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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Notaio - quesiti di difficoltà media

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Mario e Giorgio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Giorgio a favore di Mario, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Mario deve comunicare a Giorgio la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Mario e Giorgio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Giorgio a favore di Mario. Ai sensi del codice civile, in caso di inadempimento di Giorgio relativo ad una singola prestazione:   Mario può chiedere la risoluzione del contratto se l'inadempimento ha una notevole importanza ed è tale da menomare la fiducia nell'esattezza dei successivi adempimenti.
Mario e Giorgio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Mario a favore di Giorgio, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Giorgio deve comunicare a Mario la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Mario e Giorgio hanno concluso un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Mario a favore di Giorgio. Ai sensi del codice civile, in caso di inadempimento di Mario relativo ad una singola prestazione:   Giorgio può chiedere la risoluzione del contratto se l'inadempimento ha una notevole importanza ed è tale da menomare la fiducia nell'esattezza dei successivi adempimenti.
Mario e Giorgio hanno stipulato un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Giorgio a favore di Mario, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Mario deve comunicare a Giorgio la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Mario e Giorgio hanno stipulato un contratto di somministrazione periodica di generi alimentari da Mario a favore di Giorgio, prevedendo la facoltà per quest'ultimo di fissare la scadenza delle singole prestazioni. In tal caso, ai sensi del codice civile:   Giorgio deve comunicare a Mario la data di scadenza delle prestazioni con un congruo preavviso
Mario ha venduto a termine a Carlo titoli azionari per il valore di ventimila euro. Fino al momento della consegna dei titoli in oggetto a chi spetta il diritto di voto?   A Mario
Mario, pieno ed esclusivo proprietario del podere "San Luigi" in Frascati, concede in usufrutto vitalizio il suddetto podere a Franco. Successivamente per ragioni di pubblico interesse, il podere "San Luigi" viene espropriato; in tal caso, l'usufrutto di cui Franco è titolare:   si trasferisce sulla relativa indennità
Martino e Mevio, Sempronio e Filano hanno concluso una transazione relativa ad un preteso diritto di usufrutto da parte di Sempronio e Filano su un appartamento che Caio e Tizio avevano venduto in piena proprietà a Martino e Mevio. Se la pretesa di Filano e Sempronio era temeraria e gli stessi erano di ciò consapevoli, a norma del codice civile, chi può chiedere l'annullamento della transazione a causa della temerarietà della pretesa?   Martino e Mevio
Martino intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Caio che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Caia, i figli legittimi Filano e Filana, i figli naturali riconosciuti Mevio e Mevia, il fratello Sempronio, e Sempronia figlia della premorta sorella Maria. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Filano e Filana, Mevio e Mevia
Martino intende effettuare il riconoscimento del figlio premorto Caio che, al momento della morte, ha lasciato a sé superstiti il coniuge Caia, il figlio legittimo Filano, il fratello Mevio, e Sempronia figlia della premorta sorella Maria. In questo caso il riconoscimento può avere luogo in favore di:   Filano
Martino, celibe e senza figli nè ascendenti, volendo disporre per testamento si reca dal notaio e gli espone: di voler nominare suo erede universale il nipote Mevio, di voler lasciare all'altro suo nipote Tizio a titolo di legato l'appartamento in Venezia sottoponendo quest'ultima disposizione alla condizione risolutiva che il legatario non prosegua, per dieci anni dopo la morte del testatore, l'assegnazione del "Premio Annuale Martino" a favore di uno studente meritevole e bisognoso. Il notaio riguardo alla disposizione a favore di Tizio dirà che:   Può farsi sotto condizione risolutiva
Martino, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Remo, Tizio e Caio, il quale ultimo è coniugato con Caia e ha due figli: Mevio e Filano. Martino con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Caio, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Sempronio e Mario. Apertasi la successione Caio, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredità. In questo caso l'eredità di Martino si devolve:   a Sempronio e Mario
