Elenco in ordine alfabetico delle domande di 3 - Programmazione, gestione e valutazione istituzioni scolastiche
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- A chi compete, ai sensi del DPR 275/1999, la ratifica formale dell'adesione di un istituto scolastico a reti di scuole? Al consiglio di istituto, sentito eventualmente il collegio dei docenti
- A chi spetta l'approvazione del Piano Triennale dell'Offerta formativa (PTOF)? Consiglio di Istituto
- A conclusione del percorso di studio del liceo sportivo, ai sensi del DPR n. 52/2013 - Allegato A - gli studenti dovranno tra l'altro : essere in grado di orientarsi nell'ambito socioeconomico del territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria realtà territoriale con contesti nazionali ed internazionali
- A decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, in base alla legge 107/2015, i ruoli del personale docente sono: regionali, articolati in ambiti territoriali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologie di posto
- A livello periferico, i fondi per la realizzazione del piano nazionale per la formazione sono gestiti : dalla scuola polo per la formazione di ambito
- A norma del d.P.R. 275/1999, ai fini della regolazione dei tempi di insegnamento, le istituzioni scolastiche: possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune
- A norma del d.P.R. 275/1999, gli accordi di rete tra scuole possono prevedere lo scambio di docenti? Sì, ma solo temporaneo
- A norma del d.P.R. 275/1999, gli accordi di rete tra scuole sono aperti: all'adesione di tutte le istituzioni scolastiche che intendano parteciparvi
- A norma del d.P.R. 275/1999, gli accordi di rete tra scuole sono depositati presso: le segreterie delle scuole
- A norma del d.P.R. 275/1999, gli ampliamenti dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche consistono in: ogni iniziativa coerente con le finalità dell'istituzione scolastica
- A norma del d.P.R. 275/1999, il P.O.F. viene predisposto da: ogni istituzione scolastica
- A norma del d.P.R. 275/1999, il piano triennale dell'offerta formativa costituisce: il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
- A norma del d.P.R. 275/1999, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa: è elaborato dal Collegio dei docenti e approvato dal Consiglio d'istituto
- A norma del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell'Offerta Formativa, il curricolo obbligatorio per i propri alunni: integrando la quota di insegnamenti definita a livello nazionale con la quota loro riservata
- A norma del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono aderire a convenzioni o accordi stipulati a livello nazionale, regionale o locale? Sì, possono
- A norma del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono aderire, per determinate finalità, a consorzi pubblici o privati? Sì, possono
- A norma del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire a essi? Sì, per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali
- A norma del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono stabilire adattamenti del calendario scolastico? Sì, nel rispetto delle funzioni in materia esercitate dalle Regioni
- A norma del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche, nel regolare i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività, possono adottare forme di flessibilità? Sì, tutte quelle che ritengono opportune
- A norma del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, possono realizzare ampliamenti dell'offerta formativa? Sì, devono farlo
- A norma del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche: possono costituire o aderire a consorzi per assolvere compiti istituzionali coerenti con il Piano triennale dell'offerta formativa
- A norma del d.P.R. 275/1999, nella predisposizione del piano triennale dell'offerta formativa, il dirigente scolastico deve tenere conto delle proposte formulate dalle associazioni degli studenti? Solo nelle scuole secondarie di secondo grado
- A norma del d.P.R. 275/1999, nell'integrazione tra la quota nazionale del curricolo e quella riservata alle scuole, è valorizzato il pluralismo culturale e territoriale? Sì, è valorizzato
- A norma del decreto del ministero dell'Istruzione 47 del 2006, le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale delle discipline di insegnamento (le materie) per una quota pari al: 20%
- A norma della legge 107/2015 i docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa con attività: di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento
- A norma della legge 107/2015, il compito di trasmettere al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca gli esiti della verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica, compete: all'ufficio scolastico regionale
- A norma della legge 107/2015, il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca provvede all'erogazione, a ciascuna istituzione scolastica autonoma, del fondo di funzionamento entro il mese di: settembre
- A norma della legge 107/2015, il piano triennale dell'offerta formativa predisposto dall'istituzione scolastica può essere rivisto? Sì, annualmente
- A norma della legge 107/2015, la proposta di incarico ai docenti di ruolo per la copertura dei posti dell'istituzione scolastica ha durata: triennale
- A norma della legge 107/2015, le istituzioni scolastiche possono individuare docenti cui affidare il coordinamento delle attività coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale? Sì, nell'ambito dell'organico dell'autonomia
- A norma della legge 107/2015, nei periodi di sospensione dell'attività didattica, le istituzioni scolastiche possono promuovere presso gli edifici scolastici attività educative, ricreative e sportive? Sì, possono
- A norma della legge 107/2015, per la copertura dei posti dell'istituzione scolastica è possibile utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati? Sì, a particolari condizioni
- A norma della legge 107/2015, se un docente riceve più proposte di incarico: opta tra le proposte
- A norma della legge 145/2018, le ore per i percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento sono: non inferiori a 210 nel triennio terminale degli istituti professionali
- A norma dell'art. 9 del d.P.R. 275/1999, gli ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali, sono realizzate: dalle istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate
- A norma dell'articolo 1 del d.P.R. 275/1999, l'autonomia delle istituzioni scolastiche è finalizzata a: garantire la libertà di insegnamento e il pluralismo culturale
