Elenco in ordine alfabetico delle domande di Notaio - quesiti di difficoltà media
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- Caia intende vendere il proprio appartamento a Primo. Due giorni prima della data stabilita per l'atto di compravendita, Primo, orfano di entrambi i genitori, ancora celibe e senza figli, con testamento olografo istituisce erede universale delle proprie sostanze la sorella Seconda e lega a Caia l'appartamento che non ha ancora comprato da lei. Otto anni dopo la conclusione del contratto di compravendita, Primo, ancora celibe e senza figli, muore. Sei mesi dopo la pubblicazione del testamento olografo di Primo, Caia si reca dal notaio e chiede chiarimenti circa il legato in suo favore; il notaio risponderà che il legato è: valido
- Caia muore in seguito ad un incidente automobilistico e la sua cospicua eredità si devolve per legge al marito Tizio e ai figli Mevia, Sempronio e Filano. Caia aveva donato al marito una villa in campagna che egli ha ipotecato per ricorrere ad un finanziamento destinato a potenziare la propria attività di commerciante. In questo caso Tizio è tenuto alla collazione della villa e dovrà provvedervi: imputando il valore della villa alla propria porzione
- Caietta è figlia di Tizio e Tizia; Tizia muore e Tizio sposa Sempronia. Quest'ultima è legata a Caietta da: Rapporto di affinità in linea retta in primo grado
- Caietta è figlia legittima ed unica discendente di Caio il quale ha rinunziato all'eredità del padre Tizio devolutasi per legge. Essa si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità dell'ascendente Tizio ha gli stessi diritti spettanti al padre Caio. Tenuto conto che all'eredità di Tizio concorrono anche la moglie e l'altro figlio del defunto, il notaio le risponderà: Che Caietta ha sull'eredità dell'ascendente Tizio gli stessi diritti spettanti al genitore Caio
- Caietta, figlia naturale riconosciuta ed unica discendente di Caio il quale ha rinunziato all'eredità di Tizio di cui era figlio naturale riconosciuto, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità di Tizio le spetta la medesima quota del padre Caio. Il notaio le risponderà: Che Caietta ha gli stessi diritti del genitore Caio, avendo questi rinunciato all'eredità di Tizio
- Caietto è figlio di Caio e Tizia; Tizia muore e Caio sposa Martina da cui ha un figlio di nome Filano. Quest'ultimo è legato a Caietto da: Rapporto di parentela in linea collaterale in secondo grado
- Caietto e Tizietta, minori di età, hanno tra loro contratto matrimonio; unico curatore degli emancipati è stato nominato il padre di Tizietta. Prima del raggiungimento della maggiore età, viene pronunciata la cessazione degli effetti civili del matrimonio. In questo caso, a norma del codice civile: il giudice tutelare nomina curatore di Caietto uno dei genitori, se idoneo all'ufficio, o, in mancanza, altra persona
- Caietto, Tizietto, Filano e Mevio, chiamati per legge all'eredità di Primo in quote eguali, intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Caietto e Mevio per l'intera quota a ciascuno di loro devoluta, Tizietto per un quarto della quota devolutagli e Filano per la metà della sua quota. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati? Caietto e Mevio
- Caio coniugato con Caia con la quale ha avuto nel 1975 il figlio legittimo Caietto, si reca dal notaio per sapere se le disposizioni contenute nel suo testamento redatto nel 1974 sono ancora efficaci. Il notaio gli risponde che: Sono revocate di diritto, salvo che nel testamento egli abbia provveduto al caso che esistessero o sopravvenissero figli o discendenti da essi
- Caio deve a Tizio diecimila euro a titolo di mutuo. A sua volta Tizio deve a Caio diecimila euro quale prezzo di una compravendita. Prima della scadenza di entrambi i termini di adempimento, il mutuatario Caio rinunzia per iscritto ad opporre in compensazione il proprio credito. Divenuti esigibili entrambi i crediti, Tizio agisce in giudizio contro Caio per la restituzione della somma data a mutuo. In questo caso si verifica la compensazione tra i due debiti? No
- Caio deve a Tizio diecimila euro ricevuti a titolo di mutuo senza interessi. A sua volta Tizio deve a Caio diecimila euro quale prezzo di una compravendita. Prima della scadenza di entrambi i termini di adempimento, il mutuatario Caio rinunzia per iscritto ad opporre in compensazione il proprio credito. Divenuti esigibili entrambi i crediti Tizio agisce in giudizio contro Caio per la restituzione della somma data a mutuo. In questo caso si verifica la compensazione tra i due debiti? No
- Caio di anni settanta e Mevio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Filano di anni sessanta, di Tizio di anni cinquanta e di Sempronio di anni trenta. Se Filano muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante? Tizio e Sempronio e non Caio e Mevio
- Caio di anni settanta e Mevio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Sempronio di anni sessanta, di Filano di anni cinquanta e di Tizio di anni trenta. Se Sempronio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante? Filano e Tizio e non Caio e Mevio
- Caio di anni settanta e Mevio di anni venti hanno costituito una rendita vitalizia congiuntiva in favore di Tizio di anni sessanta, di Sempronio di anni cinquanta e di Filano di anni trenta. Se Tizio muore, chi beneficerà, in mancanza di diversa pattuizione, della parte a lui spettante? Sempronio e Filano e non Caio e Mevio
- Caio e Caia sposati dal 12 dicembre 1990, genitori del minore Caietto, in data 5 maggio 1995 si separano legalmente. Il giudice, senza nulla disporre relativamente all'esercizio della potestà, affida Caietto alla madre Caia in quanto Caio è sovente in viaggio per lavoro e non può occuparsi di Caietto. In data 3 marzo 1996 Caietto riceve dallo zio Mevio, a titolo di donazione, tre alloggi ad uso civile abitazione. In questo caso: L'usufrutto legale spetta a Caia
- Caio e Caia sposati dal 12 dicembre 1990, genitori del minore Caietto, in data 5 maggio 1995 si separano legalmente. Il giudice, senza nulla disporre relativamente all'esercizio della potestà, affida Caietto al padre Caio in quanto Caia è sovente in viaggio per lavoro e non può occuparsi di Caietto. In data 3 marzo 1996 Caietto riceve dallo zio Mevio, a titolo di donazione, tre alloggi ad uso civile abitazione. In questo caso: l'usufrutto legale spetta a Caio
- Caio e Caia, coniugi in regime di separazione dei beni, hanno costituito in fondo patrimoniale l'alloggio di cui sono comproprietari sito in Roma. Se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale suddetto, è possibile alienare l'alloggio in assenza di figli minori? Sì, con il consenso di Caio e Caia
- Caio e Caia, coniugi in regime di separazione dei beni, hanno costituito un fondo patrimoniale destinandovi l'alloggio di cui sono comproprietari sito in Roma. Se non è stato espressamente consentito da Caio e Caia, nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale suddetto, è possibile, in assenza di figli minori, permutare tale alloggio con altro di superficie maggiore? Sì, con il consenso di Caio e Caia
- Caio e Caia, coniugi in regime di separazione dei beni, senza figli, hanno costituito in fondo patrimoniale l'alloggio di cui sono comproprietari sito in Roma. Se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale suddetto, è possibile ipotecare l'alloggio? Sì, con il consenso di Caio e Caia
- Caio e Caia, coniugi in regime di separazione dei beni, senza figli, hanno costituito in fondo patrimoniale l'imbarcazione italiana a propulsione meccanica della stazza lorda di venti tonnellate, di cui sono comproprietari. Se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale suddetto, è possibile alienare l'imbarcazione? Sì, con il consenso di Caio e Caia
- Caio e Caia, coniugi residenti in Milano, in regime di separazione dei beni, senza figli, hanno costituito in fondo patrimoniale l'imbarcazione italiana a propulsione meccanica della stazza lorda di venti tonnellate, di cui sono comproprietari, ancorata nel porto di Messina. Se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale suddetto, è possibile ipotecare detta imbarcazione? Sì, con il consenso di Caio e Caia
- Caio e Caia, residenti a Torino, coniugi in regime di separazione dei beni, senza figli, hanno costituito in fondo patrimoniale l'imbarcazione italiana a propulsione meccanica della stazza lorda di venticinque tonnellate di cui sono comproprietari ancorata nel porto di Messina. Se non è stato espressamente consentito nell'atto di costituzione del fondo patrimoniale suddetto, è possibile permutare detta imbarcazione con una imbarcazione italiana a vela della stazza lorda di trenta tonnellate? Sì, con il consenso di Caio e Caia
- Caio è coniugato con Mevia, ha un figlio legittimo, maggiore di età, di nome Filano, ed un genitore, Tizio, vedovo e con lui convivente. Caio ha donato, con donazione non remuneratoria, al fratello Calpurnio, celibe, il proprio appartamento, unico bene di sua proprietà, ed essendo ora privo di lavoro e cagionevole di salute, versa in stato di bisogno e non è più in grado di provvedere al proprio mantenimento. In questo caso chi, con precedenza su ogni altro obbligato, è tenuto a prestare gli alimenti a Caio? Calpurnio
