Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento penitenziario
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- Negli atti di stato civile relativi ai matrimoni celebrati all'interno di istituti di pena: devono essere indicati la strada e il numero civico dell'istituto ove il fatto si è verificato, omettendo ogni altro riferimento
- Negli istituti penitenziari l'isolamento continuo: è ammesso quando è prescritto per ragioni sanitarie
- Negli istituti penitenziari per adulti come è stabilito l'orario dei pasti? Con regolamento interno
- Negli istituti penitenziari, visto l'art. 13 del D.P.R. 230/2000, ogni cucina deve servire alla preparazione del vitto per un massimo di quanti individui? Duecento
- Nei casi di assoluta urgenza le perquisizioni straordinarie possono essere effettuate: dalla polizia penitenziaria di propria iniziativa, che dovrà darne immediata comunicazione al direttore dell'istituto
- Nei casi di cui agli artt. 90 e 94 d.P.R. 309/1990, qual è il limite massimo di pena da scontare, anche residua, che legittima la sospensione dell'ordine di esecuzione ex art. 656, comma 5 c.p.p.? 6 anni
- Nei confronti degli imputati, la legge n. 354/75 ritiene sia possibile attuare il regime di sorveglianza particolare? Sì, fin dall'ingresso in istituto
- Nei confronti dei condannati alla reclusione, se superiore a quattro anni e per un delitto diverso da quelli contenuti nell'art. 4-bis, ord. penit., a partire da quale momento possono essere concessi i permessi premio ove sia stata applicata la recidiva prevista dall'art. 99, comma 4 c.p.? Dopo l'espiazione di 1/2 della pena
- Nei confronti dei condannati alla reclusione, se superiore a quattro anni e per un delitto diverso da quelli contenuti nell'art. 4-bis, ord. penit., di regola, a partire da quale momento possono essere concessi i permessi premio? Dopo l'espiazione di almeno 1/4 della pena
- Nei confronti dei condannati all'ergastolo, l'assegnazione al lavoro all'esterno può essere disposta dopo l'espiazione: di almeno dieci anni
- Nei confronti dei condannati e internati, i provvedimenti previsti in materia di limitazioni e controlli della corrispondenza sono adottati con decreto motivato, su richiesta del Pubblico ministero o su proposta del direttore dell'istituto: dal Magistrato di sorveglianza
- Nei confronti dei detenuti per uno dei delitti previsti dall'articolo 51, comma 3- bis e 3-quater del codice di procedura penale o sottoposti al regime previsto dall'articolo 41-bis, il Tribunale o il magistrato di sorveglianza, prima di provvedere in ordine al rinvio dell'esecuzione della pena ai sensi degli articoli 146 o 147 del codice penale con applicazione della detenzione domiciliare, ai sensi del comma 1-ter, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, o alla sua proroga, chiede il parere: del procuratore della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo del distretto ove ha sede il Tribunale che ha emesso la sentenza
- Nei confronti dei detenuti per uno dei delitti previsti dall'articolo 51, comma 3- bis e 3-quater del codice di procedura penale o sottoposti al regime previsto dall'articolo 41-bis, il Tribunale o il Magistrato di sorveglianza, prima di provvedere in ordine al rinvio dell'esecuzione della pena ai sensi degli articoli 146 o 147 del codice penale con applicazione della detenzione domiciliare, ai sensi del comma 1-ter, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, o alla sua proroga, chiede il parere del procuratore della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo del distretto ove ha sede il Tribunale che ha emesso la sentenza. Il parere è reso al Magistrato di sorveglianza e al Tribunale di sorveglianza, nel termine di: due giorni dalla richiesta
- Nei confronti dei sottoposti alla libertà vigilata, ferme restando le disposizioni di cui all'art. 228 c.p., svolge interventi di sostegno e di assistenza al fine del loro reinserimento sociale: il servizio sociale
- Nei confronti delle madri di figli di età inferiore a dieci anni sottoposte alla detenzione domiciliare speciale in caso di allontanamento dal domicilio: è tollerato un ritardo fino alle dodici ore, anche se non giustificato
- Nei confronti di chi sono applicabili le limitazioni e i controlli della corrispondenza di cui all'art. 18-ter, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”? Difensore dell'interessato
- Nei confronti di chi viene predisposta l'osservazione scientifica della personalità secondo l'ordinamento penitenziario? Condannati e internati, secondo l'art. 13 Legge n. 354/75
