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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Notaio - quesiti di difficoltà alta

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Salvo disposizioni di leggi speciali, chi denuncia all'emittente la sottrazione di un titolo di credito al portatore e gliene fornisce la prova ha diritto alla prestazione e agli accessori della medesima:   Solo dopo che sia decorso il termine di prescrizione del titolo
Salvo disposizioni di leggi speciali, chi denuncia all'emittente lo smarrimento di un titolo di credito al portatore e gliene fornisce la prova ha diritto alla prestazione e agli accessori della medesima:   Solo dopo che sia decorso il termine di prescrizione del titolo
Salvo disposizioni di leggi speciali, è ammesso l'ammortamento dei titoli di credito al portatore smarriti dal possessore?   No
Salvo disposizioni di leggi speciali, è ammesso l'ammortamento dei titoli di credito al portatore sottratti al possessore?   No
Salvo diversa disposizione dell'atto costitutivo, nella società in accomandita semplice per la revoca degli amministratori nominati con atto separato e non con il contratto sociale occorre:   Il consenso degli altri soci accomandatari e l'approvazione di tanti soci accomandanti che rappresentino la maggioranza del capitale da essi sottoscritto
Salvo diversa pattuizione, quando le modificazioni alle modalità convenute dell'opera sono state autorizzate dal committente ed il prezzo dell'intera opera è stato determinato globalmente, l'appaltatore:   non ha diritto a compenso per le variazioni o per le aggiunte
Salvo patto contrario, in un contratto ad esecuzione continuata, il recesso unilaterale è ammesso:   Anche dopo che il contratto abbia avuto un principio di esecuzione, ma il recesso non ha effetto per le prestazioni già eseguite o in corso di esecuzione
Sandra ha venduto a termine a Martina titoli di credito soggetti a estrazione per premi o rimborsi, mediante contratto concluso anteriormente al giorno stabilito per l'inizio dell'estrazione. Durante la pendenza del termine a chi spettano i diritti e gli oneri derivanti dall'estrazione?   A Martina
Se a taluno è lasciato un legato a termine finale ed il legatario non adempie l'obbligo di dare idonea garanzia:   E' dato un amministratore
Se a taluno è lasciato un legato a termine iniziale e l'erede onerato, che non ne sia stato espressamente dispensato dal testatore, non adempie l'obbligo imposto dall'autorità giudiziaria di prestare al legatario idonea garanzia:   E' dato all'eredità un amministratore
Se a taluno è lasciato un legato sotto condizione sospensiva e l'erede onerato, che non ne sia stato espressamente dispensato dal testatore, non adempie l'obbligo imposto dall'autorità giudiziaria di prestare al legatario idonea garanzia:   E' dato all'eredità un amministratore
Se Caio e Tizio convengono che Tizio assuma il debito di Caio nei confronti di Mevio. La stipulazione a favore di Mevio:   può essere revocata ove Mevio non vi abbia aderito
Se dopo la confezione del testamento il legatario ha acquistato a titolo oneroso dall'onerato la cosa legata:   Il legatario ha diritto al rimborso del prezzo, quando dal testamento o da altra dichiarazione scritta dal testatore risulti che questi sapeva che la cosa legata apparteneva all'onerato
Se dopo la confezione del testamento la cosa legata è stata dal legatario acquistata a titolo oneroso da un terzo:   Il legatario ha diritto al rimborso del prezzo, quando dal testamento o da altra dichiarazione scritta dal testatore risulti che questi sapeva che la cosa legata apparteneva al terzo
Se è perito un edificio assicurato dall'usufruttuario contro tale evento ed il nudo proprietario lo ricostruisce impiegando una somma maggiore di quella conseguita come indennità, l'usufrutto:   Si trasferisce sul nuovo edificio ed è limitato in proporzione dell'ammontare della somma conseguita come indennità, spettante in usufrutto
Se è perito un edificio che era stato assicurato contro tale evento dall'usufruttuario ed il nudo proprietario intende ricostruirlo con la somma conseguita come indennità, l'usufruttuario può opporsi?   No
Se Filano e Sempronio convengono che Sempronio assuma il debito di Filano nei confronti di Caio. La stipulazione a favore di Caio:   può essere revocata ove Caio non vi abbia aderito
Se i comproprietari di una cosa non l'hanno venduta congiuntamente e per l'intero, ma ciascuno ha venduto la sola sua quota con patto di riscatto, possono essi separatamente esercitare il diritto di riscatto sopra la quota che loro spettava?   Sì, e il compratore non può valersi della facoltà di esigere che tutti i venditori esercitino il diritto di riscatto dell'intera cosa
Se i terzi che arrecano molestie al conduttore, pretendendo di avere diritti sulla cosa locata, agiscono in via giudiziale:   il locatore è tenuto ad assumere la lite, qualora sia chiamato nel processo e il conduttore deve esserne estromesso con la semplice indicazione del locatore, se non ha interesse a rimanervi
Se i vizi della cosa locata espongono a serio pericolo la salute dei dipendenti del conduttore, quest'ultimo:   può ottenere la risoluzione del contratto, anche se i vizi gli erano noti, nonostante qualunque rinunzia
Se i vizi della cosa locata espongono a serio pericolo la salute dei familiari del conduttore, quest'ultimo:   può ottenere la risoluzione del contratto, anche se i vizi gli erano noti, nonostante qualunque rinunzia
Se i vizi della cosa locata espongono a serio pericolo la salute del conduttore, quest'ultimo:   può ottenere la risoluzione del contratto, anche se i vizi gli erano noti, nonostante qualunque rinunzia
Se i vizi di parte notevole della cosa locata espongono a serio pericolo la salute dei dipendenti del conduttore, quest'ultimo:   può ottenere la risoluzione del contratto, anche se i vizi gli erano noti, nonostante qualunque rinunzia
Se i vizi di parte notevole della cosa locata espongono a serio pericolo la salute dei familiari del conduttore, quest'ultimo:   può ottenere la risoluzione del contratto, anche se i vizi gli erano noti, nonostante qualunque rinunzia