- Caio è debitore nei confronti di Tizio della somma di cinquantamila euro ricevuta da quest'ultimo a titolo di mutuo gratuito. A sua volta Tizio è debitore nei confronti di Caio della restituzione di una motobarca da pesca, del valore di euro cinquantamila, ricevuta dallo stesso Caio in comodato. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Tizio agisce in giudizio contro Caio per la restituzione della somma datagli a mutuo. Si verifica la compensazione legale tra i due debiti? No
- Caio è debitore nei confronti di Tizio della somma di euro cinquantamila ricevuta da quest'ultimo a titolo di mutuo. A sua volta Tizio è debitore nei confronti di Caio della restituzione di una motobarca da pesca, del valore di euro cinquantamila, ricevuta dallo stesso Caio in comodato. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Tizio agisce in giudizio contro Caio per la restituzione della somma datagli a mutuo. Si verifica la compensazione legale tra i due debiti? No
- Caio è debitore nei confronti di Tizio della somma di euro millecinquecento per l'acquisto di un motociclo regolarmente consegnatogli. A sua volta Tizio è debitore nei confronti di Caio della restituzione di una scrivania, del valore di euro millecinquecento, ricevuta dallo stesso Caio in deposito. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Tizio agisce in giudizio contro Caio per il pagamento del prezzo del motociclo. Si verifica la compensazione legale tra i due debiti? No
- Caio è debitore nei confronti di Tizio della somma di euro millecinquecento per l'acquisto di un motociclo regolarmente consegnatogli. A sua volta Tizio è debitore nei confronti di Caio della restituzione di una scrivania, del valore di euro millecinquecento, ricevuta dallo stesso Caio in deposito gratuito. Scaduti entrambi i termini di adempimento, Caio agisce in giudizio contro Tizio per la restituzione della scrivania. Si verifica la compensazione legale tra i due debiti? No
- Caio e Filano, ciascuno per la quota di un ottavo, Mevio, Sempronio e Tizio, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Caio per l'intera sua quota, Filano per un quarto della quota devolutagli, Mevio per l'intera sua quota, Sempronio e Tizio per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati? Caio e Mevio
- Caio è interdetto legale a causa di pena detentiva. Dovendo egli procedere al pagamento di una grossa ammenda ha bisogno di vendere la propria quota di un alloggio caduto in successione e di cui è comproprietario unitamente alla madre ed alla sorella, rispettivamente tutore e protutore di Caio. Può la madre acquistare la quota di comproprietà di Caio? No
- Caio e Mevio hanno acquistato in comunione il fondo Tusculano ed inserito nel contratto di acquisto il patto di rimanere in comunione per quindici anni. Dopo otto anni dall'acquisto Caio vende la propria quota a Sempronio. Questi si rivolge al notaio Romolo Romani per sapere se detto patto ha effetto anche nei suoi confronti. Il notaio risponderà: che il patto ha effetto anche nei suoi confronti, ma limitatamente alla durata di dieci anni dalla data dell'originario acquisto eseguito da Caio e Mevio
- Caio è obbligato nei confronti di Tizio a consegnargli una determinata valigia. A causa di un incendio, avvenuto senza colpa di Caio, la valigia viene completamente distrutta. Caio ottiene a titolo di risarcimento dalla compagnia di assicurazione una somma pari al valore della valigia. In tal caso, Tizio: può esigere da Caio la prestazione di quanto questi abbia conseguito a titolo di risarcimento
- Caio è obbligato nei confronti di Tizio ad eseguire una prestazione che ha per oggetto una cosa determinata, nel caso in cui la cosa oggetto della prestazione è smarrita per causa non imputabile a Caio: la prestazione si considera divenuta impossibile anche quando la cosa è smarrita senza che possa esserne provato il perimento
- Caio e Sempronio, ciascuno per la quota di un ottavo, Tizio, Mevio e Filano, ciascuno per la quota di un quarto, sono chiamati per legge all'eredità di Martino. Essi intendono rinunziare come segue all'eredità relitta: Caio per l'intera sua quota, Sempronio per la metà della quota devolutagli, Filano per l'intera sua quota, Mevio e Tizio per la metà della quota a ciascuno di loro devoluta. Chi di essi potrà validamente rinunziare all'eredità secondo gli intendimenti manifestati? Caio e Filano
- Caio e Tizia sono genitori del quindicenne Filano. A causa di una interminabile serie di nefandezze, Caio è decaduto dalla potestà sul figlio e Tizia, da cui Caio è separato con addebito, è rimasta l'unica ad esercitarla in modo esclusivo. Il minore Filano è proprietario di un ingente patrimonio lasciatogli in eredità dal nonno Sempronio. Il notaio Romolo Romani, interpellato da Caio in merito alla titolarità dell'usufrutto legale sui detti beni del minore Filano, risponderà: che Tizia è la sola titolare dell'usufrutto legale sui beni del minore Filano
- Caio e Tizio sono nati dal matrimonio tra Mevio e Romana. Mevio, dopo la morte di Romana, contrae matrimonio con Mevia da cui ha due figli di nome Filano e Martino. Dopo qualche anno Caio sposa Caia ed ha un figlio di nome Tizietto. Quale rapporto intercorre tra Mevia e Tizietto? rapporto di affinità in linea retta di secondo grado
- Caio e Tizio sono nati dal matrimonio tra Mevio e Romana. Mevio, dopo la morte di Romana, contrae matrimonio con Mevia da cui ha due figli di nome Filano e Martino. Dopo qualche anno Caio sposa Caia ed ha un figlio di nome Tizietto. Quale rapporto intercorre tra Caia e Martino? rapporto di affinità in linea collaterale di secondo grado
- Caio e Tizio sono nati dal matrimonio tra Mevio e Romana. Mevio, dopo la morte di Romana, contrae matrimonio con Mevia dalla quale ha due figli di nome Filano e Martino. Dopo qualche anno Caio si sposa con Caia ed ha un figlio di nome Tizietto. Quale rapporto intercorre tra Filano e Tizietto? rapporto di parentela in linea collaterale di terzo grado
- Caio e Tizio sono nati dal matrimonio tra Mevio e Romana. Mevio, dopo la morte di Romana, contrae matrimonio con Mevia dalla quale ha due figli di nome Filano e Martino. Dopo qualche anno Mevio divorzia da Mevia e, successivamente, si sposa con Sempronia dalla quale ha il figlio Tizietto. In questo caso sono parenti in linea retta di primo grado: Caio, Tizio, Filano, Martino e Tizietto con Mevio; Filano e Martino con Mevia; Tizietto con Sempronia
- Caio ha assunto nei confronti dei coniugi Tizio e Tizia l'obbligo di eseguire ingenti lavori nella loro abitazione. Caio, che ha ricevuto al momento della conclusione del contratto l'intero corrispettivo pattuito, si è impegnato a completare i lavori entro la fine del mese successivo. In tal caso il termine stabilito per l'adempimento dell'obbligazione a carico di Caio: si presume a favore di Caio
- Caio ha costituito a titolo gratuito a favore di Tizio l'usufrutto su una casa di sua proprietà. L'usufruttuario chiede al notaio che ha ricevuto l'atto quando avrà diritto di conseguire il possesso della casa. Il notaio risponderà che: Tizio potrà conseguire il possesso della casa solo dopo avere adempiuto agli obblighi di dare idonea garanzia e di fare a sue spese l'inventario, salvo che ne sia stato dispensato
- Caio ha dato a mutuo all'amico Filano la somma di diecimila euro da restituire in unica soluzione entro il 31 dicembre 2010. Il 10 gennaio 2000 Filano muore dopo avere disposto per testamento dell'intero suo patrimonio a favore del quindicenne Caietto, figlio di Caio, nominato erede universale. I genitori di Caietto, debitamente autorizzati, accettano l'eredità di Filano con beneficio d'inventario. In questo caso l'obbligazione di restituzione della somma data a mutuo: non si estingue
- Caio ha dato a mutuo all'amico Filano la somma di diecimila euro da restituire in unica soluzione entro il 31 dicembre 2010. Il 10 gennaio 2000 Filano muore dopo avere disposto per testamento dell'intero suo patrimonio a favore di Caio, nominato erede universale. Se Caio accetta l'eredità puramente e semplicemente l'obbligazione di restituzione della somma data a mutuo: si estingue
- Caio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Tizio, che ha in mala fede ricevuto il pagamento stesso. Caio può impugnare il pagamento eseguito? No, salvo che offra di eseguire la prestazione dovuta con cose di cui può disporre
- Caio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Tizio. Caio, che è venuto a sapere che Tizio ha ricevuto il pagamento in buona fede, gli offre di eseguire la prestazione con cose di cui può disporre. Nei rapporti tra Caio e Tizio, il pagamento eseguito da Caio con cose di Mevio: può essere impugnato sia da Tizio che da Caio
- Caio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Tizio. Caio, che non dispone di cose con cui eseguire la prestazione, viene a sapere che Tizio ha ricevuto il pagamento in buona fede. Nei rapporti tra Caio e Tizio, il pagamento eseguito da Caio con cose di Mevio: può essere impugnato da Tizio ma non da Caio
- Caio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Tizio. Caio, che non dispone di cose con cui eseguire la prestazione, viene a sapere che Tizio ha ricevuto il pagamento in mala fede. Nei rapporti tra Caio e Tizio, il pagamento eseguito da Caio con cose di Mevio: non può essere impugnato nè da Tizio nè da Caio
