Elenco in ordine alfabetico delle domande di Notaio - quesiti di difficoltà alta
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- I cento soci della associazione riconosciuta "Primavera" sono stati convocati in assemblea per deliberare il trasferimento della sede dell'associazione e la conseguente modifica dello statuto. Alla assemblea partecipano settanta soci i quali, all'unanimità, approvano la proposta di modifica. Tenuto conto che lo statuto dell'associazione nulla dispone in ordine ai quorum dell'assemblea, la delibera è: Invalida, perchè per le modifiche allo statuto occorre comunque la presenza in assemblea di almeno tre quarti degli associati
- I cento soci della associazione riconosciuta "Primavera" sono stati convocati in assemblea per l'approvazione del bilancio; in prima convocazione l'assemblea è andata deserta ed in seconda convocazione, con la presenza di trenta soci e il voto favorevole di venticinque soci non amministratori, il bilancio viene approvato. La delibera così assunta è: Valida perchè in seconda convocazione la deliberazione è valida qualunque sia il numero degli intervenuti
- I coniugi Tizio e Tizia hanno un unico figlio Tizietto nato nel 1975. Nel 1972 Tizio aveva fatto testamento lasciando tutti i suoi beni alla moglie e legando alla sorella Caia gravemente ammalata una rendita vitalizia. Tizio muore nel 1998 senza aver fatto altri testamenti e senza aver revocato quello del 1972. Tizietto, senza discendenti, si reca dal notaio manifestandogli l'intenzione di mantenere l'efficacia delle disposizioni contenute nel testamento del padre. Il notaio gli dirà che dette disposizioni: sono revocate di diritto, tuttavia hanno effetto se Tizietto non viene alla successione e, pertanto, egli deve rinunciare all'eredità
- I consorzi con attività esterna possono essere convenuti in giudizio in persona di: Coloro ai quali il contratto attribuisce la presidenza o la direzione, anche se la rappresentanza è attribuita ad altre persone
- I crediti del mandatario derivanti dall'esecuzione del mandato hanno privilegio sulle cose del mandante? Sì, ma solo su quelle che il mandatario detiene per l'esecuzione del mandato
- I creditori di una società in accomandita semplice rimasti insoddisfatti nella liquidazione della società possono far valere i loro crediti: Oltre che nei confronti dei soci accomandatari, anche nei confronti degli accomandanti, limitatamente alla quota di liquidazione e se il mancato pagamento è dipeso da colpa dei liquidatori, anche nei confronti di questi
- I figli nati da persone tra le quali esiste un vincolo di parentela in linea retta all'infinito, anche soltanto naturale, possono essere riconosciuti dai genitori? No, salvo che i genitori al tempo del concepimento ignorassero il vincolo esistente tra di loro, ed in tal caso il riconoscimento è autorizzato dal giudice
- I figli nati da persone tra le quali esiste un vincolo di parentela naturale nel secondo grado in linea collaterale, possono essere riconosciuti dai genitori? No, salvo che i genitori al tempo del concepimento ignorassero il vincolo esistente tra di loro, ed in tal caso il riconoscimento è autorizzato dal giudice
- I fratelli Mevio e Filano, il primo ebanista ed il secondo elettricista, sono condebitori in solido verso Sempronio di una somma di danaro a titolo di mutuo e, a garanzia dell'adempimento dell'obbligazione, è stato costituito pegno su un orologio d'oro di proprietà di Mevio e su un anello con brillante di proprietà di Filano. Successivamente Mevio e Sempronio convengono che l'obbligazione di restituire la somma di danaro mutuata venga sostituita dall'obbligo, a carico del solo Mevio, ma con effetto liberatorio per entrambi i condebitori, di realizzare alcuni mobili nella villa del creditore Sempronio. In tal caso la garanzia del credito anteriore: può essere riservata solo sull'orologio del debitore Mevio che fa la novazione
- I fratelli Mevio e Filano, il primo ebanista ed il secondo elettricista, sono condebitori in solido verso Sempronio di una somma di danaro a titolo di mutuo e, a garanzia dell'adempimento dell'obbligazione, è stato costituito pegno su un orologio d'oro di proprietà di Mevio e su un anello con brillante di proprietà di Filano. Successivamente Mevio e Sempronio convengono di novare l'obbligazione originaria e di sostituirla con l'obbligo, a carico del solo Mevio ma con effetto liberatorio per entrambi i condebitori, di realizzare alcuni mobili nella villa del creditore Sempronio. In tal caso il pegno a garanzia del credito anteriore: può essere riservato solo sull'orologio del debitore Mevio
- I legittimari del defunto Tizio hanno impugnato, in quanto parzialmente lesiva della loro quota di riserva, la disposizione testamentaria con la quale all'amico Caio veniva legato un intero fabbricato costituito da venti appartamenti. Caio si rivolge al notaio per chiedere in che modo può farsi la riduzione del predetto legato, tenuto conto che quanto occorre per reintegrare la quota riservata è pari al valore di ciascuno degli appartamenti. Il Notaio risponderà: Che in questo caso la riduzione si fa separando dall'immobile legato la parte occorrente per integrare la quota riservata, in quanto ciò può avvenire comodamente
- I legittimari del defunto Tizio hanno impugnato, in quanto parzialmente lesiva della loro quota di riserva, la donazione con la quale all'amico Caio era stato donato un intero fabbricato costituito da venti appartamenti. Caio si rivolge al notaio per chiedere in che modo può farsi la riduzione della predetta donazione, tenuto conto che quanto occorre per reintegrare la quota riservata è pari al valore di ciascuno degli appartamenti. Il Notaio risponderà: Che in questo caso la riduzione si fa separando dall'immobile donato la parte occorrente per integrare la quota riservata, in quanto ciò può avvenire comodamente
- Il 10 agosto 1998 Caio, con contratto preliminare trascritto il 30 agosto 1998, ha promesso di vendere a Tizio, coniugato in regime di separazione dei beni con Mevia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato quando verrà concesso a Tizio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo. Caio il 10 luglio 1999 vende detta casa a Filano con atto pubblico trascritto il 25 luglio 1999. Caio muore il 15 luglio 1999 e suo figlio Remo, unico erede, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Calpurnio e Sempronio la stessa casa il 20 luglio 1999 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. Tizio ottiene una sentenza, passata in giudicato e trascritta il 3 agosto 1999, che tiene luogo della vendita promessa. In tal caso prevale la trascrizione a favore di: Tizio
- Il 10 agosto 1998 Filano, con contratto preliminare trascritto il 30 agosto 1998, ha promesso di vendere a Remo, coniugato in regime di separazione dei beni con Mevia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato quando verrà concesso a Remo, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo. Filano il 10 luglio 1999 vende detta casa a Mevio con atto pubblico trascritto il 25 luglio 1999. Filano muore il 15 luglio 1999 e suo figlio Tizio, unico erede, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Caio e Mario la stessa casa il 20 luglio 1999 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione della accettazione tacita dell'eredità. Remo ottiene una sentenza, passata in giudicato e trascritta il 3 agosto 1999, che tiene luogo della vendita promessa. In tal caso prevale la trascrizione a favore di: Remo
- Il 10 agosto 1998 Mario, con contratto preliminare trascritto il 30 agosto 1998, ha promesso di vendere a Mevio, coniugato in regime di separazione dei beni con Tizia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato quando verrà concesso a Mevio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo. Mario il 10 luglio 1999 vende detta casa a Tizio con atto pubblico trascritto il 25 luglio 1999. Mario muore il 15 luglio 1999 e suo figlio Calpurnio, unico erede, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Caio e Filano la stessa casa il 20 luglio 1999 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione della accettazione tacita dell'eredità. Mevio ottiene una sentenza, passata in giudicato e trascritta il 3 agosto 1999, che tiene luogo della vendita promessa. In tal caso prevale la trascrizione a favore di: Mevio
- Il 10 agosto 1998 Mevio, con contratto preliminare trascritto il 30 agosto 1998, ha promesso di vendere a Mario, coniugato in regime di separazione dei beni con Caia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato quando verrà concesso a Mario, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo. Mevio il 10 luglio 1999 vende detta casa a Caio con atto pubblico trascritto il 25 luglio 1999. Mevio muore il 15 luglio 1999 e suo figlio Remo, unico erede, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Filano e Tizio la stessa casa il 20 luglio 1999 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione della accettazione tacita dell'eredità. Mario ottiene una sentenza, passata in giudicato e trascritta il 3 agosto 1999, che tiene luogo della vendita promessa. In tal caso prevale la trascrizione a favore di: Mario
- Il 10 agosto 1998 Tizio, con contratto preliminare trascritto il 30 agosto 1998, ha promesso di vendere a Caio, coniugato in regime di separazione dei beni con Filana, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato quando verrà concesso a Caio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo. Tizio il 10 luglio 1999 vende detta casa a Calpurnio con atto pubblico trascritto il 25 luglio 1999. Tizio muore il 15 luglio 1999 e suo figlio Sempronio, unico erede, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Mevio e Remo la stessa casa il 20 luglio 1999 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. Caio ottiene una sentenza, passata in giudicato e trascritta il 3 agosto 1999, che tiene luogo della vendita promessa. In tal caso prevale la trascrizione a favore di: Caio
- Il 10 agosto 1998 Tizio, con contratto preliminare trascritto il 30 agosto 1998, ha promesso di vendere a Filano, coniugato in regime di separazione dei beni con Tizia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato quando verrà concesso a Filano, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo. Tizio il 10 luglio 1999 vende detta casa a Remo con atto pubblico trascritto il 25 luglio 1999. Tizio muore il 15 luglio 1999 e suo figlio Mevio, unico erede, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Mario e Caio la stessa casa il 20 luglio 1999 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione della accettazione tacita dell'eredità. Filano ottiene una sentenza, passata in giudicato e trascritta il 3 agosto 1999, che tiene luogo della vendita promessa. In tal caso prevale la trascrizione a favore di: Filano
- Il 10 maggio 1998 Caio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Tizio, coniugato in regime di separazione dei beni con Calpurnia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 10 maggio 1999. Caio, non avendo avuto notizie da Tizio, che si è obbligato ad acquistare, vende il 10 luglio 2001 detta casa a Filano e Remo, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Caio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Mevio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Sempronio e Mario la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Sempronio e Mario
- Il 10 maggio 1998 Caio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Tizio, coniugato in regime di separazione dei beni con Calpurnia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Tizio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Caio, non avendo avuto notizie da Tizio, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Filano e Remo, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Caio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Mevio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Sempronio e Mario la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Sempronio e Mario