Se i vizi di parte notevole della cosa locata espongono a serio pericolo la salute del conduttore, quest'ultimo:   può ottenere la risoluzione del contratto, anche se i vizi gli erano noti, nonostante qualunque rinunzia
Se il compratore di un bene mobile non registrato non adempie l'obbligazione di pagare il prezzo, il venditore può farlo vendere senza ritardo per conto e a spese di lui. Se tale bene ha un prezzo corrente, stabilito per atto della pubblica autorità ovvero risultante da listini di borsa, la vendita:   può essere fatta senza incanto al prezzo corrente, a mezzo di una persona autorizzata a tali atti o, in mancanza di essa nel luogo in cui la vendita deve essere eseguita, a mezzo di un ufficiale giudiziario o di un commissionario nominato dall'autorità giudiziaria competente
Se il debitore e un terzo convengono che questi assuma il debito dell'altro, gli effetti della stipulazione a favore del creditore possono essere revocati?   Sì, soltanto fino a quando il creditore non abbia aderito
Se il debitore e un terzo convengono che questi assuma il debito dell'altro, l'adesione del creditore libera il debitore originario?   Sì, solo se ciò costituisce condizione espressa della stipulazione o se il creditore lo dichiari espressamente
Se il debitore ha delegato un terzo per eseguire il pagamento:   Il terzo, ancorché sia debitore del delegante, non è tenuto ad accettare l'incarico, salvo usi diversi
Se il debitore ha delegato un terzo per eseguire il pagamento:   Il terzo può obbligarsi verso il creditore salvo che il delegante l'abbia vietato
Se il legatario, dopo la confezione del testamento, ha acquistato dal testatore a titolo gratuito la cosa a lui legata, il legato:   E' senza effetto, anche quando l'alienazione è annullabile per cause diverse dai vizi del consenso ovvero la cosa ritorna in proprietà del testatore
Se il legatario, dopo la confezione del testamento, ha acquistato dal testatore a titolo oneroso la cosa a lui legata, il legato:   E' senza effetto, anche quando l'alienazione è annullabile per cause diverse dai vizi del consenso ovvero la cosa ritorna in proprietà del testatore
Se il legato è sottoposto a condizione risolutiva ed il legatario non adempie l'obbligo, imposto dall'autorità giudiziaria, di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali il legato dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse:   E' dato un amministratore
Se il possessore è tenuto alla restituzione dei frutti, gli spetta il rimborso delle spese fatte per le riparazioni ordinarie?   Sì, limitatamente al tempo per il quale la restituzione è dovuta
Se il termine fissato per la prestazione di una delle parti deve considerarsi essenziale nell'interesse dell'altra e questa, scaduto il termine, non vuole esigerne l'esecuzione:   Il contratto s'intende risolto di diritto anche se non è stata espressamente pattuita la risoluzione.
Se il termine fissato per la prestazione di una delle parti deve considerarsi essenziale nell'interesse dell'altra e questa, volendo esigerne l'esecuzione nonostante la scadenza del termine, ne ha dato notizia all'altra parte decorsi tre giorni:   Il contratto s'intende risolto di diritto anche se non è stata espressamente pattuita la risoluzione.
Se in un contratto da cui deriva a carico di una delle parti un'obbligazione alternativa si attribuisce al creditore la facoltà di scelta tra le prestazioni dedotte in obbligazione, quale conseguenza deriva dal mancato esercizio della facoltà nel termine stabilito?   La scelta passa al debitore
Se in un contratto da cui deriva a carico di una delle parti un'obbligazione alternativa si attribuisce la facoltà di scelta tra le prestazioni dedotte in obbligazione ad un terzo, quale conseguenza deriva dal mancato esercizio della facoltà nel termine stabilito?   La scelta è fatta dal giudice
Se la cosa data in pegno si deteriora in modo da far temere che essa divenga insufficiente alla sicurezza del creditore, questi, volendo vendere la cosa stessa:   Deve chiedere al giudice l'autorizzazione a vendere, previo avviso a colui che ha costituito il pegno
Se la disposizione testamentaria a titolo particolare è sottoposta a condizione risolutiva e il legatario non adempie l'obbligo, imposto dall'autorità giudiziaria, di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali il legato dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse, è dato al legato stesso un amministratore al quale sono comuni le regole che si riferiscono:   Ai curatori dell'eredità giacente
Se la disposizione testamentaria è sottoposta a condizione risolutiva e l'erede non adempie l'obbligo, imposto dall'autorità giudiziaria, di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali l'eredità dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse, è dato all'eredità un amministratore al quale sono comuni le regole che si riferiscono:   Ai curatori dell'eredità giacente
Se la disposizione testamentaria è sottoposta a condizione risolutiva e l'erede non adempie l'obbligo, imposto dall'autorità giudiziaria, di prestare idonea garanzia a favore di coloro ai quali l'eredità dovrebbe devolversi nel caso che la condizione si avverasse:   E' dato all'eredità un amministratore
Se la donazione è revocata per ingratitudine, e i beni donati esistono ancora, il donatario deve restituire:   I beni in natura e i frutti relativi a partire dal giorno della domanda
Se la donazione è revocata per sopravvenienza di figli, e i beni donati esistono ancora, il donatario deve restituire:   I beni in natura e i frutti relativi a partire dal giorno della domanda
Se la novazione dell'obbligazione per mutamento dell'oggetto si effettua tra il creditore e uno dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, il creditore e il debitore possono convenire il mantenimento dei privilegi sui beni degli altri debitori con efficacia nei confronti di questi ultimi?   No
Se la novazione dell'obbligazione per mutamento dell'oggetto si effettua tra il creditore e uno dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, quali tra i seguenti privilegi del credito anteriore possono essere riservati dal creditore e dal debitore?   I privilegi sui beni del debitore che fa la novazione
