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Diverbio con istruttore
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Da: Lupus94 1  - 07/10/2017 00:58:42
Ciao a tutti,

sono qui per raccontarvi la mia esperienza personale ca. la patente B.

Ho superato l'esame teorico con successo.

Passo, dunque, alle guide.

Primo giorno con istruttore per fissare le guide già mi fa' una brutta impressione a pelle. Gli dico che non ho disponibilità alla sera e comincia a fare una battuta 'se non puoi, se proprio non puoi', la tira alla lunga e la ripete...

Va bene.. continuo...

Fissiamo la prima guida: 17-18

Arrivo in anticipo, mentre lui è in ritardo per la guida precedente e usciamo dall'ufficio per prendere la vettura alle 17:05/10

2 guida: orario teorico 12-13. Usciamo, invece, dall'ufficio per prendere la vettura alle 12:10 dodici e dieci

Ritorniamo alla 'base' dopo guida alle 13

Faccio, pertanto, notare al titolare questo fatto.

3 guida (oggi): già in ufficio questo istruttore comincia a provocarmi (siculo di merda.. ma va beh) e dice che deve parlarmi.

Entriamo in macchina e comincia ad alzarmi la voce, incazzandosi e pretendendo anche la ragione, perché a suo avviso non avrei dovuto dire al titolare dell'autoscuola del suo ritardo e rimarca che erano le 12:07 in ufficio e non le 12:10

Aggiunge che già mi aveva 'inquadrato' perché nel compilare il modulo, prima della guida, ho segnato 12:10 -> 13-10 dato che mi è stato detto 1 ora e 1 ora pago. Vi pare?!

Continua a urlarmi, dicendomi varie cose, al che mi incazzo io, spiegandogli la mia rispetto alla situazione.

Persi altri 10 minuti, stringo i denti e termino la guida di oggi, non sapendo normative e quant'altro sull'eventuale cambio di scuola guida etc.

Chiamo, poi, il titolare e riesco a trovare una soluzione (farò le guide con lui).

Vi sembra corretto?!

Io ho quasi 23 anni e a lavoro per ritardi ho preso contestazioni e multe. Perché, invece, questa testa di ca*z* si deve comportare così, pretendendo anche la ragione e urlando in faccia ad un cliente, per altro ragazzo, che le guide le paga a prezzo pieno e non alla come cazzo mi pare?!

Grazie per l'eventuale lettura e risposte
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Da: Riccardo FTRA 1  - 10/10/2017 20:31:34
Capisco il tuo sfogo e se le cose stanno come racconti, come titolare di autoscuola, licenzierei l'istruttore perché a prescindere non deve permettersi certi atteggiamenti con qualsiasi candidato.

Deve essere tollerato qualche ritardo (purtroppo circolando in città non sempre i tempi possono essere esatti) quindi il 5 minuti non cambia la vita ma a condizione che non sia sistemico.

In condizioni normali occorrerebbe trovare una via di compromesso ma visto il suo comportamento hai solo due alternative: o chiedi di fare le guide con un altro istruttore o cambi autoscuola.
Rispondi

Da: gian luca 1  - 20/10/2017 09:25:38
premetto sono istruttore di guida e titolare.
lupus hai fatto benissimo ,sia a dirlo che a sottolinearlo al titolare.
E,vero che puo succedere di arrivare in ritardo ,mi e'successo diverse volte ,ma e' inpossibile poter controllare la circolazione stradale.
per esempio una vlolta in autostrdada ho trovato colonna e sono arrivato anche con 20 minuti buoni di ritardo.
Ma cio non toglie che se inizi alle 15.10 e finisci alle 16 deve segnarti 50 minuti non 60 almeno e'cio che io dico hai miei istruttori oppure fai i 10 minuti in piu se c'e la disponibilita del tempo.
per quanto riguarda il comportamento concordo con l'altro post o cambi istruttore o cambi scuola
Rispondi

Da: Federico 1  - 28/07/2020 01:16:07
Buona sera,
Il mio istruttore si rifiuta di proseguire le guide perché secondo lui sono un caso perso ,che faccio ora ?
Rispondi

Da: Sailor92 16/11/2020 15:58:25
Ciao ragazzi! Finalmente dopo tanti tentativi e dopo aver girato ben 5 scuole guida con frequentazioni delle lezioni a annesse bocciature all'esame teorico a 18, 22 e 25 anni, (eh si, purtroppo) a 27 anni ho finalmente preso la patente.

Quando mi sono iscritta a maggio 2019, ho finalmente superato i quiz (a furia di sapere la teoria e i quiz a memoria).

Ho detto chiaramente all'istruttore che non ho mai guidato la macchina. Dopo avermi spiegato il suo funzionamento, inizia la prima lezione di guida.

Ero tra l'adrenalina e la tensione. Ogni tanto l'istruttore si innervosiva e io ovviamente la prendevo a ridere, ma a casa tornavo in lacrime.

Nelle guide successive, lui non riusciva a farmi stare tranquilla. Ero sempre in tensione, anche se poi ho imparato ad usare i pedali e il cambio.

Purtroppo scarseggiavo sulla tenuta di strada, perché secondo l'istruttore guardavo sempre in una direzione, cioè sempre avanti, anche se me lo ripeteva come un mantra di fare così. Stessa cosa per i parcheggi.

Ogni volta che scendevo dalla macchina mi sentivo le gambe tremare. Mio papà allora ne parlò con l'istruttore e gli disse che era meglio farmi fare insieme a lui delle guide in campagna per capire meglio come muoversi, soprattutto senza doppi comandi, ma l'istruttore era contrario. Gli ripeteva sempre che dovevo guidare in città e non in campagna (cosa impossibile per chi non ha mai guidato, giustamente). Mio padre non sentii ragione e quindi decise di farmi fare qualche guida in campagna col foglio rosa. Mi ha fatto guidare la nuova Fiat Panda acquistata nel 2018 e mi sono trovata benissimo. Ma la tensione c'era sempre anche se sapevo guidare secondo lui.

Arriva il giorno dell'esame pratico, ma l'ingegnere mi bocciò, perché persisteva il problema della tenuta di strada. Allora decisi di cambiare autoscuola e fare le guide con un altro istruttore.

Secondo lui sapevo già mettere le mani al volante e maneggiare il cambio e i pedali, ma quella che mi fregava era l'adrenalina e la tensione.

Dopo che ho preso finalmente la patente a febbraio di quest'anno prima del Covid ho continuato per qualche mese a guidare sempre in campagna. Poi ho lasciato perdere per motivi di studio per trovare lavoro.

E ora quando mio papà mi chiede se devo guidare principalmente la domenica in città, giorno in cui non c'è nessuno, gli dico sempre si, ma rimando sempre, perché ho questa tensione che l'istruttore mi ha trasmesso. Che mi consigliate?
Scusatemi per il messaggio lungo.
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