Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto penitenziario
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- I detenuti e gli internati, che abbiano un comportamento che richiede particolari cautele, sono assegnati ad appositi istituti o sezioni dove sia più agevole adottare le suddette cautele. Secondo quanto disciplinato dall'art.32 del D.P.R. n.230/2000 e ss.mm.ii., la permanenza dei motivi cautelari viene verificata: semestralmente
- Il Consiglio di aiuto sociale, di cui all'art.74 della L. n.354/1975 e ss.mm.ii.: ha personalità giuridica
- Il D.Lgs. n.272/1989 e ss.mm.ii. dispone che ai fini dell'assegnazione personale alle sezioni specializzate di polizia giudiziaria, si tiene conto: dell'attitudine, dei titoli di studio, dei titoli di specializzazione in materia minorile e di eventuali esperienze specifiche del candidato
- Il D.Lgs. n.272/1989 e ss.mm.ii. prevede che possano essere accorpati in un unico Centro per la giustizia minorile i servizi ubicati nell'ambito territoriale di più regioni? Sì, con decreto del Ministro della Giustizia
- Il D.P.R. n.230/2000 e ss.mm.ii. dispone che la riduzione della permanenza all'aperto a non meno di un'ora al giorno, dovuta a motivi eccezionali è disposta: con provvedimento motivato del direttore dell'istituto
- Il D.P.R. n.230/2000 e ss.mm.ii. dispone che nelle case circondariali possono essere assegnati: i condannati alla pena dell'arresto nonché i condannati alla pena della reclusione per un tempo non superiore a cinque anni o con un residuo di pena non superiore a cinque anni
- Il D.P.R. n.230/2000 e ss.mm.ii., dispone che per ogni detenuto o internato è istituita una cartella personale, la cui compilazione inizia: all'atto dell'ingresso in istituto
- Il regolamento interno dell'istituto, di cui all'art.16 della L. n.354/1975 e ss.mm.ii., è approvato: dal Ministro della Giustizia
- In accordo con le disposizioni contenute all'interno della L. n.354/1975 e ss.mm.ii., entro quale termine il Pubblico Ministero può esperire, avverso i provvedimenti del Tribunale o del Magistrato di sorveglianza, il ricorso per cassazione per violazione di legge? Dieci giorni dalla comunicazione del provvedimento
- In accordo con quanto disposto dalla L. n.354/1975 e ss.mm.ii., la sanzione della esclusione dalle attività in comune non può essere eseguita senza: la certificazione scritta, rilasciata dal sanitario, attestante che il soggetto può sopportarla
- In accordo con quanto previsto dall' art.13 della L. n.354/1975 e ss.mm.ii., le indicazioni generali e particolari del trattamento penitenziario: sono inserite, unitamente ai dati giudiziari, biografici e sanitari, nella cartella personale che segue l'interessato nei suoi trasferimenti e nella quale sono successivamente annotati gli sviluppi del trattamento praticato e i suoi risultati
- In accordo con quanto previsto dalla L. n.354/1975 e ss.mm.ii., durante le traduzioni: le manette vengono obbligatoriamente indossate solamente nelle traduzioni collettive
- In accordo con quanto previsto dalla L. n.354/1975 e ss.mm.ii., particolare cura è dedicata alla formazione culturale e professionale dei detenuti di età inferiore ai: venticinque anni
- In accordo con quanto previsto dalla L. n.354/1975 e ss.mm.ii., qual è l'autorità a cui riferisce, periodicamente, il servizio sociale per comunicare l'andamento comportamentale dell'utente? Il Magistrato di sorveglianza
- In accordo con quanto previsto dall'art.11 della L. n.354/1975 e ss.mm.ii., a chi compete, nel caso in cui è proposto ricorso per cassazione, adottare il provvedimento per trasferire gli imputati in strutture esterne di cure e di diagnosi? Al Giudice che ha emesso il provvedimento impugnato
- In riferimento alla L. n.354/1975 e ss.mm.ii., le detenute e le internate possono essere ammesse alla cura e all'assistenza all'esterno dei figli di età: non superiore agli anni dieci
- In riferimento alla L. n.354/1975 e ss.mm.ii., per il computo totale del periodo di liberazione anticipata, di cui all'art.54 della predetta legge: e' valutato anche il periodo trascorso in stato di custodia cautelare o di detenzione domiciliare
- In riferimento alla L. n.354/1975, e ss.mm.ii., gli agenti in servizio all'interno degli istituiti penitenziari: non possono portare armi con sé, tranne in casi eccezionali su ordine del direttore
- In riferimento all'art.8 della L. n.354/1975 e ss.mm.ii., il taglio della barba e dei capelli: può essere imposto soltanto per particolari ragioni igienico- sanitarie