Elenco in ordine alfabetico delle domande di Blocco TSCL
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- I cambiavalute virtuali, in relazione al "risk based approach", alla luce delle caratteristiche intrinseche delle criptovalute, si ritiene preferibile adottino una procedura di controllo sempre rafforzata
- I ccdd "IVTS" (Informal Value Transfer System), che possono essere utilizzati quali canali per raccogliere risorse da destinare al finanziamento al terrorismo, si caratterizzano Perchè utilizzano metodologie non tradizionali e sfruttano operatori per i quali il trasferimento di denaro non costituisce principale attività
- I controlli antiriciclaggio sono eseguito utilizzando i poteri di polizia amministrativa e si sostanziano in: ogni forma di attività ispettiva limitata al riscontro di uno o più atti di gestione, ovvero più atti di gestione che presentano caratteristiche di omogeneità sotto il profilo degli accertamenti da svolgere
- I controlli in materia di circolazione transfrontaliera di valuta, alla luce della delicatezza dello scenario nazionale ed internazionale, rivestono un ruolo decisivo nell'azione di ricerca: dei flussi finanziari movimentati con possibili finalità di riciclaggio di proventi derivanti da attività illecite ovvero potenzialmente destinati ad alimentare reti o cellule terroristiche o comunque preordinati alla realizzazione di gravi progettualità criminali.
- I dati e le informazioni conservati per finalità di prevenzione del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo: possono essere utilizzati a fini fiscali
- I delitti di riciclaggio e di autoriciclaggio, che costituiscono reato presupposto ai fini della configurabilità della responsabilità degli enti da reato, comportano, in caso di condanna anche la comminatoria di una sanzione pecuniaria, di importo variabile, quantificabile in quote
- I destinatari degli obblighi antiriciclaggio: sono tenuti a comunicare alla U.I.F. le misure di congelamento applicate ai soggetti designati, indicando i nominativi coinvolti, l'ammontare e la natura dei fondi o delle risorse economiche
- I destinatari della normativa antiriciclaggio sono distinti nelle seguenti categorie: intermediari bancari e finanziari, altri operatori finanziari, professionisti, altri operatori non finanziari, prestatori di servizi di gioco
- I documenti acquisiti dai soggetti tenuti al rispetto degli obblighi antiriciclaggio possono essere conservati anche da autonomi centri di servizi, ferma la responsabilità dei soggetti obbligati
- I documenti acquisiti dai soggetti tenuti al rispetto degli obblighi antiriciclaggio devono essere conservati tutte le alternative proposte sono corrette
- I militari della Guardia di finanza, deputati all'approfondimento investigativo di una segnalazione di operazione sospetta, di quali poteri si possono avvalere? Dei poteri di polizia valutaria e di tutte le potestà generali di polizia economica e finanziaria assegnate al Corpo dal D.Lgs. 68/2001, ivi compresi i poteri in materia di IVA e di imposte dirette di cui ai D.P.R. 600/73 e 633/72
- I Paesi che, secondo la definizione fornita dall'OCSE nel 1998, ma ancora attuale, sono noti come paradisi fiscali, sono caratterizzati tutte le alternative proposte sono corrette
- I paradisi bancari sono caratterizzati Da una carenza nel sistema dei controlli in campo finanziario e di un adeguato scambio di informazioni
- I profili differenziali tra il riciclaggio ed il finanziamento al terrorismo afferiscono all'illiceità dell'origine e destinazione dei capitali, agli obbiettivi ed ai beni-interessi tutelati
- I soggetti obbligati trasmettono le segnalazioni di operazioni sospette all'U.I.F. mediante l'accesso all'applicazione telematica: INFOSTAT
- I soggetti obbligati, prima di compiere l'operazione, quando sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa: inviano senza ritardo alla UIF, una segnalazione di operazione sospetta
- I soggetti tenuti al rispetto degli obblighi antiriciclaggio devono conservare la documentazione acquisita per 10 anni dalla cessazione del rapporto continuativo o della prestazione professionale erogata
