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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Notaio - quesiti di difficoltà media

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Terzo e Quarto, Primo e Secondo hanno concluso una transazione relativa ad un preteso diritto di usufrutto da parte di Terzo e Quarto su un appartamento che Quinto e Sesto avevano venduto in piena proprietà a Primo e Secondo. Se la pretesa di Terzo e Quarto era temeraria e gli stessi erano di ciò consapevoli, a norma del codice civile, chi può chiedere l'annullamento della transazione a causa della temerarietà della pretesa?   Primo e Secondo
Terzo, debitore nei confronti dell'interdetto Primo di centomila euro, effettua il pagamento direttamente a Primo, al quale è stato però regolarmente nominato quale tutore Secondo senza la previsione di particolari disposizioni o eccezioni. In questo caso, il pagamento:   libera Terzo solo se il medesimo prova che ciò che ha pagato è stato rivolto a vantaggio di Primo
Terzo, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Secondo, Calpurnio e Mevio, il quale ultimo è coniugato con Filana e ha due figli: Sempronio e Primo. Terzo con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Mevio, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Caio e Tizio. Mevio muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Terzo in data 20 dicembre 2000, la sua eredità si devolve:   a Caio e Tizio
Terzo, vedovo, è recentemente deceduto, lasciando per testamento, sua unica erede universale la convivente Sempronia. I nipoti Filano, Tizio e Primo, figli del suo unico figlio premorto Secondo, esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione per l'ottenimento della quota di legittima. In questo caso l'eredità relitta da Terzo spetterà:   per metà a Sempronia e per l'altra metà a Filano, Tizio e Primo in parti uguali fra loro
Tizia e Caio, non coniugati, si recano dal notaio al fine di riconoscere quale loro figlio naturale il dodicenne Filano, precisando che non intendono effettuare il riconoscimento con testamento, e chiedono al notaio se ciò sia possibile. Il notaio risponderà:   Sì
Tizia intende comprare una cavalla purosangue da Caio, il quale è attualmente all'estero per una lunga convalescenza. Il 10 ottobre 1998, nel disporre per testamento olografo delle proprie sostanze, Tizia lega la detta cavalla allo stesso Caio, esperto fantino. Il 10 febbraio 1999, due mesi dopo la conclusione del contratto di compravendita, Tizia muore e Caio, avuta notizia della pubblicazione del testamento di Tizia, si reca dal notaio Romolo Romani e chiede chiarimenti circa il legato in suo favore; il notaio risponderà che il detto legato è:   valido, perchè la cavalla al tempo in cui fu fatto il testamento era già di proprietà del legatario ma al tempo dell'apertura della successione si trova in proprietà del testatore
Tizia, coniugata con Tizio, da cui ha avuto due figli ora maggiorenni, è stata immessa, unitamente ai figli medesimi, nel possesso dei beni del marito che è stato dichiarato assente. Poichè ella attualmente versa in stato di bisogno si rivolge al notaio chiedendogli quale azione le può spettare. Il notaio risponderà che ella, rivolgendosi al tribunale, potrà:   ottenere un assegno alimentare da determinarsi secondo le condizioni della famiglia e l'entità del patrimonio dell'assente
Tizia, coniugata con Tizio, è stata immessa nel possesso dei beni del marito che è stato dichiarato assente. Poichè ella attualmente versa in stato di bisogno si rivolge al notaio chiedendogli quale azione le può spettare. Il notaio risponderà che, ricorrendone i presupposti, ella potrà ottenere un assegno alimentare rivolgendosi:   Al tribunale
Tizia, Filano, Martina e Sempronio, tutti non coniugati, sono comproprietari del fondo Tuscolano dagli stessi ricevuto in donazione dal padre. Tenuto conto che Tizia, Filano e Martina sono ciascuno titolari di una quota di proprietà pari ad un decimo dell'intero e Sempronio è titolare della restante quota di sette decimi, se il titolo non dispone diversamente, le deliberazioni relative agli atti di ordinaria amministrazione sono obbligatorie anche per i dissenzienti se adottate con la maggioranza:   Dei partecipanti alla comunione, calcolata secondo il valore delle loro quote
Tizia, Filano, Martina e Sempronio, tutti vedovi, sono contitolari dell'usufrutto del fondo Tuscolano dagli stessi acquistato con atto di compravendita. Tenuto conto che Tizia, Filano e Martina sono titolari ciascuno di una quota di usufrutto pari ad un decimo dell'intero e Sempronio è titolare della restante quota di sette decimi, se il titolo non dispone diversamente, per adottare deliberazioni, relative agli atti di ordinaria amministrazione a carico degli usufruttuari, che siano obbligatorie anche per i dissenzienti è necessaria la maggioranza:   Dei partecipanti alla comunione, calcolata secondo il valore delle loro quote
Tizia, madre dell'adottando Mevio maggiorenne, in seguito ad un incidente automobilistico, si trova nell'impossibilità di prestare personalmente l'assenso all'adozione di Mevio. Ella, pertanto, chiede ad un notaio di predisporre un atto con il quale rilasciare procura speciale a Caio affinchè questi possa prestare tale assenso in suo nome e conto. Il notaio risponderà:   che la procura può essere rilasciata sia per atto pubblico che per scrittura privata autenticata
Tizia, madre di Tizio dichiarato assente, immessa nel possesso temporaneo dei beni, si reca dal notaio al fine di sapere se può utilizzare, per l'acquisto a proprio nome di una villa, le somme percepite quali rendite del patrimonio dell'assente. Il notaio risponderà:   Che può ritenere liberamente a suo profitto la totalità delle rendite
Tizia, minore emancipata, proprietaria del fondo Corneliano pervenutole per donazione, intende venderlo con l'assistenza del curatore Sempronio, suo genitore. L'autorizzazione alla vendita dovrà essere rilasciata:   Dal giudice tutelare
Tizia, minore emancipata, proprietaria del fondo Corneliano, pervenutole per donazione, intende venderlo con l'assistenza del marito Sempronio, suo curatore. L'autorizzazione dovrà essere rilasciata:   Dal tribunale ordinario, previo parere del giudice tutelare
Tizia, sedicenne ammessa a contrarre matrimonio con Tizio maggiorenne, si reca dal notaio, con Tizio ed i propri genitori esercenti la potestà, al fine di stipulare la convenzione di separazione dei beni. Il notaio:   Riceve la convenzione con l'intervento di Tizio, Tizia ed i genitori di Tizia
Tizia, sposata con Mevio e madre di tre gemelle, dovendo partire per un lungo e rischioso viaggio in Africa, fa un testamento olografo con il quale lascia l'usufrutto dell'universalità dei suoi beni a Mevio, per tutta la durata della vita di quest'ultimo, e la nuda proprietà, in parti uguali fra loro, alle figlie; inoltre, prima di sottoscrivere il testamento, rinunzia espressamente alla facoltà di revocare le disposizioni nello stesso contenute; tale clausola:   non ha effetto
Tizietta è figlia di Caia e Tizio; Tizio muore e Caia sposa Sempronio. Quest'ultimo è legato a Tizietta da:   Rapporto di affinità in linea retta in primo grado
Tizietta è figlia legittima ed unica discendente di Tizio il quale ha rinunziato all'eredità del padre Caio devolutasi per legge. Essa si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità dell'ascendente Caio ha gli stessi diritti spettanti al padre Tizio. Tenuto conto che all'eredità di Caio concorrono anche la moglie e l'altro figlio del defunto, il notaio le risponderà:   Che Tizietta ha sull'eredità dell'ascendente Caio gli stessi diritti spettanti al genitore Tizio
Tizietta, figlia legittima di Tizio il quale è stato escluso come indegno dalla successione di Caio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi
Tizietta, figlia legittima di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietta, figlia legittima di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietta, figlia legittima ed unica discendente di Tizio il quale ha rinunziato all'eredità di Caio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità di Caio le spetta la medesima quota del padre Tizio. Il notaio le risponderà:   Che Tizietta ha gli stessi diritti di Tizio, avendo questi rinunciato all'eredità di Caio
Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio il quale ha rinunziato all'eredità di Mevio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità dell'ascendente Mevio le è riservata la medesima quota riservata al padre Tizio. Il Notaio risponderà:   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio il quale ultimo è stato escluso come indegno dalla successione di Caio del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se le è riservata una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio risponderà:   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio premorto al padre Caio di cui era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:   Che a favore dei discendenti dei figli naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli naturali
Tizietta, figlia naturale riconosciuta di Tizio premorto al padre Caio, del quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se a lei è riservata per legge una quota dell'eredità dell'ascendente Caio. Il notaio le risponderà:   Che a favore dei discendenti dei figli legittimi o naturali, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli legittimi o naturali
Tizietto di anni dodici, scompare. Trascorsi dieci anni dalla scomparsa possono i genitori chiedere al tribunale competente che pronunzi la sentenza dichiarativa della morte presunta di Tizietto?   No, non essendo ancora trascorsi nove anni dal raggiungimento della maggiore età di Tizietto
Tizietto, figlio maggiorenne di Tizio e Tizia che si trovano all'estero, si reca dal notaio con l'intento di costituire un fondo patrimoniale destinando la sua villa in Sardegna a far fronte ai bisogni della famiglia di Tizio e Tizia. Il notaio gli dice che:   può costituire il fondo patrimoniale per atto tra vivi e la costituzione si perfezionerà con l'accettazione di Tizio e Tizia che potrà essere fatta con atto pubblico posteriore
Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Romolo Romani per il compimento di un atto che eccede l'ordinaria amministrazione inerente l'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio risponderà che:   Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni
Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Romolo Romani per il compimento di un atto che eccede l'ordinaria amministrazione estraneo all'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio risponderà che:   Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni
Tizietto, minore emancipato autorizzato dal tribunale all'esercizio di una impresa commerciale senza l'assistenza del curatore, si rivolge al notaio Rossi per il compimento di un atto che non eccede l'ordinaria amministrazione inerente all'esercizio dell'impresa, chiedendogli se sia necessaria una ulteriore autorizzazione. Il notaio Rossi risponderà che:   Non sono necessarie ulteriori autorizzazioni
Tizietto, minore emancipato, è autorizzato all'esercizio di un'impresa commerciale senza l'assistenza del curatore. Poichè Tizietto ha posto in essere atti pregiudizievoli al buon andamento dell'impresa, il curatore si rivolge ad un legale per conoscere se vi sono rimedi a questa situazione. Il legale risponderà che:   l'autorizzazione può essere revocata dal tribunale su istanza del curatore o d'ufficio, previo, in entrambi i casi, il parere del giudice tutelare e sentito il minore emancipato
Tizietto, minore, è donatario di un immobile in Roma. La donazione è stata debitamente accettata dal padre Tizio contro la volontà della madre Mevia. A chi spetta l'usufrutto legale su tale bene?   A Tizio
Tizietto, minore, rimasto orfano a causa di un incidente nel quale sono periti entrambi i genitori, viene sottoposto alla tutela di Caio il quale apprende che nell'eredità del padre del minore si trova esclusivamente la quota di una società a responsabilità limitata, il cui statuto nulla prevede in tema di trasferimento a causa di morte delle partecipazioni sociali. Caio si reca quindi dal notaio per sapere come conseguire l'acquisto della quota in nome e per conto del minore. Il notaio risponderà che:   occorre esclusivamente l'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, debitamente autorizzata, senza necessità di alcuna ulteriore specifica autorizzazione
Tizietto, quattordicenne, è figlio riconosciuto di Caia; Tizio, l'altro genitore, intende riconoscerlo a sua volta. In questo caso, il riconoscimento da parte di Tizio:   Non può avvenire senza il consenso di Caia
Tizietto, unico figlio di Tizio, chiamato all'eredità di quest'ultimo vi rinunzia decorsi dieci giorni dall'apertura della successione. Successivamente muore Caio, vedovo, padre di Tizio, senza lasciare disposizioni di ultima volontà. Supponendo che Tizio fosse figlio unico, l'eredità di Caio si devolve:   A Tizietto per rappresentazione
Tizio a garanzia di un credito di Caio nei confronti di Sempronio ha costituito ipoteca su un terreno di sua proprietà in Roma. Successivamente ha venduto a Primo detto terreno. L'ipoteca attribuisce a Caio:   Il diritto di espropriare anche nei confronti di Primo il bene vincolato a garanzia del suo credito e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dall'espropriazione
Tizio a titolo di permuta ha trasferito a Caio, come proprio, un terreno di proprietà di Sempronio. Caio, che successivamente alla conclusione del contratto, viene a conoscenza che il terreno non è di Tizio, ne può chiedere la risoluzione?   Sì, purché frattanto Tizio non gliene abbia fatto acquistare la proprietà
Tizio acquista da Caio un appartamento in Milano per il prezzo di euro 100.000 di cui euro 50.000 pagati e quietanzati e con obbligo di pagare i restanti euro 50.000 in cinque anni. Il giorno successivo all'acquisto Tizio, a garanzia di un mutuo di euro 80.000 erogatogli da Sempronio, concede ipoteca volontaria a favore di questi per un pari importo. Tale ipoteca viene iscritta il giorno dopo, ma anteriormente alla trascrizione dell'acquisto di Tizio, che viene eseguita il giorno successivo contemporaneamente alla iscrizione dell'ipoteca legale. In questo caso:   l'ipoteca legale prevale sull'ipoteca volontaria iscritta anteriormente
Tizio acquista da Caio una enciclopedia illustrata. Successivamente, nel rispetto degli accordi contrattuali, Caio comunica a Tizio che l'enciclopedia si trova presso il proprio negozio e che pertanto può passare a ritirarla. Tizio, più volte sollecitato, non si presenta. In questo caso:   Caio può depositare l'enciclopedia per conto e a spese di Tizio in un locale di pubblico deposito oppure in altro locale idoneo determinato dal tribunale del luogo in cui la consegna doveva essere fatta, dando a Tizio pronta notizia del deposito eseguito
Tizio acquista da Caio un'universalità di mobili pur essendo a conoscenza che essa non appartiene a Caio ma al di lui fratello Sempronio. Tizio ne compirà l'usucapione in proprio favore in virtù del possesso continuato:   Per almeno venti anni
Tizio approfittando dello stato di bisogno di Caio per trarne vantaggio, ha acquistato da quest'ultimo un appartamento del valore di euro duecentomila al prezzo di euro ottantamila. Successivamente, e senza che sia stata intentata alcuna azione giudiziaria, Caio e Tizio si accordano e quest'ultimo paga l'integrazione del prezzo fino al valore dell'immobile. In tal caso Caio potrà domandare la rescissione del contratto per lesione?   No
Tizio chiede al notaio che ha ricevuto il testamento pubblico del padre Caio, dichiarato assente con sentenza divenuta eseguibile, il passaggio del testamento stesso al fascicolo generale degli atti fra vivi. Il notaio:   Potrà farlo solo se il tribunale lo abbia ordinato
Tizio chiede al notaio di ricevere un atto con il quale intende riconoscere un figlio naturale concepito ma non ancora nato. Il notaio risponderà:   Che l'atto è ricevibile
Tizio compra il fondo Tuscolano da Caio. Dopo un anno dalla trascrizione dell'atto di compravendita, viene pronunziata contro Caio sentenza di accoglimento della domanda di rivendicazione della proprietà del fondo Tuscolano da parte di Mevio. La sentenza, non ancora passata in giudicato, ha effetto contro Tizio?   Sì, se la domanda diretta a rivendicare la proprietà del fondo Tuscolano era stata trascritta anteriormente alla trascrizione dell'atto di compravendita
Tizio compratore del fondo Tuscolano, gravato da ipoteca a lui nota al momento dell'acquisto, a norma del codice civile ed in assenza di specifiche pattuizioni al riguardo:   Non può chiedere la risoluzione del contratto e il venditore è tenuto verso di lui solo per il caso di evizione
Tizio con testamento olografo ha nominato eredi Caio e Caia ed ha legato a Mevio e Sempronio un diverso oggetto ciascuno, senza altre disposizioni. Apertasi la successione di Tizio, Mevio, coniugato ma senza discendenti, rinuncia al legato. A chi si devolve il bene legato a Mevio?   Agli onerati
Tizio con testamento olografo ha nominato eredi per quote diverse Caio e Sempronio, senza ulteriori disposizioni. Caio, coniugato senza discendenti, rinuncia all'eredità. A chi si devolve la sua porzione di eredità?   Agli eredi legittimi di Tizio
Tizio con testamento olografo nomina erede l'amico Sempronio. Successivamente con un altro testamento olografo, senza revocare espressamente il testamento precedente, nomina erede l'amico Mevio, vedovo con tre figli. Alla morte di Tizio vengono pubblicati entrambi i testamenti e Mevio rinuncia all'eredità. Tenuto conto che nè Sempronio nè Mevio sono parenti di Tizio, l'eredità si devolve:   Agli eredi legittimi di Tizio
Tizio con testamento olografo nomina erede l'amico Sempronio. Successivamente con un altro testamento olografo, senza revocare espressamente il testamento precedente, nomina erede l'amico Mevio, vedovo con tre figli, il quale premuore al testatore. Alla morte di Tizio vengono pubblicati entrambi i testamenti. Tenuto conto che nè Sempronio nè Mevio sono parenti di Tizio, l'eredità si devolve:   Agli eredi legittimi di Tizio
Tizio con testamento pubblico ha istituito eredi, per la quota di un quarto ciascuno, i figli Primo e Secondo e la moglie Tizia e, per la residua quota di un quarto congiuntamente, i propri fratelli Caio, Sempronio e Mevio. Nell'eredità, che è attiva e che è stata accettata da tutti i chiamati, è compreso un unico debito di centomila euro garantito da ipoteca su alcuni immobili ereditari. Poco dopo la morte di Tizio, Sempronio si rivela insolvente. In tal caso, la quota di debito ipotecario di Sempronio è ripartita tra:   Primo, Secondo, Tizia, Caio e Mevio in proporzione alla quota di eredità che spetta a ciascuno di essi
Tizio con testamento pubblico nomina erede il figlio Caio e lega il fondo Tuscolano all'amico Sempronio. Successivamente con un testamento olografo, senza revocare espressamente il testamento precedente, lega lo stesso fondo Tuscolano all'amico Mevio. Il testamento posteriore:   annulla il legato contenuto nel testamento precedente
Tizio conclude con il costruttore Caio un contratto di appalto per la realizzazione di un locale ad uso autorimessa nel sottosuolo della villa di proprietà dello stesso Tizio. Caio inizia l'esecuzione dell'opera ma Tizio, dopo dieci giorni dall'inizio dei lavori, gli comunica di volere recedere dal contratto. In questo caso, a norma del codice civile, tenuto conto che le parti non avevano pattuito alcuna clausola in ordine al recesso unilaterale:   Tizio dovrà tenere indenne Caio delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno
Tizio conferisce a Caio mandato speciale con rappresentanza per l'acquisto, nel termine massimo di due mesi, di un appartamento di proprietà di Mevio ad un prezzo non superiore a euro duecentocinquantamila. Prima di concludere le trattative per l'acquisto, Mevio muore ed i suoi eredi legittimi, Filano e Sempronio, fanno sapere al mandatario che è loro intenzione vendere l'appartamento anzidetto per il prezzo di euro trecentomila e che l'atto di vendita potrà essere stipulato non prima di un anno dalla morte del padre. In questo caso, il mandatario Caio è tenuto a rendere note al mandante Tizio le predette circostanze sopravvenute?   Sì
Tizio coniugato con Tizia e senza figli, con testamento olografo in data 12 gennaio 1972, nomina unica erede la moglie e lega alla sorella Caia un appartamento. Il 15 agosto 1972 nasce Tizietto, figlio di Tizia e Tizio, già concepito all'epoca della redazione del testamento. Tizio muore il 30 dicembre 1998 senza avere revocato il testamento e senza averne fatti altri. Tizietto si reca dal notaio chiedendogli cosa deve fare per tutelare i suoi diritti ereditari. Il notaio gli dirà che:   dovrà accettare l'eredità a lui devoluta in quanto le disposizioni testamentarie sono revocate di diritto
Tizio costituisce a titolo gratuito a favore del figlio Caio l'usufrutto, per la durata di cinque anni, su un bene mobile che si deteriora con l'uso, dispensandolo dal fare l'inventario, ma non dal prestare garanzia. In tal caso, perdurando il rifiuto di Caio di prestare la garanzia, a norma del codice civile:   Tizio può chiedere che il bene mobile sia venduto e che il prezzo venga collocato a interesse
Tizio curatore dell'eredità giacente devoluta con testamento unicamente al minorenne Caio, convivente con i nonni in Genova ed i cui genitori, per motivi di lavoro, vivono entrambi stabilmente all'estero, ha urgente necessità di vendere un bene mobile di ingente valore facente parte del compendio ereditario. Tizio si rivolge al notaio per ottenere ragguagli circa la competenza ad autorizzare la vendita del bene e precisa che: - il luogo dell'ultimo domicilio del defunto è Milano; - il bene costituisce arredo della villa sita in Torino, facente parte anch'essa del compendio ereditario. Il notaio risponderà che la competenza è:   Del giudice di Milano
Tizio curatore dell'eredità giacente devoluta con testamento unicamente al minorenne Caio, convivente con i nonni in Genova ed i cui genitori, per motivi di lavoro, vivono entrambi stabilmente all'estero, ha urgente necessità di vendere un bene mobile di ingente valore facente parte del compendio ereditario. Tizio si rivolge al notaio per ottenere ragguagli circa la competenza ad autorizzare la vendita del bene e precisa che: - il luogo dell'ultimo domicilio del defunto è Torino; - il bene costituisce arredo della villa sita in Milano, facente parte anch'essa del compendio ereditario. Il notaio risponderà che la competenza è:   Del giudice di Torino
Tizio curatore dell'eredità giacente devoluta con testamento unicamente al minorenne Caio, convivente con i nonni in Milano ed i cui genitori, per motivi di lavoro, vivono entrambi stabilmente all'estero, ha urgente necessità di vendere un bene mobile di ingente valore facente parte del compendio ereditario. Tizio si rivolge al notaio per ottenere ragguagli circa la competenza ad autorizzare la vendita del bene e precisa che: - il luogo dell'ultimo domicilio del defunto è Genova; - il bene costituisce arredo della villa sita in Torino, facente parte anch'essa del compendio ereditario. Il notaio risponderà che la competenza è:   Del giudice di Genova
Tizio di anni settanta e Caio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Filano di anni sessanta, di Mevio di anni cinquanta e di Sempronio di anni trenta. Se Filano muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante?   Mevio e Sempronio e non Tizio e Caio
Tizio di anni settanta e Sempronio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Mevio di anni sessanta, di Filano di anni cinquanta e di Caio di anni trenta. Se Mevio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante?   Filano e Caio e non Tizio e Sempronio
Tizio dona alla figlia Caia, che accetta contestualmente, il lastrico solare dell'edificio di cui è proprietario, in ordine al quale lastrico solare è stata già rilasciata concessione edilizia per l'elevazione di un nuovo piano. La donazione:   E' valida e si perfeziona al momento dell'atto
Tizio e Caia hanno costituito un fondo patrimoniale e si trovano ora nella necessità di vendere uno dei beni di loro proprietà in esso ricompresi. Hanno un figlio Tizietto di anni dodici e nell'atto di costituzione del fondo nulla è previsto in tema di alienazione. Il notaio:   Riceverà l'atto di vendita con il consenso di entrambi i coniugi, previa autorizzazione del tribunale
Tizio e Caia sono coniugi in regime di comunione legale dei beni. Caia vuole compiere un atto di straordinaria amministrazione la cui stipulazione è necessaria nell'interesse della famiglia. Poichè Tizio rifiuta il consenso, Caia:   Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione
Tizio e Caia sono coniugi in regime di comunione legale dei beni. Caia vuole concludere un contratto, la cui stipulazione è necessaria nell'interesse della famiglia, con il quale si concede in comodato un bene facente parte della comunione legale. Poichè Tizio rifiuta il consenso, Caia:   Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione
Tizio e Caia sono coniugi in regime di comunione legale dei beni. Caia vuole concludere un contratto, la cui stipulazione è necessaria nell'interesse della famiglia, con il quale si concede in locazione un bene facente parte della comunione legale. Poichè Tizio rifiuta il consenso, Caia:   Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione
Tizio e Caia sono coniugi in regime di comunione legale dei beni. Caia vuole concludere un contratto, la cui stipulazione è necessaria nell'interesse della famiglia, con il quale si concede un diritto personale di godimento su un bene immobile della comunione legale. Poichè Tizio rifiuta il consenso, Caia:   Può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione alla stipulazione
Tizio e Caia sono genitori del quindicenne Tizietto. A causa di una interminabile serie di nefandezze, Tizio è decaduto dalla potestà sul figlio e Caia, da cui Tizio è separato con addebito, è rimasta l'unica ad esercitarla in modo esclusivo. Il minore Tizietto è proprietario di un ingente patrimonio lasciatogli in eredità dal nonno Filano. Il notaio Romolo Romani, interpellato da Tizio in merito alla titolarità dell'usufrutto legale sui detti beni del minore Tizietto, risponderà:   che Caia è la sola titolare dell'usufrutto legale sui beni del minore Tizietto
Tizio e Caia stipulano un contratto la cui causa è illecita per contrarietà al buon costume. Caia si rende inadempiente e, quindi, Tizio la invita presso il notaio Romolo Romani per stipulare una transazione relativa a detto contratto. Il notaio dirà alle parti che:   la transazione sarebbe nulla, anche se le parti trattassero espressamente della nullità del contratto in relazione al quale intendono transigere
Tizio e Caia, coniugi di cittadinanza italiana, residenti a Roma, genitori di due figli tuttora minorenni, si rivolgono al notaio Romolo Romani di Roma per stipulare una convenzione matrimoniale con cui vogliono pattuire in modo generico che i loro rapporti patrimoniali siano in tutto regolati dagli usi. E' possibile per il notaio ricevere detta convenzione?   No
Tizio e Caia, coniugi di cittadinanza italiana, residenti a Roma, genitori di due figli tuttora minorenni, si rivolgono al notaio Romolo Romani di Roma per stipulare una convenzione matrimoniale con cui vogliono pattuire in modo generico che i loro rapporti patrimoniali siano in parte regolati dagli usi. E' possibile per il notaio ricevere detta convenzione?   No
Tizio e Caia, coniugi legalmente separati, intendono far cessare gli effetti della sentenza di separazione. In quale dei seguenti modi possono raggiungere il loro intento?   Con una espressa dichiarazione
Tizio e Caia, coniugi legalmente separati, intendono far cessare gli effetti della sentenza di separazione. In quale dei seguenti modi possono raggiungere il loro intento?   Con un comportamento non equivoco che sia incompatibile con lo stato di separazione
Tizio e Caia, entrambi di stato civile libero, intendono riconoscere quale loro figlio naturale Tizietto di anni tre. Essi possono effettuare il riconoscimento:   tanto congiuntamente quanto separatamente senza necessità di alcuna autorizzazione
Tizio e Caia, genitori del minore Tizietto, hanno l'usufrutto legale sopra un immobile pervenuto al figlio per successione a causa di morte e ne hanno fatto l'inventario. A norma del codice civile Tizio e Caia hanno diritto di conseguire il possesso dell'immobile:   Immediatamente e senza dare idonea garanzia
Tizio e Caia, genitori del minorenne Tizietto, hanno costituito un fondo patrimoniale destinando l'appartamento Alfa di proprietà di Tizio e la villetta Beta di proprietà di Caia a far fronte ai bisogni della famiglia. Nell'atto costitutivo non è stato previsto niente in ordine alla proprietà dei beni del fondo patrimoniale e alla possibilità di alienarli. Essi intendono vendere l'appartamento Alfa, si recano pertanto dal notaio il quale dirà loro che:   è possibile alienarlo con il consenso di Tizio e Caia e con l'autorizzazione concessa dal giudice, con provvedimento emesso in camera di consiglio, nei soli casi di necessità od utilità evidente
Tizio e Caia, genitori esercenti la potestà sul figlio minore Filano, si recano dal notaio Romani chiedendogli di ricevere un atto con il quale, a garanzia della restituzione di una somma loro concessa a mutuo senza interessi da un parente per consentire al minore di continuare gli studi di violino al conservatorio, concederebbero ipoteca sull'usufrutto legale loro spettante su un immobile di proprietà del minore. Il notaio:   Non potrà ricevere l'atto perchè l'usufrutto legale non può essere oggetto di ipoteca
Tizio e Caia, genitori esercenti la potestà sul minore Tizietto, possono consentire la cancellazione di un'iscrizione ipotecaria a garanzia di un credito vantato dal minore e non ancora soddisfatto dal debitore?   No
Tizio e Caia, non uniti in matrimonio, hanno avuto un figlio Tizietto che è stato riconosciuto, nel rispetto delle forme prescritte e sussistendone i presupposti , da entrambi i genitori; successivamente, Tizio e Caia contraggono matrimonio. Il figlio Tizietto:   acquista i diritti di figlio legittimo dal giorno del matrimonio
Tizio e Caia, ricchissimi industriali, sono i suoceri di Mevio il quale ha sposato la loro unica figlia Filana, ora defunta senza aver avuto figli. Mevio, che si trova in stato di bisogno, ha contratto recentemente nuove nozze con Sempronia, anch'essa indigente e priva di mezzi di sostentamento. In tal caso l'obbligazione alimentare di Tizio e Caia nei confronti di Mevio:   è cessata dal momento della morte di Filana
Tizio e Caia, un mese dopo il matrimonio, con scrittura privata stipularono una convenzione matrimoniale scegliendo il regime di separazione dei beni. Successivamente Tizio, senza la presenza di Caia, comprò una villetta al mare. Un anno dopo la trascrizione di detto acquisto Tizio si presenta dal notaio Romolo Romani per vendere il suddetto immobile. Il notaio dirà:   E' necessaria anche la presenza di Caia in quanto la convenzione matrimoniale non era valida
Tizio e Caio amici da sempre, accompagnati dai rispettivi coniugi Tizia e Caia coi quali si trovano in regime di separazione dei beni, si recano dal notaio Romolo Romani chiedendogli di ricevere l'atto col quale Tizio dona a Caio un appartamento in Milano. Il notaio non conosce nè Tizio nè Caio; tuttavia Tizia e Caia, con le quali aveva compiuto gli studi universitari, insistono perchè egli riceva comunque l'atto offrendosi di fare da fidefacienti, precisando però che Tizia, avendo subito di recente una forte lussazione al polso destro, non può sottoscrivere l'atto ma soltanto apporre un segno di croce per approvazione. In questo caso il notaio:   riceve l'atto facendo menzione della dichiarazione di Tizia circa la causa che le impedisce di sottoscrivere e non le fa apporre alcun segno di approvazione
Tizio e Caio concludono il contratto di vendita di un appartamento e chiedono al notaio di inserirvi una clausola con la quale viene affidata al comune amico Sempronio, avvocato, la determinazione del prezzo. Il notaio risponderà che:   La clausola può essere inserita
Tizio e Caio concludono un contratto con il quale Tizio attribuisce a Caio una partecipazione agli utili della sua impresa edile verso il corrispettivo dell'utilizzo, per la durata di sei mesi, di un immobile di Caio dove Tizio ubicherà gli uffici vendite di un cantiere edile. Quale forma è prescritta dal codice civile per la conclusione di tale contratto?   Nessuna
Tizio e Caio concludono un contratto di compravendita nel quale sono inserite alcune clausole nulle non sostituite di diritto da norme imperative. A norma del codice civile, la nullità di tali clausole:   Importa la nullità dell'intero contratto se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte del suo contenuto che è colpita dalla nullità.
Tizio e Caio concludono un contratto di mutuo con il quale Tizio consegna la somma di euro quindicimila a Caio che si obbliga a restituirla, con gli interessi legali, in unica soluzione entro due anni dalla conclusione del contratto. In questo caso, il termine per la restituzione:   Si presume stipulato a favore di entrambe le parti
Tizio e Caio concludono un contratto di mutuo con il quale Tizio consegna la somma di euro quindicimila a Caio che si obbliga a restituirla, con interessi legali, in unica soluzione entro due anni dalla conclusione del contratto. In tal caso il termine per la restituzione:   Si presume stipulato a favore di entrambe le parti
Tizio e Caio concludono un contratto di mutuo con il quale Tizio consegna la somma di euro venticinquemila a Caio che si obbliga a restituirla, senza interessi, in unica soluzione entro due anni dalla conclusione del contratto. In questo caso, il termine per la restituzione:   Si presume stipulato a favore del mutuatario
Tizio e Caio hanno accettato l'eredità paterna costituita da soli beni immobili, alcuni dei quali sono stati goduti separatamente da Caio. Decorsi quattordici anni dall'apertura della successione, Tizio può domandare la divisione ereditaria?   Sì, per tutti i beni ereditari
Tizio e Caio hanno comprato, in regime di comunione legale dei beni con le rispettive mogli Tizia e Caia, un'area cortilizia gravata da usufrutto in favore di Sempronio e Calpurnio per la durata della loro vita. Tizio e Caio, intendendo costituire in favore del limitrofo fondo di proprietà del comune amico Mevio una servitù che non pregiudica il diritto di usufrutto, si recano dal notaio Romolo Romani, il quale dirà loro che la servitù sarà validamente costituita con il consenso di Mevio e di:   Tizio, Tizia, Caio e Caia
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di deposito con il quale Tizio ha consegnato a Caio la sua Fiat 500 e quest'ultimo si è impegnato a custodirla nel proprio garage ed a restituirla a semplice richiesta di Tizio. Posto che la Fiat 500 è stata depositata anche nell'interesse di Sempronio che ha comunicato a Tizio e Caio la sua adesione, il depositario Caio:   non può liberarsi restituendo la cosa al depositante senza il consenso di Sempronio
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di componenti meccanici per automobili da Tizio a favore di Caio, pattuendo una clausola di esclusiva a favore del somministrante. Caio vorrebbe ora produrre in proprio i componenti che formano oggetto del contratto di somministrazione pur mantenendo in essere il contratto concluso con Tizio. In questo caso:   Caio può produrre in proprio tali componenti solo se tale facoltà è stata pattuita nel contratto concluso con Tizio
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Caio a favore di Tizio, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Tizio deve comunicare a Caio la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Caio a favore di Tizio. Ai sensi del codice civile, in caso di inadempimento di Caio relativo ad una singola prestazione:   Tizio può chiedere la risoluzione del contratto se l'inadempimento ha una notevole importanza ed è tale da menomare la fiducia nell'esattezza dei successivi adempimenti.