Se la novazione oggettiva si effettua tra il creditore e uno dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, il creditore e il debitore possono convenire il mantenimento del pegno sui beni degli altri debitori con efficacia nei confronti di questi ultimi?   No
Se la novazione oggettiva si effettua tra il creditore e uno dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, il creditore e il debitore possono convenire il mantenimento delle ipoteche sui beni degli altri debitori con efficacia nei confronti di questi ultimi?   No
Se la novazione oggettiva si effettua tra il creditore e uno dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, quale tra i seguenti pegni a garanzia del credito anteriore può essere riservato dal creditore e dal debitore?   Il pegno sui beni del debitore che fa la novazione
Se la novazione oggettiva si effettua tra il creditore e uno dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, quali tra le seguenti ipoteche del credito anteriore possono essere riservate dal creditore e dal debitore?   Le ipoteche sui beni del debitore che fa la novazione
Se la sentenza di devoluzione del fondo enfiteutico non è stata annotata in margine alla trascrizione della relativa domanda, si possono eseguire successive iscrizioni a carico di colui che ha ottenuto la devoluzione?   Sì, ma le iscrizioni già compiute producono effetto eseguita l'annotazione
Se la sentenza di devoluzione del fondo enfiteutico non è stata annotata in margine alla trascrizione della relativa domanda, si possono eseguire successive trascrizioni a carico di colui che ha ottenuto la devoluzione?   Sì, ma le trascrizioni già compiute hanno effetto dopo l'esecuzione dell'annotazione
Se la trascrizione della domanda di riduzione per lesione di legittima di una disposizione testamentaria avente ad oggetto la proprietà di un bene immobile è eseguita dopo dieci anni dall'apertura della successione:   La sentenza che accoglie la domanda non pregiudica i terzi che hanno acquistato a titolo oneroso diritti in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda
Se la trascrizione della domanda di riduzione per lesione di legittima di una donazione della proprietà di un bene immobile è eseguita dopo dieci anni dall'apertura della successione:   La sentenza che accoglie la domanda non pregiudica i terzi che hanno acquistato a titolo oneroso diritti in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda
Se l'apertura di credito bancario è a tempo indeterminato, il recesso dal contratto mediante preavviso nel termine stabilito dal contratto o dagli usi o, in mancanza dalla legge, può essere esercitato:   Da ciascuna delle parti
Se l'obbligazione assunta dal delegato verso il delegatario, che aveva liberato il debitore originario, è dichiarata nulla o annullata e pertanto la obbligazione del debitore originario rivive, il delegatario può ancora valersi delle garanzie prestate da terzi che assistevano il credito?   No
Se l'obbligazione assunta dal terzo espromittente verso il creditore, che aveva liberato il debitore originario, è dichiarata nulla o annullata e pertanto la obbligazione del debitore originario rivive, il creditore può ancora valersi delle garanzie prestate da terzi che assistevano il credito?   No
Se l'obbligazione assunta dall'accollante verso l'accollatario, che aveva liberato il debitore originario, è dichiarata nulla o annullata e pertanto la obbligazione del debitore originario rivive, l'accollatario può ancora valersi delle garanzie prestate da terzi che assistevano il credito?   No
Se l'usufrutto è stabilito soltanto sopra un edificio e questo viene in qualsiasi modo a perire, il proprietario se intende costruire un altro edificio:   Ha il diritto di occupare l'area e di valersi dei materiali pagando all'usufruttuario, durante l'usufrutto, gli interessi sulla somma corrispondente al valore dell'area e dei materiali
Se nell'eredità vi sono beni che la legge dichiara indivisibili nell' interesse della produzione nazionale e non sia diversamente disposto da leggi speciali, essi:   Devono preferibilmente essere compresi per l'intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di più coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione; se nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto
Se nell'eredità vi sono immobili il cui frazionamento recherebbe pregiudizio alle ragioni della pubblica economia e la divisione dell'intera sostanza non può effettuarsi senza il loro frazionamento, essi:   Devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di più coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione; se nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto
Se nell'eredità vi sono immobili il cui frazionamento recherebbe pregiudizio alle ragioni dell'igiene e la divisione dell'intera sostanza non può effettuarsi senza il loro frazionamento, essi:   Devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di più coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione; se nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto
Se nell'eredità vi sono immobili non comodamente divisibili e la divisione dell'intera sostanza non può effettuarsi senza il loro frazionamento, essi:   Devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell'eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di più coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l'attribuzione; se nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all'incanto
Se oggetto del legato è una cosa fruttifera appartenente a un terzo al momento della morte del testatore, i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario:   Dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno in cui la prestazione del legato è stata promessa, salvo che il testatore abbia diversamente disposto
Se oggetto del legato è una cosa fruttifera appartenente all'onerato al momento della morte del testatore, i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario:   Dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno in cui la prestazione del legato è stata promessa, salvo che il testatore abbia diversamente disposto