- I soggetti tenuti alla segnalazione di un'operazione sospetta: hanno il divieto di dare comunicazione al cliente interessato o a terzi dell'avvenuta segnalazione, fatta eccezione per talune ipotesi derogatorie previste dal Legislatore
- Il bene-interesse giuridico protetto Nel delitto di riciclaggio è l'integrità del mercato finanziario, mentre nei reati di matrice terroristica è l'esigenza di evitare che le somme raccolte possano essere utilizzate per compiere atti terroristici
- Il Comitato di Sicurezza Finanziaria è presieduto? Direttore Generale del Tesoro
- Il Comitato di Sicurezza Finanziaria è regolarmente costituito quando sono presenti almeno i due terzi delle amministrazioni ivi rappresentate e delibera a maggioranza dei presenti
- Il Comitato di Sicurezza Finanziaria, nell'esercizio delle competenze in materia di prevenzione: analizza e valuta il rischio nazionale di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo, individuando le minacce più rilevanti e le vulnerabilità del sistema nazionale di prevenzione, di investigazione e di repressione, i metodi e i mezzi di svolgimento di tali attività e i settori maggiormente esposti al rischio
- Il comma 3 dell'art. 38 del decreto antiriciclaggio estende l'obbligo di tutela del segnalante anche: alle informazioni che la UIF fornisce in riscontro di specifiche richieste dell'Autorità giudiziaria procedente
- Il concetto di finanziamento al terrorismo implica il consapevole utilizzo di denaro, "pulito o sporco" per commettere reati terroristici
- Il contenuto dell'obbligo di adeguata verifica previsto dall'art. 17 e seg. del D.Lgs. 231/2007 attiene? tutte le altre risposte sono corrette
- Il D.lgs 231/2007 prevede un obbligo, in capo ai soggetti destinatari della norma, di conservazione e registrazione dei dati ed informazioni acquisiti in sede di adeguata verifica? La norma prevede unicamente l'obbligo di conservazione ma non anche quello di registrazione dei dati
- Il d.lgs 231/2007, come novellato dal D.lgs. 90/2017, amplia la platea dei soggetti destinatari degli obblighi in materia di contrasto al riciclaggio e di finanziamento al terrorismo, ricomprendendo, tra gli altri i prestatori di servizi relativi all'utilizzo di valuta virtuale, gli istituti di moneta elettronica e relative succursali, i punti di contatto centrale come definiti ai sensi dell'art. 1, comma 2, lett.ii)
- Il D.lgs. 195/2021, oltre ad aver esteso i reati presupposto alle contravvenzioni (punite con l'arresto superiore nel massimo a un anno o nel minimo a sei mesi) e a qualsiasi delitto, anche colposo, ha ulteriormente previsto: nessuna delle precedenti
- Il D.lgs. 231/2007 assegna alla U.I.F.: nessuna delle precedenti
- Il D.lgs. 231/2007 prevede un articolato sistema di sanzioni amministrative pecuniarie, che si aggiungono alle sanzioni penali previste per le violazioni più gravi. Tranne nelle ipotesi relative a sanzioni nei confronti di soggetti vigilati, nel sistema antiriciclaggio la potestà sanzionatoria è attribuita: al Ministero dell'economia e delle finanze
- Il D.lgs. 231/2007, come modificato dal D.lgs. 90/2017, attribuisce agli organismi di autoregolamentazione: poteri normativi, di contributo per l'analisi e la valutazione del rischio, di controllo e sanzionatori e di formazione, oltre che di possibile interposizione nei rapporti con la UIF per l'inoltro delle segnalazioni di operazioni sospette
- Il D.lgs. 231/2007, come modificato dal D.lgs. 90/2017, ha ulteriormente valorizzato le reti inter-istituzionali su cui si fonda il sistema nazionale antiriciclaggio, coinvolgendo anche la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA): negli scambi di flussi informativi, nelle attività di confronto dei dati, nella collaborazione operativa
- Il D.Lgs. 231/2007: costituisce la cornice legislativa in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio di proventi illeciti e del finanziamento del terrorismo
- Il decreto antiriciclaggio introduce l'obbligo per i soggetti destinatari di effettuare una valutazione dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo cui sono esposti (c.d. autovalutazione) al fine di facilitare l'approntamento di soluzioni organizzative e processi operativi commisurati a tali rischi. A questo fine, la legge rimette alla Banca d'Italia il compito di: individuare per i soggetti vigilati soglie dimensionali e organizzative al di sotto delle quali l'obbligo di autovalutazione non si applica nonché di dettare criteri e metodologie per la conduzione dell'esercizio
