Elenco in ordine alfabetico delle domande di 3 - Programmazione, gestione e valutazione istituzioni scolastiche
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- L' art.1 comma 93 della L. n. 107/2015 prevede che il Dirigente scolastico venga valutato anche per Il contributo: Al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti dal rapporto di autovalutazione
- L' attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi, ai sensi del DPR n. 80/2013 art.6, avviene anche : con il supporto di Indire
- La compilazione del RAV (rapporto di autovalutazione) di istituto, ai sensi della circolare n. 47 del 2014, è compito: Del nucleo di valutazione interna dell'istituto scolastico, che coadiuva nella stesura del documento il dirigente scolastico
- La didattica inclusiva: Permette a tutti gli alunni di raggiungere il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe
- La Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione n. 30 del 15 marzo 2007 precisa che dall'elenco dei doveri generali enunciati dall'art. 3 del D.P.R. n. 249/1998 si evince: la sussistenza di un dovere specifico, per ciascun studente, di non utilizzare il telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche
- La Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione n. 30 del 15 marzo 2007 prevede che il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione risponda ad una generale norma di correttezza che trova una sua codificazione formale: nei doveri indicati nello Statuto delle studentesse e degli studenti di cui al D.P.R. n. 249/1998
- La Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione n. 30 del 15 marzo 2007 prevede che l'uso del cellulare e di altri dispositivi elettronici, durante le ore di lezione, rappresenta: un elemento di distrazione sia per chi lo usa che per i compagni, oltre che una grave mancanza di rispetto per il docente configurando un'infrazione disciplinare sanzionabile
- La Direttiva Ministro Pubblica Istruzione 10.04.2008, n. 37 lettera h) prevede i criteri per l'attivazione del servizio educativo delle sezioni primavera: secondo un numero di bambini per sezione che non superi le 20 unità
- La Direttiva Ministro Pubblica Istruzione 10.04.2008, n. 37 prevede i criteri per l'attivazione del servizio educativo delle sezioni primavera e alla lettera d) riporta che è previsto: l'accesso al servizio di bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi che compiono i due anni di età entro il 31 dicembre
- La disposizione legislativa che ha reso triennale il Piano dell'offerta formativa è: la Legge n. 107 del 13 luglio 2015
- La documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola, così come configurata nel DPR 275/1999 (Regolamento sull'autonomia scolastica) è espressione dell'esercizio: dell'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo
- La documentazione educativa: interroga criticamente il lavoro svolto, con l'obiettivo di coglierne il senso
- La figura del “coordinatore dei consigli di classe “ : deve essere deliberata dagli Organi collegiali nell'ambito dell'autonomia scolastica e prevista nel Piano dell'offerta formativa
- La funzione di segretario del consiglio di classe, secondo il D.Lgs 297/1994: E' attribuita dal dirigente scolastico a un docente del consiglio di classe e non può essere rifiutata
- La L. n. 107 del 2015 ha significativamente modificato un aspetto di particolare importanza nella vita scolastica, precedentemente regolato dal DPR 275/1999. Di quale aspetto si tratta? Il passaggio dal piano dell'offerta formativa (POF) al piano triennale dell'offerta formativa (PTOF)
- La L. n. 107/2015 all'art. 1 comma 20 prevede che l'insegnamento della lingua inglese, della musica e dell'educazione motoria nella scuola primaria siano attuati: nell'ambito delle risorse di organico disponibili
- La L. n. 107/2015 art. 1 comma 10, prevede iniziative formative rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso: nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, nel rispetto dell'autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale "118" del Servizio sanitario nazionale
- La L. n. 107/2015 art. 1 comma 124 prevede che il Piano nazionale di formazione dei docenti sia adottato: ogni tre anni
- La L. n. 107/2015 art. 1 comma 14 prevede che il Dirigente scolastico definisca: gli indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
- La L. n. 107/2015 art. 1 comma 70 prevede che: gli Uffici Scolastici Regionali promuovano la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale
- La L. n. 107/2015 art. 1 comma 85 prevede che il Dirigente scolastico: possa effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia
- La L. n. 107/2015 con l'art. 1 comma 1: dà piena attuazione all'autonomia di cui all'art. 21 della L. n. 59/1997
