministrante Sempronio vuole recedere dal contratto in questione. A quali condizioni può farlo?   A condizione che sussista una giusta causa ed il recesso avvenga entro tre mesi dalla notizia del trasferimento
Tizio ha venduto a Caio un appartamento e le parti hanno stabilito che il venditore potrà, a sua scelta da effettuarsi entro tre mesi dalla vendita, esigere il prezzo pattuito o alternativamente ricevere da Caio la sua collezione di orologi d'epoca. Se il creditore non esercita la facoltà di scelta nel termine stabilito, questa:   passa al debitore
Tizio ha venduto a Caio, senza specificarne gli oggetti, l'eredità che aveva ricevuto dal nonno recentemente defunto e, prima della vendita a Caio, aveva venduto a Sempronio un piccolo tratto di terreno di compendio dell'eredità stessa, riscuotendo interamente il prezzo. Il contratto di vendita di eredità non contiene alcuna deroga alla disciplina prevista dal codice civile; pertanto in questo caso Tizio:   è tenuto a rimborsare Caio per il terreno venduto
Tizio ha venduto a termine a Caio titoli di credito soggetti a estrazione per premi o rimborsi, mediante contratto concluso anteriormente al giorno stabilito per l'inizio dell'estrazione. Durante la pendenza del termine a chi spettano i diritti e gli oneri derivanti dall'estrazione?   A Caio
Tizio ha venduto con patto di riscatto e muore lasciando più eredi. Ciascun coerede, sempre che il compratore non esiga il riscatto congiunto dell'intera cosa, può esercitare il diritto di riscatto:   Solo sopra la quota che gli spetta
Tizio ha venduto con patto di riscatto e muore lasciando più eredi. Uno di questi vuole esercitare il diritto di riscatto solo sopra la quota di sua spettanza; in questo caso il compratore:   Può esigere che tutti gli eredi esercitino congiuntamente il diritto di riscatto dell'intera cosa
Tizio intende costituire sul fondo Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Caio per una durata di cinquanta anni. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo contratto, nel quale prevedere espressamente il divieto assoluto per l'enfiteuta di disporre del proprio diritto sia per atto tra vivi, sia per atto di ultima volontà; il notaio risponderà loro che:   Per disposizione normativa inderogabile, nell'atto costitutivo dell'enfiteusi può essere vietato all'enfiteuta solo di disporre per atto tra vivi, in tutto o in parte, del proprio diritto, e per un tempo non maggiore di venti anni
Tizio intende costituire sul fondo Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Caio per una durata di cinquanta anni. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo contratto che preveda espressamente per l'enfiteuta il divieto decennale di disporre del proprio diritto per atto tra vivi; il notaio risponderà loro che:   Nell'atto costitutivo dell'enfiteusi può essere vietato all'enfiteuta di disporre per atto tra vivi del proprio diritto, per un tempo non maggiore di venti anni
Tizio intende costituire sul fondo Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Caio per una durata di ventidue anni. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; in particolare vorrebbero stabilire che tutte le imposte e gli altri pesi che gravano sul fondo siano a carico del concedente senza eccezione o limitazione alcuna. Il notaio risponderà loro che, salve le disposizioni delle leggi speciali:   tale obbligo può essere posto a carico del concedente, ma non può eccedere l'ammontare del canone
Tizio intende costituire sul fondo Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Mevio. A tal fine Tizio e Mevio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; in particolare desiderano prevedere che dopo la morte dell'enfiteuta, nel caso in cui segua la divisione tra i suoi eredi e il fondo venga goduto separatamente dagli stessi, ciascuno risponda per il pagamento del canone proporzionalmente al valore della sua porzione. Il notaio risponderà loro che:   Per disposizione normativa inderogabile, nel caso in cui segua la divisione e il fondo venga goduto separatamente dagli eredi dell'enfiteuta, ciascuno risponde del canone proporzionalmente al valore della sua porzione e pertanto per l'attuazione della loro volontà non occorre alcuna clausola contrattuale
Tizio intende costituire sul fondo Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Mevio. A tal fine Tizio e Mevio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; in particolare desiderano prevedere espressamente che dopo la morte dell'enfiteuta il pagamento del canone continui a gravare solidalmente su tutti gli eredi anche nel caso in cui segua la divisione e il fondo venga goduto separatamente. Il notaio risponderà loro che:   Per disposizione normativa inderogabile, nel caso in cui segua la divisione e il fondo venga goduto separatamente dagli eredi dell'enfiteuta, ciascuno risponde del canone proporzionalmente al valore della sua porzione
Tizio intende costituire sul fondo Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi perpetua a favore di Caio. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo contratto che preveda espressamente per l'enfiteuta il divieto trentennale di disporre del proprio diritto per atto tra vivi; il notaio risponderà loro che:   Per disposizione normativa inderogabile, nell'atto costitutivo dell'enfiteusi non può essere previsto un divieto trentennale di alienazione
Tizio intende donare all'amico Sempronio la piena proprietà della propria casa d'abitazione, stabilendo la riversibilità di detta casa a beneficio dell'altro amico Caio in caso di premorienza di Sempronio. Il notaio gli dirà che:   il patto di riversibilità può essere previsto solo a beneficio del donante Tizio. L'eventuale patto a favore di altri si considera non apposto
Tizio intende vendere a Caio il fondo Tusculano sottoponendo, però, l'atto alla condizione sospensiva che, entro un anno dalla data dell'atto, venga prolungato l'acquedotto comunale che permetterà l'irrigazione del fondo medesimo. Le parti chiedono al notaio Romolo Romani di inserire nel contratto di vendita una clausola in base alla quale i frutti del fondo, durante la pendenza della condizione, vengano percepiti dall'acquirente; il notaio Romolo Romani risponderà che:   la legge consente una simile pattuizione in mancanza della quale, ed in mancanza di diversa disposizione di legge, i frutti percepiti sono dovuti dal giorno in cui la condizione si è avverata
Tizio muore e la sua successione è regolata da testamento con il quale vengono nominati eredi in parti uguali la moglie del defunto Tizia e l'unico figlio Caio, viene legato al fratello del defunto Sempronio il fondo Corneliano ed infine viene legato all'amica del defunto Mevia un appartamento. Tizio in vita aveva donato alla madre Cornelia una villa in Roma. Risultando al momento dell'apertura della successione lesi i diritti dei legittimari, Cornelia si reca dal notaio il quale le dirà che le donazioni il cui valore eccede la quota della quale il testatore poteva disporre:   sono soggette a riduzione fino alla quota medesima e non si riducono se non dopo esaurito il valore dei beni di cui il testatore poteva disporre ed ha disposto per testamento
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge i due fratelli unilaterali Caio e Sempronio ed i genitori Primo e Seconda. L'eredità spetterà:   per un sesto a Caio, per un sesto a Sempronio, per due sesti a Primo e per due sesti a Seconda
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge i fratelli germani Primo, Secondo, Terzo e Quarto, i nonni paterni, Mevio e Filana, e il nonno materno Sempronio. L'eredità si devolve:   per metà ai fratelli germani Primo, Secondo, Terzo e Quarto in parti uguali fra loro, per un quarto a Mevio e Filana in parti uguali fra loro e per un quarto a Sempronio
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge i fratelli germani Primo, Secondo, Terzo e Quarto, i nonni paterni, Sempronio e Sempronia, e il nonno materno Mevio. L'eredità si devolve:   per metà ai fratelli germani Primo, Secondo, Terzo e Quarto in parti uguali fra loro, per un quarto a Sempronio e Sempronia in parti uguali fra loro e per un quarto a Mevio
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge i fratelli germani Sempronio, Roberto, Maria e Cornelia, i nonni paterni, Caio e Mevia, e la nonna materna Filana. L'eredità si devolve:   per metà ai fratelli germani Sempronio, Roberto, Maria e Cornelia in parti uguali fra loro, per un quarto a Caio e Mevia in parti uguali fra loro e per un quarto a Filana
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge i suoi due fratelli germani Caio e Mevio ed i genitori Primo e Seconda, i quali ultimi rinunziano all'eredità. Sono ancora in vita il nonno paterno Terzo e i nonni materni Sempronio e Mevia. L'eredità spetterà:   per metà a Caio e Mevio in parti uguali fra loro, per un quarto a Terzo e per un quarto a Sempronio e Mevia in parti uguali fra loro
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il fratello germano Caio ed i genitori Mevio e Mevia, i quali ultimi rinunziano all'eredità. Sono ancora in vita il nonno paterno Primo e i nonni materni Sempronio e Sempronia. L'eredità spetterà:   per metà a Caio, per un quarto a Primo, e per un quarto a Sempronio e Sempronia in parti uguali fra loro
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il fratello germano Caio, i nonni paterni Mevio e Filana e il nonno materno Sempronio. In tal caso l'eredità si devolve:   per metà a Caio, per un quarto a Mevio e Filana in parti uguali fra loro e per un quarto a Sempronio
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il fratello germano Mevio, i nonni paterni Sempronio e Caia e il nonno materno Caio. In tal caso l'eredità si devolve:   per metà a Mevio, per un quarto a Sempronio e Caia in parti uguali fra loro e per un quarto Caio
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il fratello unilaterale Caio e la nonna materna Filana. L'eredità si devolve:   per un terzo a Caio e per due terzi a Filana
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il fratello unilaterale Roberto e la nonna materna Maria. L'eredità si devolve:   per un terzo a Roberto e per due terzi a Maria
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il fratello unilaterale Sempronio e la nonna materna Mevia. L'eredità si devolve:   per un terzo a Sempronio e per due terzi a Mevia
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge la sorella unilaterale Filana e il nonno materno Caio. L'eredità si devolve:   per un terzo a Filana e per due terzi a Caio
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge la sorella unilaterale Maria e il nonno materno Roberto. L'eredità si devolve:   per un terzo a Maria e per due terzi a Roberto
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge la sorella unilaterale Mevia e il nonno materno Sempronio. L'eredità si devolve:   per un terzo a Mevia e per due terzi a Sempronio
Tizio muore senza aver fatto testamento e lasciando a sè superstiti la moglie Tizia ed i fratelli Sempronio e Filano. Tizio, in vita, aveva donato un appartamento in Roma all'amica Clelia. Essendo necessario integrare la quota riservata dalla legge a Tizia, le porzioni che spetterebbero a Sempronio e Filano:   Si riducono proporzionalmente nei limiti in cui è necessario per integrare la quota riservata a Tizia
Tizio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti esclusivamente il fratello germano Caio, i nipoti Tizia e Sempronio (figli della sorella germana Filana premorta), i genitori Primo e Mevia, il nonno materno Mevio e Quarto, fratello unilaterale di Primo. Primo e Mevia rinunciano entrambi all'eredità. In conseguenza, l'eredità medesima sarà devoluta:   a Mevio per un mezzo, a Caio per un quarto, a Tizia per un ottavo, a Sempronio per un ottavo