Mentre Sempronio, privo di eredi legittimari, per causa di pubblica calamità non poteva valersi delle forme ordinarie, il suo testamento, con il quale nominava unica erede universale la fondazione benefica Alfa, veniva ricevuto e redatto dal vice sindaco del luogo, facente funzioni di sindaco, in presenza di due testimoni maggiorenni e quindi sottoscritto da Sempronio, dai testimoni e dal vice sindaco. Cessata la causa che aveva impedito a Sempronio di valersi delle forme ordinarie del testamento, egli si reca immediatamente dal notaio per assicurarsi che il suo patrimonio venga ereditato dalla fondazione e non dai suoi eredi legittimi. Il notaio gli dice che:   deve fare un nuovo testamento nelle forme ordinarie nominando unica erede la fondazione, perchè quello precedente perderà efficacia tre mesi dopo la cessazione della causa che gli ha impedito di valersi delle forme ordinarie
Mentre Sempronio, privo di eredi legittimari, per infortunio non poteva valersi delle forme ordinarie, il suo testamento, con il quale nominava unica erede universale la fondazione benefica Alfa, veniva ricevuto e redatto dal sindaco del luogo in presenza di due testimoni maggiorenni e quindi sottoscritto da Sempronio, dai testimoni e dal sindaco. Cessata la causa che aveva impedito a Sempronio di valersi delle forme ordinarie del testamento, egli si reca immediatamente dal notaio per assicurarsi che il suo patrimonio venga ereditato dalla fondazione e non dai suoi eredi legittimi. Il notaio gli dice che:   deve fare un nuovo testamento nelle forme ordinarie nominando unica erede la fondazione, perchè quello precedente perderà efficacia tre mesi dopo la cessazione della causa che gli ha impedito di valersi delle forme ordinarie
Mentre Sempronio, privo di eredi legittimari, si trovava in un luogo dominato da una malattia reputata contagiosa e non poteva valersi delle forme ordinarie, il suo testamento, con il quale nominava unica erede universale la fondazione benefica Alfa, veniva ricevuto e redatto da un notaio in presenza di due testimoni diciassettenni e quindi sottoscritto da Sempronio, dai testimoni e dal notaio. Cessata la causa che aveva impedito a Sempronio di valersi delle forme ordinarie del testamento, egli si reca immediatamente dal notaio per assicurarsi che il suo patrimonio venga ereditato dalla fondazione e non dai suoi eredi legittimi. Il notaio gli dice che:   deve fare un nuovo testamento nelle forme ordinarie nominando unica erede la fondazione, perchè quello precedente perderà efficacia tre mesi dopo la cessazione della causa che gli ha impedito di valersi delle forme ordinarie
Mentre Sempronio, privo di eredi legittimari, si trovava in un luogo dominato da una malattia reputata contagiosa e non poteva valersi delle forme ordinarie, il suo testamento, con il quale nominava unica erede universale la fondazione benefica Alfa, veniva ricevuto e redatto da un ministro del culto in presenza di due testimoni maggiorenni e quindi sottoscritto da Sempronio, dai testimoni e dal ministro del culto. Cessata la causa che aveva impedito a Sempronio di valersi delle forme ordinarie del testamento, egli si reca immediatamente dal notaio per assicurarsi che il suo patrimonio venga ereditato dalla fondazione e non dai suoi eredi legittimi. Il notaio gli dice che:   deve fare un nuovo testamento nelle forme ordinarie nominando unica erede la fondazione, perchè quello precedente perderà efficacia tre mesi dopo la cessazione della causa che gli ha impedito di valersi delle forme ordinarie
Mevia è moglie di Filano; Roberto è marito di Marina; Mevia e Roberto sono fratelli. Quale vincolo lega Filano e Marina?   Nessun rapporto di parentela o affinità
Mevia intende comprare la villa Solaria dall'amico Caio, rimasto da poco tempo vedovo. Il 20 dicembre 1998 Mevia e Caio si accordano verbalmente per stipulare l'atto di compravendita il 10 febbraio 1999. Consapevole dell'affezione di Caio per la villa Solaria, dove ha trascorso una felice vita matrimoniale, il 24 dicembre 1998 Mevia, nel disporre per testamento olografo delle proprie sostanze, lega la detta villa allo stesso Caio; un'ora dopo aver fatto testamento, Mevia viene colta da un improvviso malore e muore. Caio, ricevuta comunicazione della pubblicazione del testamento di Mevia, si reca dal notaio Romolo Romani e chiede chiarimenti circa il legato in suo favore; il notaio risponderà che il detto legato è:   nullo, perchè la villa Solaria al tempo in cui fu fatto il testamento era di proprietà del legatario e si trova in proprietà del legatario anche al tempo dell'apertura della successione
Mevia intende vendere l'unità immobiliare dove esercita la propria professione al collega Tizio. Sei giorni prima della data stabilita per l'atto di compravendita, Tizio, celibe e senza figli, con testamento olografo istituisce erede universale delle proprie sostanze il padre e lega a Mevia l'unità immobiliare che non ha ancora comprato da lei. Tre anni dopo la conclusione del contratto di compravendita, Tizio, ora coniugato con Caia, muore senza aver mutato o revocato le dette disposizioni testamentarie. Quattro mesi dopo la pubblicazione del testamento di Tizio, Mevia si reca dal notaio e chiede chiarimenti circa il legato in suo favore, precisando che Tizio al tempo del decesso era ancora proprietario dell'unità immobiliare comprata da lei; il notaio risponderà che il detto legato è:   valido, perchè al tempo dell'apertura della successione la cosa legata si trova in proprietà del testatore, anche se al tempo in cui fu fatto il testamento era di proprietà del legatario
