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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Notaio - quesiti di difficoltà media

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Per compiere gli atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, che non risultino pregiudizievoli all'interesse di alcuno dei partecipanti alla comunione, a norma del codice civile occorre:   La deliberazione della maggioranza dei partecipanti alla comunione che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo della cosa comune
Per disporre le innovazioni dirette a rendere più comodo o redditizio il godimento della cosa comune, e che non pregiudichino il godimento di alcuno dei partecipanti e non importino una spesa eccessivamente gravosa, a norma del codice civile occorre:   la deliberazione della maggioranza dei partecipanti che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo della cosa comune
Per disporre le innovazioni dirette al miglioramento della cosa comune che non pregiudichino il godimento di alcuno dei partecipanti e non importino una spesa eccessivamente gravosa, a norma del codice civile occorre:   la deliberazione della maggioranza dei partecipanti che rappresenti almeno due terzi del valore complessivo della cosa comune
Per il patto che limita la concorrenza:   E' richiesta la forma scritta ai fini della prova
Per la riscossione di somme che rappresentano un capitale gravato d'usufrutto, la cui costituzione sia stata notificata al debitore, a norma del codice civile è necessario:   Il concorso del titolare del credito e dell'usufruttuario
Per la trascrizione di una domanda giudiziale occorre presentare al conservatore dei registri immobiliari:   Copia autentica del documento che la contiene, munito della relazione di notifica alla controparte
Per la validità delle donazioni fatte nel contratto di matrimonio da colui contro il quale è stato promosso giudizio di inabilitazione è necessaria l'assistenza di un curatore?   Sì, in ogni caso
Per la validità delle donazioni fatte nel contratto di matrimonio dall'inabilitato è necessaria l'assistenza del curatore?   Sì, in ogni caso
Per la validità delle stipulazioni fatte nel contratto di matrimonio da colui contro il quale è stato promosso giudizio di inabilitazione è necessaria l'assistenza di un curatore?   Sì, in ogni caso
Per la validità delle stipulazioni fatte nel contratto di matrimonio dall'inabilitato è necessaria l'assistenza del curatore?   Sì, in ogni caso
Per la vendita di beni mobili facenti parte di un'eredità accettata con beneficio d'inventario da un soggetto pienamente capace, la relativa autorizzazione giudiziaria è sempre necessaria per non decadere dal beneficio stesso?   No, trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di accettare con beneficio d'inventario
Per l'adempimento di un'obbligazione, se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita e tuttavia in virtù degli usi sia necessario un termine, questo, in mancanza di accordo delle parti:   E' stabilito dal giudice
Per l'adempimento di un'obbligazione, se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita e tuttavia per il luogo dell'esecuzione sia necessario un termine, questo, in mancanza di accordo delle parti:   E' stabilito dal giudice
Per l'adempimento di un'obbligazione, se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita e tuttavia per il modo convenuto per l'esecuzione sia necessario un termine, questo, in mancanza di accordo delle parti:   E' stabilito dal giudice
Per l'adempimento di un'obbligazione, se non è determinato il tempo in cui la prestazione deve essere eseguita e tuttavia per la natura della prestazione stessa sia necessario un termine, questo, in mancanza di accordo delle parti:   E' stabilito dal giudice
Per le obbligazioni assunte esclusivamente in nome e per conto del consorzio tra imprenditori dalle persone che ne hanno la rappresentanza:   I terzi possono fare valere i loro diritti esclusivamente sul fondo consortile
Per le obbligazioni assunte in nome e per conto del consorzio con attività esterna, e non per conto dei singoli consorziati, dalle persone che hanno la rappresentanza del consorzio stesso, i terzi possono fare valere i loro diritti:   Esclusivamente sul fondo consortile
Per potersi delegare ad alcuni partecipanti alla comunione l'amministrazione ordinaria di un terreno appartenente a più persone, è necessario il consenso:   Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote
Per potersi delegare ad un estraneo alla comunione l'amministrazione ordinaria di un terreno appartenente in comune a più persone, è necessario il consenso:   Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote
Per potersi delegare ad uno dei partecipanti alla comunione l'amministrazione ordinaria di un terreno agricolo appartenente a più persone, è necessario il consenso:   Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote
Per potersi formare il regolamento per l'ordinaria amministrazione ed il miglior godimento di un terreno agricolo appartenente in comune a più persone, è necessario il consenso:   Della maggioranza dei partecipanti alla comunione calcolata secondo il valore delle loro quote
Per quali debiti l'alienante di un'azienda continua a rispondere anche a seguito dell'avvenuta cessione, nel caso in cui non risulti che i creditori hanno consentito alla sua liberazione?   Per tutti i debiti inerenti all'esercizio dell'azienda sorti anteriormente al trasferimento
Perché produca effetto il riconoscimento di un figlio naturale, di anni quindici, occorre l'assenso dello stesso?   No
Piero e Mario, Paolo e Pino hanno concluso una transazione relativa ad un preteso diritto di usufrutto da parte di Piero e Mario su un appartamento che Mevio e Mimmo avevano venduto in piena proprietà a Paolo e Pino. Se la pretesa di Piero e Mario era temeraria e gli stessi erano di ciò consapevoli, a norma del codice civile, chi può chiedere l'annullamento della transazione a causa della temerarietà della pretesa?   Paolo e Pino
Pino concede in pegno a Rina, nota fioraia e profumiera, quattro rarissime piante di orchidee che periodicamente fioriscono producendo fiori molto richiesti sul mercato; il pegno è costituito a garanzia della restituzione di una somma di denaro che Rina gli ha mutuato per l'acquisto di un'imbarcazione con la quale Pino intende veleggiare con la sua fidanzata durante le vacanze. Non appena inizia la fioritura:   Rina, salvo che vi sia stato un patto contrario, potrà fare suoi i frutti
Pino, Rina e Giovanna sono figli di Franco e Lisa. Giovanna ha sposato Martino da cui ha avuto tre figli di nome Rosetta, Bianca e Tommaso. In questo caso chi tra questi gruppi di persone sono fra loro parenti in linea collaterale di secondo grado?   Pino, Rina e Giovanna, fra loro e Rosetta, Bianca e Tommaso fra loro
Pinuccio, Rinella e Roberto, sciolgono l'associazione professionale tra essi esistente. Pinuccio e Rinella continuano a svolgere l'attività professionale insieme e sorge una controversia con Roberto in relazione all'assegnazione, in sede di divisione dei beni strumentali, di una grande quantità di libri e riviste professionali. Pinuccio, Rinella e Roberto affidano a Martino libri e riviste perchè li custodisca e restituisca alla parte a cui spetteranno quando la controversia sarà definita. Nulla viene convenuto in relazione agli obblighi, i diritti e i poteri di Martino. Qualora si verifichi un evento improvviso che determini l'imminente pericolo di grave deterioramento delle cose affidategli, Martino:   potrà alienare le cose affidategli, dandone pronta notizia a Pinuccio, Rinella, e Roberto
Pinuccio, Rinella, Gigi e Roberto, sciolgono l'associazione professionale tra essi esistente. Pinuccio e Rinella continuano a svolgere l'attività professionale insieme e sorge una controversia con Gigi e Roberto in relazione all'assegnazione, in sede di divisione dei beni strumentali, di una rete di elaboratori elettronici. Pinuccio, Rinella, Gigi e Roberto affidano a Martino gli elaboratori perchè li custodisca e li restituisca alla parte a cui spetteranno quando la controversia sarà definita. In questo caso le parti hanno stipulato un contratto che nel codice civile è definito:   Sequestro convenzionale
Pinuccio, Rinella, Vincenzo e Roberto, sciolgono l'associazione professionale tra essi esistente. Pinuccio e Rinella continuano a svolgere l'attività professionale insieme e sorge una controversia con Vincenzo e Roberto in relazione all'assegnazione, in sede di divisione dei beni strumentali, di una grande quantità di oggetti di cancelleria. Pinuccio, Rinella, Vincenzo e Roberto affidano a Martino tali oggetti perchè li custodisca e restituisca alla parte a cui spetteranno quando la controversia sarà definita. Nulla viene convenuto in relazione agli obblighi, i diritti e i poteri di Martino. Qualora si verifichi un evento improvviso che determini l'imminente pericolo di perdita di detti oggetti di cancelleria, Martino:   potrà alienare gli oggetti di cancelleria, dandone pronta notizia a Pinuccio, Rinella, Vincenzo e Roberto