- A norma dell'articolo 1, comma 70, della legge 107/2015, cosa sono gli "accordi di rete"? Accordi tra le autonomie scolastiche di un medesimo ambito territoriale
- A norma dell'articolo 11 del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche NON possono proporre progetti di innovazione riguardanti: la predisposizione di modelli per le certificazioni
- A norma dell'articolo 14 del d.P.R. 275/1999, la difesa delle istituzioni scolastiche nei giudizi attivi e passivi davanti le autorità giudiziarie è esercitata: dall'Avvocatura dello Stato
- A norma dell'articolo 3 del d.P.R. 275/1999, come ridefinito dalla legge 107/2015, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa: è coerente con gli obiettivi generali dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale
- A norma dell'articolo 6 del d.lgs. 61/2017, le istituzioni scolastiche possono stipulare: contratti d'opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni, in possesso di specifica e documentata esperienza professionale
- A norma dell'articolo 7 del d.P.R. 275/1999, gli accordi di rete tra scuole che prevedono attività didattiche necessitano dell'approvazione: del consiglio di circolo o di istituto e del collegio dei docenti delle singole scuole interessate
- A norma dell'articolo 7 del d.P.R. 275/1999, l'accordo di rete tra istituzioni scolastiche individua: l'organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto
- A proposito della formulazione dei curricoli: Compito delle istituzioni scolastiche è formulare curricoli nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, mettendo al centro del processo di apprendimento gli allievi, le loro esigenze e le loro peculiarità, in collaborazione e sinergia con le famiglie e il territorio, in un'ottica di apprendimento permanente lungo tutto l'arco della vita
- A proposito della formulazione dei curricoli: Compito delle istituzioni scolastiche è formulare curricoli nel rispetto delle Indicazioni Nazionali, mettendo al centro del processo di apprendimento gli allievi, le loro esigenze e le loro peculiarità, in collaborazione e sinergia con le famiglie e il territorio, in un'ottica di apprendimento permanente lungo tutto l'arco della vita
- A quale istituzioni scolastiche si rivolge l'art. 3 della legge n. 170/2010 quando prevede l'attivazione di interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA (disturbi specifici dell'apprendimento) degli studenti, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate? Alle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia
- A quale organo la legge 107/2015 assegna il compito di verificare che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica? All'ufficio scolastico regionale
- A quali due norme fanno esplicito riferimento, in modo particolare, le Linee di indirizzo “Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa”, emanate dal M.I.U.R. nel 2012 ? D.P.R. n. 249/1998 e D.P.R. n. 235/2007
- A seguito delle visite effettuate dai nuclei esterni di valutazione, di cui alla procedura dell'art. 6 del DPR n. 80/2013, le scuole : ridefiniscono i piani di miglioramento in base agli esiti della visita
- Ai fini della legge 170/2010 art. 1 si intende per dislessia: un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici
- Ai sensi del CCNL del Comparto istruzione e ricerca 2016-2018 cosa sono oggetto di confronto a livello di istituzione scolastica i criteri per la fruizione dei permessi per l'aggiornamento
- Ai sensi del D. Lgs. n. 262/2007 art. 3 comma 1 l'individuazione delle eccellenze tra gli studenti avviene mediante: competizioni nazionali e internazionali, olimpiadi e certamina organizzate per successive fasi dal livello della singola istituzione a quello provinciale, regionale, fino al livello nazionale
- Ai sensi del D. Lgs. n. 61 /2017 - Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale - l' Ufficio tecnico, all'interno dell'istituzione scolastica : è previsto
- Ai sensi del D. Lgs. n. 63/2017 art. 8 comma 1, per garantire il diritto all'istruzione degli alunni e degli studenti ricoverati in ospedale, in case di cura e riabilitazione e il diritto all'istruzione domiciliare è assicurata: l'erogazione dei servizi e degli strumenti didattici necessari, anche digitali e in modalità telematica
- Ai sensi del D.Lgs. n. 262/2007 art. 2 comma 3 il sistema di valorizzazione dell'eccellenza è organizzato in modo da garantire: la partecipazione diffusa a prescindere dal tipo di scuola frequentata
- Ai sensi del D.Lgs. n. 262/2007 art. 2 comma 4 nella valorizzazione dell'eccellenza si considerano: sia prestazioni individuali di singoli allievi, sia i risultati raggiunti da gruppi di studenti
- Ai sensi del D.Lgs. n. 262/2007 art. 2 comma 5 nella valorizzazione dell'eccellenza può essere considerato il conseguimento di: certificazioni di competenze ad elevato livello di standardizzazione
- Ai sensi del D.Lgs. n. 262/2007 art. 3 comma 4 lettera a) le iniziative di individuazione delle eccellenze devono avere a riferimento: un'autorità scientifica significativa quale università, accademia, istituti di ricerca, organizzazioni professionali
- Ai sensi del D.Lgs. n. 262/2007 art. 4 comma 1 la certificazione delle eccellenze per gli studenti garantisce: l'acquisizione di credito formativo
- Ai sensi del D.Lgs. n. 66/2017 art. 9 comma 4 il Gruppo per l'inclusione territoriale è composto da: un Dirigente tecnico o scolastico che lo presiede, tre Dirigenti scolastici dell'ambito territoriale, due docenti per la scuola dell'infanzia e il primo ciclo di istruzione e uno per il secondo ciclo di istruzione
- Ai sensi del D.M. n.850/2015 art.12, il Dirigente scolastico : designa uno o più docenti con il compito di svolgere le funzioni di tutor per i docenti neo-assunti, sentito il parere del collegio dei docenti
- Ai sensi del D.P.R. 275/1999, "Le istituzioni scolastiche possono costituire o aderire a consorzi pubblici e privati" al fine di: assolvere compiti istituzionali coerenti con il Piano dell'Offerta Formativa e acquisire servizi e beni che facilitino lo svolgimento dei compiti di carattere formativo
- Ai sensi del d.P.R. 275/1999, il Piano dell'Offerta Formativa è: il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
- Ai sensi del d.P.R. 275/1999, il Piano dell'offerta formativa viene elaborato dal: collegio dei docenti
- Ai sensi del d.P.R. 275/1999, l'autonomia didattica per le scuole prevede: di regolare i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni
- Ai sensi del D.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche possono promuovere fra loro accordi aventi per oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, di amministrazione e contabilità. Questo si traduce nell'istituzione di: reti di scuole
- Ai sensi del D.P.R. 275/1999, l'orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline e attività sono organizzati: in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermi restando l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale
- Ai sensi del D.P.R. n. 249/1998 art. 3 comma 2 gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti: del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi
- Ai sensi del D.P.R. n. 275/1999 e ss.mm.ii, il Piano dell'offerta formativa (PTOF): è un documento triennale predisposto in ogni istituzione scolastica, con la partecipazione di tutte le sue componenti
- Ai sensi del D.P.R. n. 275/1999 e ss.mm.ii., le istituzioni scolastiche: adottano, anche per quanto riguarda l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di liberta' progettuale e coerente con gli obiettivi di ciascun indirizzo di studio
- Ai sensi del D.P.R. n. 394/1999 art. 45 comma 1 i minori stranieri, presenti sul territorio italiano, hanno diritto: all'istruzione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani
- Ai sensi del decreto MIUR previsto dall'art. 1, comma 785 della legge 145/2018, in materia di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento, i PCTO: possono essere svolti anche durante i periodi di sospensione delle attività didattiche
- Ai sensi del decreto MIUR previsto dall'art. 1, comma 785 della legge 145/2018, in materia di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento, tali percorsi possono essere svolti anche durante la sospensione delle attività didattiche? Sì, è possibile
- Ai sensi del DPR 275/99 e ss.mm.ii., che tipo di autonomia hanno le istituzioni scolastiche? Autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo
- Ai sensi del DPR n. 52/ 2013, la sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei si inserisce strutturalmente : a partire dal primo anno di studio, nel percorso del liceo scientifico di cui all'art. 8 del DPR n. 89/2010
- Ai sensi del DPR n. 87/2010 - Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali - all' art.5, comma 3 - lett.c) le scuole possono utilizzare gli spazi di flessibilità anche nel primo biennio. Con quali finalità? Per svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema dell'istruzione e della formazione professionale regionale
- Ai sensi del DPR n. 87/2010 - Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali - le scuole possono utilizzare la quota di autonomia del venti per cento dei curricoli. Con quali finalità? Potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e attivare ulteriori insegnamenti
- Ai sensi del Regolamento n. 275/1999 recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, chi, in ogni istituzione, partecipa alla predisposizione del piano triennale dell'offerta formativa? Tutte le sue componenti
- Ai sensi della Delibera ANAC del 13 aprile 2016 chi è il responsabile della prevenzione della corruzione ? Il Direttore dell' Ufficio scolastico regionale o dove è previsto il coordinatore regionale
- Ai sensi della Direttiva n. 11/2014 , come viene individuato il tre per cento delle scuole che ricevono la visita di valutazione esterna ? Tramite una procedura di campionamento casuale
- Ai sensi della L. n .107/2015, art. 1 comma 29 possono essere individuati percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento e a garantire la valorizzazione del merito scolastico degli studenti da parte: del Dirigente scolastico di concerto con gli Organi collegiali
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 119, in caso di valutazione negativa del periodo di formazione e di prova, il personale docente ed educativo: e' sottoposto ad un secondo periodo di formazione e di prova, non rinnovabile
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 124, le attività di formazione del personale sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza: con i risultati emersi dai piani di miglioramento
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 14 il Collegio dei docenti: sviluppa l'elaborazione del Piano triennale dell'offerta formativa sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 14 il Piano triennale dell'offerta formativa è elaborato: dal Collegio dei docenti ed approvato dal Consiglio di istituto
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 33 i percorsi di alternanza scuola-lavoro sono attuati, per una durata complessiva nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi di almeno 400 ore: negli istituti tecnici e professionali
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 40, al termine di ogni anno scolastico, il dirigente scolastico redige una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni, evidenziando: la specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 66, a decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, i ruoli del personale docente sono: regionali, articolati in ambiti territoriali
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 66, gli Uffici Scolastici Regionali definiscono l'ampiezza degli ambiti territoriali, inferiore alla provincia o alla città metropolitana, considerando: la popolazione scolastica, la prossimità delle istituzioni scolastiche, le caratteristiche del territorio
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 68 a decorrere dall'anno scolastico 2016/2017 l'organico del'autonomia è ripartito: tra gli ambiti territoriali
- Ai sensi della L. n. 107/2015 art. 1 comma 79 il Dirigente scolastico può utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati: purché posseggano titoli di studio validi per l'insegnamento della disciplina e purché non siano disponibili docenti abilitati in quelle classi di concorso nell'ambito territoriale
- Ai sensi della L. n. 107/2015, art. 1, comma 14, il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal Collegio dei docenti: sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente scolastico
- Ai sensi della L.n.128/2013 in quale documento vanno inseriti i percorsi di orientamento: nel piano dell'offerta formativa e sul sito delle istituzioni scolastiche
- Ai sensi della L.n.128/2013, art.8, le istituzioni scolastiche possono realizzare i percorsi di orientamento mediante convenzioni con : associazioni iscritte al Forum delle Associazioni studentesche, Camere di commercio, industria, artigianato, agricoltura, agenzie per il lavoro