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Tizio a favore di Caio, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Caio deve comunicare a Tizio la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Tizio a favore di Caio. Ai sensi del codice civile, in caso di inadempimento di Tizio relativo ad una singola prestazione:   Caio può chiedere la risoluzione del contratto se l'inadempimento ha una notevole importanza ed è tale da menomare la fiducia nell'esattezza dei successivi adempimenti.
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Tizio a favore di Caio. Caio si è reso inadempiente nei confronti di Tizio e l'inadempimento è di lieve entità. In tal caso Tizio, a norma del codice civile   non può sospendere l'esecuzione del contratto senza dare un congruo preavviso
Tizio e Caio hanno concluso un contratto di somministrazione, rimettendo al mero arbitrio di un terzo la determinazione della prestazione dedotta in contratto. Tale determinazione può eventualmente essere impugnata dai contraenti ?   No, se non provano la mala fede del terzo.
Tizio e Caio hanno stipulato nel 1998 un contratto di somministrazione di derrate alimentari da parte di Tizio a favore di Caio, con consegne mensili e pagamento entro quindici giorni dalla consegna. A causa del mancato pagamento di due consegne Tizio ottiene la risoluzione del contratto per inadempimento di Caio e pretende da quest'ultimo la restituzione di tutti i prodotti consegnati fin dall'inizio del contratto. In questo caso:   Caio non è tenuto a restituire quanto a lui somministrato prima dell'inadempimento
Tizio e Caio hanno stipulato un contratto a prestazioni corrispettive in cui Caio ha approfittato dello stato di bisogno di Tizio imponendo prestazioni notevolmente sproporzionate a proprio vantaggio. Tizio ha domandato la rescissione del contratto. Caio può evitarla?   Si, offrendo a Tizio una modificazione del contratto sufficiente a ricondurlo ad equità
Tizio e Caio hanno stipulato un contratto a prestazioni corrispettive in cui Caio ha approfittato dello stato di bisogno di Tizio imponendo prestazioni notevolmente sproporzionate a proprio vantaggio. Tizio ha domandato la rescissione del contratto. Caio può chiedere la convalida del contratto?   No, mai
Tizio e Caio hanno stipulato un contratto di somministrazione periodica di componenti meccanici per automobili da Tizio a favore di Caio, pattuendo una clausola di esclusiva a favore del somministrante. Ai sensi del codice civile, Caio può stipulare con Mevio un altro contratto di somministrazione avente ad oggetto prestazioni della stessa natura, senza peraltro recedere dal contratto in corso con Tizio?   No
Tizio e Caio hanno stipulato un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Caio a favore di Tizio, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Tizio deve comunicare a Caio la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Tizio e Caio hanno stipulato un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Tizio a favore di Caio, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Caio deve comunicare a Tizio la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Tizio e Caio hanno stipulato un contratto in base al quale Caio si obbliga a ristrutturare, entro un anno, la villa al mare di Tizio. Le parti hanno pattuito, per il semplice ritardo nella consegna, una penale di duemila Euro. Alla scadenza del termine i lavori non sono ancora terminati in quanto nel frattempo Caio ha accettato un nuovo importante lavoro; Tizio non può provare di aver subito danni a causa del ritardo nella consegna. In questo caso la penale per il ritardo:   è comunque dovuta
Tizio e Caio hanno svolto trattative per la vendita del fondo Tusculano attualmente coltivato a frutteto alle seguenti condizioni: a) prezzo di Euro 150.000 da pagarsi per Euro 100.000 contestualmente alla conclusione del contratto di vendita e per Euro 50.000 a due anni dalla data del contratto stesso; b) consegna del bene al compratore contestualmente alla conclusione del contratto. Si recano quindi dal notaio Romolo Romani per la stipula dell'atto e per avere specifici chiarimenti in ordine ai loro accordi sul prezzo e sulla consegna. Il notaio risponderà che:   sulla parte di prezzo non ancora pagato alla consegna decorreranno gli interessi fino al pagamento, salva diversa pattuizione
Tizio e Caio hanno tra loro concluso un contratto di comodato convenendo un termine per la restituzione della cosa da parte del comodatario Caio. Prima della scadenza del termine pattuito Caio muore. Può Tizio, in assenza di pattuizioni al riguardo, esigere dagli eredi di Caio l'immediata restituzione della cosa?   Sì
Tizio e Caio intendono stipulare un contratto mediante il quale il primo acquisisce una partecipazione agli utili nell'impresa del secondo in ragione della percentuale del cinquanta per cento verso il trasferimento, a titolo di apporto, della proprietà di un appartamento. Quale forma è prescritta, a norma del codice civile, per la conclusione del contratto?   La forma scritta, a pena di nullità
Tizio e Caio si determinano a concludere un contratto esclusivamente per un motivo illecito comune ad entrambi. Caio si rende inadempiente e, quindi, Tizio lo invita presso il notaio Romolo Romani per stipulare una transazione relativa a detto contratto. Il notaio dirà alle parti che:   la transazione sarebbe nulla, anche se le parti trattassero espressamente della nullità del contratto in relazione al quale intendono transigere
Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani accompagnati dal loro avvocato di fiducia il quale chiede al notaio di ricevere l'atto col quale Tizio intende donare a Caio un appartamento in Roma, precisandogli che entrambi i contraenti conoscono soltanto la lingua inglese e vogliono che l'atto venga ricevuto in tale lingua. In questo caso il notaio, tenuto conto che non conosce la lingua inglese, potrà ricevere l'atto con l'intervento di un interprete che sarà:   scelto da Tizio e Caio
Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e stipulano un contratto con il quale Tizio si obbliga espressamente a concludere una serie di affari per conto di Caio. Dalla conclusione di tali affari derivano crediti pecuniari a favore del mandante. Tizio si reca dal notaio Romani e chiede se può soddisfare le proprie ragioni creditorie derivanti dall'esecuzione del mandato sui detti crediti pecuniari. Il notaio risponderà che:   Tizio ha diritto di soddisfarsi sui crediti pecuniari sorti dagli affari che ha concluso, con precedenza su Caio e sui creditori di questo
Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e, esprimendosi in inglese, lingua che il notaio conosce benissimo, gli chiedono di ricevere l'atto col quale Tizio intende donare a Caio il proprio appartamento in Roma precisandogli che essi conoscono soltanto la lingua inglese e che è loro volontà stipulare l'atto in lingua inglese. Il notaio dirà loro:   che l'atto potrà essere ricevuto in lingua inglese solo se anche i testimoni conoscono tale lingua
Tizio e Caio si rivolgono al notaio Romolo Romani chiedendogli di redigere il contratto con il quale Tizio vende a Caio l'appartamento in Roma oggetto della comunione legale fra Tizio e la moglie Tizia. Tizio dichiara che la vendita è necessaria nell'interesse della famiglia, della quale fanno parte anche due figli minorenni, e che Tizia ha rifiutato di prestare il proprio consenso.Tizio esibisce, quindi, l'autorizzazione a vendere da solo rilasciatagli dal tribunale ordinario. In tal caso il notaio:   stipulerà il contratto di vendita con il consenso del solo Tizio autorizzato dal tribunale ordinario
Tizio e Caio si rivolgono al notaio Romolo Romani chiedendogli di redigere il contratto con il quale Tizio vende a Caio l'appartamento in Torino oggetto della comunione legale fra Tizio e la moglie Tizia. Tizio dichiara che la vendita è necessaria nell'interesse della famiglia, della quale fanno parte anche due figli minorenni, e che Tizia ha rifiutato di prestare il proprio consenso. Tizio esibisce, quindi, l'autorizzazione a vendere da solo rilasciatagli dal tribunale per i minorenni. In tal caso il notaio:   non stipulerà il contratto di vendita perché il tribunale per i minorenni è incompetente a rilasciare l'autorizzazione
Tizio e Caio sono comproprietari di un terreno e di un fabbricato in Roma. Tizio iscrive ipoteca di primo grado sull'appartamento a favore di una Banca. In sede di divisione a Tizio viene assegnato il terreno. Che sorte subisce l'ipoteca ?   L'ipoteca si trasferisce sul terreno nei limiti del valore del bene in precedenza ipotecato, quale risulta dalla divisione, purchè l'ipoteca sia nuovamente iscritta con l'indicazione di detto valore entro novanta giorni dalla trascrizione della divisione medesima
Tizio e Caio sono contitolari, per quote diverse, di un diritto di enfiteusi sul fondo Corneliano. Posto che il titolo dal quale deriva il loro diritto non dispone nulla in proposito, finchè dura la coenfiteusi il pagamento del canone:   grava solidalmente su Tizio e Caio
Tizio e Caio sono gli unici comproprietari, in parti uguali tra loro, di una costruzione al disotto del suolo di proprietà esclusiva di Tizia, moglie di Tizio; la rovina di detta costruzione, ultimata da oltre dieci anni dall'appaltatore Sempronio e adibita ad autorimessa, cagiona la completa distruzione dell'autovettura di Mevio, ospite di Tizia, al quale Tizio e Caio hanno consentito di parcheggiare a titolo gratuito. In tale caso, tenuto conto che il suolo non presenta alcun vizio:   Tizio e Caio sono responsabili dei danni cagionati dalla rovina dell'autorimessa, salvo che provino che la rovina stessa non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione
Tizio e Caio sono reciprocamente debitore e creditore della somma di euro centomila, ma per il debito di Caio, Tizio ha spontaneamente e gratuitamente concesso una dilazione nel pagamento. In questo caso:   la dilazione non è di ostacolo alla compensazione
Tizio e Caio sono stati preposti institori per l'esercizio della medesima sede secondaria, senza che nella procura siano state precisate le modalità secondo cui gli stessi debbono agire. Debbono essi agire congiuntamente?   No
Tizio e Caio sono stati preposti institori per l'esercizio di un'impresa commerciale, senza che nella procura siano state precisate le modalità secondo cui gli stessi debbono agire. Per l'acquisto di un bene mobile registrato, è necessario il consenso di entrambi?   No
Tizio e Caio sono stati preposti institori per l'esercizio di un'impresa commerciale, senza che nella procura siano state precisate le modalità secondo cui gli stessi debbono agire. Può Tizio acquistare un bene mobile registrato prescindendo dal consenso di Caio?   Sì
Tizio e Caio stipulano un contratto con il quale Tizio consegna a Caio una determinata quantità di denaro convenendo che quest'ultimo lo restituirà pagando solo quando potrà. In questo caso:   Il termine per il pagamento è fissato dal giudice
Tizio e Caio stipulano un contratto la cui causa è illecita per contrarietà a norme imperative. Tizio si rende inadempiente e, quindi, Caio lo invita, presso il notaio Romolo Romani, per stipulare una transazione relativa a detto contratto. In questo caso il notaio dirà alle parti che:   la transazione sarebbe nulla, anche se le parti trattassero espressamente della nullità del contratto in relazione al quale intendono transigere
Tizio e Caio stipulano un contratto la cui causa è illecita per contrarietà all'ordine pubblico. Caio si rende inadempiente e, quindi, Tizio lo invita presso il notaio Romolo Romani per stipulare una transazione relativa a detto contratto. Il notaio dirà alle parti che:   la transazione sarebbe nulla, anche se le parti trattassero espressamente della nullità del contratto in relazione al quale intendono transigere
Tizio e Caio vantano un credito di 2.000 euro nei confronti di Mevio e Filano, comproprietari di un terreno agricolo di grossa estensione ed ingente valore. Essi si recano dal notaio al fine di conoscere se Mevio e Filano, che intendono dividere il terreno, devono chiamarli ad intervenire all'atto di divisione affinchè questa abbia effetto nei loro confronti. Il Notaio risponderà:   che devono essere chiamati ad intervenire alla divisione soltanto se sono creditori iscritti
Tizio e Caio vogliono concludere un contratto con il quale Tizio alienerà a Caio il fondo Tuscolano e, quale corrispettivo dell'alienazione Caio si impegnerà a corrispondere a Tizia, moglie di Tizio, una rendita vitalizia per tutta la durata della vita della beneficiaria. Per tale contratto sono richieste le forme stabilite per la donazione?   No
Tizio e Caio, ciascuno per la quota di un ottavo, Sempronio, Mevio e Filano, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Tizio per l'intera sua quota, Caio per un quarto della quota devolutagli, Sempronio per l'intera sua quota, Mevio e Filano per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Tizio e Sempronio
Tizio e Caio, comproprietari in parti uguali del fondo Tuscolano, procedono alla divisione del fondo stesso. A seguito della divisione la parte di fondo assegnata in proprietà esclusiva a Tizio è divenuta interclusa. In tal caso Tizio ha diritto di ottenere da Caio il passaggio?   Sì, senza alcuna indennità
Tizio e Caio, facendo espresso rinvio alla disciplina dettata dal codice civile, hanno stipulato un contratto di riporto in forza del quale Caio, riportato, ha trasferito a Tizio, riportatore, diecimila azioni della società ALFA S.p.A. Prima della scadenza del termine stabilito per il ritrasferimento dei titoli, la società ALFA S.p.A. delibera un aumento del capitale sociale. In tal caso, il diritto di opzione sulle azioni di nuova emissione:   spetta a Caio
Tizio e Caio, facendo espresso rinvio alla disciplina dettata dal codice civile, hanno stipulato un contratto di riporto in forza del quale Tizio, riportato, ha trasferito a Caio, riportatore, diecimila azioni della società ALFA S.p.A. Prima della scadenza del termine stabilito per il ritrasferimento dei titoli, la società ALFA S.p.A. delibera un aumento del capitale sociale. In tal caso, il diritto di opzione sulle azioni di nuova emissione:   spetta a Tizio
Tizio e Caio, per porre fine ad una lite che si protrae da anni, decidono di comune accordo di concludere un contratto di transazione. A distanza di qualche settimana, Caio si rende conto di essere stato raggirato da Tizio su circostanze che gli avrebbero comunque fatto concludere il contratto, ma a condizioni diverse. A norma del codice civile, il contratto di transazione concluso da Tizio e Caio è annullabile?   No, ma Tizio, se in mala fede, risponde dei danni
Tizio e Caio, proprietari rispettivamente dei fondi agricoli confinanti Tuscolano e Semproniano, si recano dal notaio chiedendogli di ricevere un atto pubblico con il quale Tizio si obbliga a costituire, a carico del proprio fondo ed a favore del fondo di Caio, che si obbliga a pagare il corrispettivo di diecimila euro, servitù di passaggio pedonale sotto la condizione sospensiva che entro un anno non venga approvato un nuovo piano regolatore che preveda una destinazione urbanistica del fondo servente diversa dall'attuale. Tale contratto:   deve essere trascritto nei registri immobiliari, trattandosi di contratto preliminare avente ad oggetto la conclusione di un contratto che costituisce una servitù prediale ancorchè sottoposto a condizione
Tizio e Caio, proprietari rispettivamente dei fondi confinanti Tuscolano e Semproniano, si recano dal notaio chiedendogli di ricevere un atto pubblico con il quale Tizio si obbliga a costituire servitù di passaggio pedonale a carico del proprio fondo ed a favore del fondo di Caio, che si obbliga a pagare il corrispettivo di diecimila euro. Tale contratto:   deve essere trascritto nei registri immobiliari, trattandosi di contratto preliminare avente ad oggetto la conclusione di un contratto che costituisce una servitù prediale
Tizio e Caio, soci della "Alfa società in nome collettivo di Tizio" avente durata fino al 31 dicembre 2001, deliberano la proroga della durata al 31 dicembre 2030. Sempronio, creditore particolare di Tizio, come può tutelarsi?   Può fare opposizione alla proroga, entro tre mesi dall'iscrizione della relativa deliberazione nel registro delle imprese
Tizio e Caio, soci della società in nome collettivo "Alfa s.n.c. di Tizio e C.", con sede in Milano, si recano dal notaio al fine di istituire una sede secondaria della società, con rappresentanza stabile, a Roma. Chiedono al notaio quali obblighi di deposito, ai fini dell'iscrizione, prevede il codice civile. Il notaio risponderà che:   l'istituzione della sede secondaria deve essere denunciata per l'iscrizione all'ufficio del registro delle imprese di Milano ed un estratto dell'atto deve essere depositato per l'iscrizione presso l'ufficio del registro delle imprese di Roma, entro trenta giorni dall'istituzione
Tizio e Caio, soci e liquidatori della società in nome collettivo "Beta S.n.c. di Tizio e Caio" della quale sono soci anche Mevio, Filano e Martino, dopo aver compiuto la liquidazione:   devono redigere il bilancio finale di liquidazione e proporre ai soci il piano di riparto
Tizio e Caio, titolari di aziende con sede in Roma, hanno concluso un contratto di somministrazione di componenti meccanici da Tizio in favore di Caio, per la durata di anni cinque, pattuendo una clausola di esclusiva a favore di Caio per la zona di Roma. Successivamente Tizio riceve da Sempronio, titolare di azienda con sede a Milano ma operante in tutta Italia, la richiesta di fornitura periodica dei medesimi componenti meccanici; si reca quindi dal Notaio Romolo Romani per chiedere se può stipulare il relativo contratto con Sempronio. Il notaio risponderà che:   Tizio può stipulare il contratto di somministrazione con Sempronio a condizione che la fornitura del materiale non avvenga nella zona di Roma
Tizio e Caio, titolari di aziende con sede in Roma, hanno concluso un contratto di somministrazione di componenti meccanici da Tizio in favore di Caio, per la durata di anni cinque, pattuendo una clausola di esclusiva a favore di Caio per il Lazio e l'Umbria. Successivamente Tizio riceve da Sempronio, titolare di azienda con sede a Milano ma operante in tutta Italia, la richiesta di fornitura periodica dei medesimi componenti meccanici; si reca quindi dal Notaio Romolo Romani per chiedere se può stipulare il relativo contratto con Sempronio. Il notaio risponderà che:   Tizio può stipulare il contratto di somministrazione con Sempronio a condizione che la fornitura non sia effettuata per le zone del Lazio e dell'Umbria
Tizio è coniugato con Caia dal 1974. Il 2/1/1978 Tizio e Caia, convengono, con apposito atto notarile, di assoggettare al regime della comunione legale, due appartamenti di proprietà di Caia, facenti parte di un fabbricato in Roma, ubicati ai piani primo e secondo, da lei acquistati anteriormente al 21 settembre 1975. Mevio, celibe, intende comprare i predetti due appartamenti, nonchè l'appartamento sito al piano terreno del fabbricato di cui sopra, pervenuto a Tizio in data 10 maggio 1980 per successione testamentaria allo zio. Tizio, Caia e Mevio a tal fine si recano dal notaio che dirà loro :   i due appartamenti ubicati ai piani primo e secondo devono essere venduti da Tizio e Caia, mentre l'appartamento al piano terreno deve essere venduto dal solo Tizio.
Tizio è creditore chirografario di Caio della somma di diecimila euro per effetto di un contratto tra di loro intercorso. Sempronio è anch'egli creditore di Caio, ma il suo credito è garantito da un pegno concesso dal debitore. Se Tizio paga a Sempronio la somma di cui costui era creditore verso Caio, la surrogazione ha luogo?   Sì, di diritto
Tizio è creditore chirografario di Caio della somma di diecimila euro per effetto di un contratto tra di loro intercorso. Sempronio è anch'egli creditore di Caio, ma il suo credito è garantito da un'ipoteca concessa dal debitore sul proprio fondo Tusculano. Se Tizio paga a Sempronio la somma di cui costui era creditore verso Caio, la surrogazione ha luogo?   Sì, di diritto
Tizio è creditore di Caio della somma di diecimila Euro in virtù di un contratto tra loro stipulato. Affinchè il debitore Caio possa costituire in mora il creditore Tizio, é valida l'offerta reale fatta prima della scadenza del termine?   No, se il termine è stato stipulato in favore del creditore
Tizio è creditore di Caio di una somma e, a garanzia dell'adempimento, è stata iscritta ipoteca su di un immobile del debitore. La rinunzia da parte di Tizio alla garanzia ipotecaria prima dell'adempimento fa presumere la remissione del debito?   No
Tizio è creditore di Caio di una somma e, a garanzia dell'adempimento, è stata iscritta ipoteca su un immobile di un terzo. La rinunzia da parte di Tizio alla garanzia ipotecaria prima dell'adempimento fa presumere la remissione del debito?   No
Tizio è creditore di Caio di una somma e, a garanzia dell'adempimento, ha ricevuto in pegno un bene mobile. La rinunzia da parte di Tizio a tale garanzia prima dell'adempimento fa presumere la remissione del debito?   No
Tizio è creditore di Caio di una somma e, per l'adempimento del debito, Sempronio ha prestato fideiussione. La remissione del debito accordata da Tizio nei confronti di Caio libera il fideiussore Sempronio?   Sì
Tizio è creditore di Caio per avergli prestato la somma di ventimila Euro da restituire entro un anno. Caio sei mesi dopo il prestito, d'accordo con Sempronio, simula la vendita a costui del fondo Tusculano, unico bene immobile di proprietà dello stesso Caio. Mevio, sentendosi garantito dal fatto che Sempronio, sinora nullatenente, ha acquistato il fondo Tusculano, gli presta la somma di diecimila Euro. Nel conflitto tra Tizio e Mevio, entrambi creditori chirografari:   prevarrà Tizio, poichè il suo credito è anteriore all'atto simulato
Tizio è creditore nei confronti di Caio della somma di diecimila euro, il cui pagamento è garantito da fideiussione. Sempronio, all'insaputa del proprio fratello Caio, paga a Tizio la predetta somma estinguendo il debito. Se Tizio, contemporaneamente al pagamento ricevuto da Sempronio, con dichiarazione espressa portata a conoscenza di Caio, fa subentrare Sempronio nella propria posizione di creditore e, specificamente, nella garanzia fideiussoria, si configura un'ipotesi di:   surrogazione per volontà del creditore
Tizio è debitore di Caio della somma di diecimila Euro da restituire entro dieci anni con interessi da calcolarsi al tasso legale. Gli stessi hanno convenuto che Tizio, a garanzia del credito di Caio, gli consegnerà il proprio fondo Tusculano affinchè lo stesso Caio ne percepisca i frutti imputandoli agli interessi e quindi al capitale. Essi intendono altresì stabilire che la proprietà dell'immobile passi a Caio nel caso di mancato pagamento del debito. Quest'ultima pattuizione è valida?   No, in nessun caso
Tizio è debitore di Caio della somma di diecimila Euro da restituire entro dieci anni con interessi da calcolarsi al tasso legale. Gli stessi hanno convenuto che Tizio, a garanzia del credito di Caio, gli consegnerà il proprio fondo Tusculano affinchè lo stesso Caio ne percepisca i frutti imputandoli agli interessi e quindi al capitale. Possono le parti, successivamente alla stipula di tale contratto, convenire un nuovo patto aggiuntivo in base al quale la proprietà dell'immobile passi a Caio nel caso di mancato pagamento del debito?   no, in nessun caso
Tizio è debitore di Caio della somma di diecimila Euro da restituirsi entro dieci anni con interessi al tasso legale. Gli stessi hanno convenuto che Tizio consegni a Caio il proprio fondo Tusculano affinchè il creditore ne percepisca i frutti compensandoli con gli interessi dovuti. In tal caso il debitore per rientrare in possesso dell'immobile:   deve estinguere il suo debito e può farlo in ogni tempo
Tizio è debitore di Caio della somma di diecimila Euro ed ha convenuto con lo stesso che, a garanzia del credito, gli consegnerà il fondo Tusculano di sua proprietà affinchè Caio ne percepisca i frutti imputandoli agli interessi, convenuti nella misura legale, e quindi al capitale. Si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di redigere il relativo contratto che, precisano, dovrà avere una durata di almeno quindici anni. Il notaio risponderà che:   in ogni caso tale contratto non può avere una durata superiore a dieci anni
Tizio è debitore di Caio della somma di diecimila Euro ed ha convenuto con lo stesso che, a garanzia del credito, Sempronio gli consegnerà il fondo Tusculano di sua proprietà affinchè Caio ne percepisca i frutti imputandoli agli interessi, convenuti nella misura legale, e quindi al capitale. Tizio, Caio e Sempronio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di redigere il relativo contratto che, precisano, dovrà avere una durata di almeno quindici anni. Il notaio risponderà che:   in ogni caso tale contratto non può avere una durata superiore a dieci anni
Tizio è debitore di Caio della somma di diecimila Euro per effetto di un contratto tra gli stessi intercorso, e a garanzia dell'adempimento dell'obbligazione Filano ha concesso ipoteca sul proprio fondo Tuscolano. A norma del codice civile, al fine della messa in mora del creditore Caio, il debitore Tizio può subordinare l'offerta reale della prestazione al consenso di Caio necessario per liberare il fondo Tuscolano dall'ipoteca?   Sì, in ogni caso
Tizio è debitore di Caio della somma di diecimila Euro, oltre interessi legali dal giorno della scadenza, per effetto di un contratto tra gli stessi intercorso. Egli deve adempiere la sua obbligazione fra quindici giorni e tale termine nel contratto era stato previsto espressamente a favore del creditore Caio. Tizio vorrebbe costituire in mora Caio e si reca dal notaio Romolo Romani per incaricarlo di effettuare l'offerta reale della somma suddetta. Il notaio gli risponderà che, affinchè l'offerta sia valida, è necessario tra l'altro:   che il termine sia scaduto, in quanto stipulato in favore del creditore
Tizio è debitore di Caio della somma di euro cinquantamila a titolo di mutuo. Con testamento olografo Tizio istituisce erede universale Sempronio e dispone in favore di Caio il lascito a titolo di legato della somma di euro cinquantamila, senza però fare alcun cenno al suo debito verso Caio. In tal caso il legato:   non si presume fatto per soddisfare Caio del suo credito
Tizio è debitore di Caio della somma di settemila euro. Sempronio si reca da Tizio per richiedere il pagamento della somma e Tizio paga senza che Sempronio sia o appaia, in base a circostanze univoche, legittimato a ricevere il pagamento. In questo caso:   Tizio è liberato, se Caio ratifica il pagamento o ne ha approfittato
Tizio è debitore di una somma di denaro nei confronti della società semplice "La Margherita" ed è invece creditore di una somma di denaro nei confronti di Sempronio socio della stessa società semplice "La Margherita". In questa ipotesi la compensazione è ammessa?   No
Tizio è debitore nei confronti del suocero Caio della corresponsione di un assegno alimentare dell'importo di cinquecento euro. A sua volta Caio è debitore nei confronti del genero Tizio della restituzione di un frigorifero del valore di cinquecento euro ricevuto dallo stesso Tizio in comodato. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Caio agisce in giudizio contro Tizio per l'adempimento dell'obbligazione alimentare. Si verifica la compensazione tra i due debiti?   No
Tizio è debitore nei confronti del suocero Caio della corresponsione di un assegno alimentare dell'importo di euro cinquecento. A sua volta Caio è debitore nei confronti del genero Tizio della restituzione di una bicicletta del valore di euro cinquecento ricevuta dallo stesso Tizio in deposito gratuito. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Caio agisce in giudizio contro Tizio per l'adempimento dell'obbligazione alimentare. Si verifica la compensazione tra i due debiti?   No
Tizio è debitore nei confronti del suocero Caio della corresponsione di un assegno alimentare dell'importo di euro cinquecento. A sua volta Caio è debitore nei confronti del genero Tizio della restituzione di una scrivania del valore di euro cinquecento ricevuta dallo stesso Tizio in deposito. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Caio agisce in giudizio contro Tizio per l'adempimento dell'obbligazione alimentare. Si verifica la compensazione tra i due debiti?   No
Tizio è debitore nei confronti del suocero Caio della corresponsione di un assegno alimentare dell'importo di euro cinquecento. A sua volta Caio è debitore nei confronti del genero Tizio della somma di euro cinquecento per l'acquisto di un frigorifero regolarmente consegnatogli. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Caio agisce in giudizio contro Tizio per l'adempimento dell'obbligazione alimentare. Si verifica la compensazione tra i due debiti?   No
Tizio è debitore nei confronti di Caio della restituzione di un frigorifero del valore di euro cinquecento ricevuto da quest'ultimo in deposito gratuito. A sua volta Caio è debitore nei confronti di Tizio della restituzione di una bicicletta del valore di euro cinquecento ricevuta dallo stesso Tizio in comodato. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Caio agisce in giudizio contro Tizio per la restituzione del frigorifero. Si verifica la compensazione tra i due debiti?   No
Tizio è debitore nei confronti di Caio della restituzione di una scrivania del valore di euro cinquecento ricevuta da quest'ultimo in deposito. A sua volta Caio è debitore nei confronti di Tizio della restituzione di una bicicletta del valore di euro cinquecento ricevuta dallo stesso Tizio in comodato. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Caio agisce in giudizio contro Tizio per la restituzione della scrivania. Si verifica la compensazione tra i due debiti?   No
Tizio è deceduto recentemente senza lasciare disposizioni testamentarie. Chiamati all'eredità sono i suoi quattro figli, avuti dalla prima moglie Sempronia, e la sua seconda moglie Tizia anch'essa al suo secondo matrimonio dopo essere rimasta vedova di Mevio. Tizia, che ha sette fratelli viventi, aveva avuto dal suo precedente matrimonio tre figli tuttora viventi e con rispettivi discendenti. Nel caso di rinunzia all'eredità da parte di Tizia, chi è chiamato alla successione di Tizio e in quale quota?   I suoi quattro figli in parti uguali
Tizio è il genitore esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore Tizietto, nato dal matrimonio con Livia e proprietario di un agrumeto in Latina. Dopo due anni dalla morte di Livia, Tizio si sposa con Caia; si reca, quindi, dal notaio per sapere se conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto. Il notaio risponderà:   che conserva l'usufrutto legale con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo
Tizio è il genitore esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore Tizietto, nato dal matrimonio con Mevia e proprietario di un albergo in Roma. Dopo tre anni dalla morte di Mevia, Tizio si sposa con Caia ed ha un altro figlio. Si reca, quindi, dal notaio per sapere se conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto. Il notaio risponderà:   che conserva l'usufrutto legale con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo
Tizio è mediatore di Caia e Mevia per la conclusione tra le due di un importante affare consistente nel trasferimento da Mevia a Caia di una quota del capitale sociale della società "MARA S.R.L.". In tale ipotesi, Tizio:   risponde dell'autenticità della sottoscrizione delle scritture trasmesse per il suo tramite
Tizio e Mevio sono rispettivamente socio accomandatario amministratore e socio accomandante della società "Zeta s.a.s di Tizio e C.". Entrambi hanno riscosso utili non realmente conseguiti dalla società ma risultanti dal bilancio regolarmente approvato. In tal caso:   Mevio non è tenuto alla restituzione degli utili se riscossi in buona fede, mentre Tizio è tenuto in ogni caso alla restituzione
Tizio è obbligato nei confronti di Caio a consegnargli una collezione di rari merletti antichi; la collezione di merletti è stata conservata da Tizio in una cassetta di sicurezza presso una banca; la notte precedente il giorno previsto per la consegna divampa un terribile incendio accidentale nel caveau della banca in cui si trova la cassetta di sicurezza nella quale è stata depositata la collezione e, a seguito dell'incendio, la maggior parte dei merletti antichi viene distrutta. Tizio, appresa la notizia, si reca da un notaio di fiducia per avere chiarimenti sulla sorte della sua obbligazione nei confronti di Caio, il quale non ha mai nascosto di tenere particolarmente ai merletti in quanto appartenuti alla sua amatissima madre ormai scomparsa da anni. Il notaio risponderà che:   poichè la prestazione è divenuta impossibile solo in parte e per causa non imputabile a Tizio, quest'ultimo si libera dall'obbligazione consegnando a Caio i merletti rimasti
Tizio è obbligato nei confronti di Caio a consegnargli una determinata valigia. A causa di un incendio, avvenuto senza colpa di Tizio, la valigia viene completamente distrutta. Tizio ottiene a titolo di risarcimento dalla compagnia di assicurazione una somma pari al valore della valigia. In tal caso, Caio:   può esigere da Tizio la prestazione di quanto questi abbia conseguito a titolo di risarcimento
Tizio è obbligato nei confronti di Caio alla restituzione della somma di diecimila euro, per un mutuo da questi concessogli e relativamente al quale Caio aveva accordato gratuitamente a Tizio, prima della scadenza, una dilazione per la restituzione della somma data a mutuo. A sua volta Caio deve a Tizio la somma di diecimila euro quale prezzo di acquisto di un autoveicolo da questi vendutogli. Essendo divenuto esigibile il credito di Tizio, Caio si rivolge al notaio per sapere se possa opporre in compensazione il credito che vanta verso Tizio. Il notaio risponderà che:   la dilazione concessa gratuitamente da Caio non è di ostacolo alla compensazione
Tizio è padre di Caia che, a sua volta, è madre di Sempronio e costui è il padre di Tizietto. Tizio e Tizietto sono quindi parenti :   Di terzo grado in linea retta
Tizio è padre di Caia e Sempronia e queste sono, a loro volta, madri rispettivamente di Tizietto e Tizietta. I rapporti di parentela tra Tizio, Tizietto e Tizietta sono i seguenti:   Tizio è parente di secondo grado in linea retta di Tizietto e Tizietta, i quali sono tra loro parenti di quarto grado in linea collaterale
Tizio è padre di Caia e Sempronia le quali sono, a loro volta, madri rispettivamente di Tizietto e Tizietta. Tizietto e Tizietta sono tra loro parenti:   Di quarto grado in linea collaterale
Tizio è proprietario del fondo Tusculano a vantaggio del quale esiste servitù di passaggio pedonale e carrabile con ogni tipo di mezzo meccanico dalla strada statale attraverso il contiguo fondo Corneliano. Poichè Tizio non è provvisto di patente di guida, da molto tempo accede dalla strada statale al suo fondo attraversando solo a piedi il fondo Corneliano. In tal caso la servitù:   Si conserva per intero
Tizio è proprietario di un appartamento facente parte di un complesso immobiliare composto da quattro fabbricati dotati ognuno di autonoma scala, separato ascensore, lastrico solare, corte ad esclusivo servizio del fabbricato. Per tale complesso immobiliare non è stato depositato alcun regolamento di condominio nè il titolo di proprietà in favore di Tizio prevede alcunchè. Può Tizio rifiutarsi di pagare le spese di pulizia delle scale inerenti gli altri fabbricati?   Sì, in quanto le spese relative sono a carico del gruppo dei condomini che ne trae utilità
Tizio è proprietario di un appartamento facente parte di un edificio ad uso abitativo in zona popolare; viene deliberata la trasformazione di una porzione del lastrico solare condominiale da terrazza in solarium con piscina e che sarà realizzata in maniera tale da consentirne l'utilizzazione separata da parte dei singoli condomini. Tizio, precisato che nel suo titolo di acquisto nulla è previsto in merito, manifesta l'intenzione di non trarne vantaggio nè utilizzare l'innovazione. In questo caso, Tizio:   E' esonerato da qualsiasi contributo nella spesa
Tizio è proprietario di una costruzione che, improvvisamente, crolla; egli è responsabile dei danni cagionati dal crollo?   Sì, salvo che provi che la rovina della costruzione non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione
Tizio è proprietario esclusivo di un fondo agricolo acquistato anteriormente al suo matrimonio con Caia ed è comproprietario con questa, in regime di comunione legale, della loro casa di abitazione. Filano, creditore di Tizio da data anteriore al matrimonio di questi, intende agire per il soddisfacimento delle sue ragioni creditorie. Il bene in comunione risponde, in questo caso, delle obbligazioni contratte da Tizio nei confronti di Filano anteriormente al matrimonio?   No, salvo che in via sussidiaria fino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato
Tizio è scomparso per un infortunio nel giorno esatto in cui ha partecipato ad una rappresentazione acrobatica aerea sulla foresta amazzonica. Può esserne dichiarata la morte presunta?   Sì, se non si hanno più notizie di lui dopo due anni dal giorno dell'infortunio
Tizio e Sempronio hanno comprato, in regime di comunione legale dei beni con le rispettive mogli Tizia e Caia, un'area cortilizia gravata da usufrutto in favore di Caio e Calpurnio per la durata della loro vita. Tizio e Sempronio, intendendo costituire in favore del limitrofo fondo di proprietà del comune amico Mevio una servitù che non pregiudica il diritto di usufrutto, si recano dal notaio Romolo Romani, il quale dirà loro che la servitù sarà validamente costituita con il consenso di Mevio e di:   Tizio, Tizia, Sempronio e Caia
Tizio e Sempronio, ciascuno per la quota di un ottavo, Caio, Mevio e Filano, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Tizio per l'intera sua quota, Sempronio per un quarto della quota devolutagli, Caio per l'intera sua quota, Mevio e Filano per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Tizio e Caio
Tizio è stato convenuto in giudizio da Caio per l'esecuzione di un contratto fra gli stessi stipulato. Il consenso di Tizio era stato carpito da Caio con dolo, ma l'azione di annullamento del contratto si è prescritta. Può Tizio opporsi all'esecuzione eccependo l'annullabilità del contratto?   Sì
Tizio è titolare da dieci anni di una servitù di passaggio con mezzi agricoli sul fondo di Caio il quale, contestando l'esistenza di tale servitù, innalza una staccionata recintando il proprio fondo. Tizio, in previsione dell'alienazione del suo fondo, si rivolge al notaio Romolo Romani per sapere cosa può fare a tutela della servitù. Il notaio risponderà che Tizio, titolare della servitù:   può farne riconoscere in giudizio l'esistenza
Tizio è titolare dal 1° gennaio 1998 del diritto di usufrutto sulla casa sita in Roma alla Via Flaminia della quale Caio è nudo proprietario. Chi è tenuto al pagamento delle imposte che gravano sul reddito?   Tizio, per la durata del suo diritto