Poichè la società in nome collettivo "Alfa s.n.c. di Caio e C." ha subito una perdita del capitale sociale, i soci Caio e Sempronio si recano dal notaio per sapere se è possibile in tal caso procedere alla ripartizione degli utili. Il notaio risponderà che:   non può farsi luogo a ripartizione di utili fino a che il capitale non sia reintegrato o ridotto in misura corrispondente
Possono gli amministratori di una fondazione compiere nuove operazioni dal momento in cui viene loro comunicato il provvedimento che dichiara l'estinzione della fondazione stessa?   No, e qualora trasgrediscano a questo divieto assumono responsabilità personale e solidale
Possono le parti di un contratto di permuta, avente ad oggetto beni il cui prezzo non sia imposto da specifiche norme, affidare la determinazione del conguaglio ad un terzo da eleggere posteriormente al contratto stesso?   Sì
Possono le parti prevedere espressamente nell'atto costitutivo dell'enfiteusi perpetua il divieto per l'enfiteuta di disporre del proprio diritto, in tutto o in parte, per atto tra vivi?   Sì, purchè per un tempo non maggiore di venti anni
Previa autorizzazione scritta del committente Caio, l'appaltatore Tizio ha apportato variazioni e aggiunte non necessarie e di modesta entità alle modalità originariamente convenute per l'opera, con un corrispondente aumento del costo della stessa. In tal caso l'appaltatore:   non ha diritto al compenso per le variazioni o per le aggiunte se il prezzo dell'opera è stato determinato globalmente, salva diversa pattuizione
Primo e Quarto hanno contratto solidalmente una obbligazione nei confronti di Terzo. Tale obbligazione viene successivamente accollata da Secondo, senza liberazione di Primo e Quarto. L'adempimento dell'obbligazione diviene però impossibile per causa imputabile a Primo e Secondo. In questo caso Terzo, che aveva aderito all'accollo, può chiedere di corrispondere il valore della prestazione dovuta:   a Primo, Quarto e Secondo
Primo e Quarto hanno contratto solidalmente una obbligazione nei confronti di Terzo. Tale obbligazione viene successivamente accollata da Secondo, senza liberazione di Primo e Quarto. L'adempimento dell'obbligazione diviene però impossibile per causa imputabile a Primo e Secondo. In questo caso Terzo, che aveva aderito all'accollo, può chiedere di corrispondere il valore della prestazione dovuta:   a Primo, Quarto e Secondo
Primo e Secondo , facendo espresso rinvio alla disciplina dettata dal codice civile, hanno stipulato un contratto di riporto in forza del quale Secondo, riportato, ha trasferito a Primo, riportatore, diecimila azioni della società ALFA S.p.A. Prima della scadenza del termine stabilito per il ritrasferimento dei titoli, la società ALFA S.p.A. delibera un aumento del capitale sociale. In tal caso, il diritto di opzione sulle azioni di nuova emissione:   spetta a Secondo
Primo e Secondo hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Primo a favore di Secondo, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Secondo deve comunicare a Primo la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Primo e Secondo hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Primo a favore di Secondo. Ai sensi del codice civile, in caso di inadempimento di Primo relativo ad una singola prestazione:   Secondo può chiedere la risoluzione del contratto se l'inadempimento ha una notevole importanza ed è tale da menomare la fiducia nell'esattezza dei successivi adempimenti.
Primo e Secondo hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Secondo a favore di Primo, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Primo deve comunicare a Secondo la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Primo e Secondo hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Secondo a favore di Primo. Ai sensi del codice civile, in caso di inadempimento di Secondo relativo ad una singola prestazione:   Primo può chiedere la risoluzione del contratto se l'inadempimento ha una notevole importanza ed è tale da menomare la fiducia nell'esattezza dei successivi adempimenti.
