Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento penitenziario
Seleziona l'iniziale:
A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
> Clicca qui per scaricare l'elenco completo delle domande di questo argomento in formato Word!
- Per ammettere il condannato ultrasettantenne alla detenzione domiciliare, ai sensi dell'art. 47-ter, comma 01, ord. penit., la pena della reclusione da scontare non deve essere superiore a: nessuna delle altre risposte è corretta, non essendo individuato dalla disposizione, per il condannato alla reclusione, un limite di accesso al beneficio basato sull'entità della pena
- Per chi può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della pena ex art. 656 c.p.p.:? Nessuna delle altre risposte è corretta
- Per chi può essere disposta la sospensione dell'esecuzione della pena ex art. 656 c.p.p.? nessuna delle altre risposte è corretta
- Per ciascun condannato o internato, il provvedimento di ammissione al lavoro all'esterno diviene esecutivo in seguito ad approvazione del: magistrato di sorveglianza
- Per ciascun condannato o internato, in seguito all'approvazione del Magistrato di sorveglianza, il provvedimento di ammissione al lavoro esterno diviene: esecutivo
- Per cosa si caratterizza il c.d. “sistema auburniano”, che prende il nome di un carcere modello costruito ad Auburn, nello Stato di New York, nel 1824? Il silenzio che doveva accompagnare lo svolgimento delle attività di lavoro in comune (c.d. “silent system”)
- Per cosa si caratterizza il c.d. “sistema filadelfiano”, che prende il nome dal penitenziario di Cherry Hill, edificato nel 1989 nella città di Filadelfia, Pennsylvania? L'isolamento completo all'interno di una cella (c.d. “separate system”);
- Per cosa si caratterizza il c.d. “sistema irlandese”, ideato da sir Walter Crofton e da lui realizzato a partire dal 1854? la previsione di un periodo di isolamento, seguito dal trasferimento in istituti di lavoro con supervisione minima, nella prospettiva della “libertà sulla parola” (c.d. “sistema misto o progressivo”)
- Per cosa sta l'acronimo D.A.P.? Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
- Per espressa previsione dell'art. 47 ter, comma 1 bis, a quali soggetti non può essere concessa la "detenzione domiciliare generica"? Ai condannati per i reati di cui all'art. 4- bis, ord. penit.
- Per gli imputati, dopo l'esercizio dell'azione penale fino alla sentenza di primo grado, il permesso di necessità è concesso dal: giudice che procede
- Per gli imputati, durante il giudizio di Cassazione, il permesso di necessità è concesso dal: presidente dell'ufficio giudiziario presso cui si è svolto il procedimento di appello
- Per gli imputati, durante il procedimento di appello, il permesso di necessità è concesso dal: presidente dell'organo collegiale
- Per gli imputati, prima dell'esercizio dell'azione penale, il permesso di necessità è concesso dal: gip
- Per i colloqui con gli imputati fino alla pronuncia della sentenza di primo grado, i richiedenti debbono presentare il permesso rilasciato: dall'autorità giudiziaria che procede
- Per i condannati e gli internati il permesso di necessità è concesso: dal magistrato di sorveglianza
- Per i detenuti adulti, da chi sono eseguite le "traduzioni" di cui all'art. 42-bis, ord. penit.? Dal Corpo di polizia penitenziaria
- Per i detenuti e gli internati... ...può essere autorizzata nei rapporti con i familiari e, in casi particolari, con terzi, corrispondenza telefonica con le modalità e le cautele previste dal regolamento
- Per i detenuti sottoposti al regime di cui all'art. 41 bis, comma 2 ord. penit., quanti possono essere i componenti del gruppo di socialità durante la permanenza all'aperto? 4
- Per i soggetti detenuti appellanti e ricorrenti i colloqui telefonici, all'interno dell'istituto, sono concessi: dal magistrato di sorveglianza
- Per i soggetti imputati e sottoposti al regime di cui all'art. 41-bis, comma 2 ord. penit., sono ammessi i colloqui con persone diverse dai familiari e conviventi? Sì, in casi eccezionali determinati volta per volta dall'autorità competente
