Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto dell'Unione Europea #2
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- Nei confronti di quali soggetti il singolo può far valere le disposizioni provviste di effetto diretto di una direttiva scaduta o non correttamente trasposta? solo nei confronti dello Stato
- Nei settori della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, le decisioni: sono vincolanti e non hanno efficacia diretta
- Nei settori della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, le decisioni-quadro: sono vincolanti per gli Stati membri quanto al risultato da ottenere, salva restando la competenza delle autorità nazionali in merito alla forma e ai mezzi. Esse non hanno efficacia diretta
- Nei settori dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, adire la Corte di giustizia in via pregiudiziale spetta: al giudice nazionale
- Nel rapporto tra disciplina degli aiuti di Stato e politica regionale europea: non prevale, in linea di principio, né l'una né l'altra, ma le disposizioni sugli aiuti prevedono categorie di aiuti a finalità regionale
- Nel recente caso Lucchini, che cosa ha stabilito la Corte di giustizia circa il recupero di un aiuto di Stato in contrasto con il diritto dell'Unione europea? che non può essere ostacolato da un'eventuale sentenza passata in giudicato
- Nel settore della politica estera e di sicurezza comune, l'Unione: può concludere accordi con uno o più Stati o organizzazioni internazionali
- Nella procedura di approvazione del bilancio annuale dell'Unione, se il Parlamento europeo durante la prima lettura adotta degli emendamenti al progetto di bilancio: è convocato un comitato di conciliazione
- Nella procedura legislativa ordinaria affinché l'atto sia adottato, il comitato di conciliazione deve approvare un progetto comune entro: sei settimane dalla convocazione
- Nella seconda lettura della procedura legislativa ordinaria, il Parlamento può respingere la posizione del Consiglio: a maggioranza dei membri che lo compongono
- Nella seconda lettura della procedura legislativa ordinaria, l'atto si considera adottato nella formulazione che corrisponde alla posizione del Consiglio se il Parlamento non si è pronunciato: entro tre mesi dalla comunicazione della posizione adottata dal Consiglio in prima lettura
- Nella sentenza 28 ottobre 1975, Roland Rutili c. Ministre de l'intérieur, causa 36/75, la Corte di giustizia stabilisce che provvedimenti restrittivi del diritto di soggiorno, limitati ad una parte del territorio nazionale, adottati da uno Stato membro nei confronti di cittadini di altri Stati membri: possono essere presi solo negli stessi casi e concorrendo i medesimi presupposti per l'applicazione di tali provvedimenti ai cittadini dello Stato ospite
- Nella sentenza 31 marzo 1993, Kraus, causa 19/92, la Corte di giustizia stabilisce che nel caso in cui un cittadino voglia avvalersi ai fini dell'accesso ad un'attività economica nel proprio Stato di un titolo post-universitario acquisito in altro Stato membro: lo Stato può vietare al suo cittadino di fare uso del titolo nel suo territorio senza previa autorizzazione amministrativa
- Nella sentenza del 1° giugno 1994, Parlamento c. Consiglio, causa 388/92, in materia di procedura di consultazione, la Corte di giustizia stabilì che: l'obbligo di consultare il Parlamento europeo comporta l'obbligo di una nuova consultazione ogni volta che l'atto infine adottato sia diverso quanto alla sua sostanza da quello sul quale il Parlamento europeo sia stato già consultato, eccetto i casi in cui gli emendamenti corrispondano essenzialmente al desiderio espresso dallo stesso Parlamento
- Nella sentenza del 10 ottobre 1973, Variola c. Amministrazione italiana delle finanze, causa 34/73, la Corte di giustizia stabilì che: è escluso il potere degli Stati membri di differire il momento dell'entrata in vigore di un regolamento