- Il delitto di autoriciclaggio, secondo la giurisprudenza, è ugualmente configurabile e contestabile anche se il delitto fiscale dichiarativo presupposto non si è ancora consumato? Tutte le risposte fornite sono corrette
- Il delitto di trasferimento fraudolento di valori è qualificabile come reato di pericolo in concreto
- Il delitto di trasferimento fraudolento di valori, in relazione alla sua formulazione letterale ed in ossequio al principio di stretta legalità, non punisce il soggetto interposto
- Il funzionamento del Comitato di Sicurezza Finanziaria è regolato dal: decreto del Ministero dell'Economia e Finanze del 22 aprile 2022, n. 59
- Il GAFI fu istituito dai paesi G7 in occasione del: Summit di Parigi del 14 luglio 1989
- Il GAFI, nella raccomandazione n.8, al fine di evitare la "diversione" di fondi verso finalità terroristiche, ha ravvisato la necessità di revisionare la normativa che disciplina Le donazioni verso ONG, ovvero Enti no-profit
- Il M.E.F, in materia antiriciclaggio, non svolge attività di coordinamento nei confronti dell'Agenzia delle Entrate
- Il materiale invio delle segnalazioni di operazioni sospette, da parte degli operatori a ciò preposti, : non costituiscono violazioni degli obblighi di segretezza e non comportano responsabilità di alcun tipo al segnalante
- Il MEF che, ai sensi dell'art. 51 del D.lgs 231/2007, riceve dai soggetti obbligati in materia antiriciclaggio notizia di infrazioni a disposizioni in materia di utilizzo di denaro contante o di libretti di deposito, dopo aver proceduto alle contestazioni ne dà immediata comunicazione alla Guardia di finanza che, ove ne ravvisi l'utilità ai fini fiscali, ne dà tempestiva comunicazione all'Agenzia delle Entrate
- Il metodo HAWALA è: Un sistema di trasferimento di capitali che avviene attraverso canali informali che non lasciano alcuna «traccia» documentale del flusso finanziario
- Il modello organizzativo e operativo seguito dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA) fin dalla sua istituzione è quello di: una struttura funzionale al coordinamento delle indagini per mafia e terrorismo svolte sul territorio, all'analisi delle caratteristiche strutturali e territoriali dei fenomeni criminali, all'acquisizione e all'utilizzo di strumenti informativi di tipo preventivo
- Il N.S.P.V., all'atto del conferimento della delega per gli approfondimenti investigativi concernenti S.O.S. in materia di terrorismo, deve comunicare al II Reparto del Comando Generale i nominativi del soggetto segnalato e di quelli collegati
- Il NSPV collabora nelle attività antiriciclaggio previste dal D.Lgs. 231/2007 con le Autorità di Vigilanza: CONSOB, Banca d'Italia e IVASS
- Il NSPV ha poteri specifici di controllo con riguardo: ai soggetti convenzionati e agenti di cui all'art. 1, comma 2, lett. n), del D.lgs. 231/2007, e ai distributori ed esercenti di gioco di cui si avvalgono i prestatori di servizi di gioco ai sensi dell'art. 3, comma 6, dello stesso decreto
- Il NSPV opera sia come organismo investigativo di polizia sia nella qualità di organo amministrativo di controllo del rispetto degli obblighi antiriciclaggio? Si, vero
- Il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria analizza immediatamente le s.o.s. pervenute dall'U.I.F. censite come afferenti il fenomeno di finanziamento del terrorismo e le invia, senza ritardo: Alla D.N.A.A.
- Il nuovo art. 9, comma 9, del D.Lgs. 231/2007 consente, in linea di principio, al Corpo di utilizzare in modo diretto in una verifica o in un controllo fiscale le informazioni acquisite in esecuzione di ispezioni e controlli antiriciclaggio, ovvero in fase di sviluppo investigativo di una segnalazione di operazione sospetta: senza che sia necessario acquisire nuovamente tali dati attraverso l'attivazione delle potestà ispettive previste dalle disposizioni di cui ai DD.P.R. nn. 633/1972 e 600/1973.