Primo e Secondo hanno contratto solidalmente una obbligazione nei confronti di Terzo. Tale obbligazione viene successivamente accollata da Quarto, senza liberazione di Primo e Secondo. L'adempimento dell'obbligazione diviene però impossibile per causa imputabile a Primo e Quarto. In questo caso Terzo, che aveva aderito all'accollo, può chiedere di corrispondere il valore della prestazione dovuta:   a Primo, Secondo e Quarto
Primo e Secondo hanno stipulato un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Primo a favore di Secondo, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Secondo deve comunicare a Primo la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Primo e Secondo hanno stipulato un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Secondo a favore di Primo, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Primo deve comunicare a Secondo la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Primo e Secondo, ciascuno per la quota di un ottavo, Terzo, Quarto e Quinto, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Primo per l'intera sua quota, Secondo per la metà della quota devolutagli, Quinto per l'intera sua quota, Quarto e Terzo per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Primo e Quinto
Primo e Secondo, ciascuno per la quota di un ottavo, Terzo, Quarto e Quinto, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Mevio. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Primo per l'intera sua quota, Secondo per un quarto della quota devolutagli, Terzo per l'intera sua quota, Quarto e Quinto per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Primo e Terzo
Primo e Secondo, facendo espresso rinvio alla disciplina dettata dal codice civile, hanno stipulato un contratto di riporto in forza del quale Primo, riportato, ha trasferito a Secondo, riportatore, diecimila azioni della società ALFA S.p.A. Prima della scadenza del termine stabilito per il ritrasferimento dei titoli, la società ALFA S.p.A. delibera un aumento del capitale sociale. In tal caso, il diritto di opzione sulle azioni di nuova emissione:   spetta a Primo
Primo e Terzo hanno contratto solidalmente una obbligazione nei confronti di Quarto. Tale obbligazione viene successivamente accollata da Secondo, senza liberazione di Primo e Terzo. L'adempimento dell'obbligazione diviene però impossibile per causa imputabile a Primo e Secondo. In questo caso Quarto, che aveva aderito all'accollo, può chiedere di corrispondere il valore della prestazione dovuta:   a Primo, Secondo e Terzo
Primo e Terzo hanno contratto solidalmente una obbligazione nei confronti di Secondo. Tale obbligazione viene successivamente accollata da Quarto, senza liberazione di Primo e Terzo. L'adempimento dell'obbligazione diviene però impossibile per causa imputabile a Primo e Quarto. In questo caso Secondo, che aveva aderito all'accollo, può chiedere di corrispondere il valore della prestazione dovuta:   a Primo, Terzo e Quarto
Primo ha assunto nei confronti dei coniugi Secondo e Terza l'obbligo di eseguire ingenti lavori di falegnameria nella loro villa. Primo, che ha ricevuto al momento della conclusione del contratto l'intero corrispettivo pattuito, si è impegnato a completare i lavori entro la fine del mese successivo. In tal caso il termine stabilito per l'adempimento dell'obbligazione a carico di Primo:   si presume a favore di Primo
Primo ha venduto a termine a Secondo titoli azionari per il valore di ventimila euro. Fino al momento della consegna dei titoli in oggetto a chi spetta il diritto di opzione inerente ai titoli venduti?   A Secondo
Primo intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Secondo che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Decima, i figli legittimi Ottavo e Nona, i figli naturali riconosciuti Sesto e Settima, il fratello Quarto, e Quinta, figlia della premorta sorella Terza. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Ottavo, Nona, Sesto e Settima
Primo intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Secondo che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Decima, la figlia legittima Nona, il figlio naturale riconosciuto Sesto, il fratello Quarto, e Quinta, figlia legittima della premorta sorella Terza. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Nona e Sesto
Primo intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Secondo che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Settima, i figli legittimi Ottavo e Nona, i figli naturali riconosciuti Quarto e Decima, il fratello Sesto, e Quinta, figlia della premorta sorella Terza. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Ottavo, Nona, Quarto e Decima
Primo intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Secondo che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Settima, i figli legittimi Quarto e Sesta, i figli naturali riconosciuti Terzo e Nona, il fratello Ottavo, e Decima, figlia della premorta sorella Quinta. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Quarto, Sesta, Terzo e Nona
