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MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

Indizione, per l'anno 2017, della sessione degli esami di Stato per
l'abilitazione all'esercizio della libera professione di
agrotecnico e di agrotecnico laureato.

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.32 del 28/4/2017
Ente:MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Località:Nazionale
Codice atto:17E02826
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:-
Scadenza:29/5/2017

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

 

IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE,
DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA

Visto l'art. 33, comma 5, della Costituzione;
Vista la direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'Unione europea;
Vista la direttiva 2013/55/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'Unione europea;
Vista la legge 8 dicembre 1956, n. 1378 e successive
modificazioni, recante norme sugli esami di Stato per l'abilitazione
all'esercizio delle professioni;
Vista la legge 6 giugno 1986, n. 251, recante «Istituzione
dell'albo professionale degli agrotecnici» cosi' come modificata ed
integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto del Presidente
della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378, dall'art. 26 della legge 28
febbraio 2008, n. 31 e dall'art. 51 del decreto legislativo 26 marzo
2010, n. 59;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante norme in materia di
procedimento amministrativo e di diritto di accesso, e successive
modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 recante il
testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione,
relative alle scuole di ogni ordine e grado, ed in particolare l'art.
197, comma 3;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive
modificazioni, recante «Riforma dell'organizzazione del Governo, a
norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59» e, in
particolare, l'art. 2, comma 1, n. 11), che, a seguito della modifica
apportata dal decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con
modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, istituisce il
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante
disposizioni in materia di dati personali;
Visto il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, ed in
particolare il Titolo III;
Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, ed in particolare l'art.
17;
Vista la legge 24 marzo 2012, n. 27, recante disposizioni urgenti
per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la
competitivita', di conversione, con modificazioni, del decreto-legge
24 gennaio 2012, n. 1, ed in particolare l'art. 9, comma 6;
Visto il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, recante
disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della
normativa in tema di mansioni, a norma dell'art. 1, comma 7, della
legge 10 dicembre 2014, n. 183, ed in particolare l'art. 45;
Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti» ed in particolare l'art. 1,
comma 52;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972,
n. 642, in materia di imposta di bollo;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998,
n. 323, «Regolamento recante disciplina degli esami di Stato
conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore a
norma dell'art. 1 della legge 10 dicembre 1997, n. 425» ed in
particolare l'art. 15, comma 8, il quale dispone che «Il diploma
rilasciato in esito all'esame di Stato negli istituti professionali,
e' equipollente a quello che si ottiene presso gli istituti tecnici
di analogo indirizzo»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, in materia di documentazione amministrativa;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001,
n. 328, recante modifiche ed integrazioni della disciplina dei
requisiti per l'ammissione all'esame di Stato e delle relative prove
per l'esercizio di talune professioni, nonche' della disciplina dei
relativi ordinamenti, ed in particolare l'art. 55, cosi' come
modificato dall'art. 1, comma 52 della legge n. 107/2015 sopracitata;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,
n. 87, recante norme per il riordino degli istituti professionali a
norma dell'art. 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.
112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.
133, ed in particolare l'allegato D contenente la tabella di
confluenza dei percorsi degli istituti professionali previsti
dall'ordinamento previgente;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012,
n. 137, ed in particolare l'art. 6;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 dicembre
2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 dicembre 2016, al n.
293, recante «Nomina dei Ministri», con il quale la sen. Valeria
Fedeli e' stata nominata Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca;
Visto il decreto ministeriale 6 marzo 1997, n. 176, di
approvazione del regolamento per gli esami di Stato per
l'abilitazione all'esercizio della libera professione di agrotecnico
il quale, all'art. 1, comma 1, dispone che gli esami hanno luogo,
ogni anno, in un'unica sessione indetta con ordinanza del Ministro
della pubblica istruzione, d'ora in avanti denominato «Regolamento»;
Visto il decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509,
«Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli
Atenei», cosi' come modificato dal decreto ministeriale 22 ottobre
2004, n. 270;
Visto il decreto ministeriale 4 agosto 2000, cosi' come
modificato dal decreto ministeriale 16 marzo 2007, recante
«Disciplina delle classi di laurea»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25
gennaio 2008, recante linee guida per la riorganizzazione del sistema
di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli
istituti tecnici superiori, emanato ai sensi dell'art. 1, comma 631,
della legge n. 296/2006;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca 7 settembre 2011, di concerto con il Ministro del
lavoro e delle politiche sociali, adottato ai sensi della legge 17
maggio 1999, n. 144, art. 69, comma 1, recante norme generali
concernenti i diplomi degli I.T.S. e relative figure nazionali di
riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui
agli articoli 4, comma 3, e 8, comma 2, del decreto del Presidente
del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle
politiche sociali, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro
dell'economia e finanze, del 7 febbraio 2013, n. 93 con il quale sono
state adottate le linee guida in attuazione del citato art. 52, comma
2, della legge n. 35 del 4 aprile 2012;
Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e
della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle
politiche sociali, del 5 febbraio 2013 concernente la revisione degli
ambiti di articolazione dell'area «Tecnologie innovative per i beni e
le attivita' culturali - Turismo»;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita'
e della ricerca e il Ministro dell'economia e delle finanze del 12
ottobre 2015, recante definizione degli standard formativi
dell'apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei
percorsi di apprendistato, in attuazione dell'art. 46, comma 1, del
decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, ed in particolare l'art.
4, comma 5 e l'art. 5, comma 9;
Visto il decreto del direttore generale degli ordinamenti
scolastici del 27 luglio 2011, protocollo n. 5213, di delega ai
direttori generali degli Uffici scolastici regionali ed ai
sovrintendenti delle provincie di Trento e Bolzano;
Visto il parere reso in data 16 giugno 2015 dall'Ufficio
legislativo di questo Ministero sull'accesso agli esami abilitanti
alle professioni di perito agrario, perito industriale, geometra e
agrotecnico e condiviso dall'Ufficio di Gabinetto con nota protocollo
n. 27133 del 28 settembre 2015;
Visto il parere espresso dal Consiglio universitario nazionale,
reso in data 15 marzo 2017 ed acquisito dalla DGOSV il 7 aprile 2017,
protocollo n. 3786, in merito alla richiesta presentata dal Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca - Dipartimento per
la formazione superiore e per la ricerca - Direzione generale per lo
studente, lo sviluppo e l'internazionalizzazione della formazione
superiore - con nota n. 7432 del 13 marzo 2017, al fine di integrare,
con l'indicazione delle lauree specialistiche e magistrali, i titoli
di accesso agli esami di Stato;