- Nella sentenza del 12 luglio 2001, Smits e Perrbooms, causa 157/99, la Corte di giustizia, nell'esaminare un caso di prestazioni mediche dispensate in ambito ospedaliero rientranti nel sistema di assicurazione malattia, ha dichiarato che: tali prestazioni rientrano nella disciplina della libera circolazione dei servizi
- Nella sentenza del 13 dicembre 1989 Grimaldi c. Fonds des maladies professionnelles, causa 322/88, la Corte di Giustizia stabilì che: i giudici nazionali sono tenuti a prendere in considerazione le raccomandazioni ai fini della soluzione delle controversie sottoposte al loro giudizio in particolare qualora siano di aiuto nell'interpretazione di altre norme nazionali o comunitarie
- Nella sentenza del 13 luglio 2000, Albore, causa 423/98, la Corte di giustizia, esaminando una normativa nazionale che richiede una previa autorizzazione per l'acquisto di una proprietà fondiaria da parte di cittadini di altri Stati membri, ha dichiarato che tale normativa: è incompatibile con le norme sulla libera circolazione dei capitali
- Nella sentenza del 13 luglio 2004, Commissione c. Consiglio, causa 27/04, la Corte di giustizia, nell'ambito di una procedura di disavanzo eccessivo, stabilì che: la mancata adozione da parte del Consiglio degli atti raccomandati dalla Commissione non dà luogo ad un atto impugnabile mediante ricorso per annullamento
- Nella sentenza del 14 luglio 1998, Safety High tech, causa 284/95, in materia di legislazione ambientale, la Corte di giustizia stabilì che: se è pacifico che il Trattato esige che la politica della Comunità nel settore ambientale richieda un livello di tutela elevato, tale livello non deve essere necessariamente il più elevato possibile sotto il profilo tecnico
- Nella sentenza del 16 giugno 1993, Francia c. Commissione, causa 325/91, la Corte di Giustizia stabilì che: una comunicazione della Commissione è impugnabile in annullamento di fronte alla Corte se stabilisce obblighi ulteriori rispetto alla normativa comunitaria che intende applicare
- Nella sentenza del 2 giugno 2005, Commissione c. Italia, causa 174/04, la Corte di giustizia, esaminando la normativa nazionale che dispone la sospensione automatica dei diritti di voto relativi a partecipazioni superiori al 2% del capitale di imprese operanti nei settori dell'elettricità e del gas quando tali partecipazioni siano acquisite da imprese pubbliche non quotate in borsa e titolari di una posizione dominante nel proprio mercato nazionale, ha dichiarato che tale normativa: restringe senza valida giustificazione la libera circolazione dei capitali
- Nella sentenza del 22 marzo 2007, Regione siciliana c. Commissione, causa 15/06, la Corte di giustizia ha dichiarato che la condizione di cui all'articolo 230, paragrafo quattro, del Trattato che istituisce la Comunità europea (ora articolo 263, paragrafo quattro, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea), secondo cui una persona fisica o giuridica dev'essere direttamente interessata dalla decisione che costituisce oggetto del ricorso, richiede che il provvedimento comunitario contestato: produca direttamente effetti sulla situazione giuridica del singolo e non lasci alcun potere discrezionale ai destinatari del provvedimento incaricati della sua applicazione, la quale ha carattere meramente automatico e deriva dalla sola normativa comunitaria senza intervento di altre norme intermedie
- Nella sentenza del 23 febbraio 1988, Regno Unito c. Consiglio, causa 68/86, la Corte di giustizia, chiamata a giudicare l'inosservanza del regolamento interno del Consiglio relativo alle ipotesi in cui ci si può valere del voto per iscritto, ha dichiarato che tale inosservanza: va considerata una violazione delle forme essenziali e determina l'annullamento dell'atto