- Per la concessione della c.d. "detenzione domiciliare generica o sostitutiva dell'affidamento in prova", prevista dall'art. 47-ter, comma 1-bis, ord. penit., occorre che la pena da espiare sia in misura non superiore a: 2 anni
- Per la concessione della detenzione domiciliare ordinaria "umanitaria" di cui all'art. 47-ter, comma 1, ord. penit. (ad es: alla donna incinta), occorre che la pena da espiare sia in misura non superiore a: 4 anni
- Per la concessione della liberazione anticipata sono rilevanti gli episodi criminosi antecedenti al semestre per la quale è richiesta? Si
- Per la concessione dell'affidamento in prova in casi particolari il condannato deve concordare un programma terapeutico con: una A.S.L. o con altri enti, pubblici e privati, espressamente indicati dalla legge ai sensi dell'art. 115 D.P.R. 309/90
- Per la Corte europea, l'"ergastolo ostativo" è incompatibile con quale disposizione convenzionale? L'art. 3 CEDU
- Per l'art. 66 della legge 354/1975, come avviene la soppressione degli istituti penitenziari? Con decreto ministeriale
- Per le Sezioni unite (Cass. civ., Sez. Un., sent. 30 gennaio 2018, n. 11018), in quanti anni si prescrive il diritto ad una somma di denaro per la detenzione in condizioni non conformi ai criteri di cui all'art. 3 CEDU, riconosciuto dall'art. 35- ter ord. penit.? dieci, trattandosi di un indennizzo che ha origine nella violazione di obblighi gravanti ex lege sull'amministrazione penitenziaria
- Per l'esecuzione penale minorile, da chi sono svolte le funzioni che, per i condannati maggiorenni, sono svolte dal magistrato di sorveglianza? Magistrato di sorveglianza per i minorenni
- Per l'esecuzione penale minorile, da chi sono svolte le funzioni che, per i condannati maggiorenni, sono svolte dal Tribunale di sorveglianza? Tribunale per i minorenni
- Per ogni detenuto o internato è istituita una cartella personale, la cui compilazione inizia: all'atto dell'ingresso in istituto penitenziario
- Per ogni detenuto o internato... ...è istituita una cartella personale la cui compilazione inizia all'atto dell'ingresso in istituto dalla libertà: essa segue il soggetto in caso di trasferimento e resta custodita nell'archivio dell'istituto da cui il detenuto o l'internato è dimesso
- Per ogni semestre in cui il soggetto mostra una buona condotta, quanto tempo di liberazione anticipata gli viene concesso secondo la legge sull'ordinamento penitenziario? 45 giorni
- Per ottenere un permesso premio, i condannati di cui all'art. 4-bis, comma 1 ord. penit. che abbiano prestato una effettiva collaborazione, quanta quota o anni di pena devono aver già espiato? Non devono aver necessariamente già espiato un determinato quantum di pena, essendo soggetti al regime ordinario
- Per poter accedere all'affidamento in prova "allargato" (art. 47, comma 3-bis ord. penit.), oltre al requisito del limite di pena, quale altra condizione prevede il legislatore? Il condannato deve aver serbato, quantomeno nell'anno precedente alla presentazione della richiesta, trascorso in espiazione di pena, in esecuzione di una misura cautelare ovvero in libertà, un comportamento tale da permettere di ritenere che la concessione dell'affidamento in prova possa contribuire alla sua rieducazione e possa assicurare la prevenzione dal pericolo che egli commetta altri reati
- Per quale di queste infrazioni, di regola (quindi salva l'eccezione prevista dall'art. 77, comma 3 d.P.R. 30 giugno 2000, n. 230), la sanzione dell'esclusione dalle attività in comune non può essere inflitta? Negligenza nella pulizia e nell'ordine della persona o della camera
- Per quale di queste ipotesi l'art. 33 ord. penit. non prevede espressamente l'isolamento continuo? La sottoposizione al regime di sorveglianza particolare
- Per quale periodo, ai sensi dell'art. 58 quater ord. penit., chi è stato condannato per evasione non può ottenere l'affidamento in prova nei casi di cui all'art. 47 ord. penit.? tre anni dal momento in cui è ripresa l'esecuzione della custodia o della pena
- Per quale periodo, ai sensi dell'art. 58 quater ord. penit., il condannato nei cui confronti è stata disposta la revoca di una misura alternativa per inosservanza della legge o delle prescrizioni non può ottenere l'affidamento in prova nei casi di cui all'art. 47 ord. penit? Tre anni dal provvedimento di revoca
