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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Notaio - quesiti di difficoltà media

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Fatto salvo il diritto del figlio di proporre azione per reclamare lo stato di figlio legittimo, chi può provare che il figlio, nato dopo i trecento giorni dalla cessazione degli effetti civili del matrimonio, sia stato concepito durante il matrimonio?   Ciascuno dei coniugi e i loro eredi
Fatto salvo il diritto del figlio di proporre azione per reclamare lo stato di figlio legittimo, chi può provare che il figlio, nato dopo i trecento giorni dalla omologazione della separazione consensuale, sia stato concepito durante il matrimonio?   Ciascuno dei coniugi e i loro eredi
Fatto salvo il diritto del figlio di proporre azione per reclamare lo stato di figlio legittimo, chi può provare che il figlio, nato dopo i trecento giorni dalla pronuncia di separazione giudiziale, sia stato concepito durante il matrimonio?   Ciascuno dei coniugi e i loro eredi
Filana intende comprare un pregiato quadro da Tizio, critico d'arte attualmente all'estero per motivi di lavoro; il 20 luglio 1998, nel disporre per testamento olografo delle proprie sostanze, lega il detto quadro allo stesso Tizio. Il 9 febbraio 1999, due mesi dopo aver comprato il quadro, Filana muore e Tizio, che a malincuore si era disfatto del detto quadro, avuta notizia della pubblicazione del testamento di Filana, si reca dal notaio Romolo Romani e chiede chiarimenti circa il legato in suo favore; il notaio risponderà che il detto legato è:   valido, perchè il quadro al tempo in cui fu fatto il testamento era già di proprietà del legatario ma al tempo dell'apertura della successione si trova in proprietà del testatore
Filana intende permutare il proprio appartamento in Milano con quello in Torino del fratello Tizio. Sei giorni prima della data stabilita per l'atto di permuta, Filana, vedova e senza figli, con testamento olografo istituisce erede universale delle proprie sostanze l'amica Mevia e lega l'appartamento in Torino, non ancora acquistato, al fratello Tizio. Un anno dopo la conclusione del contratto di permuta, Filana muore. Cinque mesi dopo la pubblicazione del testamento olografo di Filana, Mevia si reca dal notaio Romolo Romani e chiede chiarimenti circa il legato in favore di Tizio; il notaio risponderà che il detto legato è:   valido, perchè l'appartamento in Torino al tempo in cui fu fatto il testamento era di proprietà del legatario ma al tempo dell'apertura della successione si trova in proprietà del testatore
Filana, coniuge di Tizio dichiarato assente, immessa nel possesso temporaneo dei beni, si reca dal notaio al fine di sapere se può utilizzare, per l'acquisto a proprio nome di una villa, le somme percepite quali rendite del patrimonio dell'assente. Il notaio risponderà:   Che può liberamente ritenere a suo profitto la totalità delle rendite
Filano di anni settanta e Caio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Sempronio di anni sessanta, di Mevio di anni cinquanta e di Tizio di anni trenta. Se Sempronio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante?   Mevio e Tizio e non Filano e Caio
Filano di anni settanta e Tizio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Mevio di anni sessanta, di Sempronio di anni cinquanta e di Caio di anni trenta. Se Mevio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante?   Sempronio e Caio e non Filano e Tizio
Filano di anni settanta e Tizio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Sempronio di anni sessanta, di Caio di anni cinquanta e di Mevio di anni trenta. Se Sempronio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante?   Caio e Mevio e non Filano e Tizio
Filano è debitore nei confronti di Caio e Sempronio della somma di ventimila Euro da restituire entro otto anni con interessi da calcolarsi al tasso legale. Gli stessi hanno convenuto che Filano, a garanzia del credito di Caio e Sempronio, consegnerà loro il proprio fondo Tusculano affinchè ne percepiscano i frutti imputandoli agli interessi e quindi al capitale. Possono le parti, successivamente alla stipula di tale contratto, convenire un nuovo patto aggiuntivo in base al quale la proprietà dell'immobile passi al solo Caio nel caso di mancato pagamento del debito?   No, perchè è nullo qualunque patto, anche posteriore alla conclusione del contratto, con cui si conviene che la proprietà dell'immobile passi al creditore nel caso di mancato pagamento del debito