Tizio ottiene a titolo di mutuo da Mevia l'importo necessario per comprare un autocarro. Nel contratto di mutuo viene espressamente previsto a carico di Tizio l'obbligo di restituire la somma mutuata nel termine di sei anni e altresì l'obbligo di dare, nel termine di un anno, una garanzia, senza determinarne il modo e la forma. Trascorsi dieci mesi dalla conclusione del contratto di mutuo, Tizio si reca dal notaio per dare la garanzia promessa e, dopo avergli fatto presente di essere tuttora proprietario dell'autocarro, gli chiede se può adempiere l'obbligo di garanzia concedendo ipoteca sul fondo Corneliano, di sua proprietà ma gravato da servitù di passaggio a favore di un fabbricato rurale di cui è proprietaria la stessa Mevia; il notaio risponderà che:   Tizio può concedere ipoteca sul fondo Corneliano, in quanto chi è tenuto a dare una garanzia, senza che ne siano determinati il modo e la forma, può prestare a sua scelta un'idonea garanzia reale o personale, ovvero altra sufficiente cautela
Tizio ottiene a titolo di mutuo da Mevia l'importo necessario per comprare un elicottero. Nel contratto di mutuo, a carico di Tizio viene espressamente previsto l'obbligo di restituire la somma mutuata nel termine di dieci anni e altresì l'obbligo di dare, nel termine di cinque anni, una garanzia, senza determinarne il modo e la forma. Dopo quattro anni, Tizio si reca dal notaio per dare la garanzia promessa e, dopo avergli fatto presente di aver nel frattempo donato l'elicottero al primo figlio maschio di Mevia, gli chiede se può adempiere l'obbligo di garanzia concedendo ipoteca sul fondo Tuscolano, di sua proprietà ma gravato da servitù di scarico coattivo di acque impure a favore di un limitrofo fondo di proprietà della stessa Mevia; il notaio risponderà che:   Tizio può concedere ipoteca sul fondo Tuscolano, in quanto chi è tenuto a dare una garanzia, senza che ne siano determinati il modo e la forma, può prestare a sua scelta un'idonea garanzia reale o personale, ovvero altra sufficiente cautela
Tizio ottiene un prestito da Caio garantito da fideiussione dell'amico Primo e da ipoteca su un bene di proprietà di Sempronio. Caio, scaduto il termine per l'adempimento, si rivolge a Sempronio ottenendone il pagamento. Può Sempronio esercitare azione di regresso contro Primo?   Sì
Tizio possiede da due anni un rudere di fabbricato rurale da tempo abbandonato da Caio e vi ha apportato miglioramenti. Tizio ha diritto ad indennità per i suddetti miglioramenti?   Si, purchè questi sussistano al tempo della restituzione
Tizio possiede in buona fede un vecchio rudere di fabbricato rurale. In che misura il proprietario dovrà corrispondere l'indennità per i miglioramenti alla copertura ed agli infissi recati al fabbricato da Tizio?   In ragione dell'aumento di valore conseguito dal fabbricato per effetto dei miglioramenti
Tizio prende a mutuo da una banca una somma di denaro per estinguere un debito che ha nei confronti di Mevio, debito garantito da un'ipoteca concessa da Filano. Se Tizio nell'atto di mutuo surroga la banca nei diritti del creditore Mevio, la surrogazione ha effetto anche contro Filano?   Sì, purchè la surrogazione sia annotata in margine all'iscrizione dell'ipoteca
Tizio proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. L'anno successivo Caio dona il diritto di usufrutto sul fondo Tusculano al proprio fratello Martino. Quattro anni dopo muore Martino, vedovo, il quale ha disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Sempronio, nominando erede universale l'amico Mevio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Valerio. Filano, il quale è interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Martino si presenta dal notaio per sapere a chi dovrà indirizzare la propria proposta. Il notaio gli risponderà che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano è:   Valerio
Tizio proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. L'anno successivo Caio dona il diritto di usufrutto sul fondo Tusculano al proprio fratello Martino. Quattro anni dopo muore Caio, vedovo, il quale aveva già da tempo disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Mevio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Sempronio. Filano, il quale è interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Caio si presenta dal notaio per sapere a chi dovrà indirizzare la propria proposta. Il notaio gli risponderà che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano è:   Tizio
Tizio proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. L'anno successivo Caio dona il diritto di usufrutto sul fondo Tusculano al proprio fratello Martino. Quattro anni dopo muore Martino, vedovo, il quale ha disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Sempronio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Mevio. Filano, il quale è interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Martino si presenta dal notaio per sapere a chi dovrà indirizzare la propria proposta. Il notaio gli risponderà che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano è:   Mevio
Tizio proprietario di una barca a vela ormeggiata nel porto di Lipari, intende raggiungere tale porto con un'altra barca e pertanto chiede a Tizia e Caio di accompagnarlo con una barca a vela di eguali caratteristiche e valore, che Caia gli ha dato in comodato per tale scopo e che non è stata stimata al tempo del contratto. Dopo un piacevole viaggio, essi arrivano a Lipari con la barca di Caia e la ormeggiano vicino a quella di Tizio. Durante la notte scoppia un incendio fortuito nel porto; Tizia, accortasene, avverte Tizio, il quale, dovendo scegliere quale delle due barche salvare dall'incendio, aiutato da Tizia e Caio, porta la propria barca fuori dal porto. Pertanto la barca di Tizio viene salvata dall'incendio, che invece raggiunge la barca di Caia, causandone l'affondamento. In questo caso chi è responsabile del perimento della barca di Caia?   Tizio
Tizio simula la vendita di un prezioso vaso cinese a favore di Caio, al solo scopo di sottrarre il bene all'esecuzione dei propri creditori. Successivamente, Caio dona, mediante atto pubblico, il vaso a Sempronio. L'acquisto di Sempronio è valido?   Sì, purché sia in buona fede
Tizio vanta nei confronti di Caio un credito di cinquantamila euro garantito da ipoteca di secondo grado sul fondo Tusculano di proprietà di Caio stesso ed insufficiente a soddisfare le ragioni creditorie. Può Tizio, al fine di soddisfare il proprio credito, sottoporre a pignoramento il fondo Beta di recente acquistato da Caio e libero da ipoteche?   No, se non sottopone a pignoramento anche il fondo Tusculano
Tizio vende un piccolo tratto di terreno a Caio per consentirgli di ampliare il giardino annesso alla sua villetta realizzandovi un campo da tennis. Il terreno venduto a Caio viene stralciato dal parco della villa di famiglia pervenuta a Tizio per successione alla madre recentemente scomparsa. Successivamente Tizio vende a Mevio l'eredità ricevuta dalla madre senza precisare nulla in ordine alla vendita precedentemente effettuata nei confronti di Caio e senza derogare alla disciplina del codice civile. In questo caso la vendita tra Tizio e Mevio:   è valida ed efficace, ma Tizio deve rimborsare Mevio per il terreno venduto a Caio
Tizio vende una piccola porzione di terreno a Caio per consentirgli di ampliare il giardino annesso alla sua villetta realizzandovi un campo da tennis. Il terreno venduto a Caio viene stralciato dal parco della villa di famiglia pervenuta a Tizio per successione alla madre recentemente scomparsa. Successivamente Tizio vende a Mevio l'eredità ricevuta dalla madre senza precisare nulla in ordine alla vendita precedentemente effettuata nei confronti di Caio e senza derogare alla disciplina del codice civile. In questo caso Tizio:   è tenuto a rimborsare Mevio per il terreno venduto
Tizio vende, con patto di riscatto, la sua quota di un terzo sul fondo Tuscolano a Caio, il quale, con successivo atto di vendita, acquista la restante quota di due terzi del medesimo fondo da Sempronio e Mevio che si riservano anch'essi il diritto di riscatto. Decorso un anno dalla prima vendita e comunque entro la scadenza dei termini fissati per il riscatto in entrambi i contratti di vendita, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani chiedendogli se egli possa esercitare il riscatto della quota di un terzo da lui venduta. Il notaio risponderà:   che il riscatto della quota indivisa può essere da Tizio esercitato separatamente, e Caio non ha la facoltà di esigere che Sempronio e Mevio esercitino congiuntamente a Tizio il diritto di riscatto, in quanto il fondo Tuscolano non è stato venduto dai comproprietari congiuntamente e per intero
Tizio, a cui favore è stato costituito l'usufrutto vitalizio su una villa sita in Amalfi, non presta la garanzia a cui è tenuto. In tal caso, a norma del codice civile, si osservano, tra le altre, le disposizioni seguenti:   l'amministrazione della villa è affidata, con il consenso dell'usufruttuario, al proprietario o altrimenti a un terzo scelto di comune accordo tra proprietario e usufruttuario o, in mancanza di tale accordo, nominato dall'autorità giudiziaria
Tizio, a cui favore è stato costituito l'usufrutto vitalizio su una villa sita in Amalfi, presta la garanzia a cui è tenuto in misura insufficiente. In tal caso, a norma del codice civile, si osservano, tra le altre, le disposizioni seguenti:   l'amministrazione della villa è affidata, con il consenso dell'usufruttuario, al proprietario o altrimenti a un terzo scelto di comune accordo tra proprietario e usufruttuario o, in mancanza di tale accordo, nominato dall'autorità giudiziaria
Tizio, a garanzia di un credito che Caio ha nei suoi confronti, ha costituito ipoteca a favore di quest'ultimo su un immobile di sua proprietà. Caio, senza sottoporre a pignoramento il bene gravato da ipoteca, può pignorare altri immobili di Tizio?   No
Tizio, a garanzia di un credito nei confronti di Caio, ha dato in pegno a quest'ultimo uno dei suoi orologi da collezione. Caio, senza sottoporre a esecuzione il bene gravato da pegno, può pignorare altri beni di Tizio?   No
Tizio, a garanzia di un mutuo da lui contratto con Caio, concede ipoteca su un appartamento di sua proprietà. Dopo due mesi Tizio muore, i suoi eredi accettano puramente e semplicemente la sua eredità e presentano la relativa dichiarazione di successione. Il creditore Caio iscrive l'ipoteca a proprio favore solo dopo due mesi dalla morte di Tizio. In questo caso, il privilegio dello Stato per quanto riguarda l'imposta di successione:   Non ha effetto a danno del creditore Caio
Tizio, aderente ad un consorzio il cui contratto non deroga alle norme di legge in materia, ha venduto la sua azienda a Caio. Gli altri consorziati possono deliberare l'esclusione di Caio dal consorzio?   Sì, ma solo se sussiste una giusta causa
Tizio, aderente ad un consorzio tra imprenditori il cui contratto non deroga alle norme di legge in materia, muore lasciando unico erede legittimo Caio. Gli altri consorziati possono deliberare l'esclusione di Caio dal consorzio?   No
Tizio, artigiano ebanista, è debitore di Caio di una somma di danaro a titolo di mutuo e, a garanzia dell'adempimento dell'obbligazione, ha costituito ipoteca di primo grado sulla sua casa di Roma. Successivamente creditore e debitore stabiliscono concordemente che all'obbligo di versare la somma mutuata venga sostituito l'obbligo a carico di Tizio di realizzare alcuni mobili per la villa di Caio e, in tale accordo, le parti non hanno fatto alcun cenno all'ipoteca costituita a garanzia dell'obbligazione originaria. In tal caso l'ipoteca:   Si estingue, non avendo le parti convenuto espressamente di mantenerla per il nuovo credito
Tizio, bisognoso di assistenza, titolare di un diritto di abitazione su un appartamento in Roma, costituitogli a titolo oneroso da Caio, successivamente alla stipula assume un collaboratore familiare e chiede al notaio Romani di stipulare un atto integrativo con il quale Caio gli consenta di far abitare nell'appartamento anche il suddetto collaboratore, in quanto nulla era stato pattuito in proposito. Il notaio risponderà che:   Non è necessario stipulare alcun atto integrativo in quanto le persone che prestano i loro servizi al titolare del diritto possono abitare nell'appartamento