Tizio è titolare di un diritto di usufrutto sul fondo Corneliano, sul quale sorge un fatiscente edificio per il quale non si è provveduto ad alcuna assicurazione. Nell'estate del 1995 il suddetto edificio improvvisamente crolla; in tal caso Tizio:   ha diritto di godere dell'area e dei materiali
Tizio e Tizia hanno entrambi appena appreso dai giornali che la persona che, nella sua pretesa qualità di ufficiale dello stato civile, li aveva uniti in matrimonio due anni prima nel municipio della loro città, non rivestiva tale qualità. Quali conseguenze comporta ciò per il loro matrimonio?   Nessuna, il matrimonio si considera validamente celebrato
Tizio e Tizia sposati dal 12 dicembre 1990, genitori del minore Tizietto, in data 5 maggio 1995 si separano legalmente. Il giudice, senza nulla disporre relativamente all'esercizio della potestà, affida Tizietto al padre Tizio in quanto Tizia è sovente in viaggio per lavoro e non può occuparsi di Tizietto. In data 3 marzo 1996 Tizietto riceve dallo zio Mevio, a titolo di donazione, tre alloggi ad uso civile abitazione. In questo caso:   l'usufrutto legale spetta a Tizio
Tizio e Tizia sposati dal 9 settembre 1994 hanno avuto un figlio, Tizietto, nato il 22 luglio 1996. Pochi giorni dopo la nascita di Tizietto Tizia ha un incidente con la macchina e muore. In data 5 maggio 1997 Tizietto eredita dallo zio Sempronio un'ingente somma di danaro oltre ad un capannone industriale. In data 12 marzo 1999 Tizio passa a nuove nozze con Mevia dalla quale ha già avuto un figlio di nome Mevietto, ancora minore. Tizio conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto?   Sì, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il suo mantenimento, istruzione ed educazione
Tizio e Tizia, coniugati in regime di comunione legale dei beni, hanno successivamente stipulato una convenzione di separazione dei beni. Vigente il regime di separazione dei beni Tizio ha acquistato, da solo, un fabbricato in Roma. Volendo alienare detto fabbricato Tizio si reca dal notaio con Caio, interessato all'acquisto, esibendo copia della convenzione matrimoniale e l'estratto dell'atto di matrimonio nel quale però detta convenzione non risulta annotata. Caio, preoccupato per il fatto che Tizia versa in gravi difficoltà economiche, chiede al notaio se la separazione dei beni sia opponibile ai creditori di Tizia. Il Notaio risponderà che:   la convenzione non è opponibile ai creditori di Tizia, non essendo stata annotata a margine dell'atto di matrimonio
Tizio e Tizia, coniugati in regime di comunione legale, volendo adottare il regime di separazione dei beni e procedere alla divisione del patrimonio comune, si recano dal notaio il quale, riguardo alla divisione dei beni della comunione legale, dirà loro:   che la divisione si effettua ripartendo in parti uguali l'attivo ed il passivo
Tizio e Tizia, coniugi in regime di comunione legale dei beni, hanno contratto congiuntamente, nell'interesse della famiglia, una obbligazione dalla quale è sorto un credito a favore di Caio. In caso di inadempimento su quali beni può soddisfarsi Caio?   Sui beni della comunione e, quando questi non sono sufficienti, sui beni personali di ciascuno dei coniugi nella misura della metà del credito
Tizio e Tizia, coniugi in regime di comunione legale di beni, hanno costituito in fondo patrimoniale un'imbarcazione a motore iscritta nei pubblici registri di proprietà esclusiva di Tizio, normalmente destinata al noleggio. Tizio e Tizia si recano dal Notaio per chiedere come debbano impiegare il ricavato del noleggio:   per i bisogni della famiglia
Tizio e Tizia, coniugi in regime di comunione legale, gestiscono in comune l'azienda Alfa. Tizio vuole che Tizia possa compiere anche da sola gli atti necessari all'attività dell'impresa. Egli si reca a tal fine dal notaio il quale gli dice che può delegare a Tizia il compimento:   di tutti gli atti necessari all'attività dell'impresa
Tizio e Tizia, coniugi in regime di separazione dei beni, sono i genitori del minore Tizietto ed esercitano sul medesimo la potestà. Tizietto in data 10 febbraio 1999 ha ereditato dallo zio Mevio un'ingente somma di danaro oltre ad alcuni appartamenti ad uso ufficio siti in Torino. Tizio e Tizia hanno male amministrato detto patrimonio e pertanto l'autorità giudiziaria li ha entrambi rimossi dalla amministrazione stessa. Detto provvedimento è di competenza:   Del tribunale per i minorenni
Tizio e Tizia, conviventi, si recano dal notaio al fine di acquistare una villetta a due piani. Essi intendono inserire nell'atto un patto che li obblighi a rimanere in comunione dalla data dell'acquisto e per i successivi quindici anni, corrispondenti al periodo di ammortamento del mutuo che probabilmente andranno a contrarre insieme, al fine di perfezionare il predetto acquisto. Il notaio risponderà:   che il patto non può avere durata superiore a dieci anni e, se stipulato per un termine maggiore, questo si riduce a dieci anni
Tizio e Tizia, non coniugati, sono genitori del figlio naturale Tizietto. Essendo impossibilitato a contrarre matrimonio con Tizia, Tizio ha chiesto ed ottenuto la legittimazione del figlio naturale per provvedimento del giudice. In tal caso gli effetti della legittimazione   decorrono dalla data del provvedimento e nei confronti del solo Tizio
Tizio è unico proprietario del fondo Corneliano, a vantaggio del quale esiste una servitù volontaria di passaggio pedonale e carraio sul limitrofo fondo Tuscolano. Sei mesi dopo la costituzione della servitù, a Tizio è stata ritirata la patente di guida. Tizio da allora esercita la servitù passando sul fondo limitrofo a piedi o in bicicletta, traendone un'utilità minore di quella indicata dal titolo. In questa ipotesi:   la servitù si conserva per intero
Tizio è vedovo di Caia, figlia di Caione e Caiona entrambi viventi, ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Mevio dopo aver appreso che questi era nato da una relazione extraconiugale di Caia con Sempronio. Tizio muore senza aver fatto testamento e senza avere ascendenti in vita od altri parenti ad eccezione di Martino, figlio di un cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Martino
Tizio è vedovo di Caia, figlia di Caione e Caiona entrambi viventi, ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Sempronio dopo aver appreso che questi era nato da una relazione extraconiugale di Caia con Procolo. Tizio muore senza aver fatto testamento e senza avere ascendenti in vita od altri parenti ad eccezione di Mevio, figlio di un cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Mevio
Tizio è vedovo di Caia, figlia di Caione e Caiona entrambi viventi, ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Tizietto dopo aver appreso che questi era nato da una relazione extraconiugale di Caia con Mevio. Tizio muore senza aver fatto testamento e senza avere ascendenti in vita od altri parenti ad eccezione di Procolo, figlio di Emilio che era figlio di un parente di sesto grado di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   allo Stato
Tizio è vedovo di Caia, figlia di Caione e Caiona entrambi viventi, ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Tizietto dopo aver appreso che questi era nato da una relazione extraconiugale di Caia con Mevio. Tizio muore senza aver fatto testamento e senza avere ascendenti in vita od altri parenti ad eccezione di Procolo, figlio di un cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Procolo
Tizio è vedovo di Caia, figlia di Mevio e Mevia entrambi viventi, ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Martino dopo aver appreso che questi era nato da una relazione extraconiugale di Caia con Sempronio. Tizio muore senza aver fatto testamento e senza avere ascendenti in vita od altri parenti ad eccezione di Caio, figlio di un cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Caio
Tizio è vedovo di Caia, figlia di Sempronio e Sempronia entrambi viventi, ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Procolo dopo aver appreso che questi era nato da una relazione extraconiugale di Caia con Mevio. Tizio muore senza aver fatto testamento e senza avere ascendenti in vita od altri parenti ad eccezione di Tizietto, figlio di un cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Tizietto
Tizio enfiteuta del fondo Tuscolano di proprietà di Caio, ha trovato nel fondo stesso un oggetto costituente un tesoro, la cui disciplina non è regolata da leggi speciali. A chi spetta detto tesoro?   A Tizio
Tizio esercita in via esclusiva la potestà sul figlio minore Tizietto che ha ereditato dal nonno molti immobili in Roma e che non è stato riconosciuto dalla mamma Fiammetta. Successivamente Tizio si sposa con Caia. In questo caso:   Tizio conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di quest'ultimo quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di Tizietto stesso
Tizio genitore di Tizietto con lui tuttora convivente, alla maggiore età di quest'ultimo ha continuato a godere dei beni di Tizietto con procura ma senza l'obbligo di rendere conto dei frutti. Quali frutti Tizio è tenuto a consegnare a Tizietto?   Solo quelli esistenti al tempo della domanda
Tizio genitore di Tizietto, alla maggiore età di quest'ultimo ha continuato a godere dei beni di Tizietto senza alcuna procura ma senza opposizione. Quali frutti Tizio è tenuto a consegnare a Tizietto, tuttora con lui convivente?   Solo quelli esistenti al tempo della domanda
Tizio ha accettato con il beneficio dell'inventario l'eredità devolutagli dal padre Caio dal quale è stato nominato unico erede. Tizio paga con denaro proprio a Sempronio, creditore chirografario del defunto, la somma di diecimila Euro. In questo caso Tizio é surrogato nei diritti del creditore?   sì, di diritto
Tizio ha acquistato da Caio il fondo Tusculano per la somma di diecimila euro ma deve ancora versare a saldo del prezzo la somma di seimila euro. Prima del pagamento del saldo, Tizio scopre che l'immobile è gravato da un'ipoteca per cinquemila euro in favore di Sempronio a garanzia di un credito di quest'ultimo verso Caio. Se Tizio paga a Sempronio la somma di cui costui era creditore verso Caio, la surrogazione ha luogo?   Sì, di diritto
Tizio ha acquistato da Caio un appartamento a Pescara. Successivamente Tizio, per evitare di subire l'evizione di detto appartamento da parte di Sempronio che vanta legittimamente dei diritti su di esso paga a Sempronio la somma di euro ventimila. Caio:   Può liberarsi da tutte le conseguenze della garanzia per l'evizione con il rimborso della somma pagata, degli interessi e di tutte le spese
Tizio ha acquistato da Caio un appartamento del valore di 400.000 Euro assumendo varie obbligazioni nei confronti di Caio. Successivamente rivende l'appartamento a Mevio, il quale in buona fede trascrive il suo acquisto. Caio a sua volta agisce per la risoluzione del contratto per inadempimento da parte di Tizio delle obbligazioni convenute e trascrive la domanda di risoluzione dopo la trascrizione dell'acquisto di Mevio. La sentenza di risoluzione del contratto:   non pregiudica i diritti acquistati da Mevio
Tizio ha acquistato da Caio un appartamento e nel relativo contratto Caio si è riservato il diritto di riavere la proprietà della cosa venduta mediante la restituzione del prezzo entro il termine di un anno. L'appartamento è condotto in locazione da Sempronio. A norma del codice civile, può Tizio esercitare la facoltà di licenziare il conduttore Sempronio?   Sì, dal momento in cui il suo acquisto sia divenuto irrevocabile con la scadenza del termine fissato per il riscatto
Tizio ha acquistato da Caio un appartamento in Torino. Poichè Tizio ha evitato l'evizione dell'immobile da parte di Sempronio mediante il pagamento di una somma di denaro, Caio:   può liberarsi da tutte le conseguenze della garanzia con il rimborso della somma pagata, degli interessi e di tutte le spese;
Tizio ha acquistato da Caio un appartamento in Torino. Tizio, convenuto da Sempronio che pretende di avere diritti sull'immobile, non chiama in causa Caio ed è condannato con sentenza passata in giudicato. In questo caso Tizio:   perde il diritto alla garanzia se Caio prova che esistevano ragioni sufficienti per far respingere la domanda
Tizio ha acquistato da Caio un casolare in Toscana. Successivamente Tizio viene convenuto da Sempronio che pretende di avere dei diritti su detto casolare. Tizio, che non ha chiamato in causa Caio per evizione, viene condannato con sentenza passata in giudicato. In questa ipotesi:   Tizio perde il diritto alla garanzia se Caio prova che esistevano ragioni sufficienti per far respingere la domanda di Sempronio
Tizio ha acquistato da Caio una cosa gravata da un vizio che la rende inidonea all'uso a cui è destinata. Sussistendo le condizioni per poter scegliere tra la riduzione del prezzo e la risoluzione del contratto, Tizio opta per quest'ultima a mezzo di domanda giudiziale. In questo caso:   La scelta è irrevocabile e Tizio non può più chiedere la riduzione del prezzo
Tizio ha alienato a Caio un immobile pattuendo come corrispettivo il diritto di esigere in perpetuo la somma annua di euro quindicimila; decorsi due anni Caio interrompe le corresponsioni. Dopo nove anni dall'alienazione Tizio, che non ha mai costituito in mora Caio, si reca dal notaio per sapere se ha ancora diritto a percepire sia la rendita che le annualità scadute e non corrisposte. Il notaio risponde:   Che ha ancora diritto a percepire la rendita e che ha inoltre diritto a percepire le ultime cinque annualità scadute e non corrisposte
Tizio ha alienato a Caio un immobile pattuendo come corrispettivo il diritto di esigere per tutta la sua vita un'annualità pari a euro quindicimila. Caio dopo due anni interrompe le corresponsioni e non viene mai costituito in mora. Dopo nove anni dall'alienazione Tizio si reca dal notaio per sapere se ha ancora diritto a percepire sia la rendita che le annualità scadute e non corrisposte. Il notaio risponde:   Che ha ancora diritto a percepire la rendita e che ha inoltre diritto a percepire le ultime cinque annualità scadute e non corrisposte
Tizio ha assunto nei confronti dei coniugi Caio e Caia l'obbligo di eseguire ingenti lavori di falegnameria nella loro villa di Capri. Tizio, che ha ricevuto al momento della conclusione del contratto l'intero corrispettivo pattuito, si è impegnato a completare i lavori entro la fine del mese successivo. In tal caso il termine stabilito per l'adempimento dell'obbligazione a carico di Tizio:   si presume a favore del debitore Tizio
Tizio ha ceduto a Caio la propria azienda commerciale. Egli si rivolge al notaio Romolo Romani per sapere se, a norma del codice civile, è liberato dai debiti inerenti l'esercizio dell'azienda, anteriori al trasferimento. Il notaio risponderà che:   E' liberato solo se risulta che i creditori vi hanno consentito
Tizio ha comprato da Caio un fondo in Asti. Tizio, convenuto da Sempronio, riconosce spontaneamente il diritto da questi vantato sull'immobile. In questo caso Tizio:   perde il diritto alla garanzia se non prova che non esistevano ragioni sufficienti per impedire l'evizione
Tizio ha comprato il fondo Tuscolano con pagamento del prezzo dilazionato. Prima della scadenza di una delle rate del prezzo viene a conoscenza dell'esistenza di vincoli gravanti sull'immobile derivanti da sequestro non dichiarati dal venditore nel contratto e da lui stesso ignorati al momento dell'acquisto. A norma del codice civile, Tizio quale tra i seguenti rimedi può adottare?   Può sospendere il pagamento del prezzo
Tizio ha comprato il fondo Tuscolano con pagamento del prezzo dilazionato. Prima della scadenza di una delle rate del prezzo, viene a conoscenza dell'esistenza di garanzie reali gravanti sull'immobile, non dichiarate dal venditore nel contratto e da lui stesso ignorate al momento dell'acquisto. A norma del codice civile, Tizio quale tra i seguenti rimedi può adottare?   Può sospendere il pagamento del prezzo
Tizio ha comprato il fondo Tuscolano con pagamento del prezzo dilazionato. Prima della scadenza di una delle rate del prezzo, viene a conoscenza dell'esistenza di una ipoteca non dichiarata dal venditore nel contratto e da lui stesso ignorata al momento dell'acquisto. A norma del codice civile egli:   Può sospendere il pagamento del prezzo
Tizio ha concesso al proprio creditore Caio ipoteca su un terreno di sua proprietà. Successivamente Tizio vende detto terreno a Sempronio. L'ipoteca attribuisce a Caio:   Il diritto di espropriare anche in confronto di Sempronio il bene vincolato a garanzia del suo credito e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dall'espropriazione.
Tizio ha concesso in enfiteusi il fondo Semproniano a Filano che non ha adempiuto all'obbligo di migliorarlo; chiede quindi la devoluzione del fondo enfiteutico. Dopo la domanda di devoluzione, l'enfiteuta promuove l'affrancazione. In questo caso:   la domanda di devoluzione non preclude all'enfiteuta il diritto di affrancare
Tizio ha concesso in enfiteusi il fondo Tuscolano a Caio senza nulla pattuire in ordine alla facoltà di disposizione del diritto dell'enfiteuta. In questo caso, l'enfiteuta può disporre del proprio diritto per atto tra vivi?   Sì
Tizio ha concesso ipoteca sul proprio appartamento in Roma a favore del suo creditore Caio. Se nel titolo non è stata determinata la somma di danaro per cui l'iscrizione deve essere eseguita:   Caio può determinare tale somma nella nota per l'iscrizione
Tizio ha costituito a titolo oneroso a favore di Caio l'usufrutto su una casa di sua proprietà. L'usufruttuario chiede al notaio che ha ricevuto l'atto quando avrà diritto di conseguire il possesso della casa. Il notaio risponderà che:   Caio potrà conseguire il possesso della casa solo dopo avere adempiuto agli obblighi di dare idonea garanzia e fare a sue spese l'inventario, salvo che ne sia stato dispensato
Tizio ha disposto delle sue sostanze con testamento pubblico istituendo eredi, per quote uguali tra loro, i figli Primo, Secondo e Terzo e disponendo che la divisione del fondo Tuscolano e del fondo Corneliano, compresi nell'eredità, non debba aver luogo prima che siano decorsi tre anni dalla sua morte. Può l'autorità giudiziaria, dopo l'apertura della successione, consentire, su istanza di uno o più dei coeredi, che la divisione dei predetti fondi si effettui senza indugio?   Sì, qualora gravi circostanze lo richiedano
Tizio ha disposto delle sue sostanze con testamento pubblico istituendo eredi, per quote uguali tra loro, i figli Primo, Secondo e Terzo e disponendo che la divisione del fondo Tuscolano e del fondo Corneliano, compresi nell'eredità, non debba aver luogo prima che siano decorsi tre anni dalla sua morte. Può l'autorità giudiziaria, dopo l'apertura della successione, consentire, su istanza di uno o più dei coeredi, che la divisione dei predetti fondi si effettui dopo un termine minore di quello stabilito dal testatore?   Sì, qualora gravi circostanze lo richiedano
Tizio ha disposto delle sue sostanze con testamento pubblico istituendo eredi, per quote uguali tra loro, i figli Primo, Secondo e Terzo e disponendo che la divisione della sua eredità non debba aver luogo prima che siano decorsi tre anni dalla sua morte. Può l'autorità giudiziaria, dopo l'apertura della successione, consentire, su istanza di uno o più dei coeredi, che la divisione si effettui dopo un termine minore di quello stabilito dal testatore?   Sì, qualora gravi circostanze lo richiedano
Tizio ha disposto delle sue sostanze con testamento pubblico istituendo eredi, per quote uguali tra loro, i figli Primo, Secondo e Terzo e disponendo che la divisione della sua eredità non debba aver luogo prima che siano decorsi tre anni dalla sua morte. Può l'autorità giudiziaria, dopo l'apertura della successione, consentire, su istanza di uno o più dei coeredi, che la divisione si effettui senza indugio?   Sì, qualora gravi circostanze lo richiedano
Tizio ha divorziato dalla moglie Caia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Claudio dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Roberto col quale Caia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Marina e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Sempronio, che è il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Sempronio
Tizio ha divorziato dalla moglie Caia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Roberto dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Sempronio col quale Caia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Maria e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Claudio, che è il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Claudio
Tizio ha divorziato dalla moglie Caia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Tizietto dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Mevio col quale Caia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Filana e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Procolo, che è il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Procolo
Tizio ha divorziato dalla moglie Caia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Tizietto dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Mevio col quale Caia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Filana e pochi giorni prima delle nuove nozze, Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Procolo, figlio di un parente di sesto grado di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   allo Stato
Tizio ha divorziato dalla moglie Filana ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Mevio dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Sempronio col quale Filana aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Caia e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Tizietto, che è il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Tizietto
Tizio ha divorziato dalla moglie Mevia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Filano dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Caio col quale Mevia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Sempronia e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Roberto, che è il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Roberto
Tizio ha divorziato dalla moglie Sempronia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Roberto dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Filano col quale Sempronia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Tizia e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Mevio, che è il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Mevio
Tizio ha divorziato dalla moglie Tizia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Procolo dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Sempronio col quale Tizia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Claudia e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Roberto, che è il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Roberto
Tizio ha divorziato dalla moglie Tizia ed ha ottenuto il disconoscimento della paternità dell'unico figlio Sempronio dopo aver appreso che questi non era figlio suo ma di Mevio col quale Tizia aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Un mese dopo essersi scambiato promessa di matrimonio con Filana e pochi giorni prima delle nuove nozze Tizio, che è figlio unico, muore senza aver fatto testamento e senza lasciare nè ascendenti nè altri parenti all'infuori di Caio, che è il figlio di Emilio, cugino della madre di Tizio. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Caio
Tizio ha domicilio e residenza in Torino in Piazza Cavour n.11. Se nell'atto del trasferimento della residenza a Milano in Piazza Duomo n. 5 non fa alcuna dichiarazione in ordine al domicilio, questo, di fronte ai terzi in buona fede, si considera a norma del codice civile:   trasferito a Milano in Piazza Duomo n. 5
Tizio ha donato a Caio un appartamento in Roma. Sei mesi dopo la donazione Caio è stato condannato per l'omicidio volontario di Tizio. Sempronio, unico erede di Tizio, si reca dal notaio per sapere se può proporre azione di revocazione della donazione; il notaio risponderà che:   Sempronio può proporre la domanda di revocazione entro un anno dal giorno in cui ha avuto notizia della causa di revocazione
Tizio ha donato all'amico Filano tutti i suoi beni. Un anno dopo la donazione scopre di avere un figlio naturale, Caio, che riconosce, ma Caio, subito dopo il riconoscimento, muore senza figli. Tizio si reca dal notaio per sapere se la donazione può essere revocata per sopravvenienza di figli e se, quindi, una volta ottenuta la revocazione, potrà donare tutti i suoi beni ad una associazione benefica per onorare la memoria del figlio; il notaio risponderà che:   l'azione di revocazione non può essere proposta dopo la morte del figlio
Tizio ha effettuato una proposta di donazione avente ad oggetto una tenuta in Toscana in favore di Caio, che non ha accettato contestualmente. Successivamente Caio, con atto unilaterale, ha accettato la donazione, ma l'atto non è stato ancora notificato al donante Tizio. Nelle more della notifica, è ammissibile la revoca della proposta di donazione da parte di Tizio?   Sì
Tizio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Caio. Nonostante Caio abbia ricevuto il pagamento in mala fede, Tizio gli offre di eseguire la prestazione con cose di cui può disporre. Nei rapporti tra Caio e Tizio, il pagamento eseguito da Tizio con cose di Mevio:   può essere impugnato da Tizio ma non da Caio
Tizio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Caio. Tizio, che è venuto a sapere che Caio ha ricevuto il pagamento in buona fede, gli offre di eseguire la prestazione con cose di cui può disporre. Nei rapporti tra Caio e Tizio, il pagamento eseguito da Tizio con cose di Mevio:   può essere impugnato sia da Tizio che da Caio
Tizio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Caio. Tizio, che non dispone di cose con cui eseguire la prestazione, viene a sapere che Caio ha ricevuto il pagamento in buona fede. Nei rapporti tra Caio e Tizio, il pagamento eseguito da Tizio con cose di Mevio:   può essere impugnato da Caio ma non da Tizio
Tizio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Caio. Tizio, che non dispone di cose con cui eseguire la prestazione, viene a sapere che Caio ha ricevuto il pagamento in mala fede. Nei rapporti tra Caio e Tizio, il pagamento eseguito da Tizio con cose di Mevio:   non può essere impugnato nè da Tizio nè da Caio
Tizio ha girato a Caia una cambiale garantita da ipoteca immobiliare a lui rilasciata da Sempronio, ipoteca regolarmente annotata sul titolo; Caia, a sua volta, ha girato detta cambiale a Filano. Alla scadenza Sempronio ha pagato la cambiale. Da chi deve essere dato il consenso per la cancellazione dell'ipoteca, tenuto presente che Tizio è il creditore risultante dai registri immobiliari, che Caia è il primo giratario e che Filano è il creditore che ha ricevuto il pagamento?   Da Tizio
Tizio ha inviato a Caio una lettera contenente l'accettazione di una proposta contrattuale da quest'ultimo formulata. Può Tizio revocare tale accettazione?   Sì, purchè la revoca giunga a conoscenza del proponente prima dell'accettazione
Tizio ha la rappresentanza di un consorzio con attività esterna costituito in forma non societaria tra le società a responsabilità limitata Alfa, Beta e Gamma . Egli, in nome del consorzio, acquista un sistema informatico per la gestione dell'attività consortile, assumendo l'obbligazione di pagare il relativo prezzo entro un mese dalla conclusione del contratto. Il fornitore creditore può far valere i suoi diritti:   esclusivamente sul fondo consortile
Tizio ha legato a Caio la sua collezione di automobili d'epoca da prendersi nel garage della sua villa di Roma. Alla morte del testatore tutte le automobili si trovano nel garage della villa, tranne una che si trova momentaneamente in riparazione presso un'officina. Il legato:   ha effetto per l'intera collezione
Tizio ha legato in parti uguali il fondo Tusculano a Sempronio e Mevio, con i quali non ha alcun vincolo di parentela, stabilendo che la porzione dell'eventuale legatario mancante si accresca all'altro e ponendo a carico del solo Mevio un certo obbligo. Nell'ipotesi in cui Mevio rinunci al legato, Sempronio subentra nell'obbligo a cui era sottoposto Mevio?   Sì, salvo che si tratti di un obbligo di carattere personale
Tizio ha l'obbligo di trasferire a Caio la proprietà di un bene mobile. Con il consenso di Caio, in luogo dell'adempimento, gli cede un credito. In quale momento si estingue l'obbligazione di Tizio?   Con la riscossione del credito, se non risulta una diversa volontà delle parti
Tizio ha nominato Caio e Sempronio suoi esecutori testamentari senza specificare nulla riguardo alle loro attribuzioni. Apertasi la successione di Tizio, dopo l'accettazione della nomina da parte di Caio e Sempronio si presenta la necessità di adottare un provvedimento urgente per la conservazione di un bene ereditario. Essendo Caio all'estero, può Sempronio adottare da solo tale provvedimento?   Sì
Tizio ha nominato Caio e Sempronio suoi esecutori testamentari senza specificare nulla riguardo alle loro attribuzioni. Apertasi la successione di Tizio, dopo l'accettazione della nomina, possono Caio e Sempronio agire disgiuntamente?   No, salvo che si tratti di provvedimento urgente per la conservazione di un bene o di un diritto ereditario
Tizio ha nominato erede universale Caio ed ha legato a Sempronio, con il quale non esiste alcun vincolo di parentela, il fondo Tuscolano senza disporre alcuna sostituzione. Se Sempronio premuore al testatore, il fondo Tuscolano:   Va a profitto di Caio
Tizio ha posseduto per quattro anni un terreno di proprietà di Caio. Per i successivi tredici mesi Tizio è stato privato del possesso del fondo e non ha proposto alcuna azione diretta a recuperare il possesso. In tal caso l'usucapione:   E' interrotta
Tizio ha prestato a Filano fideiussione per tutti i debiti che in futuro Caio avrebbe contratto con lo stesso Filano, e tale garanzia è stata limitata all'ammontare di diecimila Euro. Successivamente Filano, pur sapendo che le condizioni economiche di Caio erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito, ha concesso allo stesso Caio un prestito per l'ammontare di tremila Euro senza avere alcuna speciale autorizzazione da Tizio. In tal caso il fideiussore Tizio:   è liberato
Tizio ha promesso contrattualmente a Caio che il terzo Sempronio eseguirà una certa prestazione. Nel caso in cui Sempronio non compia il fatto promesso, Tizio:   Deve indennizzare l'altro contraente Caio
Tizio ha promesso contrattualmente a Caio che il terzo Sempronio si obbligherà nei suoi confronti ad eseguire una certa prestazione. Nel caso in cui Sempronio rifiuti di obbligarsi, Tizio:   Deve indennizzare l'altro contraente Caio
Tizio ha promesso di dare a mutuo a Caio, che ha accettato, una determinata somma di denaro. In quale delle seguenti ipotesi il codice civile consente a Tizio di rifiutare l'adempimento della sua obbligazione?   Se le condizioni patrimoniali di Caio sono divenute tali da rendere notevolmente difficile la restituzione e non gli sono offerte idonee garanzie
Tizio ha ricevuto indebitamente e in mala fede un quadro di grande valore. Poichè egli è tenuto a restituirlo, quali conseguenze prevede il codice civile se il quadro perisce prima della restituzione?   Tizio è tenuto a corrisponderne il valore, anche se il perimento sia dovuto a caso fortuito
Tizio ha riconosciuto come proprio figlio naturale Tizietto immediatamente dopo la sua nascita. La madre Caia ha invece proceduto al riconoscimento un anno dopo il riconoscimento fatto dal padre. A causa di fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza tra loro, Tizio e Caia hanno deciso di vivere separatamente e di affidare stabilmente il minore ai nonni materni con i quali convive. A chi spetta l'esercizio della potestà in assenza di qualunque provvedimento giudiziale in merito?   A Tizio perchè è il primo genitore ad avere fatto il riconoscimento
Tizio ha riconosciuto come proprio figlio naturale Tizietto immediatamente dopo la sua nascita. La madre Caia ha invece proceduto al riconoscimento un anno dopo il riconoscimento fatto dal padre. A causa di fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza tra loro, Tizio e Caia hanno deciso di vivere separatamente e di affidare stabilmente il minore ai nonni materni con i quali convive. Perchè in tale ipotesi l'esercizio esclusivo della potestà spetta al padre?   Perchè è stato il primo genitore ad avere fatto il riconoscimento
Tizio ha riconosciuto quale proprio figlio naturale Tizietto, di anni quattordici. La madre naturale di Tizietto, Caia, intende anch'essa riconoscere Tizietto. In questo caso:   il riconoscimento di Tizietto da parte di Caia non può avvenire senza il consenso di Tizio
Tizio ha rilasciato a Caio una cambiale garantita da ipoteca su beni immobili, regolarmente annotata sul titolo. Caio gira tale cambiale a Sempronio; affinchè la trasmissione dell'ipoteca abbia effetto, Sempronio è tenuto ad effettuare l'annotazione della girata in margine all'iscrizione dell'ipoteca presso il competente servizio di pubblicità immobiliare dell'ufficio del territorio?   No
Tizio ha scritto, sigillato e consegnato al notaio Romolo Romani il suo testamento segreto, nel quale ha legato al notaio stesso la prestigiosa villa Tiberina. Morto Tizio, il notaio Romolo Romani:   procede alla pubblicazione del testamento appena gli perviene la notizia della morte del testatore
Tizio ha stipulato con la società Alfa un contratto di agenzia con rappresentanza per la vendita in esclusiva dei prodotti di detta società nella provincia di Messina. La società Alfa chiede a Tizio di far prestare dalla moglie Caia una garanzia ipotecaria su un immobile di quest'ultima a garanzia dei crediti che possano eventualmente nascere a favore della società in dipendenza del rapporto di agenzia. L'ipoteca concessa da Caia:   Prende grado dal momento dell'iscrizione
Tizio ha stipulato con l'imprenditore Caio un contratto di appalto relativo alla costruzione di una villetta convenendo precise modalità di esecuzione dell'opera. Caio intende apportare alcune variazioni in corso d'opera, ma Tizio si trova momentaneamente all'estero. In questo caso:   Caio non può apportare alcuna variazione senza l'autorizzazione di Tizio che deve essere provata per iscritto
Tizio ha stipulato con l'imprenditore Sempronio un contratto di appalto per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo; durante i lavori, essendo stati ritrovati importanti reperti archeologici, la competente autorità ordina la definitiva interruzione dei lavori rendendo impossibile il completamento dell'opera. In tale ipotesi:   Tizio deve pagare a Sempronio la parte dell'opera già compiuta, nei limiti in cui è per lui utile, in proporzione del prezzo pattuito per l'opera intera
Tizio ha venduto a Caio il fondo Tuscolano garantendogliene la libertà da oneri o diritti reali o personali. Successivamente Caio viene a conoscenza che detto fondo è gravato da una preesistente servitù non apparente che ne diminuisce il libero godimento. Cosa può fare Caio?   Può domandare la risoluzione del contratto oppure una riduzione del prezzo
Tizio ha venduto a Caio il proprio appartamento in Roma riservandosi il diritto di riscattarlo entro i successivi tre anni. Decorsi due anni dalla vendita Tizio comunica a Caio la propria volontà di riscattare l'appartamento e gli corrisponde le somme dovute per il rimborso del prezzo e delle spese sostenute per l'acquisto ma non quelle che Caio ha affrontato per le riparazioni necessarie. In questo caso Caio:   ha diritto di ritenere l'appartamento fino a che Tizio gli abbia rimborsato le spese per le riparazioni necessarie
Tizio ha venduto a Caio la propria azienda commerciale, obbligandosi, per tutta la propria vita, ad astenersi dall'esercizio di qualsiasi attività di impresa commerciale. Decorsi nove anni dal trasferimento, Tizio desidera costituire con il fratello Sempronio una società in nome collettivo avente per oggetto l'esercizio di un'attività commerciale. Deve, per evitare di rendersi inadempiente, ottenere il consenso da parte di Caio?   No
Tizio ha venduto a Caio la proprietà di un bene immobile e l'effetto traslativo è stato differito fino alla scadenza di un termine fissato nel contratto di vendita. In pendenza di tale termine l'immobile perisce interamente per causa non imputabile a Tizio. In tal caso Caio è liberato dall'obbligo di eseguire la controprestazione?   No, ancorchè il bene non sia stato consegnato all'acquirente
Tizio ha venduto a Caio la proprietà di un bene immobile ed il trasferimento è stato sottoposto a condizione sospensiva. Prima del verificarsi della condizione l'immobile perisce interamente per causa non imputabile ad alcuna delle parti. In tal caso Caio è liberato dall'obbligo di eseguire la controprestazione?   Sì
Tizio ha venduto a Caio un appartamento in Milano riservandosi il diritto di riscattarlo entro i successivi quattro anni. Un anno dopo l'acquisto, Caio, a garanzia di un mutuo quinquennale, concede ipoteca sull'appartamento dandone tempestiva comunicazione a Tizio che non manifesta alcuna opposizione. Approssimandosi la scadenza dei quattro anni, poichè Tizio intende esercitare il riscatto, si reca dal notaio per avere chiarimenti in merito, anche in ordine alle conseguenze che possono derivargli dall'ipoteca iscritta sull'appartamento stesso. Il notaio risponderà che:   Tizio dovrà esercitare il riscatto con le forme e le modalità ordinarie e riacquisterà l'appartamento libero dall'ipoteca
Tizio ha venduto a Caio un appartamento in Roma del quale era in parte proprietario anche Mevio. Caio, che riteneva l'appartamento di esclusiva proprietà di Tizio, può chiedere la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno?   Sì, quando deve ritenersi, secondo le circostanze, che non avrebbe acquistato l'appartamento senza quella parte di cui non è divenuto proprietario
Tizio ha venduto a Caio un fondo con contratto sottoposto a condizione sospensiva. Qualora la condizione sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario al suo avveramento:   La condizione si considera avverata
Tizio ha venduto a Caio un quadro d'autore unico nel suo genere, obbligandosi ad effettuarne la consegna entro trenta giorni. Decorso infruttuosamente tale termine, Caio ha formalmente costituito in mora Tizio nei modi previsti dalla legge. Successivamente il quadro, che non è ancora stato consegnato a Caio, perisce per causa non imputabile a Tizio. In tal caso:   Tizio non è liberato dall'obbligazione della consegna, se non prova che il quadro sarebbe ugualmente perito presso Caio
Tizio ha venduto a Caio una cosa, gravata da vizi facilmente riconoscibili, dichiarandola esente da vizi. In questa ipotesi il codice civile prevede che:   Tizio è tenuto alla garanzia per i vizi della cosa venduta
Tizio ha venduto a Caio una macchina da scrivere. In mancanza di patto e di usi contrari in ordine alla consegna, essendo le parti a conoscenza del luogo in cui il bene si trovava al tempo della vendita, dove deve avvenire la consegna medesima?   Nel luogo in cui si trovava il bene al tempo della vendita
Tizio ha venduto a Caio una partita di merce assumendo l'obbligo di consegnarla entro un mese presso il domicilio di questi. Tizio, pur essendo a conoscenza della circostanza che il contratto era annullabile perchè il consenso alla vendita gli era stato carpito con dolo da Caio, si presenta al domicilio di questi per effettuare la consegna della merce nel termine pattuito. In tal caso il contratto deve intendersi convalidato?   Sì