- La L. n. 107/2015, all'art. 1 c. 66 assegna il compito di definire l'ampiezza degli ambiti territoriali, in cui sono articolati i ruoli del personale docente agli Uffici Scolastici Regionali, su indicazione del MIUR, sentiti le regioni e gli Enti locali
- La L. n. 170/2010 riconosce la discalculia quale disturbo specifico di apprendimento? Si, la citata legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali DSA
- La L. n. 183/2010 all'art. 21 ha istituito l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di costituire al proprio interno il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni
- La L.n.128/2013 prevede percorsi di orientamento destinati a studenti iscritti : all'ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado e negli ultimi due anni della scuola secondaria di secondo grado
- La Legge 08/10/2010, n. 170 cosa riguarda? Riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento
- La legge 107/2015 ammette che le istituzioni scolastiche utilizzino il supporto e la collaborazione dei servizi socio- sanitari ed educativi del territorio per prevenire la dispersione scolastica, contrastare il bullismo e potenziare il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali? Sì, lo ammette
- La legge 107/2015 consente alle istituzioni scolastiche, nei periodi di sospensione dell'attività didattica, di promuovere in collaborazione con le realtà associative del territorio attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici? Sì, lo consente
- La legge 107/2015 consente alle scuole secondarie di secondo grado di introdurre insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno anche utilizzando la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità? Sì, lo consente
- La legge 107/2015 consente che, nei periodi di sospensione dell'attività didattica, le istituzioni scolastiche possano promuovere presso gli edifici scolastici determinate attività. Tra queste NON menziona: attività di avviamento al lavoro
- La legge 107/2015 favorisce la valutazione comparativa dei Piani Triennali dell'Offerta Formativa da parte degli studenti e delle famiglie? Sì
- La legge 107/2015 prescrive che l'organizzazione delle istituzioni scolastiche sia orientata a tutti i seguenti obiettivi TRANNE uno. Quale? Competitività del servizio scolastico
- La legge 107/2015 stabilisce che i Piani Triennali dell'Offerta Formativa degli Istituti scolastici siano pubblicati nel portale: unico dei dati della scuola
- La legge 170 del 2010 al comma 4 art.5 ha stabilito che: agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari, adeguate forme di verifica e di valutazione
- la legge 170 dell'8/10/2010 art. 3, la diagnosi dei DSA è effettuata: nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale
- La legge 170/2010 definisce la discalculia come: un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri
- La legge 170/2010 definisce la disgrafia come: un disturbo specifico di scrittura che si manifesta con una difficoltà nella realizzazione grafica
- La legge 170/2010 definisce la dislessia come: un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere
- La Legge 170/2010 detta norme in materia di DSA, ossia: disturbi specifici dell'apprendimento
- La legge 170/2010 in materia di disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) ha tra le sue finalità quella di: garantire il diritto all'istruzione degli studenti con diagnosi di DSA
- La legge 170/2010 riconosce che i disturbi di apprendimento denominati DSA: possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana
- La legge 170/2010, a tutela del diritto allo studio degli alunni e delle alunne con disturbi di apprendimento, stabilisce l'obbligo per la scuola di redigere specificamente per loro il seguente documento: Il Piano Didattico Personalizzato
- La legge 59/97 sull'autonomia scolastica e il successivo regolamenti attuativo (D.P.R. 275/99) hanno introdotto nelle istituzioni scolastiche: la flessibilità com strategia portante per assicuare il successo formativo a tutti gli alunni
- La legge 8 ottobre 2010 , n. 170 art.1, riconosce come disturbi specifici di apprendimento DSA: la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia
- La legge 8 ottobre 2010, n. 170 è volta a dare riconoscimento ai disturbi di apprendimento denominati DSA che si manifestano in: presenza di capacità cognitive adeguate
- La legge 8 ottobre 2010, n. 170 è volta a dare riconoscimento ai disturbi di apprendimento denominati DSA che si manifestano in: abitualmente in presenza di capacità cognitive adeguate
- La Legge n. 107 del 13 luglio 2015 individua tra gli obiettivi formativi prioritari lo sviluppo delle competenze digitali
- La Legge n. 170 dell'8 ottobre 2010 considera i disturbi specifici dell'apprendimento
- La Legge n.107/2015 fornisce significative indicazioni circa alcuni punti qualificanti ed ineludibili del PTOF. Tra gli altri ci si riferisce in particolare a: La programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario; i percorsi in alternanza scuola lavoro nella scuola secondaria di secondo grado; le azioni coerenti con le finalità, i princìpi e gli strumenti previsti nel piano nazionale per la scuola digitale
