Elenco in ordine alfabetico delle domande di Ordinamento penitenziario
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- La c.d. "terapia in carcere" va intesa come: in generale, l'assunzione di farmaci e/o psicofarmaci
- La Cassa delle ammende, in riferimento all'art. 129 del D.P.R. 230/2000, è un ente dotato di personalità giuridica di diritto pubblico? Sì, ai sensi dell'art. 4 della l. 547/1932
- La cassa per il soccorso e l'assistenza per le vittime del delitto: è presieduta dal Magistrato di sorveglianza territorialmente competente
- La cauzione di buona condotta, prevista all'art. 237 c.p., consiste nel deposito di una somma non inferiore a 103,00€, né superiore a 2065,00€ presso la: cassa delle ammende
- La cauzione di buona condotta, quale misura di sicurezza, ha una durata che: non può essere inferiore a un anno, né superiore a cinque anni
- La colonia agricola è: un istituto per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive
- La colonia agricola, ai sensi della l. 354/1975, è... un istituto per l'esecuzione di una misura di sicurezza detentiva
- La commissione didattica adibita all'istruzione negli istituti penitenziari, secondo l'art. 41 R.E., è costituita da: direttore dell'istituto, responsabile area trattamentale e insegnanti
- La commissione didattica, costituita in ciascun istituto ai sensi dell'art. 41 del DPR n. 230/2000, è chiamata a formulare: un progetto annuale o pluriennale di istruzione
- La competenza sui reclami degli internati concernenti l'osservazione delle norme sulle mercedi, ai sensi della l. 354/1975, spetta... al magistrato di sorveglianza
- La composizione dei collegi giudicanti è annualmente determinata secondo quanto previsto: dalle norme sull'ordinamento giudiziario
- La concessione dei permessi premio è ammessa, dopo l'espiazione di dieci anni della pena detentiva, nei confronti: dei condannati all'ergastolo
- La concessione della liberazione condizionale è subordinata all'adempimento delle obbligazioni civili derivanti dal reato? Si, salvo che il condannato dimostri di trovarsi nell'impossibilità di adempierle
- La concessione della liberazione condizionale, comporta: la sottoposizione obbligatoria al regime di libertà vigilata
- La condanna del soggetto in regime di detenzione domiciliare per il reato di evasione di cui all'art. 385 c.p. comporta: la revoca del beneficio
- La condannata, l'imputata o l'internata madre di un bambino di età inferiore a dieci anni, anche se con lei non convivente, o di figlio affetto da handicap in situazione di gravità, ovvero il padre condannato, imputato o internato, qualora la madre sia deceduta o assolutamente impossibilitata a dare assistenza alla prole, sono autorizzati ad assistere il figlio durante le visite specialistiche in seguito al provvedimento rilasciato dal giudice competente: non oltre le ventiquattro ore precedenti alla data della visita
- La confisca è una misura disciplinata dal: codice penale
- La confisca è: l'espropriazione a favore dello Stato di cose che servirono a commettere il reato o che ne sono il prodotto o il profitto
- La corrispondenza epistolare dei detenuti e degli internati indirizzata ad organismi internazionali amministrativi o giudiziari, preposti alla tutela dei diritti dell'uomo, di cui fa parte l'Italia... ...non può essere sottoposta a visto di controllo
- La corrispondenza epistolare dei detenuti e degli internati indirizzata ad organismi internazionali amministrativi o giudiziari, preposti alla tutela dei diritti dell'uomo, di cui l'Italia fa parte: non può essere sottoposta a visto di controllo
- La corrispondenza telefonica, all'interno dell'istituto penitenziario, è effettuata: a spese dell'interessato, anche con l'utilizzo di schede prepagate
- La cura e l'assistenza dei bambini appartenenti alle madri detenute, fermo restando quanto previsto dalla l. 354/1975... è affidata ad appositi asili nido
- La custodia cautelare in carcere non può essere disposta, salvo la sussistenza di esigenze cautelari di eccezionale rilevanza, nel caso in cui l'imputato sia persona affetta da AIDS conclamata o da grave deficienza immunitaria? Vero
- La custodia cautelare in carcere rientra tra le misure coercitive: custodiali
- La decisione del giudice di applicare o meno la misura cautelare è contenuta in un provvedimento che ha la forma di: un'ordinanza
- La Decisione quadro 2008/909/GAI del Consiglio dell'Unione Europea: è relativa all'applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sentenze penali che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale, ai fini della loro esecuzione nell'Unione europea
- La Decisione quadro 2008/909/GAI del Consiglio dell'Unione Europea: è stata attuata in Italia mediante il D.Lgs. 161/2010
- La decisione sull'istanza di remissione del debito viene presa con ordinanza, che viene notificata all'interessato e comunicata al: pubblico ministero
- La decisione, dopo l'udienza nel procedimento di sorveglianza, è adottata con: ordinanza motivata
- La denuncia per il delitto di evasione di cui all'art. 385 c.p. può comportare un pregiudizio in termini di sospensione e revoca del regime di semilibertà? Si, la sospensione del beneficio
- La denuncia per il delitto di evasione, nei confronti del regime di semilibertà, causa: la sospensione del beneficio e la condanna del detenuto ne importa la revoca
- La detenzione domiciliare è stata introdotto dalla legge n. 663 del: 1986
- La detenzione domiciliare è una: misura alternativa alla detenzione
- La dimissione dei condannati che hanno espiato la pena ha luogo: nel giorno indicato nel provvedimento e, quando possibile, nelle ore antimeridiane
- La dimissione dei detenuti e degli internati è eseguita senza indugio: dalla direzione dell'istituto penitenziario
- La dimissione dei detenuti e degli internati si attua su ordine scritto: della competente autorità giudiziaria
- La direzione cura che il detenuto o l'internato all'atto del suo ingresso dalla libertà sia sottoposto a perquisizione personale, al rilievo delle impronte digitali e messo in grado di esercitare la facoltà prevista dal primo comma dell'articolo 29 della L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, con le modalità di cui all'articolo 62, d.p.r. del 30 giugno 2000, n. 230. Entro quale periodo il soggetto interessato viene sottoposto a visita medica? Entro il giorno successivo all'ingresso nell'istituto
- La domanda di riparazione per il soggetto che abbia scontato un'ingiusta detenzione dev'essere proposta: alla Corte d'appello
- La durata del permesso premio per i minori di età, per ogni anno di espiazione della pena, è di: sessanta giorni
- La durata del permesso premio, per ciascun anno di espiazione della pena, è di: quarantacinque giorni
- La durata della misura cautelare di cui all'art. 78, reg. esec. ord. penit. ("Provvedimenti disciplinari in via cautelare") non può comunque eccedere: 10 giorni
- La durata minima del riformatorio giudiziario è di: un anno
- La fase esecutiva della sentenza irrevocabile è curata d'ufficio dal: pubblico ministero presso il giudice competente
- La figura dell'educatore è presente all'interno degli istituti per adulti? Sì, ed è presente anche all'interno degli istituti per minori
- La figura dell'esperto in psicologia, servizio sociale, pedagogia, psichiatria e criminologia clinica è prevista: dall'art. 80 O.P.
