Elenco in ordine alfabetico delle domande di Diritto amministrativo #21
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- La "ratio" legislativa di consentire comunque la prosecuzione del procedimento anche in assenza del parere risponde al principio di: non aggravamento del procedimento
- La carta d'identità elettronica: può essere utilizzata quale strumento di autenticazione telematica per l'effettuazione di pagamenti tra soggetti privati e pubbliche amministrazioni
- La circolazione dei veicoli su strade fuori dei centri abitati può essere sospesa temporaneamente: dal prefetto per motivi di sicurezza pubblica
- La comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, è necessaria: prima della formale adozione di un provvedimento negativo
- La comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo: è funzionale alla partecipazione dei privati al procedimento amministrativo
- La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo: è obbligatoria, salvo che nei casi previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241
- La concessione è il provvedimento amministrativo con cui la pubblica amministrazione conferisce ex novo posizioni giuridiche attive al destinatario, ampliando così la sua sfera giuridica. Indicare quale tra le seguenti affermazioni sulle concessioni è corretta: il rapporto concessionario si può risolvere anche con la declaratoria di decadenza
- La condotta inerte della Pubblica Amministrazione oltre il termine per provvedere a cui la legge riconnette il valore di diniego dell'istanza del privato configura un'ipotesi di: silenzio-diniego
- La conferenza di servizi cosiddetta istruttoria: consente di acquisire gli interessi pubblici rilevanti in un'unica soluzione
- La figura del Segretario è prevista: per ciascun Comune e ciascuna Provincia
- La formazione del silenzio-assenso ai sensi dell'articolo 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241, è esclusa tra l'altro: per gli atti e procedimenti individuati con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la funzione pubblica, di concerto con i Ministri competenti
- La generazione della firma digitale: avviene tramite una chiave privata ed una pubblica
- La giurisdizione di legittimità dei tribunali amministrativi regionali è limitata quanto al potere di decisione in quanto: essi possono annullare l'atto illegittimo, ma non possono riformarlo nè sostituirlo
- La giurisdizione generale di legittimità dei tribunali amministrativi regionali: può riguardare l'accertamento dei vizi di violazione di legge di un atto amministrativo
- La legge 15 marzo 1997, n. 59 delega il Governo alla razionalizzazione dei Ministeri: anche attraverso il riordino, la soppressione e la fusione dei Ministeri
- La legge generale di depenalizzazione 24 novembre 1981, n. 689: prevede espressamente la reiterazione delle violazioni
- La mancata pronuncia dell'organo adito decorsi novanta giorni dalla data di presentazione del ricorso gerarchico comporta la formazione: del silenzio-rigetto
- La mancaza di specifica motivazione nel provvedimento finale in ordine alle osservazioni ed ai documenti presentati dagli istanti ai sensi dell'articolo 10-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241: si traduce in un vizio di violazione di legge
- La normativa sul diritto d'accesso non si applica: nei procedimenti tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano
- La nullità e l'irregolarità del ricorso: sono sanate dalla comparizione dell'intimato
- La parte può rinunciare al ricorso: in qualunque stadio della controversia
- La perenzione del ricorso: opera di diritto e può essere rilevata anche d'ufficio
- La previsione di un indennizzo, a fronte del legittimo esercizio del potere di revoca del provvedimento amministrativo, si fonda sulla sussistenza in capo alla Pubblica Amministrazione di: una responsabilità da atto lecito
- La pubblica amministrazione può differire o limitare l'accesso ai documenti amministrativi? sì, nei casi e nei limiti stabiliti dall'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, e con motivazione
- La pubblica amministrazione può negare l'accesso ai documenti amministrativi? sì, nei casi e nei limiti stabiliti dall'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241,e con motivazione
- La pubblica amministrazione può richiedere ad un cittadino un certificato di stato civile, nel caso in cui all'atto della presentazione dell'istanza sia richiesta l'esibizione di un documento di identità o di riconoscimento ove tale dato risulta attestato? no, il divieto è espressamente previsto dall'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445