- Ai sensi della legge 170/2010, NON rientra tra i disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) la: disprassia
- Ai sensi dell'art. 1 comma 1 della L. n. 169/2008, a decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, sono state attivate azioni di formazione del personale docente relative a "Cittadinanza e Costituzione" per: le scuole del primo e secondo ciclo di istruzione come pure per la scuola dell'infanzia
- Ai sensi dell'art. 1 comma 1 L. n. 169/2008, a decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, è attivata la sperimentazione nazionale relativa a "Cittadinanza e Costituzione" nell'ambito delle aree: storico -geografica e storico sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse
- Ai sensi dell'art. 1 comma 1 la L. n. 170/2010 riconosce: la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento
- Ai sensi dell'art. 1 comma 124 della L. n. 107/2015, nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio: dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale
- Ai sensi dell'art. 1 comma 13 della L. n. 107/2015, l'Ufficio Scolastico Regionale verifica che il Piano triennale dell'offerta formativa rispetti: il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al M.I.U.R. gli esiti della verifica
- Ai sensi dell'art. 1 comma 14 il Piano triennale dell'offerta formativa è il documento fondamentale: in quanto costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola
- Ai sensi dell'art. 1 comma 18 della L. n. 107/2015, il personale da assegnare ai posti dell'organico dell'autonomia è individuato da: Dirigente scolastico
- Ai sensi dell'art. 1 comma 2 della L. n. 107/2015 l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa per: il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti e per l'apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali
- Ai sensi dell'art. 1 comma 22 della L. n. 107/2015, nel periodo di sospensione dell' attività didattica, le istituzioni scolastiche e gli enti locali, possono promuovere: attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica
- Ai sensi dell'art. 1 comma 24 della L. n. 107/2015, l'insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità è assicurato: anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
- Ai sensi dell'art. 1 comma 28 della L. n. 107/2015, le scuole secondarie di secondo grado introducono: insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno anche utilizzando la quota di autonomia e gli spazi di flessibilità
- Ai sensi dell'art. 1 comma 3 della L. n. 107/2015, le forme di flessibilità dell'autonomia didattica ed organizzativa permettono di perseguire: la piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento, l'interazione con le famiglie e il territorio
- Ai sensi dell'art. 1 comma 3 lettera a) della L. n. 107/2015, la piena realizzazione del curricolo della scuola può essere perseguita attraverso: l'articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna disciplina, ivi compresi attività ed insegnamenti interdisciplinari
- Ai sensi dell'art. 1 comma 3 lettera c) della L. n. 107/2015, la piena realizzazione del curricolo della scuola è perseguito attraverso: la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante l'articolazione del gruppo della classe
- Ai sensi dell'art. 1 comma 35 della L. n. 107/2015, l'alternanza scuola-lavoro: può essere svolta secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata
- Ai sensi dell'art. 1 comma 38 della L. n. 107/2015 le scuole secondarie di secondo grado svolgono attività di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro: nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili
- Ai sensi dell'art. 1 comma 5 della L. n. 107/2015 l'organico dell'autonomia è funzionale: alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal Piano triennale dell'offerta formativa
- Ai sensi dell'art. 1 comma 56 della L. n. 107/2015, il Piano nazionale per la scuola digitale è: adottato dal MIUR, in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digitali degli studenti
- Ai sensi dell'art. 1 comma 57 della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche all'interno del Piano triennale dell'offerta formativa e in collaborazione con il MIUR promuovono: azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale
- Ai sensi dell'art. 1 comma 58 lettera d) della L. n. 107/2015, il Piano nazionale per la scuola digitale ha tra gli obiettivi: la formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti
- Ai sensi dell'art. 1 comma 59 della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche possono individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia: docenti cui affidare il coordinamento delle attività previste nel Piano nazionale per la scuola digitale
- Ai sensi dell'art. 1 comma 6 della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche effettuano le proprie scelte in merito: agli insegnamenti e alle attività curricolari, extracurricolari, educative e organizzative e individuano il proprio fabbisogno di attrezzature e di infrastrutture materiali, nonché di posti dell'organico dell'autonomia
- Ai sensi dell'art. 1 comma 60 della L. n.107/2015, per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche, anche attraverso i poli tecnico-professionali, possono dotarsi di laboratori territoriali per l'occupabilità: attraverso la partecipazione di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori e imprese private
- Ai sensi dell'art. 1 comma 63 della L. n. 107/2015 l'organico dell'autonomia è costituito da: posti comuni, posti per il sostegno e per il potenziamento dell'offerta formativa
- Ai sensi dell'art. 1 comma 64 della L. n. 107/2015 a decorrere dall' anno scolastico 2016/2017 l'organico dell'autonomia è determinato: su base regionale
- Ai sensi dell'art. 1 comma 64 della L. n. 107/2015, a decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, l'organico dell'autonomia è determinato: con cadenza triennale su base regionale
- Ai sensi dell'art. 1 comma 65 della L. n. 107/2015, il riparto della dotazione organica tra le regioni è effettuato: sulla base del numero delle classi, per i posti comuni, e sulla base del numero degli alunni, per i posti del potenziamento
- Ai sensi dell'art. 1 comma 65 della L. n. 107/2015, nel riparto della dotazione organica tra le regioni si tiene conto: della presenza di aree montane o di piccole isole, di aree interne, a bassa densità demografica o a forte processo immigratorio, nonché di aree caratterizzate da elevati tassi di dispersione