Ordina:


Art. 1


1. E' indetta, per l'anno 2017, la sessione degli esami di Stato
per l'abilitazione all'esercizio della libera professione di
agrotecnico e di agrotecnico laureato.
2. Ai soli fini dell'individuazione dei titoli di accesso e dei
conseguenti, ulteriori, requisiti posseduti dai candidati, si
applicano le seguenti definizioni:
candidato agrotecnico: il candidato in possesso del diploma di
istruzione secondaria superiore di agrotecnico, ovvero di perito
agrario, ai sensi dell'art. 15, comma 8, del decreto del Presidente
della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, conseguito presso istituti
professionali di Stato per l'agricoltura e l'ambiente, nonche' presso
istituti tecnici agrari statali paritari e legalmente riconosciuti
ovvero in possesso del diploma afferente al settore «Servizi»,
indirizzo «Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale» di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 o
diploma equipollente ai sensi dell'art. 15, comma 8, del decreto del
Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, unitamente al
possesso di uno dei requisiti previsti dall'art. 2, comma 1, lettere
A, B, C, D, E, F e G della presente ordinanza;
candidato agrotecnico laureato: il candidato in possesso di:
diploma universitario triennale di cui all'art. 2 della legge
19 novembre 1990, n. 341, tra quelli indicati nella tabella A
allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001,
definita dall'art. 8, comma 3 e riportata nella tabella C allegata
alla presente ordinanza;
laurea di cui alle classi indicate dall'art. 55, comma 2, del
decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001 e riportate nella
tabella D, allegata alla presente ordinanza, comprensiva di un
tirocinio di sei mesi di cui all'art. 55, comma 1 del citato decreto
del Presidente della Repubblica, svolto anche secondo le modalita'
indicate dall'art. 6, commi da 3 a 9, del decreto del Presidente
della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137;
ai sensi del parere espresso dal Consiglio universitario
nazionale in data 15 marzo 2017, citato nelle premesse, lauree
specialistiche di cui al decreto del Ministro dell'istruzione e della
ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, lauree
magistrali di cui al decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca del 22 ottobre 2004, n. 270, cosi'
come riportate nella tabella E, allegata alla presente ordinanza,
nonche' i relativi diplomi di laurea, di durata quadriennale o
quinquennale, dell'ordinamento previgente ai citati decreti
ministeriali ed equiparati alle lauree specialistiche ed alle lauree
magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca del 9 luglio 2009.
3. La sessione di esami ed i relativi programmi riportati nella
tabella B della presente ordinanza e' unica per tutti i candidati di
cui al precedente comma.

