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CORTE DEI CONTI - Concorsi per REFERENDARIO
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Il bando di concorso in gazzetta ufficiale
Leggi il bando di concorso e le altre informazioni correlate sulla gazzetta ufficiale e sulle pagine istituzionali dell'ente.


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Da: avvtriste 
Reputazione utente: +117
16/11/2017 21:33:05
È a rischio per il discorso dei principi generali che non sarebbero ammessi

Da: -555-  16/11/2017 22:31:05
I principi contabili di cui si tratta sono contenuti  nel testo di una legge, quindi hanno valore di legge a tutti gli effetti.

Da: panormita 17/11/2017 08:56:32
Se non sbaglio, nell'ultimo concorso furono ammessi i principi contabili contenuti in testi normativi.

Da: -555-  17/11/2017 09:19:33
Confermo che all'ultimo concorso furono ammessi senza alcun problema.

Da: avvocato9982 17/11/2017 11:55:58
scusate, io non trovo nel mio profilo nè un avviso di esclusione, nè un avviso di pubblicazione date.. che signifca?

Da: gigettorossetto 17/11/2017 16:40:46
come mai sto calendario assurdo?

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
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Da: avvtriste 
Reputazione utente: +117
17/11/2017 16:44:22
Sembra che tra i concorsisti ci sia un dializzato

Da: valeboll89 17/11/2017 17:41:24

- Messaggio eliminato -

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
18/11/2017 15:25:24
Carissimi,
1) confermo la pacifica ammissibilità dei principi, entrati la scorsa volta come allegati stampati e portati da tanti concorrenti. Sono stati pubblicati in Gazzetta, sono ammissibili.
2) al riguardo,  vi informo che ci sono al momento due codici contabili aggiornati in commercio, che io sappia. Uno, edizioni Matarrese, 125 euro salvo sconti, curato dal consigliere Raeli, che però non include al suo interno i suddetti principi contabili, ed uno, edizioni Dike, curato dal consigliere Fratini che me ne ha voluto fare inaspettato e gradito  omaggio (quindi il mio giudizio potrebbe non essere sereno in merito...) che invece li contiene, e che costa 90 euro, salvo sconti. Il consigliere Raeli invia però in formato ebook i suddetti principi,  per altro scaricabili anche da Normattiva o dalla Gazzetta,  permettendo quindi di stamparli in autonomia e portarli separatamente.
Io possiedo già l'edizione 2015 del codice Raeli, con cui mi sono trovato benissimo,  e avrei comprato comunque il codice Fratini perché io come regola prudenziale  porto sempre due codici per ogni materia. Se dovete comprarli ex novo e volete prenderne uno solo, esaminate l'indice e valutate quello che vi sembra più completo ed adatto.
E se scegliete quello del consigliere Raeli non dimenticate di scaricarvi e stampare il suo ebook coi principi contabili!
3) È  appena uscito, con ottima scelta di tempo, un testo Nel Diritto sulla prova pratica di Di Stefano e Guida.
Non so come sia, ma lo sto comprando di corsa.
Non arriverò ad aprirlo, ma volete mettere la soddisfazione di averlo?
Aggiungo che c'è sempre la voce del nuovo concorso Corte da bandire a breve.
In quest'ottica hanno senso i due codici, l'ennesimo manuale sulla prova pratica e, soprattutto, venire a gennaio anche se si è studiato poco e male.
Venire a gennaio significa ammazzarsi a studiare adesso, e anche se non finisce bene si sono gettate le basi per vincere domani a maggio col Tar o a settembre coll'ipotetico nuovo bando.
Insomma, per vincere domani passa la cera,  metti la cera...
Saluti passanti tanti libri acquistanti  (e ancora il consigliere Fratini per il suo codice nuovo fiammante ringrazianti! )

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
18/11/2017 15:30:12
P.S. il nome censurato,  come avete immaginato è
F R A T I N I
avete azzeccato. ..
Confermo il collega dializzato come ragione della pausa,  disposta per altro in modo molto più  ragionevole della scorsa volta,  e invito chi non gradisce la cosa a pensare come vorrebbe essere trattato in analoghe circostanze.
Mettiamola così: ci riposeremo di più  e faremo prove migliori!
Risaluti ripassanti

Da: ilpulcinopio  
Reputazione utente: +49
18/11/2017 16:15:26
Perché censurato?

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
18/11/2017 16:29:42
Boh!
Misteri del sito, caro Pulcino!
Del resto ho amici che vengono spesso cacciati senza motivo e debbono scrivere per farsi riammettere!
Saluti passanti dell'incomprensibile non preoccupanti

Da: emila16 18/11/2017 16:50:18
Ci sarà nuovo bando cdc entro fine anno ?