- Caio ha eseguito con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Tizio. Nonostante Tizio abbia ricevuto il pagamento in mala fede, Caio gli offre di eseguire la prestazione con cose di cui può disporre. Nei rapporti tra Caio e Tizio, il pagamento eseguito da Caio con cose di Mevio: può essere impugnato da Caio ma non da Tizio
- Caio ha eseguito in buona fede con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Tizio. Caio può impugnare il pagamento eseguito? No, salvo che offra di eseguire la prestazione dovuta con cose di cui può disporre
- Caio ha eseguito in mala fede con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Tizio, che ha in buona fede ricevuto il pagamento stesso. Caio può impugnare il pagamento eseguito? No, salvo che offra di eseguire la prestazione dovuta con cose di cui può disporre
- Caio ha eseguito in mala fede con cose di Mevio, delle quali non poteva disporre, il pagamento a cui era tenuto nei confronti del creditore Tizio. Caio può impugnare il pagamento eseguito? No, salvo che offra di eseguire la prestazione dovuta con cose di cui può disporre
- Caio ha riconosciuto come proprio figlio naturale Caietto immediatamente dopo la sua nascita. La madre Tizia ha invece proceduto al riconoscimento un anno dopo il riconoscimento fatto dal padre. A causa di fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza tra loro, Caio e Tizia hanno deciso di vivere separatamente e di affidare stabilmente il minore ai nonni materni con i quali convive. A chi spetta l'esercizio della potestà in assenza di qualunque provvedimento giudiziale in merito? A Caio perchè è il primo genitore ad avere fatto il riconoscimento
- Caio ha riconosciuto come proprio figlio naturale Sempronio immediatamente dopo la sua nascita. La madre Mevia ha invece proceduto al riconoscimento un anno dopo il riconoscimento fatto dal padre. A causa di fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza tra loro, Caio e Mevia hanno deciso di vivere separatamente e di affidare stabilmente il minore ai nonni materni con i quali convive. A chi spetta l'esercizio della potestà in assenza di qualunque provvedimento giudiziale in merito? A Caio perchè è il primo genitore ad avere fatto il riconoscimento
- Caio ha venduto a Tizia il fondo agricolo Corneliano di sua proprietà; il contratto di compravendita è stato sottoposto alla condizione sospensiva che venga chiuso entro tre anni il limitrofo aeroporto. Nel suddetto contratto Caio e Tizia hanno inserito una clausola che prevede, in deroga a quanto stabilito dal codice civile, che i frutti percepiti siano dovuti dal giorno in cui sarà stato notificato all'acquirente l'avveramento della condizione. Tale clausola: è valida e i frutti percepiti sono dovuti da Caio e Tizia dal giorno in cui a quest'ultima è stato notificato l'avveramento della condizione
- Caio ha venduto alla "Alfa s.p.a." una rilevante partita di farina di frumento, ancora depositata nei magazzini del trasportatore, al prezzo corrente alla data di conclusione del contratto e risultante dal listino delle quotazioni rilevate dal comitato della borsa merci di Milano. Nonostante intimazione scritta la società "Alfa s.p.a." non adempie l'obbligazione di pagare il prezzo. Dovendo Caio far fronte a impegni pecuniari assunti da tempo, può lo stesso far vendere la suddetta partita di frumento per conto e a spese della società "Alfa s.p.a."? Si, senza ritardo
- Caio ha venduto alla "Alfa s.p.a.", società leader nella produzione di biscotti, una rilevante partita di farina di frumento al prezzo corrente alla data di conclusione del contratto e risultante dal listino delle quotazioni rilevate dal comitato della borsa merci di Milano. Nonostante intimazione scritta, Caio non adempie l'obbligazione di consegnare la farina alla società "Alfa s.p.a.". Dovendo la "Alfa s.p.a." consegnare al negozio "il biscotto" duecento confezioni di biscotti ed avendo finito le scorte di farina, può la stessa società far acquistare la medesima quantità di farina di frumento a spese di Caio? Sì, senza ritardo
- Caio pieno ed esclusivo proprietario di un fondo rustico, intende costituire enfiteusi a favore del vicino Filano per la durata di quindici anni. A tal fine Caio e Filano si recano dal notaio e gli chiedono di ricevere il relativo atto; il notaio risponderà loro che: l'enfiteusi temporanea non può essere costituita per una durata inferiore ai venti anni
- Caio si reca dal notaio e gli espone: che è deceduto suo fratello Sempronio e la successione è regolata da testamento olografo con il quale il testatore, minore di età, ha disposto a favore dell'amica Caia. Il notaio, interpellato sulla possibilità di impugnare il testamento, risponderà che il testamento: Può essere impugnato da chiunque vi ha interesse e l'azione si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie
- Caio si reca dal notaio e gli espone: che è deceduto, senza lasciare legittimari, il suo amico Sempronio il quale con un primo testamento olografo aveva disposto a suo favore e con un secondo testamento olografo, redatto quando già il testatore era interdetto per infermità di mente, aveva dichiarato di revocare in tutto la precedente disposizione ed aveva disposto a favore di Caia. Il notaio, interpellato sulla possibilità di impugnare il secondo testamento, risponderà che Caio: può impugnarlo
- Caio vedovo e senza figli è proprietario, tra l'altro, di due alloggi. Caio intende attribuire, a titolo di legato, un appartamento a ciascuno dei suoi nipoti minorenni Tizietto e Caietto. Tizietto è figlio del fratello Tizio ed è sottoposto alla potestà dei genitori. Caietto, orfano, è sottoposto alla tutela di Sempronio. Caio, non avendo fiducia nei genitori di Tizietto e nel tutore Sempronio, intende nominare ai propri nipoti, quale curatore speciale, l'amico fidato Calpurnio. Caio si rivolge pertanto al notaio chiedendo se ciò sia possibile e questi gli risponderà che: La nomina del curatore speciale Calpurnio è possibile sia per Tizietto che per Caietto
- Caio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Mevietto, a lui estraneo, soggetto alla potestà dei genitori Mevio e Mevia. Caio, però, non ha alcuna fiducia in Mevio e Mevia e pertanto intende affidare all'amico fidato Sempronio l'amministrazione dei beni ereditari. Caio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che: Può nominare Sempronio curatore speciale di Mevietto per l'amministrazione dei beni ereditari
- Caio vedovo senza discendenti e ascendenti, vuole nominare suo unico erede universale il minore Tizietto, a lui estraneo, soggetto alla potestà dei genitori Tizio e Tizia. Caio, però, non ha alcuna fiducia in Tizio e Tizia e pertanto intende affidare all'amico fidato Sempronio l'amministrazione dei beni ereditari. Caio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che: Può nominare Sempronio curatore speciale di Tizietto per l'amministrazione dei beni ereditari
- Caio vuole nominare erede universale il minore Sempronio, figlio di suo fratello Mevio e di Mevia, ma vorrebbe affidare all'amico Tizio l'amministrazione dei beni lasciati. Si rivolge quindi al notaio per sapere se ciò sia possibile. Il notaio gli risponderà che: può istituire erede il minore Sempronio nominando Tizio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni lasciati
- Caio, allevatore di mucche, mediante raggiri, ha venduto a Tizio, pasticcere napoletano, un trattore, facendo pagare all'ignaro Tizio un prezzo di molto superiore a quello di mercato. Tenuto conto che Tizio, anche senza i raggiri, avrebbe comunque concluso il contratto con Caio, ma a condizioni diverse: il contratto è valido, ma Caio, contraente in mala fede, risponde dei danni
- Caio, approfittando dello stato di bisogno di Mevio, per trarne vantaggio ha acquistato da quest'ultimo un appartamento del valore di 400.000 euro per il prezzo, a corpo, di 100.000 euro. Successivamente rivende l'appartamento a Tizio, il quale in buona fede trascrive il suo acquisto. Mevio a sua volta agisce per la rescissione del primo contratto e trascrive la domanda di rescissione dopo la trascrizione dell'acquisto di Tizio. La sentenza di rescissione del contratto: non pregiudica i diritti acquistati da Tizio
- Caio, beneficiario di una donazione non remuneratoria né obnuziale, dopo aver adempiuto esattamente all'obbligo alimentare verso il donante Tizio, muore. Ai suoi figli viene richiesto di adempiere all'obbligo alimentare già ricadente sul padre. I figli non sono tenuti perché l'obbligo alimentare cessa con la morte dell'obbligato
- Caio, celibe e senza figli nè ascendenti, volendo disporre per testamento si reca dal notaio e gli espone: di voler nominare suo erede universale il nipote Filano, di voler lasciare a titolo di legato all'altro nipote Mevio il fondo Tuscolano, condizionando sospensivamente quest'ultima disposizione al fatto che Mevio porti a compimento gli studi universitari da lui liberamente e brillantemente intrapresi. Il notaio riguardo alla disposizione a favore di Mevio dirà che: Può farsi sotto condizione sospensiva