                               Art. 2 


Requisiti di ammissione


1. Alla sessione d'esami sono ammessi i candidati agrotecnici in
possesso del diploma di istruzione secondaria superiore di
agrotecnico, ovvero di perito agrario, ai sensi dell'art. 15, comma
8, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n.
323, conseguito presso istituti professionali di Stato per
l'agricoltura e l'ambiente, nonche' presso istituti tecnici agrari
statali paritari e legalmente riconosciuti ovvero in possesso del
diploma afferente al settore «Servizi», indirizzo «Servizi per
l'agricoltura e lo sviluppo rurale» di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 o diploma equipollente ai sensi
dell'art. 15, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 23
luglio 1998, n. 323 citato in premessa, che, alla data di
presentazione della domanda:
A - abbiano completato il tirocinio professionale della durata
massima di diciotto mesi, ai sensi dell'art. 9, comma 6, della legge
24 marzo 2012, n. 27, secondo le modalita' indicate dall'art. 6,
commi da 3 a 9, del decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto
2012, n. 137, ovvero, sussistendone i presupposti, secondo le
modalita' di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita'
e della ricerca e il Ministro dell'economia e delle finanze del 12
ottobre 2015. La durata e le modalita' di svolgimento del tirocinio
di cui alla presente lettera A si osservano, per l'eventuale periodo
residuo necessario al raggiungimento dei diciotto mesi, anche nei
confronti di coloro i quali hanno iniziato ma non terminato entro il
15 agosto 2012 il tirocinio secondo le tipologie di cui alle
successive lettere B, C, D ed E di cui al presente comma;
B - abbiano completato, entro il 15 agosto 2012, il periodo di
pratica biennale, presso un agrotecnico o un perito agrario o un
dottore in Scienze agrarie o forestali iscritti ai rispettivi albi
professionali da almeno un triennio ai sensi dell'art. 1, comma 2,
lettera a) della legge 6 giugno 1986, n. 251 cosi' come modificata ed
integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto del Presidente
della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378, dall'art. 26 della legge 28
febbraio 2008, n. 31 e dall'art. 51 del decreto legislativo 26 marzo
2010, n. 59;
C - abbiano compiuto, entro il 15 agosto 2012, un periodo
biennale di formazione e lavoro, con mansioni proprie dei titoli di
cui al comma 1 della presente ordinanza ai sensi dell'art. 1, comma
2, lettera b) della legge 6 giugno 1986, n. 251 cosi' come modificata
ed integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto del
Presidente della Repubblica 5 giugno 2001 n. 378, dall'art. 26 della
legge 28 febbraio 2008, n. 31 e dall'art. 51 del decreto legislativo
26 marzo 2010, n. 59;
D - abbiano completato, entro il 15 agosto 2012, il periodo
almeno triennale di attivita' tecnico subordinata, anche al di fuori
di uno studio professionale, con mansioni proprie dei titoli di cui
al comma 1 della presente ordinanza, ai sensi dell'art. 1, comma 2,
lettera c) della legge 6 giugno 1986, n. 251 cosi' come modificata ed
integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto del Presidente
della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378, dall'art. 26 della legge 28
febbraio 2008, n. 31 e dall'art. 51 del decreto legislativo 26 marzo
2010, n. 59;
E - abbiano completato, entro la data prevista per la loro
soppressione ai sensi dell'art. 7 della legge del 19 novembre 1990,
n. 340, un periodo biennale di frequenza di apposita scuola superiore
diretta a fini speciali, istituita ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, finalizzata al
settore della specializzazione relativa al diploma ai sensi dell'art.
2, comma 3, della legge 2 febbraio 1990, n. 17, ai sensi dell'art. 1,
comma 2, lettera d) della legge 6 giugno 1986, n. 251 cosi' come
modificata ed integrata dalla legge 5 marzo 1991, n. 91, dal decreto
del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 378, dall'art. 26