- Per quale periodo, ai sensi dell'art. 58 quater ord. penit., non possono essere concessi benefici nei confronti dei condannati per taluno dei delitti indicati nell'art. 4-bis ord. penit. nei cui confronti si procede o è stata pronunciata una condanna per un delitto doloso punito con la pena della reclusione non inferiore nel massimo a tre anni, commesso dopo essere evasi o durante il lavoro all'esterno o la fruizione di un permesso premio o di una misura alternativa alla detenzione? Cinque anni dal momento in cui è ripresa l'esecuzione della custodia o della pena o è stato emesso il provvedimento di revoca della misura
- Per quale quota, in misura non superiore, ha luogo il rimborso delle spese di mantenimento? A due terzi del costo reale
- Per quale tipologia di detenuti e internati i colloqui possono avere luogo nell'infermeria dell'istituto penitenziario? Per i detenuti e gli internati infermi
- Per quale tra le seguenti misure alternative non opera il divieto triennale di concessione di benefici conseguente alla revoca di misura alternativa (divieto previsto dall'art. 58 quater, comma 2 ord. penit.)? L'affidamento in prova di cui all'art. 94, d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309
- Per quali dei seguenti soggetti non è previsto un circuito penitenziario di Alta Sicurezza, ma una "sezione protetta"? C.d. "sex offenders"
- Per quali finalità possono essere concessi i permessi premio ai condannati che abbiano tenuto regolare condotta durante la detenzione? Per consentire agli stessi di coltivare interessi affettivi, culturali o di lavoro
- Per quali permessi può esser disposto che il detenuto o l'internato trascorra la notte in un istituto penitenziario? Per quelli di durata superiore alle dodici ore
- Per quanto concerne i "giochi consentiti" all'interno dell'istituto penitenziario, quale fonte ne disciplina la materia? Il regolamento interno, ai sensi dell'art. 36, co.2, DPR 230/2000
- Per quanto concerne i colloqui con gli imputati fino alla pronuncia della sentenza di primo grado, fermo restando quanto previsto dall'art. 37 del D.P.R. 230/2000, quale adempimento spetta ai richiedenti? I richiedenti debbono presentare il permesso rilasciato dall'autorità giudiziaria procedente
- Per quanto concerne la ricezione di pacchi dall'esterno per i detenuti, non è ammessa la ricezione dall'esterno di pacchi contenenti: bevande alcoliche
- Per quanto concerne la ricezione di pacchi dall'esterno, i pacchi possono essere ricevuti dai detenuti: tramite il servizio postale e tramite i colloqui dai familiari
- Per quanto concerne la struttura delle camere del singolo istituto penitenziario, con riferimento alle norme contenute all'interno dell'art. 6 del D.P.R. 230/2000, sono consentite delle schermature con la finalità di impedire il passaggio di luce e aria naturali all'interno di esse? No, salvo in casi eccezionali e per dimostrate ragioni di sicurezza, a patto che siano collocate non in aderenza alle mura dell'edificio e che consentano un sufficiente passaggio diretto di aria e luce
- Per quanto concerne le somme di denaro, con riferimento all'ordinamento penitenziario, sono consentite le ricezioni di queste ultime? Sì, a patto che si tratti di componenti dello stesso nucleo familiare
- Per quanto tempo possono essere disposte limitazioni e controlli della corrispondenza epistolare ai sensi dell'art. 18-ter, ord. penit.? Per non più di sei mesi, prorogabili per periodi di tre mesi
- Per ragioni del proprio ufficio, la polizia giudiziaria può accedere all'istituto? Sì, con l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria
- Perché il trattamento rieducativo è realizzato nei confronti di condannati e internati? Perché sono considerati colpevoli, quindi vengono riconosciuti aspetti delinquenziali nella personalità da dover essere rieducati
- Possono essere concessi i permessi premio ai detenuti condannati all'ergastolo, ai quali sia stata applicata la recidiva prevista dall'articolo 99, quarto comma, del codice penale? Sì, possono essere concessi dopo l'espiazione di due terzi della pena, e, comunque, di non oltre quindici anni