- Nei confronti di coloro che sono affetti da AIDS conclamata o da grave deficienza immunitaria accertate ai sensi dell'articolo 286-bis, comma 2, del codice di procedura penale e che hanno in corso o intendono intraprendere un programma di cura e assistenza presso le unità operative di malattie infettive ospedaliere ed universitarie o altre unità operative prevalentemente impegnate secondo i piani regionali nell'assistenza ai casi di AIDS, il giudice può non applicare la misura alternativa alla detenzione qualora l'interessato: abbia già fruito di analoga misura e questa sia stata revocata da meno di un anno
- Nei confronti di quale/i soggetto/i non si applica il visto di controllo sulla corrispondenza epistolare intrattenuta con i detenuti e gli internati? Organismi internazionali amministrativi o giudiziari, preposti alla tutela dei diritti dell'uomo
- Nei confronti di quali soggetti, ex art. 146 c.p., il rinvio dell'esecuzione della pena è obbligatorio? Donna incinta
- Nei confronti di quali tra i seguenti soggetti, ex art. 147 c.p., il rinvio dell'esecuzione della pena è soltanto "facoltativo"? Madre di prole di età inferiore ad anni tre, ma non inferiore ad anni uno
- Nel caso di imputati maggiorenni, ma minorenni al momento della violazione della legge penale, quale Tribunale è quello preposto per la pronunciazione della riabilitazione speciale, secondo il diritto penitenziario minorile? Il Tribunale per i Minorenni, se il condannato non ha ancora compiuto 25 anni
- Nel caso di soggetti minorenni, quale misura cautelare può essere applicata alla pena di reclusione non inferiore nel massimo a nove anni? Può essere applicata la custodia cautelare in un istituto penale per minorenni
- Nel caso in cui l'interessato non sia detenuto o internato, a quale autorità appartiene la competenza a conoscere delle materie attribuite alla Magistratura di sorveglianza? Al Tribunale o al Magistrato di sorveglianza che hanno giurisdizione nel luogo in cui l'interessato ha la residenza o il domicilio
- Nel caso in cui non ricorrono i presupposti per l'affidamento in prova al servizio sociale e sempre che tale misura sia idonea ad evitare il pericolo che il condannato commetta altri reati, la detenzione domiciliare può essere applicata per l'espiazione della pena detentiva inflitta in misura non superiore a: due anni
- Nel caso in cui venga concessa la liberazione anticipata, la condanna per delitto non colposo commesso nel corso dell'esecuzione successivamente alla concessione del beneficio ne comporta: la revoca
- Nel caso in cui vi sia la sospensione della dimissione, quando si tratta di condannato o di internato, ne è data immediata comunicazione: al magistrato di sorveglianza e, in ogni caso, al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
- Nel corso del periodo di affidamento in prova, quale tra le seguenti disposizioni non rientra in quanto previsto dall'art. 47, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”? Le prescrizioni, una volta disposte, non possono essere modificate dal Magistrato di sorveglianza
- Nel corso del procedimento di primo grado, la corrispondenza telefonica degli imputati è autorizzata da: autorità giudiziaria procedente
- Nel corso del procedimento di sorveglianza, secondo quanto previsto dall'art. 71-bis, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, i provvedimenti del Tribunale e del Magistrato di sorveglianza non sono emessi: previo parere motivato, avente carattere vincolante, reso dal direttore dell'istituto penitenziario
- Nel corso dell'affidamento in prova al servizio sociale l'UEPE riferisce, ogni tre mesi, l'andamento della misura inviando anche una relazione finale al: magistrato di sorveglianza
- Nel corso dell'affidamento in prova al servizio sociale, chi aiuta l'affidato in prova a superare le difficoltà di adattamento alla vita sociale esterna? L'UEPE
- Nel corso dell'esecuzione dell'affidamento in prova al servizio sociale, secondo l'art. 97 del DPR 30 giugno del 2000 n. 230, è possibile modificare le prescrizioni iniziali? Sì
- Nel corso dell'udienza di trattazione del procedimento di sorveglianza, quale autorità esercita le funzioni di Pubblico ministero avanti al Magistrato di Sorveglianza? Procuratore della Repubblica presso il Tribunale della sede dell'ufficio di sorveglianza
- Nel decidere la proroga del regime di cui all'art. 41-bis, comma 2, quale fattore il legislatore prevede che non possa essere "sufficiente per escludere la capacità di mantenere i collegamenti con l'associazione o dimostrare il venir meno dell'operatività della stessa"? Il mero decorso del tempo
- Nel decidere sull'esito dell'affidamento in prova, in caso di valutazione positiva, cosa potrebbe disporre il giudice che già non consegua ex lege? L'estinzione della pena pecuniaria
- Nel disporre la detenzione domiciliare, il magistrato o il tribunale di sorveglianza possono prescrivere procedure di controllo anche mediante mezzi elettronici o altri strumenti tecnici? Si, purché siano conformi alle caratteristiche funzionali e operative degli apparati di cui le Forze di polizia abbiano l'effettiva disponibilità
