Elenco in ordine alfabetico delle domande di 3 - Programmazione, gestione e valutazione istituzioni scolastiche
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- I compiti e le funzioni concernenti il piano di utilizzazione degli edifici scolastici e di uso delle attrezzature sono attribuiti, ai sensi dell'art. 139, c.1 del D.Lgs. n. 112/1998, alle province ed ai comuni, in base all'ordine di scuola, d'intesa con le istituzioni scolastiche
- I dipartimenti disciplinari negli istituti scolastici sono, ai sensi dei DPR n. 87 e n. 88 del 2010 e del D.lgs n. 297/1994: Un'articolazione del collegio docenti formata da tutti i docenti della stessa disciplina o area disciplinare con compiti di programmazione, progetto, proposta didattica
- I dipartimenti quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, così come riportato nel D.Lgs. n. 61/2017 art.6, possono essere costituiti senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica
- I fondi previsti dall'art. 87 del Contratto Collettivo Nazionale - comparto scuola 2007- utilizzati per l'avviamento alla pratica sportiva, sono destinati : al personale insegnante di educazione fisica nell'avviamento alla pratica sportiva
- I Fondi Strutturali Europei sono i principali strumenti finanziari della politica regionale dell'Unione Europea il cui scopo è: rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale riducendo il divario tra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo
- I nuclei di valutazione esterna delle scuole, ai sensi della Direttiva Ministeriale n. 11/2014, punto A2), sono coordinati dai Dirigenti tecnici
- I percorsi di Alternanza scuola-lavoro di cui all' art. 1 comma 33 della L.n. 107/2015 sono attuati per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio: nei licei
- I percorsi di Alternanza scuola-lavoro, per effetto della L. n. 107/ 2015, sono entrati a far parte del curriculum formativo di quali scuole? Del secondo biennio e dell'ultimo anno dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado
- I percorsi di istruzione professionale sono ridefiniti con D.Lgs. n.61/2017 a partire dalle classi prime funzionanti, in quale anno scolastico? Nell'anno scolastico 2018/2019
- I percorsi in alternanza scuola-lavoro di cui al D.Lgs. 77/2005: Sono stati di recente ridenominati (L. 30-12-2018 n. 145) "percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento"
- I percorsi in alternanza scuola-lavoro di cui al D.Lgs. n. 77/2005: Sono stati di recente ridenominati (L. n. 145/2018) «percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento»
- I percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IFP) sono rivolti: Ai giovani che hanno concluso il primo ciclo di istruzione
- I piani di studio personalizzati: considerano le esigenze di ogni singolo alunno
- I progetti Comenius, programma settoriale nell'ambito del Lifelong Learning Programme sviluppato dalla UE, possono riguardare: Sia partenariati che mobilità individuale di docenti e studenti singoli o in gruppi all'interno della comunità europea
- I progetti Comenius, programma settoriale nell'ambito del Lifelong Learning Programme sviluppato dalla UE, sono rivolti: ad alunni, studenti, docenti di istituzioni scolastiche dall' infanzia fino alla secondaria di secondo grado e hanno lo scopo di favorire la mobilità di questi soggetti all'interno della comunità europea
- I progetti Comenius, programma settoriale nell'ambito del Lifelong Learning Programme, sono finanziati: Dalla comunità europea con fondi specifici
- Il "piano didattico personalizzato" è un piano di studio: basato sulle esigenze dell'alunno con difficoltà di apprendimento
- Il “questionario scuola” è un documento: Inviato alle scuole da INVALSI, serve alla raccolta di dati utili alla costruzione di indicatori a supporto dei processi di autovalutazione e valutazione esterna della scuola
- Il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59” è stato emanato con il D.P.R. n. 275/1999
- Il comma 14 dell'art.1 della legge 107/2015 prevede che: Venga istituito il piano triennale dell'offerta formativa (PTOF)
- Il Consiglio di istituto di un liceo con circa 1000 studenti è composto, ai sensi del D. Lgs 297/1994, da: 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 4 rappresentanti dei genitori e 4 degli studenti, il dirigente scolastico
- Il consiglio di istituto, ai sensi del D.lgs n. 297/1994, ha tra le sue prerogative anche: L'approvazione del programma annuale predisposto dalla giunta esecutiva
- Il D. Lgs. n. 262/2007 art. 1 comma 4 prevede che il raggiungimento dei risultati elevati da parte degli studenti può rappresentare: nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, un fattore di qualificazione del piano dell'offerta formativa
- Il D. Lgs. n. 297/1994 art. 192 comma 3 prevede: Il Consiglio di classe può consentire l'iscrizione di giovani provenienti dall'estero, i quali provino, sulla base dei titoli di studio conseguiti in scuole estere, di possedere adeguata preparazione sull'intero programma prescritto
- Il D.L. n. 5/2012 art. 50 comma 1 lettera c) prevede: la costituzione di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, al fine di conseguire la gestione ottimale delle risorse umane, strumentali e finanziarie
- Il D.Lgs. 66/2017 ha portato importanti novità per quanto riguarda le modalità di redazione del PEI, per il quale è previsto che nel futuro le scuole si dovranno avvalere del seguente documento: Il Profilo di Funzionamento
- Il D.Lgs. n. 297/1994 all'art. 394 comma 1 prevede: scambi di classi, scambi di alunni e scambi di docenti e altre iniziative dirette a costituire rapporti in collaborazione tra le istituzioni scolastiche italiane e di altri Paesi
- Il D.Lgs. n. 297/1994 art. 454 comma 1 prevede che, tenuto conto delle esigenze di servizio e nel rispetto del criterio di continuità dell'insegnamento, possono essere concessi congedi straordinari al personale docente di materie artistiche degli istituti di istruzione artistica per lo svolgimento di attività artistiche di durata: complessiva non superiore a trenta giorni per ogni anno scolastico
