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concorsone asistenti giudiziari
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Da: mazzata12/05/2017 18:42:02
ma le domande errate non le fanno vedere ! Quindi che trasparenza è questa?




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Da: INFOO12/05/2017 18:49:28
per adesso hanno fatto vedere solo il punteggio....forse dopo fanno vedere le risposte errate..
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Da: ricorso11 15/05/2017 12:52:40
Mi rivolgo a quelli come me, che hanno commesso qualche errore alla preselettiva, non demordete, nel caso in cui, le cose non dovessero mettersi proprio bene, almeno io, proporrò ricorso al TAR, buona lettura…:
"In base al principio costituzionale sancito dall'art. 97 della Costituzione il criterio generale di accesso all'impiego pubblico prevede l'espletamento della procedura concorsuale pubblica secondo modalità fissate dalla legge e da atti regolamentari. Secondo tale precetto fondamentale, il concorso pubblico deve pertanto essere lo strumento volto a garantire i requisiti di efficienza ed imparzialità nella scelta del migliore capitale umano attraverso il metodo comparativo. Tale concetto ha trovato puntuale attuazione nella legislazione ordinaria in materia. Tuttavia, prima di un rapido cenno alla legislazione ordinaria ed agli atti regolamentari disciplinanti la procedura concorsuale pubblica, appare necessario porre in risalto i principi costituzionali in cui, nella prima parte della Carta fondamentale, possono rintracciarsi valori preminenti che hanno attinenza e legame con lo strumento del concorso pubblico. Gli articoli 1, 3, 4, 51, 54, 97 e 98 della Costituzione danno luogo, infatti, ad un sistema di valori nell'ambito dei quali deve necessariamente trovare collocazione lo strumento del concorso pubblico. In particolare, gli artt. 51 e 97 Cost. costituiscono i riferimenti principali in tema di procedure di reclutamento. L'art. 51, 1° comma, stabilisce che "tutti i cittadini……possono accedere agli uffici pubblici…… in condizioni di uguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge"; l'art. 97 della Costituzione, invece, oltre al valore precettivo della disposizione (3° comma) che impone l'istituto del concorso pubblico quale strumento obbligatorio e regola generale per l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni, fissa, al 1° comma, il principio di riserva di legge relativa in materia concorsuale stabilendo che "i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge" (il reclutamento rientra, appunto, nella sfera dell'organizzazione) fissando, altresì, come principi generali dell'azione amministrativa l'imparzialità ed il buon andamento. Il principio di imparzialità rappresenta ciò a cui ogni amministrazione deve conformarsi sia in termini di azione che di immagine. Detto criterio regola tutta l'attività amministrativa e, a maggior ragione, anche nell'ambito delle procedure di reclutamento il principio di imparzialità nelle sue due dimensioni, imparzialità dell'organizzazione e imparzialità dell'azione, assume una importanza fondamentale.
Il concorso pubblico, quindi, sulla base dei principi costituzionali sopra richiamati, è la "forma generale ed ordinaria di reclutamento per le pubbliche amministrazioni" e deve tendere a realizzare concretamente una selezione comparativa, basata esclusivamente sul merito e aperta a tutti i cittadini in possesso di requisiti previamente ed oggettivamente definiti. Il rispetto di tale criterio è, infatti, condizione necessaria per assicurare che l'amministrazione risponda ai principi della democrazia, dell'efficienza, dell'imparzialità e della trasparenza.
L'azione amministrativa in generale - anche, quindi, nell'ambito delle procedure di reclutamento - deve conformarsi ai fondamentali criteri ormai formalmente consacrati e codificati nella legge n. 241/90, come modificata dapprima dalla legge n. 15/2005 e, recentemente, dalla L. n. 69/2009. All'art. 1 della legge sopracitata sono enunciati, infatti, i principi/criteri di economicitĂ , efficacia, imparzialitĂ , pubblicitĂ  e trasparenza che l'attivitĂ  amministrativa deve perseguire e che assumono preminente rilievo in tema di procedure per il reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni.

In sostanza, le procedure concorsuali pubbliche devono conformarsi ai seguenti criteri: - adeguata pubblicitĂ  della selezione e modalitĂ  che garantiscano l'imparzialitĂ  e assicurino economicitĂ  e celeritĂ  di espletamento, ricorrendo all'ausilio di tecnologie informatiche; - adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire; - rispetto delle pari opportunitĂ  tra lavoratrici e lavoratori; - decentramento delle procedure di reclutamento; - composizione delle commissioni esaminatrici esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso. Appare utile, da ultimo, porre in rilevo, a tale riguardo, la centralitĂ  del ruolo della Commissione esaminatrice che, come piĂą volte ribadito dalla Corte Costituzionale, costituisce il soggetto deputato a dare concreta attuazione ai principi di imparzialitĂ  e buon andamento nell'ambito delle procedure concorsuali e, quindi, ad assicurare il corretto espletamento del procedimento concorsuale". Cit.

Ora… dopo tutto sto "papiello" nel caso in cui non dovessi superare le preselettive ed in barba ai concorrenti 50/50 "sprucidi" per niente umili e poco rispettosi degli altri concorrenti e soprattutto nel tutelare i miei interessi e quelli di qualcun altro penalizzati dal cognome in barba al su menzionato principio d'imparzialità… proporrò ricorso sulla base della violazione e falsa applicazione dell'art. 1 della legge 241/90; violazione e falsa applicazione dell'art. 11 comma 4 D.P.R_9_maggio_1994_n.487; violazione e falsa applicazione dell'art. 35 comma 3 e 5 Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 etc…etc..
Metterò a frutto tutto ciò che ho imparato in questi mesi, lottando fino alla fine, continuando a studiare stringendo tra le mani il mio fottutissimo diploma di maturità scientifica, che non mi ha reso, né peggiore né migliore di qualcun altro.
Buona preselettiva a tutti!
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