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Elenco in ordine alfabetico delle domande di Regolamenti ferroviari

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L'art. 1, paragrafo 1.8., del Regolamento per la circolazione ferroviaria dispone che la circolazione ferroviaria prevede attività di sicurezza sugli impianti di terra ed attività di sicurezza relative ai veicoli; ciò posto, a quale soggetto il regolatore della circolazione può chiedere verifiche ed operazioni sugli impianti di terra?   All'agente di condotta
L'art. 10, I comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che una manovra è un convoglio che si muove solo all'interno di una Località di Servizio con una velocità che deve essere determinata istante per istante:   dall'Agente di Condotta
L'art. 10, paragrafo 10.2., del Regolamento per la circolazione ferroviaria prescrive che, compatibilmente con la situazione in atto, deve essere evitato di arrestare i treni in corrispondenza dei viadotti o in galleria. Sulle linee con Posti di Esodo l'arresto deve avvenire nel primo Posto di Esodo utile compatibile, comandato dal sistema di segnalamento:   tramite l'intervento del regolatore della circolazione o di iniziativa dell'agente di condotta
L'art. 10, paragrafo 10.4., del Regolamento per la circolazione ferroviaria prescrive che colui che riceve una chiamata di emergenza deve immediatamente mettere in atto i provvedimenti di sua competenza per garantire la sicurezza in base agli elementi in suo possesso, porsi in ascolto, non intervenendo nella comunicazione eventualmente in corso se non per fornire elementi rilevanti per la sicurezza, e prendere conseguentemente i provvedimenti di propria competenza. In particolare, gli agenti di condotta, in assenza di impedimenti alla prosecuzione della marcia, possono proseguire solo in marcia a vista fino al ricevimento di istruzioni:   dal regolatore della circolazione
L'art. 12, paragrafo 12.2., del Regolamento per la circolazione ferroviaria dispone che l'agente di condotta non può escludere una o più funzioni di sicurezza da esso realizzate, se non previa autorizzazione di un determinato soggetto, che la potrà concedere solo dopo aver adottato le necessarie precauzioni sulla base degli elementi forniti dall'agente di condotta e degli altri elementi in suo possesso. Tanto premesso, quale soggetto è competente a concedere la suindicata autorizzazione?   Il regolatore della circolazione
L'art. 13, III comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale dispone che i treni supplementari prendono il numero del treno di cui sono la ripetizione, con l'aggiunta:   della parola bis, ter o quater, se trattasi di supplementare a seguito
L'art. 17, II comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che ai fini della circolazione, i mezzi d'opera o i convogli di mezzi d'opera sono equiparati ai treni solo se in possesso degli specifici requisiti. In caso contrario, devono circolare in regime di interruzione del binario, secondo:   l'Istruzione per la circolazione dei mezzi d'opera utilizzati per la costruzione e la manutenzione dell'Infrastruttura ferroviaria nazionale
L'art. 18, XIII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale dispone che quando sono interrotte le telecomunicazioni non può aver luogo alcuna interruzione programmata; tuttavia, quando, per qualsiasi circostanza, l'interruzione debba essere ritardata, il Regolatore di Circolazione deve darne immediata comunicazione ad un soggetto. Di chi si tratta?   Del Titolare dell'Interruzione
L'art. 18, XX comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che le modalità per la concessione e per l'utilizzazione degli intervalli d'orario, nonché per la ripresa della normale circolazione, sono quelle indicate per le interruzioni programmate; in particolare, ai sensi della lett. a), quanto tempo prima deve essere inoltrata la richiesta di utilizzazione dell'intervallo dal Titolare dell'interruzione, indicato nell'Orario di servizio, alla stazione prestabilita?   Almeno un'ora prima
L'art. 18, XXVIII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che le richieste di conferma di interruzione o di intervallo di orario devono essere rivolte al Dirigente Centrale Operativo dal Titolare d'Interruzione interessato. Tanto premesso, da quale soggetto deve essere diramata la comunicazione di annuncio alle stazioni limitrofe, se presenziate, delimitanti il tratto interrotto?   Dal Dirigente Centrale Operativo