- Caio, committente, ha concluso con l'imprenditore Filano, appaltatore, un contratto di appalto per la costruzione di un capannone industriale. I materiali necessari per la costruzione sono stati interamente forniti dall'appaltatore con l'unica eccezione delle strutture in cemento armato che sono state realizzate direttamente dal committente. Un aeroplano in fase di atterraggio nel vicino aeroporto, per un errore di manovra, si abbatte sull'edificio, ultimato ma non ancora accettato dal committente che non è in mora a verificarlo. In tale ipotesi il perimento dell'edificio è: a carico di Caio per quanto riguarda le strutture di cemento armato e per il resto a carico di Filano
- Caio, con atto ricevuto dal notaio Romolo Romani in data 17 dicembre 1976, ha costituito a favore di Mevio il diritto di fare e mantenere una costruzione sul fondo Corneliano di proprietà dello stesso Caio. Mevio non ha mai iniziato tale costruzione ed il 15 aprile 1977 parte per l'America. Il 20 dicembre 1996, Caio si reca dal notaio Romolo Romani per sapere se il diritto di Mevio di fare e mantenere la costruzione sul suolo di sua proprietà si è estinto; il notaio risponderà che: Il diritto di fare la costruzione sul suolo altrui si estingue per prescrizione per effetto del non uso protratto per venti anni
- Caio, concedente il diritto di enfiteusi sul fondo Corneliano, vende la proprietà del fondo a Tizio. A norma del codice civile Tizio può pretendere l'adempimento degli obblighi dell'enfiteuta: dal momento in cui all'enfiteuta sia stata notificata l'alienazione
- Caio, coniugato con Mevia, da cui ha avuto quattro figli, nutre un' inspiegabile preferenza per il secondogenito Tizio. Con l'avanzare degli anni, Caio pensa che sia arrivato il momento di disporre delle proprie sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere e, dopo un colloquio con Mevia, fa un testamento olografo con il quale lascia l'usufrutto dell'universalità dei suoi beni alla moglie per tutta la durata della vita di quest'ultima e la nuda proprietà, in parti uguali fra loro, ai quattro figli; inoltre, preoccupato che la preferenza per Tizio possa indurlo ad avere un ripensamento e a istituire unico erede il secondogenito, Caio inserisce nel testamento una clausola di rinunzia alla facoltà di mutare le disposizioni nello stesso contenute; tale clausola: non ha effetto
- Caio, coniugato in regime di comunione legale con Caia, ha venduto, senza il consenso di quest'ultima, a Sempronio mille azioni ordinarie della società Alfa Spa, intestate allo stesso Caio e facenti parte della comunione legale. Due mesi dopo Caia viene a conoscenza della vendita e chiede a Caio di ricostituire la comunione nello stato in cui era prima della vendita. Al momento della ricostituzione della comunione, le azioni della società Alfa Spa sono aumentate di valore e non sono più reperibili sul mercato. In tal caso: Caio è obbligato al pagamento dell'equivalente secondo i valori correnti all'epoca della ricostituzione della comunione
- Caio, coniugato in regime di comunione legale dei beni con Tizia, fa edificare un fabbricato su un suolo di proprietà di Tizio, utilizzando materiali di Mevio, il quale, unitamente a Tizio, ne viene a conoscenza dopo un anno. Trascorso un altro anno, Caio si reca dal notaio Romolo Romani e gli chiede a chi appartiene detto fabbricato, precisando che Tizio non ne ha domandato la rimozione mentre Mevio ha rivendicato i materiali due mesi prima. Il notaio risponderà che il fabbricato appartiene a: Tizio
- Caio, debitore di Tizio di una somma di denaro, con il consenso di quest'ultimo, in luogo della prestazione dovuta, trasferisce a Tizio la proprietà di un bene mobile. In quale momento può considerarsi estinta l'obbligazione originaria di Caio? Nel momento in cui Caio esegue la prestazione diversa
- Caio, debitore di Tizio, esegue il pagamento a Sempronio che non è legittimato a riceverlo nè appare tale.Tizio approfitta del pagamento. In tale caso: Caio è liberato
- Caio, debitore nei confronti dell'interdetto Sempronio di centomila euro, effettua il pagamento direttamente a Sempronio, al quale è stato però regolarmente nominato quale tutore Mevio senza la previsione di particolari disposizioni o eccezioni. In questo caso, il pagamento: libera Caio solo se il medesimo prova che ciò che ha pagato è stato rivolto a vantaggio di Sempronio
- Caio, di anni sedici, ha contratto matrimonio con Filana maggiorenne. Caio decide di acquistare un divano per la casa e si reca dal notaio per sapere se per poter compiere l'acquisto deve essere assistito o autorizzato. Il notaio risponderà che potrà compiere l'acquisto: senza alcuna assistenza nè autorizzazione
- Caio, dopo aver acquistato da Tizio un divano, non si presenta per ritirarlo. In questo caso Tizio: può depositarlo, per conto e a spese di Caio, in un locale di pubblico deposito oppure in un altro locale idoneo determinato dalla competente autorità giudiziaria del luogo in cui la consegna doveva essere fatta
- Caio, esclusivo proprietario del fondo Corneliano e del sottostante fondo Tusculano, confinanti tra loro, ha promesso in vendita a Tizio il fondo Corneliano pattuendo che a vantaggio di quest'ultimo dovrà esservi una servitù di non sopraelevazione a carico del fondo Tusculano. Caio si reca dal notaio Romani per costituire tale servitù con effetto immediato e poter successivamente vendere il fondo già gravato da tale peso. Il notaio risponderà che: non può stipulare l'atto richiesto perchè Caio è proprietario di entrambi i fondi, anche se gli stessi si trovano su diversi livelli
- Caio, figlio naturale riconosciuto ed unico discendente di Mevio il quale ultimo è stato escluso come indegno dalla successione di Tizia della quale era figlio legittimo, si reca dal notaio chiedendogli se sull'eredità di Tizia a lui spetti la stessa quota spettante a Mevio. Il notaio gli risponderà: che Caio ha gli stessi diritti che sarebbero spettati a Mevio se non fosse stato escluso come indegno
- Caio, già minore soggetto a tutela e da poco divenuto maggiore d'età, intende vendere al suo tutore Tizio la proprietà di un appartamento al prezzo di 500.000 euro. Il notaio dirà alle parti che la compravendita: non può aver luogo prima che sia decorso un anno dall'approvazione del conto della tutela
- Caio, in data 20 febbraio 1997, ha ricevuto in donazione dallo zio Tizio un terreno in Milano; successivamente, in data 30 aprile 1997, Caio, per finanziare i propri studi scientifici in campo medico, ottiene dall'amico Mevio un prestito che garantisce con ipoteca sul terreno stesso. Alla morte di Tizio, avvenuta in data 14 dicembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Caio che è condannato a restituire il terreno. In questo caso Mevio: perde la garanzia ipotecaria, ma mantiene il proprio credito nei confronti di Caio
- Caio, in data 20 febbraio 1997, ha ricevuto in donazione dallo zio Tizio una villa in Roma; successivamente, in data 30 ottobre 1997, Caio, per finanziare una spedizione archeologica, ottiene dall'amico Mevio un prestito che garantisce con ipoteca sulla villa stessa. Alla morte di Tizio, avvenuta in data 14 settembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Caio che è condannato a restituire la villa. In questo caso Mevio: perde la garanzia ipotecaria, ma mantiene il proprio credito nei confronti di Caio
- Caio, maggiore d'età, è stato riconosciuto figlio naturale dalla madre Sempronia. Successivamente è stato accertato giudizialmente che Caio è figlio naturale di Mevio. In questo caso, quale cognome assume Caio? Quello di Sempronia, ma può assumere il cognome di Mevio aggiungendolo o sostituendolo a quello di Sempronia
- Caio, maggiore di età, è stato riconosciuto figlio naturale dal padre Sempronio e successivamente dalla madre Mevia. In questo caso, Caio: Assume il cognome di Sempronio
- Caio, maggiore di età, è stato riconosciuto figlio naturale dalla madre Sempronia e successivamente dal padre Mevio. In questo caso quale cognome assume Caio? Quello di Sempronia, ma può assumere il cognome di Mevio aggiungendolo o sostituendolo a quello di Sempronia
- Caio, minore sotto potestà, che collabora all'impresa familiare di cui è titolare il fratello Tizio, può esprimere personalmente il voto in ordine all'impiego degli utili e degli incrementi dell'impresa? No
- Caio, minore, è donatario di un immobile in Roma. La donazione è stata debitamente accettata dal padre Filano contro la volontà della madre Sempronia. A chi spetta l'usufrutto legale su tale bene? A Filano
- Caio, nominato tutore del minore Mevietto, chiede al notaio Romolo Romani, delegato dal giudice tutelare dell'inventario del patrimonio del detto minore, di assumere quali testimoni, Sempronio e Tizio, rispettivamente, il primo parente in linea retta in secondo grado, ed il secondo, parente in linea collaterale in quarto grado, con il minore Mevietto. Il notaio dirà che: Sempronio e Tizio sono testimoni idonei in quanto nell'inventario di tutela i testimoni sono scelti preferibilmente tra i parenti o gli amici della famiglia del minore