della legge 28 febbraio 2008, n. 31 e dall'art. 51 del decreto
legislativo 26 marzo 2010, n. 59;
F - siano in possesso, oltre ad uno dei titoli di cui al comma
1 del presente articolo, della certificazione di istruzione e
formazione tecnica superiore, di cui agli allegati C e D del decreto
del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di
concerto, con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del 7
febbraio 2013, n. 91, adottato ai sensi dell'art. 69, comma 1, della
legge 17 maggio 1999, n. 144, concernente la definizione dei percorsi
di specializzazione tecnica superiore di cui al capo III del decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008 citato
nelle premesse, comprensivi di tirocini non inferiori a sei mesi
coerenti con le attivita' libero professionali previste dalla sezione
dell'albo cui si ha titolo ad accedere. Il Collegio nazionale degli
agrotecnici e degli agrotecnici laureati accerta la sussistenza della
detta coerenza, da valutare in base a criteri uniformi sul territorio
nazionale. Eventuali, motivati giudizi negativi, preclusivi
dell'ammissione agli esami, sono tempestivamente notificati agli
interessati;
G - siano in possesso, oltre ad uno dei titoli di cui al comma
1 del presente articolo, del titolo rilasciati dagli istituti tecnici
superiori, di cui al capo II del suddetto decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008, comprensivi di tirocini di
sei mesi coerenti con le attivita' libero professionali previste
dalla sezione dell'albo cui si ha titolo ad accedere. Il Collegio
nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati accerta la
sussistenza della detta coerenza, da valutare in base a criteri
uniformi sul territorio nazionale. Eventuali, motivati giudizi
negativi, preclusivi dell'ammissione agli esami, sono tempestivamente
notificati agli interessati.
2. Alla sessione d'esami sono ammessi, altresi', i candidati
agrotecnici laureati in possesso di uno dei seguenti titoli in
coerenza con le corrispondenti sezioni:
A - diploma universitario triennale di cui all'art. 2 della
legge 19 novembre 1990, n. 341, tra quelli indicati nella tabella A
allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001,
definita dall'art. 8, comma 3 e riportata nella tabella C allegata
alla presente ordinanza;
B - laurea, di cui alle classi indicate dall'art. 55, comma 2,
del decreto del Presidente della Repubblica n. 328/2001 e riportate
nella tabella D, allegata alla presente ordinanza, comprensiva di un
tirocinio di sei mesi di cui all'art. 55, comma 1 del citato decreto
del Presidente della Repubblica, svolto anche secondo le modalita'
indicate dall'art. 6, commi da 3 a 9, del decreto del Presidente
della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, ovvero, sussistendone i
presupposti, secondo le modalita' di cui al decreto del Ministro del
lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e il Ministro
dell'economia e delle finanze del 12 ottobre 2015;
C - lauree specialistiche di cui al decreto del Ministro
dell'istruzione e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre
1999, n. 509, lauree magistrali di cui al decreto del Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca del 22 ottobre
2004, n. 270, cosi' come riportate nella tabella E allegata alla
presente ordinanza, nonche' i relativi diplomi di laurea, di durata
quadriennale o quinquennale, dell'ordinamento previgente ai citati
decreti ministeriali ed equiparati alle lauree specialistiche ed alle
lauree magistrali ai sensi del decreto del Ministro dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca del 9 luglio 2009.
3. I candidati che al momento della presentazione della domanda
di ammissione non abbiano completato il tirocinio ma che comunque lo
completeranno entro e non oltre il 30 settembre 2017, devono
dichiarare nell'istanza medesima che produrranno l'attestato di
compimento della pratica professionale entro e non oltre il 10
ottobre 2017.

