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AUTORITA' PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE
Concorso pubblico, per titoli ed esami, a quattro posti per il
profilo professionale analista di procedure, area funzionale C,
posizione economica C2.
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Fonte: | Gazzetta ufficiale n.78 del 6/10/2000 |
Ente: | AUTORITA' PER LA VIGILANZA SUI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE |
Località: | - |
Codice atto: | 000E9075 |
Sezione: | Enti pubblici |
Tipologia: | Concorso |
Numero di posti: | 4 |
Scadenza: | 5/11/2000 |
Testo piccolo - Testo medio - Testo grande
IL PRESIDENTE
Vista la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive
modificazioni ed integrazioni, che ha istituito l'Autorita' per la
vigilanza sui lavori pubblici, quale autorita' indipendente;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre
1994, n. 554, art. 3, che disciplina l'organizzazione ed il
funzionamento dell'autorita' stessa;
Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, ed in
particolare l'art. 45, comma 11;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in
data 27 aprile 1999 con il quale e' stato istituito il ruolo del
personale dell'Autorita' predetta;
Considerato che sono attualmente in corso le procedure per
l'inquadramento del personale in attuazione delle procedure di
mobilita' di cui al capo III del citato decreto legislativo
n. 29/1993 cosi' come previsto dall'art. 5, commi 5 e 5-bis, della
citata legge n. 109/1994.
Considerato che i relativi posti sono stati accantonati fino al
termine delle procedure di mobilita';
Considerato che gli stessi articoli 5 e 5-bis della legge
n. 109/1994 dispongono che i restanti posti devono essere coperti
mediante procedure concorsuali;
Viste le deliberazioni del consiglio dell'Autorita', assunte
nelle sedute del 19 luglio e 30 agosto 2000;
Determina:
Art. 1.
Posti a concorso
E' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, a quattro
posti per il profilo professionale analista di procedure - area
funzionale C - posizione economica C2, nei ruoli dell'Autorita' per
la vigilanza sui lavori pubblici.
Sui posti a concorso si applica la riserva prevista dagli
articoli 7 e 8 della legge n. 68 del 12 marzo 1999 (norme per il
diritto al lavoro dei disabili).
A norma dell'art. 19 della legge 24 dicembre 1986, n. 958, e
dell'art. 39, comma 15, del decreto legislativo 12 maggio 1995,
n. 196, il 20% dei posti e' riservato ai militari in ferma di leva
prolungata e ai volontari specializzati delle tre Forze armate
congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma o rafferma
contratta.
L'insieme delle riserve di posti eventualmente applicabili non
puo' complessivamente superare la meta' dei posti messi a concorso.
Nella formazione della graduatoria saranno applicate, a parita'
di punteggio, le disposizioni di legge che stabiliscono titoli di
preferenza nei concorsi a pubblico impiego. A tal fine, i candidati
ammessi alle prove orali, dovranno presentare i documenti comprovanti
il possesso dei titoli che diano luogo alla preferenza a parita' di
punteggio.
Tali titoli devono essere posseduti alla data di scadenza del
termine utile per la presentazione della domanda di ammissione al
concorso.
Coloro i quali intendano avvalersi di una delle suddette riserve
o preferenze a parita' di punteggio debbono farne espressa
dichiarazione nella domanda di partecipazione al concorso. Nel caso
di mancata dichiarazione in tal senso non vi sara' ammissione al
beneficio.
Art. 2.
Requisiti per l'ammissione
Per l'ammissione al concorso e' richiesto il possesso dei
seguenti requisiti:
diploma di laurea in ingegneria, in fisica, in matematica
ovvero altro diploma di laurea, con specializzazione in informatica
conseguito con la votazione di 110/110;
frequenza almeno biennale di un corso di dottorato di ricerca o
corso di specializzazione o perfezionamento post universitario,
master e simili di durata almeno annuale e con esame finale, nelle
materie dei corsi laurea previsti per l'ammissione al concorso;
ovvero
esperienza qualificata, di almeno due anni, in campi
d'interesse per l'attivita' istituzionale dell'autorita' maturata
presso amministrazioni pubbliche, istituzioni universitarie e di
ricerca, studi professionali, istituzioni ed enti.