- Nella sentenza del 23 marzo 1982, Levin c. Segretario di Stato per la giustizia, causa 53/81, la Corte di giustizia, in materia di libera circolazione dei lavoratori, stabilì che: le disposizioni del diritto comunitario in materia si applicano anche al cittadino di uno Stato membro che eserciti, sul territorio di un altro Stato membro un'attività subordinata dalla quale tragga redditi inferiori a quanto si considera minimo vitale nel secondo Stato membro
- Nella sentenza del 23 settembre 1986, Akzo chemie, causa 5/85, la Corte di giustizia stabilì che: è compatibile con il principio di collegialità che, entro determinati limiti e secondo determinate modalità, la Commissione autorizzi i propri membri ad adottare talune decisioni a suo nome e sotto il suo controllo
- Nella sentenza del 24 novembre 1992, cause 15/91 e 108/91, Buckl c. Commissione, nell'ambito di un procedimento per ricorso in carenza in cui l'atto la cui omissione costituisce oggetto della lite è stato adottato dopo la proposizione del ricorso ma prima che sia pronunziata la sentenza, la Corte di giustizia stabilì che: l'oggetto del ricorso viene meno
- Nella sentenza del 25 gennaio 1979, Ditta A. Racke, causa 98/78, la Corte di giustizia è chiamata a decidere se un regolamento può autoconferirsi efficacia retroattiva. Al riguardo la Corte ha dichiarato che: eccezionalmente la retroattività può essere disposta qualora lo esiga lo scopo da raggiungere e purché il legittimo affidamento degli interessati sia debitamente rispettato
- Nella sentenza del 26 marzo 1996, Parlamento c. Consiglio, causa 271/94, la Corte di giustizia, chiamata a valutare la correttezza della scelta della base giuridica di un regolamento ha dichiarato che tale scelta: deve basarsi su elementi oggettivi
- Nella sentenza del 30 novembre 1978, Welding, causa 87/78, in materia di motivazione di un regolamento, la Corte di giustizia stabilì che: la motivazione può limitarsi all'indicazione della situazione complessiva che ha causato la sua adozione nonché degli scopi generali che essa persegue
- Nella sentenza del 4 dicembre 1974, Van Dujn c. Home office, causa 41/74, la Corte di giustizia stabilisce che, per quanto riguarda le limitazioni alla libera circolazione dei lavoratori, per motivi di ordine pubblico: è esclusa qualsiasi valutazione unilaterale da parte dei singoli Stati membri senza il controllo delle istituzioni comunitarie
- Nella sentenza del 4 giugno 2002, causa 483/99, Commissione c. Francia, la Corte di giustizia, esaminando la normativa nazionale che istituisce una "golden share" a favore dello Stato in una società petrolifera e prevede la previa autorizzazione dello Stato per ogni superamento di determinati limiti di detenzione di titoli o diritti di voto e il diritto di opposizione alle decisioni di cessione, ha dichiarato che tale normativa: costituisce un'ingiustificata restrizione ai movimenti dei capitali
- Nella sentenza del 4 giugno 2002, Commissione c. Portogallo, causa 367/98, la Corte di giustizia, esaminando una normativa nazionale che subordina ad autorizzazione l'acquisizione di partecipazioni in imprese nazionali oltre una certa quota, ha dichiarato che tale normativa: può vanificare la libera circolazione dei capitali perché dissuade gli investitori
- Nella sentenza del 6 giugno 2000, Verkoijen, causa 35/98, la Corte di giustizia, esaminando una normativa nazionale che non permette l'esenzione fiscale per i dividendi di azioni emesse da società stabilite in altro Stato membro, ha dichiarato che tale normativa: è vietata in quanto restringe i movimenti di capitali
- Nella sentenza del 7 febbraio 2002, Commissione c. Italia, causa 279/00, la Corte di giustizia, esaminata la normativa nazionale che impone alle imprese fornitrici di lavoro temporaneo un deposito cauzionale presso un istituto di credito avente sede o dipendenza nel territorio nazionale, ha dichiarato che: costituisce una ingiustificata restrizione alla libera prestazione dei servizi e dei capitali