- Il D.Lgs. n. 61 /2017 -Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale -prevede l'abrogazione di quale disposizione normativa ? Del DPR n.87/2010, a decorrere dall'anno scolastico 2022/2023
- Il D.Lgs. n. 66/2017 , all'art. 4 c.2 , prescrive che, nel procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche, il compito di definire gli indicatori per la valutazione della qualità dell'inclusione scolastica spetti all'INVALSI, sentito l'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica
- Il D.Lgs. n. 66/2017 all'art. 15 comma 1 prevede l'istituzione: dell'Osservatorio permanente per l'inclusione scolastica presso il MIUR
- Il D.Lgs. n. 66/2017 all'art. 16 comma 1 prevede che le istituzioni scolastiche, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali, gli Enti locali e le aziende sanitarie locali, individuano azioni per garantire il diritto all'istruzione per gli alunni per i quali si è accertata l'impossibilità della frequenza scolastica per un periodo non inferiore a: 30 giorni anche non continuativi
- Il D.Lgs. n. 66/2017 art. 14 comma 1 prevede che la continuità educativa e didattica per gli alunni e gli studenti con disabilità certificata è garantita da: personale della scuola, dal Piano per l'Inclusione e dal Piano Educativo Individualizzato (PEI)
- Il D.P.R. 275/1999 all'art. 8 stabilisce che gli obiettivi generali del processo formativo per i diversi tipi ed indirizzi di studio, sono definiti dal Ministro della pubblica istruzione, previo parere delle competenti commissioni parlamentari sulle linee e gli indirizzi generali e sentito il Consiglio nazionale della pubblica istruzione
- Il d.P.R. 275/1999 chiarifica che determinati interventi, operati dalle istituzioni scolastiche, debbano essere mirati alla domanda delle famiglie. Essi sono interventi di: educazione, formazione e istruzione
- Il d.P.R. 275/1999 considera il Piano dell'offerta formativa come documento fondamentale delle istituzioni scolastiche: in quanto costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche stesse
- Il d.P.R. 275/1999 definisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche come garanzia di libertà: d'insegnamento
- Il d.P.R. 275/1999 definisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche come garanzia di: pluralismo culturale
- Il d.P.R. 275/1999 descrive la possibilità di diversificare, nelle istituzioni scolastiche, le modalità di impiego dei docenti nelle varie classi e sezioni, in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche e organizzative adottate nel Piano dell'offerta formativa, come espressione dell'autonomia: organizzativa
- Il d.P.R. 275/1999 impone alle istituzioni scolastiche, nell'esercizio della loro autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di curare tutti i seguenti aspetti, TRANNE: l'elaborazione di progetti che vadano oltre la flessibilità curricolare
- Il d.P.R. 275/1999 prescrive che, nell'organizzazione dell'orario del curricolo, il monte ore annuale debba comunque essere rispettato? Sì, lo prescrive
- il d.P.R. 275/1999 reca norme in materia di: autonomia delle istituzioni scolastiche
- Il d.P.R. 275/1999 stabilisce che, nell'esercizio dell'autonomia didattica, le istituzioni scolastiche debbano assicurare la realizzazione di determinate iniziative. Tra queste, NON cita esplicitamente: le iniziative di volontariato
- Il D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80 identifica come componenti del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione: l'Invalsi, che ne assume il coordinamento, l'Indire e il contingente ispettivo oltre alla conferenza per il coordinamento funzionale dell' SNV e i nuclei di valutazione esterna
- Il d.P.R. 567/1996 dispone che le scuole definiscano, promuovano e valutino iniziative iniziative complementari e integrative dell'iter formativo degli studenti. Devono tener conto delle esigenze rappresentate dagli studenti e dalle famiglie? Sì, devono
- Il D.P.R. n. 235/2007 ha per oggetto: Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
- Il D.P.R. n. 249/1998 ha per oggetto: Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
- Il D.P.R. n. 275/1999 all'art. 4 comma 2 lettera a) prevede che, nell'esercizio dell'autonomia didattica, le istituzioni scolastiche possano stabilire: l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina
- Il D.P.R. n. 275/1999 all'art. 7 comma 6 lettera b) prevede che, nell'ambito delle reti di scuole, possano essere istituiti laboratori finalizzati: alla documentazione, secondo procedure definite a livello nazionale per la più ampia circolazione, anche attraverso rete telematica, di ricerche, esperienze, documenti e informazioni
- IL D.P.R. n. 275/1999 art. 7 comma 1 prevede che le istituzioni scolastiche possano: promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali
- IL D.P.R. n. 275/1999 art. 7 comma 2 prevede che l'accordo di rete tra istituzioni scolastiche può avere a oggetto: attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, di amministrazione e contabilità, di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali
- Il D.P.R. n. 275/1999 e ss.mm.ii. prevede, all'art. 7, che le istituzioni scolastiche possono promuovere o aderire ad accordi di rete che abbiano ad oggetto: attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali
- Il D.P.R. n.122/2009 stabilisce che la valutazione abbia ad oggetto: il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni
- Il D.P.R.n. 80/2013 e il D.P.R. n. 122/2009 si occupano entrambi di valutazione; quale differenza c'è tra i due regolamenti? Il DPR 80/2013 si occupa di regolamentare le procedure del sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione il DPR 122/2009 stabilisce le procedure di valutazione degli alunni
- Il Decreto Legislativo n. 61/2017 (attuativo della Legge n. 107/2015) ha revisionato i percorsi: dell'istruzione professionale
- Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi nella Scuola: Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze
- Il dirigente scolastico può individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia, ai sensi della L. 107/2015: fino al 10% di docenti che collaborano con lui in attività di supporto organizzativo e didattico
- Il docente “coordinatore del consiglio di classe” è: Un docente delegato del dirigente scolastico, la sua figura non è prevista nella normativa ma largamente presente nella prassi scolastica e riconosciuta dal contratto collettivo nazionale di lavoro in vigore
- Il DPR 275/1999 all'art. 4 affida alle istituzioni scolastiche autonome il compito di individuare: Le modalità e i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi prefissati
- Il DPR n. 89/2010 - Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei all'art. 10 comma 2 lettera b) prevede che gli stessi possano dotarsi di un comitato scientifico. Quali funzioni sono attribuite a tale comitato? Consultive
- Il format del Rapporto di Autovalutazione predisposto ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, nell'area integrazione con il territorio prevede: la promozione di reti e accordi con il territorio a fini formativi
- Il format del Rapporto di Autovalutazione predisposto ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, nell'area rapporti con le famiglie, prevede: la capacità di confrontarsi con le famiglie per la definizione dell'offerta formativa
- Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ai sensi dell'art.2, c.3 del D.Lgs. n. 286/2004, individua le priorità strategiche della valutazione del sistema educativo di istruzione con propria Direttiva
- Il MIUR ha fornito orientamenti alle scuole circa la predisposizione dei Piani di Miglioramento (PdM) con la nota 7904 del 01-09-2015, a ulteriore chiarimento di quanto indicato dal DM n. 11 del 2014. Secondo tali orientamenti il PdM: Si predispone partendo dalle priorità e dai traguardi espressi dalla scuola nel Rapporto di autovalutazione (RAV) , scegliendo liberamente se avvalersi degli strumenti di supporto messi a disposizione da INDIRE
- Il modulo nella programmazione modulare: rappresenta un'unità d'insegnamento che sviluppa un argomento completo
- Il P.E.I. piano educativo individualizzato viene elaborato: dagli operatori della scuola e dei servizi sanitari e sociali in collaborazione con i familiari dell'alunno in situazione di handicap
- Il P.T.O.F. viene elaborato e aggiornato di norma: Ogni tre anni
- Il PAI (Piano Annuale per l'Inclusione): Va redatto da ciascuna istituzione scolastica, in riferimento a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali disabili compresi presenti nell'Istituto
- Il patto educativo di corresponsabilità introdotto dal D.P.R. n. 235/2007 art. 3 consiste: nel patto che declina in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie
- Il PDP, Piano Didattico Personalizzato: è lo strumento previsto in attuazione della L.170/2010 che prevede che gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso degli studi
- Il PEI - Piano Educativo Individualizzato descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all'alunno, definendo obiettivi, metodi e criteri di valutazione. Esso è redatto: Congiuntamente dalla scuola e dai Servizi (Equipe Psico-Sociosanitaria) con la collaborazione della famiglia
- Il piano dell'offerta formativa è predisposto: da ogni istituzione scolastica
- Il Piano dell'offerta formativa (D.P.R. n. 275/1999, art. 3): È un documento triennale predisposto in ogni istituzione scolastica, con la partecipazione di tutte le sue componenti
- Il Piano dell'Offerta formativa diviene triennale ma può essere rivisto entro il mese di: ottobre di ogni anno
- Il Piano dell'offerta formativa predisposto dalle istituzioni scolastiche viene definito come documento fondamentale dal d.P.R. 275/1999: in quanto costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche stesse
- Il Piano dell'offerta formativa, disciplinato dal d.P.R. 275/1999, è elaborato: dal collegio dei docenti, coerentemente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale
- Il piano di miglioramento (PdM) è un adempimento che viene richiesto alle scuole: Dal DPR 80/2013, all'art. 6, che prevede che tutte le scuole, al termine del processo di autovalutazione redigano un piano di miglioramento per programmare le attività di miglioramento dell'offerta formativa
- Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) viene firmato: dal dirigente scolastico (o da un docente da questi delegato), dai docenti e dalla famiglia
- Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è: uno strumento di progettazione condivisa utile all'inclusione scolastica dell'alunno con disabilità
- Il Piano Educativo Individualizzato viene specificato nelle sue funzioni: Dall'Atto di Indirizzo e coordinamento del Dpr 24 febbraio 1994 relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap"
- Il Piano nazionale di formazione del personale docente per il triennio 2016/2019 è stato adottato con il seguente atto : D.M. 797 del 19 ottobre 2016
- Il Piano nazionale per la formazione dei docenti per il triennio 2016 -2019 è stato adottato, secondo quali modalità ai sensi dell'art.1 c.124 della L.n.107/2015? Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria
- Il Piano nazionale scuola digitale prevede la realizzazione di attivita' volte allo sviluppo delle competenze digitali, anche attraverso la collaborazione con universita', associazioni, organismi del terzo settore. A chi è rivolta, ai sensi dell'art.1 c. 58 della L. n. 107/2015, tale specifica misura ? Agli studenti
- Il Piano per l'inclusione è inserito nel PTOF
- Il Piano triennale delle arti, ai sensi del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30/12/2017, Allegato A punto 7, assegna la conduzione dell'azione longitudinale di monitoraggio delle relative attività e dei principali risultati conseguiti all' INDIRE
- Il piano triennale dell'offerta formativa Contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario
- Il piano triennale dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti: Dal dirigente scolastico
- Il Piano triennale dell'offerta formativa è previsto da: L. n. 107/2015
- Il Piano triennale dell'offerta formativa (D.P.R. n. 275/1999, art. 3): È predisposto in ogni istituzione scolastica, con la partecipazione di tutte le sue componenti