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
18/11/2017 17:01:47
Cara Emilia,
pare che lo abbia detto il consigliere Orefice durante una delle sue lezioni alla Direkta.
Lui è una persona seria, e la scopertura in organico  c'è,  quindi la cosa è plausibile.
Poi se dal dire al fare si c'è messo di mezzo il mare non lo so,  la mia è una notizia vecchia, di qualche mese fa, e non ho nuove notizie,  anche perché non seguo corsi.
Saluti passanti il poco che sa riciclanti

Da: emila16 19/11/2017 07:56:30
Grazie passante! Quali codici consigli per civile e amministrativo?

Da: avvtriste 
Reputazione utente: +117
19/11/2017 07:58:51
Mi associo alla richiesta di emila sono indeciso tra dike e neldiritto

Da: mirtillamalcontenta 19/11/2017 11:43:22
so che lo avete chiesto a chi , passante, da sempre i migliori  consigli, ma mi permetto di interloquire, per far presente che all'ultimo concorso tar mi sono trovata male con il codice nel diritto. Quando hai poche ore e devo in poco tempo rintracciare le materie negli indici analitici, i codici nel diritto ti fanno perdere molto tempo perchè non riportano le pagine dove si trova l' argomento ( es p. 15 , 32, e pag 2243)   ma i paragrafi e i sottocapitoli ( es. capitolo XXII sezione 12 paragrafo 335) e te li devi andare a cercare tu con dispendio di tempo che puoi utilizzare x la prova.

Da: avvtriste 
Reputazione utente: +117
19/11/2017 11:44:58
Grazie mirtilla

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
19/11/2017 13:06:14
Cara Mirtilla,
Io ho sempre trovato buoni sia i codici Dike che Nel Diritto, ma proprio poiché avevo letto le tue parole ho preso per ordinaria di giugno scorso i Dike, e debbo dire di essermi trovato bene.
Ma in ottemperanza alla mia politica prudenziale dei due codici avevo con me anche l'edizione precedente dei Nel Diritto, e debbo dire che come codice unico (una trovata recente di entrambe le case editrici, cercate su loro siti per capire meglio) mi sono trovato benissimo con quello Nel diritto.
Quest'anno penso che userò ancora quelli di giugno 2017, aggiungendo solo quello di contabilità Dike di F R A T I N I (scrivo così se no non so perché censura il nome) e l'edizione precedente  (2016) Altalex -Raeli  (vi ricordo che se invece volete l'ultima, la quarta, edizione del codice Raeli l'editore adesso è Matarrese).
E aggiungo anche che ho in passato usato sia i Celt  (il loro quattro codici me li porto sempre per comodità,  salendo in effetti a tre codici...) che i Simone  trovandomi benissimo. E molti colleghi mi hanno lodato i Blu Giuffrè!
I nuovi codici li comprerò per maggio, quando andremo (magari!) al Tar  e per (magari 2...) settembre, il nuovo scritto Corte se bandiscono questoesempio,  e il nuovo Ordinaria...
E poi diciamo che posso metterci un  punto ed organizzarmi per andare a vedere i cantieri...
Saluti passanti dei codici non preoccupanti...

Da: gigettorossetto 19/11/2017 16:00:24
per il favor partecipationis dovrebbero ammettere agli orali chi non ha fatto primina, liceo classico, lavorato in posti umili ecc. ecc.

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
19/11/2017 21:46:50
Caro Gigetto,
qua non si parla di carità, come i posti facili da dare ai portatori di handicap che diversamente non troverebbero lavoro, ma di scegliere le persone più adatte per compiti difficili e delicati. Quindi debbono essere posti ben pagati e ricchi di privilegi, per attirare i migliori, e raggiungibili attraverso duere selezioni, che permettano i di individuare chi è più in gamba e per mezzo di prove che, se non possono essere oggettive, almeno siano almeno in parte anonime, come appunto le prove scritte con le buste contenenti i nomi sigillate.
la tua è una sacrosanta esigenza di giustizia sociale che condivido in pieno, ma non si raggiunge eliminando le prove scritte ai concorsi, ma lottando per una società più giusta, in cui i più paghino di più e con i loro soldi si finanzino scuole migliori per tutti.
E non è più un problema che riguardi noi due, anche se io ho fatto la primina ed il classico e non ho lavorato in posti umili (anche se l'impiegato di banca non era chissà che, e manco il professore è tutto questo lavoro, almeno usando il metro che la società usa per misurare l'importanza di una queste cose, cioè lo stipendio, anzi...) ma caso mai i nostri figli e nipoti.
Per questo io ho sempre votato a Sinistra.
Io ho avuto possibilità che tu non hai avuto.
Ma non è colpa mia, nè è possibile modificare retroattivamente le cose.
Indietro non si torna.
Recriminare su quel che non hai avuto a cosa ti serve?
E sai cosa accadrebbe con la ammissione diretta di tutti agli orali ?
Che passerebbero solo gli amici degli amici.
Non ci credi?
Guarda cosa accade nei concorsi a cattedre, dove non ci sono di fatto fasi protette dall'anonimato!
Cavolo, nel Medioevo c'era più mobilità sociale che nell'attuale corpo docente universitario!
Davvero vorresti una situazione peggiore di quella attuale?
Saluti passanti i fatti ricordanti