- La pubblica amministrazione, nell'esercizio di atti di natura non autoritativa: agisce secondo le norme del diritto privato, salvo che la legge disponga diversamente
- La responsabilità cosiddetta precontrattuale ex articolo 1337 del Codice civile: è configurabile anche in capo alla Pubblica Amministrazione
- La sanzione disciplinare, concordemente determinata all'esito di procedure di conciliazione, è suscettibile di impugnazione? no
- La trasmissione del documento informatico, per via telematica, equivale alla notificazione per mezzo della posta nei casi consentiti dalla legge? sì, se effettuata mediante la posta elettronica certificata
- La valutazione tecnica: attiene ad uno o più presupposti dell'agire che debbono essere valutati nel corso dell'istruttoria
- L'accesso ai documenti amministrativi non può essere negato: ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento
- L'acquisizione di documenti amministrativi da parte di soggetti pubblici, secondo l'articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241: si informa al principio di leale cooperazione istituzionale
- L'appello incidentale: è proponibile anche avanti al giudice amministrativo
- L'art. 27 della legge 7 agosto 1990, n. 241, prevede un organo che vigila affinché sia attuato il principio di piena conoscibilità dell'attività della pubblica amministrazione. Tale organo è: la Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
- L'articolo 13 della legge 7 agosto 1990, n. 241 individua i procedimenti esclusi dall'applicazione delle norme sulla partecipazione dettate nel capo III della stessa legge; tra questi figurano i procedimenti diretti all'emanazione di: atti di pianificazione e programmazione
- L'articolo 1341, comma 2 del Codice civile, in tema di necessaria approvazione per iscritto delle condizioni generali vessatorie: è applicabile anche ai contratti stipulati dalle pubbliche amministrazioni
- L'articolo 22, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241 enuncia quali sono i documenti amministrativi che possono essere oggetto del diritto d'accesso: sono accessibili tutti i documenti, con l'eccezione di quelli indicati dall'articolo 24, commi 1, 2, 3, 5 e 6 della stessa legge
- L'articolo 22, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, in relazione agli atti oggetto dell'accesso, fa salve: le disposizioni del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, in materia di accesso ai dati personali da parte della persona cui i dati si riferiscono
- L'articolo 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241, prevede i casi di esclusione del diritto di accesso. Tra questi vi sono: i casi di segreto o di divieto di divulgazione espressamente previsti dalla legge, dal regolamento governativo di cui al comma 6 dello stesso articolo e previsti dalle pubbliche amministrazioni ai sensi del comma 2 dello stesso articolo
- L'assunzione obbligatoria dei soggetti appartenenti a categorie protette, in materia di pubblico impiego: rientra nelle ipotesi di accesso extraconcorsuale al pubblico impiego
- L'atto con cui la pubblica amministrazione elimina il vizio che rende invalido un atto amministrativo già emanato si definisce: convalida
- L'azione di indebito arricchimento ex articolo 2041 del Codice civile: può essere esperita nei confronti della Pubblica amministrazione, a condizione che quest'ultima riconosca l'utilità della prestazione ricevuta
- Le amministrazioni pubbliche devono ispirare la loro organizzazione: a principi di efficienza, efficacia ed economicità
- Le amministrazioni pubbliche possono concludere accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune? sì, anche al di fuori della conferenza di servizi
- Le attività di autorizzazione in funzione di controllo, con cui la pubblica amministrazione, nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva esprime il proprio parere circa l'atto che le è stato presentato, sono proprie: della fase decisoria del procedimento amministrativo
- Le autorizzazioni in funzione di controllo, con cui la pubblica amministrazione, nell'esercizio della sua attività discrezionale in funzione preventiva, provvede alla rimozione del limite legale che si frappone al compimento dell'atto, intervengono: all'esito della fase decisoria del procedimento amministrativo
- Le cause di estinzione del rapporto d'impiego, che si ricollegano ad una manifestazione di volontà dell'impiegato stesso, sono: collocamento anticipato a riposo su domanda, dispensa dal servizio e dimissioni volontarie