- Possono essere previste limitazioni alla corrispondenza epistolare dei detenuti secondo il regolamento di esecuzione? Sì, per ragioni di sicurezza, per un periodo non superiore ai sei mesi, prorogabile per periodi non superiori ai tre mesi
- Premesso che, ai sensi dell'art. 18, comma 2 ord. penit, i detenuti e gli internati hanno diritto di conferire con il difensore, fermo quanto previsto dall'art. 104 c.p.p., sin dall'inizio dell'esecuzione della misura o della pena, per quanti giorni, a mente di quest'ultima disposizione, può essere differito il colloquio del difensore con il detenuto che si trovi in stato di arresto, fermo o custodia cautelare per i delitti previsti dall'art. 51, comma 3-bis e 3- quater, sempre che sussistano specifiche esigenze ed eccezionali ragioni di tutela? 5
- Presso ogni consiglio di aiuto sociale è istituito: il comitato per l'occupazione degli assistiti dal consiglio di aiuto sociale
- Presso quale organismo è istituita la cassa per il soccorso e l'assistenza per le vittime del delitto? La direzione generale per gli istituti di prevenzione e di pena
- Presso quale organismo viene, di regola, espletata l'osservazione scientifica della personalità dell'interessato? Istituti dove si eseguono le pene e le misure di sicurezza
- Presupposto alla concessione della misura della semilibertà, secondo l'art. 50 O.P.: quando sono stati compiuti notevoli progressi nel trattamento ed è prognosticabile un graduale reinserimento nella società
- Prima della legge 19 dicembre 2002, n. 277, chi era competente a provvedere sulla riduzione di pena per la liberazione anticipata? il Tribunale di sorveglianza
- Prima della misura di affidamento in prova al servizio sociale, chi svolge la c.d. "inchiesta del servizio sociale" ordinata dal tribunale di sorveglianza? L'UEPE
- Prima delle censure effettuate dalla Consulta (C. cost. 149/2018; 229/2019), fino a quando i condannati per i delitti di cui agli artt. 289 bis e 630 c.p. che avessero cagionato la morte del sequestrato non erano ammessi ad alcuno dei benefici indicati nell'art. 4- bis, comma 1 ord. penit.? non vi erano ammessi prima di aver espiato almeno i due terzi della pena irrogata, o, nel caso dell'ergastolo, almeno ventisei anni
- Prima dell'entrata in vigore del d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 123, entro quale termine l'amministrazione penitenziaria era tenuta a provvedere sulla richiesta di trasferimento del detenuto, secondo il dettato di cui all'art. 42, ord. penit.? Nessuna delle risposte è corretta, in quanto il legislatore non prevedeva un termine
- Privati, istituzioni ed associazioni pubbliche o private volte all'azione rieducativa (ex art. 17 l. 354/1975) possono operare in istituto sotto il controllo di: direttore
- Può essere affidato in prova chi sia stato condannato alla pena dell'arresto? Sì
- Può essere affidato in prova colui che si sia già stato ammesso e si trovi in regime di detenzione domiciliare? Sì
- Può essere concessa la c.d. "detenzione domiciliare generica o sostitutiva dell'affidamento in prova", prevista dall'art. 47-ter, comma 1-bis, ord. penit., ove il reato da scontare sia uno di quelli rientranti nel catalogo di cui all'art. 4-bis, ord. penit.? No, prevedendo la disposizione in esame una preclusione speciale
- Può essere disposta la sospensione dell'ordine d'esecuzione, e quindi richiesta una misura alternativa alla detenzione ex art. 656, comma 6 c.p.p., nei confronti dei maggiorenni condannati per i delitti di cui all'art. 4-bis, ord. penit.? No
- Può essere imposto l'obbligo di fare la doccia a detenuti e internati? Sì, ma per motivi igienico sanitari
- Può vedersi riconoscere il beneficio della liberazione condizionale colui che stia scontando la pena in regime di affidamento in prova? Sì
- Può vedersi riconoscere il beneficio della liberazione condizionale colui che stia scontando la pena in regime di detenzione domiciliare? Sì
- Può vedersi riconoscere il beneficio della liberazione condizionale colui il quale abbia subito nel percorso penitenziario la revoca della liberazione anticipata? Sì