Mevia, coniugata con Filano, dal quale ha la figlia Tizia, rimane vedova e si risposa con Mevio. Tizia contrae matrimonio con Sempronio. Quale rapporto intercorre tra Sempronio e Mevio?   nessun rapporto di affinità o di parentela
Mevia, figlia legittima ed unica discendente di Caio il quale ha rinunziato all'eredità di Tizio di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità di Tizio le spetta la medesima quota del padre Caio. Il notaio le risponderà:   Che Mevia ha gli stessi diritti di Caio, avendo questi rinunciato all'eredità di Tizio
Mevia, figlia naturale riconosciuta ed unica discendente di Tizio il quale ha rinunziato all'eredità di Sempronio di cui era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità di Sempronio le spetta la medesima quota del padre Tizio. Il notaio le risponderà:   Che Mevia ha gli stessi diritti del genitore Tizio, avendo questi rinunciato all'eredità di Sempronio
Mevia, madre di Tizietto, istituisce quest'ultimo erede nella sola quota di legittima, disponendo che il proprio marito Sempronio, esercente la potestà su Tizietto, non abbia l'usufrutto legale su quanto da lei lasciato a Tizietto. Ha efficacia la disposizione che Sempronio non abbia l'usufrutto legale sui beni spettanti a Tizietto a titolo di legittima?   No
Mevia, nubile, senza figli e senza ascendenti, ha una sorella e un fratello, col quale però non è mai andata d'accordo. Mevia decide di disporre delle proprie sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere e di non lasciare nessuno dei suoi beni al fratello; quindi, con un testamento olografo, lega la villa Corneliana alla sorella e un quadro di valore all'amica Caia, istituisce erede universale un'associazione di beneficenza, alla cui costituzione ha partecipato, e rinunzia espressamente alla facoltà di revocare o mutare le dette disposizioni a titolo particolare; tale clausola di rinunzia:   non ha effetto
Mevia, ricoverata in ospedale ad Anzio, comune ricompreso nel territorio dei distretti notarili riuniti di Roma, Velletri e Civitavecchia, impossibilitata a muoversi, chiede al notaio Romolo Romani di recarsi presso il detto ospedale, al fine di procedere alla pubblicazione del testamento olografo della propria madre defunta, testamento depositato negli atti del notaio Romolo Romani con studio in Roma. Il notaio le dirà che:   non può recarsi ad Anzio in quanto la pubblicazione del testamento olografo deve essere eseguita dal notaio depositario del testamento presso il proprio ufficio
Mevia, vedova di Caio e senza figli, con testamento olografo lascia l'universalità dei suoi beni all'unica sorella Tizia. Due anni dopo aver fatto testamento, Mevia, avendo scoperto che Tizia aveva avuto una relazione sentimentale con Caio, decide di revocare il detto testamento, ma ricorda di avervi inserito una clausola di rinunzia alla facoltà di revocazione. Si reca pertanto dal notaio e gli chiede se la propria volontà possa trovare attuazione; il notaio risponderà che:   la clausola con la quale il testatore rinunzia alla facoltà di revocare le disposizioni testamentarie non ha mai effetto e pertanto la volontà di Mevia può trovare attuazione
Mevietto, minore soggetto a tutela, è debitore della somma di euro 10.000 nei confronti del tutore Mevio e, nel contempo, creditore di somma di pari importo nei confronti del protutore Tizio. Mevio, in adempimento del debito esistente nei suoi confronti, sarebbe disposto a rendersi cessionario del credito vantato da Mevietto verso Tizio. Il notaio dirà alle parti che:   Mevio non può rendersi in nessun caso cessionario del credito vantato da Mevietto verso Tizio
Mevio celibe e senza figli che sa di avere un nipote, Tizio, figlio di suo figlio premorto Filano, dona la casa dove abita alla sua convivente Filana. Decorso un anno dalla donazione e non avendo più buoni rapporti con Filana, si reca dal notaio per chiedergli se la donazione può essere revocata in considerazione dell'esistenza del nipote. Il notaio risponderà che:   la donazione non può essere revocata perchè al tempo in cui fu fatta il donante aveva notizia dell'esistenza del nipote
Mevio di anni settanta e Filano di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Caio di anni sessanta, di Tizio di anni cinquanta e di Sempronio di anni trenta. Se Caio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante?   Tizio e Sempronio e non Mevio e Filano
Mevio di anni settanta e Sempronio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Caio di anni sessanta, di Filano di anni cinquanta e di Tizio di anni trenta. Se Caio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante?   Filano e Tizio e non Mevio e Sempronio