- Caio, noto agronomo, al quale è stata conferita da Mevio procura a vendere il fondo agricolo Tuscolano, induce Tizio a conferirgli procura a comprare un fondo agricolo e dopo una settimana conclude un contratto preliminare di vendita del fondo Tuscolano a Tizio, quale rappresentante di quest'ultimo e di Mevio. In entrambe le procure è espressamente prevista la facoltà di concludere preliminari, ma nessuna delle due contiene particolari autorizzazioni nè indicazioni inerenti alla determinazione del contenuto del contratto di compravendita per il quale sono state conferite. Il contratto preliminare concluso da Caio è: annullabile su domanda di Mevio o di Tizio, ma non di Caio
- Caio, noto agronomo, al quale è stata conferita da Mevio procura a vendere il fondo agricolo Tuscolano, induce Tizio a conferirgli procura a comprare un fondo agricolo e dopo una settimana conclude un contratto preliminare di vendita del fondo Tuscolano a Tizio, quale rappresentante di quest'ultimo e di Mevio. In entrambe le procure è espressamente prevista la facoltà di concludere preliminari e solo in quella conferita da Mevio è altresì contenuta la specifica autorizzazione a contrattare con se stesso, in proprio o come rappresentante di un'altra parte, nonchè la predeterminazione del contenuto del contratto, a cui Caio si attiene scrupolosamente. Il contratto preliminare concluso da Caio è: annullabile su domanda di Tizio, ma non di Mevio o di Caio
- Caio, noto agronomo, al quale è stata conferita da Mevio procura a vendere il fondo agricolo Tuscolano, non riesce a dissuadere Tizio dal conferirgli procura a comprare un fondo agricolo e dopo una settimana conclude un contratto preliminare di vendita del fondo Tuscolano a Tizio, quale rappresentante di quest'ultimo e di Mevio. In entrambe le procure è espressamente prevista la facoltà di concludere preliminari e solo in quella conferita da Tizio è altresì contenuta la specifica autorizzazione a contrattare con se stesso, in proprio o come rappresentante di un'altra parte, nonchè la predeterminazione del contenuto del contratto, a cui Caio si attiene scrupolosamente. Il contratto preliminare concluso da Caio è: annullabile su domanda di Mevio, ma non di Tizio o di Caio
- Caio, noto agronomo, al quale è stata conferita da Tizio procura a vendere il fondo agricolo Tuscolano, induce Mevio a conferirgli procura a comprare un fondo agricolo e dopo una settimana conclude un contratto preliminare di vendita del fondo Tuscolano a Mevio, quale rappresentante di quest'ultimo e di Tizio. In entrambe le procure è espressamente prevista la facoltà di concludere preliminari, ma nessuna delle due contiene particolari autorizzazioni nè indicazioni inerenti alla determinazione del contenuto del contratto di compravendita per il quale sono state conferite. Il contratto preliminare concluso da Caio è: annullabile su domanda di Mevio o di Tizio, ma non di Caio
- Caio, noto agronomo, al quale è stata conferita da Tizio procura a vendere il fondo agricolo Tuscolano, induce Mevio a conferirgli procura a comprare un fondo agricolo e dopo una settimana conclude un contratto preliminare di vendita del fondo Tuscolano a Mevio, quale rappresentante di quest'ultimo e di Tizio. In entrambe le procure è espressamente prevista la facoltà di concludere preliminari e solo in quella conferita da Tizio è altresì contenuta la specifica autorizzazione a contrattare con se stesso, in proprio o come rappresentante di un'altra parte, nonchè la predeterminazione del contenuto del contratto, a cui Caio si attiene scrupolosamente. Il contratto preliminare concluso da Caio è: annullabile su domanda di Mevio, ma non di Tizio o di Caio
- Caio, noto agronomo, al quale è stata conferita da Tizio procura a vendere il fondo agricolo Tuscolano, non riesce a dissuadere Mevio dal conferirgli procura a comprare un fondo agricolo e dopo una settimana conclude un contratto preliminare di vendita del fondo Tuscolano a Mevio, quale rappresentante di quest'ultimo e di Tizio. In entrambe le procure è espressamente prevista la facoltà di concludere preliminari e solo in quella conferita da Mevio è altresì contenuta la specifica autorizzazione a contrattare con se stesso, in proprio o come rappresentante di un'altra parte, nonchè la predeterminazione del contenuto del contratto, a cui Caio si attiene scrupolosamente. Il contratto preliminare concluso da Caio è: annullabile su domanda di Tizio, ma non di Mevio o di Caio
- Caio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Sempronio, Primo e Secondo, il quale ultimo è coniugato con Tizia e ha due figli: Filano e Calpurnio. Caio con testamento pubblico istituisce erede universale il fratello Secondo, disponendo che questi, qualora non voglia accettare, venga sostituito dagli estranei Terzo e Mevio. Apertasi la successione Secondo, con dichiarazione ricevuta da notaio, rinuncia all'eredità. In questo caso l'eredità di Caio si devolve: a Terzo e Mevio
- Caio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Terzo, Tizio e Primo, il quale ultimo è coniugato con Sempronia e ha due figli: Mevio e Filano. Caio con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Primo, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Calpurnio e Secondo. Primo muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Caio in data 20 dicembre 2000, la sua eredità si devolve: a Calpurnio e Secondo
- Caio, partecipe nell'impresa familiare di cui è titolare il suocero Sempronio, intende farsi liquidare in denaro il suo diritto di partecipazione, poichè Sempronio è in procinto di vendere l'azienda a Terzo. Caio pretende il pagamento immediato ed in unica soluzione dell'intera somma dovutagli, mentre Sempronio intende dilazionare detto pagamento in cinque annualità. Il notaio interpellato al riguardo dirà: che il pagamento può avvenire in più annualità, determinate, in difetto di accordo, dal giudice
- Caio, pensionato, e Tizia, casalinga, stipulano un contratto in virtù del quale Caio consegna a Tizia cinquantamila euro con l'obbligo di Tizia di restituire tale somma, maggiorata degli interessi nella misura legale, entro cinque anni. Nel contratto, predisposto da Tizia, è inserita una clausola, specificamente approvata per iscritto, che prevede la facoltà per Caio di derogare alla competenza dell'autorità giudiziaria. Tale clausola: è efficace
- Caio, proprietario del fondo Tuscolano, intende donarlo al minore Mevietto soggetto alla potestà dei genitori Mevio e Mevia. Caio, non avendo alcuna fiducia nella capacità amministrative di Mevio e Mevia, intende altresì affidare al proprio socio Tizio l'amministrazione del bene donato. Caio si rivolge al notaio per sapere se ciò sia possibile. il notaio risponderà: Che Caio può donare il fondo Tuscolano a Mevietto e nominare Tizio curatore speciale per l'amministrazione del bene donato anche se trattasi di un suo socio
- Caio, proprietario di numerosi immobili in Roma, intende donare un alloggio ad uso ufficio sito in via Arenula numero 1 al minore Tizietto soggetto alla potestà dei genitori Mevio e Mevia. Caio non ha alcuna fiducia in Mevio e Mevia e pertanto intende nominare a Tizietto, quale suo curatore speciale per l'amministrazione del suddetto immobile, Sempronio. Mevio e Mevia sono favorevoli alla donazione. Caio si rivolge al notaio chiedendogli chi dovrà accettare la donazione. Il notaio risponderà: Mevio e Mevia, previa autorizzazione del giudice tutelare
- Caio, quattordicenne, è figlio riconosciuto di Tizia; Sempronio, l'altro genitore, intende riconoscerlo a sua volta. In questo caso, il riconoscimento da parte di Sempronio: non può avvenire senza il consenso di Tizia
- Caio, ricchissimo imprenditore, in data 20 febbraio 1997, dona al proprio cugino Tizio una villa in Roma; successivamente, in data 30 aprile 1997, Tizio ottiene dall'amico Sempronio un prestito che garantisce con ipoteca sulla villa stessa. Alla morte di Caio, avvenuta in data 14 dicembre 1997, i suoi figli esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione contro Tizio che è condannato a restituire la villa. In questo caso Sempronio: Perde la garanzia ipotecaria, ma mantiene il proprio credito nei confronti di Tizio
- Caio, riconosciuto responsabile per colpa del perimento di una cosa gravata da usufrutto a favore di Tizio, è stato condannato, con sentenza passata in giudicato, al pagamento di un'indennità. In questo caso: L'usufrutto si trasferisce sull'indennità dovuta da Caio
- Caio, riconosciuto responsabile per dolo del perimento di una cosa gravata da usufrutto a favore di Tizio, è stato condannato, con sentenza passata in giudicato, al pagamento di un'indennità. In questo caso: L'usufrutto a favore di Tizio si trasferisce sull'indennità dovuta da Caio
- Caio, senza aver ricevuto alcun incarico, fa eseguire l'urgente riparazione di un affresco di grande valore situato in un fabbricato di proprietà di Tizio, il quale si trova da tempo all'estero per lavoro e non è in grado di provvedervi. Tenuto conto che Caio ha tentato di contattare Tizio senza riuscirvi e che, nel commissionare i lavori, ha specificato che l'affresco è di proprietà di Tizio e che assume le obbligazioni in nome di quest'ultimo, a chi dovrà richiedere il pagamento l'impresa che ha realizzato i lavori che hanno evitato il perimento dell'affresco? A Tizio
