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Elenco in ordine alfabetico delle domande di 6 - Valutazione ed autovalutazione

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L'"effetto alone" si verifica quando:   la valutazione della prestazione di un alunno è influenzata da precedenti prestazioni dello stesso alunno
L. n. 107/2015 ha apportato modifiche e integrazioni a quanto già previsto dal D. lgs. n. 165/2001 in merito alla valutazione dei dirigenti scolastici?   Sì, perché ha definito i criteri generali dei quali si deve tener conto nell'individuazione degli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici
La certificazione dei livelli di competenza raggiunti nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione, il cui modello è stato adottato con D.M. 9/2010, è rilasciata d'ufficio:   agli studenti che hanno compiuto 18 anni
La certificazione delle competenze al termine dell'obbligo di istruzione viene realizzata sulla base di una scala di valutazione:   A 3 livelli
La certificazione finale delle competenze degli alunni al termine della scuola primaria e del primo ciclo è rilasciata, a norma del D.M. 742/2017:   su modelli nazionali
La classificazione internazionale standard dell'istruzione (ISCED- International Standard Classification of Education) prevede 9 livelli di istruzione. A quale livello corrisponde la scuola primaria?   Livello 1
La classificazione internazionale standard dell'istruzione (ISCED- International Standard Classification of Education) prevede 9 livelli di istruzione. A quale livello corrisponde la scuola secondaria di secondo grado?   Livello 3
La classificazione internazionale standard dell'istruzione (ISCED- International Standard Classification of Education) prevede 9 livelli di istruzione. A quale livello corrisponde l'educazione prescolastica?   Livello 0
La classificazione internazionale standard dell'istruzione (ISCED-International Standard Classification of Education) prevede nove livelli. A quale livello corrisponde la scuola secondaria di primo grado?   Livello 2
La Conferenza prevista dal D.P.R. n. 80/2013 è composta da:   presidente dell'Invalsi, presidente dell'Indire e un dirigente tecnico designato dal MIUR
La Direttiva ministeriale n. 11/2014 individua, per gli anni scolastici 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017:   le priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione; i criteri generali per assicurare l'autonomia del contingente ispettivo; i criteri generali per la valorizzazione delle scuole del sistema scolastico nazionale
La Direttiva ministeriale n. 239/2017 ha modificato la precedente Direttiva n. 36/2016, concernente la valutazione dei dirigenti scolastici, prevedendo che:   in prima applicazione, e solo per l'anno scolastico 2016/2017, la retribuzione di risultato non sia collegata ai livelli di raggiungimento degli obiettivi
La Direttiva ministeriale per l'individuazione delle priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, prevista dall'art. 2, comma 3 del D.P.R. n. 80/2013, ha periodicità:   almeno triennale
La L. n. 296/2006 ha soppresso:   Indire (Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa) e IRRE (Istituti regionali di ricerca educativa)
La partecipazione, durante l'ultimo anno di corso, alle prove predisposte dall'INVALSI si configura come   requisito di ammissione all'esame di Stato
La prima delle quattro fasi in cui si articola il procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche, definito dal D.P.R. n. 80/2013, è:   l'autovalutazione delle istituzioni scolastiche
La prima prova scritta a carattere nazionale predisposta dall'Invalsi è stata somministrata agli allievi:   della classe terza della scuola secondaria di primo grado nell'anno scolastico 2007-2008
La prima prova scritta dell'esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello relativi al primo periodo didattico, ai sensi dell'art. 6, comma 3, lett. a), del D.P.R. n. 263/2012, riguarda i risultati di apprendimento relativi:   all'asse dei linguaggi ovvero all'asse storico-sociale
La prova scritta a carattere nazionale nell'ambito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è stata introdotta:   dalla L. n. 176/2007
La prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere prevista nell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, ai sensi del D.M. n. 741/2017, accerta le competenze di:   comprensione e produzione scritta riconducibili al Livello A2 per l'inglese e al Livello A1 per la seconda lingua comunitaria
La seconda prova scritta dell'esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello relativi al primo periodo didattico, ai sensi dell'art. 6, comma 3, lett. a), del D.P.R. n. 263/2012:   è svolta in una delle lingue straniere indicate nel Patto formativo individuale
La somma per la valorizzazione del merito del personale docente, di cui all'art. 1, comma 126 della L. n. 107/2015, viene assegnata al personale docente con cadenza:   annuale