Se oggetto del legato è una cosa fruttifera determinata per genere o quantità, i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario:   Dal giorno della domanda giudiziale o dal giorno in cui la prestazione del legato è stata promessa, salvo che il testatore abbia diversamente disposto
Se oggetto del legato è una determinata cosa fruttifera, appartenente al testatore al momento della sua morte, i frutti o gli interessi sono dovuti al legatario:   Dal momento della morte del testatore
Se per un'apertura di credito bancario è prestata fideiussione da un terzo, questa si estingue prima della fine del rapporto per il solo fatto che l'accreditato cessa di essere debitore della banca?   No
Se più persone hanno venduto congiuntamente con patto di riscatto e mediante un solo contratto una cosa indivisa, e sempre che il compratore non esiga il riscatto congiunto dell'intera cosa, ciascun venditore può esercitare il diritto di riscatto:   Solo sopra la quota che gli spettava
Se più persone hanno venduto congiuntamente, con patto di riscatto e mediante un solo contratto, una cosa indivisa, ed una di esse vuole esercitare il diritto di riscatto solo sopra la quota che le spettava, il compratore:   Può esigere che tutti i venditori esercitino congiuntamente il diritto di riscatto dell'intera cosa
Se Primo e Secondo convengono che Secondo assuma il debito di Primo nei confronti di Terzo. La stipulazione a favore di Terzo:   può essere revocata ove Terzo non vi abbia aderito
Se si riuniscono nella medesima persona il diritto del proprietario del suolo e quello del superficiario per causa diversa dal decorso del termine, cosa accade alle ipoteche costituite sull'uno e sull'altro diritto?   Continuano a gravare separatamente i diritti stessi
Se Terzo e Primo convengono che Primo assuma il debito di Terzo nei confronti di Secondo. La stipulazione a favore di Secondo:   può essere revocata ove Secondo non vi abbia aderito
Se Tizio e Caio convengono che Caio assuma il debito di Tizio nei confronti di Sempronio. La stipulazione a favore di Sempronio:   può essere revocata ove Sempronio non vi abbia aderito
Se Tizio, debitore di Caio, ha delegato Sempronio per eseguire il pagamento, può Sempronio obbligarsi verso Caio?   Sì, salvo che Tizio l'abbia vietato
Se un contratto è annullato per incapacità di uno dei contraenti, questi è tenuto a restituire all'altro contraente la prestazione ricevuta?   No, se non nei limiti in cui la prestazione ricevuta è stata rivolta a suo vantaggio
Secondo con lo stesso contratto ha venduto a Primo, per un solo e medesimo prezzo convenuto a corpo, il fondo rustico Corneliano della superficie dichiarata in atto di metri quadrati 25.000 e il fondo rustico Tuscolano della superficie dichiarata in atto di metri quadrati 35.000. I fondi hanno le medesime caratteristiche. Dopo la vendita è risultato che la superficie reale è maggiore di mq. 8.000 in un fondo e minore di mq. 4.000 nell'altro, rispetto a quelle dichiarate in contratto. Primo e Secondo si recano dal notaio chiedendogli quale sia la disciplina da applicare. Il notaio risponderà che:   si fa la compensazione fino alla debita concorrenza, con diritto al supplemento de l prezzo a favore di Secondo, salva la facoltà di Primo di recedere dal contratto
Secondo è debitore di una somma di denaro nei confronti di Terzo. Secondo e Primo convengono che quest'ultimo assuma il debito di Secondo. In assenza di una dichiarazione liberatoria espressa da parte di Terzo, l'adesione di questi libera Secondo nei confronti dello stesso?   Sì, solo se la liberazione di Secondo costituisce condizione espressa della stipulazione fra Secondo e Primo
Secondo ha venduto a termine a Primo titoli di credito soggetti a estrazione per premi o rimborsi, mediante contratto concluso anteriormente al giorno stabilito per l'inizio dell'estrazione. Durante la pendenza del termine a chi spettano i diritti e gli oneri derivanti dall'estrazione?   A Primo
Secondo il codice civile, chi ha fatto uso di un marchio non registrato ha la facoltà di continuare ad usarne nonostante la registrazione da altri ottenuta?   Sì, ma solo nei limiti in cui anteriormente se ne è valso
Secondo muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge i due fratelli unilaterali Primo e Tizio ed i genitori Terzo e Sempronia. L'eredità spetterà:   per un sesto a Primo, per un sesto a Tizio, per due sesti a Terzo e per due sesti a Sempronia
Secondo, debitore nei confronti di Primo, assegna a quest'ultimo il nuovo debitore Terzo il quale si obbliga nei confronti di Primo. Primo dichiara espressamente di liberare Secondo. Se Terzo diviene insolvente successivamente all'assunzione del debito nei confronti di Primo, può quest'ultimo agire nei confronti di Secondo?   No, salvo che Primo ne abbia fatto espressa riserva
Secondo, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Terzo, Filano e Calpurnio, di cui i primi due gli sono premorti; Terzo aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Quarto, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Caio; Filano aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Mevio il quale aveva avuto tre figli a nome Tizio, Sempronio e Mario. Tenuto conto che Mario, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Terza, l'eredità relitta da Secondo spetterà:   un terzo a Calpurnio, un terzo a Caio e per l'altro terzo a Tizio e Sempronio
Secondo, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Terzo e Tizio, gli erano premorti; Terzo aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Remo, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Primo; Tizio aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Mario il quale aveva avuto tre figli a nome Mevio, Sempronio e Caio. Tenuto conto che Caio, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Prima, l'eredità relitta da Secondo spetterà:   per metà a Primo e per l'altra metà a Mevio e Sempronio