- Caio, senza aver ricevuto alcun incarico, fa eseguire l'urgente riparazione di un fabbricato di grande valore di proprietà di Tizio, il quale si trova da tempo all'estero per lavoro e non è in grado di provvedervi da se stesso. A chi dovrà richiedere il pagamento l'impresa che ha realizzato i lavori che hanno evitato il perimento dell'immobile, tenuto conto del fatto che Caio, nel commissionare i lavori, ha specificato che la casa è di proprietà di Tizio e di assumere le obbligazioni in nome di quest'ultimo? A Tizio
- Caio, senza figli e senza ascendenti, ha una sorella e convive con Mevia. Avendo deciso di disporre delle proprie sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere, Caio, con un testamento olografo, lega l'argenteria di famiglia alla sorella e l'autorimessa di cui è proprietario alla fedele collaboratrice domestica Sempronia, istituisce erede universale Mevia e rinunzia espressamente alla facoltà di revocare o mutare le dette disposizioni a titolo particolare; tale clausola di rinunzia: non ha effetto
- Caio, titolare di un'azienda gestita sotto forma di impresa familiare, intende vendere al figlio, riservandosene l'usufrutto, uno dei locali in cui è esercitata, donatogli dallo zio Mevione. A tutto ciò si oppone il partecipe Filano che ritiene di dovere essere preferito, mentre tutti gli altri partecipi sono d'accordo. In questo caso Caio: Può vendere liberamente
- Caio, Tizio e Sempronio sono nati dal matrimonio tra Mevio e Mevia. Mevio, dopo la morte di Mevia, contrae matrimonio con Romana dalla quale ha altri due figli di nome Filano e Martino. In questo caso sono affini in primo grado in linea retta: Caio, Tizio e Sempronio nei confronti di Romana
- Caio, Tizio e Sempronio sono nati dal matrimonio tra Mevio e Romana. Mevio, dopo la morte di Romana, contrae matrimonio con Mevia dalla quale ha altri due figli di nome Filano e Martino. In questo caso sono parenti in linea retta di primo grado: Caio, Tizio, Sempronio con Mevio, ed inoltre Martino e Filano con Mevio e Mevia
- Caio, Tizio e Sempronio sono nati dal matrimonio tra Mevio e Romana. Mevio, dopo la morte di Romana, contrae matrimonio con Mevia dalla quale ha altri due figli di nome Filano e Martino. In questo caso sono parenti in linea collaterale in secondo grado: Caio, Tizio, Sempronio, Filano e Martino fra loro
- Caio, Tizio e Sempronio sono nati dal matrimonio tra Mevio e Romana. Mevio, dopo la morte di Romana, contrae matrimonio con Mevia dalla quale ha altri due figli di nome Filano e Martino. In questo caso sono affini in primo grado in linea retta: Caio, Tizio e Sempronio nei confronti di Mevia
- Caio, tutore del minore Tizietto, è stato rimosso dal suo ufficio di tutore dal giudice tutelare in quanto divenuto insolvente. Poichè Tizietto è ancora minorenne il giudice tutelare nomina un nuovo tutore. Prima che il nuovo tutore assuma ufficialmente l'incarico si rende indispensabile, nell'interesse del minore, procedere all'acquisto di un bene necessario per l'amministrazione del patrimonio, Caio si reca quindi dal notaio per sapere se può egli stesso procedere all'acquisto, in nome e per conto del minore. Il notaio risponderà che: non potrà procedere all'acquisto in quanto è cessato dal suo ufficio
- Caio, tutore del minore Tizietto, vuole acquistare un bene mobile necessario per l'uso del minore in nome e per conto di quest'ultimo. Si rivolge al notaio chiedendogli se sia necessaria un'autorizzazione giudiziaria. Il notaio risponderà: Che non è necessaria alcuna autorizzazione
- Caio, tutore del minore Tizietto, vuole acquistare, in nome e per conto del minore stesso, un bene mobile necessario per l'uso del minore. Si reca quindi dal notaio per sapere se è necessario chiedere l'autorizzazione. Il notaio gli risponderà che: Non è necessario chiedere alcuna autorizzazione
- Caio, vedovo senza discendenti ed ascendenti, vuole fare testamento nominando erede universale il minore Mevietto, figlio del fratello Sempronio e della di lui moglie Mevia. Caio, non avendo fiducia nelle capacità amministrative di Sempronio e Mevia, intende altresì nominare a Mevietto, quale suo curatore speciale per l'amministrazione dei beni ereditari, l'amico fidato Tizio. Caio si rivolge al notaio affinchè questi riceva il suo testamento pubblico, verificando che la propria volontà non sia contraria a norme inderogabili, e rendendosi disponibile ad adeguarla alle disposizioni di legge. Il notaio gli risponderà: Che può istituire erede il minore Mevietto nominando Tizio curatore speciale del minore per l'amministrazione dei beni lasciati
- Caio, vedovo, è recentemente deceduto, lasciando per testamento, sua unica erede universale la convivente Caia. I nipoti Tizio, Sempronio e Mevio, figli del suo unico figlio premorto Filano, esperiscono vittoriosamente l'azione di riduzione per l'ottenimento della quota di legittima. In questo caso l'eredità relitta da Caio spetterà: per metà a Caia e per l'altra metà a Tizio, Sempronio e Mevio in parti uguali fra loro
- Calpurnia muore in seguito ad un incidente automobilistico e la sua cospicua eredità si devolve per legge al marito Mevio e ai figli Caia, Filano e Tizio. Calpurnia aveva donato al figlio Tizio una villa in montagna. Tizio, che non ha alienato nè ipotecato la villa, è tenuto alla collazione e dovrà provvedervi: scegliendo di rendere la villa in natura o di imputarne il valore alla propria porzione
- Calpurnio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Filano, Mevio e Primo, il quale ultimo è coniugato con Sempronia e ha due figli: Tizio e Terzo. Calpurnio con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Primo, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Secondo e Caio. Primo muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Calpurnio in data 20 dicembre 2000, la sua eredità si devolve: a Secondo e Caio
- Calpurnio, novantenne, celibe e senza figli, ha tre fratelli: Secondo, Terzo e Primo, il quale ultimo è coniugato con Tizia e ha due figli: Sempronio e Mevio. Calpurnio con testamento pubblico in data 10 maggio 1990 istituisce erede universale il fratello Primo, disponendo che questi, qualora non possa accettare, venga sostituito dagli estranei Filano e Caio. Primo muore in data 20 luglio 1999. Apertasi la successione di Calpurnio in data 20 dicembre 2000, la sua eredità si devolve: a Filano e Caio
- Carlo ha venduto a termine a Giulio titoli azionari per il valore di ventimila euro. Fino al momento della consegna dei titoli in oggetto a chi spetta il diritto di opzione inerente ai titoli venduti? A Giulio
- Cessato l'usufrutto legale, se il genitore ha continuato a godere, senza procura ma senza opposizione, i beni del figlio convivente: il genitore o i suoi eredi non sono tenuti che a consegnare i frutti esistenti al tempo della domanda
- Cessato l'usufrutto legale, se il genitore, con procura ma senza l'obbligo di rendere conto dei frutti, ha continuato a godere i beni del figlio convivente con esso: Il genitore o i suoi eredi non sono tenuti che a consegnare i frutti esistenti al tempo della domanda
- Chi aliena un immobile in corrispettivo di una rendita perpetua ha diritto all'ipoteca legale? Sì
- Chi deve somministrare gli alimenti può adempiere questa obbligazione accogliendo e mantenendo nella sua casa colui che vi ha diritto? Sì
- Chi è legittimato a domandare al tribunale la dichiarazione di assenza dello scomparso? I presunti successori legittimi e chiunque ragionevolmente creda di avere sui beni dello scomparso diritti dipendenti dalla morte di lui
- Chi ha alienato un immobile in corrispettivo di una rendita vitalizia ha diritto all'ipoteca legale? Sì
- Chi ha costituito ipoteca a garanzia del debito altrui può invocare il beneficio della preventiva escussione del debitore? No, se il beneficio non è stato convenuto
- Chi ha costituito un'ipoteca a garanzia del debito altrui può invocare il beneficio della preventiva escussione del debitore? No, salvo che il beneficio sia stato convenuto
- Chi ha costituito un'ipoteca a garanzia del debito altrui può invocare il beneficio della preventiva escussione del debitore? No, se il beneficio non è stato convenuto
- Chi ha eseguito una prestazione per uno scopo che, anche da parte sua, costituisca offesa al buon costume: Non può ripetere quanto ha pagato
- Chi ha l'usufrutto del credito menzionato in un titolo nominativo ha diritto di ottenere un titolo separato da quello del proprietario? Sì
- Chi può deliberare di intraprendere le azioni di responsabilità contro gli amministratori delle associazioni riconosciute per fatti da loro compiuti? L'assemblea
- Chi può essere escluso da ogni responsabilità per le obbligazioni di una società semplice, con apposito patto portato a conoscenza dei terzi con mezzi idonei? I soci che non hanno agito in nome e per conto della società
- Chi può procedere al rilascio dei beni ereditari a favore dei creditori e legatari? L'erede con beneficio d'inventario, non oltre un mese dalla scadenza del termine stabilito per presentare le dichiarazioni di credito, se non ha provveduto ad alcun atto di liquidazione
- Chi risponde nei confronti dei terzi per le obbligazioni sociali di una società semplice, il cui contratto sociale contenga un patto di limitazione della responsabilità per i soci che non hanno agito in nome e per conto della società, qualora tale patto sia stato portato a conoscenza dei terzi con mezzi idonei? Il patrimonio sociale e inoltre personalmente e solidalmente i soci che hanno agito in nome e per conto della societa'