Tizio, Caio e Sempronio con atto di divisione si sono assegnati i beni a loro pervenuti per successione del padre Tizione. Successivamente Caio subisce evizione per causa anteriore alla divisione e chiede al notaio se può ripartire con gli altri coeredi il valore del bene evitto. Tenuto conto che nell'atto di divisione non era stata prevista alcuna pattuizione in merito all'evizione, il notaio dirà:   sì, in proporzione del valore che i beni attribuiti a ciascuno di essi hanno al tempo dell'evizione e tenuto conto dello stato in cui si trovavano al tempo della divisione
Tizio, Caio e Sempronio con atto di divisione, nel quale non era stata esclusa la garanzia per evizione, hanno proceduto alla assegnazione, secondo porzioni di uguale valore, dei beni a loro pervenuti per successione legittima del padre Tizione. Successivamente Tizio subisce evizione per causa anteriore alla divisione e chiede a Caio e a Sempronio che il valore del bene evitto sia ripartito fra tutti. Sempronio è insolvente. Cosa accade?   La parte per cui Sempronio è obbligato deve essere ugualmente ripartita tra Tizio e Caio
Tizio, Caio e Sempronio sono comproprietari del fondo Tusculano a vantaggio del quale è stata costituita una servitù di passaggio sul limitrofo fondo Corneliano. La servitù non è mai stata esercitata. Se a vantaggio del solo Caio si è verificata una causa di sospensione della prescrizione, essa giova anche agli altri comproprietari?   Sì
Tizio, Caio e Sempronio sono comproprietari del fondo Tusculano a vantaggio del quale è stata costituita una servitù di passaggio sul limitrofo fondo Corneliano. La servitù non è mai stata esercitata. Se a vantaggio del solo Caio si è verificata una causa di interruzione della prescrizione, essa giova anche agli altri comproprietari?   Sì
Tizio, Caio e Sempronio sono condebitori in solido nei confronti di Mevio a titolo di risarcimento danni della somma di diecimila Euro, oltre agli interessi legali. Tizio, che da molti anni è amico di Mevio, raggiunge con costui un accordo transattivo in base al quale la somma dovuta a Mevio ammonterà a soli novemila Euro senza interessi di sorta, purchè il pagamento avvenga entro dieci giorni dall'accordo. Nei confronti degli altri debitori in solido, tale transazione:   non produce effetto se questi non dichiarano di volerne profittare
Tizio, Caio e Sempronio sono creditori in parti uguali ed in solido nei confronti di Filano di una somma di denaro. Questi effettua una transazione con il solo Tizio. In questo caso:   la transazione non ha effetto nei confronti degli altri creditori, se questi non dichiarano di volerne profittare
Tizio, Caio e Sempronio sono creditori in solido in parti uguali verso Martino della somma di dodicimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Tizio, Martino diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il credito solidale di Caio e Sempronio nei confronti di Martino?   Sì, per ottomila euro
Tizio, Caio e Sempronio sono creditori in solido in parti uguali verso Martino della somma di quindicimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Tizio, Martino diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il credito solidale di Caio e Sempronio nei confronti di Martino?   Sì, per diecimila euro
Tizio, Caio e Sempronio sono creditori in solido nei confronti di Mevio a titolo di risarcimento del danno della somma di diecimila Euro, oltre agli interessi legali. Mevio, che da molti anni è amico di Tizio, raggiunge con costui un accordo transattivo in base al quale la somma dovuta ammonterà a soli novemila Euro senza interessi di sorta, purchè il pagamento avvenga entro dieci giorni dall'accordo. Nei confronti degli altri creditori in solido, tale transazione:   non produce effetto se questi non dichiarano di volerne profittare
Tizio, Caio e Sempronio sono creditori solidali nei confronti del debitore Mevio. La remissione del debito fatta solo da Tizio libera il debitore anche verso gli altri creditori?   Sì, ma solo per la parte spettante al creditore che ha fatto la remissione
Tizio, Caio e Sempronio sono debitori in parti uguali ed in solido nei confronti di Filano di una somma di denaro. Questi effettua una transazione con il solo Tizio. In questo caso:   la transazione non produce effetto nei confronti degli altri, se questi non dichiarano di volerne profittare
Tizio, Caio e Sempronio sono enfiteuti del fondo Corneliano di proprietà di Filano. Tizio intende promuovere l'affrancazione. In questo caso Tizio:   deve promuove l'affrancazione per la totalità e subentra nei diritti del concedente verso gli altri enfiteuti salva, a favore di questi, una riduzione proporzionale del canone
Tizio, Caio e Sempronio sono enfiteuti del fondo Tuscolano di proprietà di Filano e Martino. Tizio intende promuovere l'affrancazione. In questo caso Tizio:   può promuovere l'affrancazione per la quota che spetta a ciascun concedente o per la totalità
Tizio, Caio e Sempronio, imprenditori agricoli, sono comproprietari, in ragione di un quarto ciascuno del fondo rustico Corneliano. Si recano dal notaio al fine di formare il regolamento per l'ordinaria amministrazione e il miglior godimento del fondo; precisano però che Filano, medico, comproprietario del fondo in ragione del residuo quarto, non è d'accordo. Il notaio risponderà che a tal fine è sufficiente il consenso di Tizio, Caio e Sempronio in quanto:   essi rappresentano la maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote
Tizio, Caio e Sempronio, proprietari per quote uguali di un fabbricato in Roma, con unico contratto ricevuto dal notaio Romolo Romani hanno venduto congiuntamente l'intero piano terra di tale fabbricato a Filano, riservandosi il diritto di riscattarlo entro quattro anni. Dopo due anni Tizio intende esercitare il riscatto. In tal caso, sempre che Filano non esiga che tutti i venditori esercitino congiuntamente il diritto di riscatto dell'intero piano terra, Tizio:   potrà esercitare il diritto di riscatto solo per la quota di un terzo
Tizio, Caio e Sempronio, proprietari per quote uguali di un fabbricato in Roma, con unico contratto ricevuto dal notaio Romolo Romani hanno venduto congiuntamente l'intero piano terra di tale fabbricato a Filano, riservandosi il diritto di riscattarlo entro quattro anni. Dopo due anni Tizio intende esercitare il riscatto. In tal caso, sempre che Filano non esiga che tutti i venditori esercitino congiuntamente il diritto di riscatto dell'intero piano terra, Tizio:   potrà esercitare il diritto di riscatto solo sopra la quota che gli spettava
Tizio, Caio, Filano e Sempronio sono comproprietari, per quote uguali, di un fabbricato composto da sette unità immobiliari. Tizio, per far fronte a rilevanti ed impreviste spese, si trova costretto a vendere la sua quota dell'intero fabbricato, riservandosi il diritto di riscattarla dall'acquirente Mevio entro i successivi cinque anni. Decorsi tre anni da tale vendita Caio intende chiedere la divisione giudiziale dell'intero fabbricato. In questo caso Caio dovrà proporre la domanda:   nei confronti di Tizio, Filano, Sempronio e Mevio
Tizio, Caio, Mevio, Livio, Filano e Martino sono gli unici soci con quote uguali della "Alfa S.n.c. di Filano", con sede in Roma e di cui sono amministratori in via disgiuntiva Filano e Martino. In seguito ad un grave incidente stradale, Mevio subisce irreversibili danni cerebrali che ne determinano una totale incapacità d'intendere e di volere con la conseguente interdizione e nomina di un tutore nella persona di Sempronio. Tizio, Caio e Martino intendono deliberare la esclusione del socio Mevio e a tal fine si recano dal notaio Romolo Romani per avere chiarimenti sui consensi occorrenti; il notaio risponderà che:   essi possono deliberare l'esclusione in quanto rappresentano la maggioranza dei soci, non computandosi nel numero di questi il socio da escludere
Tizio, Caio, Sempronio e Filano sono creditori in solido in parti uguali verso Martino della somma di diecimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Tizio, Martino diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il credito solidale di Caio, Sempronio e Filano nei confronti di Martino?   Sì, per settemilacinquecento euro
Tizio, Caio, Sempronio e Filano sono creditori in solido in parti uguali verso Martino della somma di dodicimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Tizio, Martino diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il credito solidale di Caio, Sempronio e Filano nei confronti di Martino?   Sì, per novemila euro
Tizio, Caio, Sempronio e Filano sono creditori in solido in parti uguali verso Martino della somma di quattordicimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Tizio, Martino diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il credito solidale di Caio, Sempronio e Filano nei confronti di Martino?   Sì, per diecimilacinquecento euro
Tizio, Caio, Sempronio e Filano sono creditori in solido in parti uguali verso Martino della somma di ventimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Tizio, Martino diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il credito solidale di Caio, Sempronio e Filano nei confronti di Martino?   Sì, per quindicimila euro
Tizio, Caio, Sempronio e Filano sono debitori in solido in parti uguali verso Martino della somma di diecimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Martino, Tizio diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il debito solidale di Caio, Sempronio e Filano nei confronti di Tizio?   Sì, per settemilacinquecento euro
Tizio, Caio, Sempronio e Filano sono debitori in solido in parti uguali verso Martino della somma di dodicimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Martino, Tizio diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il debito solidale di Caio, Sempronio e Filano nei confronti di Tizio?   Sì, per novemila euro
Tizio, Caio, Sempronio, Filano e Mevio sono creditori in solido in parti uguali verso Martino della somma di quindicimila euro. In forza di disposizione testamentaria, alla morte di Tizio, Martino diventa suo erede universale. In tale ipotesi sussiste ancora il credito solidale di Caio, Sempronio, Filano e Mevio nei confronti di Martino?   Sì, per dodicimila euro
Tizio, Caio, Sempronio, Mevio e Filano sono comproprietari, in virtù di un atto di compravendita ed in parti uguali tra loro, di un fabbricato urbano unifamiliare che necessita di miglioramenti, per i quali occorre un'ingente somma, che un istituto di credito è disposto a dare a mutuo purchè la restituzione sia garantita da ipoteca sul fabbricato stesso. Considerata l'indifferibilità di tali miglioramenti, Tizio, Caio, Mevio e Filano possono consentire l'ipoteca nonostante la momentanea assenza di Sempronio?   Sì, perchè l'ipoteca ha lo scopo di garantire la restituzione di una somma mutuata per il miglioramento del fabbricato comune, ed è pertanto sufficiente la deliberazione della maggioranza dei comproprietari che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo del fabbricato stesso
Tizio, Caio, Sempronio, Mevio e Filano sono comproprietari, in virtù di un atto di compravendita ed in parti uguali tra loro, di un fabbricato urbano unifamiliare su cui intendono concedere ipoteca. Tizio, Caio, Mevio e Filano si recano dal notaio al fine di sapere se l'atto di concessione d'ipoteca possa essere compiuto, considerate la momentanea assenza di Sempronio e l'indifferibilità dell'atto stesso. Il notaio risponderà che per la concessione di ipoteche sul fondo comune:   è necessario il consenso di tutti i comproprietari; tuttavia, se l'ipoteca ha lo scopo di garantire la restituzione delle somme mutuate per la ricostruzione o per il miglioramento del fabbricato comune, è sufficiente la deliberazione della maggioranza dei comproprietari che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo del fabbricato