                               Art. 3 


Sedi di esame


1. Sono sedi di esame gli istituti professionali del settore
«Servizi», indirizzo «Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo
rurale»: nella tabella A allegata alla presente ordinanza sono
elencati gli istituti che hanno comunicato la loro disponibilita' per
lo svolgimento delle prove.
In relazione al numero ed alla distribuzione territoriale dei
candidati che avranno prodotto regolare domanda di ammissione, verra'
reso noto, con successivo, apposito provvedimento ministeriale,
l'elenco definitivo delle sedi presso le quali si svolgeranno le
prove d'esame ed ove si insedieranno le commissioni esaminatrici. Gli
esami si svolgono in sede regionale o interregionale.
2. Qualora in qualche sede di esame i candidati iscritti
risultino, rispettivamente, in numero inferiore o superiore ai limiti
indicati nell'art. 9 del regolamento, possono essere costituite
commissioni per candidati provenienti da diverse sedi o piu'
commissioni operanti nella medesima localita'.
3. Qualora gli istituti individuati quali sedi d'esame dovessero
risultare inutilizzabili per motivi contingenti, ovvero per
ridefinizione della rete scolastica e nel caso in cui il numero delle
domande pervenute ecceda le possibilita' ricettive dell'istituto,
possono essere costituite commissioni ubicate, ove necessario, anche
presso istituti, della stessa o di altra provincia, non menzionati
nella detta tabella A.
4. Degli eventuali provvedimenti di cui ai precedenti commi 2 e 3
viene dato tempestivo avviso ai candidati interessati per il tramite
del Collegio nazionale presso il quale, secondo quanto disposto dal
successivo art. 4, sono presentate le domande.

                               Art. 4 


Domanda di ammissione - Modalita' di presentazione
Termine - Esclusioni


1. I candidati devono presentare, entro il termine perentorio di
trenta giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza nella
Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami», domanda
di ammissione agli esami, unitamente ai documenti di rito e redatta
secondo le modalita' stabilite dal successivo art. 5, all'istituto,
sede regionale o interregionale di esame tra quelli compresi nella
tabella A, da loro prescelto.
2. Le domande, indirizzate al dirigente scolastico dell'istituto
sede d'esame, devono, pero', essere inviate al Collegio nazionale
degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati (Ufficio di presidenza
- Poste succursale n. 1 - 47122 Forli' - Tel. 0543/720908) che
provvedera' agli adempimenti previsti dall'art. 7 della presente
ordinanza.
Le domande devono pervenire secondo una delle seguenti modalita':
a) a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento: fa fede il
timbro dell'ufficio postale accettante, cui compete la spedizione;
b) a mano: fa fede l'apposita ricevuta che viene rilasciata
agli interessati dal Collegio nazionale, redatta su carta intestata,
recante la firma dell'incaricato alla ricezione delle istanze, la
data di presentazione ed il numero di protocollo;
c) tramite posta elettronica certificata al Collegio nazionale
(agrotecnici@pecagrotecnici.it): fa fede la stampa che documenta
l'inoltro della PEC.
3. Non sono ammessi agli esami i candidati che abbiano spedito le
domande con i documenti oltre il termine di scadenza stabilito quale
ne sia la causa, e coloro i quali risultino sprovvisti dei requisiti
prescritti dal precedente art. 2, salvo quanto previsto dal comma 3
del medesimo articolo.
4. L'esclusione puo' avere luogo in qualsiasi momento, quando ne
siano emersi i motivi, anche durante lo svolgimento degli esami.