- Nella sentenza del 7 luglio 1992, Micheletti c. Delegacion del gobierno en Cantabria, causa 369/90, la Corte di giustizia, in materia di diritto di stabilimento di un cittadino con doppia nazionalità di uno Stato membro e di uno Stato terzo, stabilì che: uno Stato membro non può rifiutare il diritto di stabilimento al cittadino di un altro Stato membro che possiede allo stesso tempo la nazionalità di uno Stato terzo, sulla base della motivazione che lo Stato d'accoglienza lo considera cittadino di uno Stato terzo
- Nella sentenza dell'11 gennaio 2001, Azienda agricola Monte Arcosu c. Regione autonoma della Sardegna, causa 403/98, la Corte di giustizia stabilì che: se alcune disposizioni di un regolamento richiedono l'adozione di misure di esecuzione da parte degli Stati tali disposizioni non possono essere invocate davanti a un giudice nazionale
- Nell'ambito della libera circolazione delle merci, a cosa ci si riferisce quando si parla di "misure distintamente applicabili"? a misure che riducono o rendono impossibili o semplicemente più onerose le importazioni o le esportazioni e non investono affatto i prodotti nazionali
- Nell'ambito della politica commerciale comune, i negoziati con uno o più Stati o organizzazioni internazionali sono condotti dalla Commissione: in consultazione con un comitato speciale designato dal Consiglio e nel quadro delle direttive che il Consiglio può impartirle
- Nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa comune sono incluse le missioni: umanitarie e di soccorso
- Nell'ambito della politica economica e monetaria se uno Stato membro non rispetta i requisiti di disciplina di bilancio per evitare disavanzi pubblici eccessivi: la Commissione prepara una relazione
- Nell'ambito della procedura di ricorso in carenza, il ricorso è ricevibile solo se vi sia stata una preventiva richiesta di agire e non vi sia stata alcuna presa di posizione allo scadere di un termine di: due mesi
- Nell'ambito della procedura per l'adozione degli indirizzi di massima per le politiche economiche, il Parlamento europeo: è informato dal Consiglio degli indirizzi adottati
- Nell'ambito delle disposizioni di politica economica e monetaria del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, se uno Stato membro adotta le misure di salvaguardia previste dal Trattato in caso di improvvisa crisi nella bilancia dei pagamenti e in assenza di decisioni immediate da parte del Consiglio deve informarne: la Commissione e gli Stati membri
- Nell'ambito delle disposizioni su capitali e pagamenti del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, le restrizioni sui pagamenti: sono vietate tra Stati membri, nonché tra Stati membri e Paesi terzi
- Nelle direttive da adottare per realizzare la liberalizzazione di un determinato servizio sono considerati con priorità i servizi: che intervengono in modo diretto nei costi di produzione
- Nell'effettuare le proprie indagini nell'ambito della procedura di applicazione degli articoli 101 e 102 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Commissione può accedere ai domicili privati del personale delle imprese? sì, ma solo previa consultazione dell'Autorità nazionale garante della concorrenza e previa autorizzazione del giudice nazionale
- Nell'evoluzione del diritto comunitario, la realizzazione del mercato comune: è stata conseguita dapprima attraverso un processo di integrazione negativa cui è seguita una fase ispirata all'integrazione positiva
- Nell'ordinamento dell'Unione europea, l'unione doganale comporta: il divieto di dazi doganali all'importazione e all'esportazione e le tasse di effetto equivalente tra gli Stati membri, nonché la fissazione di una tariffa doganale comune
- Nell'ordinanza del 22 maggio 1990, Blot e Front national c. Parlamento europeo, causa 68/90, la Corte di giustizia stabilì che: non sono impugnabili mediante ricorso per annullamento gli atti del Parlamento europeo riguardanti unicamente l'organizzazione interna dei suoi lavori, come quelli relativi alla designazione dei membri e all'elezione dei presidenti delle delegazioni interparlamentari