Inoltre:
1) cittadinanza italiana. Tale requisito, ai sensi dell'art. 2
del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 174/1994 e
dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487/1994,
non e' richiesto per i soggetti appartenenti all'Unione europea. Sono
inoltre equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla
Repubblica;
2) godimento dei diritti politici;
3) idoneita' fisica all'impiego. La condizione di privo della
vista comporta inidoneita' fisica specifica per lo svolgimento delle
mansioni di cui al presente bando, che implicano l'esercizio di
attivita' in cui il carattere visivo risulta indispensabile;
4) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
5) non aver riportato condanne penali incompatibili con lo
status di pubblico dipendente;
6) non essere stati destituiti o dispensati dal servizio presso
una pubblica amministrazione o decaduti da un impiego statale per i
motivi indicati nell'art. 127, lettera d), del decreto del Presidente
della Repubblica n. 3/1957.
Ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 174/1994, i cittadini degli Stati membri dell'Unione
europea devono inoltre possedere i seguenti requisiti:
a) godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di
appartenenza o di provenienza;
b) essere in possesso, fatta eccezione della titolarita' della
cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i
cittadini della Repubblica;
c) avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
I requisiti di cui al presente bando debbono essere posseduti
alla data di scadenza del termine utile per la presentazione della
domanda di ammissione al concorso.
I candidati privi di uno di tali requisiti sono esclusi dal
concorso con provvedimento motivato. Tale esclusione, ai sensi
dell'art. 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica
n. 487/1994, puo' avvenire in qualunque momento, fino alla stipula
del contratto individuale di lavoro.
Art. 3.
Presentazione delle domande - Termine e modalita'
Le domande di ammissione al concorso debbono essere redatte su
carta semplice e secondo lo schema allegato.
Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre
1998, n. 403, le dichiarazioni rese e sottoscritte nella domanda di
ammissione hanno valore di autocertificazione; nel caso di falsita'
in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni penali
previste dall'art. 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15.
L'autorita' potra' procedere ai controlli previsti dall'art. 11
del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998 sulla
veridicita' delle dichiarazioni sostitutive.
Qualora dal controllo emerga la non veridicita' del contenuto
della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente
conseguiti con il provvedimento emanato sulla base della
dichiarazione non veritiera.
Le domande di ammissione al concorso da redigersi su carta
semplice e secondo lo schema allegato debbono essere indirizzate
all'autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici, via di
Ripetta, 246 - 00186 Roma, e presentate secondo una delle seguenti
modalita', con esclusione di qualsiasi altro mezzo, entro il termine
perentorio di giorni trenta dalla data di pubblicazione del presente
bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica:
1) raccomandata con avviso di ricevimento; in questo caso la
data di spedizione delle domande e' stabilita e comprovata dal timbro
a data apposto dall'ufficio postale accettante;
2) presentazione diretta presso l'autorita' all'indirizzo di
cui sopra, nei giorni dal lunedi' al giovedi', nei seguenti orari:
9-13,30 e 14,30-17,30 ed il venerdi' dalle ore 9 alle ore 14, festivi
esclusi.
In tale caso, l'autorita' rilascia al candidato una ricevuta
attestante l'avvenuta presentazione.
Considerato che la mancanza di uno solo degli elementi di seguito
richiesti non consente all'autorita' di valutare pienamente la
validita' dell'istanza di partecipazione e' fatto obbligo agli
aspiranti di dichiarare nella domanda, a pena di esclusione:
1) cognome e nome (le aspiranti che siano coniugate
dichiareranno nell'ordine: il cognome da nubile seguito dal proprio
nome e dal cognome del marito), luogo e data di nascita;
2) i titoli previsti dal precedente art. 2, primo comma, con
l'indicazione degli istituti presso i quali sono stati conseguiti e
delle relative date;
3) il possesso della cittadinanza italiana, tenendo conto di
quanto espressamente richiesto dall'art. 2, punto 1), del presente
bando;
4) il godimento dei diritti politici;
5) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
6) le eventuali condanne penali riportate (anche se siano stati
concessi amnistia, condono o perdono giudiziale) ed i procedimenti
penali eventualmente pendenti;
7) gli eventuali servizi prestati presso pubbliche
amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti
rapporti di pubblico impiego.
Il candidato dovra' inoltre dichiarare nella domanda:
a) la lingua straniera, prescelta fra quelle indicate nel
successivo art. 6;
b) l'indirizzo, con l'esatta indicazione del numero di codice
di avviamento postale, presso il quale si desidera che siano inviate
le comunicazioni relative al concorso, con l'impegno a comunicare le
eventuali variazioni di indirizzo.