L'art. 19, paragrafo 19.2., lett. b), del Regolamento per la circolazione ferroviaria dispone che una manovra si realizza mediante alcune funzioni di sicurezza; quale tra le seguenti consiste nel benestare ad iniziare il movimento di manovra, da parte dell'agente che ne predispone il percorso?   Autorizzazione
L'art. 19, paragrafo 19.22., del Regolamento per la circolazione ferroviaria dispone che i movimenti di manovra a spinta sui binari di circolazione delle stazioni sono ammessi purché tali binari siano indipendenti da quelli percorsi da treni o altre manovre. Tuttavia, tali movimenti sono sempre vietati in alcune ipotesi; quale tra le seguenti non è contemplata dalla disposizione in esame?   Quando interessano veicoli con animali a bordo
L'art. 2, I comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale menziona l'acronimo "IFN", che indica:   Infrastruttura ferroviaria nazionale
L'art. 2, paragrafo 2.2., del Regolamento per la circolazione ferroviaria prescrive che il binario svolge la funzione di sostentamento e guida dei veicoli ferroviari ed è costituito da due rotaie parallele, mantenute ad una distanza prefissata tramite appositi dispositivi. Come è denominata tale distanza?   Scartamento
L'art. 2, paragrafo 2.5., del Regolamento per la circolazione ferroviaria prescrive che un'intersezione a raso tra una o più strade ed una o più linee ferroviarie, munito di dispositivi che, quando attivi, inibiscono il transito lato strada, è definito:   passaggio a livello
L'art. 2, paragrafo 2.8., del Regolamento per la circolazione ferroviaria dispone che, al fine di assicurare la circolazione in sicurezza, l'infrastruttura è attrezzata con apposite apparecchiature:   costituenti il sottosistema di terra del sistema di protezione della marcia dei treni
L'art. 2, VII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che le Località di Servizio poste su linee a doppio binario, protette da segnali di blocco con funzione di segnali di protezione, sprovviste di segnali di partenza e di impianti atti ad effettuarvi precedenze, ma munite di comunicazioni per il passaggio da un binario all'altro, sono denominate:   posti di comunicazione
L'art. 21, XII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che il Regolatore della Circolazione che verifichi o venga a conoscenza dell'indebita presenza o dell'attraversamento della sede ferroviaria da parte di persone o animali di grossa taglia, qualora non risulti necessario attivare misure più restrittive, deve praticare ai treni interessati, fino al ripristino delle normali condizioni, una prescrizione. Di quale si tratta?   "NON SUPERATE VELOCITA' DI 30 KM/H EMETTENDO RIPETUTI FISCHI DA ... A ... (oppure: SULL'ITINERARIO DI ARRIVO/PARTENZA DI ...) PER ... (motivo)"
L'art. 21, XXII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che sono ammessi limitati movimenti di regresso in piena linea per facilitare l'avviamento di un treno, per portare un treno fuori galleria o in particolari casi di effettiva necessità, purché:   il movimento non superi l'estesa di 500 m, si arresti ad almeno 100 m dal primo segnale di 1ª categoria e sia preceduto, a 200 m, da un agente con segnale a mano
L'art. 22, VII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che, fatta la domanda di soccorso, ancorché venga in seguito a cessarne il bisogno, il treno fermo in linea non deve più muoversi in nessuna direzione prima dell'arrivo del soccorso stesso o di una specifica comunicazione registrata del Regolatore della Circolazione a cui è stata fatta la richiesta. Solo in caso di imminente pericolo è ammesso lo spostamento del treno per il tratto strettamente indispensabile, osservando tutte le cautele che le circostanze consentono e facendo precedere il convoglio da segnale a mano ad una distanza di:   1.200 metri
L'art. 22, XVIII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che è consentito il soccorso di un treno viaggiatori fermo in linea con un altro treno circolante a seguito qualora determinate condizioni, tra cui la pendenza massima dei tratti di linea interessati:   non sia superiore al 15%