- Chi tra i seguenti soggetti può contrarre matrimonio per procura? I militari e le persone che per ragioni di servizio si trovano al seguito delle forze armate, in tempo di guerra
- Chi, senza esservi obbligato, assume scientemente la gestione di un affare altrui, è tenuto a continuarla e a condurla a termine finchè l'interessato non sia in grado di provvedervi da se stesso. L'obbligo di continuare la gestione sussiste anche se l'interessato muore prima che l'affare sia terminato? Sì, finchè l'erede non possa provvedervi direttamente
- Chi, senza una giusta causa, si è arricchito a danno di un'altra persona è tenuto: nei limiti dell'arricchimento a indennizzare l'altra persona della correlativa diminuzione patrimoniale
- Ciascun partecipante alla comunione può servirsi della cosa comune? Sì, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto
- Ciro e Cirone hanno concluso il 16 marzo 2003 un contratto di mandato con il quale Cirone si è obbligato a comprare in nome e per conto di Ciro una importante villa al mare. Le parti hanno pattuito la gratuità del mandato; inoltre a Cirone non è stata fornita la provvista per affrontare le spese ma solo la somma corrispondente al prezzo della villa. Il 16 aprile 2003 Cirone si reca dal notaio Romolo Romani e stipula l'atto di acquisto della villa in nome e per conto di Ciro. Cirone versa contestualmente alla sottoscrizione dell'atto l'imposta di registro richiesta dal notaio. L'atto di compravendita viene registrato il 24 aprile 2003 e trascritto il 30 aprile 2003. il 15 maggio 2003 Cirone rende il conto del suo operato e consegna la copia dell'atto a Ciro il quale: deve rimborsare a Cirone l'imposta di registro con gli interessi legali dal 16 aprile 2003
- Col cessare dell'usufrutto per abuso da parte dell'usufruttuario, le ipoteche costituite sull'usufrutto: Perdurano fino a che non si verifichi l'evento che avrebbe altrimenti prodotto l'estinzione dell'usufrutto
- Col cessare dell'usufrutto per il totale perimento della cosa su cui è costituito, le ipoteche gravanti sull'usufrutto: Si estinguono
- Col cessare dell'usufrutto per morte dell'usufruttuario le ipoteche costituite sull'usufrutto: Si estinguono
- Col cessare dell'usufrutto per rinunzia dell'usufruttuario, le ipoteche costituite sull'usufrutto: Perdurano fino a che non si verifichi l'evento che avrebbe altrimenti prodotto l'estinzione dell'usufrutto
- Coloro che, alle dipendenze dell'appaltatore, hanno prestato la loro attività per eseguire l'opera, per conseguire quanto è loro dovuto: possono proporre azione diretta contro il committente fino alla concorrenza del debito che il committente ha verso l'appaltatore nel tempo in cui essi propongono la domanda
- Coloro i quali sarebbero liberati da obbligazioni per effetto della morte dell'assente, il quale non risulta aver lasciato testamento, in conseguenza della dichiarazione di assenza: Possono essere temporaneamente esonerati dall'adempimento, salve le eccezioni di legge
- Colui che contratta col rappresentante per la conclusione di un contratto di permuta di bene presente contro bene futuro: Può sempre esigere che il rappresentante giustifichi i suoi poteri e, se la rappresentanza risulta da un atto scritto, che gliene dia una copia da lui firmata
- Colui che entra a fare parte di una società semplice già costituita, in assenza di patto contrario, risponde con gli altri soci per le obbligazioni sociali anteriori all'acquisto della qualità di socio? Sì
- Come concorrono tra loro i crediti con iscrizione ipotecaria dello stesso grado sugli stessi beni? In proporzione dell'importo relativo
- Come si fa la collazione di un bene immobile? Col rendere il bene in natura o con l'imputarne il valore alla propria porzione a scelta di chi conferisce; ma se l'immobile è stato alienato o ipotecato la collazione si fa soltanto con l'imputazione
- Come si fa la collazione di un bene mobile? Soltanto per imputazione
- Compiuto l'inventario, chi delibera sulla convenienza di continuare ovvero alienare o liquidare l'azienda commerciale che si trova nel patrimonio dell'interdetto? Il giudice tutelare su proposta del tutore e sentito il protutore.
- Con atto del 1980, Tizio e Caia, coniugi, modificavano il regime della comunione legale in quello della separazione dei beni. Possono successivamente ritornare ad un regime analogo al vecchio stipulando un'apposita convenzione? Sì, ma solo previa autorizzazione del tribunale
- Con atto in data 10 maggio 1997 trascritto il 12 maggio 1997, Tizio, coniugato in regime di comunione legale con Caia, ha venduto il fondo Tuscolano facente parte della comunione legale senza il necessario consenso della moglie. Il 20 maggio 1998, Caia viene a conoscenza dell'alienazione e, pertanto, si rivolge al notaio dicendo che intende proporre l'azione di annullamento. Il notaio le dirà che: sono scaduti i termini per proporre l'azione di annullamento
- Con atto notarile regolarmente trascritto Caio ha venduto con patto di riscatto un appartamento a Tizio. Successivamente Tizio rivende lo stesso appartamento a Sempronio e notifica a Caio l'alienazione. Nei confronti di chi Caio dovrà esercitare il diritto di riscatto? Nei confronti del terzo acquirente Sempronio
- Con atto pubblico ricevuto dal notaio Romolo Romani, Tizio, Caio, Sempronio e Mevio hanno costituito una società in accomandita semplice della quale Tizio e Mevio sono i soci accomandatari, il solo Mevio è amministratore, Caio e Sempronio sono i soci accomandanti. Chi è obbligato a provvedere al deposito dell'atto costitutivo della società nel registro delle imprese? Mevio e anche il notaio Romolo Romani
- Con atto pubblico ricevuto dal notaio Romolo Romani, Tizio, Caio, Sempronio e Mevio hanno costituito una società in nome collettivo della quale Tizio e Sempronio sono i soli soci amministratori. Chi è obbligato a provvedere al deposito dell'atto costitutivo della società nel registro delle imprese? Tizio e Sempronio e anche il notaio Romolo Romani
- Con contratto notarile Tizio vende a Caio a misura una porzione del fondo Tuscolano costituita da mille metri quadrati di terreno edificabile. Il prezzo della vendita viene pattuito in euro centocinquanta al metro quadrato e il bene viene consegnato all'acquirente immediatamente. Due mesi dopo Tizio e Caio procedono alla misurazione dello stesso fondo che risulta però avere una superficie di millecinque metri quadrati. In tale situazione, Caio: Deve necessariamente corrispondere il supplemento di prezzo
- Con contratto notarile Tizio vende a Caio a misura una porzione del fondo Tuscolano costituita da mille metri quadrati di terreno edificabile. Il prezzo della vendita viene pattuito in euro centocinquanta al metro quadrato e il bene viene consegnato all'acquirente immediatamente. Due mesi dopo Tizio e Caio procedono alla misurazione dello stesso fondo che risulta però avere una superficie di millecento metri quadrati. In tale situazione Caio: Può a sua scelta corrispondere il supplemento di prezzo o recedere dal contratto
- Con contratto notarile Tizio vende a Caio a misura una porzione del fondo Tuscolano costituita da mille metri quadrati di terreno edificabile. Il prezzo della vendita viene pattuito in euro centocinquanta al metro quadrato e il bene viene consegnato all'acquirente immediatamente. Due mesi dopo Tizio e Caio procedono alla misurazione dello stesso fondo che risulta però avere una superficie di novecentonovantotto metri quadrati. In tale situazione Caio: Ha diritto solo a una riduzione di prezzo
- Con contratto notarile Tizio vende a Caio, a corpo, il fondo Tuscolano della misura indicata in atto di 2.000 metri quadrati, effettuandone contestualmente la consegna. Due mesi dopo Tizio e Caio procedono alla misurazione dello stesso fondo che risulta però avere una superficie di 1.700 metri quadrati. In tale situazione, Caio: Ha diritto alla diminuzione del prezzo
- Con contratto notarile Tizio vende a Caio, a corpo, il fondo Tuscolano della misura indicata in atto di 2.000 metri quadrati, effettuandone contestualmente la consegna. Due mesi dopo Tizio e Caio procedono alla misurazione dello stesso fondo che risulta però avere una superficie di 2.300 metri quadrati. In tale situazione, Caio: Può a sua scelta pagare il supplemento di prezzo o recedere dal contratto
- Con contratto stipulato in data 10 maggio 1997, trascritto il 12 maggio 1997 e registrato il 19 maggio 1997, Tizio, coniugato in regime di comunione legale con Caia, ha venduto il fondo Tuscolano facente parte della comunione legale senza il necessario consenso della moglie. Caia, che è venuta a conoscenza dell'alienazione il 20 dicembre 1997 e non intende convalidare l'atto, può proporre l'azione di annullamento: entro un anno dalla data della trascrizione del contratto
- Con il contratto di associazione in partecipazione l'associante attribuisce all'associato: Una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno o più affari
- Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione di un bene mobile iscritto in pubblici registri qualora il titolo dell'acquisto, effettuato in buona fede, non sia idoneo a trasferire la proprietà? Di dieci anni