Da: -555-  19/11/2017 22:13:22
La scarsa mobilità sociale del "corpo docente universitario" è in gran parte dovuta alla lentezza, precarietà e grande incertezza delle carriere, nonché alle retribuzioni spesso assenti o, comunque, scarsamente competitivi rispetto al settore privato (anche a fine carriera). Una persona che deve guadagnarsi da vivere solo con il proprio lavoro, senza contare sugli aiuti familiari, non può permettersi di scegliere questa strada.

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
19/11/2017 23:00:44
Caro 555, ciò che dici è senza dubbio vero.
Ma non penso sia "tutta" la verità.
Un'altra faccia della storia secondo me emerge esaminando l'elevato tasso di ereditarietà del talento universitario, che coincide con prove che quasi mai sono anonime.

http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/24/news/parentopoli_atenei-7372673/


In parte per ottime ragioni (come può essere anonima una pubblicazione?), e in parte forse no, perchè se l'esame nazionale di abilitazione fosse basato anche su prove scritte corrette anonimamente forse ci sarebbe qualche sorpresa.

http://abilitazione.miur.it/public/candidati_2013.php?sersel=52&


Per quanto però, e me ne rendo conto, in moltissime materie si potrebbe legittimamente essere veri geni ed avere difficoltà ad esprimere tale genialità con carta e penna.
Il tema si presta, pur con i suoi centomila difetti, ad accertare solo alcuni tipi di capacità in alcuni settori, e non in altri.
Idem per i test, che ha vantaggi e svantaggi rispetto al tema.
E' difficile trovare una risposta giusta.
E la soluzione anglosassone della cooptazione e della aperta e pubblica raccomandazione ha un prerequisito: che l'università sia privata e derivi i suoi fondi da autorevolezza e prestigio dei suoi docenti.
In quel contesto ha un senso la chiamata diretta, perchè se assumi cialtroni in breve chiudi.
Ma in un sistema universitario pubblico puoi chiamare tuo figlio, tuo nipote e tuo cugino e campi benissimo lo stesso, anche se anzichè cultura diffondi asinità...
Senza contare che un'altra devianza tipica di quel sistema, per altro eccellente sotto altri aspetti, è l'enorme peso dato al talento degli studenti nelle discipline sportive, che poco hanno a che fare con il talento scientifico...
Non è un problema facile da risolvere, ma visto l'elevatissimo tasso di "consanguineità" del corpo docente universitario italiano qualcosa si dovrebbe pur tentare di più efficace dell'ultima riforma, non trovi?
Ma non ho ricette facili nè universali.
E, ripeto, anche la tua osservazione è corretta, anche se a mio avviso non completa.
Preciso, per chiarezza, che fu proposta pure a me la carriera universitaria, con  tutte le sue incertezze, ma lavoravo già in banca da prima della laurea, (purtroppo...) e la mia fidanzata (purtroppissimo...) aveva fretta di sposarsi.
Perchè poi doveva divorziare sei anni dopo e non voleva perdere tempo, suppongo...
Ma quindi ebbi una chance perfino io di diventare docente, pur essendo di umili origini.
E furono ragioni economiche, in effetti, oltre alla mia ontologica stupidità, ad impedirmi di tentare (per altro non so, ovviamente, come sarebbero andate le cose se avessi provato, il docente fu molto chiaro e corretto in questo senso quando me lo propose, avvisandomi delle incertezze della strada da percorrere... Ma ero troppo stupido per diventare docente di Costituzionale, i fatti parlano chiaro... E almeno questo oltraggio all'università italiana è stato evitato...)
Saluti passanti in stile gigettiano sul latte versato(n.36 anni fa...)  ancora lamentanti

Da: -555-  19/11/2017 23:37:58
L'unico sistema perfetto è quello basato sull'etica personale dei suoi componenti e, in particolare, dei suoi vertici. Non vedo niente di male in una tradizione familiare in un qualsiasi ambito professionale purché corrisponda alle effettive capacità e al merito.
D'altro canto, la "parentopoli" è solo uno dei possibili malfunzionamenti del sistema di selezione del personale docente e al Nord nemmeno il più rilevante. Anzi, al giorno d'oggi l'esistenza di legami familiari nell'ambito universitario è decisamente penalizzante per una persona corretta che non voglia cercare soluzioni ambigue per aggirare le norme.