Primo intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Secondo che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Settima, il figlio legittimo Quarto, il figlio naturale riconosciuto Terzo, il fratello Ottavo, e Decima, figlia della premorta sorella Quinta. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Quarto e Terzo
Primo intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Secondo che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Terza, i figli legittimi Quarto e Quinta, i figli naturali riconosciuti Sesto e Settima, il fratello Ottavo, e Nona, figlia della premorta sorella Decima. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Quarto, Quinta, Sesto e Settima
Primo intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Secondo che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Terza, il figlio legittimo Quarto, la figlia naturale riconosciuta Settima, il fratello Ottavo, e Nona, figlia legittima della premorta sorella Decima. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Quarto e Settima
Primo intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Secondo che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti la sorella Settima, la moglie Quinta, la figlia legittima Sesta, la figlia naturale riconosciuta Decima, e la mamma di quest'ultima Nona. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Sesta e Decima
Primo muore nell'anno 2000, lasciando chiamati per legge il padre Secondo, il fratello germano Terzo e il fratello unilaterale Quarto. L'eredità si devolve come segue:   per tre sesti a Secondo, per due sesti a Terzo e per un sesto a Quarto
Primo proprietario del fondo Tuscolano, intende donarlo al minore Secondo soggetto alla potestà dei genitori Terzo e Quarta. Primo, non avendo alcuna fiducia nella capacità amministrative di Terzo e Quarta, intende altresì affidare al proprio socio Quinto l'amministrazione del bene donato. Primo si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. il notaio risponderà:   Che Primo può donare il fondo Tuscolano a Secondo e nominare Quinto curatore speciale per l'amministrazione del bene donato anche se trattasi di un suo socio
Primo vedovo e senza figli è proprietario, tra l'altro, di due alloggi ad uso ufficio. Primo intende donare un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Secondo e Terzo. Secondo è figlio del fratello Quarto e sottoposto alla potestà dei genitori. Terzo, orfano, è sottoposto alla tutela di Quinto. Primo, non avendo fiducia nei genitori di Secondo e nel tutore Quinto, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale per l'amministrazione dei beni donati, l'amico fidato Sesto. Primo si rivolge pertanto al notaio chiedendo se ciò sia possibile e questi gli risponderà che:   La nomina del curatore speciale Sesto è possibile sia per Secondo che per Terzo
Primo vedovo e senza figli è proprietario, tra l'altro, di due alloggi. Primo intende attribuire, a titolo di legato, un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Secondo e Terzo. Secondo è figlio del fratello Quarto ed è sottoposto alla potestà dei genitori. Terzo, orfano, è sottoposto alla tutela di Quinto. Primo, non avendo fiducia nei genitori di Secondo e nel tutore Quinto, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale, l'amico fidato Sesto. Primo si rivolge pertanto al notaio chiedendo se ciò sia possibile e questi gli risponderà che:   La nomina del curatore speciale Sesto è possibile sia per Secondo che per Terzo
Primo vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Secondo, a lui estraneo, soggetto alla potestà dei genitori Terzo e Quinta. Sempronio, però, non ha alcuna fiducia in Terzo e Quinta e pertanto intende affidare all'amico fidato Quarto l'amministrazione dei beni ereditari. Primo si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che:   Può nominare Quarto curatore speciale di Secondo per l'amministrazione dei beni ereditari
Primo vuole nominare suo erede universale il minore Secondo a lui estraneo ma, non avendo alcuna fiducia nei genitori esercenti la potestà sul minore, intende affidare all'amico Terzo l'amministrazione dei beni ereditari. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli dirà che:   Può nominare Terzo curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni ereditari
Primo, figlio di Secondo e Mevia entrambi defunti, è celibe e senza figli e muore a novantacinque anni senza aver mai fatto testamento e lasciando a sè superstiti solo i quattro fratelli Tizio, Caia, Sempronio e Filano. Mentre Tizio e Caia sono anch'essi figli di Secondo e Mevia, Sempronio e Filano sono nati dal matrimonio contratto da Mevia con Terzo dopo la morte di Secondo. In tal caso l'eredità di Primo viene dalla legge devoluta:   in favore dei quattro fratelli, ma Sempronio e Filano conseguono la metà della quota che conseguono Tizio e Caia