Nella domanda di partecipazione al concorso i candidati portatori
di handicap, dovranno, ai sensi dell'art. 20 della legge n. 104/1992,
specificare, in relazione al proprio handicap, l'ausilio necessario
nonche' l'eventuale necessita' di tempi aggiuntivi in relazione allo
svolgimento delle prove d'esame.
Con la presentazione della domanda il candidato deve dichiarare
il possesso dei titoli di preferenza a parita' di merito.
La dichiarazione generica di essere in possesso di tutti i
requisiti non sara' ritenuta valida.
L'autorita' non assume responsabilita' per la dispersione di
comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da
parte del concorrente oppure da mancata o tardiva comunicazione del
cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, ne' per eventuali
disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di
terzi, a caso fortuito o forza maggiore.
Art. 4.
Eventuale test selettivo
Nel caso in cui le domande di partecipazione pervenute risultino
superiori di dieci volte rispetto ai posti messi a concorso,
l'autorita' - al fine di assicurare un celere svolgimento della
procedura concorsuale - si riserva la facolta' di convocare a Roma i
candidati per sostenere un test preselettivo.
L'incarico di predisporre il test e di sovrintendere al suo
svolgimento sara' affidato ad azienda specializzata in selezione del
personale.
Il test preselettivo e' articolato in quesiti a risposta multipla
su tutti gli argomenti delle prove d'esame.
Il test e' corretto in forma anonima con l'ausilio di tecnologia
informatica.
Sulla base dei risultati del test viene formata una graduatoria
preliminare. Ai candidati classificati fino al numero corrispondente
a dieci volte i posti messi a concorso nella graduatoria preliminare
nonche' quelli classificati ex aequo nell'ultima posizione, il diario
delle prove scritte sara' comunicato almeno quindici giorni prima
dell'inizio delle prove medesime, mediante lettera raccomandata con
avviso di ricevimento.
Art. 5.
Commissione esaminatrice
La commissione esaminatrice verra' nominata, con successivo
decreto, secondo i principi di cui al decreto del Presidente della
Repubblica n. 487/1994.
Art. 6.
Prove d'esame
L'esame consiste in due prove scritte, una delle quali a
contenuto teorico-pratico, ed in una prova orale.
Le prove verteranno sul programma d'esame come appresso indicato.
Prove scritte:
1) metodologie e tecniche di sviluppo del software; il ciclo di
vita del software; modelli del ciclo di vita, il piano di qualita';
qualita' di prodotto e di processo; metriche per la qualita',
l'analisi del rischio di progetto; metodologia per l'analisi dei dati
e delle fuzioni; modellazione concettuale logica e fisica dei dati;
modellazione delle funzioni, modellazione integrata dati funzioni,
progettazione modulare del software; nuovi strumenti di modellazione;
modelli orientati ad oggetti; software di gestione di basi di dati,
di basi di documenti, di applicazioni territoriali, di basi di
conoscenza; strumenti di supporto al riuso e allo sviluppo di
applicazioni; ambienti di programmazione, linguaggi di
programmazione, strumenti di aiuto all'ingegneria del software
(strumenti case); metodologie e tecniche per la convalida e la
verifica del software; tipologie di testing e metodi per il testing e
la correzione (debugging); tecniche di documentazione; metodologie e
tecniche per la reingegnerizzazione del software; metodologie e
tecniche per la manutenzione del software; linguaggi per la gestione
dei lavori (Job controllo language);
2) analisi costi-benefici di progetti informatici, valutazione
tecnico-economica delle applicazioni informatiche, metodologie di
stima delle risorse; criteri e strumenti di conduzione dei progetti
informatici; criteri di gestione dei sistemi e delle applicazioni
informatiche; architettura dei sistemi software (progettazione,
configurazione, generazione, affidabilita'); sistemi di
telelaborazione; fondamenti di sicurezza dati e processi (integrita',
riservatezza, recovery).
Il colloquio vertera' sulle materie oggetto delle prove scritte
nonche' su:
ordinamento, compiti e funzioni dell'autorita' per la vigilanza
sui lavori pubblici;
nozioni di diritto pubblico;
conoscenza della lingua inglese o francese.
L'accertamento della conoscenza della lingua straniera verra'
effettuato mediante conversazione e traduzione a vista di un brano.