                               Art. 5 


Domanda di ammissione - Contenuto


1. La domanda di ammissione agli esami, datata, sottoscritta, con
marca da bollo (euro 16,00) e corredata della documentazione indicata
nel successivo art. 6, e' redatta dai candidati mediante
autocertificazione contenente la seguente dicitura:«Il/la
sottoscritto/a...................., consapevole delle sanzioni
previste dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e che i dati riportati
dall'interessato/a assumono valore di dichiarazioni sostitutive di
certificazione rese ai sensi dell'art. 46 e 47, nonche' delle
conseguenze di carattere amministrativo e penale previste al
successivo art. 76 per coloro che rilasciano dichiarazioni non
corrispondenti a verita' e falsita' negli atti, dichiara»:
il cognome ed il nome;
il luogo e la data di nascita;
la residenza anagrafica e l'indirizzo al quale desiderano che
vengano inviate eventuali comunicazioni relative agli esami,
indirizzo e-mail ed un recapito telefonico;
di non aver prodotto, per la sessione in corso ed a pena di
esclusione in qualsiasi momento dagli esami, altra domanda di
ammissione ad una diversa sede di esame;
di essere iscritti, ove d'obbligo, nel registro dei praticanti,
con indicazione del collegio locale;
di aver conseguito uno dei titoli indicati dall'art. 2, commi 1
e 2, della presente ordinanza, con precisa indicazione:
a) per i soli titoli di istruzione secondaria di secondo
grado: denominazione o indirizzo ed articolazione;
b) per i soli titoli di laurea di cui all'art. 2, comma 2,
lettere A, B e C della presente ordinanza: denominazione;
c) dell'istituto/ateneo sede d'esame;
d) dell'anno scolastico/accademico di conseguimento;
e) del voto riportato;
f) dell'istituto/ateneo che ha rilasciato il titolo se
diverso da quello sede d'esame;
g) della data del titolo;
di aver svolto il tirocinio secondo una delle modalita'
indicate dall'art. 2, comma 1 della presente ordinanza, lettere A, B,
C, D ed E. Coloro che siano in possesso, in aggiunta allo specifico
diploma richiesto dalla normativa per l'iscrizione nei rispettivi
albi, di uno dei titoli di cui al precedente art. 2, comma 1, lettere
F e G, ovvero di uno dei titoli di cui all'art. 2, comma 2, lettera B
della presente ordinanza, dichiarano di aver svolto il tirocinio di
cui all'art. 55, commi 1 e 3, del decreto del Presidente della
Repubblica 5 giugno 2001, n. 328 - cosi' come modificato dall'art. 1,
comma 52 della legge n. 107/2015 citata nelle premesse, anche
espletato secondo le modalita' indicate dall'art. 6, commi da 3 a 9,
del decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137.
2. Il requisito del tirocinio previsto deve essere maturato entro
e non oltre il 30 settembre 2017.
Entro il 10 ottobre 2017 il candidato e' tenuto a dichiararne,
sotto la propria responsabilita', il possesso con apposito atto
integrativo dei contenuti della domanda gia' presentata, indirizzato
al dirigente scolastico dell'istituto sede d'esame e da inviare al
collegio competente, allegando l'attestato di compimento della
pratica professionale.
3. I candidati diversamente abili devono, ai sensi dell'art. 20
della legge n. 104/1992, indicare nella domanda quanto loro
necessario per lo svolgimento delle prove (specifici ausili ed
eventuali tempi aggiuntivi, quali certificati da una competente
struttura sanitaria in relazione allo specifico stato ed alla
tipologia di prove d'esame da sostenere). I medesimi attestano nella
domanda, con dichiarazione ai sensi dell'art. 39 legge n. 448/1998,
«l'esistenza delle condizioni personali richieste».

                               Art. 6 


Domanda di ammissione - Documentazione


1. Alla domanda di ammissione agli esami devono essere allegati i
seguenti documenti:
curriculum in carta semplice, sottoscritto dal candidato,
relativo all'attivita' professionale svolta ed agli eventuali
ulteriori studi compiuti;
eventuali pubblicazioni di carattere professionale;
ricevute dalle quali risulti l'avvenuto versamento:
della tassa di ammissione agli esami dovuta all'erario nella
misura di 49,58 euro (art. 2, capoverso 3, decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 21 dicembre 1990). Il versamento, in favore
dell'ufficio locale dell'Agenzia delle entrate, deve essere
effettuato presso una banca o un ufficio postale utilizzando il
modello F23 (codice tributo: 729T; codice Ufficio: quello
dell'Agenzia delle entrate «locale» in relazione alla residenza
anagrafica del candidato);
del contributo di 1,55 euro dovuto all'istituto sede di esame
a norma della legge 8 dicembre 1956, n. 1378 e successive
modificazioni (chiedere all'istituto gli estremi del conto corrente
postale da utilizzare);
fotocopia non autenticata di un documento di identita' (art.
38, comma 3, decreto del Presidente della Repubblica n. 445/2000);
elenco in carta semplice, sottoscritto dal candidato, dei
documenti, numerati in ordine progressivo, prodotti a corredo della
domanda.

                               Art. 7 


Adempimenti del Collegio nazionale


1. Dopo la scadenza del termine per la presentazione delle
domande, il Collegio nazionale verifica la regolarita' delle domande
ricevute ed utilmente prodotte e, compiuto ogni opportuno
accertamento di competenza, anche per il tramite dei collegi locali,
ai sensi dell'art. 6, comma 1 del Regolamento, comunica, entro e non
oltre i successivi trenta giorni, al Ministero dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca, esclusivamente tramite posta
elettronica certificata all'indirizzo DGOSV@postacert.istruzione.it
il numero dei candidati in possesso dei requisiti, ammessi a
sostenere gli esami, ai fini della determinazione del numero delle
commissioni da nominare. La comunicazione deve essere inoltrata anche
nell'ipotesi che non sia pervenuta alcuna domanda;
un unico elenco nominativo, in stretto ordine alfabetico e
numerico, dei candidati ammessi a sostenere gli esami, distinti in
relazione all'istituto sede d'esame da loro prescelto e con espressa
indicazione del titolo di studio posseduto, per consentire al
Ministero di provvedere alla loro assegnazione alle commissioni. Il
Collegio nazionale provvede a formare detto elenco previo puntuale
controllo (articoli 71 e 72 del decreto del Presidente della
Repubblica n. 445/2000), effettuato anche sulla base delle
attestazioni dei collegi locali di cui all'art. 12, comma 4, del
Regolamento, delle dichiarazioni sostitutive rese dai candidati nelle
domande, con riferimento, in particolare, al possesso di uno dei
requisiti di cui al precedente art. 2.
2. Nel predetto elenco vengono indicati, per ciascun candidato:
il cognome e il nome;
il luogo e la data di nascita;
il titolo di studio;
il requisito di ammissione posseduto, di cui al precedente art.
2, da indicare con la lettera corrispondente.
Accanto al nominativo dei candidati con requisiti di ammissione
(da indicare comunque) ancora in corso di maturazione deve essere
apposta anche la dicitura «Requisito in corso di maturazione» con la
data prevista di acquisizione che non puo' essere posteriore al 30
settembre 2017.
3. In calce al medesimo elenco, datato e sottoscritto dal
Presidente del Collegio, questi deve apporre attestazione di avvenuta
verifica della regolarita' delle domande ricevute e di aver compiuto
ogni accertamento di competenza.
4. Qualsiasi variazione al predetto elenco deve essere
tempestivamente comunicata al Ministero per gli adempimenti di
competenza, tramite le modalita' di cui sopra.
5. Entro e non oltre il 13 ottobre 2017, il Collegio nazionale
provvede alla consegna delle domande ai dirigenti scolastici degli
istituti ai quali sono indirizzate, o ai dirigenti scolastici di
quegli istituti indicati dal Ministero dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca in caso di diversa assegnazione
disposta a norma del precedente art. 3 della presente ordinanza,
trattenendo ai propri atti una fotocopia della domanda di
partecipazione agli esami di ciascun candidato. Le domande, corredate
della relativa documentazione, devono essere accompagnate da altro
originale del medesimo elenco di cui sopra gia' trasmesso al
Ministero. Detto elenco e' integrato con apposita nota recante
indicazione:
di eventuali altre variazioni gia' comunicate al Ministero;
dell'avvenuta maturazione, entro il 30 settembre 2017, del
requisito di ammissione, allegando le successive dichiarazioni,
prodotte nei modi e nei tempi di cui al precedente art. 5, comma 2;
della eventuale, mancata maturazione del requisito di
ammissione di cui sopra.