- Il Piano triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) da chi viene approvato? Dal Consiglio d'istituto
- Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) da chi viene elaborato? Dal Colleggio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola definiti dal Dirigente scolastico
- Il Piano triennale dell'offerta formativa deve indicare anche i piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal DPR n.80/2013. In quale norma è presente tale disposizione? Nell'art. 1 c. 14 della L. n. 107/2015 che ha sostituito l'art. 3 del DPR 275/99
- Il piano triennale dell'offerta formativa una volta predisposto è rivedibile? Si, è rivedibile annualmente
- Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa, come previsto dall'articolo 3 del d.P.R. 275/1999: riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa
- Il piano triennale dell'offerta formativa: Può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre
- Il processo di elaborazione e adozione del piano dell'attività del personale ATA, previsto dal vigente art. 53 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale del comparto scuola 2006-2009, prevede i seguenti passaggi: il Direttore SGA formula una proposta di piano dell'attività, sentito il personale ATA; il Dirigente scolastico, verificata la congruenza con il Piano dell'offerta formativa (ora Piano triennale dell'offerta formativa), ed espletate le relazioni sindacali prescritte, lo adotta
- Il Profilo culturale, educativo e professionale dei Licei di cui all'Allegato A del DPR n. 89/2010 prevede che, a conclusione dei percorsi di studi, gli studenti dovranno avere acquisito, rispetto all'area metodologica : un metodo di studio autonomo e flessibile che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali, e di potersi aggiornare lungo l'intero arco della propria vita
- Il Programma Operativo Nazionale - Fondi Strutturali Europei (PON-FSE) del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento " nella programmazione 2014 - 2020 prevede una ripartizione per aree: regioni meno sviluppate, regioni in transizione, regioni più sviluppate
- Il Programma Operativo Nazionale (PON) del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 è articolato in: 4 Assi ciascuno con i propri obiettivi specidfici
- Il Programma Operativo Nazionale (PON) del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" contiene le priorità strategiche del settore istruzione ed ha durata: settennale dal 2014 al 2020
- Il Programma Operativo Nazionale (PON) del MIUR intitolato "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 è finanziato da: Fondi Strutturali Europei
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) ha previsto Avvisi pubblici alle scuole per: realizzazione e ampliamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN, di ambienti digitali, di laboratori didattici innovativi e professionalizzanti e di attrezzature tecnologiche per le scuole polo in ospedale
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" è rappresentato dal seguente quadro logico: Assi - Priorità di investimento - Obiettivi Specifici - Azioni - Sotto-azioni
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 è: un Programma Operativo Nazionale plurifondo finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) finalizzato al miglioramento del sistema di Istruzione
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 con gli investimenti finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale prevede di: potenziare le infrastrutture scolastiche e le dotazioni tecnologiche per laboratori, attrezzature digitali, la connettività
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) ha emanato l'avviso pubblico per la realizzazione di ambienti digitali rivolto: alle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, compresa la scuola dell'infanzia e del secondo ciclo di istruzione statali
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 ha come finalità: perseguire l'equità e la coesione favorendo la riduzione dei divari territoriali, promuovere le eccellenze per garantire a tutti l'opportunità di accedere agli studi
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 per ogni progetto autorizzato all'istituzione scolastica è prevista, da parte dell'Autorità di Gestione, la definizione del: codice di progetto che ne rappresenta il codice identificativo
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede che i progetti presentati dalle istituzioni scolastiche, nell'ambito dell'avviso di riferimento, devono rispondere ai: criteri di ammissibilità e ai criteri di selezione esplicitati nell'avviso pubblico
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede che la selezione di esperti esterni alla pubblica amministrazione per attività formative, da parte delle istituzioni scolastiche, avvenga mediante: avviso ad evidenza pubblica, rivolto a personale esterno, pubblicato sul sito web dell'istituto
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede che l'istituzione scolastica, destinataria di finanziamento, può espletare procedure ad evidenza pubblica per la selezione di operatori economici per la fornitura di beni e servizi in conformità con: la normativa comunitaria e il D. lgs. n. 50/2016, da ultimo modificato dal D. lgs. n.56/2017
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede come diretti destinatari: studenti, docenti, personale della scuola, adulti, funzionari e dirigenti
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede l'adozione di indicatori specifici. A quale livello istituzionale può essere decisa? Autorità di Gestione
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede per i beneficiari degli avvisi il vincolo delle seguenti attività previste dalla normativa comunitaria e nazionale: monitoraggio, valutazione, controlli, archiviazione, informazione e pubblicità