- La figura dello psicologo in carcere è: un esperto esterno del quale può avvalersi l'Amministrazione penitenziaria
- La funzione preminente nella gestione dell'affidamento in prova al servizio sociale è svolta: dall'UEPE
- La fusione di più consigli di aiuto sociale in un unico ente, è disposta con: decreto del PDR
- La gerarchia delle fonti all'interno dell'ordinamento italiano è: costituzione e leggi costituzionali, fonti primarie, fonti secondarie e consuetudini
- La legge 354/1975 prevede la possibilità per i detenuti ed internati di essere ammessi ai congiunti e altre persone
- La legge 354/75 prevede che all'interno degli istituti penitenziari vengano organizzati corsi di istruzione e formazione? Sì
- La legge attribuisce all'interessato il diritto di proporre reclamo avverso il provvedimento con il quale è disposta la proroga del regime speciale di cui all'art. 41- bis, comma 2 ord. penit.? Sì
- La legge attribuisce all'interessato il diritto di proporre reclamo avverso il provvedimento con il quale è disposta l'applicazione del regime speciale di cui all'art. 41- bis, comma 2 ord. penit.? Sì
- La legge che disciplina l'ordinamento penitenziario, se sussiste, è: la legge n. 354 del 1975
- La legge n. 354 del 1975: disciplina l'ordinamento penitenziario e l'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà
- La legge n.354 del 1975 comprende: 91 articoli
- La legge sull'ordinamento penitenziario è la legge n: 354/1975
- La legge sull'ordinamento penitenziario prevede centri di osservazione dei detenuti e internati? Sì
- La legge sull'ordinamento penitenziario prevede istituti per infermi o minorati? Sì, precisamente l'art. 65 della legge suddetta
- La legittimazione alla proposizione delle misure alternative alla detenzione e remissione del debito possono essere richieste: dal condannato, dall'internato, dai loro prossimi congiunti, dal difensore oppure dal gruppo di osservazione e trattamento
- La libertà controllata comporta: il divieto di allontanarsi dal comune di residenza, salvo autorizzazione concessa per motivi di lavoro, salute, famiglia o studio
- La libertà personale è sancita all'art. 32: della Costituzione
- La libertà vigilata non può avere una durata inferiore a: un anno
- La libertà vigilata può essere applicata nei confronti dei minorenni? Si, con modalità esecutive specifiche: mediante prescrizioni inerenti alle attività di studio o di lavoro oppure altre attività utili per il minorenne
- La madre con prole di età inferiore a 10 anni condannata all'ergastolo quanti anni di pena deve scontare per poter essere ammessa alla detenzione domiciliare ex art. 47 quinquies ord. penit.? Almeno 15
- La madre con prole di età non superiore ad anni 10 condannata all'ergastolo, ex art. 47 quinquies ord. penit., dove può scontare il periodo di pena che deve espiare ai sensi del comma 1 dello stesso articolo come di condizione per accedere alla detenzione domiciliare "speciale"? Presso gli I.C.A.M.