Primo, in data 20 febbraio 1997, ha ricevuto in donazione dallo zio Secondo un terreno in Milano; successivamente, in data 30 aprile 1997, Primo, per finanziare i propri studi scientifici in campo medico, ottiene dall'amico Terzo un prestito che garantisce con ipoteca sul terreno stesso. Alla morte di Secondo, avvenuta in data 14 dicembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Primo che è condannato a restituire il terreno. In questo caso Terzo:   perde la garanzia ipotecaria, ma mantiene il proprio credito nei confronti di Primo
Primo, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Caio, Terzo e Calpurnio, il quale ultimo è coniugato con Seconda e ha due figli: Filano e Mevio. Primo con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Calpurnio, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Tizio e Sempronio. Calpurnio muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Primo in data 20 dicembre 2000, la sua eredità si devolve:   a Tizio e Sempronio
Primo, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Mevio, Caio e Secondo, il quale ultimo è coniugato con Caia e ha due figli: Tizio e Terzo. Primo con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Secondo, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Sempronio e Filano. Apertasi la successione Secondo, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredità. In questo caso l'eredità di Primo si devolve:   a Sempronio e Filano
Primo, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Secondo, Tizio e Filano, il quale ultimo è coniugato con Calpurnia e ha due figli: Terzo e Mevio. Primo con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Filano, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Caio e Sempronio. Apertasi la successione Filano, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredità. In questo caso l'eredità di Primo si devolve:   a Caio e Sempronio
Primo, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Sempronio, Mevio e Secondo, il quale ultimo è coniugato con Filana e ha due figli: Terzo e Tizio. Primo con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Secondo, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Caio e Calpurnio. Secondo muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Primo in data 20 dicembre 2000, la sua eredità si devolve:   a Caio e Calpurnio
Primo, Secondo, Terzo e Quarto chiamati per legge all'eredità di Caio in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Primo e Secondo per l'intera quota a ciascuno di loro devoluta, Quarto per un sesto della quota devolutagli e Terzo per la metà della sua quota. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Primo e Secondo
Primo, Secondo, Terzo e Quarto, chiamati per legge all'eredità di Tizio in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Primo e Quarto per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta, Secondo per un quarto della quota devolutagli e Terzo per l'intera sua quota. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Terzo
Primo, Secondo, Terzo, Quarto, Quinto e Sesto, ultraottantenni, si recano dal notaio al fine di costituire, per atto pubblico, una associazione avente come scopo quello di promuovere la solidarietà tra anziani. Al momento della sottoscrizione del contratto, scritto dal notaio tutto di sua mano e da lui letto, gli associati, che sanno e possono sottoscrivere, ad eccezione di Primo che è momentaneamente impossibilitato, chiedono al notaio se per taluni di loro sia possibile apporre solo le sottoscrizioni finali e non anche quelle in margine di ciascuno dei numerosi fogli di cui l'atto si compone. Il notaio risponderà che:   ciò non è possibile in quanto solo se le parti intervenute, che sappiano o possano sottoscrivere, eccedono il numero di sei, invece delle sottoscrizioni loro, si potrà apporre in margine di ciascun foglio la sottoscrizione di alcune di esse, delegate dalle parti rappresentanti i diversi interessi
Primo, Secondo, Terzo, Quarto, Quinto e Sesto, unici condomini con pari quota millesimale dell'edificio Alfa, si riuniscono in assemblea di prima convocazione regolarmente costituita per revocare l'amministratore del condominio; Quinto e Sesto non sono d'accordo. A norma del codice civile ed in assenza di pattuizioni diverse, l'assemblea:   può deliberare la revoca con il voto di Primo, Secondo, Terzo e Quarto che rappresentano più della metà del valore dell'edificio
Primo, vedovo senza discendenti ed ascendenti, vuole fare testamento nominando erede universale il minore Secondo, figlio del fratello Terzo e della di lui moglie Quarta. Primo, non avendo fiducia nelle capacità amministrative di Terzo e Quarta, intende altresì nominare a Secondo, quale suo curatore speciale per l'amministrazione dei beni ereditari, l'amico fidato Quinto. Primo si rivolge al notaio affinchè questi riceva il suo testamento pubblico, verificando che la propria volontà non sia contraria a norme inderogabili, e rendendosi disponibile ad adeguarla alle disposizioni di legge. Il notaio gli risponderà:   Che può istituire erede il minore Secondo nominando Quinto curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni lasciati