- Con il decorso di quanti anni si compie l'usucapione di un bene mobile iscritto in pubblici registri qualora il titolo dell'acquisto, effettuato in buona fede, non sia stato trascritto? Di dieci anni
- Con quali modalità il creditore può rinunciare all'ipoteca? Mediante dichiarazione espressa risultante da atto scritto, sotto pena di nullità
- Con scrittura privata autenticata dal notaio Romolo Romani, Tizio, Caio, Sempronio e Mevio hanno costituito una società in nome collettivo della quale solo Caio e Mevio sono soci amministratori. Chi è obbligato a provvedere al deposito dell'atto costitutivo della società nel registro delle imprese? Caio e Mevio
- Con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate dal notaio Romolo Romani, Tizio, Caio, Sempronio e Mevio hanno costituito una società in accomandita semplice della quale Tizio e Mevio sono i soci accomandatari, solo Mevio è amministratore, Caio e Sempronio sono i soci accomandanti. Chi è obbligato a provvedere al deposito dell'atto costitutivo della società nel registro delle imprese? Mevio
- Con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in tempi differenti da due diversi notai, Tizio, Caio e Sempronio hanno costituito una società in nome collettivo. Poichè l'atto costitutivo, nel quale l'amministrazione è stata conferita ai tre soci, non è stato depositato nel termine di legge presso il competente ufficio del registro delle imprese, Caio, la cui sottoscrizione è stata autenticata per prima, si reca dal notaio che ha autenticato la sua sottoscrizione per chiedere chiarimenti sul mancato deposito. Il notaio gli dirà: che obbligati al deposito erano Tizio, Caio e Sempronio
- Con scrittura privata con sottoscrizioni autenticate in tempi differenti da tre diversi notai, Tizio e Caio, quali accomandatari ed amministratori, e Sempronio, quale accomandante, hanno costituito una società in accomandita semplice. Poichè l'atto costitutivo non è stato depositato nel termine di legge presso il competente ufficio del registro delle imprese, Sempronio, la cui sottoscrizione è stata autenticata per ultima, si reca dal notaio che ha autenticato la sua sottoscrizione per chiedere chiarimenti sul mancato deposito. Il notaio gli dirà: che obbligati al deposito erano Tizio e Caio
- Con testamento olografo Tizio ha istituito erede Caio sostituendogli Sempronio per il caso che Caio non possa o non voglia accettare l'eredità. Caio accetta l'eredità decorsi due mesi dall'apertura della successione. Dopo quindici anni dalla morte di Tizio viene accertato, con sentenza passata in giudicato, che Caio ha volontariamente ucciso Tizio. Con la medesima sentenza viene anche pronunziata l'indegnità di Caio e la conseguente esclusione del medesimo dalla successione di Tizio. In tale caso: Sempronio ha ancora diritto di accettare l'eredità di Tizio in quanto il relativo termine non corre per i chiamati ulteriori se vi è stata accettazione da parte di precedenti chiamati e successivamente il loro acquisto ereditario è venuto meno
- Con testamento pubblico in data 14 gennaio 2000 Caio, vedovo novantenne, istituisce erede l'unico figlio settantenne Mevio, il quale ha sposato in seconde nozze Mevia ed è padre di Tizio e Calpurnio. In data 20 ottobre 2000 Tizio viene condannato con sentenza passata in giudicato per tentato omicidio ai danni di Mevia. In data 12 dicembre 2000 muore Mevio e in data 20 dicembre 2000 muore anche Caio. A chi si devolverà l'eredità di quest'ultimo? A Tizio e Calpurnio, in quote eguali, per rappresentazione
- Con testamento pubblico in data 14 gennaio 2000 Calpurnio, vedovo novantenne, istituisce erede l'unico figlio settantenne Filano, il quale ha sposato in seconde nozze Caia ed è padre di Sempronio e Caio. In data 20 ottobre 2000 Sempronio viene condannato con sentenza passata in giudicato per tentato omicidio ai danni di Caia. In data 12 dicembre 2000 muore Filano e in data 20 dicembre 2000 muore anche Calpurnio. A chi si devolverà l'eredità di quest'ultimo? A Sempronio e Caio in quote eguali per rappresentazione
- Con testamento pubblico in data 14 gennaio 2000 Filano, vedovo novantenne, istituisce erede l'unico figlio settantenne Sempronio, il quale ha sposato in seconde nozze Filana ed è padre di Calpurnio e Mevio. In data 20 ottobre 2000 Calpurnio viene condannato con sentenza passata in giudicato per tentato omicidio ai danni di Filana. In data 12 dicembre 2000 muore Sempronio e in data 20 dicembre 2000 muore anche Filano. A chi si devolverà l'eredità di quest'ultimo? A Calpurnio e Mevio in quote eguali per rappresentazione
- Con testamento pubblico in data 14 gennaio 2000 Mevio, vedovo novantenne, istituisce erede l'unico figlio settantenne Tizio, il quale ha sposato in seconde nozze Tizia ed è padre di Caio e Filano. In data 20 ottobre 2000 Caio viene condannato con sentenza passata in giudicato per tentato omicidio ai danni di Tizia. In data 12 dicembre 2000 muore Tizio e in data 20 dicembre 2000 muore anche Mevio. A chi si devolverà l'eredità di quest'ultimo? A Caio e Filano in quote eguali per rappresentazione
- Con testamento pubblico in data 14 gennaio 2000 Primo, vedovo novantenne, istituisce erede l'unico figlio settantenne Secondo, il quale ha sposato in seconde nozze Terza ed è padre di Quarto e Quinto. In data 20 ottobre 2000 Quarto viene condannato con sentenza passata in giudicato per tentato omicidio ai danni di Terza. In data 12 dicembre 2000 muore Secondo e in data 20 dicembre 2000 muore anche Primo. A chi si devolverà l'eredità di quest'ultimo? A Quarto e Quinto in quote eguali per rappresentazione
- Con testamento pubblico in data 14 gennaio 2000 Secondo, vedovo novantenne, istituisce erede l'unico figlio settantenne Terzo, il quale ha sposato in seconde nozze Quarta ed è padre di Quinto e Primo. In data 20 ottobre 2000 Quinto viene condannato con sentenza passata in giudicato per tentato omicidio ai danni di Quarta. In data 12 dicembre 2000 muore Terzo e in data 20 dicembre 2000 muore anche Secondo. A chi si devolverà l'eredità di quest'ultimo? A Quinto e Primo in quote eguali per rappresentazione
- Con testamento pubblico in data 14 gennaio 2000 Sempronio, vedovo novantenne, istituisce erede l'unico figlio settantenne Calpurnio, il quale ha sposato in seconde nozze Sempronia ed è padre di Filano e Tizio. In data 20 ottobre 2000 Filano viene condannato con sentenza passata in giudicato per tentato omicidio ai danni di Sempronia. In data 12 dicembre 2000 muore Calpurnio e in data 20 dicembre 2000 muore anche Sempronio. A chi si devolverà l'eredità di quest'ultimo? A Filano e Tizio in quote eguali per rappresentazione
- Con testamento pubblico in data 14 gennaio 2000 Tizio, vedovo novantenne, istituisce erede l'unico figlio settantenne Caio, il quale ha sposato in seconde nozze Calpurnia ed è padre di Mevio e Sempronio. In data 20 ottobre 2000 Mevio viene condannato con sentenza passata in giudicato per tentato omicidio ai danni di Calpurnia. In data 12 dicembre 2000 muore Caio e in data 20 dicembre 2000 muore anche Tizio. A chi si devolverà l'eredità di quest'ultimo? A Mevio e Sempronio in quote eguali per rappresentazione
- Con titolo debitamente trascritto, Tizio compra in buona fede un piccolo rudere di fabbricato da Caio, il quale riteneva che tale immobile gli fosse pervenuto per successione legittima al proprio genitore Caione deceduto un anno prima. Decorsi due anni dall'atto, Caio scopre che tale fabbricato in realtà non era di proprietà di Caione e, dunque, per errore era stato inserito nella dichiarazione di successione di Caione. Caio decide di non informare Tizio di tale circostanza. In questo caso: Con il decorso di dieci anni dalla trascrizione dell'atto Tizio ne compie l'usucapione in suo favore
- Con un unico testamento, Tizio ha istituito eredi in parti uguali Caio, Sempronio e Mevio, non legati a lui da alcun rapporto di parentela, e nulla ha disposto per il caso in cui uno di essi non voglia accettare l'eredità. Se Caio rinunzia all'eredità, la sua parte: Si accresce agli altri coeredi
- Con unica disposizione, Tizio ha legato in parti uguali un appartamento a Caio, Sempronio e Mevio, con i quali non esiste alcun vincolo di parentela, nulla disponendo per il caso in cui uno di essi non voglia o non possa conseguire il legato. In caso di premorienza di Caio e Sempronio al testatore, la porzione dei legatari mancanti: Si accresce all'altro legatario
- Con unica disposizione, Tizio ha legato un appartamento in parti uguali a Caio, Sempronio e Mevio, con i quali non ha alcun vincolo di parentela, nulla disponendo per il caso in cui uno di essi non voglia o non possa conseguire il legato. In caso di rinunzia da parte di Caio, la sua quota si accresce agli altri collegatari? Sì
- Con unico testamento, Tizio ha istituito eredi in parti uguali Caio, Sempronio e Mevio, non legati a lui da alcun rapporto di parentela, e nulla ha disposto per il caso in cui uno di essi non possa accettare l'eredità. Se Caio premuore al testatore, la sua parte: Si accresce agli altri coeredi
- Cosa accade qualora la servitù venga esercitata in modo da trarne un'utilità minore di quella indicata dal titolo? La servitù si conserva per intero
- Cosa deve necessariamente contenere la procura per contrarre matrimonio? L'indicazione della persona con la quale il matrimonio si deve contrarre