- La magistratura di sorveglianza è composta da: l'ufficio di sorveglianza e il tribunale di sorveglianza
- La magistratura di sorveglianza prevede: un organo monocratico e un organo collegiale
- La magistratura di sorveglianza si compone di: due organi giurisdizionali
- La mancata presentazione nei termini al centro di servizio sociale per adulti indicato nel provvedimento di ammissione alla prova: comporta la revoca del beneficio da parte del tribunale di sorveglianza salvo non ci siano fondate ragioni per il ritardo
- La misura cautelare più incisiva è rappresentata: dalla custodia cautelare in carcere
- La misura del divieto di frequentare osterie e pubblici spacci di bevande alcoliche ha una durata minima di: un anno
- La misura dell'affidamento in prova al servizio sociale del condannato è revocata da: Tribunale di sorveglianza
- La morte del reo costituisce: una causa comune di estinzione del reato e della pena
- La nomina per i ruoli organici del personale di servizio sociale e degli educatori è effettuata, nei limiti dei posti disponibili, previo parere favorevole: del consiglio di amministrazione
- La nozione di detenuti comprende: tutti coloro che si trovano in carcere o in stato di custodia cautelare o in stato di esecuzione penale
- La parte di pena detratta per la liberazione anticipata (ordinaria) di cui all'art. 54, ord. penit., si considera scontata agli effetti del computo di pena che occorre aver espiato per essere ammessi al beneficio del permesso premio? Sì
- La parte di pena detratta per la liberazione anticipata (ordinaria) di cui all'art. 54, ord. penit., si considera scontata agli effetti del computo di pena che occorre aver espiato per essere ammessi alla semilibertà? Sì
- La parte di pena detratta per la liberazione anticipata (ordinaria) di cui all'art. 54, ord. penit., si considera scontata agli effetti del computo di pena che occorre aver espiato per essere ammessi alla liberazione condizionale? Sì
- La parte di pena detratta per la liberazione anticipata si considera scontata ai fini della concessione dei permessi premio? Sì
- La parte di pena detratta per la liberazione anticipata si considera scontata ai fini della concessione della liberazione condizionale? Sì
- La parte di pena detratta per la liberazione anticipata si considera scontata ai fini della concessione della semilibertà? Sì
- La pena della reclusione non superiore a quattro anni, anche se costituente parte residua di maggior pena, nonché la pena dell'arresto, possono essere espiate nella propria abitazione o in altro luogo di privata dimora ovvero in luogo pubblico di cura, assistenza o accoglienza ovvero, in ipotesi particolari, in case famiglia protette, quando trattasi di: donna incinta o madre di prole di età inferiore ad anni dieci con lei convivente
- La pena della reclusione per qualunque reato, ad eccezione di quelli previsti dal libro II, titolo XII, capo III, sezione I, e dagli articoli 609-bis, 609-quater e 609- octies del codice penale, dall'articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale e dall'articolo 4-bis, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, può essere espiata nella propria abitazione o in altro luogo pubblico di cura, assistenza ed accoglienza, quando trattasi di persona che, al momento dell'inizio dell'esecuzione della pena, o dopo l'inizio della stessa: abbia compiuto i settanta anni di età purché non sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza né sia stato mai condannato con l'aggravante di cui all'articolo 99 del codice penale
- La pena pecuniaria può rappresentare una pena sostitutiva? Sì, quando commutata
- La permanenza all'aperto, per giustificati motivi, può essere ridotta fino a due ore al giorno con provvedimento del: direttore dell'istituto
- La perquisizione personale, viste le disposizioni contenute nella legge sull'ordinamento penitenziario, deve essere effettuata nel pieno rispetto... della personalità
- La persona minore di anni 21 può essere ammessa ad espiare la pena in detenzione domiciliare umanitaria (art. 47 ter, comma 1 ord. penit.)? Sì, per comprovate esigenze di salute, studio, lavoro e famiglia, purché la pena da scontare, anche residua, non sia superiore a quattro anni
- La persona offesa dal reato è: il soggetto titolare dei beni-interessi giuridici tutelati dalla legge e lesi dal reato
- La polizia penitenziaria contribuisce all'osservazione dei detenuti e degli internati? Sì, sempre
- La proposta del programma di trattamento per i detenuti condannati deve essere approvata: con decreto, dal magistrato di sorveglianza
- La punibilità è: la possibilità giuridica di irrogare la sanzione penalmente prevista
- La qualità e quantità del vitto giornaliero all'interno dell'istituto è determinata secondo: le tabelle ministeriali
- La relazione di sintesi del personale che si occupa dell'osservazione e del trattamento rieducativo di condannati e internati, contiene anche: un'eventuale proposta di evoluzione del percorso detentivo del detenuto
- La relazione di sintesi, oltre agli esiti dell'osservazione sul condannato, deve contenere anche: una proposta di programma di trattamento
- La remissione del debito, disciplinata nell'art. 6 T.U. 115/2002, è concessa a due condizioni, che sono: disagiate condizioni economiche e regolare condotta
- La remunerazione dovuta agli internati e agli imputati non è soggetta a pignoramento o a sequestro, salvo che: per le obbligazioni derivanti da alimenti
- La remunerazione per ciascuna categoria di detenuti e internati che lavorano alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria è stabilita, in relazione alla quantità e qualità del lavoro prestato, in misura pari: ai due terzi del trattamento economico previsto dai contratti collettivi
- La remunerazione per internati e imputati è soggetta a pignoramento o sequestro? No, ad eccezione delle obbligazioni derivanti da alimenti