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede per la presentazione della candidatura da parte dell'istituzione scolastica, in relazione all'avviso pubblico di riferimento, che sia indicata: apposita delibera da parte del Collegio dei docenti e del Consiglio di istituto di adesione alle Azioni del Programma Operativo Nazionale ovvero, in mancanza, specifica delibera di adesione al Progetto
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede per la presentazione della candidatura, in relazione all'avviso pubblico di riferimento, la dichiarazione da parte dell'istituzione scolastica di essere in possesso: dell'approvazione del conto consuntivo da parte dei revisori contabili relativo all'ultimo anno di esercizio a garanzia della capacità gestionale dei soggetti beneficiari richiesta dai regolamenti dei Fondi Strutturali Europei
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 prevede per le istituzioni scolastiche la trasmissione della proposta progettuale, relativa all'avviso pubblico di riferimento: firmata digitalmente dal Dirigente scolastico o dal Direttore SGA
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 viene gestito attraverso un sistema informativo costituito da: due sottosistemi interconnessi, uno dedicato alla gestione procedurale (Gestione Unitaria del Programma - GPU), l'altro dedicato alla gestione contabile-finanziaria (Sistema Informativo Fondi - SIF), parte del Sistema Informativo dell'Istruzione (SIDI)
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, prevede, per gli istituti scolastici beneficiari dei finanziamenti secondo l'avviso pubblico di riferimento, che le spese sostenute siano: a costi reali supportati da documentazione giustificativa di spesa e pagamento
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, finanziato dai Fondi Strutturali Europei, è rivolto: alle scuole dell'infanzia, alle scuole del primo e secondo ciclo di istruzione statali di tutto il territorio nazionale
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, finanziato dai Fondi Strutturali Europei, prevede che la presentazione delle candidature e la gestione dei progetti autorizzati alle istituzioni scolastiche avvenga mediante: un portale di accesso alla "Gestione interventi" - Sistema Informativo - GPU
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, finanziato dai Fondi Strutturali Europei, prevede, per gli istituti scolastici beneficiari dei finanziamenti, che le attività di formazione siano attuate: a costi standard
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, in relazione agli interventi finanziati dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) per l'acquisizione di lavori, beni e servizi, prevede che le istituzioni scolastiche devono osservare la seguente modalità: affidamento diretto di lavori/servizi/forniture di importo fino a 2.000,00 euro o altro limite stabilito dal Consiglio di istituto
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, prevede che i controlli previsti dai Regolamenti Comunitari, nello specifico quelli di primo livello, siano effettuati sulle verifiche amministrative dall'Autorità di Gestione: sul 100 per cento delle certificazioni di spesa prodotte dalle istituzioni scolastiche
- Il Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, prevede le verifiche in loco nelle istituzioni scolastiche: quando il livello di attuazione dell'intervento risulti avanzato dal punto di vista sia materiale sia finanziario e dopo la realizzazione dell'operazione nel caso si tratti di un'operazione che prevede l'acquisto di un bene
- Il PTOF (Piano Triennale dell'Offerta Formativa) è: Un documento programmatico (patto tra scuola, famiglie e territorio)
- Il quadro di riferimento del Rapporto di autovalutazione di cui al DPR n.80/2013, reso pubblico nell'anno 2015, è caratterizzato da un modello concettuale a tre dimensioni. Quali? Contesto, esiti e processi
- Il Rapporto di autovalutazione di cui al DPR n. 80/2013, reso pubblico nell'anno 2015, è strutturato secondo il cosiddetto modello CIPP. Di cosa si tratta, secondo il glossario dell'Invalsi ? Di un sistema che permette alle scuole di dar conto del proprio operato, realizzando un collegamento tra contesto, risorse a disposizione di un'organizzazione, processi da essa attuati e risultati realizzati
- Il Rapporto di Autovalutazione, ai sensi della direttiva n. 11/2014, è reso pubblico mediante : l'inserimento nel portale "Scuola in chiaro " e nel sito della Istituzione scolastica
- Il Rapporto di autovalutazione, così come riportato nella Direttiva n.11/2014, consente : di porre in relazione esiti di apprendimento con i processi organizzativi e didattici
- Il Rapporto di autovalutazione, di cui all'art. 6 del DPR n.80/2013, è elaborato : in formato elettronico secondo un quadro di riferimento predisposto da Invalsi
- Il Rapporto sul sistema scolastico italiano volto a consentire anche una comparazione su base internazionale, ai sensi della Direttiva n.11/2014, è predisposto da : Invalsi
- Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 art. 115 e l'Allegato XII, nell'ambito del Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 finanziato con i Fondi Strutturali Europei, prevede per le istituzioni scolastiche beneficiarie: la spesa obbligatoria per le misure di informazione e comunicazione finalizzate alla pubblicizzazione degli interventi
- Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 art. 67, nell'ambito del Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 finanziato dal Fondo Sociale Europeo, prevede per l'Autorità di Gestione: un sistema di semplificazione a tabelle standard di costi unitari nei confronti dei beneficiari
- Il Regolamento (UE) n. 1303/2013, nell'ambito del Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020, prevede per le istituzioni scolastiche che: le azioni pubblicitarie siano finalizzate a comunicare al pubblico e ai destinatari che le iniziative formative sono state finanziate con i Fondi Strutturali Europei
- Il responsabile amministrativo delle scuole ha assunto funzioni di direzione dei servizi di segreteria con il D.P.R. n. 275/1999
- Il sistema dell'istruzione professionale, di cui all'articolo 1 del d.lgs. 61/2017, ha la finalità di formare gli studenti: ad arti, mestieri e professioni strategici per l'economia del Paese