La sperimentazione "Valorizza" promossa dal Miur nel 2011 premiava:   i docenti che si erano distinti per un generale apprezzamento all'interno della scuola
La sperimentazione "Valorizza", promossa nel 2011 dal MIUR, aveva come obiettivi:   l'individuazione e l'attribuzione di riconoscimenti economici agli insegnanti che godono di ottima reputazione nell'ambiente scolastico
La struttura del Portfolio finalizzato alla valutazione dei dirigenti scolastici, di cui alle Linee guida per l'attuazione della Direttiva ministeriale n. 36/2016, fa riferimento:   all'art. 1, comma 93 della L. n. 107/2015
La terza prova scritta dell'esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione degli adulti di primo livello relativi al primo periodo didattico, ai sensi dell'art. 6, comma 3, lett. a), del D.P.R. n. 263/2012, riguarda i risultati di apprendimento relativi all'asse:   matematico
La valutazione degli alunni con cittadinanza non italiana è effettuata, secondo quanto previsto dal D.lgs. n. 62/2017:   nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento è espressa da   Consiglio di interclasse
La valutazione del comportamento degli studenti, secondo il d.l. 137/2008:   è effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi
La valutazione del comportamento nel primo ciclo di istruzione viene espressa, ai sensi del D.lgs. n. 62/2017:   collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione
La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo di competenze di   cittadinanza
La valutazione del dirigente scolastico, come previsto dall'articolo 4, comma 3 della Direttiva ministeriale n. 36/2016, pone particolare attenzione alle azioni relative a:   perseguimento delle priorità e dei traguardi previsti nel RAV (Rapporto di autovalutazione) e nel Piano di miglioramento
La valutazione del sistema educativo di istruzione prevede l'avvio di una procedura comprensiva anche dell'elaborazione di un RAV (Rapporto di Autovalutazione). Il processo è stato avviato:   Dall'art. 6 del D.P.R. N. 80 del 28 marzo 2013
La valutazione dell'insegnamento di religione cattolica nel primo ciclo di istruzione viene riportata, ai sensi del D.lgs. n. 62/2017:   in una speciale nota
La valutazione d'istituto è finalizzata a:   rilevare le caratteristiche del servizio scolastico erogato
La valutazione nella scuola secondaria è:   Formativa e sommativa
La valutazione periodica dell'efficacia degli esiti dell'azione didattica messa in atto nell'istituzione scolastica, nel rispetto dei vincoli nazionali e degli obiettivi programmati, compete ...   al Collegio dei Docenti
La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata da:   Consiglio di classe
L'accertamento della validità dell'anno scolastico nella scuola secondaria di secondo grado è stato previsto per la prima volta:   dal D lgs. n. 226/2005
L'analisi SWOT consente di:   Valutare i punti di forza e di debolezza, di opportunità e minacce
L'art. 10 della Direttiva ministeriale n. 36/2016 impegna i Direttori generali e i Dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali ad adottare annualmente il Piano regionale di valutazione che contiene:   gli eventuali obiettivi definiti dal Direttore con riferimento al contesto territoriale; la relazione sullo stato del sistema di valutazione a livello regionale e di attuazione degli obiettivi previsti dal Piano precedente; il numero dei Nuclei di valutazione da attivare presso l'Ufficio scolastico regionale
L'art. 12 del D.lgs. n. 62/2017 prevede che l'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione tenga conto di:   attività di alternanza scuola-lavoro; sviluppo delle competenze digitali; percorso dello studente di cui all'art. 1, comma 28 della L. n. 107/2015; attività svolte nell'ambito di "Cittadinanza e Costituzione"
L'art. 12 del D.lgs. n. 62/2017, nell'indicare oggetto e finalità dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione:   fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente specifico di ogni indirizzo di studi
L'art. 17 del D.lgs. n. 62/2017 prevede che i consigli delle classi quinte elaborino, entro il 15 maggio di ciascun anno, un documento che esplicita:   i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti
L'art. 17 del D.lgs. n. 62/2017 prevede l'emanazione di un decreto ministeriale che definisca, per l'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, a partire dall'anno scolastico 2018/2019:   i quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte in modo da privilegiare i nuclei tematici e le griglie di valutazione per l'attribuzione dei punteggi
L'art. 18 del D.lgs. n. 62/2017 prevede che la commissione d'esame può motivatamente integrare il punteggio finale conseguito dallo studente fino a un massimo di cinque punti, qualora il candidato abbia ottenuto:   un credito scolastico di almeno trenta punti e un risultato complessivo nelle prove d'esame pari ad almeno cinquanta punti
L'art. 25 del D.lgs. n. 165/2001 ha previsto la valutazione dei dirigenti scolastici in ordine a:   risultati conseguiti