- La responsabilità delle attività di osservazione su detenuti ed internati è: del direttore
- La responsabilità dell'organizzazione, del funzionamento, dell'ordine e della sicurezza dell'istituto compete al: direttore dell'istituto
- La revoca anticipata delle misure di sicurezza è compito di: magistrato di sorveglianza
- La revoca della dichiarazione di delinquenza abituale, professionale o per tendenza del soggetto, rientra tra i compiti: di tipo giurisdizionale del magistrato di sorveglianza
- La revoca della misura alternativa della detenzione domiciliare speciale può essere proposta qualora l'interessata rimanga assente dal proprio domicilio, senza giustificato motivo: per non più di dodici ore
- La riduzione della permanenza all'aperto dei detenuti e degli internati a non meno di un'ora al giorno è disposta, nei casi e con le modalità previsti dalla legge dal: direttore dell'istituto penitenziario, con provvedimento motivato
- La salma di un detenuto defunto è messa a disposizione dei congiunti secondo le norme previste dall'ordinamento penitenziario? Sì, immediatamente
- La sanzione del richiamo è deliberata dal consiglio di disciplina? No, assolutamente
- La sanzione della esclusione dalle attività in comune, prevista dall'art. 39, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, non può essere eseguita senza la certificazione scritta: del sanitario
- La sanzione della sospensione dalle attività in comune può avere una durata di quindici giorni? Sì, certo
- La sanzione disciplinare a detenuti e internati, quando assegnata, comporta: la mancata concessione dello sconto di pena per la buona condotta
- La scarcerazione degli imputati e dei condannati viene eseguita dall'autorità carceraria, sempre su ordine scritto: dell'autorità giudiziaria
- La scelta di collocare il soggetto in una colonia agricola o in una casa di lavoro deve essere fatta: dal giudice che la applica o dal magistrato di sorveglianza nel corso dell'esecuzione
- La selezione dei detenuti e degli internati da destinare al c.d. circuito alta sicurezza (A.S.) può avvenire sulla base: del titolo detentivo e di altri elementi valutativi
- La somma dovuta a titolo di risarcimento, a causa di danni arrecati a beni dell'Amministrazione o di terzi, viene prelevata: dal peculio disponibile
- La sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio (art. 289 cpp) comporta: l'interdizione temporanea dell'imputato nell'esercizio totale o parziale delle attività inerenti a detto servizio o ufficio
- La sospensione del procedimento penale con messa alla prova comporta: l'estinzione del reato, se portata a termine con esito positivo
- La sottoposizione alla libertà vigilata può essere: obbligatoria o facoltativa
- La struttura di secondo livello offre la possibilità di dare una valenza riabilitativa al periodo detentivo, scegliendo di scontare la pena in un luogo in cui il tema della tossicodipendenza venga affrontato con il supporto di un'équipe di professionisti con cui elaborare un progetto di reinserimento sociale. Questa struttura è destinata ai soggetti: tossicodipendenti
- L'acronimo D.D.A. sta per: direzione distrettuale antimafia
- L'acronimo G.I.P. sta per: giudice per le indagini preliminari
- L'acronimo G.O.M. indica: gruppo operativo mobile
- L'acronimo G.O.T. sta per: gruppo osservazione e trattamento
- L'acronimo P.G. sta per: polizia giudiziaria
- L'acronimo P.M. sta per: pubblico ministero
- L'acronimo R.E.M.S. significa: residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza
- L'affidamento in casi particolari ha inizio dal momento in cui il condannato sottoscrive il verbale di determinazione delle prescrizioni, con l'impegno a rispettarle, davanti al: direttore del centro di servizi sociali per adulti
- L'affidamento in casi particolari viene concesso con provvedimento di ordinanza dal: tribunale di sorveglianza del luogo in cui ha sede il PM competente dell'esecuzione
- L'affidamento in prova al servizio sociale è, secondo l'ordinamento penitenziario: una misura alternativa alla detenzione, come previsto dall'art. 47 della legge n. 354/1975
- L'affidamento in prova al servizio sociale consiste nell'affidamento del detenuto al servizio sociale medesimo fuori dall'istituto di pena per: un periodo uguale a quello della pena da scontare
- L'affidamento in prova al servizio sociale ha una durata: equivalente alla durata della pena da scontare
- L'affidamento in prova al servizio sociale in casi particolari, come di soggetto condannato alcoldipendente o tossicodipendente, per quante volte può essere concesso? Non più di due
- L'affidamento in prova al servizio sociale può essere convertito in detenzione domiciliare? Si, su decisione del tribunale
- L'affidamento in prova al servizio sociale può essere disposto senza procedere all'osservazione in istituto quando: il condannato dopo la commissione del reato ha serbato un comportamento tale da consentire un giudizio positivo sul fatto che la misura contribuisca alla sua rieducazione e sul fatto che si asterrà dal commettere altri reati
- L'affidamento in prova al servizio sociale viene concesso con provvedimento di: ordinanza
- L'affidamento in prova al servizio sociale, ai sensi dell'art. 47, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, non può essere disposto: più di 2 volte
- L'affidamento in prova al servizio sociale: comporta una relazione di tipo collaborativo con il servizio sociale
- L'affidamento in prova di cui all'art. 47 quater ord. penit., destinato al soggetto affetto da AIDS o da grave deficienza immunitaria, può essere concesso all'internato? Sì, come previsto dal legislatore
- L'affidamento in prova in casi particolari non può essere concesso alla stessa persona: per più di due volte
- L'affidamento in prova in casi particolari, ai sensi dell'art. 94 D.P.R. 309/90, è rivolta ai: tossicodipendenti e agli alcoldipendenti