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
20/11/2017 07:36:45
Caro 555, il tuo richiamo all'etica personale come unico sistema perfetto mi ha convinto, ed in effetti sono anch'io lieto di essere figlio di un poveraccio del Sud, fossi stato figlio od anche solo parente di un docente universitario del Nord penso che sarei stato costretto quanto meno a migrare all'estero.
Quando si parla di fuga di cervelli penso ci si riferisca proprio a questo, in effetti...
Ma non credere che il familismo si limiti sia limitato al Settentrione o al mondo universitario, sia chiaro!
I danni che derivano dall'avere parenti illustri ci sono anche altrove!
Pensa, per restare al mio piccolo ente, che, ad occhio,  metà del personale è figlio o parente di altri dipendenti,  a cominciare dal nostro più alto dirigente, il cui padre cosa faceva a di lavoro? Esatto,  il dirigente apicale di questo stesso piccolo ente!
Pensa al dolore di quel padre nel vedere il proprio figlio costretto a ripetere le sue stesse orme!
Non ti dico poi come mi senta io a disagio là  dentro, senza manco un parente, un amico od anche solo un cugino di settimo grado!
Ca...volo ci faccio io là non lo ho ancora capito bene dopo dieci anni, ed infatti l'alternativa per me è fra andarmene o farci assumere qualche mio parente per sentirmi meno solo...
È anche chiaro poi che è vero, come dici, che il familismo è l'ultimo dei problemi del sistema universitario italiano, afflitto dalla piaga dei finanziamenti carenti, la scarsità di iscritti e laureati e lo scarso impatto internazionale della nostra ricerca scientifica.
Almeno finché i nostri ricercatori restano nelle università italiane, ben s'intende!
Anzi, l'avere tutti i prof.figli, parenti od aeno cugini di altri prof. potrebbe aiutare a non disperdere una disponibilità economica già così ridotta come faceva egregiamente un tempo il maggiorascato!
E il metodo dell'appello all'etica, per altro già sperimentato con innegabile successo in politica al momento di scegliere le candidature, penso andrebbe esteso anche ad altri settori.
Per esempio le banche,   le assicurazioni e le altre grandi imprese potrebbero mettersi in riga più  facilmente con un bell'appello all'etica, senza bisogno di costose ed a quel punto inutili agenzie di controllo!
E a che pro tribunali e carceri?
Un appello all'etica,  e basterebbe una bella stretta di mano per suggellare per suggellare contratti miliardari, e lo sguardo adirato da parte di una vecchietta in fila alla Posta rimetterebbe al suo posto il rapinatore impaziente che tenta di saltare la fila!
Non si vivrebbe tutti meglio, in primis chi ha avuto la disgrazia di un padre illustre?
Del resto per migliaia di anni le scimmie prima e poi gli uomini hanno affidato i posti di potere ai figli del capo branco senza che nessuno avesse nulla da ridire.
Che senso ha questa assurda voglia di cambiamento proprio adesso che tutto va così bene?
È chiaro che non esiste nessuno adatto a sostituire un professore universitario più di suo figlio, che ha respirato scienza e pubblicazioni da quando era nel ventre di sua madre, ricercatrice universitaria a sua volta, ovviamente!
E se qualcuno ha dubbi in merito basta chiedere al padre.
Egli eticamente garantirà le eccelse qualità del figlio, e chi meglio di lui che lo conosce da sempre potrebbe attestarle con più  competenza?
Basta con questa caccia alle streghe!
Al massimo,  se proprio si vuole spaccare il capello in quattro si potrebbe richiedere un esame del DNA per accertare la.paternità illustre,  ed opla', si tacitano le malelingue e si risparmia un casino di soldi di inutili abilitazioni nazionali e ridicole commissioni!
Ius sangunis e diritto divino.
È questo il glorioso futuro che ci attende.
Come diceva qualcuno, "Medioevo prossimo venturo".
E che i figli di Silvio e di Casaleggio ci aiutino!
Saluti passanti con l'etica scherzanti

Da: -555-  20/11/2017 08:28:14
Alla "mia" facoltà di giurisprudenza 20 anni fa solo un ricercatore era figlio di professore della facoltà (di un altra materia) e per questo motivo era pure visto male da tutti i colleghi. La maggior parte dei figli dei professori ha fatto avvocato senza tentare la carriera universitaria.

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
20/11/2017 10:10:17
Caro 555,
ho il sospetto che proprio per questo la tua fosse nel 1997 ancora una signora università.
Ma.una positiva esperienza personale purtroppo non fa testo.
È come dire che se una volta bevo urina di capra e il mio tumore va in remissione spontanea, allora basta che tutti i malati la bevano per guarire.
Ti ripropongo l'articolo già postato,  solo uno delle decine e decine sull'argomento.

http://www.repubblica.it/scuola/2010/09/24/news/parentopoli_atenei-7372673/

E se colleghi la cosa con le reiterate inchieste sulle varie concorsopoli universitarie, capisci come in una selezione non anonima la tentazione dell'intervento personale a tutela del sangue del proprio sangue sia spesso troppo forte.
L'etica personale è bellissima e nobile,  ma se tu ce l'hai  ciò non implica che l'abbiano anche gli altri, perché è come il coraggio di Don Abbondio, se uno non c'è l'ha non se la può dare.
E quindi preferirei rigorosi controlli, incompatibilità e divieti, anche se, e si torna al punto di partenza, non è solo questo il problema, come giustamente notavi,  né vedo soluzioni facili a portata di mano, forse solo costose commissioni internazionali, plausibili per altro solo per certe discipline  e non per esempio per diritto o letteratura...
Ecco, qua sono contento di non dover decidere io cosa fare.
Ma di certo vorrei qualcosa di più concreto di un appello all'etica,  per quanto doveroso, sentito ed apprezzabile.
C'è  troppa gente che non sa cosa sia!
Ed ora scusatemi,  debbo controllare se la posta mi ha recapitato le numerose mazzette che aspettavo!
Oggi non ci sono più  i tangentari onesti di una volta, che schifo!
Saluti passanti come sempre amaramente scherzanti

Da: -555-  20/11/2017 12:30:12
Solo per chiudere il discorso sul merito: c'è un gran numero di professori universitari incapaci che non sono "figli d'arte", mentre i pochi professori "figli di ..." sono generalmente sopra la media e a volte anche davvero molto bravi. Per questo motivo sono convinta che i veri problemi di selezione siano altri e la rigidità delle norme sulle incompatibilità sia un danno per il sistema.
Sono molto scettica anche sull'internazionalizzazione che nella prassi si rivela spesso una foglia di fico.

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
20/11/2017 12:50:28
Cara 555, (scusami se ti ho mascolinizzato),
Hai ovviamente ragione su tutto!
Io conosco figli d'arte eccezionali in tutti i settori,  non solo all'universita', (vi basta Piero Angela?) e  all'opposto professori capre figli di "nessuno".
E anche l'internazionalizzazione rischia di non risolvere nulla e di aggravare solo i costi. Verissimo!
Ma, permettimi,  alla.luce dei numeri degli incroci familiari e delle tante inchieste giudiziarie concluse anche con condanne definitive o assoluzioni per prescrizione io vorrei un sistema che metta tutti alla pari e garantisca una selezione efficiente,  in cui chi merita passa, figlio o non figlio di,  e chi non merita no.
È  nell'interesse di tutti eccetto di chi ha figli asini, no?
Certo, direte voi, ed a che ci sono potrei anche desiderare cose.più  fattibili come la.pace.nel mondo o anche solo la banalissima  immortalità.
Però potete lasciarmi sognare in pace  ancora un po'?
Io sto ancora a letto, ed avendo i libri aperti sto ancora dormendo,  come sempre mi accade se solo li apro e prima ancora di leggere un rigo, come durante l'anestesia quando ti chiedono di contare fini a dieci e tu non arrivi al tre,  consumando così con dolce sonnolenza da libro i miei ultimi giorni di ferie...
Saluti passanti concorsi perfetti invano sognanti

Da: Sole 21/11/2017 23:21:35
A proposito del codice, devo dire che al concorso 2015 - ultimo a cui ho partecipato - con mio grande sconcerto in molti casi nel Raeli ho riscontrato semplici estratti di leggi e non anche l'intero documento normativo. Non ho capito la scelta editoriale di lasciare pagine bianche o a metà. Avevo un'efizione precedente di Orefice che invece ho ritenuto ben formato. Insomma, io non consiglierei mai il Raeli. Nel 2015 se non ricordo male non trovai nulla di più aggiornato. Se come allora non si avesse scelta, studiatelo prima e integrate...

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