Elenco in ordine alfabetico delle domande di Codice comportamento d.p.
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- Secondo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, chi cura la diffusione della conoscenza dei codici di comportamento nell'amministrazione? Il Responsabile della prevenzione della corruzione (art. 15, DPR n.62/2013)
- Secondo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il dipendente è tenuto a comunicare la propria adesione a un partito politico? No
- Secondo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, il dipendente: può accettare regali o altre utilità purché d'uso di modico valore
- Secondo il d.lgs. 165/2001, in caso di gravi o reiterate violazioni del Codice di comportamento, quale sanzione disciplinare è prevista? Il licenziamento
- Secondo l'art. 13 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., in base a quali criteri il dirigente assegna l'istruttoria delle pratiche? Sulla base di un'equa ripartizione del carico di lavoro, tenendo conto delle capacità, delle attitudini e della professionalità del personale a sua disposizione
- Secondo l'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n.62/2013), al personale delle pubbliche amministrazioni: sono rivolte attività formative in materia di trasparenza e integrità, che consentano ai dipendenti di conseguire una piena conoscenza dei contenuti del codice di comportamento
- Secondo l'art. 15 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n.62/2013), chi cura la diffusione della conoscenza dei codici di comportamento nell'amministrazione? Il Responsabile della prevenzione della corruzione
- Secondo l'art. 16 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., la violazione degli obblighi previsti dal presente Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici: integra comportamenti contrari ai doveri d'ufficio
- Secondo l'art. 3 del d.P.R. 62/2013 (Codice di comportamento dei dipendenti pubblici), il dipendente esercita i propri compiti orientando l'azione amministrativa: alla massima economicità, efficienza ed efficacia
- Secondo l'art. 3 del d.P.R. 62/2013, il dipendente: non usa a fini privati le informazioni di cui disponga per ragioni d'ufficio
- Secondo l'art. 3, co. 1, del DPR 62/2013 e s.m.i., il dipendente pubblico: serve la Nazione con disciplina e onore
- Secondo l'art. 3, co. 1, del DPR 62/2013 e s.m.i., il dipendente pubblico: osserva la Costituzione
- Secondo l'art. 3, co. 1, del DPR 62/2013 e s.m.i., il dipendente pubblico: conforma la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa
- Secondo l'art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (d.P.R. 62/2013), il dipendente pubblico che aderisce a un'associazione i cui ambiti di interessi possano interferire con l'attività dell'ufficio in cui presta servizio: deve darne comunicazione al responsabile d'ufficio, salvo che nel caso di adesione a partiti politici o sindacati
- Secondo l'art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (d.P.R. 62/2013), il dipendente pubblico che aderisce a un'associazione i cui ambiti di interessi possano interferire con l'attività dell'ufficio in cui presta servizio: deve darne comunicazione al responsabile dell'ufficio di appartenenza, salvo che nel caso di adesione a partiti politici o sindacati
- Secondo l'art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni (d.P.R. 62/2013), il dipendente pubblico: non è tenuto a comunicare la sua adesione a un partito politico
- Secondo l'espressa previsione del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici", con quale tempistica il dipendente dell'Ente locale deve rispondere ai reclami dei cittadini? Senza ritardo
- Secondo l'espressa previsione del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici", con quale tempistica il dipendente pubblico deve rispondere ai reclami dei cittadini? Senza ritardo
- Secondo quanto stabilito dal Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici (DPR 62/2013 e s.m.i.), all'art. 12, co. 1, nelle operazioni da svolgersi e nella trattazione delle pratiche, il dipendente: rispetta, salvo diverse esigenze di servizio o diverso ordine di priorità stabilito dall'amministrazione, l'ordine cronologico e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto con motivazioni generiche
- Secondo quanto stabilito dall'art. 4 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa a: 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Secondo quanto stabilito dall'art. 4, co.5, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa a: 150 euro, anche sotto forma di sconto
- Si indichi quale affermazione è consona al disposto di cui all'art. 6, D.P.R. n. 62/2013, "Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d'interesse". Il dipendente, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, informa per iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni
- Si indichi quale affermazione non è consona a quanto dispone il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel decennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza
- Si indichi quale affermazione non è consona a quanto dispone il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il dipendente può accettare, per sé o per altri, regali o altre utilità, anche se non di modico valore
- Si indichi quale affermazione non è consona a quanto dispone il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il dipendente può offrire, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, anche se non di modico valore
- Sulla base di quanto disposto dall'art. 9 del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., la tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti: deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità
- Sulla base di quanto disposto dall'art. 9, co. 2, del D.P.R. 62/2013 e s.m.i., la tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti: deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità
- Sull'applicazione del "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013), secondo quanto specificato dall'art. 15 dello stesso Codice, vigilano: i dirigenti responsabili di ciascuna struttura, le strutture di controllo interno e gli uffici etici e di disciplina
- Sussiste un obbligo per il dipendente, all'atto dell'assegnazione all'ufficio, di informare il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia avuto negli anni? Si, tale obbligo è previsto all'art. 6 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, per i rapporti intervenuti negli ultimi tre anni