- La Legge n.170/2010 all'art. 5 comma 2 lettera c) prevede che le istituzioni scolastiche garantiscano, agli studenti con disturbi specifici di apprendimento, per l'insegnamento delle lingue straniere: l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche la possibilità dell'esonero
- La modalità di apprendimento in alternanza scuola-lavoro secondo il d.lgs. 77/2005 prevede che lo studente sia supportato nel percorso formativo: da un docente tutor interno all'istituzione scolastica e un tutor formativo esterno
- La nomina del responsabile o fiduciario di plesso è competenza, a norma del D.lgs n. 165/2001: Esclusiva del dirigente scolastico
- La pianificazione dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro di cui alla L. n. 107/2015, prevede la sottoscrizione di un atto tra dirigente scolastico e struttura ospitante. Di cosa si tratta, ai sensi del D.Lgs n. 77/2005 art.3 ? Di una convenzione
- La pianificazione e la realizzazione delle azioni di miglioramento, così come previsto dalla Direttiva n.11/2014, è attuata: a partire dall'anno scolastico 2015/2016
- La possibilità di distribuire l'attività didattica in cinque giorni settimanali è espressione di: Autonomia organizzativa
- La quota del venti per cento dei curricoli, in conformità dell'art. 8 del DPR. n. 275/1999, deve intendersi: riferita agli ordinamenti vigenti e ai relativi quadri orario di ogni ordine e grado di istruzione
- La responsabilità dirigenziale, disciplinata dall'art. 21 del D.Lgs. n. 165 del 2001, viene accertata secondo le procedure definite nell'ambito del sistema di valutazione, nel rispetto della normativa vigente
- La scelta dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro, ai sensi del D.lgs. n. 77/2005 art. 4, deve risultare coerente : con il profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e con gli obiettivi generali e specifici di apprendimento
- La scuola può adottare varie scansioni dell'anno scolastico suddividendolo ad esempio in due quadrimestri, tre trimestri o ancora in un trimestre più un pentamestre. L'organo collegiale che delibera questa scansione, a norma del D. lgs. n. 297/1994, è: il collegio docenti
- La scuola secondaria di secondo grado è composta dai seguenti tipi di percorsi: scuola secondaria di secondo grado di competenza statale, della durata di 5 anni, rivolta agli alunni dai 14 ai 19 anni; percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IFP) di competenza regionale, rivolti a giovani che hanno concluso il primo ciclo di istruzione
- La struttura organizzativa di INVALSI, prevede, così come disposto dal D. Lgs 213/2009, oltre la presenza di collegio dei revisori dei conti anche: Un presidente, un direttore generale, un consiglio di amministrazione, un consiglio scientifico
- La valutazione delle attività scolastiche di un istituto tramite il RAV (rapporto di autovalutazione) si effettua, secondo il format del RAV predisposto ai sensi dell'art 6 del DPR 80/2013, attraverso: L'attribuzione di un punteggio numerico, da uno a sette, in ciascuna delle undici aree complessive in cui si articola il RAV
- L'area “contesto” nel RAV (rapporto di autovalutazione) è un'area in cui secondo il protocollo per le visite di valutazione esterna adottato dalla Conferenza SNV ai sensi del DPR 80/2013 Vengono inseriti dati di tipo statistico , socio-economico e sulla struttura degli edifici scolastici. Non è un'area in cui è possibile esprimere una valutazione
- L'art. 1 comma 16 della L. n.107/2015 prevede che nel Piano triennale dell'offerta formativa sia assicurata: L'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi e alla prevenzione della violenza di genere
- L'art. 10 del D.Lgs. n. 61/2017 prevede forme di monitoraggio e valutazione dei percorsi di istruzione professionale da parte di un tavolo nazionale. Chi coordina tale tavolo ? Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
- L'art. 11 del DPR 275/1999 stabilisce le regole per i progetti dell'autonomia scolastica, fra le quali non risulta una delle seguenti: I progetti devono essere depositati presso l'Ufficio Scolastico regionale della Regione di appartenenza
- L'art. 14 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni in L. n. 135/2012 ha chiarito che la delega ai docenti di compiti da parte del dirigente scolastico non costituisce affidamento ai docenti di mansioni superiori o di funzioni vicarie
- L'art. 16 del DPR 275/1999 assicura il coordinamento delle competenze dell'autonomia scolastica e delinea i criteri per: La gestione tra organi monocratici e organi collegiali della scuola
- L'art. 200 del D.lgs. n. 297/1994 prevede nelle scuole e negli istituti di istruzione secondaria superiore i seguenti tipi di tributo: di iscrizione, di frequenza, di esame e di rilascio di diploma