- Il supporto alla definizione e attuazione dei Piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 4 c.1 del D.P.R. n. 80/2013 è compito dell'INDIRE e i Piani di miglioramento sono autonomamente adottati dalle istituzioni scolastiche
- Il termine "alternanza scuola-lavoro" in base alla legge 145/2018 è stato sostituito con una nuova definizione, quale è? Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento
- In ambito scolastico, l'acronimo "PDP" significa: Piano Didattico Personalizzato
- In attuazione della L. n. 107/2015 art.1 c.70, è promossa da parte degli Uffici competenti : la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale
- In base a quanto disposto dall'articolo 3 del d.P.R. 275/1999, come riformulato dalla legge 107/2015, quale tra le seguenti alternative NON è un contenuto esplicitato nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa? La progettazione sociale
- In base a quanto previsto dalla legge 145/2018, a partire dall'anno scolastico 2018/2019 i percorsi di alternanza scuola-lavoro sono stati ridenominati: percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento
- In base al CCNL del Comparto istruzione e ricerca 2016-2018 quando NON possono essere svolte assemblee sindacali nelle scuole? durante lo svolgimento degli esami e degli scrutini finali e durante le operazioni che ne costituiscono presupposto
- In base al d.lgs. 22/2008, le azioni di orientamento delle opportunità formative offerte dai percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore interessano gli studenti: dell'ultimo anno dell'istruzione secondaria di secondo grado
- In base al d.lgs. 66/2017, garantire agli studenti con disabilità l'accessibilità e la fruibilità fisica delle istituzioni scolastiche statali è compito: degli Enti territoriali
- In base al d.lgs. 66/2017, il Piano educativo individualizzato (PEI) è elaborato e approvato: dal Gruppo di lavoro operativo per l'inclusione
- In base al d.lgs. 66/2017, il Profilo di Funzionamento dello studente con disabilità viene redatto: dal Servizio Sanitario Nazionale
- In base al d.lgs. 66/2017, la domanda per l'accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva, ai fini dell'inclusione scolastica, deve essere presentata: all'INPS
- In base al d.lgs. 66/2017, l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità operata dalle istituzioni scolastiche: è oggetto di valutazione qualitativa, che è parte integrante del procedimento di valutazione delle istituzioni scolastiche
- In base al d.lgs. 66/2017, nel garantire le prestazioni per l'inclusione scolastica occorre tenere conto del principio definito dall'articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ossia quello: di accomodamento ragionevole
- In base al d.lgs. 66/2017, relativo all'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, il Profilo di Funzionamento: è aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione
- In base al d.lgs. 66/2017, relativo all'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, il Progetto Individuale è redatto: dall'ente locale competente
- In base al d.lgs. 66/2017, scegliere la risposta corretta ed esaustiva. L'inclusione scolastica riguarda: le bambine, i bambini, le alunne, gli alunni, le studentesse e gli studenti
- In base al d.P.R. 275/1999, gli ampliamenti dell'offerta formativa realizzati dalla scuola: devono tener conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali
- In base al d.P.R. 275/1999, la definizione da parte delle scuole di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione è uno dei modi in cui si può esercitare: l'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche
- In base al d.P.R. 275/1999, l'adozione di nuove scelte curricolari o la variazione di scelte già effettuate deve tener conto delle attese delle famiglie? Sì, deve tenerne conto
- In base al d.P.R. 275/1999, l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, anche in relazione agli alunni con disabilità, è espressione dell'autonomia: didattica delle scuole
- In base al d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono stabilire adattamenti del calendario scolastico? Sì, possono
- In base al d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche provvedono: alla definizione e alla realizzazione dell'offerta formativa
- In base al d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche sono dotate di: autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo
- In base al d.P.R. 567/1996, il Forum nazionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative ha il fine di: assicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche studentesche e scolastiche
- In base al DPR 275/99, un accordo di rete deve essere depositato: Presso le segreterie delle scuole
- In base al Regolamento dell'autonomia scolastica - DPR 275/99 - Il Piano dell'Offerta Formativa (POF): formula l'offerta formativa tenendo conto delle specificità del contesto in cui la scuola opera
- In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, il "Piano Didattico Personalizzato" deve essere inteso come: lo strumento in cui si potranno definire, monitorare e documentare le strategie di intervento e i criteri di valutazione degli apprendimenti
- In base alla Circolare ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013, per gli alunni che sperimentano difficoltà derivanti dalla NON conoscenza della lingua italiana dovranno essere privilegiate: le strategie educative e didattiche
- In base alla L. 107 del 2015, articolo 1 comma 5, al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell'autonomia e di riorganizzazione dell'intero sistema di istruzione, che cosa viene istituito per l'intera istituzione scolastica, o istituto comprensivo, e per tutti gli indirizzi degli istituti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica? L'organico dell'autonomia
- In base alla L. 170/2010 a cosa si fa riferimento con questa definizione: "disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura" ? Dislessia
- In base alla legge 107/2015, è prevista la verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica? Sì, da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale
- In base alla legge 107/2015, al fine di promuovere azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel piano nazionale per la scuola digitale, le istituzioni scolastiche: possono individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, docenti cui affidare il coordinamento di tali attività, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica
- In base alla legge 107/2015, entro quale mese dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento le istituzioni scolastiche predispongono il Piano Triennale dell'Offerta Formativa? Ottobre
- In base alla legge 107/2015, il piano nazionale per la scuola digitale è adottato: dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
- In base alla legge 107/2015, il Piano Nazionale per la Scuola Digitale persegue determinati obiettivi. Uno dei seguenti NON rientra tra essi. Quale? Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche degli studenti
- In base alla legge 107/2015, il Piano Nazionale per la Scuola Digitale persegue determinati obiettivi. Uno dei seguenti NON rientra tra essi. Quale? Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche della lingua inglese degli studenti
- In base alla legge 107/2015, il piano triennale dell'offerta formativa viene predisposto dalle istituzioni scolastiche entro il mese di: ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento
- In base alla legge 107/2015, la verifica che il Piano Triennale dell'Offerta Formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica spetta: all'Ufficio Scolastico Regionale
- In base alla legge 107/2015, le istituzioni scolastiche predispongono il piano triennale dell'offerta formativa entro il: mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento
- In base alla legge 107/2015, le istituzioni scolastiche predispongono il piano triennale dell'offerta formativa entro: il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento
- In base alla legge 107/2015, le scuole secondarie di secondo grado devono introdurre insegnamenti opzionali? Sì, nel secondo biennio e nell'ultimo anno
- In base alla Legge 107/2015, le scuole secondarie di secondo grado possono utilizzare le loro quote di autonomia e gli spazi di flessibilità per introdurre insegnamenti opzionali, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del quinquennio (individuare l'affermazione corretta): È consentito introdurre modifiche solo in relazione agli spazi di flessibilità
- In base alla legge 107/2015, l'organico dell'autonomia è determinato con cadenza: triennale e su base regionale
- In base alla legge 107/2015, nei periodi di sospensione dell'attività didattica, presso gli edifici scolastici possono essere svolte attività di vario genere, tra le quali però NON figurano le attività: religiose
- In base alla legge 107/2015, quale dei seguenti NON è un obiettivo del Piano nazionale per la scuola digitale? Orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy
- In base alla legge 170/2010 relativa ai disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), quale delle seguenti alternative è corretta? La norma menzionata ha il fine di favorire il successo scolastico per le persone con DSA
- In base alla legge 170/2010, i familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA, impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto: di usufruire di orari di lavoro flessibili
- In base alla legge 8 ottobre 2010 n. 170, la famiglia è tenuta a comunicare alla scuola di appartenenza dello studente la diagnosi dei DSA? Sì, è tenuta
- In base alla legge 8 ottobre 2010, n. 170 i disturbi DSA si manifestano: in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali
- In base alla legge 8 ottobre 2010, n. 170 le scuole devono attivare interventi tempestivi, idonei a individuare i casi sospetti di DSA degli studenti? Sì, devono
- In base alla legge 8 ottobre 2010, n. 170 per gli studenti con DSA è ammessa la possibilità dell'esonero dall'insegnamento delle lingue straniere? Sì, ove risulti utile
- In base all'art. 7, comma 1, del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire a essi per il raggiungimento: delle proprie finalità istituzionali
- In base all'art. 9 del d.P.R. 275/1999, i curricoli obbligatori devono necessariamente essere arricchiti con discipline e attività facoltative? No, non necessariamente
- In base all'art. 9 del d.P.R. 275/1999, i curricoli obbligatori devono necessariamente essere arricchiti con discipline e attività facoltative? No, non necessariamente
- In base all'articolo 1 comma 2 del d.P.R. 275/1999, l'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di: pluralismo culturale
- In base all'articolo 1, comma 10, della legge 107/2015, nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono realizzate iniziative di formazione rivolte agli studenti: per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso
- In base all'articolo 3 del d.P.R. 275/1999, ai fini della predisposizione del Piano dell'Offerta Formativa, il Dirigente Scolastico tiene conto delle proposte formulate: dagli studenti delle scuole secondarie di secondo grado
- In base all'articolo quattro del decreto legislativo 77/2005, nella scuola secondaria di secondo grado i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono parte integrante dei percorsi formativi personalizzati? Sì, ne fanno parte
- In base all'articolo quattro del decreto legislativo 77/2005, nella scuola secondaria di secondo grado i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono parte integrante dei percorsi formativi personalizzati? Sì, ne fanno parte
- In base alle "Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento" del MIUR (allegate al Decreto n. 5669 del 21 luglio 2011, attuativo della legge 170 del 2010), il ruolo della scuola dell'infanzia nei confronti di questi alunni è: di prevenzione del disturbo e di avvio di un corretto e armonioso sviluppo nell'ambito della letto-scrittura
- In base alle definizioni date dalla legge 8 ottobre 2010, n. 170, effettuare gli abbinamenti corretti tra numeri e lettere.