Secondo, venditore, conclude con Primo, acquirente, una vendita su documenti avente per oggetto cose in viaggio tra Roma e Milano. Tra i documenti consegnati a Primo, tutti regolari, è compresa la polizza di assicurazione per i rischi del trasporto. Successivamente Primo viene a conoscenza che la merce, a causa di un incidente fortuito, era andata perduta dopo la consegna al vettore ma prima della conclusione del contratto di compravendita e della consegna dei documenti. In tal caso, tenuto conto che Secondo, al tempo del contratto di compravendita era a conoscenza della perdita della merce ma l'aveva in mala fede taciuta, i rischi a cui si trova esposta la merce dal momento della consegna al vettore sono a carico:   di Secondo
Secondo, venditore, conclude con Primo, acquirente, una vendita su documenti avente per oggetto cose in viaggio tra Roma e Milano. Tra i documenti consegnati a Primo, tutti regolari, è compresa la polizza di assicurazione per i rischi del trasporto. Successivamente Primo viene a conoscenza che la merce, a causa di un incidente fortuito, era andata perduta dopo la consegna al vettore ma prima della conclusione del contratto di compravendita e della consegna dei documenti. In tal caso, tenuto conto che Secondo, al tempo del contratto di compravendita non era a conoscenza della perdita della merce, i rischi a cui si trova esposta la merce dal momento della consegna al vettore sono a carico:   di Primo
Sempronio acquista da Filano un appartamento per il quale il venditore aveva ottenuto, all'epoca del suo acquisto, un mutuo da Mevio garantito da ipoteca di primo grado concessa da Caio su un cespite di sua proprietà. Sempronio nell'atto di acquisto si accolla il debito residuo di Filano verso Mevio e quest'ultimo, presente alla stipula, aderisce alla stipulazione dichiarando espressamente di liberare il debitore originario Filano. In tal caso la garanzia ipotecaria:   si estingue, se Caio non consente espressamente a mantenerla
Sempronio costruisce un albergo su un terreno di cui è titolare del diritto di superficie per vent'anni, mentre Filano ne è il proprietario. Successivamente concede a Mevio l'usufrutto dell'albergo per un periodo di tempo che non risulta determinato nell'atto relativo. Allo scadere del ventennio di durata del diritto di superficie, Filano, proprietario del terreno, si reca dal Notaio per vendere a Tizio la piena proprietà del terreno con l'albergo su di esso costruito ed il Notaio risponderà che:   E' possibile vendere la piena proprietà del terreno e dell'albergo in quanto il diritto di usufrutto di Mevio si è, in ogni caso, estinto con la estinzione del diritto di superficie per scadenza del termine
Sempronio dona il suo unico immobile all'estranea Tizia che, trascorsi cinque anni dalla trascrizione del proprio acquisto, lo vende a Martino, con atto regolarmente trascritto. Sempronio, dopo tre anni dalla donazione, muore e la sua successione si apre per legge in favore dell'unica figlia Lucia, che, lesa nella quota di legittima, nei termini, agisce in riduzione e trascrive la domanda giudiziale dopo dieci anni dall'apertura della successione. Nel caso prospettato:   La sentenza che accoglie la domanda di Lucia non pregiudica l'acquisto di Martino perchè la domanda giudiziale è trascritta dopo dieci anni dall'apertura della successione
Sempronio è debitore di Filano di una somma di danaro e Caio ha costituito, a garanzia di tale debito, ipoteca sul proprio fondo Tusculano. Sempronio assegna al suo creditore Filano un nuovo debitore, Mevio, il quale si obbliga verso il creditore al pagamento del debito; Filano libera espressamente Sempronio dalla sua obbligazione. In tal caso la garanzia ipotecaria costituita sul fondo Tusculano:   si estingue, se Caio non consente espressamente a mantenerla
Sempronio è debitore: verso Mevio della somma di euro 20.000, a garanzia della cui restituzione gli ha dato in pegno un quadro d'autore, come risulta da scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in data 10 ottobre 2000; verso Tizio della somma di euro 10.000, a garanzia della cui restituzione gli ha dato in pegno, alla presenza di testimoni, un gioiello di famiglia, senza far ricorso ad alcuna scrittura; e verso Caio della somma di euro 2.000 a garanzia della cui restituzione ha dichiarato di voler costituire in pegno l'orologio che usa quotidianamente e che pertanto non gli consegna, come risulta da scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in data 10 agosto 2000. In caso di inadempimento delle predette obbligazioni da parte di Sempronio, chi fra i summenzionati creditori potrà far valere la prelazione?   Mevio
Sempronio e Filana, coniugi in comunione legale, comproprietari di una tenuta in Toscana, nelle rispettive quote di 1/4 e 3/4 pervenute a ciascuno di loro per successione a causa di morte, intendono costituire, a norma del codice civile, un fondo patrimoniale destinando l'immobile suddetto a far fronte ai bisogni della famiglia. Non essendo diversamente stabilito nell'atto costitutivo del fondo, a chi spetterà la proprietà dell'immobile costituente il fondo patrimoniale, tenuto conto che i coniugi hanno tre figli tuttora minori?   A Sempronio e Filana in misura eguale
Sempronio e Filano hanno concesso in enfiteusi a Martino e Caio il fondo Tuscolano. Avendo Caio deteriorato il fondo, Sempronio e Filano chiedono la devoluzione dello stesso per l'intero. Dopo la domanda di devoluzione Martino promuove l'affrancazione per la totalità. In questo caso:   la domanda di devoluzione non preclude a Martino il diritto di affrancare
Sempronio ha costituito, a favore dell'amica Sempronia, nubile e senza figli, l'usufrutto su quattro appartamenti siti in Milano, dispensandola dal fare l'inventario. Sempronia non presta la garanzia a cui è tenuta e gli immobili sono messi sotto amministrazione. In questo caso Sempronia può farsi assegnare per propria abitazione una delle case comprese nell'usufrutto?   Sì
Sempronio ha costituito, a favore dell'amica Sempronia, nubile e senza figli, l'usufrutto su quattro appartamenti siti in Milano, dispensandola dal fare l'inventario. Sempronia non presta la garanzia a cui è tenuta in misura sufficiente e gli immobili sono messi sotto amministrazione. In questo caso Sempronia può farsi assegnare per propria abitazione una delle case comprese nell'usufrutto?   Sì