Tizio, celebre avvocato penalista, con testamento olografo ha istituito erede universale l'unico figlio Caio ed ha legato tutti i propri libri ad un avvocato penalista che Caio avrebbe dovuto scegliere tra quelli con studio in Roma. Se Caio non vuole fare la scelta, questa è fatta:   Con decreto dal presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, dopo aver assunto le opportune informazioni
Tizio, celibe e senza discendenti nè ascendenti, con testamento olografo ha istituito erede universale suo nipote Caio e ha legato all'amico Mevio il vigneto Tusculano. Un anno dopo aver redatto il testamento Tizio acquista un piccolo appezzamento di terreno, pure coltivato a vigneto e dotato di un pozzo da irrigazione, contiguo al vigneto Tusculano, che potrà finalmente essere adeguatamente irrigato anch'esso. Dopo due anni Tizio muore senza aver apportato alcuna modifica al testamento. In tal caso il piccolo appezzamento acquistato da Tizio dopo la confezione del testamento e contiguo al vigneto Tuscolano, con il quale costituisce un'unità economica, spetterà:   a Mevio
Tizio, celibe e senza discendenti nè ascendenti, con testamento olografo ha istituito erede universale suo nipote Mevio e ha legato all'amico Caio il vigneto Tusculano. Un anno dopo aver redatto il testamento Tizio acquista un piccolo appezzamento di terreno, pure coltivato a vigneto e dotato di un pozzo da irrigazione, contiguo al vigneto Tusculano, che potrà finalmente essere adeguatamente irrigato anch'esso. Dopo due anni Tizio muore senza aver apportato alcuna modifica al testamento. In tal caso il piccolo appezzamento acquistato da Tizio dopo la confezione del testamento e contiguo al vigneto Tuscolano, con il quale costituisce un'unità economica, spetterà:   a Caio
Tizio, celibe e senza discendenti, rinuncia all'eredità del padre Caio. Poichè Caio, in vita, aveva fatto una donazione a favore di Tizio con espressa dispensa dall'imputazione, quest'ultimo si reca dal notaio il quale, riguardo alla donazione a lui fatta gli dirà che:   Può, sulla disponibile, ritenere la donazione
Tizio, celibe e senza discendenti, unico chiamato per legge all'eredità del padre Caio, muore senza averla accettata pochi giorni dopo il padre. Tizia, convivente "more uxorio" di Tizio, si reca dal notaio e, dopo avergli esibito un testamento olografo con il quale lo stesso Tizio l'ha nominata erede universale, gli chiede di chiarirle la sua posizione riguardo all'eredità di Caio. Il notaio risponderà:   Che il diritto di accettare l'eredità di Caio si trasmetterà a Tizia se ed in quanto la medesima avrà accettato l'eredità di Tizio
Tizio, celibe e senza figli nè ascendenti e fratello di Sempronio, ha istituito suoi eredi universali congiuntamente e per quote uguali i suoi amici Caio e Mevio, stabilendo però che l'istituzione di erede di Caio è sottoposta alla condizione sospensiva che costui consegua entro cinque anni dall'apertura della successione la laurea in medicina. In tal caso l'amministrazione dell'eredità in pendenza della condizione spetta:   A Mevio
Tizio, celibe e senza figli, ha istituito erede l'estraneo Caio disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito da Sempronio, ma nulla ha disposto per il caso in cui l'erede istituito non possa accettare. Al momento dell'apertura della successione Caio è premorto; in questo caso:   Opera comunque la sostituzione
Tizio, celibe e senza figli, ha un fratello, Filano, nato da un precedente matrimonio del padre Tizione ed un altro fratello, Romolo, nato dal matrimonio di Tizione con Caia, madre di Tizio. Tizione e Caia sono entrambi viventi, ma hanno recentemente divorziato. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Tizione e Caia, Romolo, Filano
Tizio, celibe senza figli nè ascendenti e fratello di Caio, ha istituito suoi eredi universali, congiuntamente e per quote uguali, i suoi amici Mevio e Sempronio, stabilendo però che l'istituzione di erede di Mevio è sottoposta alla condizione sospensiva che costui consegua entro cinque anni dall'apertura della successione la laurea in medicina. Morto Tizio, l'amministrazione dell'eredità in pendenza della condizione spetta:   a Sempronio
Tizio, celibe senza figli nè ascendenti e fratello di Mevio, ha istituito suoi eredi universali, congiuntamente e per quote uguali, i suoi amici Sempronio e Caio, stabilendo però che l'istituzione di erede di Sempronio è sottoposta alla condizione sospensiva che costui consegua entro cinque anni dall'apertura della successione la laurea in medicina. Morto Tizio, l'amministrazione dell'eredità in pendenza della condizione spetta:   a Caio
Tizio, celibe, senza ascendenti nè discendenti, con testamento olografo in data 20 maggio 1975 lega all'amico Caio il fondo Tuscolano e nomina erede universale una fondazione benefica. Il 30 marzo 1985 Tizio riconosce come figlio naturale Tizietto nato il giorno 1 giugno 1977 da una sua relazione con Tizia che egli non ha mai voluto sposare.Tizio muore il 15 ottobre 1998 senza aver revocato il testamento e senza averne fatti altri. Tizietto, unico discendente, intende accettare l'eredità. Pertanto:   l'eredità di Tizio si devolverà unicamente a favore di Tizietto, essendo revocati di diritto sia il legato a favore di Caio sia l'istituzione di erede a favore della fondazione
Tizio, celibe, senza figli nè genitori, proprietario di due appartamenti in Roma di eguale valore, nell'anno 1980 dona all'amica Caia la nuda proprietà di uno dei predetti appartamenti. Nell'anno 1982 Tizio, con testamento olografo, lega l'altro appartamento al fratello germano Mevio. Tizio muore nel 1985, lasciando a sè superstiti i nonni materni e il suddetto fratello germano Mevio, che non intende rinunziare al legato. Alla morte di Tizio, non avendo quest'ultimo lasciato altri beni o diritti, i nonni materni si recano dal notaio Romolo Romani chiedendogli se spettano loro diritti sulla successione. Il notaio risponderà che essi:   hanno diritto ad una quota di riserva pari a un terzo del patrimonio, e quindi possono agire in riduzione
Tizio, che ha ricevuto in donazione da Caio un appartamento gravato da ipoteca e che ha provveduto a pagare il creditore ipotecario, ha ragione d'indennità verso il donante?   Sì
Tizio, che ha ricevuto in donazione da Caio un appartamento gravato da ipoteca e che ha rilasciato l'immobile al creditore iscritto, ha ragione d'indennità verso il donante?   Sì
Tizio, che ha ricevuto in donazione da Caio un appartamento gravato da ipoteca e che ha sofferto l'espropriazione, ha ragione d'indennità verso il donante?   Sì
Tizio, che senza delegazione del debitore Caio, assume il debito di questi verso il creditore Sempronio, può opporre a quest'ultimo la compensazione che Caio avrebbe potuto opporre allo stesso Sempronio?   No, quantunque la compensazione si sia verificata prima dell'espromissione
Tizio, con contratto simulato, vende a Caio il fondo Tuscolano, nuocendo al proprio creditore Sempronio. Caio, a sua volta, vende il fondo Tuscolano a Mevio che è ignaro di aver acquistato da un proprietario solo apparente. Nel nostro caso, il creditore Sempronio:   Potrà opporre la simulazione a Mevio solo se la trascrizione della domanda di simulazione precede la trascrizione della vendita del fondo Tuscolano da Caio a Mevio
Tizio, con sentenza divenuta eseguibile in data 6 maggio 1998, viene dichiarato morto presunto. Un mese dopo, la moglie Caia contrae matrimonio con Mevio. Trascorsi cinque anni dal matrimonio, Tizio ritorna a casa. In tale ipotesi il matrimonio contratto da Caia e Mevio è:   nullo, ma sono salvi gli effetti civili
Tizio, con vendita simulata, aliena il fondo Tuscolano a Caio, Quest'ultimo, profittando dell'apparenza che lo rende proprietario di quel bene, lo vende a Sempronio che è in buona fede. Nel nostro caso, Tizio:   Potrà opporre la simulazione solo se la trascrizione della domanda di simulazione è avvenuta prima della trascrizione dell'acquisto di Sempronio
Tizio, coniugato con Caia in regime di comunione legale, dovendosi recare all'estero per motivi di lavoro, le ha conferito procura ad amministrare tutti i beni a lui pervenuti per successione del padre senza l'obbligo di rendere conto dei frutti. Caia:   E' tenuta a richiesta di Tizio a consegnare i frutti esistenti e non risponde di quelli consumati
Tizio, creditore di Caio della somma di 10.000 euro rifiuta di accettare l'offerta reale fatta da Caio, eseguita a norma di legge. Il debitore Caio successivamente esegue il deposito del denaro, nel pieno rispetto dei requisiti richiesti dalla legge per la validità del deposito, ma il creditore Tizio rifiuta di ricevere la somma offerta. Dopo il passaggio in giudicato della sentenza che dichiara valido il deposito, il creditore Tizio consente che il debitore Caio lo ritiri, in tal caso:   Il creditore può rivolgersi contro il debitore, ma non può più rivolgersi contro i condebitori e i fideiussori, nè valersi dei privilegi, del pegno e delle ipoteche che garantivano il credito
Tizio, creditore di Caio della somma di 50.000 euro rifiuta di accettare l'offerta reale fatta da Caio, eseguita a norma di legge. Il debitore Caio successivamente esegue il deposito del denaro, nel pieno rispetto dei requisiti richiesti dalla legge per la validità del deposito stesso. Il creditore Tizio accetta il deposito e successivamente consente che il debitore Caio lo ritiri, in tal caso:   Il creditore può rivolgersi contro il debitore, ma non può più rivolgersi contro i condebitori e i fideiussori, nè valersi dei privilegi, del pegno e delle ipoteche che garantivano il credito
Tizio, creditore di Caio della somma di cinquemila euro, rifiuta di accettare l'offerta reale fatta da Caio, eseguita a norma di legge. Il debitore Caio successivamente esegue il deposito del denaro, nel pieno rispetto dei requisiti richiesti dalla legge per la validità del deposito stesso, ma il creditore Tizio rifiuta di ricevere la somma offerta. Prima che il deposito sia stato riconosciuto valido con sentenza passata in giudicato Caio lo ritira, in tal caso:   Caio non è liberato dalla sua obbligazione
Tizio, da anni emigrato all'estero, appena rientrato in Italia ottiene a titolo di mutuo da Caio il danaro necessario per comprare un autofurgone. Nel contratto di mutuo viene espressamente previsto a carico di Tizio l'obbligo di restituire la somma mutuata nel termine di sei anni e altresì l'obbligo di dare, nel termine di tre anni, una garanzia, senza determinarne il modo e la forma. Dopo trentatrè mesi, Tizio si reca dal notaio per dare la garanzia promessa e, dopo avergli fatto presente di aver nel frattempo venduto l'autofurgone, gli chiede se può adempiere l'obbligo di garanzia concedendo ipoteca sulla nuda proprietà del fondo Tuscolano, di cui ha l'uso lo stesso Mevio; il notaio risponderà che:   Tizio può concedere ipoteca sulla nuda proprietà del fondo Tuscolano, perchè chi è tenuto a dare una garanzia, senza che ne siano determinati il modo e la forma, può prestare a sua scelta un'idonea garanzia reale o personale, ovvero altra sufficiente cautela
Tizio, debitore di Caia, ha dato in pegno a quest'ultima un prezioso libro. Per caso fortuito il libro dato in pegno, e non assicurato, perisce. In tal caso Caia:   può chiedere che le sia prestata idonea garanzia su altri beni e, in mancanza, può chiedere l'immediato pagamento del suo credito
Tizio, debitore di Caio, delega Sempronio ad eseguire il pagamento. Sempronio, a sua volta debitore di Tizio, é obbligato ad accettare l'incarico?   No, salvo gli usi diversi.
Tizio, debitore di Caio, ha costituito a favore di quest'ultimo ipoteca sul suo appartamento in Roma. Per caso fortuito il bene sottoposto ad ipoteca si deteriora in modo da essere insufficiente alla sicurezza del creditore. In tal caso Caio:   Può chiedere che gli sia prestata idonea garanzia su altri beni e, in mancanza, può chiedere l'immediato pagamento del suo credito
Tizio, debitore di Caio, ha costituito ipoteca a favore dello stesso Caio sul suo appartamento in Roma. Per caso fortuito il bene sottoposto ad ipoteca perisce. In tal caso Caio:   Può chiedere che gli sia prestata idonea garanzia su altri beni e, in mancanza, può chiedere l'immediato pagamento del suo credito.