- L'affidamento in prova in favore dei soggetti immunodepressi o affetti da AIDS è concedibile anche agli internati? Sì, certo
- L'alimentazione dei detenuti e internati si fonda su: apposite tabelle approvate con decreto ministeriale
- L'amministrazione penitenziaria fornisce ai detenuti disagiati l'occorrente per effettuare la corrispondenza epistolare: gratuitamente
- L'amministrazione penitenziaria può avvalersi per lo svolgimento delle attività di osservazione e di trattamento, di personale incaricato giornaliero, entro limiti numerici da concordare annualmente: con il Ministero del tesoro
- L'amministrazione penitenziaria rientra tra le attribuzioni di quale Ministero? Ministero della giustizia
- L'appartenente al Corpo di polizia penitenziaria può ottenere di essere ristretto negli stabilimenti penali militari? Sì, per qualsiasi reato, tanto in esecuzione di misura cautelare che di sentenza di condanna
- L'approvazione ultima sulla concessione del lavoro all'esterno al detenuto è deliberata: dal magistrato di sorveglianza
- L'area aperta, all'interno dell'istituto penitenziario, è adibita a: alle ore d'aria permesse, al passeggio ed anche alle attività sportive
- L'arresto ex art. 17 c.p. è: una pena
- L'art. 1 del regolamento di esecuzione DPR n. 230/2000, statuisce quanto segue: il trattamento rieducativo è diretto a promuovere altresì una modificazione delle relazioni familiari e sociali disfunzionali
- L'art. 1 delle norme sull'ordinamento penitenziario, fondamentale, statuisce che: il trattamento penitenziario deve essere conforme ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona
- L'art. 11, comma 12, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, prevede che “i detenuti e gli internati, possono richiedere di essere visitati a proprie spese da un esercente di una professione sanitaria di loro fiducia”. Quale soggetto rilascia la relativa autorizzazione per gli imputati? Autorità giudiziaria procedente
- L'art. 111 Costituzione garantisce il diritto a: un giusto processo, di ragionevole durata, regolato dalla legge, nel contraddittorio delle parti, in condizioni di parità e davanti a un giudice terzo e imparziale
- L'art. 13 bis della legge 354/1975 prevede la possibilità: di sottoporsi ad un trattamento psicologico con finalità di recupero e di sostegno per i condannati di reati sessuali in danno di minorenni
- L'art. 13 della legge 354/1975 sancisce: l'individualizzazione del trattamento
- L'art. 14, ord. penit. non assicura la separazione in istituto: nessuna delle altre risposte è corretta, perché ognuna di esse rappresenta un caso in cui è assicurata la separazione
- L'art. 14-quater, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, prevede che “il regime di sorveglianza particolare comporta le restrizioni strettamente necessarie per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza, all'esercizio dei diritti dei detenuti e degli internati e alle regole di trattamento previste dall'ordinamento penitenziario”. In ogni caso, le predette restrizioni non possono riguardare: i colloqui con gli altri detenuti, purché non internati
- L'art. 17 della legge 354/1975, prevede: la partecipazione della comunità esterna all'azione rieducativa
- L'art. 19 l. 354/1975 disciplina: l'istruzione
- L'art. 19, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, prevede che “negli istituti penitenziari la formazione culturale e professionale, è curata mediante l'organizzazione dei corsi della scuola d'obbligo e di corsi di addestramento professionale, secondo gli orientamenti vigenti e con l'ausilio di metodi adeguati alla condizione dei soggetti”. Nello specifico, il comma 2 dispone come sia dedicata particolare cura alla formazione culturale e professionale dei: detenuti di età inferiore ai venticinque anni
- L'art. 2, ord. penit., fa distinzioni tra i detenuti circa la quota di rimborso spese? No
- L'art. 20, ord. penit. riconosce alle direzioni degli istituti penitenziari la possibilità di rendere servizi attraverso l'impiego di prestazioni lavorative dei detenuti? Sì
- L'art. 20, ord. penit. riconosce alle direzioni degli istituti penitenziari la possibilità di vendere i prodotti delle lavorazioni penitenziarie? Sì
- L'art. 21 della legge 354/1975 prevede: il lavoro all'esterno
- L'art. 28 della legge sull'ordinamento penitenziario, riconosce la fondamentale importanza del: mantenimento e consolidamento dei rapporti dei detenuti e internati con la famiglia e i figli
- L'art. 35-bis, comma 5, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, prevede che, in caso di mancata esecuzione del provvedimento non più soggetto ad impugnazione, l'interessato o il suo difensore munito di procura speciale possono richiedere l'ottemperanza al Magistrato di sorveglianza che ha emesso il provvedimento. Cosa dichiara il Magistrato di sorveglianza, nel caso in cui accolga la richiesta? La nullità degli eventuali atti in violazione o elusione del provvedimento rimasto ineseguito
- L'art. 385 c.p. disciplina il reato di: evasione
- L'art. 4 bis O.P. prevede: il divieto di concedere benefici e l'accertamento della pericolosità sociale dei condannati per determinati delitti
- L'art. 4, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, nello stabilire l'esercizio dei diritti dei detenuti e degli internati, dispone, in particolare, che gli interessati esercitino personalmente i diritti loro derivanti dalla presente legge anche se si trovano in stato: di interdizione legale
- L'art. 41-bis, comma 2 precisa che l'adozione del provvedimento di sottoposizione al regime differenziato può essere adottato anche su richiesta di un'autorità. Quale? Ministro dell'Interno
- L'art. 47 della l. 354/1975, prevede quale misura alternativa alla detenzione? Affidamento in prova ai servizi sociali
- L'art. 47-ter, comma 4, ord. penit., per il contenuto della misura della detenzione domiciliare, rinvia alla disciplina relativa: agli arresti domiciliari (art. 284 c.p.p.)