Filano e Filana sono genitori del quindicenne Mevio. A causa di una interminabile serie di nefandezze, Filano è decaduto dalla potestà sul figlio e Filana, da cui Filano è separato con addebito, è rimasta l'unica ad esercitarla in modo esclusivo. Il minore Mevio è proprietario di un ingente patrimonio lasciatogli in eredità dal nonno Tizio. Il notaio Romolo Romani, interpellato da Filano in merito alla titolarità dell'usufrutto legale sui detti beni del minore Mevio, risponderà:   che Filana è la sola titolare dell'usufrutto legale sui beni del minore Mevio
Filano e Mevia sono genitori del quindicenne Sempronio. A causa di una interminabile serie di nefandezze, Filano è decaduto dalla potestà sul figlio e Mevia, da cui Filano è separato con addebito, è rimasta l'unica ad esercitarla in modo esclusivo. Il minore Sempronio è proprietario di un ingente patrimonio lasciatogli in eredità dal nonno Caio. Il notaio Romolo Romani, interpellato da Filano in merito alla titolarità dell'usufrutto legale sui detti beni del minore Sempronio, risponderà:   che Mevia è la sola titolare dell'usufrutto legale sui beni del minore Sempronio
Filano e Mevio, facendo espresso rinvio alla disciplina dettata dal codice civile, hanno stipulato un contratto di riporto in forza del quale Mevio, riportato, ha trasferito a Filano, riportatore, diecimila azioni della società ALFA S.p.A. Prima della scadenza del termine stabilito per il ritrasferimento dei titoli, la società ALFA S.p.A. delibera un aumento del capitale sociale. In tal caso, il diritto di opzione sulle azioni di nuova emissione:   spetta a Mevio
Filano e Sempronia sono genitori del quindicenne Caio. A causa di una interminabile serie di nefandezze, Filano è decaduto dalla potestà sul figlio e Sempronia, da cui Filano è separato con addebito, è rimasta l'unica ad esercitarla in modo esclusivo. Il minore Caio è proprietario di un ingente patrimonio lasciatogli in eredità dal nonno Tizio. Il notaio Romolo Romani, interpellato da Filano in merito alla titolarità dell'usufrutto legale sui detti beni del minore Caio, risponderà:   che Sempronia è la sola titolare dell'usufrutto legale sui beni del minore Caio
Filano e Sempronia sposati dal 12 dicembre 1990, genitori del minore Caio, in data 5 maggio 1995 si separano legalmente. Il giudice, senza nulla disporre relativamente all'esercizio della potestà, affida Caio al padre Filano in quanto Sempronia è sovente in viaggio per lavoro e non può occuparsi di Caio. In data 3 marzo 1996 Caio riceve dallo zio Mevio, a titolo di donazione, tre alloggi ad uso civile abitazione. In questo caso:   L'usufrutto legale spetta a Filano
Filano e Tizio, ciascuno per la quota di un ottavo, Sempronio, Mevio e Caio, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Filano e Mevio ciascuno per l'intera sua quota e Tizio, Sempronio e Caio per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati?   Mevio e Filano
Filano ha costruito con materiali propri una villetta sul terreno dell'amico Mevio il quale lo aveva verbalmente autorizzato ad eseguire i predetti lavori di costruzione. Entrambi si recano dal Notaio Romolo Romani al quale chiedono a chi spetti la proprietà della villetta. Il notaio risponderà che:   La villetta è di proprietà di Mevio, il quale non può obbligare Filano a rimuoverla ma deve, a propria scelta, pagargli il valore dei materiali ed il prezzo della manodopera oppure l'aumento di valore recato al fondo
Filano vedovo e senza figli è proprietario, tra l'altro, di due alloggi. Filano intende attribuire, a titolo di legato, un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Sempronio e Calpurnio. Sempronio è figlio del fratello Mevione ed è sottoposto alla potestà dei genitori. Calpurnio, orfano, è sottoposto alla tutela di Caione. Filano, non avendo fiducia nei genitori di Sempronio e nel tutore Caione, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale, l'amico fidato Tizione. Filano si rivolge pertanto al notaio chiedendo se ciò sia possibile e questi gli risponderà che:   La nomina del curatore speciale Tizione è possibile sia per Sempronio che per Calpurnio
Filano, committente, ha concluso con l'imprenditore Caio, appaltatore, un contratto di appalto per la costruzione di un capannone industriale. I materiali necessari per la costruzione sono stati interamente forniti dall'appaltatore con l'unica eccezione delle strutture in cemento armato che sono state realizzate direttamente dal committente. Un aeroplano in fase di atterraggio nel vicino aeroporto, per un errore di manovra, si abbatte sull'edificio, ultimato ma non ancora accettato dal committente che non è in mora a verificarlo. In tale ipotesi il perimento dell'edificio è:   a carico di Filano per quanto riguarda le strutture di cemento armato e per il resto a carico di Caio