Primo, vedovo, è recentemente deceduto, lasciando per testamento, sua unica erede universale la convivente Mevia. I nipoti Mevio, Caio e Sempronio, figli del suo unico figlio premorto Terzo, esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione per l'ottenimento della quota di legittima. In questo caso l'eredità relitta da Primo spetterà:   per metà a Mevia e per l'altra metà a Mevio, Caio e Sempronio in parti uguali fra loro
Primo, vedovo, oltre all'unica figlia Filana ha come parenti solo i fratelli germani Sempronio e Secondo e la sorella unilaterale Tizia. Egli, con testamento olografo istituisce eredi in parti uguali Sempronio e Tizia; trascorsi tre anni, con altro testamento olografo, dopo aver espressamente revocato il precedente testamento, istituisce eredi in parti uguali Filana e Tizia e aggiunge che l'effetto di tali disposizioni a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Primo, la cui eredità non è stata ancora accettata da nessuno, Tizia si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredità stessa. Il notaio risponderà:   Filana e Tizia
Primo, vedovo, oltre all'unica figlia Filana ha come parenti solo i fratelli germani Sempronio e Secondo e la sorella unilaterale Tizia. Egli, con testamento olografo istituisce eredi in parti uguali Sempronio e Tizia; trascorsi tre anni, con altro testamento olografo, dopo aver espressamente revocato il precedente testamento, istituisce eredi in parti uguali Filana e Sempronio e aggiunge che l'effetto di tali disposizioni a titolo universale deve cessare decorsi cinque anni dall'apertura della successione, pur non costituendo l'apposizione di detto termine il solo motivo che lo ha determinato a disporre. Dopo sei anni dalla morte di Primo, la cui eredità non è stata ancora accettata da nessuno, Tizia si reca dal notaio per chiedergli chi sia chiamato all'eredità stessa. Il notaio risponderà:   Filana e Sempronio
Pucci compra da Rina due immobili in Torino e precisamente uno destinato ad ufficio del valore di cinquecentomila Euro, ed uno destinato ad abitazione del valore di ottocentomila Euro. L'atto è soggetto alla condizione risolutiva del mancato rilascio, entro un anno, della concessione edilizia per la costruzione, su terreno di Pucci, di una villa in Lipari dove Rina vuole ritirarsi e che si è obbligata a comprare con preliminare non trascritto e soggetto alla medesima condizione risolutiva. Scaduto il termine Rina e Pucci stipulano un atto notarile con il quale accertano che la condizione risolutiva si è verificata, e, a modifica di quanto prima pattuito nel preliminare, in atto privato separato convengono che Rina comprerà lo stesso la villa in Lipari non appena sarà costruita e pertanto la condizione nel preliminare deve considerarsi come non più apposta. In questo caso:   la dichiarazione con cui si accerta l'avveramento della condizione deve essere annotata in margine della trascrizione eseguita nell'ufficio dei registri immobiliari di Torino
Può aver luogo la divisione ereditaria durante la pendenza di un giudizio sulla legittimità della filiazione di colui che, in caso di esito favorevole del giudizio, sarebbe chiamato a succedere?   No, salvo che l'autorità giudiziaria l'autorizzi fissando le opportune cautele
Può aver luogo la divisione ereditaria se tra i chiamati alla successione vi siano nascituri non concepiti istituiti con determinazione di quote?   No, salvo che l'autorità giudiziaria l'autorizzi fissando le opportune cautele
Può avere luogo il riconoscimento del figlio premorto?   Sì, in favore dei suoi discendenti legittimi e dei suoi figli naturali riconosciuti
Può avere luogo il riconoscimento del figlio premorto?   Sì, in favore dei suoi discendenti legittimi e dei suoi figli naturali riconosciuti
Può domandarsi la divisione quando uno o piu' coeredi hanno goduto separatamente parte dei beni ereditari?   Sì, salvo che si sia verificata l'usucapione per effetto di possesso esclusivo
Può essere annullata la donazione fatta da persona, non interdetta, che si provi essere stata incapace di intendere e di volere al momento in cui la donazione è stata fatta?   Sì, qualunque sia stata la causa, anche transitoria, dell'incapacità
Può essere annullata la donazione fatta dall'inabilitato durante il giudizio di inabilitazione?   Sì, anche se la donazione è anteriore alla nomina del curatore provvisorio
Può essere costretto al riscatto il debitore di una rendita perpetua che è in mora nel pagamento?   Sì, se è in mora nel pagamento di due annualità di rendita
Può essere costretto al riscatto il debitore di una rendita perpetua che non abbia dato al creditore le garanzie promesse, o se, venendo a mancare quelle già date, non ne sostituisce altre di uguale sicurezza?   Sì