Per lo svolgimento delle prove si osserveranno i principi di cui
al decreto del Presidente della Repubblica, n. 487/1994.
Art. 7.
Diario d'esame
La data di svolgimento dell'eventuale prova selettiva o delle
prove scritte sara' fissata con successivo provvedimento, che sara'
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4a
serie speciale - n. 93 del 28 novembre 2000.
Con le stesse modalita' e gli stessi tempi - qualora per motivi
organizzativi non sia possibile determinare data e luogo di
svolgimento del test o delle prove scritte - viene indicata la
Gazzetta Ufficiale sulla quale tale avviso sara' successivamente
pubblicato.
Tale pubblicazione avra' valore di notifica a tutti gli effetti.
I candidati dovranno presentarsi nella sede d'esame, nel giorno e
nell'ora stabiliti per l'effettuazione della prova selettiva o di
quelle cui al precedente art. 6.
La mancata presentazione dei candidati nella sede di esame nel
giorno e nell'ora indicati nell'avviso di cui sopra comportera'
l'esclusione dal concorso degli stessi.
Per essere ammessi a sostenere le prove d'esame i candidati
dovranno essere muniti di uno dei seguenti documenti di
riconoscimento in corso di validita':
a) fotografia recente, applicata sul prescritto foglio in carta
legale, provvista della firma del candidato, autenticata dal sindaco
o dal notaio;
b) tessera postale;
c) patente automobilistica;
d) passaporto;
e) carta d'identita',
f) porto d'armi;
g) tessera di riconoscimento rilasciata da un'amministrazione
dello Stato a norma del decreto del Presidente della Repubblica
28 luglio 1967, n. 851;
h) ogni altro documento personale di riconoscimento, munito di
fotografia, che sia ritenuto idoneo da parte della commissione
esaminatrice.
Art. 8.
Esito delle prove ed ammissione al colloquio
Conseguono l'ammissione al colloquio i candidati che abbiano
riportato una votazione di almeno 21/30 in ciascuna prova scritta.
I candidati ammessi alla prova orale saranno avvertiti almeno
venti giorni prima di quello in cui dovranno sostenerla.
Ai medesimi sara' contemporaneamente comunicato il voto riportato
nella valutazione dei titoli e nelle singole prove scritte.
Il colloquio s'intende superato con una votazione di almeno
21/30.
Nel corso del colloquio si procedera' alla prova per
l'accertamento della conoscenza di una delle lingue straniere
indicate al precedente art. 6.
Il punteggio finale e' dato dalla somma della media dei voti
conseguiti nelle prove scritte e della votazione conseguita nel
colloquio.
Art. 9.
Titoli valutabili ai fini del concorso
In aggiunta alla votazione complessiva di cui al precedente
art. 8, la commissione esaminatrice dispone di un punteggio massimo
di 10/30 per i titoli che i concorrenti ritengano presentare.
Non saranno valutati i titoli che per qualsiasi motivo non
vengano trasmessi entro il termine utile per la presentazione delle
domande di partecipazione al concorso.
La valutazione dei titoli, previa individuazione dei criteri, e'
effettuata dopo le prove scritte e prima che si proceda alla
correzione dei relativi elaborati.
Il risultato della valutazione dei titoli verra' reso noto, agli
interessati, prima dell'effettuazione delle prove orali.
I dieci punti da attribuire alla valutazione dei titoli rientrano
nelle seguenti categorie:
titoli di studio ed assimilabili, fino a punti tre (a ciascun
titolo della categoria non puo' essere assegnato un punteggio
superiore a punti 0,50);
titoli di servizio, fino a punti quattro (un punto per ogni
anno di servizio o frazione di anno superiore a sei mesi);
titoli scientifici, fino a punti due (a ciascun titolo della
categoria non puo' essere assegnato un punteggio superiore a punti
0,50);
altri titoli, fino a punti uno (a ciascun titolo della
categoria non puo' essere assegnato un punteggio superiore a punti
0,25).
Art. 10.
Titoli di precedenza o preferenza
I candidati che abbiano superato le prove di esame, i quali
intendano far valere i titoli di precedenza e preferenza previsti
dall'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio
1994, n. 487, che abbiano titolo per usufruire dell'elevazione del
limite massimo di eta' dovranno presentare o far pervenire, a mezzo
raccomandata all'autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici, via
di Ripetta, 246 - 00186 Roma, i documenti, in carta semplice,
attestanti il possesso dei titoli stessi, entro il termine perentorio
di giorni quindici decorrenti dal giorno successivo quello del
ricevimento dell'apposita comunicazione.