Mevio di anni settanta e Tizio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Caio di anni sessanta, di Sempronio di anni cinquanta e di Filano di anni trenta. Se Caio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante?   Sempronio e Filano e non Mevio e Tizio
Mevio e Caio, ciascuno per la quota di un ottavo, Sempronio, Tizio e Filano, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Mevio e Sempronio ciascuno per l'intera sua quota e Caio, Tizio e Filano per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Mevio e Sempronio
Mevio è creditore di Sempronio per avergli prestato la somma di ventimila euro da restituire entro un anno. Sempronio sei mesi dopo il prestito, d'accordo con Caio, simula la vendita a costui del fondo Tusculano, unico bene immobile di proprietà dello stesso Sempronio. Tizio, sentendosi garantito dal fatto che Caio, sinora nullatenente, ha acquistato il fondo Tusculano, gli presta la somma di diecimila euro. Nel conflitto tra Mevio e Tizio, entrambi creditori chirografari:   prevarrà Mevio, poichè il suo credito è anteriore all'atto simulato
Mevio è creditore di Sempronio per avergli prestato la somma di ventimila euro da restituire entro un anno. Sempronio sei mesi dopo il prestito, d'accordo con Tizio, simula la vendita a costui del fondo Tusculano, unico bene immobile di proprietà dello stesso Sempronio. Caio, sentendosi garantito dal fatto che Tizio, sinora nullatenente, ha acquistato il fondo Tusculano, gli presta la somma di diecimila euro. Nel conflitto tra Mevio e Caio, entrambi creditori chirografari:   prevarrà Mevio, poichè il suo credito è anteriore all'atto simulato
Mevio e Filano, ciascuno per la quota di un ottavo, Caio, Tizio e Sempronio, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Filano e Sempronio ciascuno per l'intera sua quota e Mevio, Caio e Tizio per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Filano e Sempronio
Mevio e Mevia sposati dal 12 dicembre 1990, genitori del minore Tizio, in data 5 maggio 1995 si separano legalmente. Il giudice, senza nulla disporre relativamente all'esercizio della potestà, affida Tizio al padre Mevio in quanto Mevia è sovente in viaggio per lavoro e non può occuparsi di Tizio. In data 3 marzo 1996 Tizio riceve dallo zio Sempronio, a titolo di donazione, tre alloggi ad uso civile abitazione. In questo caso:   L'usufrutto legale spetta a Mevio
Mevio e Sempronio, ciascuno per la quota di un ottavo, Caio, Tizio e Filano, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Mevio e Caio ciascuno per l'intera sua quota e Sempronio, Tizio e Filano per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Mevio e Caio
Mevio e Sempronio, Filano e Caio hanno concluso una transazione relativa ad un preteso diritto di usufrutto da parte di Filano e Caio su un appartamento che Tizio e Martino avevano venduto in piena proprietà a Mevio e Sempronio. Se la pretesa di Caio e Filano era temeraria e gli stessi erano di ciò consapevoli, a norma del codice civile, chi può chiedere l'annullamento della transazione a causa della temerarietà della pretesa?   Mevio e Sempronio
Mevio emette un titolo di credito all'ordine di Tizio, il quale poi lo gira a Sempronio apponendovi la clausola "per l'incasso". Sempronio può, a sua volta, girare tale titolo?   Sì, ma solo per procura per l'incasso
Mevio esercita il possesso continuato e ininterrotto su un fondo rustico avente ingente valore con annesso fabbricato, situato in un comune classificato montano dalla legge. Quanti anni di possesso continuato necessitano in questo caso per l'acquisto della proprietà, considerato che il terreno si trova nei pressi di una famosa località turistica?   almeno quindici anni
Mevio ha istituito eredi in quote uguali Tizio, Caio e Filano. Sei mesi dopo l'apertura della successione, Filano vende all'amico Tizietto la sua quota di eredità, all'insaputa di Caio e Tizio. Un anno dopo la vendita, Tizietto, Caio e Tizio concludono il contratto di divisione relativo all'eredità del defunto Mevio. Può Caio, nei due mesi successivi alla divisione, riscattare la quota di eredità acquistata da Tizietto?   No
Mevio ha l'obbligo di trasferire a Sempronio la proprietà di un orologio da polso. Con il consenso di Sempronio, in luogo dell'adempimento, Mevio gli cede un credito. In quale momento si estingue l'obbligazione di Mevio?   Con la riscossione del credito, se non risulta una diversa volontà delle parti
Mevio ha riconosciuto come proprio figlio naturale Tizio immediatamente dopo la sua nascita. La madre Sempronia ha invece proceduto al riconoscimento un anno dopo il riconoscimento fatto dal padre. A causa di fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza tra loro, Mevio e Sempronia hanno deciso di vivere separatamente e di affidare stabilmente il minore ai nonni materni con i quali convive. A chi spetta l'esercizio della potestà in assenza di qualunque provvedimento giudiziale in merito?   A Mevio perchè è il primo genitore ad avere fatto il riconoscimento