- Il 10 maggio 1998 Calpurnio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Filano, coniugato in regime di separazione dei beni con Caia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Filano, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Calpurnio, non avendo avuto notizie da Filano, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Tizio e Mevio, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Calpurnio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Remo, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Caio e Sempronio la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Caio e Sempronio
- Il 10 maggio 1998 Calpurnio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Filano, coniugato in regime di separazione dei beni con Caia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 10 maggio 1999. Calpurnio, non avendo avuto notizie da Filano, che si è obbligato ad acquistare, vende il 10 luglio 2001 detta casa a Tizio e Mevio, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Calpurnio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Remo, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Caio e Sempronio la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Caio e Sempronio
- Il 10 maggio 1998 Filano, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Calpurnio, coniugato in regime di separazione dei beni con Tizia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Calpurnio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Filano, non avendo avuto notizie da Calpurnio, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Caio e Sempronio, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Filano muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Mario, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Remo e Tizio la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Remo e Tizio
- Il 10 maggio 1998 Filano, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Calpurnio, coniugato in regime di separazione dei beni con Tizia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 10 maggio 1999. Filano, non avendo avuto notizie da Calpurnio, che si è obbligato ad acquistare, vende il 10 luglio 2001 detta casa a Caio e Sempronio, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Filano muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Mario, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Remo e Tizio la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Remo e Tizio
- Il 10 maggio 1998 Mario, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Remo, coniugato in regime di separazione dei beni con Sempronia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Remo, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Mario, non avendo avuto notizie da Remo, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Mevio e Calpurnio, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Mario muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Tizio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Caio e Filano la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Caio e Filano
- Il 10 maggio 1998 Mario, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Remo, coniugato in regime di separazione dei beni con Sempronia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 10 maggio 1999. Mario, non avendo avuto notizie da Remo, che si è obbligato ad acquistare, vende il 10 luglio 2001 detta casa a Mevio e Calpurnio, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Mario muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Tizio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Caio e Filano la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Caio e Filano
- Il 10 maggio 1998 Mevio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Sempronio, coniugato in regime di separazione dei beni con Maria, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Sempronio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Mevio, non avendo avuto notizie da Sempronio, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Remo e Filano, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Mevio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Calpurnio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Tizio e Caio la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Tizio e Caio
- Il 10 maggio 1998 Mevio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Sempronio, coniugato in regime di separazione dei beni con Maria, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 10 maggio 1999. Mevio, non avendo avuto notizie da Sempronio, che si è obbligato ad acquistare, vende il 10 luglio 2001 detta casa a Remo e Filano, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Mevio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Calpurnio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Tizio e Caio la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Tizio e Caio
- Il 10 maggio 1998 Remo, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Mario, coniugato in regime di separazione dei beni con Mevia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 10 maggio 1999. Remo, non avendo avuto notizie da Mario, che si è obbligato ad acquistare, vende il 10 luglio 2001 detta casa a Sempronio e Tizio, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Remo muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Caio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Filano e Calpurnio la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Filano e Calpurnio
- Il 10 maggio 1998 Remo, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Mario, coniugato in regime di separazione dei beni con Mevia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Mario, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Remo, non avendo avuto notizie da Mario, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Sempronio e Tizio, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Remo muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Caio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Filano e Calpurnio la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Filano e Calpurnio
- Il 10 maggio 1998 Sempronio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Tizio, coniugato in regime di separazione dei beni con Caia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 10 maggio 1999. Sempronio, non avendo avuto notizie da Tizio, che si è obbligato ad acquistare, vende il 10 luglio 2001 detta casa a Mevio e Remo, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Sempronio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Filano, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Calpurnio e Mario la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Calpurnio e Mario
- Il 10 maggio 1998 Sempronio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Tizio, coniugato in regime di separazione dei beni con Caia, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Tizio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Sempronio, non avendo avuto notizie da Tizio, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Mevio e Remo, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Sempronio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Filano, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Calpurnio e Mario la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Calpurnio e Mario
- Il 10 maggio 1998 Tizio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Caio, coniugato in regime di comunione legale dei beni con Filana, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Caio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Tizio, non avendo avuto notizie da Caio, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Calpurnio e Mario, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Tizio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Sempronio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Mevio e Remo la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Mevio e Remo
- Il 10 maggio 1998 Tizio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Caio, coniugato in regime di separazione dei beni con Filana, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato allorquando verrà concesso a Caio, che si è obbligato ad acquistare, un mutuo per l'acquisto di detta casa. Tizio, non avendo avuto notizie da Caio, il 10 luglio 2001 vende detta casa a Calpurnio e Mario, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Tizio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Sempronio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Mevio e Remo la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Mevio e Remo
- Il 10 maggio 1998 Tizio, con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate trascritta il 30 maggio 1998, ha promesso di vendere a Caio, coniugato in regime di separazione dei beni con Filana, una casa, stabilendo che il contratto definitivo dovrà essere stipulato entro il 10 maggio 1999. Tizio, non avendo avuto notizie da Caio, che si è obbligato ad acquistare, vende il 10 luglio 2001 detta casa a Calpurnio e Mario, con atto pubblico trascritto il 25 luglio 2001. Tizio muore il 15 luglio 2001 e suo figlio Sempronio, unico erede legittimo, ignaro della vendita effettuata dal padre, vende a Mevio e Remo la stessa casa il 20 luglio 2001 con atto pubblico trascritto il giorno dopo unitamente alla trascrizione dell'accettazione tacita dell'eredità. In tale situazione prevale la trascrizione a favore di: Mevio e Remo
- Il 10 settembre 1985 Caio, titolare dell'impresa Alfa, ha contratto matrimonio con Mevia, casalinga, adottando il regime della comunione legale. Il 10 gennaio 1990 Mevia inizia una sua autonoma attività di imprenditrice. Il 20 ottobre 1998 viene omologata la separazione consensuale di Caio e Mevia, che non avevano in precedenza stipulato convenzioni matrimoniali. Essi, volendo dividere i beni comuni, si recano dal notaio il quale dice loro che si considerano oggetto della comunione legale, qualora sussistano al momento dello scioglimento di questa: gli incrementi dell'impresa di Caio e i beni destinati all'esercizio dell'impresa di Mevia
- Il 10 settembre 1985 Mevio, titolare dell'impresa Alfa, ha contratto matrimonio con Caia, casalinga, adottando il regime della comunione legale. Il 10 gennaio 1990 Caia inizia una sua autonoma attività di imprenditrice. Il 20 ottobre 1998 viene omologata la separazione consensuale di Mevio e Caia, che non avevano in precedenza stipulato convenzioni matrimoniali. Essi, volendo dividere i beni comuni, si recano dal notaio il quale dice loro che si considerano oggetto della comunione legale, qualora sussistano al momento dello scioglimento di questa: gli incrementi dell'impresa di Mevio e i beni destinati all'esercizio dell'impresa di Caia
- Il 10 settembre 1985 Sempronio, titolare dell'impresa Alfa, ha contratto matrimonio con Tizia, casalinga, adottando il regime della comunione legale. Il 10 gennaio 1990 Tizia inizia una sua autonoma attività di imprenditrice. Il 20 ottobre 1998 viene omologata la separazione consensuale di Sempronio e Tizia, che non avevano in precedenza stipulato convenzioni matrimoniali. Essi, volendo dividere i beni comuni, si recano dal notaio il quale dice loro che si considerano oggetto della comunione legale, qualora sussistano al momento dello scioglimento di questa: gli incrementi dell'impresa di Sempronio e i beni destinati all'esercizio dell'impresa di Tizia
- Il 10 settembre 1985 Tizio, titolare dell'impresa Alfa, ha contratto matrimonio con Sempronia, casalinga, adottando il regime della comunione legale. Il 10 gennaio 1990 Sempronia inizia una sua autonoma attività di imprenditrice. Il 20 ottobre 1998 viene omologata la separazione consensuale di Tizio e Sempronia, che non avevano in precedenza stipulato convenzioni matrimoniali. Essi, volendo dividere i beni comuni, si recano dal notaio il quale dice loro che si considerano oggetto della comunione legale, qualora sussistano al momento dello scioglimento di questa: gli incrementi dell'impresa di Tizio e i beni destinati all'esercizio dell'impresa di Sempronia