- L'art. 4-bis ord. penit., nella sua originaria formulazione, per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p., a cosa condizionava la concessione dei benefici penitenziari indicati nello stesso articolo 4-bis ord. penit.? All'acquisizione di elementi tali da escludere l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata o eversiva
- L'art. 50 della legge 354/75, afferma che l'internato può essere ammesso al regime di semilibertà: in ogni tempo
- L'art. 50 della legge n. 354 del 1975, prevede che possono essere espiate in regime di semilibertà: la pena dell'arresto e la pena della reclusione non superiore a sei mesi, se il condannato non è affidato in prova al servizio sociale; in alternativa, dopo l'espiazione di almeno metà della pena
- L'art. 6 reg. esec. ord. penit., per le finestre delle camere, quando consente l'utilizzo di schermature che limitano il passaggio diretto di luce e aria naturali? In casi eccezionali e per dimostrate ragioni di sicurezza
- L'art. 7 O.P., prevede che a ciascun soggetto recluso in istituto penitenziario: siano forniti biancheria, vestiario e corredo per il soddisfacimento delle normali esigenze di vita
- L'art. 73 O.P. prevede che la Cassa per il soccorso e l'assistenza alle vittime del delitto sia amministrata da un consiglio composto: dal direttore generale per gli istituti di prevenzione e pena in qualità di presidente; da un rappresentante del Ministero del tesoro; da un rappresentante del Ministero dell'Interno
- L'art. 77, L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, prevede che il comitato per l'occupazione degli assistiti dal consiglio di aiuto sociale delibera con la presenza di almeno: cinque componenti
- L'art. 78 O.P., prevede la possibile frequentazione degli istituti penitenziari da parte di: assistenti volontari, idonei all'assistenza e all'educazione di detenuti e internati
- L'art. 81 D.P.R. 230/2000, al comma 8, afferma "Il provvedimento definitivo con cui viene deliberata la sanzione disciplinare al detenuto o internato in caso di infrazione è tempestivamente comunicato dalla direzione, oltre al detenuto, al.....": magistrato di sorveglianza
- L'art. 81 O.P. sancisce le attribuzioni degli assistenti sociali, ovvero tra cui: compiti di vigilanza e di assistenza nei confronti di soggetti sottoposti a misure alternative alla detenzione; compiti di sostegno e assistenza nei confronti di sottoposti alla libertà vigilata; assistenza ai dimessi
- L'assistente sociale assegnato a ciascun beneficiario all'interno del regime di affidamento in prova al servizio sociale è determinato da: direttore dell'UEPE
- L'assistente volontario viene nominato dal: Ministero della giustizia
- L'attività di vigilanza e di assistenza sui semiliberi è effettuata principalmente: dall'U.E.P.E. (Ufficio Esecuzione Penale Esterna)
- L'atto di stato civile relativo al matrimonio contratto in istituto penitenziario indica: l'indirizzo dell'istituto
- L'attuale normativa prevede un margine di apprezzamento nella determinazione della durata del provvedimento applicativo del regime di cui all'art. 41 bis, comma 2 ord. penit.? No, la durata è predeterminata
- L'autorità giudiziaria indicata, adita nel disporre la sottoposizione della corrispondenza a visto di controllo, se non ritiene di provvedere direttamente, può delegare il controllo: al direttore dell'istituto penitenziario
- L'autorizzazione all'opera degli assistenti volontari nella rieducazione dei detenuti, secondo il regolamento di esecuzione, ha durata: annuale
- L'autorizzazione dei colloqui investigativi per i condannati, imputati e internati viene concessa dal: Ministero della giustizia
- L'autorizzazione dei colloqui investigativi per le persone sottoposte alle indagini viene concessa dal: pubblico ministero
- Le attività di osservazione della personalità del detenuto o dell'internato avvengono, ex art. 28 del D.P.R. 230/2000 ss.mm.ii., sotto la responsabilità di quale soggetto? Direttore dell'istituto penitenziario, il quale si occupa, inoltre, di coordinarle
- Le case circondariali assicurano la custodia degli imputati a disposizione di ogni: autorità giudiziaria
- Le case circondariali, secondo l'art. 60 O.P., rientrano negli: istituti di custodia preventiva
- Le case di cura e custodia sono: istituti per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive
- Le case di reclusione, secondo l'art. 61 O.P., rientrano nell'ambito di: istituti per l'esecuzione delle pene
- Le colonie agricole rientrano tra: gli istituti per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive
- Le condannate e le internate possono essere ammesse alla cura e all'assistenza all'esterno dei figli di età: non superiore a dieci anni
- Le decisioni del Tribunale di sorveglianza possono essere impugnate? Si, mediante il ricorso in Cassazione
- Le decisioni del Tribunale di sorveglianza sono emesse con: ordinanza
- Le decisioni del Tribunale di sorveglianza sono emesse con: ordinanza in camera di consiglio
- Le decisioni del Tribunale di sorveglianza sono emesse in: camera di consiglio
- Le decisioni del Tribunale di sorveglianza vengono adottate attraverso: ordinanze in camera di consiglio
- Le denominazioni "sezione di sorveglianza" e "giudice di sorveglianza" di cui alle leggi vigenti sono rispettivamente sostituite dalle seguenti: Tribunale di sorveglianza e Magistrato di sorveglianza
- Le detenute donne possono permanere all'interno degli stessi istituti di detenuti uomini? Sì, purché all'interno di sezioni apposite separate
- Le detenute madri condannate all'ergastolo possono essere ammesse alla detenzione domiciliare speciale per la cura di figli di età non superiore ai dieci anni, secondo la legge 354/1975? Sì, purché abbiano espiato almeno quindici anni di pena
- Le detenute madri di prole di età non superiore ai dieci anni, possono essere ammesse ad espiare la pena nella propria abitazione secondo la legge 354/75? Sì, al fine di provvedere alla cura e all'assistenza dei figli, dopo l'espiazione di almeno un terzo della pena, se non sussiste una pericolosità sociale e vi è la possibilità di ripristinare la convivenza con essi
- Le dimissioni dei detenuti e degli internati sono eseguite senza indugio dalla direzione dell'istituto in base all'ordine scritto emesso: dall'autorità giurisdizionale o di pubblica sicurezza competente