- L'art. 25, comma 5 del D.lgs. n. 165/2001 definisce il numero dei collaboratori del dirigente scolastico? No
- L'art. 3 del DPR 275/1999 ha introdotto nella scuola: Il piano dell'offerta formativa (POF) poi trasformato in Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF) dalla legge 107/2015
- L'art.1 comma 38 della L. n.107/2015 prevede che, nell'ambito delle attività di alternanza scuola-lavoro, le scuole secondarie di secondo grado: Svolgano attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
- L'articolo 14 della legge 47/2017 disciplina: il diritto alla salute e all'istruzione dei minori stranieri non accompagnati
- L'articolo 4 del d.P.R. 275/1999 prevede che, le istituzioni scolastiche possano adottare nell'insegnamento: tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune
- L'articolo 4 del d.P.R. 275/1999 prevede che, nell'esercizio della propria autonomia didattica, le istituzioni scolastiche possano svolgere tutte le seguenti attività, TRANNE: la definizione degli obiettivi generali del processo formativo
- L'articolo 6 del d.P.R. 275/1999 prevede che l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo possa essere esercitata dalle istituzioni scolastiche in vari ambiti, che comprendono esplicitamente: aggiornamento professionale del personale scolastico e innovazione metodologica
- L'assetto didattico dell'istruzione professionale e' caratterizzato, ai sensi del D.lgs. n. 61/2017 art. 5, anche da : possibilita' di attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro, gia' dalla seconda classe del biennio
- L'assetto organizzativo dell'istruzione professionale, ai sensi del D.Lgs. n. 61 /2017 art 4: e' caratterizzato da una struttura quinquennale dei percorsi
- L'attivazione di percorsi didattici individualizzati è: una misura tipica dell'autonomia didattica della scuola
- L'attività di coordinatore del consiglio di classe, secondo il CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) in vigore, può essere retribuita con il fondo di istituto? Sì, non rientrando tra le attività obbligatorie previste da norme specifiche, può essere retribuita con tale fondo se previsto dalla contrattazione di istituto
- L'autonomia delle scuole ha assunto rilevanza costituzionale con la modifica del Titolo V della parte seconda della Costituzione
- L'autonomia didattica è finalizzata ... al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere
- L'autonomia didattica prevista dall'art. 4 D.p.r. n. 275/99 è finalizzata: Al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione, nel rispetto della libertà di insegnamento, di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere
- L'autonomia didattica, definita con d.P.R. 275/1999, prevede che le scuole possano regolare in autonomia: i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni
- Le attività di alternanza scuola-lavoro (oggi PCTO), con la Legge n. 107/2015, si configurano curricolari obbligatorie
- Le attività di Alternanza scuola-lavoro possono essere svolte anche con enti di promozione sportiva riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI). In quale norma è prevista tale possibilità? L. n. 107/2015 art.1 c.34
- Le attività di alternanza scuola-lavoro, ai sensi della Legge di Bilancio 2019, sono denominate, a tutt'oggi: percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento
- Le funzioni strumentali al Piano dell'offerta formativa, ai sensi del vigente art. 33 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del Comparto Scuola 2006-2009 sono identificate con delibera del Collegio dei docenti
- Le funzioni strumentali al Piano dell'offerta formativa, inizialmente chiamate funzioni obiettivo, sono state introdotte dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 1998-2001
- Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione (2012) indicano tra i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado: Utilizzare adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale
- Le Indicazioni nazionali rappresentano: il quadro di riferimento per la costruzione del curricolo
- Le iniziative finalizzate all'innovazione, autorizzate dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca a norma dell'articolo 11 del d.P.R. 275/1999 devono avere: durata predefinita
- Le istituzioni scolastiche beneficiarie dei finanziamenti del Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 sono tenute a: rispetto dei principi orizzontali - contabilità separata dei progetti finanziati - monitoraggio - controlli e archiviazione dati - valutazione dei risultati - informazione e pubblicità
- Le istituzioni scolastiche nell'ambito dell'organizzazione dei percorsi di Alternanza scuola-lavoro, come riportato nel D.Lgs n. 77/2005 art.1 : destinano specifiche risorse alle attività di progettazione dei percorsi in Alternanza scuola-lavoro.