- Il percorso operativo di approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette è strutturato su: due fasi: analisi pre-investigativa e approfondimento operativo
- Il portatore della somma di 10.000 Euro in denaro contante, che effettua una movimentazione transfrontaliera in entrata o in uscita dall'UE, ha l'obbligo di dichiarare l'importo? Sì, anche se presente su un veicolo nella sua disponibilità
- Il primo passaggio della adeguata verifica consiste: nelle attività di identificazione e verifica delle identità, da condurre nei confronti del cliente
- Il principio di tutela della riservatezza si applica alle persone fisiche incaricate di effettuare le segnalazioni di operazioni sospette, le quali: devono poter svolgere le attività di ricognizione e di valutazione delle transazioni disposte dalla clientela senza subire costrizioni o condizionamenti ambientali, aziendali o derivanti dal rapporto con la stessa clientela osservata
- Il professionista (Avvocato e/o Commercialista), incaricato dal cliente (usuraio) può concorrere nel reato di usura? Si, tra l'altro anche solo in un secondo momento della condotta tipica delittuosa, se essa è stata ritenuta "frazionata"
- Il Protocollo sottoscritto il 2 marzo 2018 tra la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli: prevede la centralizzazione della raccolta, dell'elaborazione e dell'analisi dei dati utili alla prevenzione e alla repressione di illeciti quali i traffici transfrontalieri di rifiuti, sostanze stupefacenti, materiali strategici o prodotti agroalimentari
- Il reato di autoriciclaggio: ha natura istantanea e si consuma nel momento in cui tenute le condotte di impiego, sostituzione o trasformazione di beni costituenti l'oggetto materiale del reato presupposto
- Il regolamento (UE) 2018/1672 prevede inoltre che le autorità doganali trasmettano regolarmente alla U.I.F. le dichiarazioni del loro Paese riguardanti il trasporto di valori di importo pari o superiore a: 10.000 euro
- Il riciclatore o autoriciclatore può concorrere nel reato presupposto? Solo nell'ipotesi di autoriciclaggio.
- Il segreto di ufficio che copre tutte le informazioni in possesso delle Autorità o comunque dei soggetti interessati dalle disposizioni antiriciclaggio, nonchè l'identità dei segnalanti non può essere opposto all'Autorità Giudiziaria quando questa, con decreto motivato, richieda specificamente di conoscerla in quanto indispensabile ai fini dell'accertamento dei reati per cui si procede
- Il sistema delle disposizioni antiriciclaggio è definito come un "sistema di fonti stratificate" perché è costituito anche da regole tecniche vincolanti emesse dagli Organi Professionali
- Il sistema di repressione antiriciclaggio è imperniato sugli articoli 648, 648 bis, 648 ter e sul 648 ter I del C.P.
- Il sistema informale di trasferimento di denaro, denominato "Hawala", utilizzato anche quale canale di alimentazione del terrorismo internazionale, comporta che il soggetto designato quale beneficiario possa ricevere anche beni di valore equivalente rispetto alle somme trasferite
- Il sistema informale di trasferimento di denaro, denominato "Hawala", utilizzato anche quale canale di alimentazione del terrorismo internazionale, implica che chi ordina il trasferimento consegna materialmente le somme di denaro da trasferire ad un incaricato che si trova nel proprio Paese da cui riceve un codice di autenticazione che comunicherà al beneficiario che si trova nel Paese di destinazione dei fondi il quale, comunicandolo a sua volta ad un altro incaricato che si trova in quest'ultimo Paese, riceverà da quest'ultimo le somme
- Il sistema informale di trasferimento di denaro, denominato "Hawala", utilizzato anche quale canale di alimentazione del terrorismo internazionale, si fonda essenzialmente Tutte le alternative proposte sono corrette
- Il sistema nazionale di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo (AML/CFT), in coerenza con quanto stabilito dalle Raccomandazioni del GAFI e dalle direttive europee, si fonda sul: risk-based approach, ovvero sul presupposto che il rischio di realizzazione dei predetti reati non sia lo stesso in ogni caso, in quanto esso è da considerarsi mutevole a seconda della realtà operativa del soggetto obbligato e deve essere mitigato sulla base di processi decisionali basati su evidenze fattuali
- Il soggetto vincolato all'osservanza degli obblighi antiriciclaggio che, in buona fede, effettua una SOS, non può essere chiamato a rispondere per la violazione delle disposizioni tutte le alternative proposte sono corrette
- Il titolare effettivo di clienti diversi dalle persone fisiche coincide con la persona fisica o le persone fisiche cui, in ultima istanza, è attribuibile proprietà diretta o indiretta dell'Ente ovvero il relativo controllo vero
- In ambito antiterrorismo, l'apparato investigativo gravita principalmente: sulla Guardia di Finanza, quale Forza di polizia specializzata nelle investigazioni economico-finanziarie