L'art. 23, XIII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale dispone che il Regolatore della Circolazione, che prolunghi il periodo di abilitazione oltre l'ora prescritta o che riabiliti una stazione in un periodo non programmato, deve prendere le misure per evitare che il personale di un treno, avente fermata o che venga arrestato per esigenze di circolazione, ritenga erroneamente la stazione disabilitata. Tanto premesso, l'avviso può essere dato:   verbalmente, in arrivo nella stazione stessa, o desunto dal personale del treno in caso di ricevimento su binario non di corsa
L'art. 24, paragrafo 24.1., del Regolamento per la circolazione ferroviaria prescrive che la manutenzione del materiale rotabile deve essere eseguita negli impianti manutentivi prima di essere messo in circolazione sull'infrastruttura ferroviaria, secondo le scadenze manutentive previste:   nei piani di manutenzione
L'art. 3, IV comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che alcune stazioni delle linee esercitate in comando a distanza possono essere presenziate da un Dirigente Movimento. Tanto premesso, come sono dette?   "Stazioni porta"
L'art. 3, paragrafo 3.1., del Regolamento per la circolazione ferroviaria dispone che un veicolo ferroviario, per poter circolare su un'infrastruttura ferroviaria, deve essere dotato delle necessarie autorizzazioni e di alcuni dispositivi che consentono di collegare il veicolo ad altri veicoli mantenendo le necessarie distanze tra essi e di trasmettere lo sforzo di trazione. Ciò premesso, come sono denominati tali dispositivi?   Dispositivi di aggancio
L'art. 4, paragrafo 4.16., del Regolamento per la circolazione ferroviaria prescrive che la velocità massima ammessa per ogni treno in ogni punto della linea da percorrere è il valore più basso tra i limiti stabiliti in conformità al presente Regolamento ed alle altre eventuali condizioni. Se non comunicato ad apposito soggetto tramite il sistema di segnalamento, essa deve essere preventivamente riportata su idoneo supporto, consultabile da quel soggetto durante il servizio. Ciò premesso, di quale soggetto si tratta?   Dell'agente di condotta
L'art. 5, III comma, lett. b), del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale dispone che, sulle linee attrezzate con SCMT/SSC, la circolazione di convogli non attrezzati con Sottosistema di Bordo compatibili con i dispositivi del Sistema di Terra, è ammessa sui binari in esercizio in caso di treni delle ferrovie regionali che accedono in stazioni in comune con l'Infrastruttura Ferroviaria Nazionale. Ciò premesso, gli arrivi di tali treni in tali stazioni devono avvenire su itinerari indipendenti da movimenti di altri treni o manovre, non superando la velocità di:   30 km/h
L'art. 7, XVI comma, lett. c), del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale sancisce che è ammesso l'arrivo di un treno contemporaneamente all'arrivo, partenza o transito di un altro treno, pur essendo convergenti gli itinerari relativi, quando siano soddisfatte alcune condizioni di sicurezza, tra cui nel tratto di arrivo compreso tra il segnale di protezione e quello di partenza a via impedita, la pendenza media del binario:   non deve essere superiore al 6% in discesa
L'art. 8, XIV comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale prescrive che le specifiche modalità da eseguirsi per la visita agli impianti, per gli accertamenti della regolarità e libertà degli itinerari e per la manovra dei segnali, in relazione alle caratteristiche dei dispositivi in opera e delle organizzazioni di servizio, formano oggetto:   dell'Istruzione per il servizio dei deviatori in uso sull'Infrastruttura ferroviaria nazionale
L'art. 9, XVIII comma, del Regolamento per la circolazione dei treni in uso sulla Infrastruttura ferroviaria nazionale dispone che l'Agente di Condotta che deve di iniziativa osservare la marcia a vista in corrispondenza di un passaggio a livello o che ne ha ricevuto ordine deve fischiare ripetutamente nell'avvicinarsi ad esso e procedere in modo da poter arrestare tempestivamente il treno se rileva che i dispositivi che inibiscono il transito lato strada del passaggio a livello non siano in posizione di chiusura o la presenza di un ostacolo sul passaggio a livello stesso. Se i dispositivi sono in posizione di chiusura e non ci sono ostacoli, il passaggio a livello potrà essere oltrepassato con marcia a vista non superando la velocità di:   4 km/h nell'impegnarlo con la testa del treno