Dai documenti dovra' risultare il possesso dei titoli alla data
di scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di
ammissione al concorso.
Art. 11.
Formazione, approvazione e pubblicazione della graduatoria
La graduatoria di merito dei candidati sara' formata secondo
l'ordine dei punti della votazione complessiva, di cui al precedente
art. 8, riportata da ciascun candidato, con l'osservanza, a parita'
di punti delle preferenze previste dall'art. 5, del decreto del
Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487.
Saranno dichiarati vincitori, nei limiti dei posti
complessivamente messi a concorso, i candidati utilmente collocati
nella graduatoria di merito.
La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori del
concorso, sara' approvata con apposito provvedimento.
La graduatoria dei vincitori verra' pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana.
Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorrera' il termine
per le eventuali impugnative.
Art. 12.
Presentazione dei documenti da parte dei vincitori
I candidati dichiarati vincitori saranno invitati a presentare
direttamente, o ad inviare, tramite raccomandata con avviso di
ricevimento entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione,
all'autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici, via di
Ripetta, 246 - 00186 Roma, i seguenti documenti in carta legale,
attestanti il possesso dei requisiti di cui all'art. 2 del presente
bando:
a) diploma originale o certificato sostitutivo, a tutti gli
effetti del diploma, ovvero copia del diploma stesso in bollo,
autenticata nei modi di cui all'art. 14 della legge 4 gennaio 1968,
n. 15;
b) estratto dell'atto di nascita. I concorrenti che abbiano
diritto alla elevazione del limite massimo di eta' o alla esenzione
dello stesso, devono produrre documenti atti a comprovare tale
diritto;
c) certificato di cittadinanza italiana;
d) certificato attestante che il candidato e in godimento dei
diritti politici, ovvero che non e' incorso in alcuna delle cause che
a termini delle vigenti disposizioni, ne impediscano il possesso;
e) certificato generale del casellario giudiziale;
f) documento relativo agli obblighi militari e cioe', a seconda
dei casi, copia o estratto dello stato di servizio militare o del
foglio matricolare militare, ovvero certificato di esito di leva o di
iscrizione nelle liste di leva o foglio di congedo illimitato;
g) certificato rilasciato dall'unita' sanitaria competente per
territorio o da un medico militare, dal quale risulti che il
candidato e' fisicamente idoneo al servizio continuativo e
incondizionato nell'impiego al quale concorre; i candidati invalidi
di guerra ed assimilati debbono produrre ai sensi dell'art. 19, comma
2, della legge 2 aprile 1968, n. 482, una dichiarazione di un
ufficiale sanitario, comprovante che l'invalido, per la natura e il
grado della sua invalidita' o mutilazione, non puo' riuscire di
pregiudizio alla salute ed incolumita' dei compagni di lavoro. Nel
suddetto certificato, come nella dichiarazione, dovra' essere
precisato che si e' eseguito l'accertamento sierologico del sangue,
ai sensi dell'art. 7 della legge 25 luglio 1956, n. 837.
L'amministrazione ha facolta' di sottoporre a visita medica di
controllo i vincitori del concorso.
I candidati che siano dipendenti statali di ruolo sono tenuti a
presentare o spedire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento,
nel termine di cui al comma 1, a pena di decadenza, i soli documenti
di cui alle lettere a) e g), nonche' copia integrale dello stato
matricolare.
I documenti di cui alle lettere c), d), e) e g), del presente
articolo, come pure copia dello stato matricolare, debbono essere di
data non anteriore di oltre tre mesi a quella del ricevimento
dell'invito a produrli.
I certificati di cui alle lettere c) e d) dovranno attestare,
altresi', che gli interessati erano in possesso della cittadinanza
italiana e in godimento dei diritti politici anche alla data di
scadenza del termine utile per produrre le domande di ammissione al
concorso.
Le firme apposte sui documenti che i candidati sono tenuti a
presentare non sono soggette a legalizzazione all'infuori delle
ipotesi previste dagli articoli 16 e 17 della legge 4 gennaio 1968,
n. 15, e successive integrazioni e modificazioni.
I candidati indigenti hanno facolta' di produrre in carta libera
i documenti di cui all'art. 8 della tabella allegato B al decreto del
Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, purche'
esibiscano il certificato di poverta', ovvero quando risulti dai
documenti stessi la loro condizione di indigenza mediante citazione
degli estremi dell'attestato dell'autorita' di pubblica sicurezza.
Non sono ammessi riferimenti a documenti presentati per
partecipare a concorsi indetti da altre amministrazioni.
Tuttavia i profughi dai territori di confine hanno facolta' di
fare riferimento a documenti gia' presentati ad altri uffici
pubblici, o ad atti ivi esistenti dai quali risultino le posizioni
giuridiche e di fatto da comprovare: in tal caso essi dovranno
indicare, per tali documenti, l'autorita' che li ha rilasciati e gli
uffici presso cui sono depositati.
I profughi anzidetti hanno, altresi', facolta' di avvalersi di
documenti diversi da quelli richiesti dal presente decreto,
sempreche' idonei a documentare le posizioni da attestare.
Nel predetto termine di trenta giorni, i candidati, sotto la
propria responsabilita', devono dichiarare di non avere un altro
rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato con altra
amministrazione, pubblica o privata, e di non trovarsi in nessuna
delle situazioni di incompatibilita' richiamate dall'art. 58 del
decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. In caso contrario,
unitamente ai documenti deve essere espressamente presentata la
dichiarazione di opzione per la nuova amministrazione.
I candidati sono tenuti altresi' a regolarizzare in bollo tutti i
documenti gia' presentati.
Art. 13.
Assunzione dei vincitori
Con riferimento al possesso dei requisiti di ammissione
all'impiego, troveranno applicazione le disposizioni di cui al
decreto del Presidente della Repubblica n. 403/1998.
I candidati dichiarati vincitori, saranno assunti in prova nel
profilo professionale di analista di procedure, area funzionale C -
posizione economica C2.
L'autorita' provvedera' a stipulare con i vincitori del concorso
un contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato regolato dal
contratto collettivo nazionale del lavoro del comparto di riferimento
dell'autorita' anche per le cause che costituiscono le condizioni
risolutive del contratto stesso.
In ogni caso non puo' essere attivato alcun comando o distacco
per un periodo minimo di cinque anni, salvo che l'autorita' lo
consenta espressamente.
Nel caso in cui i vincitori assunti in prova non si presentino in
servizio senza giustificato motivo, l'autorita' comunichera' ai
medesimi che non procedera' alla stipulazione del contratto ovvero
provvedera' alla risoluzione del contratto stesso.
I vincitori sono obbligati a frequentare i corsi di formazione e
aggiornamento professionale organizzati dall'Autorita'.
Art. 14.
Trattamento economico
Ai vincitori del concorso ammessi all'impiego sara' corrisposto,
dalla data dell'effettiva assunzione in servizio, il trattamento
corrispondente alla posizione economica, ai sensi della normativa
vigente, con riferimento alla specifica modalita' di assunzione.
Art. 15.
Trattamento dati personali
Ai sensi dell'art. 10, comma 1, della legge 31 dicembre 1996,
n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso all'autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici, Roma, per
le finalita' di gestione del concorso (gestione che l'amministrazione
si riserva di affidare ad una societa' specializzata, a seguito di
sottoscrizione di regolare contratto) e saranno trattati presso una
banca-dati automatizzata anche successivamente all'eventuale
instaurazione del rapporto di lavoro per le finalita' inerenti alla
gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal
concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridico-economica del
candidato.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 13 della citata
legge tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo
riguardano, nonche' alcuni diritti complementari tra cui il diritto
di rettificare, aggiornare, completare o cancellare i dati erronei,
incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonche' il
diritto di opporsi per motivi legittimi al loro trattamento.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti
dell'autorita' per la vigilanza sui lavori pubblici.
Titolare del trattamento e' il direttore generale pro-tempore
della segreteria tecnica all'autorita' per la vigilanza sui lavori
pubblici, via di Ripetta, 246 - 00186 Roma.
Art. 16.
Norma di salvaguardia
Per quanto non previsto dal presente bando, valgono, in quanto
applicabili, le disposizioni sullo svolgimento dei concorsi contenute
nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e
successive modificazioni e integrazioni.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Dal giorno della pubblicazione decorrono i termini per eventuali
impugnative (centoventi giorni con ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica o sessanta giorni con ricorso
giurisdizionale al tribunale amministrativo regionale competente).
Il presidente: Garri
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