Tizio, debitore di Caio, ha dato in pegno a quest'ultimo un quadro di sua proprietà di grande valore. Per caso fortuito il bene dato in pegno perisce. In tal caso Caio:   Può chiedere che gli sia prestata idonea garanzia su altri beni e, in mancanza, può chiedere l'immediato pagamento del suo credito
Tizio, debitore di Caio, ha dato in pegno a quest'ultimo un quadro di sua proprietà di grande valore. Per caso fortuito la cosa data in pegno si deteriora in modo da essere insufficiente alla sicurezza del creditore. In tal caso Caio:   Può chiedere che gli sia prestata idonea garanzia su altri beni e, in mancanza, può chiedere l'immediato pagamento del suo credito
Tizio, debitore nei confronti di Caio, assegna a quest'ultimo il nuovo debitore Mevio il quale si obbliga nei confronti di Caio. Caio dichiara espressamente di liberare Tizio. Se Mevio diviene insolvente successivamente all'assunzione del debito nei confronti di Caio, può quest'ultimo agire nei confronti di Tizio?   No, salvo che Caio ne abbia fatto espressa riserva
Tizio, debitore verso Caio di duecentocinquanta euro, a garanzia del pagamento di tale somma, intende costituire in pegno a favore dello stesso Caio un quadro. Al fine di garantire a Caio il diritto di farsi pagare con prelazione sulla cosa ricevuta in pegno, è sufficiente la semplice consegna del quadro al creditore?   No
Tizio, deceduto in data 15 luglio 2002, con testamento olografo pubblicato dal notaio Romolo Romani, ha nominato erede universale il figlio Sempronio ed ha legato all'amico Caio la piena proprietà di un capannone industriale locato alla società "Alfa società per azioni", specificando espressamente che è di proprietà del fratello Giulio. Trascorso un anno dall'apertura della successione, stante l'assoluta inerzia di Sempronio, nel frattempo divenuto erede, ed essendo il capannone tuttora di proprietà di Giulio, Caio agisce giudizialmente per ottenere l'adempimento del legato e i frutti della cosa legata. A norma del codice civile, i frutti sono dovuti a Caio:   dal giorno della domanda giudiziale, salvo che Tizio abbia diversamente disposto
Tizio, di stato libero, ha avuto da Mevia un figlio di nome Tizietto; alla morte di Tizio viene pubblicato il suo testamento che contiene la volontà di legittimare Tizietto; quest'ultimo può domandare la legittimazione?   Sì, ma solo se per Tizio vi sia stata l'impossibilità o un gravissimo ostacolo a legittimare il figlio per susseguente matrimonio e semprechè Tizietto fosse un figlio naturale che poteva essere riconosciuto
Tizio, direttore di un consorzio con attività esterna costituito in forma non societaria tra la società Alfa s.n.c. di Tizia, la società Beta s.a.s di Caia e la società Gamma S.r.l., successivamente alla chiusura dell'esercizio annuale deve, fra l'altro:   redigere una situazione patrimoniale entro due mesi dalla chiusura dell'esercizio annuale
Tizio, direttore di un consorzio con attività esterna costituito in forma non societaria tra la società Beta s.n.c. di Mevia, la società Gamma s.a.s di Filana e la società Alfa s.r.l., successivamente alla chiusura dell'esercizio annuale deve, fra l'altro, redigere una situazione patrimoniale osservando nel caso esposto:   le norme relative al bilancio di esercizio delle società per azioni
Tizio, direttore di un consorzio con attività esterna costituito in forma non societaria tra la società Gamma s.n.c. di Sempronia con capitale di cinquecentomila euro, la società Alfa s.a.s di Mevia con capitale di cinquantamila euro e la società Beta s.r.l. con capitale di diecimila euro, successivamente alla chiusura dell'esercizio annuale deve, fra l'altro, redigere una situazione patrimoniale osservando nel caso esposto:   le norme relative al bilancio di esercizio delle società per azioni
Tizio, domenica 7 luglio 2002, si è obbligato a pagare in contanti a Caio la somma di euro mille, al domicilio di quest'ultimo, convenendo, a favore di entrambi, il termine di quattro giorni. In questo caso il termine, in assenza di altre pattuizioni in proposito, e tenuto conto che il giorno di scadenza dell'obbligazione non è festivo, scade:   giovedì 11 luglio 2002
Tizio, dopo aver rinunziato all'eredità del padre Caio, succede al nonno Sempronio per rappresentazione di Caio, in concorso con i fratelli del padre. E' tenuto Tizio alla collazione delle donazioni fatte in vita da Sempronio a Caio e interamente gravanti sulla porzione indisponibile?   Sì
Tizio, erede con beneficio d'inventario, sta provvedendo alla liquidazione dell'eredità nell'interesse di tutti i creditori e legatari. Nel corso della procedura si rende necessario, per soddisfare i creditori, comprendere nella liquidazione anche l'oggetto di un legato di specie. Sulla somma che residua dopo il pagamento dei creditori il legatario di specie:   E' preferito agli altri legatari
Tizio, erede con beneficio d'inventario, sta provvedendo alla liquidazione dell'eredità nell'interesse di tutti i creditori e legatari. Nel corso della procedura si rende necessario, per soddisfare i creditori, comprendere nella liquidazione anche l'oggetto di un legato di specie. Sulla somma che residua dopo il pagamento dei creditori il legatario di specie:   E' preferito agli altri legatari
Tizio, facoltoso commerciante, ha un unico fratello Caio, che, insieme alla propria moglie e ai quattro figli, versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Tizio è tenuto all'obbligo di prestare gli alimenti al fratello:   nella misura dello stretto necessario
Tizio, figlio di Tizione e Tiziona, entrambi defunti, ha due fratelli di cui uno, Martino, è nato anch'egli da Tizione e Tiziona, mentre l'altro, Sempronio, è nato da un precedente matrimonio di Tizione. Tizio è vedovo di Caia, figlia unica di Caione e Caiona tuttora viventi, e dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Tizietto, Caione e Caiona, Martino, Sempronio
Tizio, figlio di Tizione e Tiziona, entrambi defunti, ha tre fratelli di cui uno, Martino, è nato anch'egli da Tizione e Tiziona, mentre gli altri due, Sempronio e Filano, sono nati da un precedente matrimonio di Tizione. Tizio è vedovo di Caia, figlia unica di Caione e Caiona tuttora viventi, e dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Tizietto, Caione e Caiona, Martino, Sempronio e Filano
Tizio, figlio di Tizione e Tiziona, entrambi viventi, ha due fratelli di cui uno, Martino, è nato anch'egli da Tizione e Tiziona, mentre l'altro, Sempronio, è nato da un precedente matrimonio di Tizione. Tizio è vedovo di Caia e dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Tizietto, Tizione e Tiziona, Mevia, Martino, Sempronio
Tizio, figlio e unico erede del defunto Tizione che in vita aveva costituito una fondazione, ancora non riconosciuta, vuole conferire procura speciale a suo fratello Caio, per revocare l'atto costitutivo della fondazione stessa. Può farlo?   Non lo può fare in nessun caso
Tizio, figlio unico di Tizione e Tiziona tuttora viventi, è coniugato con Caia e dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Martina. Sono ancora vivi anche i genitori di Caia, Caione e Caiona. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Martina, Caione e Caiona
Tizio, figlio unico di Tizione e Tiziona tuttora viventi, ha divorziato da poco dalla moglie Caia; dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. Tre anni prima del divorzio Tizio donò a Caia, con donazione non avente carattere remuneratorio, un appartamento di grande valore in Roma dove la stessa, che ne è ancora proprietaria, attualmente vive. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Mevia
Tizio, figlio unico di Tizione e Tiziona tuttora viventi, ha divorziato da poco dalla moglie Caia; dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto, attualmente maggiorenne. Tre anni prima del divorzio Tizio donò a Caia, con donazione non avente carattere remuneratorio, un appartamento di grande valore in Roma dove la stessa, che ne è ancora proprietaria, attualmente vive. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Caia premorta, muore senza aver fatto testamento. Caia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Tizia, ambedue ancora in vita, ed era stato prima riconosciuto dal solo Filano, e successivamente dichiarato giudizialmente figlio di Tizia. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   per metà in favore di Filano e per metà in favore di Tizia
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Caia premorta, muore senza aver fatto testamento. Caia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Tizia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto solo da Tizia. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   solo in favore di Tizia
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Caia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Caia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Tizia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi i genitori. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   per metà in favore di Filano e per metà in favore di Tizia
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Caia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Caia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Tizia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto prima da Filano e poi da Tizia. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   per metà in favore di Filano e per metà in favore di Tizia
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Caio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Filana, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Filana. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   solo in favore di Filana
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Filano, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Caio e Caia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Caia. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   solo in favore di Caia
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, la figlia Caia, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Filana, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Filano. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   solo in favore di Filano
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, la figlia Claudia, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Marino e Marina, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Marina. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   solo in favore di Marina
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Mevia, premorta, muore senza aver fatto testamento. Mevia aveva avuto, da un precedente matrimonio, la figlia Marina, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Claudio e Claudia ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto da entrambi ma legittimato solo da Claudia. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   solo in favore di Claudia
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Sempronia premorta, muore senza aver fatto testamento. Sempronia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Filano, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Sempronio e Caia, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto solo da Sempronio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   solo in favore di Sempronio
Tizio, figlio unico e senza prole, già coniugato con Sempronia premorta, muore senza aver fatto testamento. Sempronia aveva avuto, da un precedente matrimonio, il figlio Sempronio, vivente alla morte di Tizio. Il defunto Tizio era figlio naturale di Filano e Filana, ambedue ancora in vita, ed era stato riconosciuto solo da Filano. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   solo in favore di Filano
Tizio, figlio unico, è coniugato con Caia e dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. Entrambi i genitori di Tizio sono deceduti ma sono ancora vivi i suoi nonni paterni, Tizione e Tiziona; anche i genitori e gli ascendenti di Caia sono deceduti. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Mevia
Tizio, figlio unico, è coniugato con Caia e dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. Entrambi i genitori di Tizio sono deceduti ma sono ancora vivi i suoi nonni paterni, Tizione e Tiziona; i genitori di Caia, Caione e Caiona, sono entrambi viventi. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Mevia, Caione e Caiona
Tizio, Filano e Martino, imprenditori, costituiscono in forma non societaria un consorzio con sede in Milano e con istituzione di un unico ufficio a Roma destinato a svolgere un'attività con i terzi. Il consorzio ha durata quinquennale; a Caio viene attribuita la direzione, a Filano la rappresentanza. Dopo tre anni dalla costituzione Tizio intende chiedere la divisione del fondo consortile; in questo caso:   Tizio non può chiedere e ottenere la divisione del fondo consortile
Tizio, Filano e Martino, imprenditori, costituiscono in forma non societaria un consorzio con sede in Milano e con istituzione di un unico ufficio a Roma destinato a svolgere un'attività con i terzi. A Caio viene attribuita la direzione, a Filano la rappresentanza. In questo caso il consorzio:   può essere convenuto in giudizio in persona di Caio
Tizio, Filano e Sempronio, imprenditori, costituiscono, con durata triennale e in forma non societaria, un consorzio con sede in Roma e con istituzione di un unico ufficio a Roma destinato a svolgere un'attività con i terzi. A Caio viene attribuita la direzione, a Sempronio la rappresentanza e a Filano la presidenza. Dopo due anni dalla costituzione Martino, creditore particolare di Tizio, agisce per far valere il proprio diritto sul fondo consortile. In questo caso:   Martino non può fare valere il proprio diritto sul fondo consortile
Tizio, Filano e Sempronio, imprenditori, costituiscono, con durata triennale e in forma non societaria, un consorzio con sede in Roma e con istituzione di un unico ufficio a Roma destinato a svolgere un'attività con i terzi. A Caio viene attribuita la direzione, a Sempronio la rappresentanza e a Filano la presidenza. Dopo due anni dalla costituzione Martino, creditore particolare di Tizio, agisce per far valere il proprio diritto sul fondo consortile. In questo caso:   Martino non può fare valere il proprio diritto sul fondo consortile