Tizio ha venduto a Caio una villetta in Roma, con patto di riscatto da esercitarsi entro i successivi dieci anni. Trascorsi sette anni dalla vendita Tizio, volendo esercitare tale diritto, comunica a Caio la dichiarazione di riscatto e gli offre tutte le somme dovutegli per l'esercizio del riscatto stesso. Poichè Caio rifiuta di ricevere il pagamento, Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani chiedendogli di procedere mediante offerta reale. Il notaio gli risponderà che:   è inutile procedere mediante offerta reale in quanto il diritto di riscatto non è più esercitabile
Tizio ha venduto a Mevio un automezzo. Dopo la conclusione del contratto Mevio si accorge che l'automezzo è affetto da vizi e pretende da Tizio il risarcimento dei danni. Tizio, che è in buona fede, ritiene ingiustificata la pretesa di Mevio e si rivolge al proprio legale per essere assistito nella vicenda. Il legale gli risponderà:   Che è tenuto verso il compratore al risarcimento del danno se non prova di avere ignorato senza colpa i vizi della cosa
Tizio ha venduto a termine a Caio titoli azionari per il valore di ventimila euro. Fino al momento della consegna dei titoli in oggetto a chi spetta il diritto di opzione inerente ai titoli venduti?   A Caio
Tizio ha venduto a termine a Caio titoli azionari per il valore di ventimila euro. Fino al momento della consegna dei titoli in oggetto a chi spetta il diritto di voto?   A Tizio
Tizio ha venduto con contratto sottoposto a condizione sospensiva, la proprietà di un bene immobile a Caio, che ha versato un acconto pari al quinto dell'intiero prezzo convenuto. Prima del verificarsi della condizione l'immobile perisce interamente per causa non imputabile ad alcuna delle parti. In tal caso Caio è liberato dalla sua obbligazione?   Sì
Tizio ha venduto su documenti a Caio determinate merci ed ha consegnato a quest'ultimo i documenti relativi, che sono risultati regolari, chiedendo contestualmente il pagamento del prezzo. A norma del codice civile può Caio rifiutare il pagamento adducendo eccezioni relative alla qualità e allo stato delle merci?   No, a meno che dette eccezioni risultino già dimostrate
Tizio incarica il notaio di ricevere una procura per contrarre matrimonio; il notaio risponde che in questo caso la procura:   E' ammessa in casi particolari previsti dalla legge e ha efficacia limitata nel tempo
Tizio intende acquistare da Caio l'azienda di cui quest'ultimo è titolare. Caio è disponibile alla vendita a condizione di essere liberato dai debiti inerenti all'esercizio dell'azienda ceduta. Pertanto essi si recano dal notaio per stipulare tale atto. Il notaio risponderà che, a norma del codice civile:   Caio non può essere liberato dai debiti inerenti all'esercizio dell'azienda ceduta anteriori al trasferimento se non risulta che i creditori vi hanno consentito
Tizio intende acquistare un programma di contabilità fiscale per personal computer, ma vorrebbe previamente valutarne l'aggiornamento e la compatibilità con altri programmi già da lui posseduti. Il venditore Caio gli propone, pertanto, di stipulare un contratto di compravendita a prova. Tizio si reca dal notaio Romani per avere maggiori informazioni. Il notaio gli risponderà che secondo il codice civile la vendita a prova:   si presume fatta sotto la condizione sospensiva che la cosa abbia le qualità pattuite o sia idonea all'uso cui è destinata
Tizio intende concedere in enfiteusi il proprio fondo Tuscolano per la durata di trenta anni. In particolare desidera che nel relativo contratto sia previsto a carico dell'enfiteuta il divieto di disporre dell'enfiteusi a titolo di legato. Il notaio Romolo Romani, interpellato a riguardo, risponderà che:   Nell'atto costitutivo dell'enfiteusi non può essere vietato all'enfiteuta di disporre del proprio diritto a titolo di legato
Tizio intende costituire a titolo gratuito sul fondo Tuscolano di sua proprietà usufrutto a favore di Sempronio per una durata di trenta anni. A tal fine Tizio e Sempronio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono in particolare se nel relativo contratto si può vietare all'usufruttuario di cedere il proprio diritto; il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto, ma ciò può essere vietato dal titolo costitutivo
Tizio intende costituire a titolo oneroso sul fondo Tuscolano di sua proprietà usufrutto a favore di Sempronio per la durata della sua vita. A tal fine Tizio e Sempronio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono in particolare se nel relativo contratto può essere previsto il divieto espresso per l'usufruttuario di cedere il proprio diritto; il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto, ma ciò può essere vietato dal titolo costitutivo
Tizio intende costituire sul fondo rustico Corneliano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Caio. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono se il canone periodico a carico dell'enfiteuta può consistere in una somma di danaro; il notaio risponderà loro che:   Il canone periodico a carico dell'enfiteuta può consistere in una somma di danaro
Tizio intende costituire sul fondo rustico Tuscolano di sua proprietà usufrutto per la durata di trenta anni, verso il corrispettivo di ventimila euro. Sempronio, imprenditore agricolo a titolo principale, è interessato all'acquisto, ma desidera sapere se eventualmente possa poi cedere l'usufrutto. Tizio e Sempronio si recano quindi dal notaio Romolo Romani e gli chiedono chiarimenti a riguardo; il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto per un certo tempo o per tutta la sua durata, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo
Tizio intende costituire sul fondo rustico Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Caio per una durata di quindici anni. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; il notaio risponderà loro che:   L'enfiteusi temporanea non può essere costituita per una durata inferiore ai venti anni
Tizio intende costituire sul fondo rustico Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi perpetua a favore di Caio. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; il notaio risponderà loro che:   L'enfiteusi può essere perpetua
Tizio intende costituire sul fondo Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Caio per una durata di quaranta anni. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; il notaio risponderà loro che:   L'enfiteusi temporanea può essere costituita per una durata di quaranta anni, in quanto la durata minima prevista dalla legge è di venti anni
Tizio intende costituire sul fondo Tuscolano, di sua piena ed esclusiva proprietà, enfiteusi a favore di Caio per una durata inferiore a dieci anni. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; il notaio risponderà loro che:   L'enfiteusi temporanea non può essere costituita per una durata inferiore ai venti anni
Tizio intende costituire una rendita vitalizia in favore della cugina Caia, vedova sessantenne, priva di mezzi e chiede al notaio Romolo Romani se il debitore di una rendita è tenuto a pagarla in ogni caso per tutto il tempo per il quale è stata costituita, anche se la sua prestazione dovesse divenire gravosa. Il notaio interpellato risponderà che:   La rendita è comunque dovuta
Tizio intende costituire, a titolo gratuito, sul proprio fondo Tuscolano enfiteusi a favore di Caio per la durata di venti anni. In particolare desidera che nel relativo contratto sia previsto a carico dell'enfiteuta il divieto di disporre dell'enfiteusi per atto di ultima volontà. Il notaio Romolo Romani, interpellato a riguardo, risponderà che:   Nell'atto costitutivo dell'enfiteusi non può essere vietato all'enfiteuta di disporre del proprio diritto per atto di ultima volontà
Tizio intende disporre del suo patrimonio attribuendolo per quote uguali ai tre figli Primo, Secondo e Terzo. Può egli anche disporre che la divisione del fondo Tuscolano e del fondo Corneliano, compresi nell'eredità, non abbia luogo prima che sia trascorso dalla sua morte un termine di tre anni?   Sì
Tizio intende disporre del suo patrimonio attribuendolo per quote uguali ai tre figli Primo, Secondo e Terzo. Può egli anche disporre che la divisione della sua eredità non abbia luogo prima che sia trascorso dalla sua morte un termine di tre anni?   Sì
Tizio intende disporre delle sue sostanze per testamento pubblico nominando erede l'amico Filano e costituendo una rendita vitalizia a favore della governante Sempronia. Chiede al notaio se, a garanzia di tale rendita vitalizia, può concedere ipoteca sul suo appartamento in Roma. Il notaio risponderà:   Che l'ipoteca non può essere concessa per testamento
Tizio intende donare a Caio, minore soggetto alla potestà dei genitori, un immobile nominando Mevio quale curatore speciale per l'amministrazione del bene donato. Si rivolge pertanto al notaio chiedendogli chi sarà legittimato all'accettazione. Il notaio risponderà che:   La donazione dovrà essere accettata dai genitori del minore, previa autorizzazione del giudice tutelare
Tizio intende donare a Mevio, maggiore di età e già coniugato, un appartamento in Roma, e, inoltre, contestualmente riconoscere lo stesso Mevio come suo figlio naturale. Mevio è disposto sia ad accettare la donazione che a prestare il suo assenso al riconoscimento. Entrambi si recano dal notaio il quale:   Riceverà senz'altro l'atto pubblico contenente contestualmente sia la donazione che la dichiarazione di riconoscimento di figlio naturale
Tizio intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Caio che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Mevia, i figli legittimi Sempronio e Sempronia, i figli naturali riconosciuti Martino e Martina, il fratello Filano, e Filana, figlia della premorta sorella Maria. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Sempronio, Sempronia, Martino e Martina
Tizio intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Caio che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Mevia, il figlio legittimo Sempronio, la figlia naturale riconosciuta Martina, il fratello Filano, e Filana figlia della premorta sorella Maria. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Sempronio e Martina
Tizio intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Sempronio che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Caia, i figli legittimi Caio e Sempronia, i figli naturali riconosciuti Mevio e Mevia, il fratello Filano, e Filana figlia della premorta sorella Maria. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Caio, Sempronia, Mevio e Mevia
Tizio intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Sempronio che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Caia, la figlia legittima Sempronia, il figlio naturale riconosciuto Mevio, il fratello Filano, e Filana figlia della premorta sorella Maria. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Sempronia e Mevio
Tizio intende effettuare il riconoscimento del proprio figlio naturale Tizietto, che ha compiuto i diciassette anni e che è già stato riconosciuto dalla madre Caia. In questo caso, affinchè il riconoscimento da parte di Tizio produca effetto, a norma del codice civile, sarà necessario:   l'assenso di Tizietto
Tizio intende fare testamento in forma pubblica istituendo eredi Caio, Mevio e Filano in parti uguali fra loro e disponendo che la divisione dell'eredità non abbia luogo prima che siano trascorsi quindici anni dalla sua morte. Il notaio fa presente che:   Il testatore può disporre che la divisione dell'eredità non abbia luogo prima che sia trascorso dalla sua morte un termine non eccedente il quinquennio
Tizio intraprende un'attività commerciale di vendita al minuto di prodotti di erboristeria sotto la ditta "Le erbe di Tizio". Dopo dieci anni si reca dal notaio Romani per cedere a Caio l'azienda. Occorre il consenso di Tizio affinchè la ditta passi al cessionario?   Sì
Tizio lega a Caio un quadro di sua proprietà; in seguito, con un contratto valido ed efficace, vende detto quadro. Non potendosi provare una diversa volontà del testatore, l'alienazione:   Revoca il legato
Tizio muore dopo aver disposto per testamento in favore di Edoardo legandogli la propria azienda commerciale, avente ad oggetto l'esercizio dell'attività di vendita al dettaglio di articoli nautici sotto la ditta "alfa"; egli nulla ha disposto in relazione alla trasmissione della ditta ed ha, inoltre, nominato erede universale Rinella. A chi si trasmette la ditta in questo caso?   A Edoardo, che potrà esercitare l'attività sotto la ditta di Tizio anche senza il consenso di Rinella
Tizio muore e la sua successione è regolata da testamento con il quale vengono nominati eredi in parti uguali la moglie del defunto Tizia e l'unico figlio Caio. Tizio in vita aveva, con una prima donazione, ceduto un appartamento a Sempronia alla quale era unito da matrimonio di cui è stata dichiarata la cessazione degli effetti civili, con una seconda donazione aveva disposto del fondo Tuscolano a favore del fratello Sempronio ed infine, successivamente, aveva donato la somma di euro cinquecentomila all'amico Filano. Risultando al momento dell'apertura della successione lesi i diritti dei legittimari, Tizia e Caio si recano dal notaio il quale dirà loro che le donazioni si riducono:   cominciando dall'ultima e risalendo via via alle anteriori
Tizio muore lasciando a sé superstiti la moglie Tizia ed il figlio Caio. La successione è regolata da testamento con il quale vengono nominati eredi Tizia e Caio, viene legato al fratello del defunto, Sempronio, il fondo Tuscolano, da sempre coltivato dal legatario, ed infine viene legato alla madre del testatore, Caia, l'appartamento nel quale la stessa risiede, con dichiarazione che quest'ultima disposizione deve avere effetto a preferenza delle altre. Risultando, al momento dell'apertura della successione, lesi i diritti dei legittimari, Tizia e Caio si recano dal notaio il quale dirà loro che la disposizione a favore di Caia:   non si riduce, se non in quanto il valore delle altre disposizioni testamentarie non sia sufficiente ad integrare la quota riservata ai legittimari
Tizio muore lasciando a sè superstiti la moglie Tizia ed il figlio maggiorenne Tizietto. La successione è regolata da testamento in base al quale ai legittimari viene assegnata in parti uguali la nuda proprietà del patrimonio e l'usufrutto viene legato all'amica Caia. In tale ipotesi:   i legittimari ai quali è stata assegnata la nuda proprietà hanno la scelta di eseguire di comune accordo la disposizione testamentaria o di abbandonare la nuda proprietà della porzione disponibile
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il fratello germano Caio e i genitori Mevia e Sempronio. In tal caso l'eredità si devolve:   a Caio, Mevia e Sempronio in parti uguali fra loro
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il padre Mevio, il fratello germano Caio e il fratello unilaterale Sempronio. L'eredità si devolve come segue:   per tre sesti a Mevio, per due sesti a Caio e per un sesto a Sempronio
Tizio muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il padre Sempronio, il fratello germano Filano e il fratello unilaterale Caio. L'eredità si devolve come segue:   per tre sesti a Sempronio, per due sesti a Filano e per un sesto a Caio
Tizio muore senza lasciare legittimari ed avendo disposto con due successivi testamenti nel modo seguente: in un primo testamento olografo recante la data del 12 giugno 1991, veniva nominato unico erede Caio, fratello del defunto ed il testatore rinunciava altresì alla facoltà di revocare o mutare le disposizioni testamentarie; in un secondo testamento pubblico, ricevuto dal notaio Romolo Romani in data 15 settembre 1996, il testatore dichiarava di revocare in tutto le precedenti disposizioni testamentarie e nominava unico erede l'amico Mevio. Caio si reca dal notaio Romolo Romani per sapere se, nel caso prospettato, il primo testamento è revocabile da parte del testatore. Il notaio gli risponderà che:   Il testamento è un atto revocabile e non si può in alcun modo rinunziare alla facoltà di revocare o mutare le disposizioni testamentarie
Tizio muore senza lasciare legittimari ed avendo disposto con due successivi testamenti nel modo seguente: in un primo testamento pubblico, ricevuto dal notaio Romolo Romani in data 30 marzo 1990, viene nominato unico erede Sempronio, fratello del defunto; in un secondo testamento olografo, recante la data del 20 febbraio 1995, il testatore dichiara di revocare in tutto le precedenti disposizioni testamentarie e nomina unico erede l'amico Filano. Sempronio si reca dal notaio Romolo Romani per sapere se, nel caso prospettato, il primo testamento è revocabile da parte del testatore. Il notaio gli risponderà che:   Il testamento, qualunque sia la sua forma, è un atto revocabile e pertanto un testamento pubblico può essere revocato con un testamento olografo di data successiva
Tizio nel costruire un edificio sul fondo Tuscolano di sua proprietà occupa in buona fede una porzione del fondo attiguo, di proprietà di Mevio. Dopo otto mesi dal giorno in cui ha avuto inizio la costruzione, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la parte dell'edificio che occupa il suolo di proprietà di Mevio; il notaio risponderà che:   E' di proprietà di Mevio, in quanto proprietario del suolo occupato
Tizio nel costruire un edificio sul fondo Tuscolano di sua proprietà occupa in buona fede una porzione del fondo attiguo, di proprietà di Mevio. Trascorso un anno dal giorno in cui ha avuto inizio la costruzione senza che Mevio abbia fatto opposizione, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la parte dell'edificio che occupa il suolo di proprietà di Mevio; il notaio risponderà che:   Appartiene a Mevio, proprietario del suolo occupato
Tizio nel costruire un edificio sul fondo Tuscolano di sua proprietà occupa una porzione del fondo attiguo, di proprietà di Mevio. Dopo dodici mesi dal giorno in cui ha avuto inizio la costruzione, ad edificio ultimato, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la parte dell'edificio che occupa il suolo di proprietà di Mevio, precisando che quest'ultimo non ha fatto alcuna opposizione; il notaio risponderà che:   E' di proprietà di Mevio, proprietario del suolo occupato
Tizio nel costruire un edificio sul fondo Tuscolano di sua proprietà occupa una porzione del fondo attiguo, di proprietà di Mevio. Dopo nove anni dal giorno in cui ha avuto inizio la costruzione, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la parte dell'edificio che occupa il suolo di proprietà di Mevio; il notaio risponderà che:   E' di proprietà di Mevio, proprietario del suolo occupato
Tizio nel costruire un edificio sul fondo Tuscolano di sua proprietà occupa una porzione del fondo attiguo, di proprietà di Mevio. Dopo otto mesi dal giorno in cui ha avuto inizio la costruzione, ad edificio ultimato, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la parte dell'edificio che occupa il suolo di proprietà di Mevio; il notaio risponderà che:   E' di proprietà di Mevio, proprietario del suolo occupato
Tizio nel costruire un edificio sul fondo Tuscolano di sua proprietà occupa una porzione del fondo attiguo, di proprietà di Mevio. Dopo undici anni dal giorno in cui ha avuto inizio la costruzione, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la parte dell'edificio che occupa il suolo di proprietà di Mevio; il notaio risponderà che:   E' di proprietà di Mevio, proprietario del suolo occupato
Tizio nell'anno 1992 ha concesso ipoteca su un terreno di sua proprietà. Nell'anno 1995 ha realizzato sul detto terreno un fabbricato costituito da due appartamenti indipendenti, uno ubicato al piano terreno e l'altro al piano primo. Poichè nell'anno duemila intende procedere alla vendita dell'appartamento ubicato al piano primo, libero da qualsiasi iscrizione pregiudizievole, mantenendo la garanzia sui restanti beni, si reca dal Notaio, il quale gli dirà che:   occorre che il creditore ipotecario presti il consenso alla restrizione dell'ipoteca al solo piano terreno
Tizio padre del figlio naturale riconosciuto Tizietto, muore. Dopo la morte, il padre di Tizio domanda ed ottiene la legittimazione di Tizietto per provvedimento del giudice. In tal caso gli effetti della legittimazione decorrono:   dalla data della morte di Tizio, purchè la domanda di legittimazione non sia stata presentata dopo un anno da tale data
Tizio per la sua attività di scultore usa uno pseudonimo che ha acquistato l'importanza del nome. Nel caso in cui gli si contesti il diritto all'uso di tale pseudonimo che non è contrario all'ordine pubblico e al buon costume, nè è utilizzato da altri, Tizio:   Può chiedere giudizialmente la cessazione del fatto lesivo, salvo il risarcimento dei danni
Tizio possiede un piccolo fondo rustico sito in un comune classificato montano dalla legge. Detto fondo, non facilmente raggiungibile, è situato in una impervia zona distante dal centro abitato. Può Tizio acquistarne la proprietà per usucapione?   Sì, in virtù del possesso continuato per un periodo non inferiore a quindici anni
Tizio possiede una cava da cui estrae porfido che egli vende abitualmente al prezzo di mercato ai costruttori edili della zona. Caio, già cliente di Tizio ma che da undici anni non si rifornisce da lui per tale materiale, si reca presso la cava di Tizio e acquista tre tonnellate di porfido convenendo tempi e modalità per la consegna, senza però determinare il prezzo del porfido nè convenire il modo di determinarlo. In tale caso:   si presume che le parti abbiano voluto riferirsi al prezzo normalmente praticato da Tizio
Tizio può esercitare l'azione di manutenzione del possesso se:   è stato molestato nel possesso di un'azienda
Tizio si dedica alla pittura con notevole successo e, senza rivolgere alcuna istanza alla pubblica amministrazione, usa per tale attività lo pseudonimo di Leonardino, che ha acquistato l'importanza del nome. Caio, un suo concittadino che si è dedicato alla pittura senza altrettanto successo, mediante continue lettere a giornali locali e nazionali contesta a Tizio il diritto all'uso di detto pseudonimo, sostenendo che la legge vieta di adoperare pseudonimi. In tal caso:   Tizio può chiedere giudizialmente la cessazione da parte di Caio del fatto lesivo, salvo il risarcimento dei danni e l'autorità giudiziaria può ordinare che la sentenza sia pubblicata in uno o più giornali
Tizio si è costituito fideiussore al fine di garantire il pagamento, da parte di Caio, del debito di euro cinquecentomila che questi ha nei confronti di Mevio. Sempronio, padre di Tizio, si rivolge al notaio Romolo Romani per sapere se può a sua volta costituirsi fideiussore del figlio con riferimento alla predetta garanzia fideiussoria da questi assunta. Il notaio risponderà che Sempronio:   può prestare fideiussione per Tizio, fideiussore di Caio
Tizio si è costituito fideiussore al fine di garantire il pagamento, da parte di Caio, del debito di euro quindicimila che questi ha nei confronti di Mevio. Sempronio, padre di Tizio, si rivolge al notaio Romolo Romani per sapere se può costituirsi fideiussore di Tizio con riferimento all'obbligazione fideiussoria da questi assunta con riguardo al debito di Caio nei confronti di Mevio. Il notaio risponderà che Sempronio   può prestare fideiussione per Tizio, fideiussore di Caio
Tizio si è obbligato a mantenere ferma, per la durata di un anno, una proposta contrattuale di vendita di un terreno. Decorsi tre mesi dalla proposta, Tizio muore. La morte di Tizio toglie efficacia alla proposta?   No, salvo che la natura dell'affare o altre circostanze escludano tale efficacia
Tizio si è obbligato a trasferire a Caio il fondo Tuscolano entro un mese per un certo prezzo, e a carico della parte inadempiente è stata pattuita una penale. Caio, che ha versato il corrispettivo pattuito, e non ha ottenuto nel termine convenuto l'adempimento da parte di Tizio, può chiedere insieme la prestazione principale e la penale?   No, a meno che la penale sia stata stipulata per il semplice ritardo
Tizio si è obbligato nei confronti di Caio, che gli ha conferito l'incarico, a fare credito a Filano in nome e per conto proprio. Alcuni giorni dopo l'accettazione dell'incarico da parte di Tizio, Caio subisce un tracollo finanziario e Filano si presenta da Tizio pretendendo che questi, conformemente a quanto pattuito con Caio, gli faccia credito. Tizio, indeciso sul da farsi, si rivolge al notaio Romolo Romani per sapere se, in considerazione di quanto accaduto a Caio, egli sia comunque tenuto a fare credito a Filano. Il notaio gli risponderà che:   se le condizioni patrimoniali di Caio sono divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito, Tizio non può essere costretto ad eseguire l'incarico accettato
Tizio si è obbligato verso Caio, che gli ha conferito incarico, a fare credito a Filano in nome e per conto proprio per la somma di diecimila Euro. In questo caso Caio:   risponde come fideiussore di un debito futuro
Tizio si è obbligato verso Caio, che gli ha conferito l'incarico, a fare credito a Filano in nome e per conto proprio per la somma di diecimila Euro. Può Caio revocare l'incarico a Tizio che l'ha accettato?   Sì, salvo l'obbligo di risarcire il danno a Tizio
Tizio si è obbligato verso Caio, che gli ha conferito l'incarico, a fare credito a Filano, in nome e per conto di esso Tizio, per la somma di diecimila Euro. Può Tizio, rimanendo invariate le condizioni patrimoniali di Caio e di Filano, rinunziare all'incarico?   No
Tizio si reca dal notaio chiedendogli di ricevere un atto con il quale egli intende riconoscere il proprio figlio naturale Tizietto, premorto, per consentire che a Caietto, figlio legittimo di Tizietto, siano riservati gli stessi diritti successori che sarebbero spettati a quest'ultimo. Il notaio risponderà:   E' possibile ricevere la dichiarazione di riconoscimento
Tizio si reca dal notaio con l'intento di costituire una fondazione, riservando per sè e per i suoi eredi il diritto di revocare in qualsiasi momento l'atto di fondazione. Il notaio gli dirà che l'atto di fondazione può essere revocato:   solo dal fondatore e solo fino a quando non sia intervenuto il riconoscimento, ovvero il fondatore non abbia fatto iniziare l'attività dell'opera da lui disposta
Tizio si reca dal notaio e gli espone di essere sposato con Tizia, di avere un solo figlio naturale Tizietto e di voler disporre per testamento a favore di Caia, madre di Tizietto. Tizio manifesta la volontà di nominare erede Caia nell'intera quota che la legge non riserva ai legittimari. Il notaio risponderà che nella situazione prospettata:   può nominare erede Caia per la quota di un terzo del patrimonio essendo riservata la quota di un terzo al coniuge e la quota di un terzo al figlio naturale
Tizio si reca dal notaio e gli espone: che è deceduto il proprio fratello Caio, celibe e senza figli, e la successione è regolata da testamento olografo con il quale il defunto, mentre era in stato di interdizione per infermità di mente, ha disposto a favore dell'amica Sempronia. Il notaio, interpellato sulla possibilità di impugnare il testamento, risponderà che il testamento:   Può essere impugnato da chiunque vi ha interesse e l'azione si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie
Tizio si reca dal notaio per conferire al fratello Sempronio una procura a compiere determinate categorie di atti, tra le quali chiede espressamente che vengano incluse le manifestazioni di assenso ad adozioni, sia come coniuge che come genitore di adottandi. Il notaio risponderà:   Che la procura a manifestare l'assenso ad adozione sia come coniuge che come genitore di adottandi può essere solo speciale
Tizio si reca dal notaio per donare al figlio Mevio il fondo Tuscolano. Nello studio sono presenti, quali testimoni, Filana estranea alle parti, minore emancipata a seguito di matrimonio e Sempronio, cittadino senegalese non residente in Italia. Il notaio, per ricevere l'atto:   Richiederà l'assistenza di due testimoni idonei diversi da Sempronio e Filana
Tizio si reca dal notaio per donare al figlio Mevio il fondo Tusculano. Nello studio sono presenti, quali testimoni, Filana estranea alle parti, maggiorenne e Sempronio, cittadino francese residente in Italia. Il notaio, per ricevere l'atto:   Si avvarrà di Sempronio e Filana quali testimoni
Tizio si reca dal notaio per donare al figlio Mevio il fondo Tusculano. Nello studio sono presenti, quali testimoni, Filano muto e che sa leggere e scrivere e Tizia, coniuge di Tizio. Il notaio, per ricevere l'atto:   Richiederà l'assistenza di due testimoni idonei diversi da Filano e Tizia
Tizio si reca dal notaio Romani con una scrittura privata della quale non è autenticata la sottoscrizione e chiede di conoscere da quando la data di essa può considerarsi certa. Il notaio risponderà che, fra l'altro, può considerarsi certa:   Dal giorno della morte di colui o di uno di coloro che l'hanno sottoscritta
Tizio si reca dal notaio Romani con una scrittura privata della quale non è autenticata la sottoscrizione e chiede di conoscere da quando la data di essa può considerarsi certa. Il notaio risponderà che, fra l'altro, può considerarsi certa:   Dal giorno in cui è sopravvenuta l'impossibilità fisica di colui o di uno di coloro che l'hanno sottoscritta, anche se la scrittura non è stata registrata
Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani chiedendogli di ricevere un testamento pubblico contenente unicamente il riconoscimento di Mevio quale suo figlio naturale. Il notaio gli dirà che:   può ricevere tale atto in forma di testamento pubblico
Tizio Tizi intende acquistare un fabbricato nel quale è nato un illustre antenato materno. Chiede al notaio, esibendogli apposita istanza depositata presso il tribunale, di inserire in atto, in luogo del suo cognome, quello dell'antenato o, eventualmente, aggiungerlo al proprio. Il notaio:   Non può fare quanto richiesto da Tizio Tizi
Tizio vedovo e senza figli è proprietario, tra l'altro, di due alloggi ad uso ufficio. Tizio intende attribuire a titolo di legato un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Caietto e Mevietto. Caietto è figlio del fratello Caio e sottoposto alla potestà dei genitori. Mevietto, orfano, è sottoposto alla tutela di Mevio. Tizio, non avendo fiducia nei genitori di Caietto e nel tutore Mevio, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale, l'amico fidato Sempronio. Tizio si rivolge pertanto al notaio chiedendo se ciò sia possibile e questi gli risponderà che:   La nomina del curatore speciale Sempronio è possibile sia per Caietto che per Mevietto
Tizio vedovo e senza figli è proprietario, tra l'altro, di due alloggi ad uso ufficio. Tizio intende donare un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Caietto e Mevietto. Caietto è figlio del fratello Caio e sottoposto alla potestà dei genitori. Mevietto, orfano, è sottoposto alla tutela di Mevio. Tizio, non avendo fiducia nei genitori di Caietto e nel tutore Mevio, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale per l'amministrazione dei beni donati, l'amico fidato Sempronio. Tizio si rivolge pertanto al notaio chiedendo se ciò sia possibile e questi gli risponderà che:   La nomina del curatore speciale Sempronio è possibile sia per Caietto che per Mevietto
Tizio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole legare al minore Caietto, a lui estraneo, soggetto alla potestà dei genitori Caio e Caia un appartamento in Roma. Tizio, però, non ha alcuna fiducia in Caio e Caia e pertanto intende affidare all'amico fidato Mevio l'amministrazione del bene legato. Tizio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che:   Può nominare Mevio curatore speciale di Caietto per l'amministrazione del bene legato
Tizio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Caietto, a lui estraneo, soggetto alla potestà dei genitori Caio e Caia. Tizio, però, non ha alcuna fiducia in Caio e Caia e pertanto intende affidare all'amico fidato Mevio l'amministrazione dei beni ereditari. Tizio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che:   Può nominare Mevio curatore speciale di Caietto per l'amministrazione dei beni ereditari
Tizio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Caietto, a lui estraneo, soggetto alla potestà dei genitori Caio e Caia. Tizio, però, non ha alcuna fiducia in Caio e Caia e pertanto intende affidare all'amico fidato Mevio l'amministrazione dei beni ereditari. Tizio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che:   Può nominare Mevio curatore speciale di Caietto per l'amministrazione dei beni ereditari
Tizio vende a Caio parte del fondo Tuscolano di sua proprietà. A seguito della vendita la parte di fondo rimasta in proprietà di Tizio è divenuta interclusa. In tal caso Tizio ha diritto di ottenere da Caio il passaggio?   Sì, senza alcuna indennità
Tizio vende a Caio parte del fondo Tuscolano di sua proprietà. A seguito della vendita la parte di fondo trasferita in proprietà a Caio è divenuta interclusa. In tal caso Caio ha diritto di ottenere da Tizio il passaggio?   Sì, senza alcuna indennità
Tizio vende a Caio un immobile per il prezzo di euro duecentocinquantamila da pagare trascorsi due anni dalla trascrizione del contratto, rinunziando contestualmente all'iscrizione dell'ipoteca legale. Caio, dopo un anno dalla trascrizione, rivende a Sempronio lo stesso immobile per il prezzo di euro trecentomila, con atto regolarmente trascritto. Caio, scaduto il termine per adempiere, non paga il prezzo e Tizio, tempestivamente, chiede la risoluzione per inadempimento, trascrivendo la relativa domanda. Nel caso proposto:   L'acquisto di Sempronio non è pregiudicato, perchè è trascritto prima della domanda di risoluzione
Tizio volendo designare, in caso di suo decesso, un tutore al figlio minorenne Tizietto, si reca dal notaio per sapere come procedere alla designazione. Il notaio gli risponderà che:   La designazione può essere fatta per testamento, per atto pubblico o per scrittura privata autenticata
Tizio vuole attribuire a titolo di legato un appartamento a ciascuno dei suoi due nipoti minorenni di cui uno è figlio di suo fratello Caio e sottoposto alla potestà dei genitori, e l'altro, orfano di sua sorella Sempronia, è sottoposto alla tutela di Mevio. Egli vuole inoltre nominare ai minori un curatore speciale per l'amministrazione dei beni legati. Si rivolge quindi al notaio chiedendo se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che la nomina del curatore speciale è:   Possibile per entrambi i minori
Tizio vuole cedere a Caio un capitale di cinquecentomila euro ottenendo come controprestazione il diritto in perpetuo alla corresponsione mensile di duecentocinquanta euro; si reca dal notaio al quale chiede quale sia la forma minima richiesta per la validità di tale contratto. Il notaio risponderà che:   E' necessaria e sufficiente la forma scritta
Tizio vuole cedere a Caio un capitale di euro cinquecentomila ottenendo come controprestazione il diritto alla corresponsione vitalizia di duecentocinquanta euro al mese; si reca dal notaio al quale chiede quale sia la forma minima richiesta per la validità di tale contratto. Il notaio risponderà che:   E' necessaria e sufficiente la forma scritta
Tizio vuole donare al minore Caietto il fondo Tuscolano ma, non avendo alcuna fiducia nei genitori esercenti la potestà sul minore, intende affidare all'amico Mevio l'amministrazione del bene donato. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli dirà che:   Può nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione del bene donato
Tizio vuole donare un appartamento ciascuno a due minori: Caio, soggetto alla potestà dei genitori, e Sempronio, orfano, sottoposto alla tutela dello zio Mevio. Egli vuole inoltre, in entrambi i casi, nominare ai minori un curatore speciale per l'amministrazione dei beni donati. Si rivolge quindi al notaio chiedendo se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che la nomina del curatore speciale è:   Possibile per entrambe le donazioni
Tizio vuole nominare suo erede universale il minore Caietto a lui estraneo ma, non avendo alcuna fiducia nei genitori esercenti la potestà sul minore, intende affidare all'amico Mevio l'amministrazione dei beni ereditari. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli dirà che:   Può nominare Mevio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni ereditari
Tizio vuole riconoscere con atto pubblico il proprio figlio naturale che si trova nelle condizioni previste per essere riconosciuto, ed intende dichiarare di averlo avuto da Caia che non lo ha riconosciuto. Il notaio interpellato risponderà che:   L'atto di riconoscimento di uno solo dei genitori non può contenere indicazioni relative all'altro genitore
Tizio, a garanzia della restituzione di una somma di denaro mutuatagli da Caio, intende costituire ipoteca su un suo fabbricato in corso di costruzione, non ancora censito nel catasto fabbricati. In questo caso:   nell'atto di concessione dell'ipoteca devono essere indicati i dati di identificazione catastale del terreno su cui insiste il detto fabbricato in corso di costruzione e l'ipoteca acquista immediata efficacia
Tizio, a garanzia di un suo debito, concede a favore di Caio ipoteca su un suo immobile. Prima che venga eseguita l'iscrizione ipotecaria Tizio muore. Può Caio ottenere validamente l'iscrizione dell'ipoteca contro il defunto Tizio, prima che risulti trascritto l'acquisto dei beni da parte degli eredi?   Sì
Tizio, aderente ad un consorzio fra imprenditori, ha venduto a Caio la propria azienda. In questo caso, Caio subentra nel contratto di consorzio?   Sì, salvo patto contrario
Tizio, aderente ad un consorzio tra imprenditori, muore. In questo caso, Caio, unico erede testamentario, subentra nel contratto di consorzio?   Sì, salvo patto contrario contenuto nel contratto di consorzio
Tizio, affermato scultore, intende comprare un'abitazione in collina dall'amico Mevio e per l'atto di compravendita viene stabilita la data del 15 marzo 1999. Il 9 gennaio 1999 Tizio, nel disporre per testamento olografo delle proprie sostanze, istituisce erede universale la "Associazione degli artisti inabili" e lega la detta abitazione a Mevio. Dopo una settimana Tizio muore e Mevio, ricevuta comunicazione della pubblicazione del testamento di Tizio, si reca dal notaio Romolo Romani e chiede chiarimenti circa il legato in suo favore; il notaio risponderà che il detto legato è:   nullo, perchè la cosa legata al tempo in cui fu fatto il testamento era già di proprietà del legatario e si trova in proprietà di lui anche al tempo dell'apertura della successione
Tizio, amministratore unico della società "Alfa s.p.a.", produttrice di scarpiere, conclude con Caio, rivenditore dello stesso prodotto, un contratto di vendita relativo ad una scarpiera in legno che abitualmente la società produce e vende. Tenuto conto che tale bene è privo di un prezzo di borsa o di mercato e che le parti non hanno convenuto il prezzo nè il modo di determinarlo, nè esso è stabilito per atto della pubblica autorità, si presume che le parti:   abbiano voluto riferirsi al prezzo normalmente praticato dalla società "Alfa s.p.a."