- Le direzioni degli istituti penitenziari possono vendere prodotti delle lavorazioni penitenziarie? Sì, in deroga alle norme di contabilità generale dello Stato e di quelle di contabilità speciale e previa autorizzazione del Ministro della giustizia
- Le disposizioni concernenti la formazione delle rappresentanze previste dagli articoli 9, 12, 20 e 27 della L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, si applicano anche agli infermi o seminfermi di mente. Tuttavia, se fra i sorteggiati vi siano individui che, a giudizio del sanitario per le loro condizioni psichiche non sono in grado di svolgere il compito, qual è l'autorità preordinata a disporne l'esclusione? Il Magistrato di sorveglianza
- Le disposizioni contenute all'interno dell'art. 1 del D.P.R. 230/2000 e ss.mm.ii. che fanno riferimento all'imputato si estendono, in quanto compatibili... alla persona sottoposta alle indagini
- Le ex "sezioni di sorveglianza" oggi sono denominate: tribunale di sorveglianza
- Le funzioni di P.M. davanti al Tribunale di sorveglianza sono esercitate: dal Procuratore generale presso la Corte d'Appello
- Le funzioni di P.M. sono esercitate davanti al magistrato di sorveglianza dal: procuratore della repubblica presso il tribunale della sede dell'ufficio di sorveglianza
- Le funzioni di P.M. sono esercitate davanti al tribunale di sorveglianza dal: procuratore generale presso la corte d'Appello
- Le gestanti e le madri con bambini sono assistite da specialisti in ostetricia e ginecologia incaricati o professionisti esterni: vero
- Le indicazioni e prescrizioni contenute nel verbale di affidamento in prova al servizio sociale, possono essere modificate? Sì, certo
- Le istanze di grazia dei detenuti, sono soggette a parere motivato di: magistrato di sorveglianza
- Le limitazioni della corrispondenza epistolare sono adottate con: decreto motivato
- Le madri detenute possono tenere i figli con sé in istituto fino all'età di: 3 anni
- Le misure alternative alla detenzione possono essere concesse ai detenuti e internati per delitti tra cui quelli commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico o associazioni di tipo mafioso, secondo l'art. 4 bis O.P.? Sì, ad eccezione della liberazione anticipata, solo nei casi in cui tali soggetti collaborino con la giustizia e siano esclusi collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva
- Le misure cautelari coercitive possono essere di tipo: obbligatorio o custodiale
- Le misure cautelari personali, a loro volta, si ripartiscono in: coercitive e interdittive
- Le misure cautelari si distinguono personali e reali
- Le misure di sicurezza sono comunemente definite: mezzi di prevenzione individuali della delinquenza aventi carattere di integrazione della pena
- Le misure di sicurezza vengono concesse: dal magistrato di sorveglianza, anche dal Giudice di primo grado con sentenza di condanna
- Le misure penali di comunità in materia minorile, sono soggette all'applicazione del: USSM
- Le modalità dei sorteggi dei componenti delle rappresentanze dei detenuti e degli internati previste dagli articoli 9, 12, 20, e 27 della L. 26 luglio 1975, n. 354, recante “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, sono disciplinate: dal regolamento interno in modo da garantire uguali possibilità di nomina
- Le modalità di ingresso in un istituto penitenziario di un condannato è disciplinata dal: regolamento di esecuzione, Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000 n. 230
- Le modalità esecutive del permesso premio sono decise dal giudice procedente con: decreto motivato
- Le norme e i principi dell'ordinamento penitenziario sono stati modificati negli anni, o risultano immutabili dal momento della loro entrata in vigore? Sì, hanno subito modifiche e aggiornamenti
- Le norme sull'ordinamento penitenziario prevedono un limite massimo sulla durata di ciascuna conversazione telefonica? Sì, dieci minuti
- Le norme sull'ordinamento penitenziario sono contenute nel codice penitenziario? Sì
- Le norme sull'ordinamento penitenziario, oltre alla reclusione in istituti, regolano anche l'esecuzione delle altre misure privative e limitative della libertà? Sì
- Le perquisizioni come attività di controllo possono essere eseguite su iniziativa del personale dell'istituto penitenziario? Si, in casi di particolare urgenza, ma deve essere informato immediatamente il direttore dell'istituito e devono essere specificati i motivi che hanno determinato l'urgenza
- Le perquisizioni ordinarie sono effettuate dal: personale di polizia penitenziaria
- Le perquisizioni straordinarie sono ordinate: dal direttore dell'istituto penitenziario
- Le persone autorizzate al colloquio col detenuto possono portare o spedire pacchi per un peso complessivo che non deve superare i: 20 chilogrammi
- Le persone indicate nell'art. 17 O.P., operano sotto il controllo: del direttore
- Le prescrizioni stabilite nel verbale di affidamento in prova possono essere modificate? Sì
- Le restrizioni adottate nei confronti di detenuti e internati, nei casi previsti dalle norme sull'ordinamento penitenziario, possono riguardare: restrizioni strettamente necessarie per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza, nonché necessarie all'esercizio dei diritti dei detenuti e degli internati e alle regole di trattamento previste dall'ordinamento penitenziario
- Le ricompense e gli organi competenti a concederle sono previsti dal: regolamento interno
- Le sanzioni disciplinari nei confronti di detenuti e internati sono deliberate, secondo l'ordinamento penitenziario: le sanzioni del richiamo e dell'ammonizione dal direttore; le altre dal consiglio di disciplina
- Le somme del peculio dei detenuti e internati producono a favore dei titolari interessi legali? Sì
- Le spese per l'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza detentive sono a carico: dello Stato
- Le spese per l'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza sono a carico: dello Stato
- Le traduzioni da un luogo all'altro dei detenuti e degli internati adulti, ai sensi della l. 354/1975, sono eseguite... dal Corpo di polizia penitenziaria
- Le traduzioni da un luogo all'altro dei detenuti e degli internati adulti, secondo l'ordinamento penitenziario, sono eseguite dal: corpo di polizia penitenziaria
- Le traduzioni dei detenuti e degli internati adulti sono effettuate: nel tempo più breve possibile
- Le traduzioni delle detenute e delle internate sono effettuate con la partecipazione del: personale femminile del corpo di polizia penitenziaria