Filano, figlio naturale non riconosciuto di Tizio, muore senza lasciare figli, nè coniuge nè altri ascendenti. Avendo Filano legato la villa Tuscolana all'amico Cornelio e istituito erede universale l'associazione di beneficenza "Infanzia abbandonata", Tizio si reca dal notaio per sapere se, procedendo al riconoscimento del figlio premorto, possa poi ottenere la riduzione delle disposizioni testamentarie di quest'ultimo. Il notaio risponderà:   No, perchè la legge non gli riserva una quota di eredità nè altri diritti nella successione di Filano
Filano, figlio naturale riconosciuto ed unico discendente di Romolo il quale ha rinunziato all'eredità di Tizia di cui era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità di Tizia gli spetti la medesima quota spettante al padre Romolo. Il notaio gli risponderà:   Che Filano ha gli stessi diritti del genitore Romolo, avendo questi rinunciato all'eredità di Tizia
Filano, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Mevio, Sempronio e Tizio, il quale ultimo è coniugato con Prima e ha due figli: Terzo e Secondo. Filano con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Tizio, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Calpurnio e Mario. Tizio muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Filano in data 20 dicembre 2000, la sua eredità si devolve:   a Calpurnio e Mario
Filano, ricchissimo industriale, ha donato la propria azienda ai figli Tizio e Caio, un appartamento in Roma alla moglie Calpurnia e una villa in Frascati al fratello Mevio. Successivamente egli dispone per testamento istituendo eredi i tre figli, Tizio, Caio e Sempronio e il fratello Mevio per un quarto ciascuno. All'atto della pubblicazione del testamento tutti i chiamati hanno accettato l'eredità, e i legittimari hanno anche rinunciato all'eventuale azione di riduzione. In questo caso chi è tenuto alla collazione?   Tizio e Caio
Filano, ricco imprenditore, si reca dal notaio Romolo Romani manifestandogli l'intenzione di donare la propria tenuta in Velletri al primo dei figli che avrà Tizietto, figlio sedicenne di Sempronio, fratello di Filano. Il notaio Romolo Romani risponderà:   che la donazione può essere fatta anche se il donatario non è stato ancora concepito, purchè Tizietto sia vivente al momento della donazione
Filano, vedovo, è recentemente deceduto, lasciando per testamento, sua unica erede universale la convivente Seconda. I nipoti Sempronio, Mevio e Caio, figli del suo unico figlio premorto Tizio, esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione per l'ottenimento della quota di legittima. In questo caso l'eredità relitta da Filano spetterà:   per metà a Seconda e per l'altra metà a Sempronio, Mevio e Caio in parti uguali fra loro
Fra Tizio e Caia, coniugi in comunione legale, viene pronunziata la separazione giudiziale dei beni per disordine negli affari di uno dei coniugi; gli stessi si recano dal notaio per stipulare il contratto con cui intendono dividere i beni oggetto di tale comunione. Il notaio dirà loro:   Che l'atto di divisione può essere stipulato ripartendo in parti eguali l'attivo ed il passivo
Fra Tizio e Caia, coniugi in comunione legale, viene pronunziata la separazione giudiziale dei beni perchè Tizio non contribuiva ai bisogni della famiglia in misura proporzionale alle proprie sostanze e capacità di lavoro; essi si recano dal notaio per stipulare un contratto con il quale intendono dividere i beni oggetto di tale comunione. Il notaio dirà loro:   Che l'atto di divisione può essere stipulato con attribuzione in parti eguali dell'attivo e del passivo
Fra Tizio e Caia, coniugi in comunione legale, viene pronunziata sentenza di separazione giudiziale dei beni per cattiva amministrazione della comunione; essi si recano quindi dal notaio per stipulare un contratto con il quale intendono dividere i beni oggetto di tale comunione. Il notaio dirà che:   Si può stipulare l'atto di divisione ripartendo in parti uguali l'attivo e il passivo, senza alcuna preventiva convenzione di separazione di beni, e senza tener conto di quale dei due coniugi abbia in precedenza acquistato il bene o prodotto il passivo
Franco, Lisa e Giovanna sono figli di Pino e Rina. Lisa ha sposato Tommaso da cui ha avuto tre figli di nome Rosetta, Bianca e Martino. In questo caso chi tra questi gruppi di persone sono fra loro parenti in linea collaterale di secondo grado?   Franco, Lisa e Giovanna, fra loro e Rosetta, Bianca e Martino fra loro