- Il 15 aprile 1997 Primo muore senza lasciare nè coniuge nè figli nè genitori. Dopo tre giorni il nipote ex fratre Secondo, a conoscenza dell'esistenza di un testamento dello zio depositato presso il notaio Romolo Romani, si reca dal notaio e gli chiede di pubblicare il testamento di Primo. Nel suddetto testamento, Primo istituiva erede universale Secondo e legava all'amico Terzo la somma di centomila euro. Secondo fa presente al notaio che di Terzo si ignora l'esistenza e gli domanda a chi sia devoluta la successione relativamente ai centomila euro. Il notaio risponderà: Allo stesso Secondo
- Il 20 marzo 1990 Primo muore senza lasciare nè coniuge nè figli nè genitori. Dopo otto giorni il cugino Secondo, a conoscenza dell'esistenza di un testamento di Primo depositato presso il notaio Romolo Romani, si reca dal notaio e gli chiede di pubblicare il testamento. Nel suddetto testamento, Primo istituiva eredi universali Secondo e suo fratello Terzo e legava all'amico Quarto la villetta in Sicilia nel paese natio di Quarto. Secondo fa presente al notaio che di Quarto si ignora l'esistenza e gli domanda a chi spetti la villetta. Il notaio risponderà che la villetta spetta: A Secondo e Terzo
- Il 20 marzo 1990 Quarto muore senza lasciare nè coniuge nè figli nè genitori. Dopo otto giorni il cugino Primo, a conoscenza dell'esistenza di un testamento di Quarto depositato presso il notaio Romolo Romani, si reca dal notaio e gli chiede di pubblicare il testamento. Nel suddetto testamento, Quarto istituiva eredi universali Primo e suo fratello Secondo e legava all'amico Terzo la villetta in Liguria nel paese natio di Terzo. Primo fa presente al notaio che di Terzo si ignora l'esistenza e gli domanda a chi spetti la villetta. Il notaio risponderà che la villetta spetta: A Primo e Secondo
- Il 20 marzo 1990 Sempronio muore senza lasciare nè coniuge nè figli nè genitori. Dopo otto giorni il cugino Caio, a conoscenza dell'esistenza di un testamento di Sempronio depositato presso il notaio Romolo Romani, si reca dal notaio e gli chiede di pubblicare il testamento. Nel suddetto testamento, Sempronio istituiva eredi universali Caio e suo fratello Mevio e legava all'amico Tizio la villetta in Sicilia nel paese natio di Tizio. Caio fa presente al notaio che di Tizio si ignora l'esistenza e gli domanda a chi spetti la villetta. Il notaio risponderà che la villetta spetta: A Caio e Mevio
- Il coerede Tizio ha pagato per intero un debito non ipotecario dell'eredità. Qualora il testatore nulla abbia disposto in merito, può Tizio ripetere dagli altri coeredi quanto pagato oltre alla parte a lui incombente? Sì, può ripetere da ciascun coerede una parte proporzionale alla quota ereditaria al medesimo spettante
- Il comproprietario di un muro comune può esimersi dall'obbligo di contribuire nelle spese di riparazione e ricostruzione? Sì, rinunziando al diritto di comunione, purchè il muro comune non sostenga un edificio di sua spettanza
- Il coniuge dell'imprenditore che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro esclusivamente nella famiglia ha, secondo il codice civile, i diritti spettanti ai familiari che prestano in modo continuativo la loro attività di lavoro esclusivamente nell'impresa, e per i quali non sia configurabile un diverso rapporto? Sì, salvo che sia configurabile un diverso rapporto con l'imprenditore
- Il contratto obbliga le parti solo a quanto è nel medesimo espresso? No, obbliga le parti anche a tutte le conseguenze che ne derivano secondo la legge o, in mancanza, secondo gli usi e l'equità
- Il creditore che ha rinunziato, verso corrispettivo, alla garanzia prestata da un terzo: Deve imputare al debito principale quanto ha ricevuto, a beneficio del debitore e di coloro che hanno prestato garanzia per l'adempimento dell'obbligazione
- Il creditore che ha rinunziato, verso corrispettivo, alla garanzia prestata da un terzo: Deve imputare al debito principale quanto ha ricevuto, a beneficio del debitore e di coloro che hanno prestato garanzia per l'adempimento dell'obbligazione
- Il creditore ipotecario, qualora si trovi perdente perchè sul ricavato della vendita del bene ipotecato si è integralmente soddisfatto un creditore anteriore la cui ipoteca si estendeva su altri beni dello stesso debitore, può surrogarsi nell'ipoteca iscritta a favore del creditore soddisfatto, al fine di esercitare l'azione ipotecaria su questi altri beni? Si, con preferenza rispetto ai creditori posteriori alla propria iscrizione
- Il creditore pignoratizio, per il conseguimento di quanto gli è dovuto, può, fra l'altro: Domandare al giudice che la cosa gli venga assegnata fino alla concorrenza del debito secondo la stima da farsi con perizia o secondo il prezzo corrente, se la cosa ha un prezzo di mercato
- Il curatore fallimentare che debba accettare una donazione del valore di cinquanta euro: deve essere autorizzato dal giudice delegato sentito il comitato dei creditori e, in quanto possibile, anche il fallito
- Il curatore fallimentare che debba accettare una donazione del valore di settemilacinquecento euro: deve essere autorizzato dal tribunale su proposta del giudice delegato, sentito il comitato dei creditori e, in quanto possibile, anche il fallito
- Il curatore fallimentare che debba accettare un'eredità del valore di cinquanta euro: deve essere autorizzato dal giudice delegato sentito il comitato dei creditori e, in quanto possibile, anche il fallito
- Il curatore fallimentare che debba accettare un'eredità del valore di settemilacinquecento euro: deve essere autorizzato dal tribunale su proposta del giudice delegato, sentito il comitato dei creditori e, in quanto possibile, anche il fallito
- Il curatore fallimentare che debba consentire la cancellazione di un'ipoteca del valore di centocinquanta euro: deve essere autorizzato dal tribunale su proposta del giudice delegato e sentito il comitato dei creditori
- Il curatore fallimentare che debba consentire la cancellazione di un'ipoteca del valore di cinquanta euro: deve essere autorizzato dal giudice delegato sentito il comitato dei creditori e, in quanto possibile, anche il fallito
- Il curatore fallimentare che debba fare un compromesso per deferire ad arbitri una controversia del valore di centocinquanta euro: deve essere autorizzato dal tribunale su proposta del giudice delegato, sentito il comitato dei creditori e, in quanto possibile, anche il fallito
- Il curatore fallimentare che debba stipulare una transazione del valore di cinquanta euro: deve essere autorizzato dal giudice delegato sentito il comitato dei creditori e, in quanto possibile, anche il fallito
- Il curatore fallimentare che debba stipulare una transazione del valore di duecento euro: deve essere autorizzato dal Tribunale su proposta del giudice delegato e sentito il comitato dei creditori
- Il curatore fallimentare che debba vendere un bene mobile registrato del valore di centocinquanta euro prima che sia stato emesso il decreto che renda esecutivo lo stato passivo: deve essere autorizzato dal giudice delegato con decreto motivato, sentito il comitato dei creditori
- Il curatore fallimentare che debba vendere un bene mobile registrato del valore di cinquanta euro prima che sia stato emesso il decreto che renda esecutivo lo stato passivo: deve essere autorizzato dal giudice delegato con decreto motivato, sentito il comitato dei creditori
- Il debitore Caio in luogo della prestazione dovuta al creditore Mevio esegue, con il consenso di quest'ultimo, una prestazione diversa consistente nel trasferimento della proprietà del fondo Tuscolano. Se Mevio subisce l'evizione del detto fondo Tuscolano e non intende avvalersi delle norme sulla garanzia per l'evizione nella vendita, egli può esigere: La prestazione originaria e il risarcimento del danno
- Il debitore Caio in luogo della prestazione dovuta al creditore Mevio esegue, con il consenso di quest'ultimo, una prestazione diversa consistente nel trasferimento della proprietà di una cosa. Se la cosa trasferita risulta affetta da vizi che la rendono inidonea all'uso a cui è destinata e Mevio non intende avvalersi delle norme sulla garanzia per vizi nella vendita, egli può esigere: La prestazione originaria e il risarcimento del danno
- Il debitore Caio in luogo della prestazione pecuniaria dovuta al creditore Mevio esegue, con il consenso di quest'ultimo, una prestazione diversa consistente nel trasferimento della proprietà del fondo Tuscolano. Mevio subisce l'evizione del fondo trasferitogli; decide allora di esigere la prestazione originaria e il risarcimento del danno. In questo caso rivivono le garanzie prestate dai terzi relativamente alla prestazione originaria? No, mai
- Il debitore che si renda successivamente acquirente di un immobile ipotecato a garanzia di un suo debito, può evitare l'espropriazione forzata nei suoi confronti rilasciando il bene acquistato? No
- Il debitore, che non ha accettato la cessione che il creditore ha fatto delle sue ragioni a un terzo e a cui la cessione stessa non sia stata notificata, può opporre al cessionario la compensazione che avrebbe potuto opporre al cedente? Sì
- Il debitore, che non ha accettato la cessione che il creditore ha fatto delle sue ragioni a un terzo e a cui la cessione stessa sia stata notificata, può opporre in compensazione al cessionario i crediti che avrebbe potuto opporre in compensazione al cedente? Sì, ma solo se trattasi di crediti sorti anteriormente alla notificazione
- Il debitore, se ha accettato puramente e semplicemente la cessione che il creditore ha fatto delle sue ragioni a un terzo, può opporre al cessionario la compensazione che avrebbe potuto opporre al cedente? No
- Il diritto alla separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede, riguardo ai beni mobili già alienati dall'erede, comprende: soltanto il prezzo non ancora pagato
- Il diritto dell'autore di ritirare l'opera dal commercio: E' intrasmissibile
- Il divieto per il tutore di concludere convenzioni con la persona divenuta maggiorenne e già soggetta alla sua tutela sussiste: per un anno dall'approvazione del conto della tutela
- Il dolo da parte del creditore consente al debitore di pretendere un'imputazione diversa qualora, avendo più debiti, ha accettato una quietanza nella quale il creditore ha dichiarato di imputare il pagamento a uno di essi? Sì, in ogni caso
- Il fideiussore del fideiussore è obbligato verso il creditore? No, se non nel caso in cui il debitore principale e tutti i fideiussori di questo siano insolventi, o siano liberati perché incapaci
- Il fideiussore del fideiussore: Non è obbligato verso il creditore, se non nel caso in cui il debitore principale e tutti i fideiussori di questo siano insolventi, o siano liberati perchè incapaci
- Il fideiussore di uno dei fideiussori è obbligato verso il creditore nel caso in cui: Il debitore principale e tutti i fideiussori di questo siano insolventi, o siano liberati perchè incapaci
- Il legato avente ad oggetto una quantità di cose fungibili da corrispondersi a titolo di alimenti e da prestarsi a termini periodici può esigersi all'inizio del termine? Sì
- Il legato avente ad oggetto una somma di danaro da corrispondersi a titolo di alimenti e da prestarsi a termini periodici può esigersi all'inizio del termine? Sì
- Il legittimario, a cui favore è stata fatta dal defunto una donazione con espressa dispensa dall'imputazione e che rinunzia all'eredità, qualora non si abbia rappresentazione: Può, sulla disponibile, ritenere la donazione a lui fatta
- Il legittimario, a cui favore è stato disposto dal defunto un legato con espressa dispensa dall'imputazione e che rinunzia all'eredità, qualora non si abbia rappresentazione: Può, sulla disponibile, conseguire il legato a lui fatto