L'art. 5 del Decreto interministeriale del 12 ottobre 2015 sui percorsi di formazione in apprendistato prevede che il piano formativo individuale contenga, tra l'altro:   i risultati di apprendimento in termini di competenze della formazione interna ed esterna
L'art. 5 del Decreto interministeriale del 12 ottobre 2015 sui percorsi di formazione in apprendistato prevede che il piano formativo individuale contenga, tra l'altro:   i criteri e le modalità della valutazione iniziale, intermedia e finale degli apprendimenti e, ove previsto, dei comportamenti
L'art. 5 del Decreto interministeriale del 12 ottobre 2015 sui percorsi di formazione in apprendistato prevede che il piano formativo individuale contenga, tra l'altro:   le eventuali misure di riallineamento, sostegno e recupero, anche nei casi di sospensione del giudizio
L'articolazione in tre componenti del Sistema Nazionale di Valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione è stata introdotta:   dalla L. n. 10/2011
L'articolo 8, comma 7, del D.lgs. n. 61/2017 prevede che la studentessa e lo studente, conseguita la qualifica professionale triennale, possono chiedere di:   passare al quarto anno dei percorsi di istruzione professionale oppure di proseguire il proprio percorso di studi con il quarto anno dei percorsi di istruzione e formazione professionale
L'autobiografia cognitiva dell'alunno consiste:   nella narrazione e autovalutazione da parte dell'alunno del percorso cognitivo compiuto in una esperienza di apprendimento
Le attività formative previste per il periodo di formazione e prova, ai sensi del D.M. n. 850/2015, sono organizzate:   in quattro fasi, per complessive 50 ore
Le dimensioni costitutive della capacità di lettura, in base alle quali vengono costruite le prove standardizzate Invalsi sono, secondo quanto previsto dal Quadro di riferimento di italiano:   la competenza pragmatico-testuale, lessicale e grammaticale
Le disposizioni del D.M. n.850/2015 sul periodo di formazione e prova riguardano:   il personale docente ed educativo neo-assunto
Le disposizioni previste dal D.M. 850/2015 si applicano:   anche al personale educativo neo-assunto
Le norme contenute nel Titolo II (misurazione, valutazione e trasparenza della performance) e nel Titolo III (merito e premi) del D. lgs. n. 150/2009 non hanno trovato immediata applicazione per il personale docente della scuola perché:   l'art. 74 del D.lgs. n. 150/2009 ha stabilito che limiti e modalità di applicazione delle disposizioni al personale docente erano demandati ad apposito D.P.C.M.
Le operazioni di scrutinio intermedio e finale nel primo ciclo di istruzione sono presiedute, ai sensi dell'articolo 2 del D.lgs. n. 62/2017:   dal dirigente scolastico o da suo delegato
Le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione sono individuate, ai sensi del D.P.R. n. 80/2013:   dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Le prove semistrutturate sono costituite da:   quesiti determinati e chiusi che prevedono una risposta aperta
L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, ai sensi del D.lgs. n. 62/2017, è finalizzato a verificare:   le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall'alunno anche in funzione orientativa
L'esito delle prove standardizzate per l'alunno di terza classe di scuola secondaria di primo grado, ai sensi del D.lgs. n. 62/2017:   non influisce sul voto finale dell'esame di Stato attribuito all'alunno
L'esito dell'esame di idoneità per gli alunni che si avvalgono dell'istruzione parentale è espresso, secondo quanto previsto dal D.lgs. n. 62/2017:   con un giudizio di idoneità ovvero di non idoneità alla classe successiva
L'indagine internazionale TIMSS si propone di misurare la performance degli alunni in:   matematica e scienze
L'indagine PISA (Programme for International Student Assessment) 2018 utilizza come strumenti di rilevazione prove cognitive di:   lettura, matematica, scienze e financial literacy
L'Indire ha raccolto l'eredità di un altro ente di ricerca. Quale?   BDP (Biblioteca di documentazione pedagogica)
L'insieme di competenze disciplinari, informatiche, linguistiche, psicopedagogiche, metodologico- didattiche, organizzativo-relazionali, di orientamento e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate e interagenti, di cui al CCNL/2018, delinea il:   profilo professionale dei docenti
L'Invalsi adotta un Piano triennale delle attività ai sensi del:   D.lgs. n. 218/2016
L'istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla valutazione della dirigenza scolastica, di cui all'art. 12 della Direttiva ministeriale n. 36/2016:   è stata disposta con D.M. n. 316/2017
L'Ordinanza Ministeriale n. 350/2018, relativamente all'attribuzione del credito scolastico, prevede che:   l'attribuzione del punteggio, in numeri interi, nell'ambito della banda di oscillazione, tiene conto del complesso degli elementi valutativi, di cui all'articolo 11, comma 2, del D.P.R. n. 323/1998