- Nel disporre la detenzione domiciliare, il Magistrato o il Tribunale di sorveglianza possono prescrivere: procedure di controllo avvalendosi dell'ausilio di mezzi elettronici o altri strumenti tecnici
- Nel gruppo di osservazione e trattamento che si occupa dell'osservazione della personalità di detenuti e internati, rientra anche la figura del magistrato di sorveglianza, secondo l'art.? No
- Nel procedimento di primo grado, chi autorizza gli imputati alla corrispondenza telefonica? AutoritàÌ€ giudiziaria procedente
- Nel procedimento di reclamo di cui all'art. 35 bis, come può comparire in udienza l'amministrazione interessata? Anche senza difesa tecnica, purché sia rappresentata da un proprio dipendente
- Nel procedimento in materia di liberazione anticipata, a norma dell'art. 69-bis, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, l'interessato, il difensore e il Pubblico ministero possono proporre reclamo avverso l'ordinanza emessa dal Magistrato di sorveglianza nel termine di: dieci giorni dalla comunicazione o notificazione
- Nel procedimento in materia di liberazione anticipata, quali soggetti possono proporre reclamo al Tribunale di sorveglianza competente per territorio, entro dieci giorni dalla comunicazione o notificazione, avverso l'ordinanza emessa dal Magistrato di sorveglianza? L'interessato, il difensore e il Pubblico ministero
- Nel termine di dieci giorni dalla data della deliberazione, l'ordinanza con la quale si conclude il procedimento di sorveglianza è comunicata: al Pubblico ministero, all'interessato e al difensore
- Nel trattamento penitenziario: il trattamento degli imputati deve essere rigorosamente informato al principio della non colpevolezza sino alla condanna definitiva
- Nella cartella personale del detenuto, se esiste, quali dati sono inseriti? Dati giudiziari, biografici, sanitari, oltre che gli sviluppi e i risultati del trattamento praticato
- Nella formulazione legislativa, come deve essere il pregiudizio all'esercizio dei diritti per il reclamo ex art. 35-bis ord. penit.? “grave” e “attuale”
- Nella misura della detenzione domiciliare speciale, cosa prevede l'art. 47 sexies dell'O.P., se la condannata si assenta dal proprio domicilio per non più di dodici ore senza giustificato motivo? Può essere proposta la revoca della misura
- Nella predisposizione del regolamento interno, vi è il dovere di uniformarsi alle direttive impartite, ai sensi dell'art 16, comma 1, ord. penit. e dell'art. 36, comma 1, reg. esec. ord. penit.: dall'Amministrazione penitenziaria
- Nella sua originaria strutturazione, l'affidamento in prova era applicabile prima dell'esecuzione penale e in assenza di un periodo di "osservazione" della personalità inframurario? No
- Nella valutazione del soggetto, su quale principio si fonda il trattamento rieducativo oggi? La revisione del reato
- Nell'ambito del procedimento di cui all'art. 666-678 c.p.p., secondo quanto previsto dall'art. 678, comma 3.2. c.p.p. l'interessato deve essere avvertito della facoltà di partecipare personalmente all'udienza? Sì, a pena di nullità
- Nell'ambito delle traduzioni individuali è vietato l'uso delle manette? Di regola sì, salvo ipotesi di pericolosità o pericolo di fuga del soggetto
- Nelle "traduzioni individuali" è vietato l'uso delle manette ai polsi? Sì, di regola, mentre è obbligatorio quando lo richiedono la pericolosità del soggetto o il pericolo di fuga o circostanze di ambiente che rendono difficile la traduzione
- Nelle sanzioni disciplinari previste dall'ordinamento penitenziario, quale può avere una durata anche di quindici giorni? La sospensione dalle attività in comune
- Nelle sezioni degli istituti penitenziari, i giovani sotto ai 25 anni sono separati dagli adulti? VERO
- Nelle situazioni di necessità e urgenza può essere disposta dall'amministrazione penitenziaria, in via provvisoria, la sorveglianza particolare prima dei pareri scritti? Si, ma i pareri devono essere acquisiti entro dieci giorni dalla data del provvedimento
- Nelle traduzioni collettive l'utilizzo di manette modulari multiple è: sempre obbligatorio
- Nelle traduzioni da un luogo all'altro dei detenuti e degli internati, a norma della l. 354/1975... le manette vengono obbligatoriamente indossate solamente nelle traduzioni collettive
- Nelle traduzioni individuali se vi sono la pericolosità del soggetto o il pericolo di fuga o circostanze di ambiente che rendono difficile la traduzione, l'utilizzo delle manette ai polsi è: obbligatorio