- Le traduzioni di soggetti che rientrano nella competenza dei servizi dei centri per la giustizia minorile possono essere richieste, nelle sedi in cui non sono disponibili contingenti del corpo di polizia penitenziaria assegnati al settore minorile: ad altre forze di polizia
- L'educatore è incaricato, tra i vari compiti, dell'attività di: osservazione e trattamento
- L'educatore è incaricato, tra le cose, dell'attività di osservazione e trattamento? Sì, certo
- L'educatore esprime parere sull'istanza di grazia esposta dal detenuto? No, non rientra tra le sue attribuzioni
- L'educatore in carcere è così denominato: funzionario Giuridico Pedagogico
- L'educatore si esprime sempre sulla richiesta di grazia formulata dal detenuto: falso, non rientra tra le sue competenze
- L'encomio ai detenuti viene concesso dal: direttore dell'istituto penitenziario
- L'ergastolano si trova recluso: nella casa di reclusione
- L'ergastolo ostativo è: il regime penitenziario al quale sono sottoposti i condannati all'ergastolo per uno dei delitti di cui all'art. 41-bis comma 1 l. 354/1975
- L'esecuzione è: la fase immediatamente successiva all'irrogazione della pena, nel corso della quale viene data concreta attuazione alle statuizioni contenute nella sentenza
- L'esecuzione rappresenta la fase immediatamente successiva: all'irrogazione della pena
- L'esercizio della funzione di Magistrato di sorveglianza: è incompatibile con l'esercizio di altre funzioni giudiziarie
- L'esito dell'affidamento in prova al servizio sociale, così come l'esito del regime di semilibertà, può essere: positivo o negativo
- L'esito positivo del periodo trascorso in libertà condizionale, comporta: l'estinzione della pena e la revoca delle eventuali misure di sicurezza personali
- L'esito positivo dell'affidamento in prova al servizio sociale comporta: l'estinzione della pena detentiva ed ogni altro effetto penale ad eccezione delle pene accessorie perpetue
- L'esperto ex art. 80 può essere: uno psicologo
- L'espulsione amministrativa può essere disposta: dal ministro dell'interno o dal prefetto
- L'espulsione dello straniero dallo Stato è una misura: di sicurezza personale non detentiva
- L'espulsione dello straniero extracomunitario dal territorio dello Stato, a titolo di misura di sicurezza, è ordinata dal: giudice
- L'espulsione giudiziaria è disposta: dall'autorità giudiziaria
- L'eventuale scorta dei detenuti e internati ammessi al lavoro all'esterno è effettuata, secondo l'ordinamento penitenziario: dal personale del Corpo di polizia penitenziaria
- L'impugnazione avverso la decisione assunta in sede di "reclamo giurisdizionale" ex art. 35 bis ord. penit. ha effetto sospensivo (ossia, sospende l'esecuzione della decisione anzidetta)? No
- L'imputato non detenuto, può beneficiare di permessi premio? No, il permesso premio è concesso a detenuti ed internati
- L'inosservanza del condannato circa il divieto di allontanamento dal proprio domicilio in regime di detenzione domiciliare è equiparata al reato di: evasione
- L'internato che rientra in istituto dopo tre ore dallo scadere della licenza, senza giustificato motivo, è punito: con provvedimento disciplinare
- L'irrogazione di una o più sanzioni disciplinari a detenuti ed internati, comporta: la mancata concessione di uno sconto sulla pena per buona condotta
- L'istanza di affidamento in casi particolari può essere presentata: in ogni momento
- L'istanza di applicazione della detenzione domiciliare è rivolta, dopo che ha avuto inizio l'esecuzione della pena: al Tribunale di sorveglianza competente
- L'istituto della remissione del debito, disciplinata nell'art. 6 T.U. 115/2002, si applica: alle spese di mantenimento e alle spese processuali
- L'istituto penitenziario deve essere dotato di: il servizio sanitario
- L'istituzione del garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale risale al: 2013
- Lo Stato italiano è mai stato condannato per il problema sistemico del sovraffollamento carcerario? Si, con la sentenza Torreggiani della Corte di Strasburgo, per la violazione prolungata dell'art. 3 CEDU
- Lo straniero espulso dal territorio dello Stato, a titolo di misura di sicurezza, non può rientrare in Italia per un periodo di: dieci anni, salvo che nel decreto di espulsione sia disposto un termine più breve, ma non inferiore ai cinque anni
- L'ordinamento penitenziario prevede delle sezioni protette in ragione dell'identità di genere o dell'orientamento sessuale? Sì
- L'ordinamento penitenziario prevede l'ingresso in istituto di assistenti volontari per collaborare all'attività rieducativa di detenuti e internati? Sì, come previsto dall'art. 78 O.P.
- L'ordinamento penitenziario prevede l'istituzione di una cassa per il soccorso e l'assistenza alle vittime del delitto? Sì
- L'ordinamento penitenziario si deve adeguare anche al decreto legge n. 28 del 2020? Sì
- L'ordinamento penitenziario, in materia di infrazioni disciplinari, fissa due principi. Ovvero: il principio di legalità e il principio della motivazione
- L'ordinamento penitenziario, in tema di peculio disponibile e beni provenienti dall'esterno dei detenuti e internati, stabilisce quanto segue: limitazioni in ordine al loro ammontare e parità di condizioni di vita
- L'ordinamento penitenziario, in tema di perquisizione personale, sancisce che: i detenuti e gli internati possono essere sottoposti a perquisizione personale per motivi di sicurezza, ma la perquisizione personale deve essere effettuata sempre nel pieno rispetto della personalità
- L'ordinanza è il provvedimento con cui si conclude il procedimento di sorveglianza: vero
- L'ordinanza con cui si conclude il procedimento di sorveglianza viene comunicata entro dieci giorni al: pm, interessato e difensore
- L'ordinanza di affidamento in prova al servizio sociale del condannato, a chi deve essere trasmessa? Alla direzione dell'istituto
- L'ordinanza emessa dal Magistrato di sorveglianza per l'ammissione all'affidamento in prova, quando sussiste un grave pregiudizio derivante dalla protrazione dello stato di detenzione, conserva efficacia fino alla decisione pronunciata: dal Tribunale di sorveglianza
- L'osservazione scientifica della personalità su condannati e internati, è finalizzata: alla compilazione di un programma individualizzato di trattamento rieducativo
- L'ufficio matricola è: l'ufficio ove sono conservati tutti gli atti giudiziari che riguardano ciascun detenuto