Tizio, approfittando dello stato di bisogno di Caio, per trarne vantaggio ha acquistato da quest'ultimo un appartamento del valore di 400.000 Euro per il prezzo, a corpo, di 100.000 Euro. Successivamente rivende l'appartamento a Mevio, il quale in buona fede trascrive il suo acquisto. Caio a sua volta agisce per la rescissione del primo contratto e trascrive la domanda di rescissione dopo la trascrizione dell'acquisto di Mevio. La sentenza di rescissione del contratto:   non pregiudica i diritti acquistati da Mevio
Tizio, artista e noto decoratore di esterni, ha spontaneamente, senza autorizzazione nè dell'amministratore nè dell'assemblea condominiale, prestato la propria opera decorando l'intera facciata di un grande fabbricato nel quale è proprietario di un intero piano, decorandolo secondo la propria vena artistica e senza con ciò arrecare un effettivo incremento di valore al fabbricato. Egli si rivolge all'amministratore chiedendo il compenso per l'opera svolta o quantomeno il rimborso delle spese sostenute per stucchi, decori e pitture murali. In questo caso Tizio:   non ha diritto al compenso per l'opera svolta, nè al rimborso delle spese
Tizio, avente diritto alla somministrazione, si è obbligato a dare la preferenza al somministrante nella stipulazione di un successivo contratto per lo stesso oggetto per un termine di quindici anni. Tale patto:   E' valido ma il termine si riduce a cinque anni
Tizio, avente diritto alla somministrazione, si è obbligato per patto espresso a dare la preferenza al somministrante nella stipulazione di un successivo contratto per lo stesso oggetto per un termine di quindici anni. Il patto:   E' valido ed efficace per il minor termine di cinque anni al quale viene ridotto per legge
Tizio, avvocato, e Caio, ingegnere, si recano dal notaio Romolo Romani chiedendogli di ricevere l'atto col quale Tizio intende vendere a Caio il proprio appartamento in Roma. Tizio chiede al notaio di ricevere l'atto senza l'assistenza dei testimoni ma Caio, anche per una certa diffidenza nei confronti di Tizio, non intende assecondare tale richiesta. In questo caso il notaio:   deve ricevere l'atto con l'assistenza dei testimoni poichè manca la concorde volontà delle parti per la rinuncia
Tizio, beneficiario di un legato di specie contenuto nel testamento pubblico dell'assente Caio, può essere ammesso all'esercizio temporaneo dei diritti che gli spetterebbero in dipendenza della morte di Caio?   Sì
Tizio, Caia, Mevia, Sempronio e Filana, unici condomini con pari quota millesimale dell'edificio Beta, si riuniscono in assemblea di seconda convocazione regolarmente costituita per revocare l'amministratore del condominio; non tutti sono d'accordo. A norma del codice civile ed in assenza di pattuizioni diverse l'assemblea:   può deliberare la revoca con il voto di Tizio, Caia e Mevia che rappresentano più della metà del valore dell'edificio, anche con il voto contrario di Sempronio e Filana
Tizio, Caio e Filano sono comproprietari del fondo Corneliano. Filano cede a Mevio la sua quota di comproprietà del suddetto fondo. E' tenuto Mevio a pagare i contributi alle spese necessarie per la conservazione e il godimento del fondo già dovuti da Filano e non versati?   Si, in solido con Filano
Tizio, Caio e Filano, quest'ultimo minore di età, coeredi legittimi di Sempronio, in quale momento possono chiedere la divisione dell'eredità?   In qualunque momento
Tizio, Caio e Sempronio con atto ricevuto dal notaio Romolo Romani hanno proceduto alla divisione dei beni loro pervenuti per successione del padre Mevio. Successivamente Caio, non per propria colpa, subisce evizione derivante da causa anteriore alla divisione. Sono tenuti anche Tizio e Sempronio a ripartire il danno pari al valore del bene evitto?   Sì, salvo che la garanzia per l'evizione sia stata esclusa con clausola espressa nell'atto di divisione
Tizio, Caio e Sempronio hanno costituito una società in accomandita semplice della quale Tizio è socio accomandatario e amministratore, Caio e Sempronio sono i soci accomandanti. La costituzione è avvenuta con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in tempi differenti da tre diversi notai. Poichè l'atto costitutivo non è stato depositato nel termine di legge presso il competente ufficio del registro delle imprese, Caio, la cui sottoscrizione è stata autenticata per prima, si reca dal notaio che ha autenticato la sua sottoscrizione chiedendo chiarimenti per il mancato deposito. Il notaio gli dirà:   che obbligato al deposito era solo Tizio
Tizio, Caio e Sempronio hanno stipulato un contratto di consorzio senza attività esterna. Essi vogliono ora apportare delle modifiche al contratto. A tal fine si rivolgono al notaio Romolo Romani chiedendogli in quale modo possa essere modificato il contratto di consorzio, tenendo conto che il contratto stesso nulla prevede in proposito. Il notaio risponderà loro che le modifiche diverse dalla trasformazione in società dovranno essere effettuate:   per iscritto sotto pena di nullità e con il consenso di tutti i consorziati
Tizio, Caio e Sempronio hanno stipulato un contratto nel quale le prestazioni di ciascuno di loro sono dirette al conseguimento di uno scopo comune. L'annullamento del vincolo del solo Sempronio:   Non importa annullamento del contratto, salvo che la partecipazione di Sempronio debba, secondo le circostanze, considerarsi essenziale
Tizio, Caio e Sempronio in sede di costituzione della società in nome collettivo "La Margherita di Tizio, Caio e Sempronio s.n.c." vogliono inserire nei patti sociali una clausola che limiti la responsabilità di Caio per le obbligazioni sociali e chiedono al notaio se tale patto abbia effetto nei confronti dei terzi. Il notaio richiesto dirà:   Tale patto non ha effetto nei confronti dei terzi
Tizio, Caio e Sempronio in sede di costituzione della società semplice "La Margherita" vogliono inserire nel contratto sociale un patto che escluda la solidarietà di Caio per le obbligazioni sociali assunte dagli altri soci in nome e per conto della società. E' consentito tale patto?   Sì
Tizio, Caio e Sempronio in sede di costituzione della società semplice "La Margherita" vogliono inserire nel contratto sociale un patto che limiti la responsabilità di Caio per le obbligazioni sociali assunte dagli altri soci in nome e per conto della società. E' consentito tale patto?   Sì
Tizio, Caio e Sempronio sono comproprietari di un fondo a favore del quale era stata costituita, dal precedente proprietario, una servitù di passaggio sul limitrofo fondo Tuscolano. Tale servitù viene, però, esercitata soltanto da Tizio mentre Caio e Sempronio non la esercitano, rispettivamente, da oltre vent'anni il primo e da oltre dieci anni il secondo. In tal caso l'uso della servitù da parte del solo Tizio:   Impedisce l'estinzione della stessa riguardo a Tizio, Caio e Sempronio
Tizio, Caio e Sempronio sono comproprietari in ragione di un terzo ciascuno di un edificio composto di sei appartamenti. Volendo procedere alla divisione dell'edificio, chiedono al notaio rogante cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio, che non siano destinate a servire i condomini in misura diversa. Il notaio risponderà che tali spese:   sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salva diversa convenzione
Tizio, Caio e Sempronio sono gli unici soci della società in accomandita semplice " Alfa di Tizio e C. s.a.s.", della quale Tizio è l'unico socio accomandatario e legale rappresentante. I predetti si recano dal notaio al fine di apportare delle modificazioni all'atto costitutivo e gli chiedono a quali obblighi di iscrizione debbano adempiere. Il notaio risponderà che:   Tizio deve richiedere nel termine di trenta giorni all'ufficio del registro delle imprese l'iscrizione delle modificazioni stesse
Tizio, Caio e Sempronio sono gli unici soci della società semplice "La Margherita"; nel contratto sociale si è convenuto che per l'amministrazione è necessario il consenso della maggioranza; questa, tenuto conto che Sempronio è socio d'opera, si determina:   Secondo la parte attribuita a ciascun socio negli utili
Tizio, Caio e Sempronio, comproprietari in ragione di un terzo ciascuno di un edificio composto di nove appartamenti, vogliono procedere alla divisione dell'edificio e chiedono al notaio rogante cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per le innovazioni che non siano gravose nè voluttuarie deliberate dalla maggioranza dei condomini e destinate a servire i condomini in misura diversa. Il notaio risponderà che tali spese:   sono ripartite fra i condomini in proporzione dell'uso che ciascuno può farne
Tizio, Caio e Sempronio, comproprietari in ragione di un terzo ciascuno di un edificio composto di sette appartamenti, vogliono procedere alla divisione dell'edificio e chiedono al notaio rogante cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per la prestazione dei servizi nell'interesse comune dei condomini. Il notaio risponderà che tali spese:   sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salva diversa convenzione
Tizio, Caio e Sempronio, comproprietari in ragione di un terzo ciascuno di un edificio composto di sette appartamenti, vogliono procedere alla divisione dell'edificio. Essi chiedono al notaio cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio destinate a servire i condomini in misura diversa. Il notaio risponderà che tali spese:   sono ripartite fra i condomini in proporzione dell'uso che ciascuno può farne
Tizio, Caio e Sempronio, imprenditori, intendono concludere un contratto di consorzio e chiedono al notaio d'inserire una clausola che, in caso di trasferimento dell'azienda di uno dei consorziati, escluda il subentro dell'acquirente nel contratto di consorzio. Il notaio risponderà che tale clausola:   Può essere inserita
Tizio, Caio e Sempronio, soci della società "Alfa società in nome collettivo di Tizio", con scrittura privata autenticata dal notaio Romolo Romani deliberano il trasferimento della sede della società da Roma a Milano. Gli stessi chiedono al notaio se tale modificazione sia opponibile ai terzi anche prima della sua iscrizione nel registro delle imprese. Il notaio risponde:   no, a meno che si provi che i terzi ne erano a conoscenza
Tizio, Caio e Sempronio, unici eredi legittimi di Mevio, si recano dal notaio al fine di revocare l'atto con il quale Mevio, poco prima di morire, aveva costituito la "Fondazione Alfa". Può il notaio ricevere l'atto di revoca?   No
Tizio, Caio, Mevio e Filano, chiamati per legge all'eredità di Sempronio in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Tizio e Caio per l'intera quota a ciascuno di loro devoluta, Filano per un sesto della quota devolutagli e Mevio per la metà della sua quota. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Tizio e Caio
Tizio, Caio, Mevio e Filano, chiamati per legge all'eredità di Sempronio in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Tizio e Filano per l'intera quota a ciascuno di loro devoluta, Caio per un quarto della quota devolutagli e Mevio per la metà della sua quota. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Tizio e Filano
Tizio, Caio, Mevio e Sempronio sono comproprietari in ragione di un quarto ciascuno di un edificio composto di nove appartamenti. Volendo procedere alla divisione dell'edificio, chiedono al notaio rogante cosa preveda il codice civile in ordine alla ripartizione delle spese necessarie per le innovazioni che non siano gravose nè voluttuarie deliberate dalla maggioranza dei condomini e destinate a servire i condomini in misura uguale. Il notaio risponderà che tali spese:   sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salva diversa convenzione
Tizio, Caio, Mevio e Sempronio, comproprietari in quote uguali di un appezzamento di terreno, hanno contratto un'obbligazione in solido per la cosa comune. Tizio, che ha pagato l'intero debito, non ha ottenuto il rimborso per quote dagli altri tre. In caso di divisione del terreno in oggetto, Tizio:   concorre nella divisione per una maggiore quota corrispondente al suo diritto verso gli altri condividenti
Tizio, Caio, Sempronio e Filano, chiamati per legge all'eredità di Mevio in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Tizio e Filano per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta, Caio per un quarto della quota devolutagli e Sempronio per l'intera sua quota. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Sempronio
Tizio, celibe e privo di ascendenti e discendenti, muore nell'anno 2000, lasciando a sé superstiti cinque fratelli germani e un fratello unilaterale. In mancanza di testamento, l'eredità si devolve:   per due undicesimi ciascuno ai cinque fratelli germani e per un undicesimo al fratello unilaterale
Tizio, celibe e senza discendenti nè ascendenti, volendo disporre delle proprie sostanze per testamento si reca dal notaio e gli manifesta la volontà di nominare suo erede universale Sempronio, figlio della premorta sorella Caia, sottoponendo la disposizione testamentaria alla condizione risolutiva che l'istituito non prosegua per almeno dieci anni dopo la morte del testatore l'assegnazione del "Premio Annuale Tizio" a favore di uno studente meritevole e bisognoso. Il notaio dirà che l'istituzione di Sempronio:   può farsi sotto la condizione risolutiva prospettata da Tizio, trattandosi di condizione possibile e lecita
Tizio, celibe e senza discendenti nè ascendenti, volendo disporre delle proprie sostanze per testamento, si reca dal notaio manifestando la volontà di nominare suo unico erede universale il nipote Filano, figlio del fratello Caio, sotto la condizione sospensiva che non conceda in locazione un determinato immobile, ricompreso nell'asse ereditario, per tre anni dall'apertura della successione. Il notaio dirà che:   può farsi sotto la condizione sospensiva voluta da Tizio, non trattandosi di condizione impossibile o illecita
Tizio, celibe e senza figli e noto per la sua irremovibile risolutezza, essendo ormai giunto in età avanzata, fa un testamento olografo con il quale lascia l'universalità dei suoi beni alle tre sorelle, in comune e in parti uguali fra loro, e lega il diritto di abitazione per la durata di dieci anni alla fedele collaboratrice domestica Caia; inoltre, per essere coerente con i principi che hanno informato tutta la sua vita, nella quale non ha mai ceduto a ripensamenti, Tizio, prima di sottoscrivere il testamento rinunzia espressamente alla facoltà di mutare le disposizioni nello stesso contenute; tale clausola:   non ha effetto
Tizio, celibe e senza figli viventi, che vive con suo nipote Caio, figlio del suo figlio premorto Filano, dona la casa dove abita alla sua convivente Filana. Dopo un anno dalla donazione, non avendo più buoni rapporti con Filana, Tizio si reca dal notaio per sapere se la donazione può essere revocata; il notaio risponderà che:   la donazione non può essere revocata perchè Tizio al tempo della donazione aveva notizia dell'esistenza del nipote Caio
Tizio, celibe e senza figli, è il più famoso commerciante d'arte antica di Roma ed ha sempre esercitato tale attività sotto la ditta formata dal suo nome e cognome che ormai ha raggiunto notorietà internazionale. Egli, prima di morire ultranovantenne, ha nominato erede universale l'estraneo Caio il quale vorrebbe continuare ad esercitare l'attività ereditata sotto la vecchia ditta per sfruttarne la notorietà, nulla disponendo il testamento al riguardo. In questo caso la ditta:   si trasmette a Caio
Tizio, celibe e senza figli, ha donato a Filano tutti i suoi beni immobili. Sei mesi dopo la donazione scopre di avere un figlio, Caietto, già concepito al momento della donazione e lo riconosce quale suo figlio naturale un mese dopo. Tizio si reca dal notaio per sapere se la donazione può essere revocata; il notaio risponderà che:   la donazione può essere revocata con azione proposta entro cinque anni dal giorno dell'avvenuto riconoscimento
Tizio, celibe e senza figli, ha donato all'estraneo Filano il proprio appartamento in Roma per riconoscenza verso il donatario dei molti favori dallo stesso ricevuti. Successivamente Tizio, che all'epoca della donazione era un facoltoso imprenditore, viene a trovarsi in stato di bisogno e non è più in grado di provvedere al proprio mantenimento. In questo caso il donatario è tenuto a prestare gli alimenti al donante?   No, trattandosi di donazione rimuneratoria
Tizio, celibe e senza figli, muore lasciando a sè superstiti solo Tizione, genitore del padre premorto di Tizio, e Caio, genitore della madre premorta di Tizio. Avendo Tizio disposto per testamento di tutte le sue sostanze a favore della sua convivente Sempronia, Tizione e Caio si recano dal notaio per sapere se la legge riserva loro una quota di eredità o altri diritti nella successione di Tizio. Il notaio risponderà che:   La legge riserva a loro favore la quota di un terzo del patrimonio nella quale succedono in parti uguali
Tizio, celibe e senza figli, senza ascendenti in vita e fratello di Mevio, ha nominato erede universale l'estraneo Sempronio, il quale dopo due mesi dall'apertura della successione accetta l'eredità e dopo altri due mesi vende un immobile caduto in successione. Sei anni dopo la vendita del suddetto immobile Mevio intende impugnare il testamento del fratello per incapacità di testare. Tale impugnazione:   si è prescritta nel termine di cinque anni dal giorno in cui e' stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie
Tizio, celibe, e Caia, nubile, si recano dal notaio al fine di riconoscere, con effetto immediato, quale loro figlio naturale il diciassettenne Filano, attualmente all'estero, e chiedono se ciò sia possibile. Il notaio risponderà:   Che il riconoscimento del figlio che ha compiuto i sedici anni non produce effetto senza il suo assenso
Tizio, celibe, ha donato alla sorella Tizia la villa di sua proprietà in Roma; un anno dopo la donazione scopre di avere un figlio di tre anni che riconosce immediatamente. Tizio si reca quindi dal notaio per sapere se può revocare la donazione; il notaio risponderà che:   la donazione può essere revocata con azione proposta entro cinque anni dal giorno dell'avvenuto riconoscimento, salvo che si provi che al tempo della donazione Tizio aveva notizia dell'esistenza del figlio
Tizio, celibe, ha donato all'amico Filano un fondo rustico in Roma; sei mesi dopo la donazione la sua convivente Sempronia gli comunica che diverrà padre. Tizio, dopo la nascita del figlio, che riconosce dopo un mese dalla nascita, si reca dal notaio per sapere se la donazione può essere revocata; il notaio risponderà che:   la donazione può essere revocata
Tizio, celibe, senza figli e senza ascendenti, il 10 dicembre 1992, con testamento pubblico ricevuto da notaio, istituisce erede universale la convivente Mevia. Col trascorrere del tempo, Mevia, che ha intuito il contenuto del testamento, è sempre più preoccupata che Tizio possa avere un ripensamento e disporre di tutte le proprie sostanze, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, a favore dell'unico fratello Mevio, da poco tornato dopo un lungo periodo in cui non se ne erano avute più notizie. Tizio, per tranquillizzare Mevia, decide di rinunziare alla facoltà di mutare le disposizioni testamentarie contenute nel testamento del 10 dicembre 1992; a tal fine si reca dal notaio e gli chiede di ricevere l'atto di rinunzia, manifestandogli però l'esigenza della massima riservatezza e quindi che nessuno assista all'atto stesso. Il notaio risponderà:   che Tizio non può in alcun modo rinunziare alla facoltà di mutare le disposizioni testamentarie e che ogni clausola o condizione contraria non ha effetto
Tizio, che è socio dell'associazione riconosciuta denominata "Primavera", intende trasmettere tale sua qualità all'amico Filano; raggiunti gli opportuni accordi Tizio e Filano si recano dal notaio per sapere se i loro programmi sono realizzabili. Il notaio risponderà loro:   Che la qualità di associato non è trasmissibile, salvo che la trasmissione sia consentita dall'atto costitutivo o dallo statuto
Tizio, che ha comprato una quota della società semplice "La Margherita" già costituita da oltre cinque anni, viene chiamato a rispondere con gli altri soci per una obbligazione sociale anteriore all'acquisto della sua qualità di socio. In assenza di specifiche pattuizioni al riguardo, Tizio:   Risponde con gli altri soci per tale obbligazione
Tizio, che intende fare testamento pubblico, chiede al notaio se può nominare esecutore testamentario il legatario Filano. Il notaio risponderà:   Che il legatario può essere nominato esecutore testamentario
Tizio, che intende fare testamento pubblico, chiede al notaio se può nominare esecutore testamentario il suo amico inabilitato Filano. Il notaio risponderà che:   Filano non può essere nominato esecutore testamentario perchè non ha la piena capacità di obbligarsi
Tizio, che non ha mai fatto testamento, non ha mai avuto figli ed è vedovo di Caia. Egli è figlio naturale di Primo e Seconda, entrambi viventi, ma è stato riconosciuto solo dalla madre. Alla sua morte la sua eredità sarà per legge devoluta:   solo alla madre Seconda
Tizio, che si è obbligato a mantenere ferma una proposta contrattuale per un certo tempo, diviene incapace prima che sia scaduto il termine fissato. In questo caso la proposta:   resta efficace, salvo che la natura dell'affare o altre circostanze escludano tale efficacia
Tizio, chiamato per legge unitamente al fratello Sempronio, all'eredità del padre Caio, si reca dal notaio manifestandogli la volontà di rinunziare all'eredità, facendogli tuttavia presente che egli si ritiene già soddisfatto delle sue ragioni sull'eredità avendo sottratto la preziosa collezione di francobolli del padre facente parte dell'asse ereditario. Il notaio gli dirà:   Che avendo sottratto beni spettanti all'eredità egli è decaduto dalla facoltà di rinunziarvi ed è divenuto erede puro e semplice
Tizio, chiamato per testamento all'eredità di Caio, ha accettato la suddetta eredità puramente e semplicemente. Sempronio era creditore verso il defunto di una cospicua somma di denaro a titolo di risarcimento del danno; Mevio è invece creditore verso Tizio di una somma di denaro a titolo di mutuo. In tale caso, non offrendo il patrimonio di Tizio sufficienti garanzie di solvibilità:   Sempronio, e non anche Mevio, può esercitare il diritto alla separazione dei beni del defunto da quelli dell'erede
Tizio, coltivatore diretto, pieno ed esclusivo proprietario del fondo Corneliano, su cui ha una fiorente piantagione di mais, intende donare al vicino Caio, la proprietà della piantagione, senza però trasferirgli la proprietà del fondo. A tal fine, Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono se la loro volontà possa trovare attuazione. Il notaio risponderà:   No, in quanto la proprietà della piantagione non può essere trasferita separatamente dalla proprietà del suolo
Tizio, commerciante d'auto, dovendo partire per un viaggio d'affari, consegna in deposito a Caio, la sua nuovissima Ferrari, affinchè gliela custodisca ed al suo rientro gliela restituisca. Due giorni dopo la partenza di Tizio, Caio scopre che la Ferrari, in realtà, è stata rubata al suo amico Antonio e denunzia allo stesso il deposito fatto presso di sè. In tal caso, Caio:   è liberato se restituisce la Ferrari a Tizio decorsi dieci giorni dalla denunzia senza che gli sia stata notificata opposizione
Tizio, commerciante di ghiaia, la vende abitualmente al prezzo di mercato ai costruttori edili della zona. Caio, già cliente di Tizio ma che da molti anni non si rifornisce da lui per tale materiale, si reca da Tizio e acquista tre tonnellate di ghiaia convenendo tempi e modalità di consegna, senza però determinare il prezzo della ghiaia nè convenire il modo di determinarlo. Tale contratto è:   valido, e si presume che Caio e Tizio abbiano voluto riferirsi al prezzo normalmente praticato da quest'ultimo
Tizio, committente, durante una verifica nel corso dell'esecuzione dell'opera, ha accertato che essa non procede secondo le condizioni stabilite dal contratto d'appalto e a regola d'arte; egli ha pertanto intimato per iscritto all'appaltatore Caio di conformarsi entro un congruo termine alle suddette condizioni. Il termine assegnato da Tizio trascorre senza che Caio abbia iniziato a porre rimedio alle irregolarità; in tal caso:   il contratto di appalto è risolto, salvo il diritto del committente al risarcimento del danno
Tizio, committente, ha concluso con l'appaltatore Caio un contratto di appalto per la costruzione di una villetta. Sempronio è un muratore dipendente di Caio al quale questi deve ancora pagare la somma di cinquemila euro per il lavoro svolto nella costruzione della villetta. Tizio ha nei confronti di Caio un debito di tremila euro derivante dal contratto di appalto. In tal caso Sempronio per conseguire quanto è a lui dovuto:   oltre che contro Caio, può proporre azione diretta anche contro Tizio fino alla concorrenza del debito che Tizio ha verso Caio nel tempo in cui Sempronio propone la domanda
Tizio, committente, ha concluso con l'imprenditore Caio un contratto di appalto per la costruzione di un edificio autorizzandolo a dare in subappalto l'esecuzione dell'opera. Caio subappalta a Sempronio i lavori di costruzione dell'edificio. Trascorsi tre anni dal compimento dell'opera, Tizio denunzia tempestivamente a Caio la presenza di crepe e cedimenti strutturali. In questo caso Caio, a norma del codice civile:   per agire in regresso nei confronti di Sempronio deve, sotto pena di decadenza, comunicargli la denunzia entro sessanta giorni dal ricevimento
Tizio, committente, ha stipulato con Caio, appaltatore, un contratto d'appalto per l'esecuzione di un'opera, stabilendo che la materia necessaria per detta esecuzione sia fornita da Tizio. Nel corso dell'opera, Caio scopre nella materia fornita da Tizio difetti tali da compromettere la regolare esecuzione dell'opera stessa. Caio deve pertanto:   dare pronto avviso al committente Tizio dei difetti della materia da questi fornita
Tizio, committente, ha stipulato con il costruttore Caio un contratto di appalto per la costruzione di un fabbricato su un terreno di proprietà dello stesso Tizio. Diciannove anni dopo il compimento dell'opera essa presenta evidente pericolo di rovina. In tal caso l'appaltatore:   non è responsabile nei confronti del committente e dei suoi aventi causa
Tizio, comprata la proprietà del fondo Corneliano, ha in seguito contratto matrimonio con Tizia il 4 maggio 1990, senza porre in essere alcuna convenzione matrimoniale. Dal gennaio all'aprile 1990, Tizio aveva realizzato su detto fondo una villetta utilizzando materiale di proprietà di Mevio, il quale ne era a conoscenza fin dall'inizio dei lavori. Nel luglio 1990 Tizio ha dovuto far sostituire tutti gli infissi e parte del tetto a tegole della villetta. Essendosi successivamente prospettata l'opportunità di vendere la proprietà della villetta separatamente dalla proprietà del terreno su cui essa insiste, Tizio chiede al notaio chi deve intervenire nel relativo atto quale parte venditrice. Il notaio risponderà:   solo Tizio
Tizio, compratore del fondo Tuscolano, viene a conoscenza che la cosa vendutagli risulta gravata da garanzie reali non dichiarate dal venditore e dal compratore stesso ignorate al momento dell'acquisto. A norma del codice civile Tizio, che ha già pagato integralmente il prezzo, quale tra i seguenti rimedi può adottare?   Può far fissare dal giudice un termine alla scadenza del quale, se la cosa non è liberata, il contratto è risoluto con obbligo del venditore di risarcire il danno