- In base al D.lgs. 231/2007 - art. 6, comma 1 e al regolamento del Governatore della Banca d'Italia, la stessa Banca attribuisce alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria): mezzi finanziari, beni strumentali, risorse umane e tecniche per l'efficace perseguimento degli scopi istituzionali, in coerenza con il principio internazionale di adeguatezza delle risorse a disposizione delle FIU
- In base all'art. 19, comma 1, lett. a) del D.lgs. 231/2007, l'identificazione del cliente e del titolare effettivo: è svolta in presenza del medesimo cliente ovvero dell'esecutore, anche attraverso dipendenti o collaboratori del soggetto obbligato, e consiste nell'acquisizione dei dati identificativi forniti dal cliente, previa esibizione di un documento d'identità in corso di validità, o altro documento di riconoscimento equipollente ai sensi della normativa vigente, del quale viene acquisita copia
- In materia antiriciclaggio, ai fini dell'espletamento degli obblighi di adeguata verifica e di identificazione, i soggetti obbligati possono accedere al Registro dei Titolari effettivi dei Trust o dei soggetti giuridici ad essi affini previo accreditamento
- In materia antiriciclaggio, ai fini dell'espletamento degli obblighi di adeguata verifica e di identificazione, i soggetti obbligati possono accedere al Registro dei Titolari effettivi di cui al D.M. 55/2022
- In materia antiriciclaggio, gli Organismi di autoregolamentazione deputati ad impartire istruzioni operative e di dettaglio in ordine all'attuazione della normativa vigente, sono anche il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro
- In materia antiriciclaggio, il concetto di sospetto è il risultato di un'analisi quantitativa, qualitativa e logica
- In materia antiriciclaggio, la richiesta di accreditamento da parte dei soggetti obbligati ai fini dell'accesso al Registro dei Titolari effettivi deve essere indirizzata alla Camera di Commercio territorialmente competente
- In materia antiriciclaggio, l'attività di acquisizione dei dati da parte dei soggetti obbligati riguarda anche la tipologia e l'importo dell'operazione
- In materia antiriciclaggio, l'attività di identificazione del cliente, dell'esecutore materiale e del titolare effettivo può avvenire anche senza la loro presenza fisica
- In materia antiriciclaggio, l'attività di identificazione del cliente, dell'esecutore materiale e del titolare effettivo deve essere effettuata anche nel caso di clienti già identificati dal soggetto obbligato in relazione ad altro rapporto o prestazione professionale? No, purchè le informazioni in possesso siano aggiornate ed adeguate in relazione al profilo di rischio del cliente
- In materia antiriciclaggio, l'attività di identificazione del cliente, dell'esecutore materiale e del titolare effettivo può avvenire anche senza la loro presenza fisica anche se i loro dati sono oggetto di una dichiarazione della rappresentanza o dell'autorità consolare italiana
- In materia antiriciclaggio, l'attività di identificazione del cliente, dell'esecutore materiale e del titolare effettivo può avvenire anche senza la loro presenza fisica, purchè tali soggetti dispongano di una identità digitale di livello almeno significativo
- In materia antiriciclaggio, l'attività di identificazione del cliente, dell'esecutore materiale e del titolare effettivo, nel caso non si tratti di persone fisiche o si riferisca a fiduciari di trust, deve riguardare anche la struttura proprietaria e di controllo
- In materia antiriciclaggio, l'attività di identificazione e verifica dell'identità del cliente, dell'esecutore materiale e del titolare effettivo può essere posticipata
- In materia antiriciclaggio, l'attività di identificazione e verifica dell'identità del cliente, dell'esecutore materiale e del titolare effettivo può essere posticipata se si è in presenza di un basso rischio e ciò sia necessario per consentire l'ordinaria gestione dell'attività oggetto del rapporto
- In materia antiriciclaggio, l'attività di identificazione e verifica dell'identità del cliente, dell'esecutore materiale e del titolare effettivo può essere posticipata, ma deve comunque essere completata al più presto, ma comunque necessariamente entro 30 giorni dall'instaurazione di un rapporto e dal conferimento dell'incarico professionale
- In materia antiriciclaggio, le informazioni sulla titolarità effettiva dei trust, contenute nell'apposito Registro presente presso la locale Camera di Commercio sono controllabili anche da soggetti portatori di interessi diffusi, legittimati ai sensi di legge
- In materia antiriciclaggio, le informazioni sulla titolarità effettiva dei trust, contenute nell'apposito Registro presente presso la locale Camera di Commercio, e concernenti persone incapaci o minori di età sono ostensibili, ma previa una valutazione, da parte della Camera di Commercio territorialmente competente, da effettuare a seguito di un contraddittorio tra il trustee ed il richiedente