                               Art. 8 


Calendario degli esami


1. Gli esami hanno inizio in tutte le sedi nello stesso giorno e
si svolgono secondo il calendario di seguito indicato:
24 ottobre 2017, ore 8,30: insediamento delle commissioni
esaminatrici e riunione preliminare per gli adempimenti previsti dal
Regolamento ed esplicati, con apposite istruzioni ministeriali, dalle
commissioni medesime;
25 ottobre 2017, ore 8,30: prosecuzione della riunione
preliminare;
26 ottobre 2017, ore 8,30: svolgimento della prima prova
scritta;
27 ottobre 2017, ore 8,30: svolgimento della seconda prova
scritta o scritto-grafica.
2. L'elenco e le votazioni dei candidati ammessi a sostenere le
prove orali ed il calendario relativo alle prove stesse vengono
notificati entro il giorno successivo al termine della correzione
degli elaborati, mediante affissione all'albo dell'istituto sede
degli esami ed inoltrati, per conoscenza, al Collegio nazionale, al
quale spetta, in ogni caso, di effettuare al riguardo eventuali
comunicazioni individuali (art. 11, comma 5, Regolamento).

                               Art. 9 


Prove di esame


1. I candidati debbono presentarsi, senza altro avviso
ministeriale e tenendo conto delle eventuali comunicazioni ricevute
dal Collegio nazionale (art. 3, comma 4, della presente ordinanza),
alle rispettive sedi di esame nei giorni e nell'ora indicati, per lo
svolgimento delle prove scritte o scritto-grafiche, muniti di valido
documento di riconoscimento.
2. Gli esami consistono in due prove scritte o scritto-grafiche
ed in una prova orale. Gli argomenti che possono formare oggetto
delle prove d'esame sono indicati nell'allegata tabella B.
3. Il tempo assegnato ai candidati per lo svolgimento delle prove
scritte o scritto-grafiche viene indicato in calce al tema (art. 11,
comma 1, Regolamento).
4. Durante le prove e' consentita soltanto la consultazione di
manuali tecnici e l'uso di strumenti di calcolo non programmabili e
non stampanti (art. 18, comma 4, Regolamento).
5. Non sono consentite prove suppletive e, pertanto, i candidati
che risultino, per qualsiasi motivo, assenti anche ad una sola delle
prove scritte o scritto-grafiche sono esclusi dalla relativa sessione
di esami (art. 11, comma 7, Regolamento).
6. I candidati che, per comprovati e documentati motivi
sottoposti tempestivamente alla valutazione discrezionale e
definitiva della commissione esaminatrice, non siano in grado di
sostenere la prova orale nel giorno stabilito possono, dalla
commissione stessa, essere riconvocati in altra data ai sensi
dell'art. 11, comma 8 e 9, del Regolamento.

                               Art. 10 


Attivita' tecnico-agricola subordinata. Esperienze formative.
Requisiti e riconoscimento


1. Coloro che, in possesso dei titoli di cui all'art. 2 della
presente ordinanza, intendano far valere lo svolgimento di attivita'
tecnico-agricola alle dipendenze di datori di lavoro pubblici e
privati, per l'ammissione all'esame di abilitazione all'esercizio
della professione, devono rivolgere al collegio locale nella cui
circoscrizione essi risiedono domanda per il riconoscimento
dell'idoneita' dell'attivita' svolta.
2. L'attivita' di titolare di impresa agricola e' equiparata a
quella di lavoro subordinato, condividendone le direttive generali e
specifiche, a condizione che la stessa sia dimostrata tramite valida
documentazione fiscale, amministrativa e previdenziale.

                               Art. 11 


Rinvio


Per quanto non previsto dalla presente ordinanza, si osservano le
disposizioni contenute nel Regolamento.

                               Art. 12 


Delega


Per l'emanazione di tutti i successivi provvedimenti, attuativi
delle disposizioni contenute nella presente ordinanza, con
particolare riferimento al decreto di costituzione delle commissioni
di cui all'art. 7, comma 1, del decreto ministeriale 6 marzo 1997, n.
176, e' conferita delega al direttore generale per gli ordinamenti
scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione.
La presente ordinanza sara' pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Roma, 13 aprile 2017

Il Ministro: Fedeli

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