- Nelle udienze innanzi al tribunale di sorveglianza, secondo quanto sancito dall'ordinamento penitenziario, le funzioni di pubblico ministero sono esercitate: dal procuratore generale presso la Corte d'appello dello stesso distretto del tribunale di sorveglianza
- Nell'ipotesi di isolamento diurno nei confronti dei condannati all'ergastolo (indicare l'affermazione corretta): non è preclusa l'ammissione degli stessi alle attività lavorative, nonché di istruzione e formazione diverse dai normali corsi scolastici, ed alle funzioni religiose
- Nell'ipotesi in cui il personale faccia uso della forza fisica verso un detenuto, deve: comunicarlo immediatamente al direttore
- Nell'ipotesi in cui la persona sottoposta a misura alternativa pone in essere comportamenti suscettibili di determinarne la revoca, il Magistrato di sorveglianza può disporre con decreto motivato la provvisoria sospensione della misura alternativa e ordinare l'accompagnamento in istituto del trasgressore. Entro quale termine il provvedimento di sospensione perde efficacia se non interviene la decisione del Tribunale? Trenta giorni dalla ricezione degli atti
- Nell'ordinamento è prevista la presunzione assoluta di adeguatezza della custodia cautelare in carcere in relazione ai di associazione a delinquere di stampo mafioso e di terrorismo
- Nell'ordinamento penale italiano la custodia cautelare in carcere è: un'extrema ratio
- Non considerando gli eventuali ulteriori periodi previsti dal legislatore per la proroga della misura, ai sensi dell'art. 18 ter, comma 1 ord. penit., per quanti mesi al massimo possono essere disposte le limitazioni nella ricezione della stampa nei confronti dei singoli detenuti o internati? 6
- Non considerando i casi di cui agli artt. 4- bis e 41-bis ord. penit. e quanto previsto dall'ordinamento penitenziario minorile, quale è il numero di colloqui mensili di cui usufruiscono i detenuti e gli internati (art. 37, comma 8 d.P.R. 30 giugno 2000, n. 230)? 6
- Non considerando i casi in cui opera un regime dei colloqui peculiare (es: colloqui per i soggetti sottoposti al regime di cui all'art. 41-bis, comma 2 ord. penit.), ai sensi dell'art. 37, comma 1 d.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, quando possono essere autorizzati i colloqui con una persona diversa da un congiunto o un convivente? quando ricorrono ragionevoli motivi
- Non considerando la disciplina prevista per la c.d. "liberazione anticipata speciale", qual è la misura della detrazione che comporta il riconoscimento della liberazione anticipata ex art. 54 ord. penit. all'ergastolano? 45 giorni
- Non considerando la disciplina prevista per la c.d. "liberazione anticipata speciale", qual è la misura della detrazione di pena che comporta il riconoscimento della liberazione anticipata ex art. 54 ord. penit.? 45 giorni
- Non considerando la possibilità che vengano concesse eventuali detrazioni a titolo di liberazione anticipata, qual è l'entità di pena che deve essere necessariamente scontata dall'ergastolano per poter accedere al beneficio della liberazione condizionale? 26
- Non considerando la prassi, ma solo il disposto dell'art. 7, comma 2 ord. penit., come dovrebbe essere l'abito dei ristretti? Di tessuto a tinta unita e di foggia decorosa
- Non considerando le eventuali detrazioni a titolo di liberazione anticipata, dopo quanti anni può essere ammesso alla semilibertà l'ergastolano? 20 anni
- Non considerando le peculiarità del rapporto tra detenuto e difensore, di quanti colloqui mensili possono usufruire i detenuti sottoposti al regime di cui all'art. 41 bis, comma 2 ord. penit.? 1
- Non considerando le peculiarità del rapporto tra detenuto e difensore, quale delle seguenti affermazioni relative ai colloqui dei detenuti sottoposti al regime di cui all'art. 41 bis, comma 2 ord. penit. è falsa? Sono vietati i colloqui con persone diverse dai familiari non conviventi
- Non considerando le peculiarità del rapporto tra detenuto e difensore, quale delle seguenti affermazioni relative ai colloqui dei detenuti sottoposti al regime di cui all'art. 41 bis, comma 2 ord. penit. è falsa? I colloqui vengono sottoposti a controllo auditivo ed a registrazione, anche senza previa autorizzazione dell'autorità giudiziaria competente
- Non considerando quanto previsto per i detenuti che abbiano commesso un reato rientrante nel catalogo di cui all'art. 4-bis, ord. penit., ai sensi dell'art. 39, comma 7 d.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, quando possono essere registrate e ascoltate le conversazioni telefoniche effettuate da un detenuto? Se lo dispone l'autorità giudiziaria competente
- Non considerando quanto previsto per l'affidamento in prova, il giudizio sul comportamento del reo volto alla concessione della liberazione anticipata deve aver riguardo a quale arco temporale? Il singolo semestre (c.d. "criterio frazionato")