Mevio ha venduto a Caia il fondo agricolo Corneliano di sua proprietà; il contratto di compravendita è stato sottoposto alla condizione sospensiva che venga chiuso il limitrofo aeroporto entro tre anni. Nel suddetto contratto Mevio e Caia hanno inserito una clausola in base alla quale i frutti percepiti saranno dovuti a Caia dal giorno della conclusione del contratto. Tale clausola:   è valida e, avveratasi la condizione, Mevio dovrà a Caia i frutti percepiti dal giorno della conclusione del contratto
Mevio ha venduto a Caia il fondo agricolo Corneliano di sua proprietà; il contratto di compravendita è stato sottoposto alla condizione sospensiva che venga chiuso il limitrofo aeroporto entro tre anni. Nel suddetto contratto Mevio e Caia hanno inserito una clausola in base alla quale saranno dovuti a Caia i frutti percepiti dall'inizio dell'annata agraria precedente a quella nel corso della quale si è avverata la condizione. Tale clausola:   è valida e, avveratasi la condizione, Mevio dovrà a Caia i frutti percepiti dall'inizio dell'annata agraria precedente a quella nel corso della quale si è avverata la condizione
Mevio ha venduto a termine a Sempronio titoli azionari per il valore di ventimila euro. Fino al momento della consegna dei titoli in oggetto a chi spetta il diritto di opzione inerente ai titoli venduti?   A Sempronio
Mevio ha venduto a termine a Sempronio titoli azionari per il valore di ventimila euro. Fino al momento della consegna dei titoli in oggetto a chi spetta il diritto di voto?   A Mevio
Mevio intende acquistare il fondo Tuscolano, che il cugino Tizio ha ricevuto in eredità dal comune nonno Tizione; per l'atto di compravendita viene stabilita la data del 10 febbraio 1999. Consapevole dell'affezione di Tizio per i beni di famiglia, il 24 dicembre 1998, Mevio, nel disporre per testamento olografo delle proprie sostanze, lega il detto fondo Tuscolano allo stesso Tizio; un'ora dopo aver fatto testamento viene colto da infarto e muore. Tizio, ricevuta comunicazione della pubblicazione del testamento di Mevio, si reca dal notaio Romolo Romani e chiede chiarimenti circa il legato in suo favore; il notaio risponderà che il detto legato è:   nullo, perchè il fondo Tuscolano al tempo in cui fu fatto il testamento era già di proprietà del legatario e si trova in proprietà del legatario anche al tempo dell'apertura della successione
Mevio intende donare a Tizio, minore soggetto alla potestà dei genitori Filano e Sempronia, un immobile nominando Caio quale curatore speciale per l'amministrazione del bene donato. Si rivolge pertanto al notaio chiedendogli chi sarà legittimato all'accettazione. Il notaio risponderà che:   La donazione dovrà essere accettata da Filano e Sempronia, previa autorizzazione del giudice tutelare
Mevio proprietario del fondo Tuscolano, intende donarlo al minore Tizietto soggetto alla potestà dei genitori Tizio e Tizia. Mevio, non avendo alcuna fiducia nella capacità amministrative di Tizio e Tizia, intende altresì affidare al proprio socio Caio l'amministrazione del bene donato. Mevio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. il notaio risponderà:   Che Mevio può donare il fondo Tuscolano a Tizietto e nominare Caio curatore speciale per l'amministrazione del bene donato anche se trattasi di un suo socio
Mevio si reca dal notaio con l'intenzione di costituire il fabbricato Alfa di sua proprietà in fondo patrimoniale per far fronte ai bisogni della famiglia dei coniugi Tizio e Tizia che non sono presenti e che hanno figli maggiorenni; precisa, inoltre, che non intende fare testamento. Il notaio:   Può ricevere l'atto che si perfezionerà con la successiva accettazione dei coniugi
Mevio titolare del diritto di usufrutto sul fondo Corneliano si reca dal Notaio insieme a Tizio proprietario del limitrofo fondo Tusculano al fine di costituire servitù di passaggio in favore del fondo Corneliano, purchè la stessa non si estingua con il cessare dell'usufrutto. Il Notaio risponderà:   che Mevio può costituire servitù a favore del fondo Corneliano e la servitù stessa non cessa con l'estinguersi del suo usufrutto
Mevio vanta nei confronti di Sempronio quattro crediti, tutti scaduti, dei quali: il primo di euro 1.000, garantito da pegno su un orologio di proprietà della madre di Sempronio; il secondo di euro 15.000, privo di garanzia; il terzo di euro 60.000, garantito da ipoteca sul fondo Corneliano di proprietà di Sempronio ed il quarto di euro 10.000, garantito da ipoteca su un immobile di proprietà dello stesso Sempronio. A norma del codice civile, in mancanza di apposita dichiarazione sia del debitore che del creditore, a quale debito deve essere imputato il pagamento di euro 1.000 eseguito dal debitore ed accettato dal creditore?   Al debito di euro 15.000
