Elenco in ordine alfabetico delle domande di 1 - Sistema educativo di istruzione e di formazione
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- Nei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, quale specifico adattamento è previsto relativamente alla composizione del Consiglio di Classe, ai sensi dell'art. 7, comma 1, lettera a), del D.P.R. n. 263 del 29 ottobre 2012? È composto dai docenti del gruppo di livello e da tre studenti, eletti dal relativo gruppo
- Nei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, quale specifico adattamento è previsto relativamente alla rappresentanza dei genitori nel consiglio di istituto, ai sensi dell'art. 7, comma 1, lettera c), del D.P.R. n. 263 del 29 ottobre 2012? È sostituita con la rappresentanza degli studenti
- Nei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, quale specifico adattamento è previsto relativamente alla rappresentanza dei genitori nella giunta esecutiva, ai sensi dell'art. 7, comma 1, lettera c), del D.P.R. n. 263 del 29 ottobre 2012? È sostituita con la rappresentanza degli studenti
- Nei corsi ad indirizzo musicale della scuola secondaria di I grado, a chi è affidata, ai sensi dell'art. 2 del D.M. n. 201/1999, la scelta delle specialità strumentali da insegnare? Al collegio dei docenti, che le individua tra quelle indicate nei programmi allegati al medesimo decreto, tenendo conto del rilevante significato formativo e didattico della musica d'insieme
- Nei nuovi percorsi dell'istruzione professionale entro quale data il consiglio di classe redige il Progetto formativo individuale, ai sensi dell'art. 5, comma 1, lett. a), del D.lgs. n. 61 del 13 aprile 2017? 31 gennaio del primo anno di frequenza
- Nei nuovi percorsi di istruzione professionale a partire da quale classe è prevista la possibilità di attivare percorsi di alternanza scuola-lavoro, ai sensi dell'art. 5, comma 1, lett. e), del D.lgs. n. 61 del 13 aprile 2017? Dalla seconda classe del biennio
- Nei percorsi di istruzione degli adulti qual è la percentuale del corrispondente monte ore complessivo prevista, di regola, per la fruizione a distanza del percorso di istruzione, ai sensi dell'art. 4, comma 9, lett. c), del D.P.R. n. 263 del 29 ottobre 2012? Non più del 20%
- Nei percorsi di istruzione degli adulti, il Patto formativo individuale, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lett. e), del D.P.R. n. 263 del 29 ottobre 2012, viene definito previo riconoscimento: dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall'adulto
- Nei percorsi di istruzione degli adulti, qual è la percentuale del corrispondente monte ore complessivo destinata alla realizzazione di attività di accoglienza e orientamento, finalizzate alla definizione del Patto formativo individuale, ai sensi dell'art. 4, comma 9, lett. d), del D.P.R. n. 263 del 29 ottobre 2012? Non più del 10%
- Nel 1859, con la legge Casati, venne introdotto: l'obbligo scolastico in tutta Italia
- Nel biennio dei nuovi percorsi dell'istruzione professionale, nell'ambito delle 2112 ore, quale quota oraria può essere destinata alla personalizzazione degli apprendimenti, alla realizzazione del Progetto formativo individuale ed allo sviluppo della dimensione professionalizzante delle attività di alternanza scuola-lavoro, ai sensi dell'art. 4, comma 2, del D.lgs. n. 61 del 13 aprile 2017? Non superiore a 264 ore
- Nel documento tecnico, allegato al D.M. n. 139 del 22 agosto 2007, i saperi e le competenze per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione sono riferiti ai seguenti assi culturali: dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale
- Nel Regolamento di cui al D.P.R. n. 87/2010, recante norme per il riordino degli istituti professionali, l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera: non è previsto
- Nella Nota introduttiva alle Indicazioni Nazionali per i Licei (adottate con D.M. n. 211 del 7 ottobre 2010) si legge: “È stato nel contempo compiuto un decisivo passo verso il superamento della tradizionale configurazione «a canne d'organo» del secondo ciclo dell'istruzione, attraverso un puntuale raccordo con le Linee guida dell'Istruzione tecnica e professionale, che ha portato all'individuazione di alcune discipline cardine”. Quali sono tali discipline cardine? La lingua e letteratura italiana, la lingua e cultura straniera, la matematica, la storia, le scienze
- Nella Nota introduttiva alle Indicazioni Nazionali per i Licei (adottate con D.M. n. 211 del 7 ottobre 2010) sono indicati i criteri costitutivi cui le Indicazioni stesse sono ancorate. Tra tali criteri figurano quelli sotto elencati, ad eccezione di uno: quale? La necessità di adottare nell'insegnamento di tutte le discipline metodologie didattiche attive e laboratoriali
- Nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria è promosso, ai sensi dell'art. 9, c. 1, del D.lgs. n. 60/2017, lo svolgimento di: attività dedicate allo sviluppo dei temi della creatività e, in particolare, alla pratica artistica e musicale
- Nella scuola primaria quante ore sono assegnate complessivamente nell'arco della settimana alle attività di insegnamento della religione cattolica, come previsto nell'Allegato "Intesa per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche" (2.3) al D.P.R. n. 175/2012? Due ore
- Nella scuola primaria, ai sensi dell'art. 7, c. 6, del D.lgs. n. 59/2004, il docente al quale sono affidati i compiti previsti dal comma 5 del medesimo articolo assicura agli alunni: un'attività di insegnamento non inferiore alle 18 ore settimanali nei primi tre anni
- Nell'articolo 2 del D.P.R. n. 275 del giorno 8 marzo 1999, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, si legge che: l'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale
- Nell'azione di valorizzazione delle eccellenze, a norma dell'art. 2, c. 4, del D.lgs. n. 262 del 29 dicembre 2007, quali prestazioni e risultati si considerano? Sia le prestazioni individuali di singoli allievi sia i risultati raggiunti da gruppi di studenti
- Nelle "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione" (D.M. n. 254/2012) la scuola dell'infanzia si pone la finalità di: promuovere nei bambini lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza
- Nelle "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione", allegate al D.M. n. 254/2012, gli “obiettivi di apprendimento”: individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze
- Nelle "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione", allegate al D.M. n. 254/2012, le discipline: non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un'affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre
- Nelle "Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione", allegate al D.M. n. 254/2012, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline: al termine della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado
- Nelle scuole secondarie di secondo grado, in base alle disposizioni del d.lgs. 297/1994, le competenze relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano: al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti