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MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI - ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI

Concorso pubblico, per esami, a due posti di dirigente di seconda
fascia da preporre alla direzione dei laboratori dell'Ispettorato
centrale repressione frodi.

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Fonte:Gazzetta ufficiale n.36 del 12/5/2006
Ente:MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI - ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI
Località:Nazionale
Codice atto:06E03227
Sezione:Amministrazioni centrali
Tipologia:Concorso
Numero di posti:2
Scadenza:12/6/2006

Testo piccolo - Testo medio - Testo grande

                        IL DIRETTORE GENERALE
 
Visto il decreto-legge 18 giugno 1986, n. 282, convertito con
modificazioni nella legge 7 agosto 1986, n. 462 concernente misure
urgenti in materia di prevenzione e repressione delle sofisticazioni
alimentari ed in particolare l'art. 10 il quale istituisce
l'Ispettorato centrale repressione frodi;
Visto il decreto-legge 11 gennaio 2001, n. 1, convertito con
modificazioni nella legge 9 marzo 2001, n. 49, ed in
particolare l'art. 3, comma 3, il quale statuisce che l'Ispettorato
centrale repressione frodi e' posto alle dirette dipendenze del
Ministro delle politiche agricole e forestali, ed opera con organico
proprio ed autonomia organizzativa ed amministrativa e costituisce un
autonomo centro di responsabilita' di spesa;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
13 aprile 2005 di rideterminazione delle dotazioni organiche del
personale appartenente alle qualifiche dirigenziali, alle aree
funzionali, alle posizioni economiche ed ai profili professionali,
con riferimento alla sede centrale e alle sedi periferiche
dell'Ispettorato centrale repressione frodi del Ministero delle
politiche agricole e forestali;
Visto il decreto-legge n. 182 del 9 settembre 2005 convertito con
modificazioni, nella legge n. 231 dell'11 novembre 2005 e, in
particolare l'art. 2, comma 2, secondo il quale l'Ispettorato
centrale repressione frodi e' organizzato in struttura
dipartimentale, articolata in due direzioni generali;
Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole e
forestali 19 dicembre 2005, con il quale si e' provveduto alla
revisione complessiva degli uffici e dei laboratori di livello
dirigenziale non generale dell'Ispettorato centrale repressione
frodi;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme
generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche, e successive modificazioni, ed in
particolare l'art. 28;
Vista la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante disposizioni per
il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di
esperienze e l'interazione tra pubblico e privato;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2004,
n. 108, recante norme regolamentari che disciplinano l'istituzione,
l'organizzazione ed il funzionamento del ruolo dei dirigenti presso
le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre
2004, n. 272, che, in applicazione dell'art. 28, comma 5, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed
integrazioni, disciplina le modalita' di accesso alla qualifica di
dirigente;
Visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale
con qualifica dirigenziale del comparto Ministeri sottoscritto il
9 gennaio 1997;
Visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale
con qualifica dirigenziale del comparto Ministeri sottoscritto il
5 aprile 2001;
Visto il Contratto collettivo nazionale di lavoro integrativo del
personale con qualifica dirigenziale del comparto Ministeri
sottoscritto il 18 novembre 2004;
Vista la legge 5 aprile 1991, n. 125, che garantisce pari
opportunita' tra uomini e donne per l'accesso al lavoro;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, e successive modificazioni, recante norme sull'accesso agli
impieghi nelle pubbliche amministrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, recante il testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa;
Visto il decreto del Ministero dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, recante il
regolamento in materia di autonomia didattica degli atenei;
Visto il decreto del Ministero dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 4 agosto 2000, recante la determinazione
delle classi della lauree universitarie;
Visto il decreto del Ministero dell'universita' e della ricerca
scientifica e tecnologica 28 novembre 2000, recante la determinazione
delle classi delle lauree specialistiche;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica 27 dicembre 2000, n. 6350/4.7.,
concernente la valenza ai fini dell'accesso al pubblico impiego dei
titoli universitari previsti dall'art. 3 del sopra citato decreto
ministeriale 3 novembre 1999, n. 509;
Visto il decreto del Ministero dell'istruzione dell'universita' e
della ricerca 5 maggio 2004, recante l'equiparazione dei diplomi di
laurea (DL) secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle
lauree specialistiche (LS) ai fini della partecipazione ai concorsi
pubblici;
Visto il decreto dei Ministeri dell'istruzione dell'universita' e
della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270, recante modifiche al
regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli
atenei, approvato con decreto del Ministro dell'universita' e della
ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante
disposizioni in materia di tutela delle persone e di altri soggetti
rispetto al trattamento dei dati personali;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
7 febbraio 1994, n. 174, recante norme sull'accesso dei cittadini
degli Stati membri dell'Unione europea ai posti di lavoro presso le
amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 1 comma 1, lettera
a) ai sensi del quale non puo' prescindersi dal possesso della
cittadinanza italiana per i posti dei livelli dirigenziali delle
amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo,
individuati ai sensi dell'art. 6 del decreto legislativo 3 febbraio
1993, n. 29;
Vista la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri -
Dipartimento della funzione pubblica 3 novembre 2005, n. 3/05
concernente gli adempimenti delle amministrazioni pubbliche di cui
all'art. 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
in materia di avvio delle procedure concorsuali;
Visto l'art. 4, comma 4-quater, del decreto-legge 28 febbraio
2005, n. 22, convertito con legge 29 aprile 2005, n. 71, ai sensi del
quale «A modifica di quanto previsto dall'art. 18 della legge
15 dicembre 1961, n. 1304, il personale di qualifica dirigenziale e i
dipendenti inquadrati nei profili professionali dell'area C e della
posizione economica B3, in servizio presso l'Ispettorato centrale
repressione frodi, sono ufficiali di polizia giudiziaria nei limiti
del servizio cui sono destinati e secondo le attribuzioni ad essi
conferite dalle leggi e dai regolamenti; parimenti, i dipendenti
inquadrati nei restanti profili professionali sono agenti di polizia
giudiziaria»;
Considerato che le esigenze operative dell'Amministrazione
rendono necessario provvedere urgentemente al reclutamento di due
unita' di personale di qualifica dirigenziale da preporre alla
direzione dei laboratori dell'Ispettorato centrale repressione frodi;
Considerato altresi' che l'art. 21 del decreto del Presidente
della Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, prevede che l'accesso
alla qualifica dirigenziale relativa a specifiche professionalita'
tecniche avviene esclusivamente mediante concorso pubblico per esami
indetto dalle singole amministrazioni;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 28 aprile
2006 con il quale l'Ispettorato centrale repressione frodi e' stato
autorizzato ad assumere nove unita' di personale;
Considerato che a seguito delle vacanze in organico dei dirigenti
di seconda fascia e' possibile assumere nell'ambito di tale
contingente due unita';
Considerato che occorre pertanto prevedere idonea procedura
concorsuale di reclutamento;
Vista la nota n. 492/ID del 2 maggio 2006 con la quale
l'Ispettorato centrale repressione frodi ha comunicato alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione
pubblica - Ufficio P.P.A., l'intendimento di avviare procedure di
reclutamento del personale dall'esterno per complessivi due posti di
dirigente di seconda fascia da preporre alla direzione dei Laboratori
dell'Ispettorato medesimo, qualora non vi sia personale da trasferire
secondo procedure di mobilita' ai sensi della legge 16 gennaio 2003,
n. 3;
Vista la nota n. 17899/06/1.2.3.2 del 3 maggio 2006, con la quale
la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della
funzione pubblica - ufficio P.P.A. servizio mobilita', ha comunicato
di non avere allo stato personale da assegnare ai sensi
dell'art. 34-bis del decreto legislativo n. 165/2001, per la
qualifica di dirigente di seconda fascia in possesso della specifica
professionalita' tecnica richiesta;
 
Decreta:
 
Art. 1.
 
Posti messi a concorso
 
1. E' indetto concorso pubblico, per esami, per il conferimento
di due posti di dirigente di seconda fascia nell'organico
dell'Ispettorato centrale repressione frodi, da preporre alla
direzione dei Laboratori del medesimo Ispettorato.
2. Ai sensi dell'art. 3 comma 2 del decreto del Presidente della
Repubblica 24 settembre 2004, n. 272, il trenta per cento dei posti
messi a concorso e' riservato al personale dipendente
dell'Ispettorato centrale repressione frodi.
3. I candidati utilmente collocati nella graduatoria, formata ai
sensi dei successivi articoli, saranno, secondo l'ordine della
stessa, dichiarati vincitori ed immessi nelle relative posizioni
dirigenziali.
4. I posti riservati, se non utilizzati a favore delle
sopraindicate categorie di riservatari, sono conferiti agli idonei
secondo l'ordine della graduatoria.
5. Il trattamento economico decorrera' dalla data di effettiva
attribuzione dell'incarico dirigenziale.
6. L'Ispettorato centrale repressione frodi si riserva la
facolta' di revocare il presente bando o di procedere alla variazione
dei posti banditi, in ragione di sopravvenute esigenze organizzative
e di servizio.

                               Art. 2.
 
Requisiti di ammissione
 
1. Al concorso possono partecipare, ai sensi dell'art. 28,
comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, come modificato dalla
legge n. 145/2002:
a) i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni,
muniti del diploma di laurea in chimica, in scienze e tecnologie
alimentari, ed equipollenti, ovvero della laurea specialistica o
magistrale appartenente alle classi 62/S, 78/S, 81/S, ovvero del
diploma di laurea di primo livello denominato L di cui all'art. 3 del
Regolamento n. 509/1999 e successive modificazioni appartenente ad
una delle seguenti classi 20/L o 21/L, che abbiano compiuto almeno
cinque anni di servizio, svolti in posizioni funzionali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea. Per i
dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a seguito di
corso-concorso, il periodo di servizio e' ridotto a quattro anni.
Possono, altresi', partecipare i dipendenti dell'Ispettorato centrale
repressione frodi, in possesso di diploma di laurea, che abbiano
compiuto almeno cinque anni di servizio nei profili professionali di
laboratorio o ispettivi dell'Ispettorato centrale repressione frodi
per l'accesso ai quali e' richiesto il possesso del diploma di
laurea, nonche' il personale, in possesso di diploma di laurea, che
abbia ricoperto per almeno due anni incarichi dirigenziali presso
l'Ispettorato centrale repressione frodi;
b) i soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti
e strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione
dell'art. 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, muniti del
diploma di laurea in chimica, in scienze e tecnologie alimentari, ed
equipollenti, ovvero della laurea specialistica o magistrale
appartenente alle classi 62/S, 78/S, 81/S, che abbiano svolto per
almeno due anni le funzioni dirigenziali;
c) coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o
equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore
a cinque anni, purche' muniti del diploma di laurea in chimica, in
scienze e tecnologie alimentari, ed equipollenti, ovvero della laurea
specialistica o magistrale appartenente alle classi 62/S, 78/S, 81/S;
d) i cittadini italiani, muniti del diploma di laurea in
chimica, in scienze e tecnologie alimentari, ed equipollenti, ovvero
della laurea specialistica o magistrale appartenente alle classi
62/S, 78/S, 81/S, che hanno maturato, con servizio continuativo per
almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali,
esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso
alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea.
2. I candidati devono, altresi', essere in possesso dei seguenti
requisiti:
a) cittadinanza italiana;
b) godimento dei diritti politici;
c) idoneita' fisica all'impiego. L'Amministrazione ha facolta'
di sottoporre a visita medica di controllo i vincitori del concorso;
d) posizione regolare nei confronti degli obblighi militari.
3. Non possono essere ammessi al concorso coloro che:
siano esclusi dall'elettorato politico attivo;
siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una
pubblica amministrazione, per persistente insufficiente rendimento;
coloro che siano stati dichiarati decaduti o licenziati da
un impiego statale ai sensi dell'art. 127, primo comma, lettera
d) del Testo unico approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per averlo conseguito
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidita'
non sanabile; coloro che siano stati interdetti dai pubblici uffici
in base a sentenza passata in giudicato; coloro che abbiano riportato
la pena accessoria dell'estinzione del rapporto di lavoro o di
impiego ai sensi dell'art. 32-quinquies del codice penale; coloro che
siano stati licenziati, ai sensi dell'art. 13 del CCNL comparto
«Ministeri» sottoscritto il 12 giugno 2003, o delle corrispondenti
disposizioni dei Contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al
personale di altri comparti.
4. L'ammissione alle prove concorsuali avviene con espressa
riserva di successivo accertamento del possesso dei requisiti
prescritti. Se le prove d'esame sono precedute dal test di
preselezione di cui al successivo art. 5, l'Amministrazione verifica
la validita' delle domande solo dopo lo svolgimento del medesimo e
limitatamente ai candidati che lo hanno superato. La mancata
esclusione dal test di preselezione non costituisce garanzia della
regolarita' della domanda di partecipazione al concorso, ne' sana
l'irregolarita' della domanda stessa. In difetto dei requisiti
prescritti, l'Amministrazione puo' disporre, in ogni momento,
l'esclusione dal concorso con motivato provvedimento, anche dopo lo
svolgimento delle prove di concorso, nei confronti dei candidati
utilmente classificati nella graduatoria finale.
5. I requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di
ammissione al concorso.

                               Art. 3.
 
Presentazione delle domande - Termini, contenuti e modalita'
 
1. La domanda di ammissione al concorso deve essere redatta
esclusivamente utilizzando l'apposito modulo di cui all'unito fac -
simile (all. 1), comprensivo degli allegati ( 1/a, 1/b, 1/c o 1/d),
che si riferiscono alle posizioni a), b), c) o d) citate nel
precedente art. 2, riproducibile dalla presente Gazzetta Ufficiale,
ovvero reperibile sul sito internet del Ministero delle politiche
agricole e forestali, www.politicheagricole.it. La domanda,
contenente tutte le indicazioni che secondo le norme vigenti il
candidato e' tenuto a fornire, e debitamente sottoscritta dal
medesimo nelle sue parti (modulo e relativo allegato di riferimento),
deve essere inviata a mezzo raccomandata postale con avviso di
ricevimento, con esclusione di qualsiasi altro mezzo, al Ministero
delle politiche agricole e forestali - Ispettorato centrale
repressione frodi - Ufficio III/A - viaXX settembre n. 20 - 00187
Roma, entro e non oltre i trenta giorni successivi a quello di
pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami». La data di
spedizione e' comprovata dal timbro a data apposto dall'Ufficio
postale accettante, senza alcuna responsabilita' dell'Amministrazione
per la mancata ricezione della domanda e per la mancata restituzione
dell'avviso di ricevimento dovuta a disguidi postali non imputabili a
colpa dell'Amministrazione stessa.
2. Alla domanda il candidato deve allegare, ai sensi della
normativa vigente, fotocopia di un documento di identita' in corso di
validita'.
3. Nella domanda di partecipazione il candidato, sotto la propria
responsabilita', dovra' dichiarare:
a) il proprio cognome e nome;
b) il luogo e la data di nascita;
c) il codice fiscale;
d) la residenza, con l'indicazione della via, del numero
civico, della citta', della provincia, del codice di avviamento
postale;
e) il domicilio o recapito presso il quale indirizzare le
eventuali comunicazioni relative al concorso ed il recapito
telefonico. A tal fine il candidato e' tenuto a comunicare
tempestivamente ogni variazione del domicilio o del recapito
all'Ufficio presso il quale e' stata inoltrata la domanda;
f) di essere in possesso della cittadinanza italiana;
g) il godimento dei diritti politici;
h) il comune nelle cui liste elettorali e' iscritto, ovvero
i motivi della mancata iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
i) di non avere riportato condanne penali e di non avere
procedimenti penali pendenti, ovvero le condanne penali riportate ed
i procedimenti penali eventualmente pendenti;
j) il possesso del titolo di studio richiesto dal presente
bando, con l'esatta indicazione dell'anno accademico e dell'istituto
universitario presso il quale e' stato conseguito;
k) la posizione rivestita nei riguardi degli obblighi militari;
l) i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni;
m) le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico
impiego, con esplicita dichiarazione di non essere stato destituito
o dispensato dall'impiego presso una pubblica amministrazione, per
persistente insufficiente rendimento; di non essere
stato dichiarato decaduto o licenziato da un impiego statale ai sensi
dell'art. 127, comma 1, lettera d), del Testo unico degli impiegati
civili dello Stato approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, per averlo conseguito
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidita'
non sanabile; di non avere riportato la pena accessoria
dell'estinzione del rapporto di lavoro o di impiego ai sensi
dell'art. 32-quinquies del codice penale; di non essere stati
licenziati, ai sensi dell'art. 13 del CCNL comparto «Ministeri»
sottoscritto il 12 giugno 2003, o delle corrispondenti disposizioni
dei Contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale di
altri comparti;
n) la lingua straniera prescelta, per il colloquio di cui
all'art. 5, tra inglese, francese e tedesco;
o) l'idoneita' fisica al servizio continuato ed incondizionato
all'impiego per il quale concorre;
p) l'eventuale possesso di titoli di riserva ai sensi
dell'art. 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica
24 settembre 2004, n. 272. Tali titoli, qualora non espressamente
dichiarati nella domanda di ammissione, non saranno presi in
considerazione in sede di formazione della graduatoria dei vincitori
e degli idonei al concorso;
q) l'eventuale possesso di titoli che danno luogo a precedenza
e, a parita' di punteggio, a preferenza, ai sensi dell'art. 5, comma
4, del decreto del Presidente della Repubblica 487/1994, e successive
modificazioni (all. 2). Tali titoli, qualora non espressamente
dichiarati nella domanda di ammissione, non saranno presi in
considerazione in sede di formazione della graduatoria dei vincitori
e degli idonei al concorso;
r) la disponibilita', qualora dichiarato vincitore del
concorso, ad accettare la sede di servizio assegnata.
Il candidato dovra', altresi', dichiarare a pena di esclusione:
l'amministrazione di appartenenza, l'attuale profilo
professionale e relativa posizione economica, nonche' il precedente
inquadramento nella qualifica funzionale con la relativa decorrenza;
ovvero
il possesso della qualifica di dirigente e l'anzianita' di
servizio maturata, con l'indicazione dell'ente o della struttura
pubblica non ricompresi nel campo di applicazione dell'art. 1, comma
2, del decreto legislativo n. 165/2001, presso i quali svolge o ha
svolto funzioni dirigenziali;
ovvero
gli incarichi dirigenziali svolti in amministrazioni pubbliche,
con l'indicazione dell'amministrazione e della durata;
ovvero
le esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per
l'accesso alle quali e' richiesto il possesso del diploma di laurea
con l'indicazione dell'ente od organismo internazionale presso il
quale sono state svolte e della durata.
I candidati portatori di handicap dovranno, ai sensi dell'art. 20
della legge n. 104/1992, specificare, in relazione al proprio
handicap, l'ausilio necessario nonche' l'eventuale necessita' di
tempi aggiuntivi in relazione allo svolgimento delle prove
d'esame. Dovranno, inoltre, allegare una certificazione rilasciata da
apposita struttura sanitaria che in relazione allo specifico handicap
ed al tipo di prova da sostenere, indichi gli elementi essenziali
occorrenti per la fruizione dei benefici richiesti al fine di
consentire all'Amministrazione di predisporre per tempo i mezzi e gli
strumenti atti a garantire agli interessati una regolare
partecipazione al concorso.
Le eventuali regolarizzazioni o integrazioni documentali non
possono essere prodotte oltre i termini stabiliti per la
presentazione della domanda.
Non si terra' conto delle domande prive di firma.

                               Art. 4.
 
Commissione esaminatrice
 
La commissione esaminatrice del concorso sara' costituita ai
sensi dell'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica
24 settembre 2004, n. 272.

                               Art. 5.
 
Prove d'esame
 
Gli esami consisteranno in due prove scritte ed una prova orale.
Qualora l'elevato numero di candidati lo renda necessario,
l'Amministrazione potra' prevedere l'espletamento di una prova
preselettiva, del cui svolgimento verra' data comunicazione con
avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale.
L'eventuale preselezione verra' effettuata mediante una serie di
quesiti a risposta multipla da somministrare ai candidati vertenti
sulle materie oggetto delle prove scritte e orali.
In caso di svolgimento della prova preselettiva, verra' ammesso
alle prove scritte un numero di candidati pari a otto volte il numero
dei posti messi a concorso.
Saranno, comunque, ammessi alle prove scritte i candidati che
hanno conseguito lo stesso punteggio del candidato che occupa il
sedicesimo posto nella graduatoria della prova preselettiva.
Il punteggio conseguito nella prova preselettiva non concorre
alla formazione del voto finale di merito.
La prima prova scritta consistera' nello svolgimento di un
elaborato in materia di chimica analitica, di chimica degli alimenti
e delle sostanze di uso agrario.
La seconda prova scritta, a contenuto pratico, sara' diretta ad
accertare l'attitudine dei candidati alla soluzione corretta, sotto
il profilo della legittimita', della convenienza, dell'efficienza e
dell'economicita' organizzativa, di questioni connesse all'attivita'
istituzionale dell'Ispettorato centrale repressione frodi.
La prova orale, alla quale saranno ammessi i candidati che
avranno riportato il punteggio di almeno settanta/centesimi in
ciascuna delle prove scritte, mirera' ad accertare la preparazione e
la professionalita' del candidato, nonche' l'attitudine
all'espletamento delle funzioni dirigenziali, e si svolgera' sulle
sottoelencate materie:
chimica analitica, chimica degli alimenti e delle sostanze di
uso agrario;
tecnologie alimentari;
analisi chimica strumentale;
normativa nazionale e comunitaria relativa ai prodotti
agro-alimentari ed alle sostanze di uso agrario;
elementi di diritto amministrativo, limitatamente ai seguenti
argomenti: amministrazione statale, atti e provvedimenti
amministrativi, procedimento amministrativo, diritto di accesso agli
atti amministrativi, patologia dell'atto amministrativo,
responsabilita' della P.A. e verso la P.A., principi generali sulla
tutela giurisdizionale, tutela in sede amministrativa, tutela
giurisdizionale ordinaria, tutela giurisdizionale amministrativa;
contabilita' di stato;
elementi di diritto penale, limitatamente ai reati alimentari;
elementi di diritto processuale penale, limitatamente
all'attivita' ed ai poteri degli organi di polizia giudiziaria;
normativa legislativa e contrattuale in materia di rapporto di
lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni;
elementi di organizzazione aziendale e del lavoro;
organizzazione e funzioni dell'Ispettorato centrale repressione
frodi.
Nell'ambito della prova orale, al fine di valutare la conoscenza,
da parte del candidato, della lingua straniera ad un livello
avanzato, e' prevista la lettura, la traduzione di testi e la
conversazione in una lingua straniera scelta dal candidato tra quelle
indicate all'art. 3, comma 3, lettera n), del presente bando. Nel
corso della prova orale, inoltre, verra' accertata la conoscenza a
livello avanzato dell'utilizzo del personal computer e dei software
applicativi piu' diffusi da realizzarsi anche mediante una verifica
pratica, nonche' la conoscenza delle problematiche e delle
potenzialita' connesse all'uso degli strumenti informatici in
relazione ai processi comunicativi in rete, all'organizzazione e
gestione delle risorse e al miglioramento dell'efficienza degli
uffici e dei servizi.
Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie
speciale del 16 giugno 2006 sara' data comunicazione del giorno,
dell'ora e dell'ubicazione dei locali in cui si effettueranno
l'eventuale prova preselettiva o le prove scritte.
Tale pubblicazione avra' valore di notifica a tutti gli effetti.
La mancata presentazione dei candidati nella sede d'esame nel
giorno e nell'ora indicati nell'avviso di cui sopra comportera'
l'esclusione dal concorso degli stessi.
Per aver accesso all'aula degli esami, i candidati ammessi
a sostenere la prova scritta dovranno esibire uno dei documenti di
riconoscimento sottoelencati:
a) fotografia recente, applicata sul prescritto foglio di carta
da bollo, con la firma autenticata del candidato;
b) tessera postale;
c) porto d'armi;
d) patente automobilistica;
e) passaporto;
f) carta d'identita';
g) tessera di riconoscimento rilasciata dalle Amministrazioni
dello Stato a norma del decreto del Presidente della Repubblica
28 luglio 1967, n. 851 e successive modificazioni.
I documenti di cui sopra non dovranno essere scaduti
per decorso del termine di validita' previsto per ciascuno di essi.
Saranno esclusi dalle prove i candidati non in grado di esibire
alcuno dei suddetti documenti.
Durante l'eventuale prova preselettiva e le prove scritte i
candidati non potranno portare telefoni cellulari, palmari, libri,
periodici, giornali, quotidiani, testi di legge ed altre
pubblicazioni di alcun tipo, appunti di qualsiasi natura, che
dovranno in ogni caso essere consegnati prima dell'inizio delle prove
al personale di sorveglianza.
Saranno ammessi al colloquio i candidati che abbiano conseguito
in ciascuna prova scritta il punteggio minimo di settanta/centesimi.
Ai candidati ammessi al colloquio sara' data comunicazione, con
almeno venti giorni di anticipo, della data e del luogo e dell'ora in
cui dovranno presentarsi per sostenerlo e, altresi', sara' data
comunicazione del voto riportato nelle prove scritte.
Il colloquio si intendera' superato se il candidato avra'
ottenuto una votazione di almeno settanta/centesimi.
Al termine di ogni seduta relativa alla prova orale,
sara affisso all'Albo dell'Amministrazione l'elenco dei concorrenti
che hanno sostenuto gli esami, con l'indicazione del voto riportato.
Il punteggio finale e' determinato sommando i voti riportati in
ciascuna prova scritta ed il voto riportato nella prova orale.

                               Art. 6.
 
Presentazione di titoli di riserva e/o preferenza
 
I candidati che abbiano superato la prova orale e intendano far
valere i titoli di riserva e/o di preferenza, a parita' di
valutazione, devono presentare o spedire, a mezzo raccomandata con
avviso di ricevimento, al Ministero delle politiche agricole e
forestali - Ispettorato centrale repressione frodi - Ufficio III/A -
via XX settembre n. 20 - 00187 Roma, entro il termine
perentorio di quindici giorni decorrenti dal giorno successivo a
quello in cui hanno sostenuto il colloquio, i documenti che attestino
il possesso di tali titoli, purche' gia' dichiarati nella domanda di
partecipazione.
E' consentita la dichiarazione sostitutiva della certificazione,
resa nelle forme prescritte.
Entro il medesimo termine, i candidati che abbiano dichiarato di
essere in possesso dei predetti titoli, debbono produrre il relativo
titolo o apposita dichiarazione, da cui risulti che le condizioni e i
presupposti previsti dalle disposizioni di legge per l'attribuzione
del beneficio sussistevano anche alla data di scadenza del termine
utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso.
Tale documentazione non e' richiesta nel caso in cui questa
Amministrazione ne sia gia' in possesso o ne possa disporre
richiedendola ad altre pubbliche amministrazioni, purche' nella
domanda di ammissione l'interessato abbia indicato con esattezza,
sotto la propria responsabilita', anche l'ufficio o l'amministrazione
presso cui questa e' depositata.
In questo caso, per accelerare il procedimento, l'interessato
puo' trasmettere, entro il predetto termine di quindici giorni
dall'effettuazione del colloquio, una copia fotostatica, ancorche'
non autenticata, dei certificati di cui sia gia' in possesso.
La mancata presentazione dei documenti entro il detto termine di
quindici giorni, la presentazione di documenti diversi da quelli
stabiliti o l'irregolare compilazione degli stessi, comporta, senza
necessita' di particolare avviso, la decadenza dai relativi benefici.

                               Art. 7.
 
Graduatoria
 
Sotto condizione di accertamento del possesso dei requisiti
prescritti per l'ammissione, sono dichiarati vincitori, fino a
concorrenza dei posti messi a concorso, i candidati utilmente
collocati nella graduatoria finale di merito, formulata sulla base
dei punteggi riportati nelle prove d'esame e tenuto conto dei titoli
che danno luogo a riserva o preferenza.
La graduatoria di merito e quella dei vincitori sono approvate
con decreto del direttore generale delle procedure sanzionatorie,
degli affari generali, del personale e del bilancio dell'Ispettorato
centrale repressione frodi, che sara' pubblicato nel Bollettino
ufficiale del Ministero delle politiche agricole e forestali
Di tale pubblicazione sara' data notizia mediante avviso inserito
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie
speciale. Dalla data di pubblicazione di detto avviso decorrono i
termini per eventuali impugnative.

                               Art. 8.
 
Presentazione dei documenti di rito
 
I candidati dichiarati vincitori saranno invitati a presentare o
far pervenire a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento, entro
il termine di giorni trenta a decorrere dalla data di ricezione della
comunicazione da parte dell'Amministrazione:
1) certificato medico attestante l'idoneita' fisica al servizio
continuato e incondizionato all'espletamento delle funzioni
dirigenziali, rilasciato da un medico della A.S.L. competente per
territorio o da un ufficiale medico in servizio permanente effettivo
o dall'ufficiale sanitario del comune di residenza. Qualora il
candidato sia affetto da qualche imperfezione fisica il certificato
deve farne specifica menzione con la dichiarazione che l'imperfezione
stessa non e' tale da menomare l'attitudine dell'aspirante
all'impiego per il quale concorre;
2) dichiarazione resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del
decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, da
cui risulti:
a) il luogo e la data di nascita;
b) la cittadinanza italiana posseduta anche alla data di
scadenza del termine ultimo per produrre la domanda di ammissione al
concorso;
c) il godimento dei diritti politici, anche alla data di
scadenza del termine ultimo per produrre la domanda di ammissione al
concorso;
d) la posizione relativa all'adempimento degli obblighi
militari;
e) le eventuali condanne penali riportate (anche se sia stata
concessa amnistia, indulto o perdono giudiziale) ed i procedimenti
penali eventualmente pendenti a loro carico;
f) il titolo di studio richiesto per l'accesso al concorso;
g) che il candidato non ricopre altri impieghi pubblici o
privati ovvero non versi in una delle situazioni di incompatibilita'
richiamate dall'art. 53 del decreto legislativo n. 165/2001. Qualora
il candidato sia alle dipendenze di altro ente, dovra' essere resa
una dichiarazione di opzione per il nuovo impiego. Detta
dichiarazione deve, altresi', contenere le indicazioni concernenti le
cause di risoluzione di eventuali precedenti rapporti di pubblico
impiego e deve essere rilasciata anche se negativa;
h) codice fiscale.
I candidati che sono dipendenti statali di ruolo sono tenuti a
presentare, nel termine di cui al comma 1 del presente articolo,
copia integrale dello stato matricolare, certificato medico di cui al
precedente punto 1), nonche' dichiarazione relativa al possesso dei
requisiti previsti all'art. 3 del presente bando.
Per i candidati, invalidi di guerra, invalidi civili per fatto di
guerra ed assimilati, invalidi per servizio, invalidi civili,
mutilati ed invalidi del lavoro, e per quelli riconosciuti portatori
di handicap ai sensi della legge n. 104/1992, il certificato medico
deve essere rilasciato dalla A.S.L. di appartenenza dell'aspirante e
contenere, oltre ad un'esatta descrizione della natura e del grado di
invalidita', nonche' delle condizioni attuali risultanti dall'esame
obiettivo, la dichiarazione che il candidato non puo' riuscire di
pregiudizio alla salute e incolumita' dei compagni di lavoro e alla
sicurezza degli impianti e che le sue condizioni fisiche lo rendono
idoneo al disimpegno delle mansioni dell'impiego al quale concorre.
L'Amministrazione, comunque, ha facolta' di sottoporre a visita
medica di controllo i candidati vincitori del concorso.
L'Amministrazione procedera' ad effettuare idonei controlli,
anche a campione, sulla veridicita' delle dichiarazioni sostitutive.
Fermo restando quanto previsto dall'art. 76 del decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, qualora dai
predetti controlli emerga la non veridicita' del contenuto delle
dichiarazioni, i dichiaranti decadono dai benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazione non
veritiera.
Scaduto inutilmente il termine di cui sopra, l'Amministrazione
comunica di non dar luogo all'assunzione.

                               Art. 9.
 
Assunzione dei vincitori
 
Ai concorrenti dichiarati vincitori del concorso di cui al
presente decreto, che risulteranno in possesso dei prescritti
requisiti, saranno conferiti gli incarichi di funzione dirigenziale
di livello non generale di cui all'art. 1 del presente decreto.
All'uopo, gli stessi dovranno stipulare apposito contratto
individuale di lavoro, secondo le modalita' previste dalla vigente
normativa legislativa e contrattuale.
La mancata presentazione, senza giustificato motivo, nel giorno
indicato per la stipula del contratto individuale di lavoro comporta
la decadenza dal diritto all'assunzione.

                              Art. 10.
 
Trattamento dati personali
 
Ai sensi dell'art. 13, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno
2003, n. 196, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso il Ministero delle politiche agricole e forestali -
Ispettorato centrale repressione frodi - per le finalita' di gestione
del concorso e saranno trattati presso una banca dati automatizzata
finalizzata anche alla gestione del rapporto medesimo.
Il conferimento di tali dati e' obbligatorio ai fini della
valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l'esclusione dal
concorso.
Le medesime informazioni potranno essere comunicate unicamente
alle Amministrazioni pubbliche direttamente interessate allo
svolgimento del concorso o alla posizione giuridico-economica del
candidato.
L'interessato gode dei diritti di cui all'art. 7 del citato
decreto legislativo tra i quali figura il diritto di accesso ai dati
che lo riguardano, nonche' alcuni diritti complementari tra cui il
diritto di far rettificare, aggiornare, completare o cancellare i
dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla
legge, nonche' il diritto di opporsi per motivi legittimi al loro
trattamento.
Tali diritti potranno essere fatti valere nei confronti del
Ministero delle politiche agricole e forestali - Ispettorato centrale
repressione frodi.
Il responsabile del trattamento e' il direttore dell'Ufficio
III/A dell'Ispettorato centrale repressione frodi.
Avverso il presente bando di concorso e' proponibile, in via
amministrativa, entro centoventi giorni dalla data di pubblicazione,
ricorso straordinario al Capo dello Stato ovvero, in sede
giurisdizionale, impugnazione al Tribunale amministrativo del Lazio
entro sessanta giorni dalla stessa data.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana - 4ª serie speciale.
Roma, 5 maggio 2006
Il direttore generale: Di Salvo

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