Mevio vanta nei confronti di Sempronio quattro crediti, tutti scaduti, dei quali: il primo di euro 1.000, garantito da pegno su un orologio di proprietà della madre di Sempronio; il secondo di euro 60.000, garantito da ipoteca sul fondo Corneliano di proprietà di Sempronio; il terzo di euro 10.000, privo di garanzia, ed il quarto di euro 15.000, garantito da ipoteca su un immobile di proprietà dello stesso Sempronio. A norma del codice civile, in mancanza di apposita dichiarazione sia del debitore che del creditore, a quale debito deve essere imputato il pagamento di euro 1.000 eseguito dal debitore ed accettato dal creditore?   Al debito di euro 10.000
Mevio vanta nei confronti di Sempronio quattro crediti, tutti scaduti, dei quali: il primo di euro 60.000, garantito da ipoteca su un immobile di proprietà dello stesso Sempronio; il secondo di euro 10.000, garantito da pegno su un orologio di proprietà della madre di Sempronio; il terzo di euro 15.000, garantito da ipoteca sul fondo Corneliano di proprietà di Sempronio ed il quarto di euro 1.000, privo di garanzia. A norma del codice civile, in mancanza di apposita dichiarazione sia del debitore che del creditore, a quale debito deve essere imputato il pagamento di euro 1.000 eseguito dal debitore?   Al debito di euro 1.000
Mevio vedovo e senza figli è proprietario, tra l'altro, di due alloggi. Mevio intende attribuire, a titolo di legato, un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Calpurnio e Filano. Calpurnio è figlio del fratello Sempronio ed è sottoposto alla potestà dei genitori. Filano, orfano, è sottoposto alla tutela di Caio. Mevio, non avendo fiducia nei genitori di Calpurnio e nel tutore Caio, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale, l'amico fidato Tizio. Mevio si rivolge pertanto al notaio chiedendo se ciò sia possibile e questi gli risponderà che:   La nomina del curatore speciale Tizio è possibile sia per Calpurnio che per Filano
Mevio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Sempronio, a lui estraneo, soggetto alla potestà dei genitori Filano e Filana. Mevio, però, non ha alcuna fiducia in Filano e Filana e pertanto intende affidare all'amico fidato Tizio l'amministrazione dei beni ereditari. Mevio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che:   Può nominare Tizio curatore speciale di Sempronio per l'amministrazione dei beni ereditari
Mevio vedovo, che aveva un solo figlio Filano, deceduto da un anno, dona tutti i suoi beni all'amico Sempronio. Due anni dopo la donazione viene a sapere che Filano aveva un figlio legittimo, Calpurnio. Mevio si reca dal notaio per sapere se la donazione a Sempronio può essere revocata; il notaio risponderà che:   la donazione fatta da chi ignorava di avere discendenti legittimi al tempo della donazione può essere revocata
Mevio vuole donare al minore Tizietto il fondo Tuscolano ma, non avendo alcuna fiducia nei genitori esercenti la potestà sul minore, intende affidare all'amico Caio l'amministrazione del bene donato. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli dirà che:   Può nominare Caio curatore speciale del minore per l'amministrazione del bene donato
Mevio, committente, ha concluso con l'imprenditore Tizio, appaltatore, un contratto di appalto per la costruzione di un capannone industriale. I materiali necessari per la costruzione sono stati interamente forniti dall'appaltatore con l'unica eccezione delle strutture in cemento armato che sono state realizzate direttamente dal committente. Un aeroplano in fase di atterraggio nel vicino aeroporto, per un errore di manovra, si abbatte sull'edificio, ultimato ma non ancora accettato dal committente che non è in mora a verificarlo. In tale ipotesi il perimento dell'edificio è:   a carico di Mevio per quanto riguarda le strutture di cemento armato e per il resto a carico di Tizio
Mevio, comprata la proprietà del fondo Corneliano, ha in seguito contratto matrimonio con Mevia il 4 maggio 1990, senza porre in essere alcuna convenzione matrimoniale. Dal gennaio all'aprile 1990, Mevio aveva realizzato su detto fondo una villetta utilizzando materiale di proprietà di Tizio, il quale ne era a conoscenza fin dall'inizio dei lavori. Nel luglio 1990 Mevio ha dovuto far sostituire tutti gli infissi e parte del tetto a tegole della villetta. Essendosi successivamente prospettata l'opportunità di vendere la proprietà della villetta separatamente dalla proprietà del terreno su cui essa insiste, Mevio chiede al notaio chi deve intervenire nel relativo atto quale parte venditrice. Il notaio risponderà:   solo Mevio
Mevio, coniugato in regime di comunione legale dei beni con Tizia, fa edificare un fabbricato su un suolo di proprietà di Caio, utilizzando materiali di Tizio, il quale, unitamente a Caio, ne viene a conoscenza dopo un anno. Trascorso un altro anno, Mevio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene detto fabbricato, precisando che Caio non ne ha domandato la rimozione mentre Tizio ha rivendicato i materiali quattro mesi prima. Il notaio risponderà che il fabbricato appartiene a:   Caio