- Ai sensi dell'art. 1 comma 7 della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia: in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità
- Ai sensi dell'art. 1 comma 7 lettera e) della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia per il raggiungimento dell'obiettivo formativo: sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali
- Ai sensi dell'art. 1 comma 7 lettera l) della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche possono attivare iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari: prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico
- Ai sensi dell'art. 1 comma 7 lettera n) della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche possono prevedere: apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazione di gruppi di classi anche con potenziamento del tempo scolastico
- Ai sensi dell'art. 1 comma 7 lettera r) della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche possono prevedere il raggiungimento dell'obiettivo formativo individuato come prioritario: alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana
- Ai sensi dell'art. 1 comma 74 della L. n. 107/2015, gli ambiti territoriali e le reti sono definiti: assicurando il rispetto dell'organico dell'autonomia e nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica
- Ai sensi dell'art. 1 comma 78 della L. n. 107/2015, il Dirigente scolastico svolge i compiti di: direzione, gestione, organizzazione e coordinamento ed è responsabile delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio
- Ai sensi dell'art. 1 comma 79 della L. n. 107/2015, a decorrere dall'anno scolastico 2016/2017, il Dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento: prioritariamente sui posti comuni e di sostegno, vacanti e disponibili, al fine di garantire il regolare avvio delle lezioni
- Ai sensi dell'art. 1 comma 80 della L. n. 107/2015, il Dirigente scolastico formula la proposta di incarico ai docenti di ruolo assegnati all'ambito territoriale di riferimento in coerenza con: il Piano triennale dell'offerta formativa
- Ai sensi dell'art. 1 comma 83 della L. n. 107/2015, il Dirigente scolastico può individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, fino al 10 per cento di docenti che: lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica
- Ai sensi dell'art. 1 commi 40 e 41 della L. n .107/2015, il Dirigente scolastico individua le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all'attivazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro attraverso: il registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro
- Ai sensi dell'art. 1 L. 170/2010 cosa si intende per «dislessia»? un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici
- Ai sensi dell'art. 1, comma 124 della L. n. 107/2015, le attività di formazione in servizio dei docenti sono definite, in coerenza con il Piano triennale dell'offerta formativa: dalle singole istituzioni scolastiche
- Ai sensi dell'art. 1, comma 16 della L. n. 107/2015, l'attuazione dei principi di pari opportunità e di prevenzione delle discriminazioni nelle scuole di ogni ordine e grado è assicurata: dal Piano triennale dell'offerta formativa
- Ai sensi dell'art. 1, comma 17, della L. n. 107/2015, le istituzioni scolastiche assicurano la piena trasparenza e pubblicità dei piani triennali dell'offerta formativa: anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie
- Ai sensi dell'art. 1, comma 181, lettera e), della L. n. 107/2015, anche ai fini della conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, della promozione della qualità dell'offerta educativa e della continuità tra i servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie: è istituito il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a sei anni
- Ai sensi dell'art. 1, comma 2, del D.P.R. n. 275/1999, l'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati: allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti
- Ai sensi dell'art. 1, comma 22, della L. n. 107/2015, nei periodi di sospensione dell'attività didattica le istituzioni scolastiche e gli enti locali possono promuovere anche in collaborazione con le famiglie interessate e con le realtà associative del territorio e del terzo settore: attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici
- Ai sensi dell'art. 1, comma 3, della L. n. 107/2015, l'interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al: D.P.R. n. 275/1999
- Ai sensi dell'art. 1, comma 3, lettera b), della L. n. 107/2015, il potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica dell'autonomia, tiene conto: delle scelte degli studenti e delle famiglie
- Ai sensi dell'art. 1, comma 6 del D.P.R. n. 235/2007, le sanzioni che comportano l'allontanamento dalla comunità scolastica superiore a quindici giorni sono adottate: dal Consiglio di istituto
- Ai sensi dell'art. 1, comma 7 lettera g) della L. n. 107/2015 le istituzioni scolastiche possono attivare iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari per: lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport
- Ai sensi dell'art. 1, comma 7, lettera m), della L. n. 107/2015, tra gli obiettivi formativi individuati come prioritari è prevista anche la valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di: sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e la comunità locale
- Ai sensi dell'art. 1, comma 7, lettera r), della L. n. 107/2015, l'alfabetizzazione e il perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana sono organizzati anche: con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali
- Ai sensi dell'art. 10 comma 1 del D. Lgs. n. 60/2017, nella scuola secondaria di primo grado le attività connesse ai temi della creatività si realizzano: in continuità con i percorsi di apprendimento della scuola primaria, nella progettazione curricolare, attraverso pratiche laboratoriali, anche trasversali alle discipline
- Ai sensi dell'art. 10 comma 1 lettera a) del D. Lgs. n. 66/2017, il dirigente scolastico propone: sentito il Gruppo di lavoro per l'Inclusione e sulla base dei singoli Piani educativi individualizzati, al Gruppo per l'inclusione territoriale la quantificazione dell'organico relativo ai posti di sostegno
- Ai sensi dell'art. 11 comma 14 del D.Lgs. n. 62/2017, per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento certificati può essere previsto: l'esonero dall'insegnamento della lingua straniera o la dispensa dalla prova scritta di lingua straniera