- In materia antiriciclaggio, le Regole tecniche elaborate dagli Organismi di autoregolamentazione e volte ad impartire istruzioni operative e di dettaglio in ordine all'attuazione della normativa vigente sono indicative, ma vincolanti, specie con riferimento alla valutazione circa la gravità della violazione dell'obbligo antiriciclaggio commessa e della conseguente determinazione dell'entità della sanzione da irrogare
- In materia antiriciclaggio, le Regole tecniche elaborate dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti sul Lavoro, con riferimento all'indice di rischio di riciclaggio, contemplano anche il rischio effettivo
- In materia antiriciclaggio, le Regole tecniche elaborate dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti sul Lavoro, con riferimento all'indice di rischio di riciclaggio, contemplano anche il rischio poco significativo
- In materia antiriciclaggio, può essere legittimamente negato l'accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva dei trust, contenute nell'apposito Registro presente presso la locale Camera di Commercio, ove il soggetto venga esposto ad un rischio tutte le alternative proposte sono corrette
- In materia antiriciclaggio, tra gli indicatori specifici di anomalia previsti nel caso di commercio di cose antiche o dell'esercizio delle attività di case da gioco o di gallerie d'arte, sono da annoverare anche l'acquisto o la vendita di uno o più beni di valore in un ristretto arco temporale, soprattutto per importi complessivamente molto differenti
- In materia di circolazione transfrontaliera, ai sensi dell'art. 9, comma 1 del decreto legislativo 195/2008 il mancato, inesatto o incompleto adempimento dell'obbligo dichiarativo è punito con la sanzione amministrativa pecuniari che va: - dal 10% al 30% dell'importo trasferito o che si tenta di trasferire se pari o superiore alla soglia di 10 mila euro, se tale eccedenza non supera i 10 mila euro;- dal 30% al 50% dell'importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto alla soglia di legge prevista, se tale eccedenza è superiore a 10 mila euro
- In materia di circolazione transfrontaliera, si può ricorrere all'istituto dell'oblazione in sede di contestazione della violazione, mediante il pagamento in misura ridotta di una somma pari a: - il 5% del denaro contante eccedente la soglia di legge, se l'eccedenza non dichiarata non è superiore a 10 mila euro; il 15% se l'eccedenza non supera i 40 mila euro; la somma pagata non può essere, comunque, inferiore a 200 euro.
- In materia di obbligo di segnalazione di operazioni sospette, l'operatore tenuto a valutare l'anomalia dell'operazione deve accertare la terzietà del riciclatore rispetto all'evasione fiscale? No, in virtù della definizione di riciclaggio rilevante ai fini amministrativi che ricomprende, fin dalla sua originaria formulazione, anche l'autoriciclaggio, contenuta nel D.lgs 231/2007
- In materia di scambio automatico di informazioni finanziarie tra USA e Paesi terzi, regolato dall'accordo bilaterale denominato "Foreign account Tax Compliance Act (FATCA), ad esempio, gli Stati Uniti non comunicano ai Paesi dell'UE informazioni su un cittadino comunitario beneficiario, quale titolare effettivo, attraverso l'interposizione di un'entità giuridica, di un conto corrente in Deleware
- In quale anno i governi degli Stati membri hanno approvato una significativa revisione del mandato del GAFI e hanno trasformato l'Organizzazione da temporanea a permanente? 2019
- In quante fasi possono essere suddivise le operazioni di riciclaggio? In tre fasi: il collocamento o "piazzamento" del denaro sporco (placement stage), il camuffamento dell'origine o "lavaggio" (layering stage) e l'integrazione nell'economia legale (integration stage)
- In relazione agli specifici profili di interesse per il Corpo, le opere d'arte possono tutte le risposte fornite sono corrette
- In relazione all'esito dei propri approfondimenti, la U.I.F. trasmette le segnalazioni: al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di finanza (NSPV) e alla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), che ne informano il Procuratore nazionale antimafia qualora siano attinenti alla criminalità organizzata
- In tema di controllo sull'osservanza della disciplina antiriciclaggio, i moduli ispettivi previsti per i Reparti del Corpo sono: nessuna delle precedenti
- In un'ottica di "collaborazione attiva", i soggetti obbligati, "se sospettano o hanno ragionevoli motivi di sospettare che i fondi provengano da attività illecite o siano connessi al finanziamento del terrorismo", devono: immediatamente effettuare una segnalazione alla U.I.F., la quale è presidiata da vincoli di riservatezza e dal divieto di tipping-off
- Integrano condotte di impiego tipico, allorché atte a ostacolare concretamente l'identificazione della provenienza criminosa: l'immissione nel mercato dei beni provento di furto mediante vendita a terzi