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Elenco in ordine alfabetico delle domande di CCNL e normativa lavoro ferrovie

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Quale è la rubrica del D.P.R. n. 433/1960?   Disciplina delle prestazioni del personale dell'Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato
Quale Capo del Titolo IV del CCNL Autoferrotranvieri detta la disciplina in materia di orario di lavoro?   Il Capo II
Quanto al contratto a termine, a norma dell'art. 24, III comma, del CCNL Autoferrotranvieri, qualora vi sia la necessità di procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato nello stesso profilo professionale già attribuito, a quali lavoratori le aziende devono dare la precedenza?   Ai lavoratori assunti a termine nella stessa unità produttiva, per un periodo, anche frazionato, superiore a 12 mesi ed il cui contratto sia scaduto da non più di 9 mesi e che ne abbiano fatto richiesta scritta entro 2 mesi dalla cessazione del rapporto
Quanto al regolamento per la concessione del trattamento di fine rapporto, a norma dell'art. 69 del CCNL Autoferrotranvieri, quali soggetti possono richiedere l'anticipazione?   I lavoratori dipendenti con almeno 8 anni di servizio idoneo per il calcolo del trattamento di fine rapporto
Quanto al riposo giornaliero, l'art. 3 del D.P.R. n. 433/1960 prescrive che, in ciascun periodo di 24 ore, l'orario di lavoro è distribuito in modo da lasciare un riposo giornaliero non inferiore al numero di ore previsto dal I periodo, che è:   riducibile ad 8 ore solo in occasione di cambio di turno
Quanto al risarcimento danni, l'art. 50, IV comma, del CCNL Autoferrotranvieri dispone che se a seguito dell'istruttoria e/o dell'eventuale contraddittorio è stata raggiunta un'intesa sull'ammontare dell'addebito, la misura del risarcimento addebitabile al lavoratore per danno derivante da sinistri/danneggiamenti ai beni aziendali è pari all'intero ammontare nel caso in cui il lavoratore abbia effettuato tre o più sinistri a lui imputabili nei 27 mesi che precedono l'evento, da computarsi a far data dal 1° maggio 2013, termine di avvio della previgente fase sperimentale della presente norma. Tanto premesso, l'ammontare dell'addebito non può in ogni caso essere superiore a:   € 4000
Quanto al trattamento di maternità, a norma dell'art. 38 del CCNL Autoferrotranvieri, durante quale periodo la lavoratrice ha diritto ad un'indennità integrativa di quella a carico dell'INPS, da corrispondersi a carico del datore di lavoro, in modo da raggiungere il 100 per cento della quota giornaliera della retribuzione spettante?   Durante il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro e comunque per un periodo complessivo non superiore a 5 mesi
Quanto alla normativa per gli addetti ai servizi ausiliari per la mobilità, a norma dell'art. 73 del CCNL Autoferrotranvieri, entro quanti giorni dalla scadenza del termine assegnato al lavoratore per presentare le sue controdeduzioni, deve essere comunicata al lavoratore l'eventuale adozione del provvedimento disciplinare?   Entro 15 giorni
Quanto alla previdenza complementare, in forza dell'art. 70 del CCNL Autoferrotranvieri, quale organo del Fondo, nella stipula delle convenzioni per l'erogazione delle prestazioni, deve considerare l'esigenza di superare le diversità di trattamento per quanto riguarda i lavoratori e le lavoratrici?   Il Consiglio di amministrazione
Quanto alle disposizioni integrative per le Azienda ANAV, secondo quanto previsto dall'art. 74 del CCNL Autoferrotranvieri, salvo che esistano istituzioni aziendali, a quale ente è devoluto l'importo delle multe che non costituiscono risarcimento dei danni?   All'Istituto nazionale della previdenza sociale
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, a mente dell'art. 10, I comma, del D.P.R. n. 433/1960, i dipendenti non possono essere utilizzati in servizio notturno per:   per non più di due notti successive