- Il mandante può esercitare l'azione di rivendica della proprietà dei beni immobili acquistati per suo conto dal mandatario che ha agito in nome proprio e che non ha provveduto al ritrasferimento? No
- Il matrimonio tra Tizia e Filano è stato dichiarato nullo e la relativa sentenza ha riconosciuto la buona fede di Filano. Tizia, due anni prima della sentenza, è morta senza aver mai fatto testamento e senza lasciare ascendenti, discendenti od altri congiunti, ad eccezione di Caio, unico fratello del nonno paterno. In questo caso l'eredità di Tizia viene dalla legge devoluta: in favore del solo Filano
- Il matrimonio tra Tizio e Caia è stato dichiarato nullo e la relativa sentenza ha riconosciuto la buona fede di Caia. Tizio, due anni prima della sentenza, è morto senza aver mai fatto testamento e senza lasciare ascendenti, discendenti od altri congiunti, ad eccezione di Filano, unico fratello del nonno paterno. In questo caso l'eredità di Tizio viene dalla legge devoluta: in favore della sola Caia
- Il matrimonio tra Tizio e Caia è stato dichiarato nullo e la relativa sentenza ha riconosciuto la buona fede di Caia. Tizio, tre mesi prima della sentenza, ha sposato Mevia con matrimonio valido e tre giorni dopo è morto senza aver mai fatto testamento e senza lasciare ascendenti, discendenti od altri congiunti. In questo caso l'eredità di Tizio viene dalla legge devoluta: in favore della sola Mevia
- Il matrimonio tra Tizio e Filana è stato dichiarato nullo e la relativa sentenza ha riconosciuto la buona fede di Filana. Tizio, due anni prima della sentenza, è morto senza aver mai fatto testamento e senza lasciare ascendenti, discendenti od altri congiunti, ad eccezione di Caio, unico fratello del nonno paterno. In questo caso l'eredità di Tizio viene dalla legge devoluta: in favore della sola Filana
- Il minore Tizietto è unico chiamato all'eredità dei genitori deceduti in un disastro aereo. Nell'eredità è compresa un'azienda commerciale. Apertasi la tutela, compiuto l'inventario e accettata l'eredità, il giudice tutelare ha ritenuto evidentemente utile per il minore la continuazione dell'esercizio dell'impresa. A tal fine Tizio, tutore di Tizietto: Deve chiedere al tribunale per i minorenni l'autorizzazione alla continuazione dell'esercizio dell'impresa
- Il minore Tizietto è unico chiamato all'eredità dei genitori deceduti in un disastro aereo. Nell'eredità è compresa un'azienda commerciale. Apertasi la tutela, compiuto l'inventario ed accettata l'eredità, il giudice tutelare ha ritenuto evidentemente utile per il minore la continuazione dell'esercizio dell'impresa e Caio, tutore di Tizietto, ha richiesto al tribunale competente l'autorizzazione alla continuazione. In pendenza della deliberazione del tribunale: Il giudice tutelare può consentire l'esercizio provvisorio dell'impresa
- Il muro che serve di divisione tra edifici di altezza ineguale: Si presume comune fino al punto in cui uno degli edifici comincia ad essere più alto
- Il possessore tenuto alla restituzione della cosa ha diritto a indennità per i miglioramenti recati alla stessa? Sì, purchè i miglioramenti sussistano al tempo della restituzione
- Il primo gennaio 2002 Tizio muore senza lasciare nè coniuge nè figli nè genitori. Dopo tre giorni il nipote ex fratre Mevio, a conoscenza dell'esistenza di un testamento dello zio depositato presso il notaio Romolo Romani, si reca dal notaio e gli chiede di pubblicare il testamento di Tizio. Nel suddetto testamento, Tizio istituiva erede universale Mevio e legava all'amico Sempronio la somma di euro cinquecentomila . Mevio fa presente al notaio che di Sempronio si ignora l'esistenza e gli domanda a chi sia devoluta la successione relativamente ai cinquecentomila euro. Il notaio risponderà: Allo stesso Mevio
- Il privilegio dello Stato, per quanto riguarda l'imposta di successione, ha effetto in pregiudizio dei creditori chirografari del defunto? Sì, salvo che si tratti di creditori che hanno esercitato il diritto di separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, gli amministratori di una società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di altra società od ente: devono, tra l'altro, indicare nella relazione sulla gestione i rapporti intercorsi con chi esercita l'attività di direzione e coordinamento e con le altre società che vi sono soggette, nonchè l'effetto che tale attività ha avuto sull'esercizio dell'impresa sociale e sui suoi risultati
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, i creditori sociali anteriori all'iscrizione nel registro delle imprese della deliberazione di una società per azioni che costituisce un patrimonio destinato ad uno specifico affare: possono fare opposizione nel termine di sessanta giorni dall'iscrizione della deliberazione medesima
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, la deliberazione assembleare di una società con azioni non quotate in mercati regolamentati, con la quale viene autorizzato l'acquisto di azioni proprie fissandone le modalità, deve, tra l'altro, indicare: il numero massimo delle azioni da acquistare
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, nelle società per azioni che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, salva la minore misura prevista nello statuto, l'azione sociale di responsabilità contro gli amministratori può essere esercitata: dai soci che rappresentino almeno un ventesimo del capitale sociale
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, nelle società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, i patti, in qualunque forma stipulati, che al fine di stabilizzare gli assetti proprietari o il governo della società, hanno per oggetto o per effetto l'esercizio anche congiunto di un'influenza dominante su tali società e che non siano strumentali ad accordi di collaborazione nella produzione o nello scambio di beni o servizi e relativi a società interamente possedute dai partecipanti all'accordo: non possono avere durata superiore a cinque anni e si intendono stipulati per questa durata anche se le parti hanno previsto un termine maggiore
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, nelle società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, i patti, in qualunque forma stipulati, che al fine di stabilizzare gli assetti proprietari o il governo della società, pongono limiti al trasferimento delle relative azioni o delle partecipazioni in società che le controllano e che non siano strumentali ad accordi di collaborazione nella produzione o nello scambio di beni o servizi e relativi a società interamente possedute dai partecipanti all'accordo: non possono avere durata superiore a cinque anni e si intendono stipulati per questa durata anche se le parti hanno previsto un termine maggiore
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, nelle società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, i patti, in qualunque forma stipulati, che al fine di stabilizzare gli assetti proprietari o il governo della società, hanno per oggetto l'esercizio del diritto di voto nelle società stesse o nelle società che le controllano e che non siano strumentali ad accordi di collaborazione nella produzione o nello scambio di beni o servizi e relativi a società interamente possedute dai partecipanti all'accordo: non possono avere durata superiore a cinque anni e si intendono stipulati per questa durata anche se le parti hanno previsto un termine maggiore
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, nelle società per azioni nelle quali non esistano speciali categorie di azioni, il diritto di voto nelle assemblee è attribuito: in ragione di un voto per ogni azione, ma lo statuto delle società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio può prevedere che, in relazione alla quantità di azioni possedute da uno stesso soggetto, il diritto di voto sia limitato ad una misura massima o disporne scaglionamenti
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, nulla disponendo al riguardo l'atto costitutivo o lo statuto, il socio di società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di altra società o ente può recedere, tra l'altro: all'inizio dell'attività di direzione e coordinamento, quando non si tratta di una società con azioni quotate in mercati regolamentati e ne deriva un'alterazione delle condizioni di rischio dell'investimento e non venga promossa un'offerta pubblica di acquisto
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, nulla disponendo al riguardo l'atto costitutivo o lo statuto, il socio di società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di altra società o ente può recedere, tra l'altro: alla cessazione dell'attività di direzione e coordinamento, quando non si tratta di una società con azioni quotate in mercati regolamentati e ne deriva un'alterazione delle condizioni di rischio dell'investimento e non venga promossa un'offerta pubblica di acquisto
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, nulla disponendo al riguardo l'atto costitutivo o lo statuto, il socio di società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di altra società o ente può recedere, tra l'altro: quando la società o l'ente che esercita l'attività di direzione e coordinamento ha deliberato una trasformazione che implica il mutamento del suo scopo sociale
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, salvo i casi di nomina attribuita allo Stato ed agli enti pubblici, in una società per azioni che non abbia emesso strumenti finanziari ed il cui statuto preveda che l'amministrazione ed il controllo siano esercitati da un consiglio di gestione e da un consiglio di sorveglianza, la nomina dei componenti il consiglio di gestione spetta: al consiglio di sorveglianza, fatta eccezione per i primi componenti, che sono nominati nell'atto costitutivo
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, sono considerate società controllate le società per azioni in cui un'altra società dispone di voti sufficienti per esercitare una influenza dominante nell'assemblea ordinaria, e a tal fine: si computano anche i voti spettanti a società controllate, a società fiduciarie e a persona interposta, ma non si computano i voti spettanti per conto di terzi
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, una società per azioni controllata da altra società può acquistare azioni della controllante in occasione di esecuzione forzata per il soddisfacimento di un credito della società? Sì, sempre che si tratti di azioni interamente liberate ed in questo caso non si applica il limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, una società per azioni controllata da altra società può acquistare azioni della controllante per effetto di successione universale? Sì, e non si applica il limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. A norma del codice civile, una società per azioni controllata da altra società può acquistare azioni della controllante per effetto di fusione? Sì, e non si applica il limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Filano e Mevio sono gli unici promotori della "Alfa società per azioni", da costituirsi per mezzo di pubblica sottoscrizione. Tizio, Caio e Sempronio, che hanno sottoscritto azioni della costituenda società, sono morosi nel versamento di quanto da loro dovuto, essendo decorso il termine ad essi assegnato dai promotori. In questo caso Filano e Mevio: hanno facoltà di agire contro i sottoscrittori morosi o di scioglierli dall'obbligazione assunta
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Gli amministratori della "Alfa società cooperativa" si rivolgono al notaio Romolo Romani chiedendogli se la società possa acquistare azioni proprie dai soci cooperatori. Il notaio risponderà loro che: la società può effettuare l'acquisto, purchè gli amministratori siano autorizzati dall'atto costitutivo, il rapporto fra il patrimonio netto e il complessivo indebitamento della società sia superiore ad un quarto e l'acquisto sia fatto nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Gli amministratori della società "Alfa S.p.A." hanno redatto un progetto di scissione che prevede l'assegnazione dell'intero patrimonio a due società per azioni di nuova costituzione, con attribuzione delle azioni con criterio esclusivamente proporzionale. In questo caso la relazione degli esperti sulla congruità del rapporto di cambio: non è richiesta