Tizio, fotoreporter italiano al seguito dei corpi armati delle truppe americane nelle operazioni belliche in Iraq, è scomparso e non si hanno più notizie di lui. In quale dei seguenti casi può esserne dichiarata la morte presunta?   Se sono trascorsi due anni dall'entrata in vigore del trattato di pace o, in mancanza di questo, tre anni dalla fine dell'anno in cui sono cessate le ostilità
Tizio, fratello di Martino, è coniugato con Caia e dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto. Entrambi i genitori di Tizio e Martino sono deceduti ma sono ancora vivi i loro nonni paterni, Tizione e Tiziona; anche i genitori e gli ascendenti di Caia sono deceduti. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Tizione e Tiziona, Martino
Tizio, fratello di Martino, ha divorziato da poco dalla moglie Caia; dalla loro unione è nato un unico figlio, Tizietto coniugato con Mevia. Tre anni prima del divorzio Tizio donò a Caia, con donazione non avente carattere remuneratorio, un appartamento in Roma di grande valore dove la stessa, che ne è ancora proprietaria, attualmente vive. In quale ordine i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caia, Tizietto, Mevia, Martino
Tizio, imprenditore edile, è debitore di Caio di una somma di danaro a titolo di mutuo e, a garanzia dell'adempimento dell'obbligazione, è stato costituito in pegno presso il domicilio di Caio un orologio d'oro di proprietà di Tizio. Successivamente creditore e debitore stabiliscono concordemente che all'obbligo di versare la somma mutuata venga sostituito l'obbligo a carico di Tizio di realizzare alcuni lavori di ristrutturazione nella villa di Caio e, in tale accordo, le parti non hanno fatto alcun cenno al pegno costituito a garanzia dell'obbligazione originaria. In tal caso il pegno:   Si estingue, non avendo le parti convenuto espressamente di mantenerlo per il nuovo credito
Tizio, imprenditore edile, per non compromettere, con un atto di donazione, la reputazione della sua amica Caia, simula la vendita a favore di questa di un appartamento compreso in un fabbricato la cui costruzione, al momento dell'atto, non ha avuto ancora inizio. Tra Tizio e Caia, la donazione dissimulata:   Non produrrà effetto alcuno in qualunque forma sia concluso il contratto di vendita
Tizio, in buona fede, ha acquistato da Caio in forza di un titolo idoneo al trasferimento della proprietà che è stato debitamente trascritto, un fondo rustico situato in un comune classificato montano dalla legge. Detto fondo, però, non apparteneva a Caio ma al di lui fratello Sempronio. Con il decorso di quanto tempo Tizio potrà compiere l'usucapione in proprio favore?   Di cinque anni dalla data della trascrizione
Tizio, in regime di comunione legale con Caia, ha costituito con Sempronio, celibe, una società a responsabilità limitata che non è proprietaria di immobili e ora intende cedere la propria quota a Filano, in comunione legale con Mevia. Perché l'atto sia valido è necessario e sufficiente:   L'intervento di Tizio e Filano
Tizio, interdetto legale, è stato riconosciuto quale proprio figlio naturale da un noto malavitoso ed intende impugnare il riconoscimento. In tale caso, a norma del codice civile:   Tizio può liberamente impugnare il riconoscimento
Tizio, maggiore di età, si reca dal notaio dichiarandogli che sei anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredità paterna e che intende alienare un appartamento, costituente bene ereditario, senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dirà:   Che Tizio può alienare l'appartamento previo rilascio della autorizzazione giudiziaria e con l'osservanza delle forme prescritte dal codice di procedura civile
Tizio, maggiore di età, si reca dal notaio dichiarandogli che sei anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredità paterna e che intende ora alienare con atto di data certa la collezione di francobolli del padre senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dirà:   Che Tizio può alienare la collezione di francobolli senza l'autorizzazione giudiziaria e senza decadere dal beneficio d'inventario essendo trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettazione dell'eredità ed essendo i francobolli beni mobili
Tizio, maggiore di età, si reca dal notaio dichiarandogli che tre anni prima ha accettato con il beneficio d'inventario l'eredità del padre, deceduto da oltre cinque anni, e che intende alienare con atto di data certa la collezione di francobolli del padre senza decadere dal beneficio d'inventario. Il notaio, al quale viene richiesta la predisposizione del relativo atto, dirà:   Che Tizio può alienare la collezione di francobolli previo rilascio dell'autorizzazione giudiziaria e con l'osservanza delle forme prescritte dal codice di procedura civile
Tizio, mandatario di Filano, ha acquistato in nome proprio, in esecuzione del mandato, la nuda proprietà di un appartamento. In questo caso, i creditori del mandatario possono far valere le loro ragioni sulla nuda proprietà anzidetta?   No, purchè la trascrizione dell'atto di ritrasferimento a favore del mandante, o della domanda giudiziale di quest'ultimo diretta a conseguire il ritrasferimento, sia anteriore al pignoramento
Tizio, mandatario di Filano, ha acquistato in nome proprio, in esecuzione del mandato, l'usufrutto per venti anni di un appartamento. In questo caso, i creditori del mandatario possono far valere le loro ragioni sull'usufrutto anzidetto?   No, purchè la trascrizione dell'atto di ritrasferimento a favore del mandante, o della domanda giudiziale di quest'ultimo diretta a conseguire il ritrasferimento, sia anteriore al pignoramento
Tizio, Mevio e Caio, soci della società "Alfa società in nome collettivo di Tizio", con scrittura privata autenticata il 2 febbraio 2003, hanno deliberato la proroga al 31 dicembre 2030 della società, la cui scadenza era prevista al 31 dicembre 2004. La delibera viene iscritta nel registro delle imprese il 2 marzo 2003. Il 10 aprile 2003 Sempronio, creditore particolare di Tizio, fa opposizione alla proroga della società. Tizio, Mevio e Caio chiedono al notaio quali siano le conseguenze di tale opposizione. Il notaio risponde che:   se l'opposizione è accolta, la società deve liquidare la quota di Tizio
Tizio, morto di recente, aveva stipulato con la compagnia di assicurazione "Alfa s.p.a." una polizza assicurativa sulla propria vita a favore del nipote Sempronio e, con testamento olografo, aveva nominato erede universale Caio. Tizio conduceva in locazione un grande deposito di proprietà della stessa "Alfa s.p.a." e per i due mesi precedenti alla sua morte non aveva pagato il canone di locazione dovuto. La suddetta compagnia di assicurazione potrà opporre a Sempronio:   esclusivamente le eccezioni fondate sul contratto stipulato da Tizio sulla propria vita a favore di Sempronio, ma non quelle fondate sul rapporto di locazione
Tizio, nello stesso giorno con testamento olografo istituisce erede universale la sorella Tizia e con atto ricevuto dal notaio Romolo Romani dona, riservandone l'usufrutto a proprio vantaggio, il fondo Tuscolano a favore di Mevio, in riguardo del futuro matrimonio di quest'ultimo con Caia, la cui data di celebrazione è stata fissata per l'anno seguente. Un mese prima della data fissata per le nozze, Tizio, celibe, senza discendenti nè ascendenti in vita, muore in un incidente insieme a Caia, che il giorno precedente ha istituito erede il fratello Caio. Trascorso un mese dal funerale di Tizio e Caia, le cui eredità sono già state accettate dai rispettivi chiamati, Sempronio fa sapere a Mevio di voler comprare con efficacia immediata la piena proprietà dell'intero fondo Tuscolano; chi può far acquistare a Sempronio tale diritto?   Tizia
Tizio, nominato liquidatore della società in nome collettivo "Alfa s.n.c. di Tizio e Caio", in seguito all'impugnazione da parte di uno dei soci del bilancio finale e del piano di riparto, vorrebbe restare estraneo sia alle questioni relative alla liquidazione che a quelle relative alla divisione. A norma del codice civile Tizio:   può solo chiedere che le questioni relative alla liquidazione siano esaminate separatamente da quelle relative alla divisione, alle quali può restare estraneo
Tizio, nominato liquidatore della società in nome collettivo "Alfa snc di Tizio e Caio", avendo ultimato tutte le operazioni di liquidazione ed avendo compilato il bilancio finale provvede a comunicarlo ai soci, a mezzo raccomandata, unitamente alla proposta del piano di riparto. Caio, unico socio che non concorda sull'operato del liquidatore, intende proporre impugnativa. In questa ipotesi:   Caio può autonomamente impugnare il bilancio ed il piano di riparto entro due mesi dalla comunicazione contenente il bilancio sottoscritto dai liquidatori ed il relativo piano di riparto
Tizio, onerato di un legato di genere, muore senza aver potuto effettuare la scelta, a lui spettante, della cosa. La scelta fatta dal suo unico erede Sempronio è:   irretrattabile
Tizio, ottantenne, simulando un contratto di compravendita, dona alla giovane amica Caia l'unico immobile di sua proprietà. Successivamente Tizio muore lasciando unica erede l'anziana moglie Mevia. Non essendo rimasto più nulla nell'asse ereditario, Filano, creditore del defunto Tizio da data anteriore al contratto di compravendita, certo che il contratto stipulato fra lo stesso Tizio e la giovane amica Caia sia simulato, intende esperire l'azione di simulazione avvalendosi di tre testimoni per fornirne la prova. In tal caso è ammissibile la prova per testimoni della simulazione?   Sì
Tizio, padre di Caio e sposato con Filana, ha donato in data 10 gennaio 1998 la proprietà di un appartamento in Roma all'estraneo Sempronio, il quale a sua volta, in data 20 aprile 1999, lo ha donato al proprio figlio Mevio. Tizio, a seguito di un tracollo finanziario verificatosi nell'anno 2000, versa oggi in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Quali tra i soggetti sopra indicati ed in quale ordine sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Filana e in subordine Caio
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro del culto, in presenza di due testimoni diciassettenni?   Sì
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni diciassettenni?   Sì
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal presidente del tribunale del luogo, alla presenza di due testimoni diciassettenni?   No
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco alla presenza di due testimoni diciassettenni?   Sì
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di infortunio. In questo caso, è valido il testamento di Tizio ricevuto dal presidente del tribunale del luogo in presenza di due testimoni?   No, in nessun caso
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamità. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro del culto in presenza di due testimoni?   Sì, purchè i testimoni siano di età non inferiore a sedici anni
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamità. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni diciassettenni?   Sì
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamità. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal presidente del tribunale del luogo alla presenza di due testimoni diciassettenni?   No
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile per causa di pubblica calamità. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco, in presenza di due testimoni diciassettenni?   Sì
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perchè si trova in luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso è valido il testamento ricevuto dal presidente del tribunale del luogo alla presenza di due testimoni diciassettenni?   No
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perchè si trova in un luogo dove domina una malattia contagiosa. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto dal sindaco in presenza di due testimoni diciassettenni?   Sì
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perchè si trova in un luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un notaio alla presenza di due testimoni sedicenni?   Sì
Tizio, per fare testamento, non può valersi delle forme ordinarie previste dal codice civile perchè si trova in un luogo dove domina una malattia reputata contagiosa. In questo caso è valido il testamento di Tizio ricevuto da un ministro di culto in presenza di due testimoni diciassettenni?   Sì
Tizio, persona di cui venne dichiarata la morte presunta perchè ritenuta scomparsa in operazioni belliche ritorna ma muore dopo tre giorni in un incidente stradale. Un mese prima del giorno in cui Tizio scomparve, si era aperta la successione del suo amico Filano alla quale egli era stato chiamato per testamento quale erede universale. Non avendo potuto Tizio accettare tale eredità perchè impegnato al fronte ed essendo nel testamento prevista la sua sostituzione, l'eredità venne devoluta al sostituto. Si vuole sapere se gli attuali eredi di Tizio, posto che non sono ancora trascorsi dieci anni dall'apertura della successione di Filano, possono esercitare la petizione di eredità al fine di ottenere il riconoscimento della qualità ereditaria di Tizio contro coloro che possiedono i beni devoluti da Filano.   Sì, ma non possono recuperare i beni se non nello stato in cui si trovano, e non possono ripetere che il prezzo di quelli alienati, quando è ancora dovuto, o i beni nei quali esso è stato investito, salvi gli effetti della prescrizione o dell'usucapione
Tizio, pieno ed esclusivo proprietario del fondo Tuscolano, intende costituire, verso il corrispettivo di ventimila euro, il diritto di fare e mantenere al disopra del suolo una costruzione a favore di Mevio, che ne acquisti la proprietà. A tal fine Tizio e Mevio si recano dal notaio Romolo Romani per incaricarlo di ricevere il relativo atto; gli chiedono in particolare che nell'atto stesso sia previsto che l'eventuale perimento della costruzione importi l'estinzione del diritto di superficie. Il notaio risponderà loro che:   Il perimento della costruzione non importa, salvo patto contrario, l'estinzione del diritto di superficie, per cui la volontà di Tizio e Mevio può trovare attuazione attraverso un espresso patto a riguardo