Mevio, debitore di Tizio di una somma di denaro, con il consenso di quest'ultimo, in luogo della prestazione dovuta, trasferisce a Tizio la proprietà di un bene mobile. In quale momento può considerarsi estinta l'obbligazione originaria di Mevio?   Nel momento in cui Mevio esegue la prestazione diversa
Mevio, figlio di Tizio dichiarato assente, immesso nel possesso temporaneo dei beni, si reca dal notaio al fine di sapere se può utilizzare, per l'acquisto a proprio nome di una villa, le somme percepite quali rendite del patrimonio dell'assente. Il notaio risponderà:   Che può ritenere liberamente le rendite e disporne nella loro totalità
Mevio, figlio unico della vedova Caia, la quale esercita su di lui non poca influenza, è coniugato, senza figli, con Tizia. Dopo un colloquio con la madre che gli ha insinuato dubbi sulla fedeltà di Tizia, Mevio, con testamento olografo, istituisce erede universale la stessa Caia. Col trascorrere del tempo, però, Caia è sempre più preoccupata che Mevio possa avere un ripensamento e revocare il detto testamento. Mevio, per tranquillizzare la madre, decide di rinunziare alla facoltà di revocare le disposizioni contenute nel testamento fatto; a tal fine si reca dal notaio e gli chiede di ricevere l'atto di rinunzia, manifestandogli però l'esigenza della massima riservatezza e quindi che nessuno assista all'atto stesso. Il notaio risponderà:   che Mevio non può in alcun modo rinunziare alla facoltà di revocare le disposizioni testamentarie e che ogni clausola o condizione contraria non ha effetto
Mevio, già minore soggetto a tutela e da poco divenuto maggiore d'età, intende permutare con il suo tutore Sempronio la proprietà di un appartamento con il diritto di superficie su un terreno edificabile, senza far luogo a conguagli. Il notaio dirà alle parti che la permuta:   non può aver luogo prima che sia decorso un anno dall'approvazione del conto della tutela
Mevio, maggiore d'età, è stato riconosciuto figlio naturale dalla madre Tizia. Successivamente è stato accertato giudizialmente che Mevio è figlio naturale di Caio. In questo caso, quale cognome assume Mevio?   Quello di Tizia, ma può assumere il cognome di Caio aggiungendolo o sostituendolo a quello di Tizia
Mevio, maggiore di età, è stato riconosciuto figlio naturale dal padre Tizio e successivamente dalla madre Caia. In questo caso, Mevio:   Assume il cognome di Tizio
Mevio, maggiore di età, è stato riconosciuto figlio naturale dalla madre Tizia e successivamente dal padre Caio. In questo caso quale cognome assume Mevio?   Quello di Tizia, ma può assumere il cognome di Caio aggiungendolo o sostituendolo a quello di Tizia
Mevio, minore, è donatario di un immobile in Roma. La donazione è stata debitamente accettata dal padre Sempronio contro la volontà della madre Caia. A chi spetta l'usufrutto legale su tale bene?   A Sempronio
Mevio, noto agronomo, al quale è stata conferita da Tizio procura a vendere il fondo agricolo Tuscolano, non riesce a dissuadere Caio dal conferirgli procura a comprare un fondo agricolo e dopo una settimana conclude un contratto preliminare di vendita del fondo Tuscolano a Caio, quale rappresentante di quest'ultimo e di Tizio. In entrambe le procure è espressamente prevista la facoltà di concludere preliminari e solo in quella conferita da Caio è altresì contenuta la specifica autorizzazione a contrattare con se stesso, in proprio o come rappresentante di un'altra parte, nonchè la predeterminazione del contenuto del contratto, a cui Mevio si attiene scrupolosamente. Il contratto preliminare concluso da Mevio è:   annullabile su domanda di Tizio, ma non di Mevio o di Caio
Mevio, proprietario di numerosi immobili in Roma, intende donare un alloggio ad uso ufficio sito in Via Arenula numero 1 al minore Mevietto soggetto alla potestà dei genitori Tizio e Tizia. Mevio non ha alcuna fiducia in Tizio e Tizia e pertanto intende nominare a Mevietto, quale suo curatore speciale per l'amministrazione del suddetto immobile, Caio. Tizio e Tizia sono favorevoli alla donazione. Mevio si rivolge al notaio chiedendogli chi dovrà accettare la donazione. Il notaio risponderà:   Tizio e Tizia, previa autorizzazione del giudice tutelare
Mevio, residente a Messina, acquista a titolo di permuta da Sempronio, residente a Milano, l'edificio che verrà realizzato su un terreno edificabile di metri quadrati diecimila sito in Palermo e allo stesso titolo di permuta trasferisce a Sempronio l'edificio in corso di costruzione sito in Bologna; l'atto viene ricevuto da un notaio con sede in Roma. Dopo tre anni viene dichiarata con sentenza la nullità del contratto. In questo caso:   la dichiarazione di nullità deve essere annotata in margine delle trascrizioni eseguite negli uffici dei registri immobiliari di Bologna e di Palermo, nelle cui circoscrizioni sono situati i beni
Mevio, residente a Palermo, acquista a titolo di permuta da Sempronio, residente a Milano, l'edificio che verrà realizzato su un terreno edificabile di metri quadrati diecimila sito in Messina e allo stesso titolo di permuta trasferisce a Sempronio l'edificio in corso di costruzione sito in Roma; l'atto viene ricevuto da un notaio con sede in Bologna. Dopo tre anni viene dichiarata con sentenza la nullità del contratto. In questo caso:   la dichiarazione di nullità deve essere annotata in margine delle trascrizioni eseguite negli uffici dei registri immobiliari di Roma e di Messina, nelle cui circoscrizioni sono situati i beni
Mevio, residente a Roma, acquista a titolo di permuta da Sempronio, residente a Milano, l'edificio che verrà realizzato su un terreno edificabile di metri quadrati diecimila sito in Bologna e allo stesso titolo di permuta trasferisce a Sempronio l'edificio in corso di costruzione sito in Messina; l'atto viene ricevuto da un notaio con sede in Palermo. Dopo tre anni viene dichiarata con sentenza la nullità del contratto. In questo caso:   la dichiarazione di nullità deve essere annotata in margine delle trascrizioni eseguite negli uffici dei registri immobiliari di Messina e di Bologna, nelle cui circoscrizioni sono situati i beni
Mevio, vedovo e senza figli, ha donato all'estraneo Sempronio, in riguardo del matrimonio di costui con Caia, il proprio appartamento in Firenze. Successivamente Mevio, che all'epoca della donazione era un facoltoso professionista, viene a trovarsi in stato di bisogno e non è più in grado di provvedere al proprio mantenimento. In questo caso il donatario è tenuto a prestare gli alimenti al donante?   No, trattandosi di donazione fatta in riguardo di un matrimonio
Mevio, vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Mevietto, a lui estraneo, soggetto alla potestà dei genitori Sempronio e Sempronia. Mevio, però, non ha alcuna fiducia in Sempronio e Sempronia e pertanto intende affidare all'amico Tizio l'amministrazione dei beni ereditari. Mevio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che:   Può nominare Tizio curatore speciale di Mevietto per l'amministrazione dei beni ereditari
Mevio, vedovo senza discendenti ed ascendenti vuole fare testamento nominando proprio erede universale il minore Tizietto, figlio del fratello Caio e della di lui moglie Caia. Mevio, non avendo fiducia nelle capacità amministrative di Caio e Caia, intende altresì nominare a Tizietto, quale suo curatore speciale per l'amministrazione dei beni ereditari, l'amico fidato Sempronio. Mevio si rivolge al notaio affinchè questi riceva il suo testamento pubblico, verificando che la propria volontà non sia contraria a norme inderogabili, e rendendosi disponibile ad adeguarla alle disposizioni di legge. Il notaio gli risponderà:   Che può istituire erede il minore Tizietto nominando Sempronio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni lasciati
Mevio, vedovo, che aveva un solo figlio, Filano, deceduto da un anno, dona tutti i suoi beni all'amico Tizio. Due anni dopo la donazione viene a sapere che Filano ha avuto un figlio legittimo, Caio; volendo donare qualche bene a Caio si reca dal notaio per sapere se la donazione a Tizio può essere revocata. Il notaio risponde che:   la donazione fatta da chi ignorava di avere discendenti legittimi al tempo della donazione può essere revocata
Mevio, vedovo, è recentemente deceduto, lasciando per testamento, sua unica erede universale la convivente Prima. I nipoti Caio, Filano e Tizio, figli del suo unico figlio premorto Secondo, esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione per l'ottenimento della quota di legittima. In questo caso l'eredità relitta da Mevio spetterà:   per metà a Prima e per l'altra metà a Caio, Filano e Tizio in parti uguali fra loro
Muore Tizio il quale in data 16 agosto 1997 aveva disposto del suo patrimonio per testamento olografo. Detto testamento conteneva, tra l'altro, la designazione degli amici fidati Caio e Sempronio quali rispettivamente tutore e protutore del figlio minore del de cuius Tizietto. Il notaio che procede alla pubblicazione di detto testamento, in relazione alla designazione del tutore e del protutore, deve, a norma del codice civile, darne notizia:   Al giudice tutelare
Muore Tizio il quale in data 16 agosto 1997 aveva disposto del suo patrimonio per testamento olografo. Detto testamento conteneva, tra l'altro, la designazione dell'amico fidato Sempronio quale tutore del figlio minore del de cuius Tizietto. Il notaio che procede alla pubblicazione di detto testamento, in relazione alla designazione del tutore, deve, a norma del codice civile, darne notizia:   Al giudice tutelare entro dieci giorni
Muore Tizio il quale in data 16 agosto 1997 aveva disposto del suo patrimonio per testamento olografo. Detto testamento conteneva, tra l'altro, la designazione dell'amico fidato Sempronio quale tutore del figlio minore del de cuius Tizietto. Il notaio che procede alla pubblicazione di detto testamento, in relazione alla designazione del tutore deve:   Darne notizia al giudice tutelare