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Gli amministratori della società "Alfa S.p.A.", che non ha emesso strumenti finanziari che danno diritto di voto, hanno redatto un progetto di scissione che prevede l'assegnazione dell'intero patrimonio a due società per azioni di nuova costituzione, con attribuzione delle azioni con criterio esclusivamente proporzionale. In questo caso la relazione degli amministratori illustrativa al progetto di scissione: è richiesta, ma con consenso unanime i soci possono esonerare gli amministratori dalla sua redazione
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Gli amministratori della società "Alfa S.p.A.", che non ha emesso strumenti finanziari che danno diritto di voto, hanno redatto un progetto di scissione che prevede l'assegnazione di parte del patrimonio sociale ad una società di nuova costituzione. I soci possono esonerare gli amministratori dalla redazione della relazione illustrativa al progetto di scissione? Sì, con consenso unanime dei soci stessi
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. In base alla disciplina dettata dal codice civile per le società per azioni, sono considerate società controllate, tra l'altro: le società in cui un'altra società dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria, computandosi anche i voti spettanti a società controllate, a società fiduciarie e a persona interposta, ed esclusi dal computo i voti spettanti per conto di terzi
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. In caso di liquidazione di una società per azioni, le azioni di godimento attribuite ai possessori delle azioni rimborsate concorrono nella ripartizione del patrimonio sociale? Sì, per la parte che residua dopo il rimborso delle altre azioni al loro valore nominale
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. La "Alfa società cooperativa" è composta da dieci soci, fra i quali la "Beta società cooperativa", ed è regolata dalle norme della società per azioni. In seguito a gravi inadempienze, con delibera dell'organo amministrativo, vengono esclusi tre soci persone fisiche che accettano la decisione stessa. In questo caso: trascorso un anno senza che sia integrato il numero dei soci, la società si scioglie e deve essere posta in liquidazione
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. La società "Alfa società per azioni" con capitale di 200.000 euro, che ha già acquistato azioni proprie per un valore nominale di 10.000 euro, intende procedere ad un ulteriore acquisto di azioni proprie. Tenuto conto che le restanti azioni della società non sono possedute da società controllate dalla stessa "Alfa società per azioni", il valore nominale delle azioni che la società intende acquistare non potrà comunque eccedere: 10.000 euro
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. La società "Alfa società per azioni", secondo le modalità e nel rispetto dei limiti previsti dalla legge, ha acquistato azioni proprie. Finchè le azioni restano in proprietà della società, il diritto di voto: è sospeso, ma le azioni proprie sono tuttavia computate nel capitale ai fini del calcolo delle quote richieste per la costituzione e per le deliberazioni dell'assemblea
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. La società in accomandita per azioni "Alfa s.a.p.a. di Caio", il cui statuto prevede che l'emissione di obbligazioni sia deliberata dall'assemblea dei soci, intende emettere obbligazioni per importo complessivamente superiore al doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio, garantendole con ipoteca di primo grado su immobili di proprietà sociale. In via preliminare ed allo scopo di predisporre quanto necessario, gli amministratori si recano dal notaio Romolo Romani chiedendogli chiarimenti sul modo in cui la garanzia dovrà essere costituita. Il notaio risponderà che: l'assemblea che assumerà la relativa deliberazione dovrà designare un notaio che, per conto dei sottoscrittori, compia le formalità necessarie per la costituzione della garanzia
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. La società per azioni "Alfa S.p.A", che non fa ricorso al mercato del capitale di rischio, ha destinato ad uno specifico affare un patrimonio costituito da soli beni mobili non iscritti nei pubblici registri. In tal caso, a norma del codice civile, poichè la deliberazione costitutiva non ha disposto diversamente e gli atti compiuti in relazione allo specifico affare hanno recato espressa menzione del vincolo di destinazione: per le obbligazioni contratte in relazione allo specifico affare la società risponde nei limiti del patrimonio ad esso destinato, salva la responsabilità illimitata della società stessa per le obbligazioni derivanti da fatto illecito
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. La società per azioni "Alfa s.p.a", il cui statuto prevede che l'emissione di obbligazioni sia deliberata dall'assemblea dei soci, intende emettere obbligazioni per importo complessivamente superiore al doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio, garantendole con ipoteca di primo grado su immobili di proprietà sociale. In via preliminare ed allo scopo di predisporre quanto necessario, gli amministratori si recano dal notaio Romolo Romani chiedendogli chiarimenti sul modo in cui la garanzia dovrà essere costituita. Il notaio risponderà che: l'assemblea che assumerà la relativa deliberazione dovrà designare un notaio che, per conto dei sottoscrittori, compia le formalità necessarie per la costituzione della garanzia
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. La società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale interamente versato, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, intendendo emettere obbligazioni convertibili in azioni per 500.000 euro, vorrebbe deliberare l'attribuzione agli amministratori della relativa facoltà di emissione, in una o più volte fino al predetto ammontare. A tal fine Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa le modalità ed i termini da rispettare per l'adozione della relativa delibera, stante la mancanza di alcuna previsione nello statuto sociale. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la facoltà di emettere obbligazioni convertibili in azioni fino ad un ammontare determinato può essere attribuita agli amministratori mediante modificazione dello statuto sociale, rispettando le competenze e le maggioranze necessarie a tal fine, per il periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. La società per azioni "Beta s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale interamente versato, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, intendendo emettere obbligazioni convertibili in azioni per 500.000 euro, vorrebbe deliberare l'attribuzione agli amministratori della relativa facoltà di emissione, in più volte fino al predetto ammontare. A tal fine Mevio, presidente del consiglio di amministrazione della società, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa le modalità ed i termini da rispettare per l'adozione della relativa delibera, stante la mancanza di alcuna previsione nello statuto sociale. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la facoltà di emettere obbligazioni convertibili in azioni fino ad un ammontare determinato può essere attribuita agli amministratori mediante modificazione dello statuto sociale, rispettando le competenze e le maggioranze necessarie a tal fine, per il periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. L'assemblea dei soci della società "Alfa s.p.a." è stata convocata in sede ordinaria per l'approvazione del bilancio. Durante la discussione viene evidenziato che gli amministratori hanno tenuto una gestione scorretta dell'attività sociale nel corso dell'esercizio cui si riferisce il bilancio sottoposto all'approvazione dell'assemblea. Nonostante ciò l'assemblea approva il bilancio. Nel corso della medesima assemblea un socio chiede la parola proponendo che venga deliberata l'azione di responsabilità contro gli amministratori anche se l'argomento non è tra le materie da trattare. Tale deliberazione concernente la responsabilità degli amministratori: può essere presa in occasione della discussione del bilancio, anche se non è indicata nell'elenco delle materie da trattare, e nonostante l'approvazione del bilancio medesimo, perchè quest'ultima non implica liberazione degli amministratori per le responsabilità incorse nella gestione sociale
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Le azioni proprie sottoscritte da una società con azioni non quotate in mercati regolamentati, in sede di aumento di capitale sociale ed in violazione del divieto stabilito dalla legge, si intendono : sottoscritte e devono essere liberate dagli amministratori, ma tale obbligo non grava su chi dimostri di essere esente da colpa
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. L'esclusione del socio di una società cooperativa deve essere deliberata: dagli amministratori o, se l'atto costitutivo lo prevede, dall'assemblea dei soci
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Mevio e Calpurnio sono unici soci della "Gamma s.r.l." con capitale interamente versato; Mevio è anche unico socio della "Beta s.p.a.". Calpurnio vende a Mevio tutta la sua partecipazione nella "Gamma s.r.l."; il giorno stesso, viene iscritto nel libro dei soci il trasferimento della partecipazione e viene depositata per l'iscrizione nel registro delle imprese una dichiarazione contenente l'indicazione del cognome e nome, della data e del luogo di nascita, del domicilio e della cittadinanza di Mevio, nonché della data di tale iscrizione nel libro dei soci. Successivamente la "Gamma s.r.l." viene a trovarsi in stato di insolvenza. In questo caso, per le obbligazioni della "Gamma s.r.l." sorte nel periodo in cui l'intera partecipazione è venuta ad appartenere a Mevio: questi non risponde illimitatamente
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Nel caso di fusione tra società, una delle quali abbia contratto debiti per acquisire il controllo dell'altra, quando per effetto della fusione il patrimonio di quest'ultima viene a costituire garanzia generica o fonte di rimborso di detti debiti, il progetto di fusione, a norma del codice civile, deve necessariamente: indicare le risorse finanziarie previste per il soddisfacimento delle obbligazioni della società risultante dalla fusione
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Nel caso in cui, a norma del codice civile, una società per azioni sia controllata da altra società, sussistendo gli ulteriori requisiti di legge: la società controllata può acquistare a titolo oneroso azioni o quote della società controllante solo nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Nelle società per azioni che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, salva diversa disposizione dello statuto, l'azione sociale di responsabilità contro gli amministratori può essere esercitata anche dai soci, purchè rappresentino: almeno un ventesimo del capitale sociale
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Nelle società per azioni che hanno adottato per l'amministrazione e per il controllo il sistema dualistico, qualora lo statuto nulla preveda relativamente all'impugnazione delle deliberazioni assembleari, la legittimazione ad impugnare le deliberazioni dell'assemblea che non siano prese in conformità dello statuto spetta, fra gli altri: al consiglio di sorveglianza