Può essere esercitato il diritto di riscatto della rendita perpetua?   si, a volontà del debitore, nonostante qualunque convenzione contraria
Può essere iscritta ipoteca su immobili di una società per azioni a garanzia delle obbligazioni al portatore dalla stessa emesse?   Sì
Può essere pronunciata la decadenza dalla potestà sui figli?   Sì, dal giudice quando il genitore viola o trascura i doveri ad essa inerenti o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio
Può essere pronunziata la sentenza dichiarativa della morte presunta di persona avente venticinque anni?   No, perché non sono ancora trascorsi nove anni dal raggiungimento della maggiore età
Può essere pronunziata nuovamente la separazione personale tra i coniugi dopo che gli stessi, con una dichiarazione espressa, ne hanno fatto cessare gli effetti?   Sì, ma soltanto in relazione a fatti e comportamenti intervenuti dopo la riconciliazione
Può il chiamato all'eredità compiere atti conservativi quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente?   No, mai
Può il chiamato all'eredità compiere atti di amministrazione temporanea quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente?   No, mai
Può il chiamato all'eredità compiere atti di vigilanza quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente?   No, mai
Può il chiamato, che intende rimanere tale, vendere i beni dell'eredità quando si è provveduto alla nomina di un curatore dell'eredità giacente?   No, mai
Può il creditore rifiutare l'adempimento offertogli da un terzo?   si, se il debitore gli ha manifestato la sua opposizione
Può il creditore rifiutare un adempimento parziale?   Sì, anche se la prestazione è divisibile, salvo che la legge o gli usi dispongano diversamente
Può il curatore dell'eredità giacente provvedere al pagamento dei debiti ereditari?   Sì, ma solo previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente ed in assenza di opposizione da parte di alcuno dei creditori o dei legatari
Può il curatore dell'eredità giacente provvedere al pagamento dei legati?   Sì, ma solo previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente ed in assenza di opposizione da parte di alcuno dei creditori o dei legatari
Può il debitore imputare il pagamento al capitale, piuttosto che agli interessi e alle spese?   si, con il consenso del creditore
Può il mandatario discostarsi dalle istruzioni ricevute dal mandante?   Sì qualora circostanze ignote al mandante, e tali che non possano essergli comunicate in tempo, facciano ragionevolmente ritenere che lo stesso mandante avrebbe dato la sua approvazione
Può il mediatore prestare fideiussione per una delle parti?   Sì
Può il notaio ricevere un atto pubblico contenente promessa di matrimonio di un minore?   No, salvo che il minore sia stato ammesso a contrarre matrimonio dal tribunale per i minorenni
Può la donazione essere impugnata per errore sul motivo?   Sì, sia nel caso di errore di fatto che nel caso di errore di diritto, quando il motivo risulta dall'atto ed è il solo che ha determinato il donante a compiere la liberalità
Può la transazione essere annullata per errore di diritto relativo alle questioni che sono state oggetto di controversia tra le parti?   No
Può la transazione essere impugnata per causa di lesione?   No
Può l'autorità giudiziaria, qualora ne ravvisi l'opportunità, imporre al legatario gravato da onere una cauzione?   Sì, se il testatore non ha diversamente disposto
Può l'autorità giudiziaria, qualora ne ravvisi l'opportunità, imporre all'erede gravato da onere una cauzione?   Sì, se il testatore non ha diversamente disposto
Può l'autorità giudiziaria, su istanza di uno dei coeredi, sospendere per un certo periodo di tempo la divisione dell'eredità?   Sì, qualora l'immediata esecuzione della divisione possa recare notevole pregiudizio al patrimonio ereditario e per un periodo di tempo non superiore a cinque anni
Può l'autorità giudiziaria, su istanza di uno dei coeredi, sospendere per un certo periodo di tempo la divisione di alcuni beni dell'eredità?   Sì, per un periodo di tempo non eccedente i cinque anni e qualora l'immediata esecuzione della divisione possa recare notevole pregiudizio al patrimonio ereditario
Può l'enfiteuta costituire servitù a favore del fondo enfiteutico?   Sì e la servitù non cessa con l'estinguersi dell'enfiteusi
Può l'usufruttuario costituire servitù a favore del fondo di cui ha l'usufrutto?   Sì e la servitù non cessa con l'estinguersi dell'usufrutto
Può ricevere per testamento il figlio nascituro di una determinata persona solo concepita al momento della morte del testatore?   No, mai
Può Tizio, escluso per indegnità dalla successione del padre Caio, concedere in locazione un immobile legato da Caio a Caietto, figlio minore dello stesso Tizio e di Filana?   No
Può verificarsi la compensazione legale in caso di credito dichiarato impignorabile?   No