1. disgrafia; 2. dislessia; 3. disortografia;
A. disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere; B. disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica; C. disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 1 B; 2 A; 3 C
1. disgrafia; 2. dislessia; 3. disortografia;
A. disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere; B. disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica; C. disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 1 B; 2 A; 3 C
- In base alle Indicazioni nazionali per il curricolo, la presenza di istituti comprensivi: consente la progettazione di un unico curricolo verticale
- In base alle legge 170/2010 in materia di disturbi specifici dell'apprendimento, la dislessia riguarda la difficoltà: nell'imparare a leggere
- In base alle previsioni dell'articolo 1, comma 28, della legge 107/2015, le scuole secondarie di secondo grado introducono insegnamenti opzionali: nel secondo biennio e nell'ultimo anno
- In che modo la componente studenti è rappresentata nei Consigli di istituto, ai sensi del D. lgs. n. 297/1994 ? Tre o quattro rappresentanti, secondo le dimensioni della scuola, solo negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado
- In che modo l'istituto INDIRE offre un sostegno alle scuole nelle attività di autovalutazione? Fornisce consulenze e modelli, in particolare per quanto riguarda la compilazione del piano di miglioramento
- In coerenza con il Piano dell'offerta formativa sono indentificate, all'interno dell'istituzione scolastica, le funzioni strumentali. Ai sensi dell'art.33 del Contratto Collettivo Nazionale 2007, come avviene tale identificazione? Con delibera del collegio dei docenti che ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari
- In merito ai disturbi specifici di apprendimento (DSA) disciplinati con legge 170/2010, la disgrafia riguarda: il controllo degli aspetti grafici e formali della scrittura manuale
- In merito alle misure educative e didattiche di supporto previste dalla legge 170/2010, agli studenti con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) si garantisce: l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata
- In quale documento dell'Istituzione scolastica sono illustrati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del piano dell'offerta formativa ? Nella relazione al Programma annuale
- In quale momento, secondo le Indicazioni nazionali del curricolo, viene introdotto lo studio della seconda lingua comunitaria? Nel primo anno della scuola secondaria di primo grado
- In quante sezioni è articolata la struttura del modello RAV fornito alle scuole da INVALSI secondo il protocollo per le visite di valutazione esterna adottato dalla Conferenza SNV ai sensi del DPR 80/2013? In cinque sezioni: Contesto e risorse; Esiti; Processi, Processo di autovalutazione; Individuazione delle priorità
- In tema di organizzazione dell'orario delle singole discipline, il d.P.R. 275/1999: consente una programmazione plurisettimanale
- In un istituto di istruzione superiore sono presenti due corsi di liceo scientifico, due distinti corsi di Istituto tecnico, e un corso di istituto professionale. Nella compilazione del RAV, secondo quanto disposto dalla circolare n. 47 del 2014 e dall'allegata Direttiva ministeriale n.11 del 2014, questo istituto dovrà: Compilare un unico documento comprendente tutti gli ordini e indirizzi di scuola ospitati
- In un istituto scolastico, a chi compete la compilazione del piano di miglioramento? Al dirigente scolastico con il supporto del nucleo interno di valutazione
- In una scuola il piano annuale delle attività, ai sensi del D.lgs n. 297/1994 e dell'art. 28 contratto collettivo nazionale di lavoro 2006/2009, è predisposto: Dal dirigente scolastico all'inizio dell'anno e viene deliberato dal collegio dei docenti
- Indicare a quale documento corrisponde la seguente definizione: "è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia". Piano dell'offerta formativa
- Individuare il completamento ERRATO. Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza, la legge 107/2015 dispone che l'organizzazione delle istituzioni scolastiche sia orientata alla massima ... del servizio scolastico. esaustività