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Nelle società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, salva diversa disposizione dello statuto, l'azione sociale di responsabilità contro gli amministratori può essere esercitata anche dai soci, purchè rappresentino: almeno un quinto del capitale sociale
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Nelle società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, salva la diversa misura prevista nello statuto, l'azione sociale di responsabilità contro gli amministratori può essere esercitata: dai soci che rappresentino almeno un quinto del capitale sociale
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Quando le azioni appartengono ad una sola persona, i contratti della società per azioni con l'unico socio sono opponibili ai creditori della società solo se: risultano dal libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione o da atto scritto avente data certa anteriore al pignoramento
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Salvo quanto previsto da leggi speciali, nelle società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio lo statuto può prevedere la creazione di categorie di azioni senza diritto di voto, con diritto di voto limitato a particolari argomenti, con diritto di voto subordinato al verificarsi di particolari condizioni non meramente potestative? Sì, ma il valore di tali azioni non può complessivamente superare la metà del capitale sociale
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizia e la "Beta s.r.l." sono unici soci della "Alfa s.r.l.", amministrata da Caio e con capitale interamente versato. Tizia è altresì unica socia della "Gamma s.p.a.". La "Beta s.r.l." vende a Tizia tutta la sua partecipazione nella "Alfa s.r.l." e Caio, il giorno stesso dell'iscrizione del trasferimento nel libro dei soci, deposita per l'iscrizione nel competente registro delle imprese una dichiarazione contenente l'indicazione del cognome e nome, data e luogo di nascita, domicilio e cittadinanza di Tizia, nonché della data di tale iscrizione nel libro dei soci. Un mese dopo la "Alfa s.r.l." contrae un mutuo; in caso di successiva insolvenza della "Alfa s.r.l.", Tizia risponde illimitatamente per le obbligazioni assunte dalla società quale mutuataria? No, in quanto il capitale sociale è interamente versato ed è stata attuata la pubblicità prescritta
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio e la "Beta s.r.l." sono unici soci della "Alfa s.r.l.", amministrata da Caio e con capitale interamente versato. La "Beta s.r.l." è altresì unica socia della "Gamma s.p.a.". Tizio vende alla "Beta s.r.l." l'intera partecipazione nella "Alfa s.r.l." e Caio, il giorno dopo l'iscrizione del trasferimento nel libro dei soci, deposita per l'iscrizione nel competente registro delle imprese una dichiarazione da cui risultano denominazione, Stato di costituzione, sede, nazionalità della "Beta s.r.l.", e data di tale iscrizione nel libro dei soci. Successivamente la "Alfa s.r.l." viene a trovarsi in stato di insolvenza. In questo caso, la "Beta s.r.l." risponde illimitatamente per le obbligazioni della "Alfa s.r.l." sorte nel periodo in cui è ad essa venuta ad appartenere l'intera partecipazione? No
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio ha richiesto un prestito alla "Alfa società per azioni", di cui è lavoratore dipendente, al fine di procedere all'acquisto di azioni della società medesima. In questo caso la "Alfa società per azioni": può accordare detto prestito, ma in ogni caso la somma impiegata deve essere contenuta nei limiti degli utili distribuibili regolarmente accertati e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio intende vendere alla "Alfa società per azioni" le proprie azioni, interamente liberate, della "Beta società per azioni", società controllante la prima. Entrambe le società non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio. In questo caso, sussistendo gli ulteriori requisiti di legge, l'acquisto da parte di "Alfa società per azioni" potrà essere effettuato: solo nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, amministratore unico della "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 500.000 euro; a tal fine fa presente che la società ha già emesso un precedente prestito obbligazionario non convertibile, tutt'ora non rimborsato, per euro 500.000 e che l'emissione sarà garantita da ipoteca di primo grado su immobili di proprietà della società del valore di euro 1.500.000. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta in quanto l'ammontare complessivo delle obbligazioni di nuova emissione non supera i due terzi del valore degli immobili da ipotecare
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, amministratore unico della "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile per 500.000 euro; a tal fine fa presente che la società ha già emesso un precedente prestito obbligazionario non convertibile, tutt'ora non rimborsato, per euro 500.000, che il capitale sociale è interamente versato ed esistente e che l'emissione sarà garantita da ipoteca di primo grado su immobili di proprietà della società del valore di euro 1.500.000. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta in quanto l'ammontare complessivo delle obbligazioni di nuova emissione non supera i due terzi del valore degli immobili da ipotecare
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, amministratore unico della "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile per 500.000 euro; a tal fine fa presente che la società ha già emesso un precedente prestito obbligazionario convertibile, tutt'ora non rimborsato, per euro 500.000, che il capitale sociale è interamente versato ed esistente e che l'emissione sarà garantita da ipoteca di primo grado su immobili di proprietà della società del valore di euro 1.500.000. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta in quanto l'ammontare complessivo delle obbligazioni di nuova emissione non supera i due terzi del valore degli immobili da ipotecare
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, in nome proprio ma per conto della società "Alfa società per azioni", ha sottoscritto in parte l'aumento di capitale sociale deliberato dalla società stessa. In questo caso: è considerato a tutti gli effetti sottoscrittore delle azioni solo Tizio per conto proprio
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, in nome proprio ma per conto della società "Alfa società per azioni", ha sottoscritto una parte dell'aumento di capitale sociale deliberato dalla stessa "Alfa società per azioni". Della liberazione di tali azioni: risponderà Tizio solidalmente con gli amministratori della stessa società, a meno che questi dimostrino di essere esenti da colpa
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile per 1.000.000 di euro; a tal fine fa presente che il capitale è interamente versato ed esistente e che l'emissione sarà garantita da ipoteca di primo grado su immobili di proprietà della società del valore di euro 1.500.000. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta, indipendentemente dall'importo del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, in quanto l'ammontare delle obbligazioni che saranno emesse non supera i due terzi del valore degli immobili da ipotecare
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 2.500.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 20.000.000 di euro; a tal fine fa presente che per l'emissione del prestito ricorrono particolari ragioni che interessano l'economia nazionale. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: nel caso di specie la società può essere autorizzata all'emissione con provvedimento dell'autorità governativa, con l'osservanza dei limiti, delle modalità e delle cautele stabilite nel provvedimento stesso
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 500.000 euro; a tal fine fa presente che la società ha già emesso un precedente prestito obbligazionario non convertibile, tutt'ora non rimborsato, per euro 500.000 e che l'emissione sarà garantita da ipoteca di primo grado su immobili di proprietà della società del valore di euro 1.500.000. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta in quanto l'ammontare complessivo delle obbligazioni di nuova emissione non supera i due terzi del valore degli immobili da ipotecare
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 500.000 euro; a tal fine fa presente che la società ha già emesso un precedente prestito obbligazionario convertibile, tutt'ora non rimborsato, per euro 500.000 e che l'emissione sarà garantita da ipoteca di primo grado su immobili di proprietà della società del valore di euro 1.500.000. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta in quanto l'ammontare complessivo delle obbligazioni di nuova emissione non supera i due terzi del valore degli immobili da ipotecare
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale interamente versato, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile per 1.000.000 di euro; a tal fine fa presente che le obbligazioni da emettere in eccedenza rispetto ai limiti legali sono destinate alla sottoscrizione da parte di investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale a norma delle leggi speciali. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta e, in caso di successiva circolazione delle obbligazioni emesse in eccedenza, chi le trasferisce risponde della solvenza della società nei confronti degli acquirenti che non siano investitori professionali
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 1.000.000 di euro; a tal fine fa presente che l'emissione sarà garantita da ipoteca di primo grado su immobili di proprietà della società del valore di euro 1.500.000. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta, indipendentemente dall'importo del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato, in quanto l'ammontare delle obbligazioni che saranno emesse non supera i due terzi del valore degli immobili da ipotecare
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 250.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 1.000.000 di euro; a tal fine fa presente che le obbligazioni da emettere in eccedenza rispetto ai limiti legali sono destinate alla sottoscrizione da parte di investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale a norma delle leggi speciali. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta e, in caso di successiva circolazione delle obbligazioni emesse in eccedenza, chi le trasferisce risponde della solvenza della società nei confronti degli acquirenti che non siano investitori professionali
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni non quotate in mercati regolamentati, con capitale sociale interamente versato, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 2.500.000 euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile per 20.000.000 di euro; a tal fine fa presente che per l'emissione del prestito ricorrono particolari ragioni che interessano l'economia nazionale. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: nel caso di specie la società può essere autorizzata all'emissione con provvedimento dell'autorità governativa, con l'osservanza dei limiti, delle modalità e delle cautele stabilite nel provvedimento stesso
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni quotate in un mercato regolamentato, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 10.000.000 di euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 25.000.000 di euro; a tal fine fa presente che le obbligazioni da emettere sono destinate anch'esse ad essere quotate nei medesimi mercati regolamentati. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta in quanto, nel caso di specie, l'emissione di obbligazioni non è soggetta a limiti legali quantitativi