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, a norma dell'art. 7, I comma, lett. c), del D.P.R. n. 433/1960, nell'ambito di quanto previsto dall'art. 1, nei turni di lavoro è da comprendere il tempo durante cui il personale sosta tra l'arrivo (reale in caso di ritardo) con un treno e la partenza con lo stesso o altro treno, quando la sosta è compresa tra:   due viaggi di servizio e non è superiore a 105 minuti per il personale dei treni
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, a norma dell'art. 7, II comma, lett. c), del D.P.R. n. 433/1960, fermi restando i limiti di lavoro settimanale ed i minimi di riposo stabiliti, in quale delle seguenti ipotesi è consentito derogare dai limiti suddetti fino a raggiungere un massimo di 11 ore?   Quando viene facilitato il rientro in residenza, limitatamente a tre volte ogni 15 giorni
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, alla luce dell'art. 11 del D.P.R. n. 433/1960, quali norme si applicano per il personale di macchina utilizzato in turni di manovra permanente o tradotte?   Le norme di cui al capo I
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, l'art. 7, II comma, del D.P.R. n. 433/1960 dispone che il tempo impiegato nei viaggi fuori servizio per rientrare in residenza a fruire del riposo giornaliero o settimanale:   non viene considerato agli effetti dei limiti del presente punto
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, l'art. 7, II comma, del D.P.R. n. 433/1960 dispone che, per il personale di macchina, il limite massimo della durata del lavoro effettivo tra due riposi giornalieri è:   ridotto ad 8 ore quando presta servizio ai treni viaggiatori
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, l'art. 7, II comma, lett. a), del D.P.R. n. 433/1960 prescrive che, fermi restando i limiti di lavoro settimanale ed i minimi di riposo stabiliti, è consentito derogare dai limiti suddetti fino a raggiungere un massimo di 11 ore, quando vi siano interruzioni:   superiori a 2 ore
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, l'art. 8, I comma, del D.P.R. n. 433/1960 dispone che la durata del riposo giornaliero è di 15 ore in residenza, riducibili a 14 ore, quando il riposo stesso è preceduto da un lavoro:   non superiore a 6 ore
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, l'art. 8, II comma, del D.P.R. n. 433/1960 prescrive che, di regola, tra due riposi in sede:   potrà esserci un solo riposo fuori residenza
Quanto alle disposizioni speciali per il personale dei treni e di macchina, sulla base dell'art. 7, II comma, lett. b), del D.P.R. n. 433/1960, fermi restando i limiti di lavoro settimanale ed i minimi di riposo stabiliti, è consentito derogare dai limiti suddetti fino a raggiungere un massimo di 11 ore, quando il servizio comprenda un periodo di riserva o di disponibilità avente durata:   non inferiore a 2 ore
Quanto all'esercizio del diritto di sciopero e, in particolare, al preavviso, in forza dell'art. 16, comma, del CCNL Autoferrotranvieri, esperite le procedure di raffreddamento e di conciliazione, la proclamazione di ogni sciopero deve essere comunicata con un preavviso di almeno dieci giorni alle amministrazioni o imprese che erogano il servizio ed all'apposito ufficio costituito presso l'autorità competente, nonché alla Commissione di Garanzia ed all'Osservatorio sui conflitti nei trasporti costituito presso:   il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Quanto all'indennità di diaria ridotta per le aziende aderenti ad ASSTRA, a norma dell'art. 66, IV comma, del CCNL Autoferrotranvieri, quali ore non sono computabili agli effetti della diaria, quando si corrisponde l'indennità di pernottazione?   Quelle comprese tra la 1 e le 5 antimeridiane
Quanto all'infortunio e sul lavoro e alla malattia professionale, a norma dell'art. 35, I comma, del CCNL Autoferrotranvieri, ferme restando le disposizioni di legge in materia di obblighi assicurativi, previdenziali e assistenziali, salvo casi di forza maggiore, entro quante ore il lavoratore interessato deve denunciare al superiore diretto l'infortunio sul lavoro per provvedere alle dovute denunce di legge?   Entro 24 ore