Tizio, possessore in mala fede, possiede da cinque anni un vecchio fabbricato rurale. In che misura il proprietario dovrà corrispondere l'indennità per i miglioramenti alla copertura ed agli infissi recati al fabbricato da Tizio?   Nella misura della minor somma tra l'importo delle spese e l'aumento di valore
Tizio, privato cittadino, stipula con Caio, imprenditore, un contratto di appalto per la costruzione di un garage. Nel contratto le parti, dopo apposita trattativa, inseriscono una clausola avente l'effetto di escludere le azioni di Tizio nei confronti di Caio, in caso di inadempimento totale da parte di quest'ultimo. Tale clausola :   E' inefficace, mentre il contratto rimane efficace per il resto
Tizio, privato cittadino, stipula con Caio, imprenditore, un contratto di appalto per la costruzione di un garage. Nel contratto le parti, dopo apposita trattativa, inseriscono una clausola avente l'effetto di escludere le azioni di Tizio nei confronti di Caio, in caso di inadempimento parziale da parte di quest'ultimo. Tale clausola :   E' inefficace, mentre il contratto rimane efficace per il resto
Tizio, privato cittadino, stipula con Caio, imprenditore, un contratto di appalto per la costruzione di un garage. Nel contratto le parti, dopo apposita trattativa, inseriscono una clausola avente l'effetto di escludere le azioni di Tizio nei confronti di Caio, in caso di adempimento inesatto da parte di quest'ultimo. Tale clausola :   E' inefficace, mentre il contratto rimane efficace per il resto
Tizio, privato cittadino, stipula con Caio, imprenditore, un contratto di appalto per la costruzione di un garage. Nel contratto le parti, dopo apposita trattativa, inseriscono una clausola avente l'effetto di riconoscere al solo Caio e non anche a Tizio, la facoltà di recedere dal contratto. Tale clausola:   è efficace tra le parti
Tizio, proprietario del fondo Corneliano contiguo al muro di proprietà di Mevio, intende chiedere la comunione del muro sul confine per tutta l'altezza e per tutta l'estensione della sua proprietà. In questo caso, che cosa deve fare Tizio per ottenere la comunione predetta?   Deve pagare la metà del valore del muro reso comune, la metà del valore del suolo su cui il muro è costruito ed eseguire, inoltre, le opere che occorrono per non danneggiare il vicino
Tizio, proprietario del fondo Corneliano contiguo al muro di proprietà di Mevio, intende chiedere la comunione del muro sul confine per una parte della sua altezza e per tutta l'estensione della sua proprietà. In questo caso, che cosa deve fare Tizio per ottenere la comunione predetta?   Deve pagare la metà del valore della parte di muro resa comune, la metà del valore del suolo su cui il muro è costruito ed eseguire, inoltre, le opere che occorrono per non danneggiare il vicino
Tizio, proprietario del fondo Corneliano, ha realizzato sullo stesso, dal marzo 1990 al gennaio 1991, una villetta, utilizzando materiale di proprietà di Mevio, il quale ne era a conoscenza fin dall'inizio dei lavori. Essendosi prospettata l'opportunità di vendere la villetta a Sempronio, con esclusione del terreno su cui essa insiste, Tizio e Mevio, ritenendosi entrambi proprietari, si recano con Sempronio dal notaio Romolo Romani il quale, richiesto di ricevere il relativo atto, risponderà che:   la vendita dovrà essere conclusa da Tizio e Sempronio
Tizio, proprietario del fondo Corneliano, in data 6 aprile 1999 ha concesso al contadino Caio enfiteusi sul predetto fondo, per la durata di venticinque anni e dietro il corrispettivo di 4.000 euro ogni tre mesi. Dopo un anno, al momento del pagamento del canone, Caio fa presente a Tizio che, a causa di una forte ed anomala siccità, il fondo Corneliano è stato totalmente sterile per i tre mesi precedenti e gli chiede, pertanto, la remissione del canone. In tale ipotesi, l'enfiteuta:   non può pretendere la remissione del canone per qualunque insolita sterilità del fondo
Tizio, proprietario del fondo Tuscolano, ha costruito sul sottostante fondo del vicino Caio un sistema visibile di grondaie inserite in strutture di cemento fissate permanentemente al terreno, destinato a raccogliere e condurre scoli a vantaggio del proprio fondo. Da quando comincia a decorrere il termine per l'usucapione della servitù attiva degli scoli?   Dal giorno in cui tali opere sono state realizzate
Tizio, proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. Quattro anni dopo muore Caio, vedovo, il quale ha disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Mevio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Sempronio. Filano, il quale è interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Caio, si presenta dal notaio per sapere a chi dovrà indirizzare la propria proposta. Il notaio gli risponderà che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano è:   Tizio
Tizio, pur essendo titolare di un cospicuo patrimonio, versa in gravi difficoltà finanziarie. Il 10 marzo 2000 il suo creditore Sempronio ottiene una sentenza idonea all'iscrizione di un'ipoteca giudiziale. Il 20 marzo 2000 Tizio muore e i suoi eredi accettano l'eredità con beneficio di inventario. Successivamente il creditore Sempronio, avvalendosi della predetta sentenza, intende iscrivere la relativa ipoteca giudiziale. In questo caso:   l'ipoteca giudiziale non può essere iscritta sui beni ereditari neppure in base a sentenza pronunziata anteriormente alla morte di Tizio, in quanto l'eredità è stata accettata con beneficio di inventario
Tizio, Sempronio e Filano, comproprietari di un rudere di fabbricato rurale che necessita di ristrutturazione, devono consentire l'iscrizione di una ipoteca su detto rudere a garanzia della somma mutuata al fine dell'esecuzione dei lavori di ripristino del fabbricato stesso. In questo caso è:   sufficiente la deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo del fabbricato
Tizio, Sempronio e Filano, tutti coltivatori diretti, sono comproprietari, in ragione di tre decimi ciascuno, di un terreno sul quale esiste una piantagione di alberi da frutto. Dovendo assentarsi per un lungo periodo si recano dal notaio al fine di delegare l'amministrazione ordinaria del fondo a Mevio, anch'egli coltivatore diretto e loro amico fidato, determinando i poteri e gli obblighi dell'amministratore. Precisano però che Tizia, moglie di Tizio, comproprietaria per un decimo del terreno, non è presente. Il notaio risponderà che per delegare l'amministrazione ordinaria a Mevio è sufficiente il consenso di Tizio, Sempronio e Filano in quanto:   essi rappresentano la maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote
Tizio, studente in giurisprudenza, costituisce, a titolo oneroso, a favore del pastore Gavino l'usufrutto sopra il gregge di pecore che il padre gli ha donato per invogliarlo ad abbandonare gli studi; dopo circa sei mesi, per causa non imputabile al pastore, il gregge perisce interamente. In tal caso, a norma del codice civile, Gavino:   E' obbligato verso Tizio a rendere conto delle pelli degli animali periti o del loro valore
Tizio, studente in giurisprudenza, ha costituito a titolo oneroso a favore del pastore Gavino per la durata di un anno l'usufrutto sopra il gregge di pecore che il padre gli ha donato per invogliarlo ad abbandonare gli studi. Al termine dell'anno risultano periti, per causa non imputabile al pastore, cento capi di bestiame, a fronte della nascita, nello stesso periodo di tempo, di trenta capi. In tal caso, a norma del codice civile, Gavino:   è tenuto a surrogare gli animali periti, fino alla concorrente quantità dei nati, dopo che il gregge ha cominciato ad essere mancante del numero primitivo
Tizio, titolare del diritto di superficie a termine su un immobile, concede a Caio ipoteca su detto diritto. Alla scadenza del termine di durata del diritto di superficie, Tizio ha diritto a un corrispettivo. In tal caso qual è la sorte dell'ipoteca?   L'ipoteca sul diritto di superficie si estingue e si risolve sul corrispettivo
Tizio, tutore del sedicenne Tizietto, intende concedere in locazione per la durata di quattro anni un appartamento in Roma di proprietà del minore. Per concludere il contratto occorre l'autorizzazione giudiziale?   Sì, è necessaria l'autorizzazione del giudice tutelare
Tizio, unico figlio di Caio, quest'ultimo vedovo e senza ascendenti, si reca dal notaio rappresentandogli la seguente situazione: il tribunale competente, in data 10 settembre 1998, ha dichiarato la morte presunta di Caio, sequestrato a scopo di estorsione il 2 gennaio 1993 e del quale, da tale data, non si sono più avute notizie; in data 30 novembre 1992 si apriva la successione legittima di Sempronio, celibe, senza figli ed unico fratello di Caio. Tizio, al quale in mancanza del padre è devoluta la successione dello zio vuole accettare puramente e semplicemente l'eredità dello zio Sempronio per evitare di dover procedere all'inventario. Il notaio incaricato risponderà:   Che è comunque necessario procedere all'inventario dei beni, ancorchè l'eredità venga accettata puramente e semplicemente
Tizio, usufruttuario di un'eredità, fornisce la somma occorrente per il pagamento, che si rende necessario durante l'usufrutto, del capitale di un debito gravante l'eredità stessa. Tale somma:   Deve essere rimborsata all'usufruttuario senza interesse alla fine dell'usufrutto
Tizio, vedovo di Caia e senza figli, è figlio naturale di Primo ed è stato adottato da Caio. Sia Primo che Caio, come pure Caione e Caiona genitori di Caia, sono viventi. Quali tra i suindicati soggetti sono tenuti agli alimenti nei confronti di Tizio?   Caio con precedenza su Primo
Tizio, vedovo e padre di tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo, è stato istituito erede universale dal suo amico Filano. Prima di aver potuto accettare l'eredità, però, Tizio muore e dei suoi figli soltanto Primo vuole accettare l'eredità sia del padre che di Filano, mentre Secondo e Terzo vogliono accettare soltanto l'eredità del padre ma intendono rinunziare a quella di Filano. In questo caso:   Secondo e Terzo rimarranno estranei all'eredità di Filano di cui Primo acquisterà tutti i diritti
Tizio, vedovo e senza figli nè ascendenti e fratello di Sempronio, con testamento olografo ha nominato erede universale del suo ingentissimo patrimonio immobiliare il suo caro amico Filano sottoponendo l'istituzione di erede alla condizione sospensiva che questi consegua la laurea in giurisprudenza entro sei anni dall'apertura della successione e disponendo inoltre che, se Filano non voglia o non possa accettare l'eredità, questa si devolverà all'altro amico Mevio. In pendenza della condizione sospensiva l'amministrazione dell'eredità spetta:   A Mevio
Tizio, vedovo senza figli e senza ascendenti in vita, è in contrasto da anni con l'unico fratello Caio e, poco prima di morire, ha nominato suo erede universale il figlio nascituro non ancora concepito di suo cugino Sempronio, disponendo che se il nascituro non potesse o volesse accettare l'eredità, questa si devolverà all'amico Mevio. In tal caso l'amministrazione dell'eredità sino all'evento della nascita spetta:   A Mevio
Tizio, vedovo senza figli e senza ascendenti in vita, è in contrasto da anni con l'unico fratello Mevio e, poco prima di morire, ha nominato suo erede universale il figlio nascituro non ancora concepito di suo cugino Caio, disponendo che nel caso di mancata nascita dell'istituito l'eredità si devolverà all'amico Sempronio. Tenuto conto che l'istituito nascituro non è stato ancora concepito, alla morte di Tizio l'amministrazione dell'eredità spetta:   a Sempronio
Tizio, vedovo senza figli e senza ascendenti in vita, è in contrasto da anni con l'unico fratello Sempronio e, poco prima di morire, ha nominato suo erede universale il figlio nascituro non ancora concepito di suo cugino Mevio, disponendo che nel caso di mancata nascita dell'istituito l'eredità si devolverà all'amico Caio. Tenuto conto che l'istituito nascituro non è stato ancora concepito, alla morte di Tizio l'amministrazione dell'eredità spetta:   a Caio
Tizio, vedovo senza figli nè ascendenti e fratello di Filano, con testamento olografo ha nominato erede universale del suo ingente patrimonio il suo caro amico Mevio, sottoponendo l'istituzione di erede alla condizione sospensiva che questi consegua la laurea in giurisprudenza entro sei anni dall'apertura della successione e disponendo inoltre che se non si verifichi la condizione o comunque se Mevio non voglia o non possa accettare l'eredità questa si devolverà all'altro amico Sempronio. Morto Tizio, in pendenza della condizione sospensiva l'amministrazione dell'eredità spetta:   a Sempronio
Tizio, vedovo senza figli nè ascendenti e fratello di Mevio, con testamento olografo ha nominato erede universale del suo ingente patrimonio il suo caro amico Sempronio, sottoponendo l'istituzione di erede alla condizione sospensiva che questi consegua la laurea in giurisprudenza entro sei anni dall'apertura della successione e disponendo inoltre che se non si verifichi la condizione o comunque se Sempronio non voglia o non possa accettare l'eredità questa si devolverà all'altro amico Filano. Morto Tizio, in pendenza della condizione sospensiva l'amministrazione dell'eredità spetta:   a Filano
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Filano e lega il fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini ma sprovvisto di costruzioni, a favore del fratello unilaterale Caio per la nuda proprietà e a favore dell'amico Sempronio per l'usufrutto per la durata della vita di quest'ultimo. Tre anni dopo la confezione del testamento, Tizio fa costruire nel fondo un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne comporta la trasformazione, esaudendo così le richieste del fratello germano Primo, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Filano accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Caio e Sempronio