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni quotate in un mercato regolamentato, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 10.000.000 di euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 25.000.000 di euro; a tal fine fa presente che le obbligazioni da emettere non sono destinate ad essere quotate nello stesso o in altro mercato regolamentato e che non sussiste alcuna delle altre particolari ipotesi di deroga contemplate dal codice civile. Il notaio risponderà che: la delibera non può essere assunta nella misura proposta in quanto l'importo delle obbligazioni eccede il doppio dell'ammontare complessivo del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, presidente del consiglio di amministrazione della società per azioni "Alfa s.p.a." con azioni quotate in un mercato regolamentato, con capitale sociale, riserva legale e riserve disponibili, risultanti dall'ultimo bilancio approvato, pari complessivamente a 10.000.000 di euro, si reca dal notaio per chiedere chiarimenti circa la possibilità per la società di deliberare l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile per 25.000.000 di euro; a tal fine fa presente che le obbligazioni da emettere sono destinate ad essere quotate in altri mercati regolamentati. Il notaio risponderà che a norma del codice civile: la delibera può essere assunta in quanto, nel caso di specie, l'emissione di obbligazioni non è soggetta a limiti legali quantitativi
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Tizio, socio fondatore unitamente a Caio e Sempronio della Beta società per azioni con capitale sociale di euro 1.000.000, ha conferito nella società stessa, per euro 500.000, un bene in natura che, dalla revisione della stima effettuata dagli amministratori, è risultato di valore inferiore di oltre un quinto a quello per cui avvenne il conferimento. Quali sono le conseguenze previste in tal caso dal codice civile? La società deve proporzionalmente ridurre il capitale sociale, annullando le azioni che risultano scoperte. Tuttavia Tizio può versare la differenza in danaro o recedere dalla società
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Una società con azioni non quotate in mercati regolamentati può acquistare azioni proprie, interamente liberate, senza l'osservanza del limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato, quando l'acquisto avviene: in occasione dell'esecuzione forzata per il soddisfacimento di un credito della società
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Una società con azioni non quotate in mercati regolamenti può acquistare azioni proprie interamente liberate: previa autorizzazione dell'assemblea, ma solo nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato, e purchè il valore nominale delle azioni da acquistare non ecceda la decima parte del capitale sociale, tenendosi conto a tal fine anche delle azioni possedute da società controllate
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Una società cooperativa può acquistare azioni proprie dai soci cooperatori? Sì, purchè gli amministratori siano autorizzati dall'atto costitutivo, il rapporto fra il patrimonio netto e il complessivo indebitamento della società sia superiore ad un quarto e l'acquisto sia fatto nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Una società cooperativa può acquistare proprie quote dai soci cooperatori? Sì, purchè gli amministratori siano autorizzati dall'atto costitutivo, il rapporto fra il patrimonio netto e il complessivo indebitamento della società sia superiore ad un quarto e l'acquisto sia fatto nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il quesito è riferito a società da costituire o costituite dopo il primo marzo 2004. Una società per azioni controllata da altra società può acquistare a titolo gratuito azioni della controllante? Sì, sempre che si tratti di azioni interamente liberate ed in questo caso non si applica il limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio regolarmente approvato
- Il ritardo del mandante nel rispondere dopo aver ricevuto dal mandatario comunicazione tempestiva dell'esecuzione del mandato, per un tempo superiore a quello richiesto dalla natura dell'affare o degli usi, importa approvazione? Sì, anche se il mandatario si è discostato dalle istruzioni o ha ecceduto i limiti del mandato
- Il terzo datore di ipoteca che ha pagato i creditori iscritti ha regresso contro i fideiussori del debitore? Sì
- Il terzo datore di ipoteca che ha sofferto l'espropriazione del bene da parte dei creditori iscritti ha regresso contro i fideiussori del debitore? Sì
- Il testamento, ricevuto a bordo di aeromobile durante il viaggio dal comandante, deve essere: Redatto in doppio originale, alla presenza di uno, o, quando è possibile, di due testimoni e deve essere sottoscritto dal testatore, dal comandante e dai testimoni; se il testatore o i testimoni non possono sottoscrivere, si deve indicare il motivo che ha impedito la sottoscrizione
- Il testamento, ricevuto durante il viaggio in mare a bordo della nave dal comandante di essa, deve essere: Redatto in doppio originale alla presenza di due testimoni e deve essere sottoscritto dal testatore, dal comandante e dai testimoni; se il testatore o i testimoni non possono sottoscrivere, si deve indicare il motivo che ha impedito la sottoscrizione
- Il tribunale di Roma ha autorizzato il matrimonio per procura tra Tizio e Tizia, che hanno un figlio naturale riconosciuto di nome Tizietto. Il mandante Tizio muore prima che venga celebrato il matrimonio; concorrendo le altre condizioni per la legittimazione per susseguente matrimonio, può essere domandata sulla base della suddetta procura la legittimazione di Tizietto con provvedimento del giudice? Sì
- Il vicino può servirsi del muro esistente sul confine al solo scopo di innestarvi un capo del proprio muro? Sì, ma deve pagare un'indennità per l'innesto
- Il vicino, senza chiedere la comunione del muro posto sul confine, può a norma del codice civile costruire sul confine stesso in aderenza? Sì, ma senza appoggiare la sua fabbrica a quella preesistente
- In assenza di specifica pattuizione, può l'enfiteuta di un fondo pretendere la remissione o riduzione del canone in caso di insolita sterilità del fondo? No, mai
- In assenza di specifica pattuizione, può l'enfiteuta pretendere la remissione o riduzione del canone in caso di insolita perdita dei frutti del fondo? No, mai
- In caso di accollo, se l'obbligazione assunta dal nuovo debitore verso il creditore è dichiarata nulla o annullata ed il creditore aveva liberato il debitore originario: L'obbligazione del debitore originario rivive ma il creditore non può valersi delle garanzie prestate da terzi
- In caso di addizioni apportate alla cosa dall'usufruttuario, che costituiscano miglioramento di essa e non possano essere separate senza nocumento della cosa stessa, l'indennità spettante all'usufruttuario corrisponde: Alla minor somma tra l'importo della spesa e l'aumento di valore conseguito dalla cosa per effetto dei miglioramenti apportati dalle addizioni
- In caso di delegazione, se l'obbligazione assunta dal nuovo debitore verso il creditore è dichiarata nulla o annullata e il creditore aveva liberato il debitore originario: L'obbligazione del debitore originario rivive ma il creditore non può valersi delle garanzie prestate da terzi
- In caso di deterioramento della cosa data in pegno, il costituente può: Domandare al giudice l'autorizzazione a venderla oppure chiedere la restituzione del pegno offrendo altra garanzia reale che il giudice riconosca idonea
- In caso di diminuzione di valore della cosa data in pegno, il costituente può: Domandare al giudice l'autorizzazione a venderla oppure chiedere la restituzione del pegno offrendo altra garanzia reale che il giudice riconosca idonea
- In caso di donazione al nascituro concepito, in mancanza di espressa pattuizione contraria, a chi spettano i frutti maturati fra il momento dell'atto di donazione e la nascita del donatario? Al donatario
- In caso di eredità accettata con beneficio di inventario possono essere iscritte ipoteche giudiziali sui beni ereditari? No, neppure in base a sentenze pronunziate anteriormente alla morte del debitore
- In caso di eredità giacente possono essere iscritte ipoteche giudiziali sui beni ereditari? No, neppure in base a sentenze pronunziate anteriormente alla morte del debitore
- In caso di espromissione, se l'obbligazione assunta dal nuovo debitore verso il creditore è dichiarata nulla o annullata e il creditore aveva liberato il debitore originario: L'obbligazione del debitore originario rivive ma il creditore non può valersi delle garanzie prestate da terzi
- In caso di espropriazione del bene ipotecato, il diritto di abitazione di cui sia stata trascritta la costituzione dopo l'iscrizione dell'ipoteca: Si estingue e il titolare è ammesso a far valere le sue ragioni sul ricavato, con preferenza rispetto alle ipoteche iscritte posteriormente alla trascrizione del diritto di abitazione medesimo
- In caso di espropriazione del bene ipotecato, il diritto di uso di cui sia stata trascritta la costituzione dopo l'iscrizione dell'ipoteca: Si estingue e il titolare è ammesso a far valere le sue ragioni sul ricavato, con preferenza rispetto alle ipoteche iscritte posteriormente alla trascrizione del diritto di uso medesimo
- In caso di espropriazione del bene ipotecato, il diritto di usufrutto di cui sia stata trascritta la costituzione dopo l'iscrizione dell'ipoteca: Si estingue e il titolare è ammesso a far valere le sue ragioni sul ricavato, con preferenza rispetto alle ipoteche iscritte posteriormente alla trascrizione del diritto di usufrutto medesimo
- In caso di novazione dell'obbligazione per mutamento dell'oggetto effettuata tra il creditore e uno solo dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, il creditore e il debitore possono convenire il mantenimento dei privilegi del credito anteriore? Sì, ma i privilegi del credito anteriore possono essere riservati soltanto sui beni del debitore che fa la novazione
- In caso di novazione dell'obbligazione per mutamento dell'oggetto, si estinguono i privilegi del credito originario costituiti su beni del debitore? Sì, se le parti non convengono espressamente di mantenerli per il nuovo credito
- In caso di novazione oggettiva dell'obbligazione effettuata tra il creditore e uno dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, il creditore e il debitore possono convenire il mantenimento del pegno del credito anteriore? Sì, ma il pegno del credito anteriore può essere riservato soltanto sui beni del debitore che fa la novazione
- In caso di novazione oggettiva dell'obbligazione effettuata tra il creditore e uno solo dei debitori in solido con effetto liberatorio per tutti, il creditore e il debitore possono convenire il mantenimento delle ipoteche del credito anteriore? Sì, ma le ipoteche del credito anteriore possono essere riservate soltanto sui beni del debitore che fa la novazione
- In caso di novazione oggettiva dell'obbligazione, che sorte ha il pegno del credito originario? Si estingue, se le parti non convengono espressamente di mantenerlo per il nuovo credito
- In caso di novazione oggettiva dell'obbligazione, che sorte ha l'ipoteca del credito originario? Si estingue, se le parti non convengono espressamente di mantenerla per il nuovo credito
- In caso di novazione oggettiva dell'obbligazione, si estingue il pegno costituito dal debitore a garanzia del credito originario? Sì, se le parti non convengono espressamente di mantenerlo per il nuovo credito
- In caso di novazione oggettiva dell'obbligazione, si estinguono le ipoteche del credito originario costituite su beni del debitore? Sì, se le parti non convengono espressamente di mantenerle per il nuovo credito
- In caso di perimento di un edificio gravato da usufrutto, se l'usufruttuario aveva provveduto all'assicurazione dell'edificio stesso ed il proprietario non intende ricostruirlo, l'usufrutto: Si trasferisce sull'indennità dovuta dall'assicuratore