Tizio, compratore del fondo Tuscolano, viene a conoscenza che la cosa vendutagli risulta gravata da ipoteca non dichiarata dal venditore e da lui stesso ignorata al momento dell'acquisto. A norma del codice civile Tizio, che ha già pagato integralmente il prezzo, quale tra i seguenti rimedi può adottare?   Può far fissare dal giudice un termine alla scadenza del quale, se la cosa non è liberata, il contratto è risoluto con obbligo del venditore di risarcire il danno
Tizio, compratore del fondo Tuscolano, viene a conoscenza che la cosa vendutagli risulta gravata da vincoli derivanti da sequestro non dichiarati dal venditore e dal compratore stesso ignorati al momento dell'acquisto. A norma del codice civile Tizio, che ha già integralmente pagato il prezzo, quale tra i seguenti rimedi può adottare?   Può far fissare dal giudice un termine alla scadenza del quale, se la cosa non è liberata, il contratto è risoluto con obbligo del venditore di risarcire il danno
Tizio, comproprietario di un fondo, ha concesso, senza il consenso dell'altro comproprietario, una servitù di passaggio in favore del limitrofo fondo di proprietà di Caio. Possono gli eredi di Tizio porre impedimento all'esercizio del diritto concesso solo da quest'ultimo?   No
Tizio, comproprietario di un fondo, ha concesso, senza il consenso dell'altro comproprietario, una servitù di passaggio in favore del limitrofo fondo di proprietà di Caio. Può lo stesso Tizio porre impedimento all'esercizio del diritto concesso solo da lui?   No
Tizio, comproprietario insieme a Caio e Mevio in parti uguali di una casa d'abitazione, sostiene le spese per il ripristino del vecchio tetto pericolante. Tizio, terminati i lavori nell'osservanza della normativa edilizia vigente, si reca dagli altri due comproprietari al fine di ottenere il rimborso delle spese loro spettanti in proporzione. Caio e Mevio, che avevano sempre trascurato di provvedere alla riparazione del tetto, rifiutano di rimborsare le spese e richiedono a Tizio il risarcimento del danno sostenendo che non avevano autorizzato i lavori eseguiti. In questo caso Tizio:   ha diritto al rimborso delle spese
Tizio, comproprietario unitamente a Sempronio, Mevio e Filano di un vecchio frantoio, intende rinunziare alla sua quota di comproprietà per non partecipare alle spese di ripristino e ampliamento del frantoio deliberate a maggioranza da Sempronio, Mevio e Filano secondo le norme di legge. Tizio, qualora rinunziasse alla sua quota di comproprietà sul frantoio, si libererebbe dall'obbligo di contribuire alle spese stesse?   Sì, ma la rinunzia non gli gioverebbe qualora le avesse anche tacitamente approvate
Tizio, con contratto per persona da nominare, ha acquistato da Caio un bene mobile. Successivamente, nel termine stabilito, è stata fatta validamente la dichiarazione di nomina in favore di Sempronio. Quest'ultimo acquista i diritti e assume gli obblighi derivanti dal contratto con effetto dal momento in cui:   Il contratto per persona da nominare fu stipulato
Tizio, con materiali propri, fa in buona fede una costruzione che ricade interamente sul fondo Tuscolano, di proprietà di Caio, da un anno all'estero per lavoro. Trascorsi tre anni dal giorno in cui ebbero inizio i lavori, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione; il notaio risponderà che:   La costruzione appartiene a Caio, in quanto proprietario del fondo
Tizio, con materiali propri, fa una costruzione che ricade interamente sul fondo Tuscolano, di proprietà di Caio, che ne viene a conoscenza ma non si oppone, nè chiede la rimozione della costruzione. Trascorso un anno dal giorno in cui ebbe inizio la costruzione, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la costruzione stessa; il notaio risponderà che:   La costruzione appartiene a Caio, proprietario del fondo
Tizio, con materiali propri, fa una costruzione che ricade interamente sul fondo Tuscolano, di proprietà di Caio, che ne viene a conoscenza. Trascorsi tre anni dal momento in cui ebbero inizio i lavori, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione, precisando che non ne è stata domandata da Caio la rimozione; il notaio risponderà che:   La costruzione appartiene a Caio, proprietario del fondo
Tizio, con materiali propri, fa una costruzione che ricade interamente sul suolo edificatorio Tuscolano, di proprietà di Caio, che ne viene a conoscenza dopo tre anni. Trascorsi altri otto anni, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione, precisando che non ne è stata domandata da Caio la rimozione; il notaio risponderà che:   La costruzione appartiene a Caio, in quanto proprietario del fondo
Tizio, con materiali propri, fa una costruzione che ricade interamente sul suolo edificatorio Tuscolano, di proprietà di Caio, che ne viene a conoscenza dopo un anno. Trascorsi altri cinque anni, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione, precisando che non ne è stata domandata da Caio la rimozione; il notaio risponderà che:   La costruzione appartiene a Caio, in quanto proprietario del fondo
Tizio, con testamento olografo pubblicato dal notaio Romolo Romani, ha legato all'amico Caio la Ferrari "Maranello" di sua proprietà. Al momento dell'apertura della successione detta Ferrari è andata completamente distrutta nell'incendio nel quale Tizio perse la vita. In tal caso, a norma del codice civile:   il legato a favore di Caio non ha effetto
Tizio, con testamento olografo pubblicato dal notaio Romolo Romani, ha legato all'amico Caio la Maserati e la Ferrari di sua proprietà. Al momento dell'apertura della successione detta Ferrari è andata completamente distrutta nell'incendio nel quale Tizio ha perso la vita. In tal caso, a norma del codice civile:   il legato a favore di Caio ha effetto solo per la Maserati
Tizio, con testamento olografo pubblicato dal notaio Romolo Romani, ha legato all'amico Caio la piena proprietà del suo appartamento in Roma, locato a Sempronio. A norma del codice civile, da quale momento sono dovuti a Caio i canoni di locazione?   Dal momento della morte di Tizio
Tizio, con un contratto nullo per difetto di forma, ma trascritto, vende a Caio, acquirente in buona fede, il fondo Tuscolano di sua proprietà e glielo consegna. Cosa accade se dopo undici anni Tizio pretende da Caio la restituzione del fondo Tuscolano?   Tizio può domandare la nullità della vendita e quindi ottenere la restituzione del fondo Tuscolano in quanto l'usucapione a favore di Caio non si è ancora verificata e l'azione di nullità è imprescrittibile
Tizio, con vendita simulata, trasferisce a Caio il fondo Tuscolano. Sempronio creditore di Caio procede al pignoramento del fondo Tuscolano. Può Tizio far valere la simulazione nei confronti di Sempronio?   No, se Sempronio era in buona fede
Tizio, concessionario di una casa automobilistica, ha venduto alcune automobili a privati utilizzando formulari predisposti in maniera uniforme dal proprio fornitore e imposti da quest'ultimo ai concessionari nei rapporti con la clientela. Gli acquirenti hanno ottenuto la declaratoria di inefficacia di alcune clausole vessatorie, contenute in detti formulari, dichiarate abusive. In questo caso Tizio, secondo il codice civile:   Ha diritto di regresso nei confronti del fornitore per i danni che ha subito in conseguenza della declaratoria di inefficacia delle clausole dichiarate abusive
Tizio, concessionario Fiat che normalmente pratica il prezzo di listino, nell'ambito di una campagna pubblicitaria, con la quale promuove la vendita delle autovetture offrendo in omaggio un portachiavi in argento, conclude con Caio un contratto avente ad oggetto l'acquisto da parte di quest'ultimo di una autovettura Fiat Punto senza determinare il prezzo, nè convenire il modo di determinarlo. In tale ipotesi:   si presume che le parti abbiano voluto riferirsi al prezzo di listino normalmente praticato dal venditore
Tizio, conduttore di un immobile concessogli in locazione dal proprietario Caio, vi ha effettuato, senza il consenso di quest'ultimo, lavori di trasformazione riservati dal contratto di locazione al proprietario, ma senza volere disconoscere il possesso di Caio. In tal modo, Tizio ha mutato la sua detenzione in possesso?   No
Tizio, coniugato con Caia dalla quale ha avuto un unico figlio, Sempronio, dispone delle proprie sostanze con testamento olografo. Egli lega alla fedele domestica Mevia, ormai settantenne, gli alimenti, senza alcuna specificazione a riguardo, e istituisce eredi universali, in parti uguali fra loro, Caia e Sempronio. Morto Tizio, Caia si reca dal notaio Romolo Romani e, dopo avergli presentato il testamento olografo di Tizio per la pubblicazione, gli domanda cosa comprende il legato di alimenti a favore di Mevia. Il notaio risponderà che, non avendo Tizio altrimenti disposto, gli alimenti a Mevia devono esserle assegnati:   in proporzione del bisogno di Mevia e delle condizioni economiche di Caia e Sempronio, e non devono tuttavia superare quanto sia necessario per la vita di Mevia, avuto però riguardo alla sua posizione sociale
Tizio, coniugato con Caia in regime di comunione legale dei beni, ha prelevato dal patrimonio comune la somma di euro cinquecentomila per adempiere ad una obbligazione da lui contratta prima del matrimonio. Scioltasi la comunione Caia si reca dal notaio il quale, riguardo alla somma prelevata, le dirà che Tizio:   E' tenuto a rimborsare alla comunione la somma prelevata
Tizio, coniugato con Caia in regime di separazione dei beni, dovendosi recare all'estero per lavoro, le ha conferito procura ad amministrare tutti i suoi beni immobili, con l'obbligo di rendere conto dei frutti. Caia:   E' tenuta verso Tizio secondo le regole del mandato
Tizio, coniugato con Calpurnia e senza figli , muore il 16 febbraio 1978 senza testamento. Tizio lascia, inoltre: - Martino, figlio di primo letto di Calpurnia; - Filana, figlia di Martina, sorella defunta della madre premorta Tiziona. Non essendovi altri parenti o affini, in questo caso l'eredità si devolve in favore di:   Calpurnia
Tizio, coniugato con Calpurnia e senza figli , muore il 28 gennaio 1990 senza testamento. Tizio lascia, inoltre: - Sempronia, sorella unilaterale del padre premorto Tizione; - Caio, fratello germano della madre premorta Caia; - Martino e Filana, suoi fratelli germani. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredità si devolve in favore di:   Calpurnia, Martino e Filana
Tizio, coniugato con Mevia, ha volontariamente ucciso Caia, alla quale un tempo era legato da vincolo di matrimonio. Supponendo che Caia lo abbia nominato erede, Tizio è escluso dalla successione come indegno?   Sì, in ogni caso
Tizio, coniugato con Sempronia e senza figli , muore il 16 gennaio 1978 senza testamento. Tizio lascia, inoltre: - Calpurnio, fratello del padre premorto Tizione; - Filana, figlia di Martina, sorella defunta della madre premorta Tiziona. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredità si devolve in favore di:   Sempronia
Tizio, coniugato con Sempronia e senza figli , muore il 31 gennaio 1979 senza testamento. Tizio lascia, inoltre: - Calpurnia, sorella del padre premorto Tizione; - Martino, fratello germano; - Filana, sorella unilaterale. Non essendovi altri parenti, in questo caso l'eredità si devolve in favore di:   Sempronia, Martino e Filana
Tizio, coniugato con Sempronia, ha costituito in fondo patrimoniale un fabbricato ereditato da suo padre Tizione, senza stabilire niente in ordine alla proprietà e all'amministrazione dello stesso. A seguito della cessazione degli effetti civili del loro matrimonio, Tizio e Sempronia, si recano dal notaio per vendere a Caio il suddetto fabbricato; essi fanno presente al notaio che dal loro matrimonio sono nati Tizietto e Tizietta rispettivamente di 10 e 7 anni. Il notaio dice loro che il fabbricato:   può essere alienato esclusivamente con il consenso di Tizio e Sempronia e con l'autorizzazione concessa dal giudice, con provvedimento emesso in camera di consiglio, nei soli casi di necessità od utilità evidente
Tizio, coniugato con Tizia e padre di Tizietto e Tizietta, ha redatto un testamento olografo con il quale ha istituito eredi nelle quote di legittima la moglie e i due figli e nella disponibile l'estranea Caia. Egli ha inoltre diviso tutto il suo patrimonio tra Caia e i due figli escludendo dalla divisione la moglie. Sottopone il testamento all'esame del notaio il quale gli spiega che la divisione da lui effettuata è nulla perchè:   Non vi ha compreso la moglie Tizia
Tizio, coniugato con Tizia in comunione legale dei beni, con il consenso della moglie, ha prelevato dal patrimonio oggetto della comunione legale una somma per provvedere alla ristrutturazione di un proprio immobile personale. In tale ipotesi Tizio:   deve provvedere al rimborso della somma alla comunione al momento dello scioglimento della comunione stessa; tuttavia il giudice può autorizzare il rimborso in un momento anteriore se l'interesse della famiglia lo esige
Tizio, coniugato con Tizia in comunione legale dei beni, ha prelevato dal patrimonio oggetto di tale comunione la somma di euro cinquemila per adempiere un onere gravante su un suo immobile personale in quanto pervenutogli per donazione. Volendo Tizio e Tizia adottare il regime della separazione dei beni e pervenire alla divisione dei beni della comunione, si recano dal notaio il quale, riguardo alla somma prelevata da Tizio, dirà loro:   che Tizio è tenuto a rimborsare alla comunione la somma prelevata
Tizio, coniugato con Tizia, muore senza lasciare figli e lasciando a sè superstite, oltre alla moglie, il padre Caio. Avendo Tizio disposto per testamento di tutte le sue sostanze a favore di Tizia, Caio si reca dal notaio per sapere se la legge gli riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione del proprio figlio legittimo Tizio. Il notaio risponderà che:   La legge riserva a suo favore un quarto del patrimonio
Tizio, coniugato in regime di comunione legale dei beni con Tizia, fa edificare un fabbricato su un suolo di proprietà di Caio, utilizzando materiali di Mevio, il quale, unitamente a Caio, ne viene a conoscenza dopo un anno. Trascorso un altro anno, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene detto fabbricato, precisando che Caio non ne ha domandato la rimozione mentre Mevio ha rivendicato i materiali tre mesi prima. Il notaio risponderà che il fabbricato appartiene a:   Caio
Tizio, coniugato in regime di comunione legale dei beni, senza il necessario consenso della moglie Tizia, compie un atto eccedente l'ordinaria amministrazione, dal quale sorge un credito a favore di Caio. Considerato che Caio non può soddisfarsi sui beni personali di Tizio, essendo lo stesso nullatenente, i beni della comunione rispondono dell'obbligazione contratta da Tizio?   Sì, fino al valore corrispondente alla quota di Tizio
Tizio, contadino delle Langhe, mediante raggiri, ha venduto a Caio, allevatore di polli, 80 kg di fagioli borlotti facendo pagare all'ignaro Caio un prezzo di molto superiore a quello di mercato. Tenuto conto che Caio, anche senza i raggiri, avrebbe comunque concluso il contratto con Tizio, ma a condizioni diverse:   il contratto è valido, ma Tizio, contraente in mala fede, risponde dei danni
Tizio, contro il quale è già stato promosso giudizio di inabilitazione, non ancora conclusosi ma nel corso del quale è già stato nominato un curatore provvisorio nella persona di Sempronio, intende stipulare con la sua futura moglie Caia una convenzione matrimoniale per la scelta del regime della separazione dei beni. Il notaio preciserà:   Che per la validità della stipulazione è necessaria l'assistenza del curatore provvisorio già nominato
Tizio, creditore ipotecario di Caio, pur sussistendo il credito garantito, non procede nei termini alla rinnovazione dell'ipoteca. Spirato il termine per la rinnovazione, Caio ha trasferito a terzi l'immobile oggetto di ipoteca. Tizio:   Può procedere a una nuova iscrizione e l'ipoteca prende grado dalla data della nuova iscrizione, ma questa non può essere presa contro il terzo acquirente dell'immobile ipotecato che ha trascritto il proprio titolo di acquisto
Tizio, creditore, ai fini dell'iscrizione ipotecaria ha eletto domicilio in Roma, via Marconi. Cosa deve fare per variare il domicilio eletto, sostituendone un altro nella stessa circoscrizione ?   Una dichiarazione risultante da atto ricevuto o autenticato da notaio che deve rimanere depositata nell'ufficio del conservatore
Tizio, curatore dell'eredità giacente, alla quale per testamento è stato chiamato quale unico erede Caio residente in Milano, ha urgente necessità di vendere i titoli di credito facenti parte del compendio ereditario e per i quali l'autorità giudiziaria aveva disposto il deposito presso una Cassa di risparmio. Il notaio, richiesto da Tizio, di dare ragguagli in merito, risponderà che la competenza ad autorizzare la vendita è:   Del tribunale del luogo in cui si è aperta la successione
Tizio, debitore di Caio di una somma di danaro, allo scadere del termine pattuito effettua il pagamento a quest'ultimo di quanto dovutogli, ignorando che nel periodo intercorso tra il sorgere dell'obbligazione e il termine di adempimento, Caio è stato interdetto e gli è stato nominato un tutore senza la previsione di particolari disposizioni o eccezioni. In questa ipotesi, Tizio è comunque liberato dalla sua obbligazione?   No, salvo che provi che ciò che fu pagato è stato rivolto a vantaggio di Caio
Tizio, debitore di Caio di una somma di denaro, con il consenso di quest'ultimo, in luogo della prestazione dovuta, trasferisce a Caio la proprietà di un bene mobile. In quale momento può considerarsi estinta l'obbligazione originaria di Tizio?   Nel momento in cui Tizio esegue la prestazione diversa
Tizio, debitore di Caio, aliena, a titolo gratuito, a Sempronio l'unico bene immobile di sua proprietà. Quali presupposti si richiedono affinché il creditore Caio possa validamente esperire l'azione revocatoria ordinaria?   Occorre che l'atto di disposizione arrechi pregiudizio alle ragioni del creditore e che sussista nel debitore la conoscenza del pregiudizio che l'atto arreca
Tizio, debitore di Caio, esegue il pagamento a Sempronio che non è legittimato a riceverlo nè appare tale. Caio approfitta del pagamento. In tale caso:   Tizio è liberato
Tizio, debitore di Caio, gli assegna un nuovo debitore, Sempronio, il quale si obbliga verso Caio. Tizio è liberato dalla sua obbligazione?   No, salvo che Caio dichiari espressamente di liberarlo
Tizio, debitore di Caio, ha delegato Sempronio per eseguire il pagamento. In questo caso:   Sempronio può obbligarsi verso Caio, salvo che Tizio l'abbia vietato
Tizio, debitore di Caio, Sempronio e Mevio complessivamente della somma di centomila Euro, li ha incaricati di liquidare tutte le sue attività, immobili compresi, e di ripartirne tra di loro il ricavato in soddisfacimento dei loro crediti. Se Tizio, avendo dichiarato di cedere tutti i suoi beni, ha dissimulato parte notevole di essi:   la cessione dei beni ai creditori può essere annullata
Tizio, debitore di Caio, Sempronio e Mevio complessivamente della somma di centomila Euro, li ha incaricati di liquidare tutte le sue attività, immobili compresi, e di ripartirne tra di loro il ricavato in soddisfacimento dei loro crediti. Se Tizio ha simulato passività inesistenti:   la cessione dei beni ai creditori può essere annullata
Tizio, debitore di Caio, Sempronio e Mevio complessivamente della somma di centomila Euro, li ha incaricati di liquidare tutte le sue attività, immobili compresi, e di ripartirne tra di loro il ricavato in soddisfacimento dei loro crediti. Se Tizio ha occultato passività:   la cessione dei beni ai creditori può essere annullata
Tizio, debitore di Sempronio della somma di settemila euro produttiva di interessi, e da pagarsi entro un anno dal sorgere dell'obbligazione, dopo sei mesi effettua il pagamento della somma capitale dichiarando espressamente di voler imputare il pagamento al capitale stesso e non agli interessi già scaduti. In questo caso Tizio:   Può fare tale imputazione solo con il consenso di Sempronio
Tizio, deceduto il 10 maggio 1980, celibe e senza figli, titolare di un cospicuo patrimonio costituito da immobili siti in Roma, con testamento olografo pubblicato con verbale del Notaio Romolo Romani, ha istituito suo unico erede universale il nipote diciottenne Sempronio, figlio del fratello Mevio, sotto la condizione sospensiva che consegua la laurea in giurisprudenza. Nell'anno 1986 Sempronio consegue la detta laurea. Nell'anno 1994, Sempronio, non nel possesso dei beni ereditari, si reca dal Notaio Romolo Romani per procedere all'accettazione espressa dell'eredità relitta da Tizio. Il Notaio gli dirà che:   può accettare espressamente l'eredità di Tizio in quanto, in caso di istituzione condizionale, il termine di dieci anni per accettarla, decorre dal giorno in cui si verifica la condizione
Tizio, del quale è stata dichiarata con sentenza divenuta eseguibile la morte presunta, ritorna. Caio, immesso nel possesso temporaneo dei beni di Tizio, ha alienato il fondo Tuscolano per un prezzo non ancora conseguito. In questo caso Tizio:   Ha diritto di conseguire il prezzo
Tizio, di anni sedici, che ha contratto matrimonio con Filana di anni diciotto, ha la capacità di compiere gli atti che non eccedono l'ordinaria amministrazione?   Sì, senza alcuna assistenza nè autorizzazione
Tizio, diciassettenne non emancipato, ha concluso da solo un contratto preliminare con Caio per la vendita di un immobile. Entro quale termine si prescrive l'azione di annullamento del contratto?   In cinque anni a far tempo dal giorno in cui il minore ha raggiunto la maggiore età
Tizio, enfiteuta del fondo Corneliano, vuole costituire subenfiteusi sul detto fondo a favore dei fratelli Mevio e Sempronio. A tal fine Tizio, Mevio e Sempronio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto, precisando che l'enfiteusi a favore di Tizio è stata costituita per trenta anni; il notaio risponderà loro che:   Per disposizione normativa inderogabile, la subenfiteusi non è ammessa
Tizio, enfiteuta del fondo rustico Tuscolano, intende concedere in locazione per una durata di sedici anni il detto fondo a Mevio, chirurgo plastico con l'hobby dell'agricoltura. A tal fine Tizio e Mevio si recano dal notaio Romolo Romani e, dopo aver precisato che l'enfiteusi sul fondo Tuscolano è perpetua, gli chiedono se la loro volontà possa trovare attuazione; il notaio risponderà che:   La loro volontà può trovare attuazione perchè l'enfiteuta può concludere locazioni
Tizio, enfiteuta del fondo Tuscolano, vuole concedere in subenfiteusi a Sempronio, coltivatore diretto confinante, la metà del detto fondo. A tal fine Tizio e Sempronio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; il notaio risponderà loro che:   Per disposizione normativa inderogabile, la subenfiteusi non è ammessa
Tizio, enfiteuta del fondo Tuscolano, vuole costituire subenfiteusi per trenta anni sul detto fondo a favore dell'amico Mevio, noto giornalista. A tal fine Tizio e Mevio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto, precisando che l'enfiteusi di cui è titolare Tizio è perpetua; il notaio risponderà loro che:   Per disposizione normativa inderogabile, la subenfiteusi non è ammessa
Tizio, enfiteuta del fondo Tuscolano, vuole disporre del suo patrimonio per il tempo in cui avrà cessato di vivere; egli, celibe senza figli e senza ascendenti, intende legare all'amico Mevio l'enfiteusi del fondo Tuscolano e nominare il fratello Caio erede universale. A tal fine si reca dal notaio Romolo Romani, il quale gli preciserà che:   L'enfiteuta può disporre del proprio diritto a titolo di legato a favore dell'amico Mevio
Tizio, erede presunto di Caio, del quale ultimo il tribunale ha dichiarato l'assenza, si reca dal notaio al fine di vendere a Sempronio un immobile di proprietà di Caio. Tizio è immesso nel possesso temporaneo dei beni dell'assente. Il notaio:   Può stipulare l'atto solo previa autorizzazione del tribunale che ne avrà riconosciuta la necessità o l'utilità evidente
Tizio, erede presunto di Caio, del quale ultimo il tribunale ha dichiarato l'assenza, si reca dal notaio per la stipula di un contratto di mutuo con la Banca "Alfa". Intende, a garanzia del mutuo, costituire un'ipoteca su un immobile di proprietà di Caio. Tizio è immesso nel possesso temporaneo dei beni dell'assente. Il notaio:   Può stipulare l'atto solo previa autorizzazione del tribunale che ne avrà riconosciuta la necessità o l'utilità evidente
Tizio, esclusivo proprietario del fondo Tusculano e del fondo Corneliano, non confinanti tra loro, ha promesso in vendita quest'ultimo a Caio e ha anche pattuito che a vantaggio del fondo Corneliano dovrà esservi una servitù di non sopraelevazione a carico del fondo Tusculano. Tizio si reca dal notaio Romani per costituire tale servitù con effetto immediato e poter successivamente vendere il fondo già gravato da tale peso. Il notaio risponderà che:   Non può stipulare l'atto richiesto perchè Tizio è proprietario di entrambi i fondi
Tizio, fa una costruzione che ricade interamente sul fondo Tuscolano di proprietà di Caio, utilizzando materiali di Mevio, il quale ne viene a conoscenza dopo un anno. Trascorsi altri due anni, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione, precisando che non ne è stata domandata da Caio la rimozione; il notaio risponderà che:   La costruzione appartiene a Caio, proprietario del fondo
Tizio, fa una costruzione interamente sul fondo Tuscolano, di proprietà di Caio, utilizzando materiali di Mevio, il quale ne viene a conoscenza dopo due mesi. Trascorsi altri dieci mesi, Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene la detta costruzione, precisando che non ne è stata domandata da Caio la rimozione; il notaio risponderà che:   La costruzione appartiene a Caio, in quanto proprietario del fondo
Tizio, facoltoso imprenditore e datore di lavoro di Mevia, si reca dal fratello di quest'ultima, Sempronio, e, minacciando di fare del male a Mevia lo induce a vendergli la sua villetta al mare. Sempronio, spaventato del male minacciato a Mevia, acconsente, ma, a distanza di qualche settimana, chiede al giudice di pronunciare l'annullamento del contratto; in tale ipotesi:   L'annullamento del contratto è rimesso alla prudente valutazione delle circostanze da parte del giudice.
Tizio, facoltoso proprietario terriero, celibe ed orfano di entrambi i genitori, è deceduto senza aver mai fatto testamento. Egli ha lasciato a sè superstiti Sempronio, celibe e senza figli, che Tizio poco prima di morire aveva riconosciuto come suo figlio naturale, e il proprio unico fratello Filano che versa in cattive condizioni economiche. Filano, raggirandolo con documenti falsi da lui stesso predisposti, convince Sempronio che il padre naturale lo odiava e lo induce, due mesi dopo la morte di Tizio, a rinunciare all'eredità. Nove anni dopo la dichiarazione di rinuncia Sempronio scopre il doloso raggiro dello zio Filano, nel frattempo deceduto. In tal caso:   Sempronio può impugnare la rinunzia all'eredità del padre
Tizio, figlio della sorella della madre di Caio, presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nell'impresa di Caio. Tizio e Caio si presentano dal notaio Romolo Romani per enunciare una impresa familiare. Il notaio dirà:   Non è possibile in quanto si intende per impresa familiare quella in cui collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo.