Sempronio ha venduto a termine a Filano titoli di credito soggetti a estrazione per premi o rimborsi, mediante contratto concluso anteriormente al giorno stabilito per l'inizio dell'estrazione. Durante la pendenza del termine a chi spettano i diritti e gli oneri derivanti dall'estrazione?   Al compratore Filano
Sempronio ha venduto a termine a Mevio titoli azionari per il valore di euro quindicimila. Fino al momento del trasferimento della proprietà dei titoli in oggetto, in mancanza di richiesta in tempo utile da parte di Mevio di esercitare il diritto di opzione, il venditore:   Deve curare la vendita dei diritti di opzione per conto di Mevio, a mezzo di un agente di cambio o di un istituto di credito
Sempronio ha venduto a termine a Mevio titoli azionari per il valore di euro quindicimila. Fino al momento del trasferimento della proprietà dei titoli in oggetto, volendo Mevio esercitare il diritto di opzione, qualora ne faccia richiesta a Sempronio in tempo utile, quest'ultimo:   Deve mettere il compratore in grado di esercitare il diritto di opzione, oppure deve esercitarlo per conto del compratore stesso, se questi gli ha fornito i fondi necessari
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo e Prima, entrambi viventi) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi) e tre fratelli germani Tizio (coniugato con Tizia e con un figlio, Tizietto), Mevio e Filano (questi ultimi di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio). Tizio e Filano rinunciano all'eredità. In conseguenza, l'eredità medesima sarà devoluta:   a Caio per un quarto, a Sempronia per un quarto, a Mevio per un quarto, a Tizietto per un quarto
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo e Prima, entrambi viventi) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi) ed i fratelli germani Tizio, Mevio e Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio e Sempronia rinunciano all'eredità. In questo caso, la quota che sarebbe spettata a coloro che hanno rinunciato si devolve:   a Primo, Prima, Secondo, Seconda e non a Tizio, Mevio e Filano
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo e Prima, entrambi viventi) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi) ed i fratelli germani Tizio, Mevio e Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. I genitori Caio e Sempronia ed il fratello Filano rinunciano all'eredità. In conseguenza, l'eredità medesima sarà devoluta:   a Primo e Prima complessivamente per un quarto, a Secondo e Seconda complessivamente per un quarto, a Tizio per un quarto, a Mevio per un quarto
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo e Prima, entrambi viventi) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi) ed i fratelli germani Tizio, Mevio e Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Il padre Caio ed il fratello Filano rinunciano all'eredità. In conseguenza, l'eredità medesima sarà devoluta:   a Sempronia per un mezzo, a Tizio per un quarto, a Mevio per un quarto
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo e Prima, entrambi viventi) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi) ed i fratelli germani Tizio, Mevio e Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio rinuncia all'eredità. In conseguenza, l'eredità medesima sarà devoluta:   a Sempronia per un mezzo, a Tizio per un sesto, a Mevio per un sesto, a Filano per un sesto
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo e Prima, entrambi viventi) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi) ed i fratelli germani Tizio, Mevio e Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio e Sempronia rinunciano all'eredità. In conseguenza, l'eredità medesima sarà devoluta:   a Primo e Prima complessivamente per un quarto, a Secondo e Seconda complessivamente per un quarto, a Tizio per un sesto, a Mevio per un sesto, a Filano per un sesto
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo, vivente, e di Prima, premorta) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi), i fratelli germani Tizio e Mevio ed il fratello unilaterale Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio e Sempronia rinunciano all'eredità. In questo caso, a chi risulta devoluta la quota che sarebbe spettata a coloro che hanno rinunciato?   a Primo, Secondo, Seconda
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo, vivente, e di Prima, premorta) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi), i fratelli germani Tizio e Mevio ed il fratello unilaterale Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio e Sempronia rinunciano all'eredità. In conseguenza, l'eredità medesima sarà devoluta:   a Primo per un quarto, a Secondo per un ottavo, a Seconda per un ottavo, a Tizio per un quinto, a Mevio per un quinto, a Filano per un decimo
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo, vivente, e di Prima, premorta) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi), i fratelli germani Tizio e Mevio ed il fratello unilaterale Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio e Sempronia rinunciano all'eredità. In questo caso, a quali soggetti è devoluta l'eredità?   a Primo, Secondo, Seconda, Tizio, Mevio, Filano
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (figlio di Primo, vivente, e di Prima, premorta) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi), i fratelli germani Tizio (vedovo e con un figlio, Filano) e Mevio ed il fratello unilaterale Saverio, questi ultimi due di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio, Sempronia e Saverio rinunciano all'eredità. In questo caso, a quali soggetti si devolve l'eredità?   a Primo, Secondo, Seconda, Tizio, Mevio
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti i genitori Caio (il cui padre, Primo, è ancora vivente) e Sempronia (figlia di Secondo e Seconda, entrambi viventi) ed i fratelli germani Tizio, Mevio e Filano, tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio e Sempronia rinunciano all'eredità. In conseguenza, l'eredità medesima sarà devoluta:   a Primo per un quarto, a Secondo per un ottavo, a Seconda per un ottavo, a Tizio per un sesto, a Mevio per un sesto, a Filano per un sesto