- Ai sensi dell'art. 13 comma 2 del D. Lgs. n. 66/2017, le istituzioni scolastiche, nell'ambito della definizione del piano di formazione inserito nel Piano triennale dell'offerta formativa, individuano: le attività rivolte ai docenti, in particolare a quelli delle classi in cui sono presenti bambini, alunni e studenti con disabilità certificata, anche in relazione alle scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive e coerenti con i piani degli studi individualizzati
- Ai sensi dell'art. 16, comma 5, del D.P.R. n. 275/1999, il personale della scuola, i genitori e gli studenti: partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell'autonomia assumendo le rispettive responsabilità
- Ai sensi dell'art. 2 comma 1 del D. Lgs. n. 63/2017, lo Stato, le Regioni e gli Enti locali, programmano gli interventi per il sostegno al diritto allo studio degli alunni e degli studenti al fine di fornire i seguenti servizi: servizi di trasporto e forme di agevolazione della mobilità, servizi di mensa, fornitura dei libri di testo e strumenti didattici indispensabili negli specifici corsi di studi, servizi per gli alunni e gli studenti ricoverati in ospedale, in case di cura e riabilitazione, nonché per l'istruzione domiciliare
- Ai sensi dell'art. 2 comma 1 del D.P.R. n. 235/2007 è previsto in ogni istituzione "un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche". Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse: entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione
- Ai sensi dell'art. 2 comma 2 del D. Lgs. n. 60/2017, la progettualità delle istituzioni scolastiche, espressa nel Piano triennale dell'offerta formativa, si realizza mediante: percorsi curricolari, anche in verticale, in alternanza scuola-lavoro o con specifiche iniziative extrascolastiche e può essere programmata in rete con altre scuole
- Ai sensi dell'art. 2 comma 3 del D.P.R. n. 235/2007, in ogni Ufficio Scolastico Regionale è previsto "un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore": da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale
- Ai sensi dell'art. 2 comma 3 del D.P.R. n. 235/2007, in ogni Ufficio Scolastico Regionale è previsto un organo di garanzia regionale, chiamato a "verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti" in caso di "eventuali reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque ne abbia interesse". Tale organo è presieduto: dal Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato
- Ai sensi dell'art. 2 del D.lgs. n. 262/2007 la valorizzazione delle eccellenze riguarda gli studenti frequentanti: i corsi di istruzione superiore delle scuole statali e paritarie
- Ai sensi dell'art. 2, comma 1 del D.P.R. n. 235/2007, è previsto in ogni istituzione "apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche". Di tale organo, di norma, fa parte anche un docente designato: dal Consiglio di istituto
- Ai sensi dell'art. 2, comma 1 del D.P.R. n. 235/2007, è previsto in ogni istituzione "apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche". Tale organo, di norma, nella scuola secondaria superiore è composto: da un docente designato dal Consiglio di istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori
- Ai sensi dell'art. 2, comma 1 del D.P.R. n. 235/2007, è previsto in ogni istituzione "apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche". Tale organo, di norma, nella scuola secondaria di primo grado è composto: da un docente designato dal Consiglio di istituto e da due rappresentanti eletti dai genitori
- Ai sensi dell'art. 2, comma 1 del D.P.R. n. 235/2007, è previsto in ogni istituzione "apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche". Tale organo è presieduto: dal Dirigente scolastico
- Ai sensi dell'art. 25, comma 5 del D.lgs. n.165/2001 chi coadiuva il dirigente scolastico? Il responsabile amministrativo
- Ai sensi dell'art. 29, c.3 del D.Lgs. n. 81/2008, in occasione di modifiche, del processo produttivo o della organizzazione del lavoro, significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, il Documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato nel termine di trenta giorni dalle rispettive causali
- Ai sensi dell'art. 3 co. 3 del DPR 275/99 e ss.mm.ii, il piano triennale dell'offerta formativa indica il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario? sì, lo indica
- Ai sensi dell'art. 3 comma 1 del D. Lgs. n. 60/2017, i temi della creatività riguardano le seguenti aree: musicale-coreutico, teatrale-performativo, artistico-visivo, linguistico-creativo
- Ai sensi dell'art. 3 comma 1 della L. n. 170/2010 la diagnosi dei disturbi specifici di apprendimento, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, è effettuata: nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente
- Ai sensi dell'art. 3 comma 2 del D.lgs. n. 262/2007 possono concorrere alla individuazione delle eccellenze: i responsabili dei diversi livelli del sistema di di istruzione e altri soggetti pubblici e privati, compresi regioni ed enti locali, nazionali e comunitari
- Ai sensi dell'art. 3 legge 170/2010 relativo alla diagnosi dei DSA: È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi
- Ai sensi dell'art. 3, comma 1 del D.P.R. n. 75/2007, la Conferenza Nazionale dei presidenti delle Consulte Provinciali dura in carica: tre anni
- Ai sensi dell'art. 3, comma 1, del D.lgs. n. 297/1994, al fine di realizzare la partecipazione alla gestione della scuola dando ad essa il carattere di una comunità che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica, sono istituiti: gli organi collegiali
- Ai sensi dell'art. 3, comma 5, del D.P.R. n. 275/1999, il dirigente scolastico tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori ai fini: della predisposizione del piano triennale dell'offerta formativa
- Ai sensi dell'art. 394 comma 1 del D.Lgs. n. 297/1994 gli scambi di classi, alunni e docenti sono disposti sulla base di: programmi predisposti dai competenti organi della Comunità Europea o delle altre organizzazioni internazionali a cui l'Italia partecipa
- Ai sensi dell'art. 4 comma 4 del D.P.R. n. 567/1996 e successive integrazioni, chi integra il Comitato studentesco d'istituto per la formulazione di proposte e pareri per tutte le attività integrative e le iniziative complementari ? i rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio di istituto e nella Consulta provinciale
- Ai sensi dell'art. 4 comma 4 del D.P.R. n. 567/1996 e successive integrazioni, il Comitato studentesco di istituto designa: i rappresentanti degli studenti nell'organo di garanzia interno