Tizio, figlio della sorella di Caio, presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nell'impresa individuale di Caio. Tizio e Caio chiedono al notaio Romolo Romani se tra di loro sia configurabile una impresa familiare. Il notaio risponderà:   sì, in quanto Tizio è parente in linea collaterale in terzo grado di Caio, e sempre che fra loro non sia configurabile un diverso rapporto
Tizio, figlio di Caio e Caia entrambi defunti, è celibe e senza figli e muore a novantacinque anni senza aver mai fatto testamento e lasciando a sè superstiti solo i quattro fratelli Primo, Secondo, Terzo e Quarta. Mentre Primo e Secondo sono anch'essi figli di Caio e Caia, Terzo e Quarta sono nati dal matrimonio contratto da Caia con Filano dopo la morte di Caio. In tal caso l'eredità di Tizio viene dalla legge devoluta:   in favore dei quattro fratelli, ma Terzo e Quarta conseguono la metà della quota che conseguono Primo e Secondo
Tizio, figlio naturale non riconosciuto di Caio, muore senza lasciare figli, nè coniuge nè altri ascendenti. Avendo Tizio disposto per testamento di tutte le sue sostanze a favore della sua convivente Tizia, Caio si reca dal notaio per sapere se la legge gli riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione di Tizio. Il notaio risponderà che:   La legge non gli riserva una quota di eredità nè altri diritti nella successione di Tizio
Tizio, figlio naturale riconosciuto ed unico discendente di Caio il quale ha rinunziato all'eredità di Mevia di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità di Mevia gli spetti la medesima quota spettante al padre Caio. Il notaio gli risponderà:   Che Tizio ha gli stessi diritti del genitore Caio, avendo questi rinunciato all'eredità di Mevia
Tizio, figlio unico maggiorenne di Caio, scomparso due anni dopo essere rimasto vedovo, ha presentato al tribunale competente istanza per far dichiarare la morte presunta del padre essendo già trascorsi dieci anni dal giorno a cui risale l'ultima notizia di quest'ultimo. L'istanza viene rigettata; Tizio può riproporla:   non prima che siano decorsi almeno due anni
Tizio, Filano e Mevio partecipano all'impresa familiare del fratello Sempronio. Tizio intende vendere il proprio diritto di partecipazione a Caia, moglie di Mevio. Il notaio incaricato della stipula dell'atto, preciserà che il diritto di partecipazione:   Può essere trasferito solo con il consenso di tutti i partecipi all'impresa familiare
Tizio, Filano e Mevio partecipano all'impresa familiare di cui è titolare il fratello Sempronio. Tizio intende vendere il proprio diritto di partecipazione all'amico Caio. Il notaio interpellato per la stipula dell'atto risponderà che in tal caso il diritto di partecipazione:   è intrasferibile
Tizio, Filano, Mevio e Sempronio, celibi, sono comproprietari del fondo Tuscolano, i primi tre in ragione di un decimo ciascuno ed il quarto in ragione dei residui sette decimi. Tenuto conto che tutti sono stati preventivamente informati, per adottare una deliberazione, relativa ad un atto di ordinaria amministrazione, che sia obbligatoria anche per i dissenzienti:   E' sufficiente il consenso di Sempronio
Tizio, Filano, Mevio e Sempronio, tutti celibi, sono comproprietari di una villetta dagli stessi acquistata con atto di compravendita. E' possibile, in questa ipotesi, se il titolo non dispone diversamente, delegare ad un estraneo l'amministrazione della cosa comune?   Sì, determinando i poteri e gli obblighi dell'amministratore
Tizio, genitore del minore Tizietto, decaduto dalla potestà su quest'ultimo per avere abusato dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio, può, a norma del codice civile, essere reintegrato nella potestà?   Sì, ma solo quando, cessate le ragioni per le quali la decadenza è stata pronunciata, è escluso ogni pericolo di pregiudizio per il figlio
Tizio, genitore esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore legittimo Caio, passa a nuove nozze. Conserva egli l'usufrutto legale dei beni del figlio?   Sì, ma con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore del figlio quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo
Tizio, genitore esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore Tizietto, intende fare testamento nominando suo unico erede universale Tizietto. Tizio intende altresì escludere che la tutela di Tizietto venga affidata allo zio Sempronio in quanto trattasi di persona non adatta a ricoprire tale ufficio. Tizio si rivolge al notaio affinchè riceva il suo testamento pubblico. Il notaio gli risponderà:   Che il testamento di Tizio è ricevibile e la disposizione di esclusione della tutela renderà Sempronio incapace all'ufficio tutelare
Tizio, genitore esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore Tizietto, intende fare testamento nominando suo unico erede universale Tizietto. Tizio intende altresì escludere che la tutela di Tizietto venga affidata allo zio Sempronio in quanto trattasi di persona non adatta a ricoprire tale ufficio. Tizio si rivolge al notaio affinchè riceva il suo testamento pubblico. Il notaio gli risponderà:   Che il testamento è ricevibile e che Tizio può escludere Sempronio dalla tutela
Tizio, già coniugato in regime di comunione legale dei beni con Caia, si è separato giudizialmente con sentenza divenuta esecutiva. Egli intende ora vendere la quota di metà indivisa a lui spettante sul fondo Tuscolano, acquistato unitamente alla moglie Caia, vigente il regime della comunione legale. Il notaio preciserà che Tizio:   E' legittimato a compiere l'atto da solo
Tizio, già minore soggetto a tutela e da poco divenuto maggiore d'età, e il tutore Caio sono gli unici comproprietari, per quote diseguali, di un appartamento e di un terreno edificabile. Vorrebbero pertanto procedere alla stipula di una divisione, nella quale a Tizio venga assegnata la proprietà esclusiva del terreno edificabile, previa corresponsione a Caio di una somma di euro 10.000 a titolo di conguaglio divisionale. Il notaio dirà alle parti che la divisione:   non può aver luogo prima che sia decorso un anno dall'approvazione del conto della tutela
Tizio, gravemente ammalato, si rivolge al notaio, facendogli presente che intende, ove possibile, rinunziare in vita all'eredità del cugino Caio, vedovo, che vive da anni all'estero, volendo così favorire altri chiamati all'eredità. La risposta del notaio è:   La rinunzia non è ricevibile
Tizio, ha in corso una trattativa per acquistare da Sempronio un immobile per un prezzo vantaggioso. Dovendo recarsi all'estero, dà mandato a Caio per portare a termine la trattativa, autorizzandolo a sostituire altri a se stesso senza indicare la persona. Caio affida l'incarico a Mevio. In tal caso Caio:   Risponde a Tizio dell'operato di Mevio soltanto quando è in colpa nella scelta del sostituto
Tizio, ha in corso una trattativa per acquistare da Sempronio un immobile per un prezzo vantaggioso. Dovendo recarsi all'estero, dà mandato a Caio per portare a termine la trattativa, nulla dicendo circa la possibilità di sostituire altri a se stesso. Caio, oberato di lavoro, affida l'incarico a Mevio. In tal caso Caio:   Risponderà a Tizio dell'operato di Mevio
Tizio, imprenditore commerciale, intende limitare la procura conferita a Caio per il compimento di tutti gli atti pertinenti all'esercizio della sua impresa, escludendo la vendita di beni mobili iscritti in pubblici registri. Tenuto conto che detta procura è stata rilasciata con scrittura privata autenticata nella firma dal notaio Romolo Romani, ma non è stata pubblicata presso il registro delle imprese, affinchè l'atto con il quale viene limitata la procura sia comunque opponibile ai terzi senza altri oneri probatori:   è necessario che venga iscritto nel registro delle imprese anche se la procura non fu pubblicata
Tizio, imprenditore commerciale, intende revocare la procura conferita a Caio per il compimento di una serie di atti pertinenti all'esercizio della sua impresa. Tenuto conto che detta procura è stata rilasciata con scrittura privata autenticata nella firma dal notaio Romolo Romani, ma non è stata pubblicata presso il registro delle imprese, affinchè l'atto di revoca sia comunque opponibile ai terzi senza altri oneri probatori:   è necessario che venga iscritto nel registro delle imprese anche se la procura non fu pubblicata
Tizio, imprenditore commerciale, nell'esercizio dell'impresa ha proposto a Caio la conclusione di un contratto. Prima dell'accettazione, Tizio diviene incapace. In tal caso la sua proposta perde efficacia?   No, salvo che si tratti di piccolo imprenditore o che diversamente risulti dalla natura dell'affare o da altre circostanze
Tizio, imprenditore commerciale, nell'esercizio dell'impresa ha proposto a Caio la conclusione di un contratto. Prima dell'accettazione, Tizio muore. In tal caso la sua proposta perde efficacia?   No, salvo che si tratti di piccolo imprenditore o che diversamente risulti dalla natura dell'affare o da altre circostanze
Tizio, imprenditore titolare di una azienda con sede, uffici e stabilimento in Roma e depositi in Pomezia, possiede una casa a Civitavecchia dove abitualmente dimora con la famiglia da oltre dieci anni e, attualmente, si trova nella sua villetta di Ostia per le vacanze estive. In tal caso, a norma del codice civile, la residenza di Tizio è:   Civitavecchia
Tizio, imprenditore titolare di una azienda con sede, uffici e stabilimento in Roma e deposito in Pomezia, possiede una casa a Civitavecchia in cui abita da dieci anni e, attualmente, si trova con la famiglia nella sua villetta di Ostia per le vacanze estive. In tal caso, a norma del codice civile, il domicilio di Tizio è:   Roma
Tizio, in buona fede, ha acquistato da Caio in forza di un titolo idoneo un'universalità di mobili che, in realtà, non apparteneva a Caio, ma al di lui fratello Sempronio. Tizio ne compirà l'usucapione in proprio favore in virtù del possesso continuato:   Per almeno dieci anni
Tizio, in buona fede, ha acquistato da Caio, che non ne era proprietario, un'autovettura mediante un titolo idoneo a trasferire la proprietà e che è stato debitamente trascritto. Con il decorso di quanti anni si compirà l'usucapione in favore dello stesso Tizio?   Di almeno tre anni dalla data della trascrizione
Tizio, in data 13 gennaio 1999, ha venduto e contestualmente consegnato a Caio un appartamento locato a Mevio il quale paga regolarmente la pigione. Poichè Caio non disponeva dell'intera somma, le parti hanno convenuto di procrastinare il pagamento dell'intero prezzo al 31 dicembre 2001, senza dire nulla in ordine alla eventuale maturazione di interessi. Alla scadenza convenuta, nel presupposto che sia ancora in corso il contratto di locazione con Mevio, Tizio potrà pretendere:   Il prezzo più gli interessi legali dal 13 gennaio 1999
Tizio, in data 20 febbraio 1997, ha ricevuto in donazione dallo zio Caio un terreno in Milano; successivamente, in data 30 aprile 1997, Tizio ottiene dall'amico Sempronio un prestito che garantisce con ipoteca sul terreno stesso. Alla morte di Caio, avvenuta in data 14 dicembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Tizio che è condannato a restituire il terreno. In questo caso Sempronio:   Perde la garanzia ipotecaria, ma mantiene il proprio credito nei confronti di Tizio
Tizio, in data 20 febbraio 1997, ha ricevuto in donazione dallo zio Caio una villa in Roma; successivamente, in data 30 aprile 1997, Tizio ottiene dall'amico Sempronio un prestito che garantisce con ipoteca sulla villa stessa. Alla morte di Caio, avvenuta in data 14 dicembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Tizio che è condannato a restituire la villa. In questo caso Sempronio:   Perde la garanzia ipotecaria, ma mantiene il proprio credito nei confronti di Tizio
Tizio, in data 20 febbraio 1997, ha ricevuto in donazione dallo zio Caio una villa in Roma; successivamente, in data 30 aprile 1997, Tizio ottiene dall'amico Sempronio un prestito che garantisce con ipoteca sulla villa stessa. Alla morte di Caio, avvenuta in data 14 dicembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Tizio. In questo caso Tizio:   Sarà condannato a restituire agli eredi la villa che rimarrà libera dall'ipoteca
Tizio, in data 20 febbraio 1997, ha ricevuto in donazione dallo zio Caio una villa in Roma; successivamente, in data 30 ottobre 1997, Tizio ottiene dall'amico Sempronio un prestito che garantisce con ipoteca sulla villa stessa. Alla morte di Caio, avvenuta in data 14 settembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Tizio che è condannato a restituire la villa. In questo caso Sempronio:   Perde la garanzia ipotecaria, ma mantiene il proprio credito nei confronti di Tizio
Tizio, in gravi difficoltà finanziarie, con atto del Notaio Romolo Romani del 10 maggio 2000, vende a Caio un appartamento in Roma. Il Notaio trascrive l'atto il 15 maggio 2000. Sempronio, creditore di Tizio, fa iscrivere in data 14 maggio 2000, un'ipoteca giudiziale in forza di un decreto ingiuntivo esecutivo del 12 maggio 2000. In questo caso:   la compravendita non ha effetto riguardo a Sempronio, in quanto l'iscrizione dell'ipoteca è di data anteriore rispetto alla trascrizione dell'atto di compravendita
Tizio, in stato di interdizione legale per aver subito una condanna penale, conclude un contratto con Caio per la vendita di un immobile. In tal caso da chi potrà essere fatta valere l'annullabilità del contratto?   Da chiunque vi abbia interesse
Tizio, in vista della prossima costruzione di un fabbricato sul fondo Tuscolano di sua proprietà, avrebbe intenzione di assicurare al fabbricato stesso il diritto alla presa dell'acqua ritraibile dalla vasca di raccolta dell'acqua piovana posta nel vicino fondo Celio, di cui è proprietario Filano. Il notaio risponderà che:   L'atto si può stipulare, ma la costituzione del diritto non ha effetto se non dal giorno in cui l'edificio è costruito
Tizio, in vista della prossima costruzione di un fabbricato sul fondo Tuscolano di sua proprietà, avrebbe intenzione di assicurare al fabbricato stesso il diritto di passaggio sul vicino fondo Corneliano, di cui è proprietario Filano. Il notaio risponderà che:   L'atto si può stipulare, ma la costituzione della servitù non ha effetto se non dal giorno in cui l'edificio è costruito
Tizio, institore dell'imprenditore commerciale Caio, ha concluso con Mevio un contratto pertinente all'esercizio dell'impresa dello stesso Caio omettendo di far conoscere a Mevio che trattava per Caio. Mevio può agire per l'adempimento delle obbligazioni nascenti dal contratto in questione nei confronti:   Sia dell'institore Tizio sia dell'imprenditore Caio
Tizio, maggiore d'età, è stato riconosciuto figlio naturale dalla madre Mevia. Successivamente è stato accertato giudizialmente che Tizio è figlio naturale di Sempronio. In questo caso, quale cognome assume Tizio?   Quello di Mevia, ma può assumere il cognome di Sempronio aggiungendolo o sostituendolo a quello di Mevia
Tizio, maggiore d'età, è stato riconosciuto figlio naturale dalla madre Mevia. Successivamente è stato accertato giudizialmente che Tizio è figlio naturale di Sempronio. In questo caso, quale cognome assume Tizio?   Quello della madre, ma può assumere il cognome del padre aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre
Tizio, maggiore di età, è stato riconosciuto figlio naturale dal padre Mevio e successivamente dalla madre Sempronia. In questo caso, Tizio:   Assume il cognome del padre
Tizio, maggiore di età, è stato riconosciuto figlio naturale dal padre Mevio e successivamente dalla madre Sempronia. In questo caso, Tizio:   Assume il cognome di Mevio
Tizio, maggiore di età, è stato riconosciuto figlio naturale dalla madre Mevia e successivamente dal padre Sempronio. In questo caso quale cognome assume Tizio?   Quello di Mevia, ma può assumere il cognome di Sempronio aggiungendolo o sostituendolo a quello di Mevia
Tizio, maggiore di età, è stato riconosciuto figlio naturale dalla madre Mevia e successivamente dal padre Sempronio. In questo caso quale cognome assume Tizio?   Quello della madre, ma può assumere il cognome del padre aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre
Tizio, maggiorenne, chiamato per legge all'eredità del padre Caio, deceduto da dieci giorni, vende per euro cinque una bicicletta del defunto e permuta un orologio del defunto stesso con una catenina d'oro da regalare alla moglie. Si reca quindi dal notaio e, dopo averlo reso edotto di tali operazioni e della circostanza che il patrimonio ereditario è composto di soli beni mobili, gli chiede di predisporre l'atto di accettazione dell'eredità col beneficio d'inventario. Il notaio risponderà:   Che la vendita e la permuta da lui poste in essere, comportando l'accettazione tacita dell'eredità, impediscono l'accettazione beneficiata
Tizio, mediante contratto, ha costituito a favore del creditore Sempronio ipoteca su un proprio immobile a garanzia del debito del minore Caio, nulla convenendo circa il beneficio della preventiva escussione del debitore. Può Tizio invocare la preventiva escussione di Caio?   No
Tizio, mediante contratto, ha costituito sul suo appartamento in Roma ipoteca a favore di Sempronio a garanzia del debito di Caio, nulla convenendo circa il beneficio della preventiva escussione del debitore. Può Tizio invocare la preventiva escussione di Caio?   No
Tizio, minore emancipato, autorizzato all'esercizio di un'impresa commerciale, intende acquistare un appartamento da destinare ad abitazione della propria famiglia. Il notaio, richiesto di ricevere il relativo atto, risponderà che:   Tizio può compiere l'atto da solo e senza necessità di alcuna autorizzazione giudiziale
Tizio, minore emancipato, autorizzato all'esercizio di un'impresa commerciale, intende acquistare un locale da adibire ad uffici dell'impresa. Il notaio, richiesto di ricevere il relativo atto, risponderà che:   Tizio può compiere l'atto da solo e senza necessità di alcuna autorizzazione giudiziale
Tizio, minore emancipato, coniugato con Sempronia, maggiorenne, è titolare del diritto di usufrutto su di un appartamento. Il notaio, richiesto di ricevere l'atto di vendita del detto diritto di usufrutto in favore di Mevia, già titolare della nuda proprietà, risponderà che:   Tizio dovrà essere assistito dal coniuge Sempronia, previa autorizzazione del tribunale ordinario, su parere del giudice tutelare
Tizio, minore soggetto a potestà e ammesso a contrarre matrimonio, intende stipulare con la sua futura moglie Sempronia una convenzione matrimoniale per la scelta del regime della separazione dei beni. Il notaio preciserà:   Che per la validità della convenzione è necessaria l'assistenza dei genitori esercenti la potestà o, se nominato, del curatore speciale
Tizio, minore soggetto alla tutela di Caio, è titolare di un ingente patrimonio costituito esclusivamente da denaro. Il tutore ritiene utile e necessario per il minore investirne il patrimonio in parte nell'acquisto di fondi comuni d'investimento mobiliare ed in parte nell'acquisto di titoli di Stato. A tal fine Caio si reca dal Notaio Romolo Romani e gli domanda se i suddetti investimenti di capitale rientrino fra quelli espressamente previsti dal codice civile. Il notaio risponderà:   che dei due investimenti proposti solo l'acquisto dei titoli di Stato rientra tra quelli espressamente previsti dal codice civile.
Tizio, minore, è donatario di un immobile in Roma. La donazione è stata debitamente accettata dal padre Caio contro la volontà della madre Sempronia. A chi spetta l'usufrutto legale su tale bene?   A Caio
Tizio, nel costruire un edificio sul fondo Tuscolano di sua proprietà, occupa in mala fede una porzione dell'attiguo fondo Corneliano, di proprietà di Mevio. Dopo nove anni dal giorno in cui ha avuto inizio la costruzione, Mevio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede se la porzione di edificio che insiste sul fondo Corneliano è di proprietà di Tizio, precisando che a tutt'oggi non è stata adita l'autorità giudiziaria; il notaio risponderà che:   Non è di proprietà di Tizio
Tizio, nell'esercizio della sua attività d'impresa, ha venduto a Caio una macchina da scrivere. In mancanza di patto e di usi contrari in ordine alla consegna, non essendo le parti a conoscenza del luogo in cui il bene si trovava al momento della vendita, dove deve avvenire la consegna medesima?   Nel luogo dove il venditore aveva il suo domicilio o la sede dell'impresa al tempo della vendita
Tizio, nominato tutore del minore Caio, chiede al notaio Romolo Romani, delegato dal giudice tutelare dell'inventario del patrimonio del detto minore, di assumere quali testimoni, Mevio e Sempronio, rispettivamente, il primo parente in linea retta in secondo grado, ed il secondo, parente in linea collaterale in quarto grado, con il minore Caio. Il notaio dirà che:   Mevio e Sempronio sono testimoni idonei in quanto nell'inventario di tutela i testimoni sono scelti preferibilmente tra i parenti o gli amici della famiglia di Caio
Tizio, nominato tutore del minore Caio, manifesta al notaio Romolo Romani il suo intendimento di incaricarlo dell'inventario di tutela di Caio, chiedendogli di iniziare le operazioni seduta stante e senza altre formalità. Il notaio dirà che:   non può procedere all'inventario su incarico di parte ma deve essere delegato dal giudice tutelare
Tizio, non avendo la disponibilità della somma di denaro necessaria per pagare i costi di un delicato intervento chirurgico, vende per il prezzo di trecentocinquantamila euro il proprio appartamento in Roma avente il valore commerciale di un milione di euro a Sempronio, che era a conoscenza dello stato di bisogno di Tizio. Due mesi dopo la vendita, Filano propone a Sempronio di vendergli il predetto appartamento ma chiede che Tizio convalidi espressamente il precedente contratto di vendita. Il notaio Romolo Romani risponderà che il contratto di vendita tra Tizio e Sempronio:   non può essere convalidato in quanto esso è rescindibile
Tizio, noto agronomo, al quale è stata conferita da Caio procura a vendere il fondo agricolo Tuscolano, induce Mevio a conferirgli procura a comprare un fondo agricolo e dopo una settimana conclude un contratto preliminare di vendita del fondo Tuscolano a Mevio, quale rappresentante di quest'ultimo e di Caio. In entrambe le procure è espressamente prevista la facoltà di concludere preliminari, ma nessuna delle due contiene particolari autorizzazioni nè indicazioni inerenti alla determinazione del contenuto del contratto di compravendita per il quale sono state conferite. Il contratto preliminare concluso da Tizio è:   annullabile su domanda di Mevio o di Caio, ma non di Tizio
Tizio, noto ed apprezzato artigiano, conclude con Caio un contratto di appalto per la realizzazione, all'interno della villa di Caio, di quattro inferriate in ferro battuto. Realizzata la prima inferriata Tizio, la considerazione della cui persona è stata motivo determinante del contratto, muore, lasciando a succedergli quali eredi la moglie Filana, scrittrice, ed il figlio Mevio, giovane fabbro. In questo caso, a norma del codice civile, tenuto conto che il contratto nulla prevedeva in proposito:   ricorre una causa di scioglimento del contratto
Tizio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Caio, Sempronio e Martino, il quale ultimo è coniugato con Tizia e ha due figli: Filano e Calpurnio. Tizio con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Martino, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Terzo e Mevio. Apertasi la successione, Martino, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredità. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Terzo e Mevio
Tizio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Filano, Calpurnio e Terzo, il quale ultimo è coniugato con Mevia e ha due figli: Caio e Sempronio. Tizio con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Terzo, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Primo e Secondo. Apertasi la successione Terzo, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredità. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Primo e Secondo
Tizio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Primo, Secondo e Terzo, il quale ultimo è coniugato con Mevia e ha due figli: Caio e Sempronio. Tizio con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Terzo, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Filano e Calpurnio. Terzo muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Tizio in data 20 dicembre 2000, la sua eredità si devolve:   a Filano e Calpurnio
Tizio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Primo, Secondo e Terzo, il quale ultimo è coniugato con Mevia e ha due figli: Caio e Sempronio. Tizio con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Terzo, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Filano e Calpurnio. Apertasi la successione Terzo, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredità. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Filano e Calpurnio
Tizio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Secondo, Terzo e Primo, il quale ultimo è coniugato con Caia e ha due figli: Calpurnio e Mevio. Tizio con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Primo, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Caio e Sempronio. Apertasi la successione Primo, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredità. In questo caso l'eredità di Tizio si devolve:   a Caio e Sempronio
Tizio, nullatenente senza redditi e debitore di Sempronio di euro cinquemila, rinunzia all'eredità di Caio. Può Sempronio farsi autorizzare ad accettare l'eredità di Caio in nome e luogo del rinunziante Tizio per soddisfarsi sui beni ereditari fino a concorrenza del suo credito?   Sì, purchè non siano trascorsi cinque anni dalla rinunzia
Tizio, padre del figlio naturale riconosciuto Tizietto, essendo impossibilitato a contrarre matrimonio con la madre di questi, ha chiesto la legittimazione del figlio Tizietto per provvedimento del giudice. Il provvedimento è intervenuto dopo la morte del genitore Tizio. In tal caso gli effetti della legittimazione decorrono:   dalla data della morte di Tizio
Tizio, padre del minore Caietto al quale ultimo è stato attribuito per testamento il fondo Tuscolano, intende contrarre un mutuo ipotecario per l'acquisto di un immobile da destinare a futuro studio professionale del suddetto Caietto. La banca pretende che la garanzia ipotecaria venga prestata sul predetto fondo in proprio da Tizio, esercente in via esclusiva la potestà.   Il padre non può concedere ipoteca in proprio in quanto il bene è di proprietà del figlio e l'usufrutto legale non può essere oggetto di ipoteca
Tizio, padre di Caio con lui convivente, dopo il raggiungimento della maggiore età del figlio ha continuato a far propri, senza procura, i frutti del fondo Tuscolano di proprietà esclusiva del figlio stesso, il quale non si è mai opposto. Caio, dopo quattro anni dal raggiungimento della maggiore età, chiede giudizialmente che gli vengano restituiti i frutti fatti propri dal padre. In tal caso:   Tizio o i suoi eredi non sono tenuti che a consegnare i frutti esistenti al tempo della domanda
Tizio, padre esercente in via esclusiva la potestà sul minore Tizietto, chiede al notaio di ricevere il suo testamento pubblico con il quale intende, fra l'altro, designare tutore del figlio il suo amico fraterno Caio. Il notaio gli risponderà che:   può designare Caio tutore del figlio
Tizio, padre esercente in via esclusiva la potestà sul minore Tizietto, chiede al notaio di ricevere il suo testamento pubblico, con il quale intende, fra l'altro, escludere dalla tutela del figlio minore suo fratello Sempronio. Il notaio gli risponderà che:   può escludere Sempronio dalla tutela
Tizio, pensionato, e Caia, casalinga, stipulano un contratto preliminare, predisposto da Tizio, di compravendita di una vecchia credenza di proprietà di quest'ultimo. In tale contratto viene inserita una clausola, specificamente approvata per iscritto, che prevede, solo a favore del promittente venditore Tizio, la facoltà di recedere liberamente dal contratto stesso. Tale clausola:   è efficace
Tizio, pensionato, e Caia, casalinga, stipulano un contratto preliminare, predisposto da Tizio, di compravendita di una vecchia macchina da cucire di proprietà di quest'ultimo. In tale contratto viene inserita una clausola, specificamente approvata per iscritto, che prevede, a favore esclusivo del promittente venditore Tizio, la facoltà di recedere liberamente dal contratto stesso. Tale clausola:   è efficace
Tizio, pensionato, ha promesso di vendere a Caia, casalinga, che ha promesso di acquistare, l'appartamento di sua proprietà sito in Roma. Nel contratto preliminare è stata inserita una clausola che limita la responsabilità per colpa lieve di Tizio nel caso in cui non esegua esattamente la prestazione dovuta. Tenuto conto che il contratto preliminare di compravendita è stato predisposto da Tizio, tale clausola, specificamente approvata per iscritto:   è efficace
Tizio, pensionato, ha promesso di vendere a Mevia, casalinga, che ha promesso di acquistare, un piccolo alloggio di sua proprietà sito in Roma. Nel contratto preliminare è stata inserita una clausola, specificamente approvata per iscritto, che limita la responsabilità per colpa lieve di Tizio, nel caso in cui non esegua esattamente la prestazione dovuta. Tenuto conto che il contratto preliminare di compravendita è stato predisposto da Tizio, tale clausola:   è efficace
Tizio, per non compromettere con un atto di donazione la reputazione della sua amica Caia, simula la vendita a favore di questa del fondo Tuscolano. Tra Tizio e Caia il contratto avrà effetto?   Sì, solo se il contratto di vendita sia stipulato per atto pubblico e in presenza di due testimoni
Tizio, pieno ed esclusivo proprietario del fondo rustico Corneliano, intende costituire enfiteusi a favore di Caio, per la durata di sedici anni. A tal fine Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono di ricevere il relativo atto; il notaio risponderà loro che:   l'enfiteusi temporanea non può essere costituita per una durata inferiore ai venti anni
Tizio, pieno ed esclusivo proprietario del fondo Tusculano, su cui ormai da anni coltiva una piantagione di fagioli, intende trasferire a Caio, dietro il corrispettivo di 50.000 euro, la proprietà della piantagione, senza però trasferirgli la proprietà del fondo. A tal fine, Tizio e Caio si recano dal notaio Romolo Romani e gli chiedono se la loro volontà possa trovare attuazione. Il notaio risponderà:   No, perchè la proprietà delle piantagioni non può essere trasferita separatamente dalla proprietà del suolo
Tizio, pizzaiolo, ha venduto a Mevio, falegname, un automezzo. Dopo la conclusione del contratto, Mevio si accorge che l'automezzo è affetto da vizi, non facilmente riconoscibili, che ne diminuiscono in modo apprezzabile il valore e pretende da Tizio il risarcimento dei danni derivanti da tale diminuzione di valore. Tizio, che è in buona fede, ritiene ingiustificata la pretesa di Mevio e si rivolge al proprio legale per essere assistito nella vicenda. Tenuto anche conto che il contratto di compravendita non contiene patti in ordine alla garanzia per i vizi della cosa venduta, il legale risponderà:   che Mevio ha diritto al risarcimento dei danni, salvo che Tizio provi di avere ignorato senza colpa i vizi della cosa
Tizio, privo di eredi legittimari, ha contratto matrimonio con Caia, divorziata e madre di Caietto, e ha fatto testamento a favore della moglie nominandola sua unica erede universale. Durante una scalata, Tizio e Caia vengono travolti da una valanga e muoiono senza che sia possibile accertare quale dei due sia morto prima. L'eredità di Tizio si devolverà pertanto:   Interamente ai suoi eredi legittimi
Tizio, privo di legittimari, è stato dichiarato assente, e il tribunale ha ordinato l'apertura del suo testamento con il quale, fra l'altro, legava all'amico Sempronio l'usufrutto vitalizio di un appartamento. In questo caso, Sempronio:   Può domandare di essere ammesso all'esercizio temporaneo del diritto di usufrutto
Tizio, privo di legittimari, si reca dal notaio Romolo Romani chiedendogli di ricevere in forma pubblica il suo testamento, con il quale intende lasciare tutti i suoi beni al fratello Sempronio e niente all'altro fratello Mevio; chiede inoltre al notaio gli estremi del conto corrente di questi al fine di versare nei giorni successivi l'importo delle tasse, degli onorari e delle spese dell'atto. In tale situazione, il notaio:   non può ricusare il proprio ministero
Tizio, produttore vinicolo, è titolare del diritto di usufrutto per la durata di dieci anni sopra un moderno macchinario per il lavaggio e la sterilizzazione delle bottiglie. Dopo tre anni dalla costituzione dell'usufrutto alcune parti del macchinario risultano logorate dall'uso fatto da Tizio. In tal caso, in assenza di diversa pattuizione:   l'usufruttuario è tenuto a sostituire, durante l'usufrutto, le parti che si logorano, in modo da assicurare il regolare funzionamento del macchinario. Se l'usufruttuario ha sopportato spese che eccedono quelle delle ordinarie riparazioni, il proprietario, al termine dell'usufrutto, è tenuto a corrispondergli una congrua indennità
Tizio, professionista, e Caio, consumatore, stipulano un contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi di consulenza tecnica da parte di Tizio a favore di Caio. In detto contratto, dopo apposita trattativa, è stata inserita una clausola che produce l'effetto di escludere le azioni di Caio nei confronti di Tizio, in caso di adempimento inesatto da parte di Tizio stesso. Tale clausola è:   Inefficace, ma il contratto rimane efficace per il resto
Tizio, professionista, e Caio, consumatore, stipulano un contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi di consulenza tecnica da parte di Tizio a favore di Caio. In detto contratto, dopo specifica trattativa, è stata inserita una clausola che riconosce al solo Tizio e non anche a Caio, la facoltà di recedere dal contratto. Tale clausola è:   Valida ed efficace
Tizio, professionista, e Caio, consumatore, stipulano un contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi di consulenza tecnica da parte di Tizio a favore di Caio. In detto contratto, dopo specifica trattativa, è stata inserita una clausola che produce l'effetto di escludere le azioni di Caio nei confronti di Tizio in caso di inadempimento totale da parte di Tizio stesso. Tale clausola è:   Inefficace, ma il contratto rimane efficace per il resto
Tizio, professionista, e Caio, consumatore, stipulano un contratto avente ad oggetto la prestazione di servizi di consulenza tecnica da parte di Tizio a favore di Caio. In detto contratto, dopo specifica trattativa, è stata inserita una clausola che produce l'effetto di escludere la responsabilità di Tizio in caso di morte di Caio risultante da un fatto o da un'omissione di Tizio. Tale clausola è:   Inefficace, ma il contratto rimane efficace per il resto
Tizio, proprietario del fondo Corneliano, conclude con Caio un contratto preliminare di vendita avente ad oggetto il fondo suddetto e Tizio riceve a titolo di caparra la somma di euro cinquemila da Caio. A favore di entrambe le parti viene pattuito il diritto di recedere dal contratto fino al momento del contratto definitivo. Qualora Tizio receda, egli deve restituire a Caio:   Il doppio della caparra ricevuta
Tizio, proprietario del fondo Corneliano, conclude con Caio un contratto preliminare di vendita avente ad oggetto il fondo suddetto e Tizio riceve a titolo di caparra la somma di euro cinquemila da Caio. A favore di entrambe le parti viene pattuito il diritto di recedere dal contratto fino al momento del contratto definitivo. Qualora Caio receda, egli:   Perde la caparra data
Tizio, proprietario del fondo Corneliano, conclude con Caio un contratto preliminare di vendita avente ad oggetto il fondo suddetto. Caio consegna a titolo di caparra la somma di euro cinquantamila a Tizio a favore del quale viene espressamente pattuito il diritto di recedere dal contratto fino al momento del contratto definitivo. Qualora Tizio receda, egli deve restituire a Caio:   Il doppio della caparra ricevuta
Tizio, proprietario del fondo Corneliano, conclude con Caio un contratto preliminare di vendita avente ad oggetto il fondo suddetto; Tizio riceve a titolo di caparra la somma di euro venticinquemila da Caio a favore del quale viene espressamente pattuito il diritto di recedere dal contratto fino al momento del contratto definitivo. Qualora Caio receda, egli:   Perde la caparra data
Tizio, proprietario del fondo Corneliano, intende trasferire, per un tempo determinato, a favore di Caio, la proprietà della piantagione ivi esistente, riservandosi la proprietà del suolo. E' possibile stipulare un simile contratto?   No
Tizio, proprietario del fondo Tuscolano ha costituito, a favore del fondo Corneliano di proprietà di Caio, una servitù di passaggio obbligandosi a sostenere le spese per la conservazione della servitù. Essendo tali spese divenute troppo gravose, Tizio:   Può liberarsi delle spese rinunziando alla proprietà del fondo servente a favore di Caio
Tizio, proprietario del fondo Tuscolano, intende donarlo al minore Caietto soggetto alla potestà dei genitori Caio e Caia. Tizio, non avendo alcuna fiducia nella capacità amministrative di Caio e Caia, intende altresì affidare al proprio socio Mevio l'amministrazione del bene donato. Tizio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. il notaio risponderà:   Che Tizio può donare il fondo Tuscolano a Caietto e nominare Mevio curatore speciale per l'amministrazione del bene donato anche se trattasi di un suo socio
Tizio, proprietario di molti beni immobili, ha donato all'amico Caio un terreno edificabile in Milano. Sei mesi dopo la donazione, Caio si è reso colpevole di ingiuria grave nei confronti di Tizio, che ne è venuto immediatamente a conoscenza e lo ha subito confidato al figlio Sempronio. Due anni dopo Tizio muore senza aver proposto alcuna azione giudiziaria nei confronti di Caio. Sempronio, unico erede di Tizio, si reca dal notaio per sapere se può proporre domanda di revocazione per causa d'ingratitudine della donazione a Caio. Il notaio risponderà:   No perchè la domanda di revocazione per causa di ingratitudine deve essere proposta dal donante o dai suoi eredi entro l'anno dal giorno in cui il donante è venuto a conoscenza del fatto che consente la revocazione