Sempronio muore, senza aver fatto testamento, lasciando a sé superstiti quali parenti solo il nonno paterno Caio, gli zii paterni (figli di Caio) Primo, Secondo e Seconda, i fratelli germani Tizio e Mevio ed il fratello unilaterale Filano, questi ultimi tre tutti di stato civile libero e senza discendenti, come lo stesso Sempronio. Caio rinuncia all'eredità. In questo caso, a quali soggetti è devoluta l'eredità?   a Tizio, Mevio, Filano
Sempronio proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. L'anno successivo Caio dona il diritto di usufrutto sul fondo Tusculano al proprio fratello Martino. Quattro anni dopo muore Martino, vedovo, il quale ha disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Mevio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Tizio. Filano, il quale è interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Martino si presenta dal notaio per sapere a chi dovrà indirizzare la propria proposta. Il notaio gli risponderà che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano è:   Tizio
Sempronio, avendo necessità di una ingente somma di denaro da destinare ad un intervento chirurgico per la propria moglie Filana, vende a Mevio per il prezzo di duecentomila euro il proprio casale in Toscana nonostante il valore dello stesso sia stato stimato in cinquecentomila euro. Dopo la vendita, il valore del casale si riduce a trecentocinquantamila euro a causa di una crisi del mercato immobiliare, ma, stante la iniziale sproporzione tra le due prestazioni, Sempronio intende comunque domandare la rescissione del contratto di vendita. Tenuto conto che Mevio era a conoscenza ed ha approfittato dello stato di bisogno di Sempronio e che sono trascorsi nove mesi dalla vendita, è ammissibile la domanda di rescissione?   No, poichè la lesione deve perdurare fino al tempo in cui la domanda è proposta, anche se il termine non si è ancora prescritto
Sempronio, celibe e senza discendenti, si reca dal notaio e gli espone: che ha rinunciato all'eredità di suo padre Tizio regolata da testamento olografo con il quale il testatore nominava eredi i suoi unici due figli, Sempronio e Mevio, e sua moglie Tizia ed inoltre legava allo stesso Sempronio il fondo Tuscolano con espressa dispensa dall'imputazione. Riguardo al legato a lui fatto il notaio risponderà a Sempronio che:   Può, sulla disponibile, conseguire il legato
Sempronio, celibe e senza discendenti, si reca dal notaio e gli espone: che ha rinunciato all'eredità di suo padre Tizio regolata da testamento olografo con il quale il testatore nominava eredi i suoi unici due figli, Sempronio e Filano, e la moglie Calpurnia; che Tizio, in vita, gli aveva donato il fondo Tuscolano senza espressa dispensa dall'imputazione. Non risultando al momento dell'apertura della successione lesi i diritti dei legittimari, riguardo alla donazione a lui fatta il notaio risponderà a Sempronio che:   Può, sulla disponibile, ritenere la donazione
Sempronio, celibe e senza discendenti, si reca dal notaio e gli espone: che ha rinunciato all'eredità di suo padre Tizio regolata da testamento olografo con il quale vengono nominati eredi gli unici due figli e la moglie ed inoltre viene legato allo stesso Sempronio il fondo Tuscolano senza espressa dispensa dall'imputazione. Non risultando al momento dell'apertura della successione lesi i diritti dei legittimari, riguardo al legato a lui fatto il notaio risponderà a Sempronio che:   Può, sulla disponibile, conseguire il legato
Sempronio, debitore nei confronti di Filano, assegna a quest'ultimo il nuovo debitore Caio il quale si obbliga nei confronti di Filano. Filano dichiara espressamente di liberare Sempronio. Se Caio diviene insolvente successivamente all'assunzione del debito nei confronti di Filano, può quest'ultimo agire nei confronti di Sempronio?   No, salvo che Filano ne abbia fatto espressa riserva
Sempronio, facoltoso proprietario di numerosi immobili coniugato con Martina, è padre di Caio e Tizio, figli legittimi, e di Filano, figlio naturale non riconoscibile. Egli muore senza testamento ed in vita non ha mai stipulato atti in favore dei figli o del coniuge, nè effettuato alcun tipo di donazione. In questo caso:   Filano ha diritto di ottenere dagli eredi, in proporzione a quanto questi hanno ricevuto dal defunto, un assegno vitalizio pari all'ammontare della rendita della quota di eredità alla quale avrebbe avuto diritto, se la filiazione fosse stata dichiarata o riconosciuta
Sempronio, facoltoso proprietario di numerosi immobili coniugato con Martina, è padre di Filano e Caio, figli legittimi, e di Tizio, figlio naturale non riconoscibile. Egli muore senza testamento ed in vita non ha mai stipulato atti in favore dei figli o del coniuge, nè effettuato alcun tipo di donazione. In questo caso:   Tizio ha diritto di ottenere dagli eredi, in proporzione a quanto questi hanno ricevuto dal defunto, un assegno vitalizio pari all'ammontare della rendita della quota di eredità alla quale avrebbe avuto diritto, se la filiazione fosse stata dichiarata o riconosciuta
Sempronio, facoltoso proprietario di numerosi immobili coniugato con Martina, è padre di Tizio e Filano, figli legittimi, e di Caio, figlio naturale non riconoscibile. Egli muore senza testamento ed in vita non ha mai stipulato atti in favore dei figli o del coniuge, nè effettuato alcun tipo di donazione. In questo caso:   Caio ha diritto di ottenere dagli eredi, in proporzione a quanto questi hanno ricevuto dal defunto, un assegno vitalizio pari all'ammontare della rendita della quota di eredità alla quale avrebbe avuto diritto, se la filiazione fosse stata dichiarata o riconosciuta
Sempronio, facoltoso proprietario di numerosi immobili coniugato con Martina, è padre di Tizio, figlio legittimo, e di Caio e Filano, figli naturali non riconoscibili. Egli muore senza testamento ed in vita non ha mai stipulato atti in favore del figlio o del coniuge, nè effettuato alcun tipo di donazione. In questo caso:   Caio e Filano hanno diritto di ottenere dagli eredi, in proporzione a quanto questi hanno ricevuto dal defunto, un assegno vitalizio pari all'ammontare della rendita della quota di eredità alla quale avrebbero avuto diritto, se la filiazione fosse stata dichiarata o riconosciuta