- Le istituzioni scolastiche partecipano al Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 mediante: presentazione di proposte progettuali per i singoli avvisi pubblici emanati nell'ambito dell'Asse di riferimento
- Le istituzioni scolastiche prevedono nel curricolo di istituto l'insegnamento trasversale dell'educazione civica, specificandone anche, per ciascun anno di corso, l'orario, che non può essere inferiore a: 33 ore annue
- Le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli studenti. Con tali parole ci si riferisce a: All'autonomia didattica
- Le istituzioni scolastiche, in coerenza con gli obiettivi del Piano dell'offerta formativa, provvedono all'autonoma allocazione delle risorse finanziarie. In quali casi, ai sensi del D.I. n. 44/2001 ? Nei casi in cui tali finanziamenti non siano vincolati a specifiche destinazioni
- Le Linee di indirizzo per l'elaborazione del PTOF, ai sensi della Legge n. 107/2015, sono elaborate: dal Dirigente scolastico
- Le misure educative e didattiche di supporto previste dalla legge 170/2010 a favore degli studenti con DSA devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio: per valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi
- Le priorità per la formazione dei docenti contenute, in dettaglio, nel piano nazionale 2016/2019 sono : nove
- Le reti di scuole così come definite dal DPR 275/1999 consentono: di realizzare forme di collaborazione interistituzionale
- Le sezioni in cui è articolato il format del Rapporto di autovalutazione, predisposto ai sensi dell'art. 6, c.1, lettera a) punto 2) del D.P.R. n. 80/2013 sono, nell'ordine: contesto e risorse, esiti, processi, il processo di autovalutazione, individuazione delle priorità
- L'elaborazione del Documento di valutazione dei rischi, ai sensi dell'art. 17 del D.lgs. n. 81/2008, nelle istituzioni scolastiche è obbligo non delegabile del Dirigente scolastico
- L'elaborazione del Rapporto di autovalutazione, ai sensi del DPR n. 80/2013, attiene a quale fase della valutazione delle scuole? Fase dell'autovalutazione
- L'esercizio finanziario dell'istituzione scolastica, ai sensi del D.I. n. 44/2001: ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre
- L'impegno temporale di lavoro del Dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 15 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell'Area V della Dirigenza scolastica, sottoscritto in data 11/4/2006 è organizzato in modo autonomo dallo stesso dirigente
- L'incarico conferito ai Dirigenti scolastici, ai sensi del vigente art. 11 c. 4 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell'Area V della Dirigenza scolastica, sottoscritto in data 11/4/2006 ha la durata minima di tre anni e massima di cinque
- L'insegnamento "Cittadinanza e Costituzione" è stato introdotto dalla seguente norma: la L. n. 169/2008
- L'inserimento di ulteriori insegnamenti nel curricolo di un istituto professionale, così come previsto dal DPR n. 87/2010, cosa comporta per gli studenti? Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti facoltativi prescelti e la valutazione dei risultati di apprendimento concorre alla valutazione
- L'iscrizione dei minori stranieri è soggetta alle seguenti condizioni: quelle previste per i minori italiani
- L'istituzione della «Rete nazionale delle scuole professionali» prevista dal D. Lgs.n.61/2017 art.7 c.3 è costituita da: istituzioni scolastiche statali o paritarie che offrono percorsi di istruzione professionale e istituzioni formative accreditate
- Lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media è previsto da: L. n. 107/2015 art. 1 comma 7 lettera h)
- L'obbiettivo principale per cui le scuole compilano il RAV è, ai sensi del DPR 80/2013: Il miglioramento dell'offerta formativa, nell'ottica della rendicontazione sociale
- L'offerta di insegnamenti opzionali è: espressione dell'autonomia organizzativa della scuola
- L'organico per l'autonomia, secondo la legge 107/2015, è istituito: per gli IC (Istituti comprensivi) e per gli IISS (Istituti di istruzione secondaria superiore)
- L'organismo collegiale che elabora, verifica e ridefinisce la progettazione di classe, sulla base del curricolo definito dal Collegio docenti è: il Consiglio di classe
- L'organo collegiale che elabora, sulla base delle linee di indirizzo del dirigente, il Piano dell'Offerta Formativa è il: collegio docenti
- L'Universal Design for Learning (UDL) si propone di: Prevedere in tutto il percorso formativo adattamenti didattici curriculari in modo da accogliere tutte le diversità negli stili di apprendimento, costruendo una scuola dell'inclusione e delle pari opportunità