Tizio, proprietario di numerosi immobili in Roma, intende donare un alloggio ad uso ufficio sito in Via Arenula numero 1 al minore Caietto soggetto alla potestà dei genitori Caio e Caia. Tizio non ha alcuna fiducia in Caio e Caia e pertanto intende nominare a Caietto, quale suo curatore speciale per l'amministrazione del suddetto immobile, Mevio. Caio e Caia sono favorevoli alla donazione. Tizio si rivolge al notaio chiedendogli chi dovrà accettare la donazione. Il notaio risponderà:   Caio e Caia, previa autorizzazione del giudice tutelare
Tizio, proprietario di un appartamento, si obbliga nei confronti del vicino Sempronio a non locare tale immobile a studenti per la durata di un anno dalla convenzione; nel contratto viene evidenziato l'interesse di Sempronio all'obbligo assunto da Tizio. Dopo otto mesi Tizio contravviene a tale obbligo locando l'appartamento a un gruppo di studenti prossimi alla laurea. In questo caso:   Non si applicano le disposizioni sulla mora del debitore
Tizio, proprietario di un fondo gravato da servitù di passaggio a favore del fondo di Caio, dispone dell'intero fondo donando a ciascuno dei suoi due figli Filano e Martino una parte determinata di esso. Cosa accade se la servitù ricade sulla sola parte di Martino?   La parte di Filano è liberata
Tizio, proprietario di un'area edificabile per la cui utilizzazione a fini edificatori è stata rilasciata regolare concessione edilizia per la costruzione di un edificio di tre appartamenti, dona, prima dell'inizio dei lavori, alla figlia Mevia, che accetta, l'appartamento da realizzarsi all'ultimo piano dell'edificio. La donazione:   E' nulla
Tizio, quattordicenne, è figlio riconosciuto di Sempronia; Sempronio, l'altro genitore, intende riconoscerlo a sua volta. In questo caso, il riconoscimento da parte di Sempronio:   non può avvenire senza il consenso di Sempronia
Tizio, quindicenne, ha spontaneamente eseguito una prestazione in esecuzione di un dovere morale. In questa ipotesi la ripetizione di quanto prestato da Tizio:   E' ammessa
Tizio, ricchissimo imprenditore, in data 20 febbraio 1997, dona al proprio cugino Caio una villa in Roma; successivamente, in data 30 aprile 1997, Caio ottiene dall'amico Filano un prestito che garantisce con ipoteca sulla villa stessa. Alla morte di Tizio, avvenuta in data 14 dicembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Caio che è condannato a restituire la villa. In questo caso Filano:   perde la garanzia ipotecaria, ma mantiene il proprio credito nei confronti di Caio
Tizio, ricchissimo industriale, ha donato al proprio figlio Mevio il fondo Tusculano, al proprio fratello Sempronio un appartamento in Roma e alla ex moglie Caia, da cui aveva già divorziato, una villa in Frascati. Successivamente egli dispone per testamento istituendo eredi i tre figli Mevio, Filano e Martino congiuntamente tra loro per la quota di metà, Caia e Sempronio per un quarto ciascuno. All'atto della pubblicazione del testamento tutti i chiamati hanno accettato l'eredità, e i legittimari hanno anche rinunciato all'eventuale azione di riduzione. In questo caso chi, tra gli eredi, se non espressamente dispensato dal defunto, è tenuto alla collazione?   Mevio
Tizio, ricchissimo industriale, ha donato al proprio figlio Sempronio il fondo Tusculano, al proprio fratello Mevio un appartamento in Roma e alla ex moglie Caia, da cui aveva già divorziato, una villa in Frascati. Successivamente egli dispone per testamento istituendo eredi i tre figli Sempronio, Filano e Martino congiuntamente tra loro per la quota di metà, Caia e Mevio per un quarto ciascuno. All'atto della pubblicazione del testamento tutti i chiamati hanno accettato l'eredità, e i legittimari hanno anche rinunciato all'eventuale azione di riduzione. In questo caso chi, tra gli eredi, se non espressamente dispensato dal defunto, è tenuto alla collazione?   Sempronio
Tizio, riservandosene l'usufrutto, ha donato al figlio Caio la nuda proprietà della villa Giada. Dopo un anno dalla conclusione del contratto di donazione, nel quale non è stata inserita alcuna dispensa dal fare l'inventario o dal prestare cauzione, Tizio cede a titolo oneroso a Sempronio l'usufrutto della villa. Sempronio può conseguire il possesso della villa, della quale è stato fatto l'inventario:   Solo dopo avere adempiuto all'obbligo di dare idonea garanzia
Tizio, rivenditore di biciclette, e Caio, consumatore, sottoscrivono un contratto avente ad oggetto la vendita a Caio di tre biciclette di diverso modello. Il contratto è stato redatto in maniera chiara e comprensibile, anche per quanto riguarda il prezzo che è notevolmente superiore a quello normalmente praticato sul mercato. Può Caio eccepire il carattere vessatorio della clausola?   No
Tizio, senza aver ricevuto alcun incarico, fa eseguire l'urgente riparazione di un affresco di grande valore situato in un fabbricato di proprietà di Caio, il quale si trova da tempo all'estero per lavoro e non è in grado di provvedervi. Tenuto conto che Tizio ha tentato di contattare Caio senza riuscirvi e che, nel commissionare i lavori, ha specificato che l'affresco è di proprietà di Caio e che assume le obbligazioni in nome di quest'ultimo, a chi dovrà richiedere il pagamento l'impresa che ha realizzato i lavori che hanno evitato il perimento dell'affresco?   A Caio
Tizio, senza aver ricevuto alcun incarico, fa eseguire l'urgente riparazione di un fabbricato di grande valore di proprietà di Caio, il quale si trova da tempo all'estero per lavoro e non è in grado di provvedervi da se stesso. A chi dovrà richiedere il pagamento l'impresa che ha realizzato i lavori che hanno evitato il perimento dell'immobile, tenuto conto del fatto che Tizio, nel commissionare i lavori, ha specificato che la casa è di proprietà di Caio e di assumere le obbligazioni in nome di quest'ultimo?   A Caio
Tizio, senza aver ricevuto alcun incarico, fa eseguire l'urgente ripristino di un portico in un fabbricato di proprietà di Caio, il quale si trova da tempo all'estero per lavoro e non è in grado di provvedervi. Tenuto conto che: - Tizio, nel commissionare i lavori, ha specificato che il fabbricato è di proprietà di Caio e di assumere le obbligazioni in nome di quest'ultimo; - Caio, richiesto da Tizio di dare il consenso preventivo ai lavori, ha manifestato espressamente parere negativo al compimento dei lavori; a chi dovrà rivolgersi l'impresa che ha realizzato i lavori di ripristino del portico per ottenere quanto è suo diritto avere?   A Tizio, in qualsiasi forma Caio abbia espresso parere negativo al compimento dei lavori
Tizio, senza aver ricevuto alcun incarico, fa eseguire l'urgente ripristino di un portico in un fabbricato di proprietà di Caio, il quale si trova da tempo all'estero per lavoro e non è in grado di provvedervi. Tenuto conto che: - Tizio, nel commissionare i lavori, ha specificato che il fabbricato è di proprietà di Caio e di assumere le obbligazioni in nome di quest'ultimo; - Caio, richiesto da Tizio di dare il consenso preventivo ai lavori, ha espresso parere negativo; a chi dovrà rivolgersi l'impresa che ha realizzato i lavori di ripristino del portico per ottenere quanto è suo diritto avere?   A Tizio
Tizio, senza esservi obbligato, provvede alla urgente riparazione di un fabbricato di grande valore di proprietà di Caio, il quale si trova all'estero e non è in grado di provvedervi. Tizio, avendo regolarmente pagato l'impresa che ha realizzato i lavori che hanno utilmente impedito la rovina del fabbricato, ha diritto di:   Ottenere da Caio il rimborso di tutte le spese necessarie o utili con gli interessi dal giorno in cui le spese sono state fatte
Tizio, senza figli nè discendenti, chiamato per legge unitamente al fratello Caio all'eredità del padre, ha rinunziato all'eredità medesima mentre Caio l'ha accettata con il beneficio d'inventario. Può Tizio revocare la rinunzia fatta?   No
Tizio, senza nulla disporre circa le loro attribuzioni, ha nominato esecutori testamentari Caio e Sempronio che hanno accettato l'incarico. Può il solo Caio provvedere urgentemente per la conservazione di un bene ereditario?   Sì
Tizio, socio accomandatario di una società in accomandita semplice, muore lasciando unica erede la moglie Tizia la quale non intende entrare a far parte della compagine sociale. Poichè nulla dispone il contratto sociale, gli altri soci:   Devono liquidare la quota all'erede a meno che preferiscano sciogliere la società
Tizio, socio di una società in nome collettivo, muore lasciando unica erede la moglie Tizia la quale non vuole entrare a far parte della compagine sociale. Poichè nulla dispone il contratto sociale, gli altri soci:   Devono liquidare la quota all'erede a meno che preferiscano sciogliere la società
Tizio, soggetto a tutela, non è più comparso nel luogo del suo ultimo domicilio e non se ne hanno più notizie. In questo caso si fa luogo alla nomina di un curatore?   No
Tizio, sordomuto che sa leggere e scrivere, intende conferire a Caio procura speciale a donare a Sempronio il fondo Corneliano. Tizio a tal fine, unitamente alla sorella Mevia, che sa farsi intendere da Tizio con segni e gesti, si reca dal notaio. Il notaio dirà che all'atto devono intervenire:   Un interprete regolarmente nominato, che può essere anche Mevia, e due testimoni
Tizio, sordomuto che sa leggere e scrivere, si reca dal notaio unitamente alla sorella Mevia e a Caio, al quale intende conferire procura a vendere la propria autovettura. Mevia fa presente che conosce il linguaggio a segni e gesti di Tizio e che è disposta a intervenire all'atto quale interprete. Il notaio dirà:   Mevia può intervenire all'atto quale interprete, purchè regolarmente nominata tale
Tizio, titolare del diritto di enfiteusi costituito per la durata di trenta anni sul fondo Tuscolano, vuole fare testamento, legando all'amico Sempronio, noto giornalista, la detta enfiteusi. A tal fine Tizio si reca dal notaio Romolo Romani, il quale gli dirà che:   L'enfiteuta può disporre del proprio diritto per atto di ultima volontà
Tizio, titolare del diritto di superficie a termine su un immobile, concede a Caio ipoteca sul detto diritto. Alla scadenza del termine di durata del diritto di superficie, qual è la sorte dell'ipoteca?   Essa si estingue; tuttavia se il superficiario ha diritto a un corrispettivo, l'ipoteca si risolve sul corrispettivo medesimo
Tizio, titolare dell'usufrutto su un immobile, ha costituito ipoteca volontaria sull'usufrutto stesso. Nel caso in cui si verifichi la cessazione dell'usufrutto per abuso da parte dell'usufruttuario, l'ipoteca:   Perdura fino a che non si verifichi l'evento che avrebbe altrimenti prodotto l'estinzione dell'usufrutto
Tizio, titolare dell'usufrutto su un immobile, ha costituito ipoteca volontaria sull'usufrutto stesso. Nel caso in cui si verifichi la cessazione dell'usufrutto per rinunzia da parte dell'usufruttuario, l'ipoteca:   Perdura fino a che non si verifichi l'evento che avrebbe altrimenti prodotto l'estinzione dell'usufrutto
Tizio, titolare di un' importante impresa edile, ha concluso con Caio, produttore di cemento, un contratto per la fornitura di trenta quintali alla settimana di cemento dall' 1.1.1999 al 31.1.2002. Nel contratto è stata attribuita a Tizio la facoltà di recesso per un corrispettivo pari alla metà del valore della fornitura ancora da eseguire, e da pagarsi entro sessanta giorni dalla manifestazione della volontà di recedere. Volendo Tizio esercitare tale facoltà, si reca dal notaio chiedendogli di ricevere il relativo atto. Il notaio risponderà:   che Tizio può esercitare la facoltà di recesso e pagare il corrispettivo entro i pattuiti sessanta giorni
Tizio, titolare di un' importante impresa edile, ha concluso con Caio, produttore di cemento, un contratto per la fornitura di trenta quintali alla settimana di cemento per la durata di anni due con inizio a tre mesi dalla data di conclusione del contratto. Nel contratto è stata attribuita a Tizio la facoltà di recesso da esercitarsi verso la prestazione di un corrispettivo pari alla metà del valore della fornitura ancora da eseguire. Volendo Tizio esercitare tale facoltà, dopo sei mesi, si reca dal notaio chiedendogli di ricevere il relativo atto. Il notaio risponderà che:   Tizio può esercitare la facoltà di recesso, ma questo ha effetto quando viene pagato il corrispettivo convenuto
Tizio, titolare di una importante impresa edile, ha concluso con Caio, produttore di cemento, un contratto per la fornitura di trenta quintali alla settimana di cemento per la durata di anni due con inizio a sei mesi dalla data di conclusione del contratto. Nel contratto è stata prevista la facoltà di recesso per Tizio e questi, intendendo esercitare tale facoltà, dopo un anno, si rivolge al notaio chiedendogli di ricevere il relativo atto. Il notaio gli risponderà:   Che potrà esercitare la facoltà di recesso, ma il recesso non avrà effetto per le prestazioni già eseguite
Tizio, titolare di un'azienda avente ad oggetto la vendita di abbigliamento in genere ed accessori, si obbliga nei confronti di Sempronio, titolare di un vicino esercizio commerciale di vendita di calzature, a non vendere tale ultimo prodotto. Successivamente Tizio contravviene all'obbligo assunto e comincia la vendita delle calzature. In questo caso:   Non si applicano le disposizioni sulla mora del debitore
Tizio, titolare di un'impresa individuale gestita in forma di impresa familiare cui collaborano i suoi tre figli Primo, Secondo e Terzo, si reca dal notaio per vendere a Caio l'azienda. Il notaio risponderà:   Che i partecipanti all'impresa familiare hanno diritto di prelazione sull'azienda
Tizio, tutore del minore Caio, intende chiedere al giudice tutelare l'autorizzazione ad investire il patrimonio del minore in parte nell'acquisto di una villa in Francia, sulla Costa Azzurra, ed in parte in un deposito infruttifero presso la cassa postale. A tal fine si reca dal notaio Romolo Romani e gli domanda se i suddetti investimenti di capitale rientrino tra quelli espressamente previsti dal codice civile. Il notaio risponderà:   che nessuno degli investimenti proposti rientra tra quelli espressamente previsti dal codice civile
Tizio, tutore del minore Tizietto, vorrebbe acquistare, in nome e per conto del minore, un immobile che è stato posto in vendita ad un prezzo vantaggioso in quanto il proprietario deve tempestivamente trasferirsi all'estero ed ha necessità di realizzare il prezzo dell'immobile in breve tempo; si reca quindi dal notaio per sapere se può procedere all'acquisto precisando che non è stato ancora compiuto l'inventario di tutela. Il notaio risponderà che:   non si può ancora procedere all'acquisto in quanto prima che sia compiuto l'inventario di tutela l'amministrazione del tutore deve limitarsi agli affari che non ammettono dilazione
Tizio, tutore della sorella interdetta Tizia, intende, in nome e per conto di Tizia, fare una liberalità di valore cospicuo a favore di Mevio, figlio della medesima, in occasione delle nozze dello stesso Mevio. In questo caso, a norma del codice civile:   la liberalità è consentita con le forme abilitative richieste
Tizio, tutore dell'interdetto Caio a favore del quale è stata iscritta ipoteca a garanzia di un credito non ancora totalmente soddisfatto, si presenta dal notaio Romolo Romani per cancellare totalmente tale formalità. Tenuto conto che l'immobile cauzionale ha un valore notevolmente superiore al debito residuo, quale tipo di atto dovrà predisporre il notaio?   Il notaio non predisporrà alcun atto in quanto Tizio non può consentire la cancellazione dell'iscrizione perchè il credito non è stato ancora totalmente soddisfatto
Tizio, tutore dell'interdetto Caio, è stato autorizzato ad esigere un credito dell'interdetto garantito da ipoteca e a liberare il debitore. Può Tizio consentire la cancellazione dell'iscrizione nel caso che il credito non sia stato interamente soddisfatto?   No
Tizio, tutore dell'interdetto Caio, può consentire la cancellazione di un'iscrizione ipotecaria a garanzia di un credito dell'interdetto non ancora soddisfatto dal debitore?   No
Tizio, un tempo affermato costumista, oramai versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, celibe senza figli ha una sola sorella Caia, con la quale non è mai andato d'accordo, mentre ha da sempre intrattenuto ottimi rapporti con Tizione, fratello del defunto padre e ricchissimo imprenditore. A chi può chiedere gli alimenti Tizio, tenuto conto che tutti i suoi ascendenti sono morti e che non ha mai effettuato donazioni?   Solo a Caia
Tizio, un tempo affermato grafico, oramai versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo e senza figli, ha da sempre intrattenuto ottimi rapporti con Mevio e Mevia, nonni materni della defunta moglie. A chi può chiedere gli alimenti Tizio, tenuto anche conto che, figlio unico, ha da tempo perso tutti gli ascendenti, che anni addietro ha donato al caro amico Sempronio, tuttora celibe, il fondo Tuscolano e che tale donazione non era rimuneratoria?   Solo a Sempronio
Tizio, un tempo affermato scenografo, oramai versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo ha una sorella Caia, con la quale non è mai andato d'accordo, mentre intrattiene tuttora ottimi rapporti con Mevio, marito dell'unica figlia Tizia, morta senza figli dieci anni or sono, e con il suocero Sempronio, ricchissimo mecenate. A chi può chiedere gli alimenti Tizio, tenuto conto che sono morti anche tutti i suoi ascendenti e che non ha mai effettuato donazioni?   Solo a Caia
Tizio, un tempo affermato stilista, oramai versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo, senza fratelli nè sorelle, intrattiene tuttora ottimi rapporti con il genero Mevio, ricchissimo mecenate vedovo dell'unica figlia Tizia, morta senza figli tre anni or sono. A chi può chiedere gli alimenti Tizio, tenuto conto che sono morti anche tutti i suoi ascendenti e che anni addietro ha donato, con donazione non remuneratoria, il fondo Tuscolano al caro amico Sempronio, allora celibe e attualmente coniugato con Caia?   Solo all'amico Sempronio
Tizio, un tempo commerciante di piante esotiche, oramai versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo e senza figli, ha un solo fratello, Caio, con il quale non è mai andato d'accordo, mentre ha da sempre intrattenuto ottimi rapporti con Mevio e Mevia, genitori della defunta moglie. A chi può chiedere gli alimenti Tizio, tenuto anche conto che non ha mai effettuato donazioni e che tutti i suoi ascendenti sono morti?   Solo a Caio
Tizio, un tempo ricco imprenditore edile, oramai versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Egli, vedovo e senza figli, ha una sola sorella, Caia, con la quale non è mai andato d'accordo, mentre ha da sempre intrattenuto ottimi rapporti con Mevio, fratello della defunta moglie ed orfano di entrambi i genitori. A chi può chiedere gli alimenti Tizio, tenuto anche conto che non ha mai effettuato donazioni e che sia i suoi genitori che tutti i suoi ascendenti sono morti?   Solo a Caia
Tizio, unico esercente la potestà sul figlio minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di ricevere il suo testamento nel quale intende designare tutore del figlio Tizietto l'amico Caio. Il notaio risponderà che:   La designazione del tutore può essere fatta per testamento
Tizio, unico figlio di Caio premorto, succede per rappresentazione al nonno Mevio, concorrendo con gli altri figli del defunto. E' tenuto Tizio alla collazione di ciò che sia stato donato a Caio da Mevio, senza espressa dispensa?   Sì
Tizio, unico figlio di Caio premorto, succede per rappresentazione al nonno Mevio, concorrendo con gli altri figli del defunto. E' tenuto Tizio alla collazione di ciò che sia stato donato da Mevio a Caio?   Sì, salvo espressa dispensa
Tizio, unico genitore esercente la potestà sul figlio minore Caietto, vuole che nel suo testamento pubblico venga precisato che la tutela del suddetto minore non dovrà essere affidata allo zio Sempronio, dimostratosi persona poco adatta. Il notaio Romolo Romani a questo proposito gli ricorderà:   Che una tale disposizione scritta di esclusione dalla tutela renderà Sempronio incapace all'ufficio tutelare
Tizio, usufruttuario del fondo Tuscolano per la durata della sua vita, intende donare il proprio diritto di usufrutto per tutta la sua durata all'unico figlio Mevio. A tal fine Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede se può cedere il proprio diritto. Il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto per tutta la sua durata, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo
Tizio, usufruttuario del fondo Tuscolano per la durata della sua vita, intende vendere il proprio diritto di usufrutto per tutta la sua durata a Mevio. A tal fine Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede se può cedere il proprio diritto. Il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto per un certo tempo o per tutta la sua durata, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo
Tizio, usufruttuario del fondo Tuscolano per la durata di venti anni, intende permutare il proprio diritto di usufrutto per tutta la sua residua durata con la piena proprietà del fondo Corneliano di Mevio. A tal fine Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede se può cedere il proprio diritto. Il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto per tutta la sua durata, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo
Tizio, usufruttuario del fondo Tuscolano per trenta anni, dopo quattro anni dalla costituzione intende vendere il proprio diritto di usufrutto a Mevio per la durata di tre anni. A tal fine Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede se può cedere il proprio diritto. Il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto per un certo tempo, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo
Tizio, usufruttuario di un'eredità gravata da debiti, è obbligato a pagare gli interessi dei debiti medesimi?   Sì
Tizio, usufruttuario per cinquanta anni del fondo Tuscolano di proprietà di Sempronio, trascorsi due anni dalla costituzione intende vendere il proprio diritto di usufrutto per quaranta anni a Mevio. A tal fine Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede se può cedere il proprio diritto di usufrutto, anche se nel titolo costitutivo nulla è disposto a riguardo e Sempronio, attualmente all'estero, non può intervenire all'atto; il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto per un certo tempo, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo
Tizio, usufruttuario per la durata della sua vita del fondo Tuscolano di proprietà di Sempronio, intende vendere il proprio diritto di usufrutto per tutta la sua durata a Mevio. A tal fine Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede se può cedere il proprio diritto di usufrutto anche se nel titolo costitutivo nulla è disposto a riguardo e Sempronio è partito per un lungo viaggio; il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto per tutta la sua durata, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo
Tizio, usufruttuario per la durata di dieci anni del fondo Tuscolano di proprietà di Sempronio, intende vendere il proprio diritto di usufrutto per tutta la sua residua durata a Mevio. A tal fine Tizio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede se può cedere il proprio diritto di usufrutto, anche se nel titolo costitutivo nulla è disposto a riguardo e Sempronio è attualmente ricoverato in ospedale per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico; il notaio risponderà che:   L'usufruttuario può cedere il proprio diritto per tutta la sua durata, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo
Tizio, vedovo di Tizia , esercita in via esclusiva la potestà sul figlio minore Tizietto che ha ereditato dalla mamma molti immobili in Roma. Tizio contrae nuove nozze con Caia dalla quale ha un altro figlio, In questo caso:   Tizio conserva l'usufrutto legale sui beni di Tizietto, con l'obbligo tuttavia di accantonare in favore di quest'ultimo quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di Tizietto stesso
Tizio, vedovo e senza figli, istituisce unico erede il figlio nascituro del proprio fratello Caio con testamento olografo del 10 gennaio 1998. In data 10 marzo 1998 Tizio muore senza che, alla stessa data, sia nato alcun figlio dall'unione di Caio con la moglie Filana. In data 10 marzo 1999 nasce Tizietto, figlio di Caio e Filana. In data 8 giugno 1999 Caio si reca dal notaio per vendere un immobile ricompreso nell'asse ereditario, assumendo di essere l'unico erede legittimo di Tizio. Il notaio, richiesto di ricevere il relativo atto, risponderà che:   Caio non può vendere l'immobile non essendo chiamato all'eredità
Tizio, vedovo e senza figli, muore lasciando a sè superstite solo il padre Caio con lui convivente. Avendo Tizio disposto per testamento di tutte le sue sostanze a favore dell'associazione riconosciuta Alfa, Caio si reca dal notaio per sapere se la legge gli riserva una quota di eredità o altri diritti nella successione del proprio figlio legittimo Tizio. Il notaio gli risponderà che:   La legge riserva a suo favore un terzo del patrimonio
Tizio, vedovo senza discendenti ed ascendenti, vuole fare testamento nominando erede universale il minore Sempronio, figlio del fratello Mevio e della di lui moglie Filana. Tizio, non avendo fiducia nelle capacità amministrative di Mevio e Filana, intende altresì nominare a Sempronio, quale suo curatore speciale per l'amministrazione dei beni ereditari, l'amico fidato Caio. Tizio si rivolge al notaio affinchè questi riceva il suo testamento pubblico, verificando che la propria volontà non sia contraria a norme inderogabili, e rendendosi disponibile ad adeguarla alle disposizioni di legge. Il notaio gli risponderà:   Che può istituire erede il minore Sempronio nominando Caio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni lasciati
Tizio, vedovo senza discendenti nè ascendenti, con testamento olografo, ha nominato eredi in parti uguali fra loro gli amici Caio e Sempronio sottoponendo l'istituzione di Caio a condizione sospensiva e quella di Sempronio a condizione risolutiva. In tale ipotesi il termine per accettare l'eredità decorre:   per Sempronio dal giorno dell'apertura della successione, per Caio dal giorno in cui si verifica la condizione
Tizio, vedovo, che ha donato un appartamento al proprio figlio Caio, muore lasciando a sè superstiti i suoi due figli Caio e Mevio. Apertasi la successione legittima, in relazione all'appartamento ricevuto in donazione e per il quale non era stato dispensato dalla collazione, Caio, che non ha alienato nè ipotecato l'appartamento:   dovrà eseguire la collazione scegliendo o di rendere il bene in natura o di imputarne il valore alla propria porzione
Tizio, vedovo, con testamento pubblico ha istituito eredi i propri cinque figli per la quota di un sesto ciascuno e i propri fratelli Caio, Sempronio e Mevio per la quota di un sesto congiuntamente. Nell'eredità, che è attiva e che è stata accettata da tutti i chiamati, è compreso un unico debito di centomila euro garantito da ipoteca su alcuni immobili ereditari. Poco dopo la morte di Tizio, Caio si rivela insolvente. In tal caso, la quota di debito ipotecario di Caio è ripartita tra:   tutti gli altri coeredi in proporzione alla quota ereditaria di ciascuno di essi
Tizio, vedovo, è recentemente deceduto, lasciando per testamento, sua unica erede universale la convivente Filana. I nipoti Primo, Secondo e Terzo, figli del suo unico figlio premorto Caio, esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione per l'ottenimento della quota di legittima. In questo caso l'eredità relitta da Tizio spetterà:   per metà a Filana e per l'altra metà a Primo, Secondo e Terzo in parti uguali fra loro
Tizio, vedovo, esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore legittimo Tizietto, si rivolge al notaio Romolo Romani per designare la persona che dovrà essere nominata tutore del minore in caso di sua morte, chiedendogli di poter fare la designazione con scrittura privata autenticata. Il notaio risponderà:   Che la designazione può essere fatta anche per scrittura privata autenticata
Tizio, vedovo, esercente in via esclusiva la potestà sul figlio minore Tizietto intende fare testamento e nominare suo unico erede universale il proprio figlio Tizietto. Tizio, non avendo alcuna fiducia nei parenti più prossimi di Tizietto, intende altresì designare, nel testamento medesimo, tutore del figlio l'amico fidato Caio. Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani affinchè riceva il suo testamento in forma pubblica contenente le disposizioni di cui sopra. Il notaio gli risponderà:   Che il testamento può essere ricevuto e Tizio può designare Caio tutore di Tizietto
Tizio, vedovo, gravemente ammalato, esercente in via esclusiva la potestà sul proprio figlio minore Tizietto, vorrebbe designare egli stesso il tutore di Tizietto in quanto ritiene che la persona più adatta a ricoprire detta qualità sia l'amico fidato Caio. Tizio non sapendo se questo sia possibile si rivolge al notaio Romolo Romani il quale gli dirà che:   Tizio può designare Caio tutore del proprio figlio Tizietto per testamento, per atto pubblico o per scrittura privata autenticata
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto intende fare testamento e nominare suo erede universale il proprio unico figlio. Tizio, non avendo alcuna fiducia nei parenti più prossimi di Tizietto intende altresì designare l'amico fidato Caio tutore del figlio. Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani affinchè riceva il suo testamento pubblico, contenente le disposizioni di cui sopra. Il notaio gli risponderà:   Che il testamento può essere ricevuto e Tizio può designare Caio tutore di Tizietto
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto passa a nuove nozze con Mevia. Tizietto convive con i nonni, genitori della madre defunta, e trascorre solo il periodo delle vacanze scolastiche nella casa paterna. In questo caso a chi spetta l'usufrutto legale sui beni di Tizietto?   A Tizio che, tuttavia, ha l'obbligo di accantonare in favore di Tizietto quanto risulti eccedente rispetto alle spese per il mantenimento, l'istruzione e l'educazione di quest'ultimo
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto, nel timore di morire prima che il figlio raggiunga la maggiore età, intende designare tutore di Tizietto l'amico fidato Sempronio. Tizio all'uopo predispone una scrittura in cui designa Sempronio tutore di Tizietto e si reca dal notaio Romolo Romani per sottoscriverla in sua presenza. Il notaio:   potrà autenticare la firma apposta in sua presenza da Tizio, in quanto la designazione del tutore da parte del genitore può essere fatta anche per scrittura privata autenticata
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di redigere una scrittura privata autenticandone la sottoscrizione con la quale intende designare il tutore del figlio Tizietto. Il notaio risponderà che:   La designazione del tutore può essere fatta con scrittura privata autenticata
Tizio, vedovo, padre del minore Tizietto, si reca dal notaio Romolo Romani, chiedendogli di ricevere il suo testamento nel quale intende designare tutore del figlio Tizietto l'amico Caio. Il notaio risponderà che:   La designazione dell'amico Caio quale tutore può essere fatta validamente
Tizio, vedovo, senza figli, e senza ascendenti, dopo essersi ripreso da una grave malattia, temendo che una ricaduta possa trovarlo impreparato, decide di disporre delle proprie sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere e di non lasciare nessuno dei suoi innumerevoli beni alle quattro sorelle. Quindi con un testamento olografo, Tizio istituisce erede universale l'unico fratello della defunta moglie, il quale lo ha assistito amorevolmente durante la malattia; nel medesimo testamento, dopo alcune disposizioni di carattere non patrimoniale, espressamente rinunzia alla facoltà di revocare o mutare tutte le disposizioni nello stesso contenute; tale clausola di rinunzia:   non ha effetto
Tizio, vigente il regime di comunione legale con la moglie Caia, ha ricevuto per donazione un appartamento nel quale abita con la famiglia; il nucleo familiare non è proprietario di altri beni immobili, ed è necessario procedere alla vendita di tale appartamento nell'interesse della famiglia; Caia si oppone all'atto. Può Tizio vendere validamente intervenendo da solo in atto?   Sì
Tizio, vigente il regime di comunione legale con la moglie Caia, ha ricevuto per successione un appartamento nel quale abita con la famiglia; il nucleo familiare non è proprietario di altri beni immobili, ed è necessario procedere alla vendita di tale appartamento nell'interesse della famiglia; Caia si oppone all'atto. Può Tizio vendere validamente intervenendo da solo in atto?   Sì
Tizio, volendo acquistare un terreno di proprietà del fratello Caio e volendo evitare antipatiche discussioni sul prezzo, chiede al Notaio Romolo Romani di inserire nel contratto di vendita la clausola con la quale le parti affidano la determinazione dello stesso ad una terza persona che si impegnano ad eleggere di comune accordo entro tre mesi dal rogito. In tal caso:   Il contratto è valido ed è altresì valida la clausola
Tizio,vedovo, esercente in via esclusiva la potestà sul figlio Tizietto intende fare testamento e nominare suo unico erede universale il proprio figlio. Tizio, non avendo alcuna fiducia nei parenti più prossimi di Tizietto intende altresì designare, nel testamento medesimo, tutore del figlio l'amico fidato Caio. Tizio si rivolge al notaio Romolo Romani affinchè riceva il suo testamento, contenente le disposizioni di cui sopra, in forma pubblica. Il notaio gli risponderà:   Che il testamento può essere ricevuto e Tizio può designare Caio tutore di Tizietto
Tra le formalità del testamento segreto è stabilito che la carta su cui sono stese le disposizioni o quella che serve da involto:   Dev'essere sigillata con un'impronta, in guisa che il testamento non si possa aprire nè estrarre senza rottura o alterazione
Tra le obbligazioni dei permutanti vi è quella di garantire la controparte dall'evizione della cosa. I contraenti possono modificare gli effetti di detta garanzia?   Possono sia aumentarli che diminuirli e possono altresì pattuire che i permutanti non siano soggetti ad alcuna garanzia
Tra le obbligazioni del venditore vi è quella di garantire il compratore dall'evizione della cosa. Ferma restando la responsabilità per l'evizione derivante da fatto proprio del venditore, in quale modo i contraenti possono modificare gli effetti di detta garanzia?   Possono sia aumentarli che diminuirli e possono altresì pattuire che il venditore non sia soggetto ad alcuna garanzia.
Tra Tizio e Caio è in corso una lite poichè il primo pretende di aver il diritto di usufrutto su un appartamento di proprietà del secondo. Essi vogliono transigere la suddetta lite concludendo il seguente accordo: Caio concede in locazione a Tizio l'appartamento per quindici anni e Tizio rinuncia al preteso diritto di usufrutto. Si recano quindi dal notaio per sapere in quale forma debba essere stipulato tale contratto. Il notaio risponderà che:   E' necessaria la forma scritta ai fini della validità del contratto
Tra Tizio e Caio è in corso una lite poichè il primo pretende di aver usucapito il diritto di usufrutto su un appartamento di proprietà del secondo. Essi vogliono transigere la suddetta lite riconoscendo che a Tizio spetta solo il diritto di abitazione sull'appartamento; si recano quindi dal notaio per sapere in quale forma debba essere stipulato tale contratto. Il notaio risponderà che:   E' necessaria la forma scritta ai fini della validità del contratto
Tra Tizio e Caio è in corso una lite poichè il primo pretende di esercitare una servitù di passaggio a favore del proprio fondo Tuscolano e a carico del fondo Corneliano di proprietà del secondo. Essi vogliono transigere la suddetta lite stipulando un contratto con il quale Tizio rinuncia ad ogni pretesa relativa alla servitù sul fondo Corneliano e Caio gli concede analoga servitù su altro fondo di sua proprietà; si recano quindi dal notaio per sapere in quale forma debba essere stipulato tale contratto. Il notaio risponderà che:   E' necessaria la forma scritta ai fini della validità del contratto
Tra Tizio e Caio è in corso una lite relativamente alla proprietà di una coppia di candelieri d'argento che entrambi reclamano come propri. Poichè essi vogliono transigere la suddetta lite riconoscendosi rispettivamente la proprietà di un candeliere ciascuno, si recano dal notaio per sapere in quale forma debba essere stipulato tale contratto. Il notaio risponderà che:   E' necessaria la forma scritta ai fini della prova ma non della validità del contratto
Tra Tizio, minore emancipato avente come curatore il fratello, e Caio è in corso una lite sull'esistenza di servitù di acquedotto tra le loro limitrofe proprietà, acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, oltre al consenso di Caio e del minore emancipato Tizio, è necessario:   Il consenso del curatore e l'autorizzazione del tribunale su parere del giudice tutelare
Tra Tizio, minore emancipato avente come curatore il padre, e Caio è in corso una lite sull'esistenza di servitù di passaggio tra le loro limitrofe proprietà, acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto, oltre al consenso di Caio e del minore emancipato Tizio, è necessario:   Il consenso del curatore e l'autorizzazione del giudice tutelare
Tra Tizio, minore sottoposto a tutela, e Caio è in corso una lite sull'esistenza di servitù di passaggio tra le loro limitrofe proprietà, acquistate per atto tra vivi. Gli stessi intendono ora comporre la lite con una transazione e si recano a tal fine dal notaio, il quale dice loro che per la stipula di tale contratto è necessario che in rappresentanza del minore Tizio intervenga:   Il tutore autorizzato dal tribunale, su parere del giudice tutelare
Tutti gli atti compiuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono:   Inefficaci rispetto ai creditori
Tutti i pagamenti eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono:   Inefficaci rispetto ai creditori