Sempronio, in regime di comunione legale con Filana, ha costituito con Mevio, celibe, una società a responsabilità limitata che non è proprietaria di immobili e ora intende cedere la propria quota a Tizio, in comunione legale con Caia. Perché l'atto sia valido è necessario e sufficiente:   L'intervento di Sempronio e Tizio
Sempronio, proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. L'anno successivo Caio dona il diritto di usufrutto sul fondo Tusculano al proprio fratello Martino. Quattro anni dopo muore Caio, vedovo, il quale aveva già da tempo disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Mevio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Tizio. Filano, il quale è interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Caio si presenta dal notaio per sapere a chi dovrà indirizzare la propria proposta. Il notaio gli risponderà che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano è:   Sempronio
Sempronio, proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. Quattro anni dopo muore Caio, vedovo, il quale ha disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Mevio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Tizio. Filano, il quale è interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Caio, si presenta dal notaio per sapere a chi dovrà indirizzare la propria proposta. Il notaio gli risponderà che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano è:   Sempronio
Sempronio, proprietario del fondo Tusculano, vende l'usufrutto su tale fondo a Caio per la durata di venti anni. Successivamente Caio dona il diritto di usufrutto sul fondo Tusculano al proprio fratello Martino. Quattro anni dopo muore Martino, vedovo, il quale ha disposto con testamento olografo diseredando il proprio unico figlio Valerio, nominando erede universale l'amico Mevio e attribuendo l'usufrutto che gli spettava sul fondo Tusculano a Tizio. Filano, il quale è interessato ad acquistare l'usufrutto del fondo Tusculano per la durata di dieci anni, un anno dopo la morte di Martino si presenta dal notaio per sapere a chi dovrà indirizzare la propria proposta. Il notaio gli risponderà che a poter disporre del diritto di usufrutto sul fondo Tusculano è:   Tizio
Sempronio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Egli aveva avuto tre figli, Mevio, Mario e Remo, di cui i primi due gli sono premorti; Mevio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Primo, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Secondo; Mario aveva generato anch'egli un unico figlio, anch'egli premorto al padre ed al nonno, a nome Terzo il quale aveva avuto tre figli a nome Calpurnio, Filano e Tizio. Tenuto conto che Tizio, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Tizia, l'eredità relitta da Sempronio spetterà:   un terzo a Remo, un terzo a Secondo e per l'altro terzo a Calpurnio e Filano
Sempronio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne senza lasciare testamento. Gli unici suoi due figli, Filano e Calpurnio, gli erano premorti; Filano aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Tizio, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Remo; Calpurnio aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Primo il quale aveva avuto tre figli a nome Terzo, Caio e Mario. Tenuto conto che Mario, il quale non ha avuto figli, è deceduto prima del padre dopo aver nominato erede universale la sua convivente Sempronia, l'eredità relitta da Sempronio spetterà:   per metà a Remo e per l'altra metà a Terzo e Caio
Sempronio, vedovo, è recentemente deceduto ultranovantenne. Egli aveva avuto tre figli, Mevio, Mevione e Mevietto, di cui i primi due gli sono premorti; Mevio aveva generato un solo figlio, premorto al padre ed al nonno, a nome Quarto, il quale aveva avuto a sua volta un unico figlio, Tizio; Mevione aveva generato anch'egli un unico figlio, anche questo premorto al padre ed al nonno, a nome Caio il quale aveva avuto tre figli a nome Primo, Secondo e Terzo. Tenuto conto che Terzo è deceduto prima del padre dopo aver nominato eredi universali in parti uguali la moglie Mevia ed il figlio Filano e che Sempronio molti anni prima di morire aveva nominato con testamento mai revocato eredi universali i suoi tre figli senza disporre alcuna sostituzione, l'eredità relitta da Sempronio spetterà:   un terzo a Mevietto, un terzo a Tizio e per l'altro terzo a Primo, Secondo e Filano
Sergio, venditore, conclude con Carlo, acquirente, una vendita su documenti avente per oggetto cose in viaggio tra Roma e Milano. Tra i documenti consegnati a Carlo, tutti regolari, è compresa la polizza di assicurazione per i rischi del trasporto. Successivamente Carlo viene a conoscenza che la merce, a causa di un incidente fortuito, era andata perduta dopo la consegna al vettore ma prima della conclusione del contratto di compravendita e della consegna dei documenti. In tal caso, tenuto conto che Sergio, al tempo del contratto di compravendita era a conoscenza della perdita della merce ma l'aveva in mala fede taciuta, i rischi a cui si trova esposta la merce dal momento della consegna al vettore sono a carico:   di Sergio
Si può disporre che la rendita vitalizia non sia soggetta a pignoramento o a sequestro?   Sì, ma solo se è costituita a titolo gratuito e limitatamente al bisogno alimentare del creditore
Sirio, venditore, conclude con Afro, acquirente, una vendita su documenti avente per oggetto cose in viaggio tra Roma e Milano. Tra i documenti consegnati a Afro, tutti regolari, è compresa la polizza di assicurazione per i rischi del trasporto. Successivamente Afro viene a conoscenza che la merce, a causa di un incidente fortuito, era andata perduta dopo la consegna al vettore ma prima della conclusione del contratto di compravendita e della consegna dei documenti. In tal caso, tenuto conto che Sirio, al tempo del contratto di compravendita era a conoscenza della perdita della merce ma l'aveva in mala fede taciuta, i rischi a cui si trova esposta la merce dal momento della consegna al vettore sono a carico:   di Sirio