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Filano e lega il fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini ma sprovvisto di costruzioni, a favore del fratello unilaterale Primo. Tre anni dopo la confezione del testamento, Tizio fa costruire nel fondo, su progetto del fratello germano Caio, un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne comporta la trasformazione, esaudendo così le richieste dell'altro fratello germano Sempronio, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Filano accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Primo
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Filano e lega il fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini, a favore del fratello unilaterale Primo. Tre anni prima della confezione del testamento, Tizio ha fatto costruire nel fondo, su progetto del fratello germano Caio, un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne ha comportato la trasformazione, esaudendo così le richieste dell'altro fratello germano Sempronio, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Filano accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Primo
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Filano e lega il fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini, a favore del fratello unilaterale Primo. Tre anni prima della confezione del testamento, Tizio ha fatto costruire nel fondo, su progetto del fratello germano Caio, un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne ha comportato la trasformazione, esaudendo così le richieste dell'altro fratello germano Sempronio, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Filano accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Primo
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Primo e lega il fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini ma sprovvisto di costruzioni, a favore del fratello unilaterale Filano. Tre anni dopo la confezione del testamento, Tizio fa costruire nel fondo, su progetto del fratello germano Caio, un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne comporta la trasformazione, esaudendo così le richieste dell'altro fratello germano Sempronio, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Primo accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Filano
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Primo e lega il fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini ma sprovvisto di costruzioni, a favore del fratello unilaterale Caio per la nuda proprietà e a favore dell'amico Sempronio per l'usufrutto per la durata della vita di quest'ultimo. Tre anni dopo la confezione del testamento, Tizio fa costruire nel fondo un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne comporta la trasformazione, esaudendo così le richieste del fratello germano Filano, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Primo accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Caio e Sempronio
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Primo e lega il fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini, a favore del fratello unilaterale Caio per la nuda proprietà e a favore dell'amico Sempronio per l'usufrutto per la durata della vita di quest'ultimo. Tre anni prima della confezione del testamento, Tizio ha fatto costruire nel fondo un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne ha comportato la trasformazione, esaudendo così le richieste del fratello germano Filano, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Primo accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Caio e Sempronio
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Primo e lega il fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini, a favore del fratello unilaterale Filano. Tre anni prima della confezione del testamento, Tizio ha fatto costruire nel fondo, su progetto del fratello germano Caio, un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne ha comportato la trasformazione, esaudendo così le richieste dell'altro fratello germano Sempronio, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Primo accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Filano
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Primo e lega l'usufrutto del fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini ma sprovvisto di costruzioni, a favore del fratello unilaterale Filano per la durata della vita di quest'ultimo. Tre anni dopo la confezione del testamento, Tizio fa costruire nel fondo, su progetto del fratello germano Caio, un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne comporta la trasformazione, esaudendo le richieste dell'altro fratello germano Sempronio, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Primo accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Primo e Filano
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Primo e lega l'usufrutto del fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini, a favore del fratello Filano per la durata della vita di quest'ultimo. Tre anni prima della confezione del testamento, Tizio ha fatto costruire nel fondo, su progetto del fratello Caio, un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne ha comportato la trasformazione, esaudendo così le richieste del fratello Sempronio, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Primo accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Primo e Filano
Tizio, vedovo, con testamento olografo, nomina erede universale l'unico figlio Primo e lega l'usufrutto del fondo Corneliano, da sempre utilizzato per il pascolo di ovini, a favore del fratello unilaterale Filano per la durata della vita di quest'ultimo. Tre anni prima della confezione del testamento, Tizio ha fatto costruire nel fondo, su progetto del fratello germano Caio, un piccolo locale per il ricovero di ovini che non ne ha comportato la trasformazione, esaudendo così le richieste dell'altro fratello germano Sempronio, allevatore al quale ha concesso in comodato il fondo due anni dopo averlo acquistato. Morto Tizio, Primo accetta l'eredità e il figlio di quest'ultimo, Mevio, veterinario interessato a comprare la piena proprietà del locale destinato al ricovero di ovini, si reca dal notaio per sapere chi può fargli acquistare tale diritto; il notaio risponderà:   Primo e Filano
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Caio, Sempronio e Mevio, di cui i primi due gli sono premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Sempronio aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la moglie Mevia, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   un terzo a Mevio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Primo e Secondo
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Caio, Sempronio e Mevio, di cui i primi due gli sono premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Sempronio aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Filana, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   un terzo a Mevio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Primo e Secondo
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Primo, Secondo e Terzo, di cui i primi due gli sono premorti; Primo aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Secondo aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Sempronio, Mevio e Caio. Tenuto conto che Caio è deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la moglie Mevia ed il figlio Tullio, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   un terzo a Terzo, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Sempronio, Mevio e Tullio
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Sempronio, Mevio e Caio, di cui i primi due gli sono premorti; Sempronio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Mevio aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo è deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la moglie Mevia ed il figlio Tullio, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   un terzo a Caio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Primo, Secondo e Tullio
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Caio e Sempronio, gli erano premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta due figli, Tizietto e Tizietta; Sempronio aveva generato un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo è deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la sua convivente Filana e l'unico figlio Carlo, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   per metà a Tizietto e Tizietta e per l'altra metà a Primo, Secondo e Carlo
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Caio e Sempronio, gli erano premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta tre figli, Tizietto, Tizione e Tizietta; Sempronio aveva generato un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Filana, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   per metà a Tizietto, Tizione e Tizietta e per l'altra metà a Primo e Secondo
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Caio e Sempronio, gli erano premorti; Caio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Sempronio aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Filana, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   per metà a Tizietto e per l'altra metà a Primo e Secondo
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Primo e Secondo, gli erano premorti; Primo aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Terzo, il quale aveva avuto a sua volta due figli, Tizietto e Tizietta; Secondo aveva generato un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Caio, Sempronio e Mario. Tenuto conto che Mario è deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la sua convivente Filana e l'unico figlio Carlo, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   per metà a Tizietto e Tizietta e per l'altra metà a Caio, Sempronio e Carlo
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne. Egli aveva avuto tre figli, Giulio, Massimo e Claudio, di cui i primi due gli sono premorti; Giulio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Massimo aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Luigi, Michele e Francesco. Tenuto conto che Francesco, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la moglie Maria e che Tizio molti anni prima di morire aveva, con testamento mai revocato, nominato eredi universali i suoi tre figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   un terzo a Claudio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Luigi e Michele
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne. Egli aveva avuto tre figli, Martino, Oreste e Claudio, di cui i primi due gli sono premorti; Martino aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Oreste aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Francesco, Alberto e Antonio. Tenuto conto che Antonio, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Bruna e che Tizio, con testamento mai revocato, aveva nominato in parti uguali i suoi tre figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   un terzo a Claudio, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Francesco e Alberto
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne. Egli aveva avuto tre figli, Roberto, Giuseppe e Michele, di cui i primi due gli sono premorti; Roberto aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Mario, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Giuseppe aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Bruno, Lucio e Carlo. Tenuto conto che Carlo è deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la moglie Maria ed il figlio Marco e che Tizio molti anni prima di morire aveva nominato con testamento mai revocato eredi universali i suoi tre figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   un terzo a Michele, un terzo a Tizietto e per l'altro terzo a Bruno, Lucio e Marco
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne. Gli unici suoi due figli, Primo e Secondo, gli erano premorti; Primo aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Marino, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizietto; Secondo aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Remo il quale aveva avuto tre figli a nome Mario, Antonio e Carlo. Tenuto conto che Carlo, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Barbara e che Tizio molti anni prima di morire aveva, con testamento mai revocato, nominato eredi in parti uguali i due figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredità relitta da Tizio spetterà:   per metà a Tizietto e per l'altra metà a Mario e Antonio
Tizio, vedovo, ha istituito erede universale del suo ingente patrimonio il suo unico figlio Caio ed ha disposto il lascito della sua fornitissima biblioteca scientifica in favore di un istituto di ricerca sulle malattie psichiche da scegliersi da parte di Caio tra gli istituti universitari italiani. Dopo la morte del padre, però, Caio non può operare la scelta perchè le sue condizioni psichiche si aggravano improvvisamente. In tal caso la scelta è fatta:   Con decreto dal presidente del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, dopo aver assunto le opportune informazioni
Tizio, vedovo, muore senza lasciare a sè superstite alcun parente entro il sesto grado. L'amico d'infanzia Mevio, a conoscenza dell'esistenza di un testamento depositato presso il notaio Romolo Romani, si reca dallo stesso affinchè venga pubblicato il testamento del caro amico Tizio. In quella sede Mevio apprende la volontà di Tizio di istituire erede universale il vicino di casa Sempronio. Mevio fa presente al notaio che di Sempronio si ignora l'esistenza e gli domanda a chi sia devoluta la successione dell'amico Tizio. Il notaio risponderà che la successione di Tizio sarà devoluta:   allo Stato
Tizio, volendo donare un appartamento alla sua amica Caia, per evitare pettegolezzi, simula una vendita a favore di questa. Il contratto di vendita viene redatto per atto pubblico e con assistenza dei testimoni, ma l'accordo simulatorio viene fatto risultare da semplice atto scritto senza intervento del notaio. Nel nostro caso, la donazione dissimulata:   E' pienamente efficace tra le parti
Tra più debiti scaduti della medesima specie verso la stessa persona, diversamente garantiti e diversamente onerosi per il debitore, in mancanza di una dichiarazione del debitore, il pagamento a quale debito deve essere imputato, a norma del codice civile?   Al debito meno garantito