- Le controversie in materia di determinazione dell'indennizzo dovuto in caso di revoca del provvedimento amministrativo sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le controversie in materia di formazione degli accordi conclusi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le controversie inerenti alla nullità dei provvedimenti amministrativi adottati in violazione del giudicato sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le controversie relative al divieto di rinnovo tacito dei contratti pubblici d'appalto: sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le controversie sulla conclusione di accordi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le controversie sull'esecuzione degli accordi conclusi tra pubbliche amministrazioni per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le controversie sull'esecuzione degli accordi tra Pubblica Amministrazione e cittadini per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento sono devolute: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le disposizioni sulla partecipazione contenute nel capo III della legge 7 agosto 1990, n. 241: non si applicano agli atti normativi e amministrativi generali
- Le istanze di accesso preordinate ad un controllo generalizzato dell'operato delle pubbliche amministrazioni: non sono ammissibili
- Le memorie scritte e i documenti presentati dai soggetti intervenuti nel procedimento amministrativo: devono essere obbligatoriamente valutati dall'amministrazione ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento
- Le norme del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 si applicano anche: ai Consorzi cui partecipino Enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività di rilevanza economica ed imprenditoriale
- Le norme sull'autocertificazione contenute nell'articolo 18 della legge 7 agosto 1990, n. 241 sono ispirate dal principio: della semplificazione procedimentale
- Le pubbliche amministrazioni possono concludere tra loro accordi? sì, per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune
- Le pubbliche amministrazioni possono conferire ai dipendenti incarichi non compresi nei compiti dei doveri d'ufficio? solo se previsti e disciplinati da legge o altre fonti normative
- Le questioni inerenti alla nullità del provvedimento amministrativo adottato in elusione del giudicato sono attribuite: alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo
- Le sentenze dei tribunali amministrativi regionali sono: esecutive
- Le sottoscrizioni delle domande per la partecipazione ai concorsi pubblici ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445: non sono soggette ad autenticazione
- L'esame dei documenti oggetto dell'esercizio dell'accesso ai documenti amministrativi: è normalmente gratuito
- L'intervento in giudizio davanti agli organi di giustizia amministrativa: è ammesso, con atto da notificare alle parti e successivamente da depositare in segreteria
- L'istituto della Conferenza di servizi è espressione del principio di: semplificazione dell'azione amministrativa
- L'istituto della conversione degli atti amministrativi costituisce espressione: del principio di conservazione dei valori giuridici
- L'istituto della conversione riguarda: gli atti amministrativi nulli
- L'istituto della cosiddetta "motivazione anticipata" riguarda: i procedimenti istaurati ad istanza di parte, nel caso di provvedimento negativo
- Lo Statuto dei lavoratori si applica alle pubbliche amministrazioni? sì, in ogni caso
- L'obbligo del pubblico dipendente di non divulgare segreti d'ufficio rientra nell'obbligo più generale di: osservanza del segreto d'ufficio
- L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento e delle comunicazioni in essa presenti: può essere fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista
- L'ordinamento ammette tra i mezzi istruttori esperibili nel giudizio amministrativo: anche la consulenza tecnica
- L'organizzazione dei pubblici uffici avviene mediante: disposizioni legislative
- L'organo competente per l'adozione del provvedimento amministrativo finale, ove diverso dal responsabile del procedimento: non può discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dal responsabile del procedimento, a meno che non indichi le motivazioni che hanno condotto a conclusioni diverse
- L'unità organizzativa responsabile del procedimento: deve essere determinata dalla pubblica amministrazione per ciascun tipo di procedimento, ove non sia già direttamente prevista da norme di legge o di regolamento