- In caso di perimento di una parte notevole del fondo concesso in enfiteusi, per cui il canone risulti sproporzionato al valore della parte residua, l'enfiteuta può rinunziare al suo diritto restituendo il fondo al concedente? Sì, purché la rinunzia sia effettuata entro un anno dall'avvenuto perimento
- In caso di perimento di una parte notevole del fondo per cui il canone risulti sproporzionato al valore della parte residua, l'enfiteuta può ottenere una riduzione del canone? Sì, purché la domanda di riduzione sia presentata entro un anno dall'avvenuto perimento
- In caso di perimento totale del fondo enfiteutico che sia stato assicurato anche nell'interesse del concedente, la relativa indennità come sarà ripartita tra il concedente e l'enfiteuta? In proporzione del valore dei rispettivi diritti
- In caso di rilascio di tutti i beni ereditari a favore dei creditori e legatari, l'erede resta liberato da ogni responsabilità per i debiti ereditari dal momento in cui: E' eseguita la consegna dei beni al curatore nominato dal tribunale del luogo dell'aperta successione
- In caso di vendita con patto di riscatto di una parte indivisa di una cosa, il comproprietario che chiede la divisione: Deve proporre la domanda anche nei confronti del venditore
- In che misura si deve corrispondere al possessore di buona fede l'indennità per i miglioramenti recati alla cosa? Nella misura dell'aumento di valore conseguito dalla cosa per effetto dei miglioramenti
- In che misura si deve corrispondere l'indennità dovuta al possessore di mala fede per i miglioramenti recati alla cosa? Nella misura della minor somma tra l'importo della spesa e l'aumento di valore
- In data 10 luglio 1998, Tizio viene dichiarato morto presunto. Sei mesi più tardi il cadavere di Tizio viene trovato in fondo ad un lago in Austria. Il 20 ottobre 1998, la moglie di Tizio, Caia, contrae matrimonio con Mevio, collega di lavoro di Tizio. Posto che il cadavere di Tizio viene trovato dopo la celebrazione del matrimonio di Caia e Mevio, il loro matrimonio può essere dichiarato nullo? No
- In data 29 novembre 1997 viene accertata l'esistenza di Tizio, del quale era stata dichiarata la morte presunta con sentenza divenuta eseguibile in data 3 agosto 1996. Quale è la sorte del matrimonio contratto il 10 settembre 1996 da Caia, moglie di Tizio, con Mevio ? Il matrimonio è nullo, ma sono salvi gli effetti civili
- In materia di appalto, nel caso in cui il committente abbia apportato al progetto variazioni di ammontare non superiore al sesto del prezzo convenuto che non importino notevoli modificazioni della natura dell'opera o dei quantitativi nelle singole categorie di lavori previste nel contratto per l'esecuzione dell'opera medesima, l'appaltatore, a norma del codice civile: Ha diritto al compenso per i maggiori lavori eseguiti, anche se il prezzo dell'opera era stato determinato globalmente
- In materia di collazione se i beni donati non sono conferiti in natura, ai fini della divisione gli altri coeredi: Prelevano dalla massa ereditaria beni in proporzione delle loro rispettive quote
- In materia di comunione legale dei beni, di quali fra le seguenti obbligazioni non rispondono in via principale i beni della comunione legale? Delle obbligazioni da cui sono gravate le donazioni conseguite dai coniugi durante il matrimonio e non attribuite alla comunione
- In materia di comunione legale dei beni, di quali fra le seguenti obbligazioni non rispondono in via principale i beni della comunione legale? Delle obbligazioni da cui sono gravati i beni acquistati per successione testamentaria dai coniugi durante il matrimonio e non attribuiti alla comunione
- In materia di condominio negli edifici, ciascuno dei condomini, salvo che sia diversamente convenuto, può richiedere la vendita all'asta del suolo e dei materiali nel caso di perimento accidentale: Dell'intero edificio o di una parte che rappresenti tre quarti del suo valore
- In materia di divisione ereditaria, nel caso in cui tra i chiamati alla successione vi siano nascituri non concepiti istituiti senza determinazione di quote, l'autorità giudiziaria può: Attribuire agli altri coeredi tutti i beni ereditari o parte di essi, secondo le circostanze, disponendo le opportune cautele nell'interesse dei nascituri
- In materia di divisione ereditaria, se alcuno dei coeredi subisce evizione, come deve essere ripartito tra tutti i coeredi, ai fini della garanzia dovuta, il valore del bene evitto? In proporzione del valore che i beni attribuiti a ciascuno di essi hanno al tempo dell'evizione e tenuto conto dello stato in cui si trovano al tempo della divisione
- In materia di espromissione, il terzo espromittente può opporre al creditore la compensazione che avrebbe potuto opporre il debitore originario? No
- In materia di obbligazioni con facoltà alternativa, se entrambe le prestazioni siano divenute impossibili ed il debitore debba rispondere riguardo ad una di esse, il creditore, cui spettava la facoltà di scelta, potrà: domandare l'equivalente dell'una prestazione o dell'altra
- In materia di obbligazioni con facoltà alternativa, se entrambe le prestazioni siano divenute impossibili ed il debitore, cui spettava la facoltà di scelta, debba rispondere riguardo ad una di esse, lo stesso: deve pagare l'equivalente di quella che è divenuta impossibile per ultima
- In pendenza di un giudizio civile di falso, le parti interessate si recano dal notaio Romani per stipulare una transazione relativa al detto giudizio. In questo caso la transazione: produce effetti, purchè sia stata omologata dal tribunale, sentito il pubblico ministero
- In quale dei seguenti casi può pretendere un'imputazione diversa chi, avendo più debiti, accetta una quietanza nella quale il creditore ha dichiarato di imputare il pagamento a uno di essi? Nel caso in cui vi è stata sorpresa da parte del creditore
- In quale dei seguenti casi può pretendere un'imputazione diversa chi, avendo più debiti, accetta una quietanza nella quale il creditore ha dichiarato di imputare il pagamento a uno di essi? Nel caso in cui vi è stato dolo da parte del creditore
- In quale delle seguenti ipotesi il codice civile prevede che colui che ha costituito il pegno può chiederne la restituzione anticipata? In caso di deterioramento o di diminuzione di valore della cosa data in pegno e sempre che offra altra garanzia reale che il giudice riconosca idonea
- In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario? Se transige relativamente a beni ereditari senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile
- In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario? Se sottopone a pegno beni ereditari senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile
- In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario? Se ipoteca beni immobili ereditari senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile
- In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario? Se aliena beni immobili ereditari senza l'autorizzazione giudiziaria e senza osservare le forme prescritte dal codice di procedura civile
- In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario? Se ha omesso in mala fede di denunziare nell'inventario beni appartenenti all'eredità
- In quale tra le seguenti ipotesi l'erede decade dal beneficio d'inventario? Se ha denunziato in mala fede nell'inventario passività non esistenti
- In tema di anticipazione bancaria, se a garanzia di uno o più crediti sono vincolati depositi di merci che non siano state individuate, la banca deve restituire solo la parte delle merci che eccede l'ammontare dei crediti garantiti. L'eccedenza è determinata: In relazione al valore delle merci al tempo della scadenza dei crediti
- In tema di anticipazione bancaria, se a garanzia di uno o più crediti sono vincolati depositi di merci per le quali sia stata conferita alla banca la facoltà di disporre, quest'ultima deve restituire solo la parte delle merci che eccede l'ammontare dei crediti garantiti. L'eccedenza è determinata: In relazione al valore delle merci al tempo della scadenza dei crediti
- In tema di anticipazione bancaria, se a garanzia di uno o più crediti sono vincolati depositi di titoli che non siano stati individuati, la banca deve restituire solo la parte dei titoli che eccede l'ammontare dei crediti garantiti. L'eccedenza è determinata: In relazione al valore dei titoli al tempo della scadenza dei crediti
- In tema di anticipazione bancaria, se a garanzia di uno o più crediti sono vincolati depositi di titoli per i quali sia stata conferita alla banca la facoltà di disporre, quest'ultima deve restituire solo la parte dei titoli che eccede l'ammontare dei crediti garantiti. L'eccedenza è determinata: In relazione al valore dei titoli al tempo della scadenza dei crediti
- In tema di costituzione in mora del creditore, le offerte per intimazione previste dal codice civile sono eseguite: Con atto di ufficiale giudiziario
- In tema di disposizioni fiduciarie, nel caso in cui la persona dichiarata nel testamento abbia spontaneamente eseguito la disposizione fiduciaria trasferendo i beni alla persona, non incapace di ricevere, voluta dal testatore, è esperibile l'azione di ripetizione? No, salvo che la persona dichiarata nel testamento e che ha spontaneamente eseguito la disposizione fiduciaria sia un incapace
- In tema di divisione ereditaria, se alcuno dei coeredi subisce evizione e uno degli altri tenuti alla garanzia è insolvente, come deve essere ripartita la parte per cui quest'ultimo è obbligato? Tra l'erede che ha sofferto l'evizione e tutti gli altri eredi solventi, in proporzione del valore che i beni attribuiti a ciascuno di essi hanno al tempo dell'evizione e tenuto conto dello stato in cui si trovano al tempo della divisione
- In tema di donazione con condizione di riversibilità, nel caso in cui la donazione stessa è fatta con generica indicazione della riversibilità, questa riguarda la premorienza: non solo del donatario, ma anche dei suoi discendenti
- In tema di mora del creditore, quando è liberato il debitore dalla sua obbligazione se il creditore non si presenta per ricevere le cose offertegli mediante intimazione e si tratta di cose non deteriorabili e che possono essere conservate e custodite con spese non eccessive? Eseguito il deposito delle cose dovute, quando questo è accettato dal creditore o è dichiarato valido con sentenza passata in giudicato
- In tema di mora del creditore, quando è liberato il debitore dalla sua obbligazione se il creditore rifiuta di accettare l'offerta reale delle cose dovutegli e queste non sono deteriorabili e possono essere conservate e custodite senza spese eccessive? Eseguito il deposito, quando questo è accettato dal creditore o è dichiarato valido con sentenza passata in giudicato
- In tema di simulazione delle convenzioni matrimoniali, le controdichiarazioni scritte possono avere effetto nei confronti di coloro tra i quali sono intervenute? Sì, solo se fatte con la presenza ed il simultaneo consenso di tutte le persone che sono state parti nella convenzione matrimoniale
- In un contratto di riporto in cui le parti hanno rinviato alla disciplina dettata dal codice civile, i diritti accessori e gli obblighi inerenti ai titoli dati a riporto: spettano al riportato
- In un edificio condominiale Tizio e Caio sono proprietari di due piani l'uno all'altro sovrastanti. A norma del codice civile, chi deve sostenere le spese per la manutenzione e ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai che si trovano fra un piano e l'altro? I proprietari dei due piani l'uno all'altro sovrastanti in parti uguali fra loro, restando a carico del proprietario del piano superiore la copertura del pavimento e a carico del proprietario del piano inferiore l'intonaco, la tinta e la decorazione del soffitto
- In una società in nome collettivo in cui la ripartizione degli utili non è proporzionale ai conferimenti, è stato convenuto che per l'amministrazione sia necessario il consenso della maggioranza; come si calcola quest'ultima? In base alla parte attribuita a ciascuno negli utili