- Ai sensi dell'art. 4 comma 7 del D.P.R. n. 567/1996 e successive integrazioni, nelle iniziative gestite direttamente dalla scuola il Comitato studentesco può elaborare: un piano di gestione delle attività con preventivo di spesa nei limiti indicati dal Consiglio di istituto
- AI sensi dell'art. 4 del DPR 275/99 e ss.mm.ii., nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere programmati, anche sulla base degli interessi manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività? Sì, nonché insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e accordi internazionali
- Ai sensi dell'art. 45 comma 1 del D.P.R. n. 394/1999 i minori stranieri presenti sul territorio nazionale sono soggetti: all'obbligo scolastico secondo le disposizioni vigenti in materia
- Ai sensi dell'art. 45 comma 1 del D.P.R. n. 394/1999 i minori stranieri privi di documentazione anagrafica: sono iscritti con riserva nelle scuole italiane
- Ai sensi dell'art. 45 comma 2 del D.P.R. n. 394/1999 i minori stranieri soggetti all'obbligo scolastico vengono iscritti: alla classe corrispondente all'età anagrafica, salvo che il Collegio dei docenti deliberi l'iscrizione ad una classe diversa
- Ai sensi dell'art. 45 comma 4 del D.P.R. n. 394/1999 il consolidamento della conoscenza della lingua italiana da parte degli alunni stranieri può essere realizzato mediante: l'attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa
- Ai sensi dell'art. 45 comma 4 del D.P.R. n. 394/1999, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il Collegio dei docenti definisce: il necessario adattamento dei programmi di insegnamento adottando anche interventi individualizzati o per gruppi di alunni
- Ai sensi dell'art. 5 comma 1 del D.Lgs. n. 262/2007 è previsto che prima dell'avvio di ogni anno scolastico, con decreto del Ministro della pubblica istruzione, è definito: il programma nazionale di promozione dell'eccellenza che fornisce alle scuole, ai docenti, agli studenti e ai loro genitori l'informazione sulle iniziative proposte
- Ai sensi dell'art. 5 comma 1 la L. n. 170/2010 prevede: gli studenti con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione
- Ai sensi dell'art. 5 comma 2 lettera a) della L. n. 170/2010 agli studenti con disturbi specifici di apprendimento le istituzioni scolastiche garantiscono: l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico
- Ai sensi dell'art. 5 comma 4 lettera a) del D. Lgs. n. 66/2017, il profilo di funzionamento è il documento: propedeutico e necessario alla predisposizione del Progetto Individuale e del Piano educativo individualizzato
- Ai sensi dell'art. 5, comma 8, del D.lgs. n. 297/1994, il compito di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni è affidato a: consigli di intersezione, di interclasse e di classe
- Ai sensi dell'art. 5-bis, comma 1, del D.P.R. n. 249/1998, contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di: un Patto educativo di corresponsabilità
- Ai sensi dell'art. 5-bis, comma 1, del D.P.R. n. 249/1998, il Patto educativo di corresponsabilità è finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa: diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie
- Ai sensi dell'art. 5-bis, comma 3, del D.P.R. n. 249/1998, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per la presentazione e la condivisione del Patto educativo di corresponsabilità nell'ambito delle: prime due settimane di inizio delle attività didattiche
- Ai sensi dell'art. 5-bis, comma 3, del D.P.R. n. 249/1998, nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per la presentazione e la condivisione: dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità
- Ai sensi dell'art. 5-ter, comma 1, del D.P.R. n. 567/1996, quale organismo ha il fine di assicurare una sede stabile di consultazione delle famiglie sulle problematiche studentesche e scolastiche? Il Forum nazionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative
- Ai sensi dell'art. 5-ter, comma 1, del D.P.R. n. 567/1996, quale organismo ha il fine di valorizzare la partecipazione e l'attività associativa dei genitori nella scuola come forma di espressione e di rappresentanza autonoma e complementare a quella istituzionale? Il Forum nazionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative
- Ai sensi dell'art. 6 bis comma 1 del D.P.R. n. 567/1996 e successive integrazioni, il Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali degli studenti è: organo consultivo del M.I.U.R.
- Ai sensi dell'art. 6 bis comma 4 del D.P.R. n. 567/1996 e successive integrazioni il Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali degli studenti si dota: di un regolamento interno che ne fissa le modalità organizzativo-gestionali, nonché la pianificazione delle adunanze
- Ai sensi dell'art. 6 bis comma 5 del D.P.R. n. 567/1996 e successive modifiche ed integrazioni, i componenti del Consiglio nazionale dei presidenti delle consulte provinciali degli studenti rimangono in carica: fino al subentro dei rispettivi successori
- Ai sensi dell'art. 6 bis comma 7 del D.P.R. n. 567/1996 e successive modifiche e integrazioni, il MIUR assicura il supporto organizzativo e la consulenza tecnico-scientifica riguardo al funzionamento di: Consulte provinciali degli studenti, dei coordinamenti regionali rappresentativi e del Consiglio nazionale dei presidenti delle Consulte provinciali degli studenti
- Ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D. Lgs. n. 66/2017, il Progetto individuale dell'alunno è redatto: dal competente Ente locale sulla base del profilo di funzionamento, su richiesta e con la collaborazione dei genitori o di chi ne esercita la responsabilità
- Ai sensi dell'art. 6 comma 1 del D.P.R. n. 567/1996 e successive integrazioni, l'elezione dei rappresentanti degli studenti nella Consulta provinciale avviene: entro il 31 ottobre dell'anno di scadenza dell'organismo con le stesse modalità dell'elezione dei rappresentanti degli studenti in Consiglio di istituto
- Ai sensi dell'art. 6 comma 2 lettera b) del D.P.R. n. 567/1996 e successive integrazioni, la Consulta provinciale ha il compito di: formulare proposte ed esprimere pareri agli Uffici scolastici, agli Enti locali competenti e agli organi collegiali territoriali
- Ai sensi dell'art. 6 del DPR 275/99 e ss.mm.ii., la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico, è curato...: dalle istituzioni scolastiche
- Ai sensi dell'art. 6 del DPR 275/99 e ss.mm.ii., la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico, è curato: dalle istituzioni scolastiche
- Ai sensi dell'art. 6, comma 1 del D.P.R. n. 567/1996, i rappresentanti degli studenti nella Consulta Provinciale: sono eletti con le stesse modalità della elezione dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di istituto
- Ai sensi dell'art. 7 comma 2 lettera a) del D. Lgs. n. 66/2107, il Piano educativo individualizzato è elaborato: e approvato dai docenti contitolari o dal Consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori o dei soggetti che ne esercitano la responsabilità, delle figure professionali interne ed esterne all'istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con il bambino, l'alunno, lo studente con disabilità
- Ai sensi dell'art. 7 comma 2 lettera g) del D. Lgs. n. 66/2017, Il Piano educativo individualizzato è redatto: all'inizio di ogni anno scolastico di riferimento, a partire dalla scuola dell'infanzia ed aggiornato in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona
- Ai sensi dell'art. 7 comma 3 del D.P.R. n. 275/1999, gli accordi di reti tra scuole possono prevedere: lo scambio temporaneo di docenti
- Ai sensi dell'art. 7 comma 4 del D.P.R. n. 275/1999 l'accordo di rete individua: l'organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto, la sua durata, le sue competenze e i suoi poteri
- Ai sensi dell'art. 7, comma 1, del D.P.R. n. 567/1996, il Ministro della pubblica istruzione individua annualmente la data della Giornata nazionale della scuola d'intesa con: la Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome
- Ai sensi dell'art. 7, comma 2, del D.P.R. n. 567/1996, in occasione di quale evento le istituzioni scolastiche sono aperte al pubblico e svolgono manifestazioni e iniziative atte a sottolineare il valore dell'attività educativa e formativa? La Giornata nazionale della scuola
- Ai sensi dell'art. 8 comma 1 del D. Lgs. n. 66/2017, il Piano per l'inclusione è predisposto, nell'ambito della definizione del Piano triennale dell'offerta formativa: dall'istituzione scolastica che definisce le modalità per l' utilizzo coordinato delle risorse, compresi il superamento delle barriere e l'individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento
- Ai sensi dell'art. 8 del DPR 275/99 e ss.mm.ii., chi definisce gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni? Il Ministro dell'istruzione
- Ai sensi dell'art. 8 del DPR 275/99 e ss.mm.ii., il curricolo della singola istituzione scolastica può essere personalizzato? Sì, in relazione ad azioni, progetti o accordi internazionali
- Ai sensi dell'art. 8, comma 5 del D.Lgs. n. 297/1994, i Consigli di classe sono presieduti dal Dirigente scolastico oppure: da un docente, membro del Consiglio, suo delegato
- Ai sensi dell'art. 9 comma 4 del D. Lgs. n. 66/2017, il Gruppo per l'inclusione territoriale è istituito: per ciascuno degli Ambiti territoriali
- Ai sensi dell'art. 9 comma 8 del D. Lgs. n. 66/2017, il Gruppo di lavoro per l'inclusione è istituito presso: ciascuna istituzione scolastica ed è composto dai docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonché da specialisti dell''Azienda sanitaria locale del territorio di riferimento
- Ai sensi dell'art. 9 comma 8 del D. Lgs. n. 66/2017, per ciascuna istituzione scolastica il Gruppo di lavoro per l'inclusione è: nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il Collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l'inclusione nonché i docenti contitolari e i Consigli di classe nell'attuazione dei Piani educativi individualizzati
- Ai sensi dell'art. 9, comma 5, del D.P.R. n. 275/1999, possono essere promosse specifiche iniziative di informazione e formazione destinate ai genitori degli alunni: nell'ambito delle attività in favore degli adulti
- Ai sensi dell'art.1, comma 17 della L. n. 107/2015, i Piani triennali dell'offerta formativa sono pubblicati: nel Portale unico dei dati della scuola
- Ai sensi dell'articolo 4 del d.P.R. 275/1999, le istituzioni scolastiche: regolano lo svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni
- Ai sensi dell'articolo 4 del d.P.R. 275/1999, quale delle seguenti alternative NON indica una forma di flessibilità che una istituzione scolastica può adottare al fine di esercitare la propria autonomia didattica? La modifica delle discipline del curricolo sulla base degli interessi manifestati dagli studenti
- Ai sensi dell'articolo 5-ter del d.P.R. n. 567/1996, quale organismo ha il fine di valorizzare la partecipazione e l'attività associativa dei genitori nella scuola come forma di espressione e di rappresentanza autonoma e complementare a quella istituzionale? Il Forum nazionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative
- Ai sensi dell'articolo 7 del d.P.R. 275/1999, gli accordi di rete di scuole: possono prevedere lo scambio temporaneo di docenti, che liberamente vi consentono
- Ai sensi delle Linee guida deliberate dall'ANAC il 16 aprile 2016 chi sono i referenti del Responsabile della prevenzione della corruzione ? I dirigenti di ambito territoriale
- Ai sensi delle Linee guida deliberate dall'ANAC il 16 aprile 2016 quali compiti sono assegnati al dirigente scolastico in relazione al Piano di prevenzione della corruzione? dà attuazione in merito alle misure in esso individuate
- Ai sensi e per gli effetti del Contratto collettivo nazionale 2016/2018 - Sezione scuola - qualunque riduzione dell'unità oraria di lezione, determinata da motivi didattici ed interni alla scuola : ne comporta il recupero prioritariamente in favore dei medesimi alunni nell'ambito delle attività didattiche programmate dall'istituzione scolastica
- Alla luce di quanto contenuto nel Piano nazionale per la formazione 2016/2019, compito del dirigente scolastico è : considerare e contestualizzate le priorità nazionali attraverso gli indirizzi forniti al Collegio dei docenti
- All'art. 10 comma 1 della Direttiva del Ministro dell'Istruzione, dell'Università, della Ricerca n. 36/2016 si prevede che Il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale adotti il Piano regionale di valutazione, annualmente, su proposta: del coordinatore regionale del servizio ispettivo
- All'interno del Contratto Collettivo Nazionale relativo al personale del comparto istruzione e ricerca, valido per il triennio 2016/2018, i criteri per la fruizione dei permessi per l'aggiornamento, a livello di istituzione scolastica, costituiscono oggetto di : confronto tra amministrazione e sindacati
- All'interno del Rapporto di autovalutazione, secondo il format reso pubblico nell'anno 2015, la dimensione del “ contesto” si compone delle seguenti aree : popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali