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Preparazione al concorso referendario TAR
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Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
 1  1  - 10/01/2019 22:17:52
Incasinatissima, mi hai fregato sul tempo, stavo venendo a scriverlo io qua! Uffa,.non è giusto!
😂😂😂
Scherzi a.parte,.penso davvero sia un ottimo corso, come del resto quello della Direkta e della Jus for you, informatevi sui loro siti e scegliete, se avete.modo di frequentarne uno di certo avrete più chance!

https://www.metodomagistrato.it

Saluti passanti i buoni corsi pubblicizzanti

Da: CRID2   4  4  - 11/01/2019 12:30:36
Il forum non dovrebbe essere utilizzato per fare pubblicità ai propri congiunti, quand'anche consiglieri della Corte dei Conti (rectius, primi referendari).

Da: ilpulcinopio  
Reputazione utente: +49
 5  4  - 11/01/2019 13:40:35
Se il corso vale ben venga la pubblicita

Da: Conor 11/01/2019 14:38:44
X Ivanvinni

In un tuo precedente post sulla questione risarcimento/indennità parli di tesi minoritaria. Premesso che io ho mandato al GO per l'indennità e dichiarato infondata quella per risarcimento perchè ero convinto che fosse l'unica soluzione possibile seguendo il principio della causa petendi, grazie al tuo contributo mi sono riletto la giurisprudenza da te citata e mi sembra di capire che è invece maggioritaria. Ti chiedo a questo punto perchè parli di tesi minoritaria?

L'altra decisione (la mia) sembra invece ardita.

In verità, nelle numerose sentenze che ho letto, si parla di "risarcimento" (quasi sempre virgolettato) volendo alludere ad un uso improprio della parola, essendo invece un indennizzo da atto lecito. Le voci dell'indennizzo sono diverse e per alcune di queste si parla di risarcimento. Quindi sembrerebbe esistere un indennizzo puro, un risarcimento collegato all'indennizzo e un risarcimento del danno puro che resterebbe al GA.

Se tu hai una visione più chiara, mi aiuteresti a capire?

Scusa se insisto dopo che hai detto che non vuoi più parlarne. Non farlo se non te la senti.
Anche gli altri colleghi se possono, li pregherei di offrire un contributo.

Grazie

Da: Ivanvinni  11/01/2019 18:00:28
Non ti preoccupare, il mio è solo un proposito mal riuscito. Non ho nessun problema a parlarne. Sono tutte questioni che mi interessano anche professionalmente.

In base a quanto ricordavo la tesi del tutto prevalente era indennizzo Go e risarcimento ga. La lettera della norma parrebbe chiara nel distinguere indennizzo e risarcimento. Questa è una tesi rigorosa, molto gravoso per il privato e forse anche formalistica ma che concettualmente non fa una grinza. Il pregiudizio per il danno relativo al periodo di occupazione illegittima viene ristorato a titolo risarcitorio e non rientra nell'indennizzo ed è di giurisdizione del ga.

Nella diversa tesi che ho cercato di sostenere - in contrasto con la lettera della norma e con il principio secondo cui il rapporto di connessione non consente modifiche di giurisdizione- il risarcimento da occupazione illegittima sarebbe una componente dell'indennizzo latamente inteso. Ciò in una interpretazione costituzionalmente orientata volta a garantire l'effettivita della tutela e ad evitare il contrasto di giudicati.

Da: Ivanvinni   1  - 11/01/2019 18:16:41
Quando si parla di termine atecnico (risarcimento) in qualche modo si corregge il legislatore ed è una operazione sempre molto opinabile. Non è un gran argomento giuridico dire che il legislatore si è sbagliato e si deve intendere un'altra cosa.

Quello che hai detto tu a me sembra molto corretto. La soluzione che ho seguito io è solo diretta a garantire più funzionalità alle tutele del privato.
E in ogni caso la Commissoone ha giustamente detto che non ci sono soluzioni precostituite

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Da: Conor  1  - 11/01/2019 19:02:09
Bravo, ivaninni.
Tu hai sicuramente colto di più la questione, facendo capire che conoscevi la problematica a fondo. Chapeau!

Da: avvtriste 
Reputazione utente: +117
 2  - 12/01/2019 10:56:03
Ivanvinni, se sei la persona che io penso, un grossissimo in bocca al lupo e all'orale riprenditi ciò che ti è stato ingiustamente tolto allo scorso concorso.....

Da: Ivanvinni   1  - 12/01/2019 17:28:25
Crepi. Grazie siete troppo gentili.

Da: avvtriste  
Reputazione utente: +117
 2  - 12/01/2019 17:33:30
Caro ivanvinni,
Non ho partecipato a questo concorso ma ho partecipato a corte dei conti preparandomi sul codice dei contratti pubblici su testo dove c'è un tuo contributo, sei veramente in gamba e preparato, spero  tanto  che tu ce la faccia..

Da: JuleseJim   1  - 12/01/2019 18:15:40
Salve a tutti. Vorrei condividere con voi la lettera del Consigliere Giulio Veltri pubblicata sul corriere della sera del 5 gennaio sul tema dell'importanza o meno dell'appartenenza familiare o politica ai fini dell'accesso al Consiglio di Stato.
Consiglio a tutti di leggerla per avere un'ulteriore spinta motivazionale a studiare, anche quando si hanno umili origini o comunque non si è avuto il privilegio di nascere in famiglie importanti.
La trovate al seguente link:

Ciao

Da: JuleseJim   1  - 12/01/2019 18:17:28

Da: Un passante  
Reputazione utente: +166
 2  - 12/01/2019 22:19:20
Cara Julese, ho trovato l'articolo che dici, e pure io ho provato invano a copiarlo od a mettere il link.
Riassumendo, si può arrivare al Consiglio di Stato pure se si è orfani di umili origini e dopo aver fatto l'Industriale...
Basta mettersi sotto a studiare!


O.T.
Carissimi,
scusate se vi disturbo con un argomento che non c'entra niente, ma volevo solo informarvi che per ora c'è un nuovo capolavoro in sala, e così quando vincerà l'Oscar come miglior film straniero voi potrete dire che voi l'avevate già visto...
È una storia pazzescamente vera, ma girata con una evidente sponsorizzazione della Clinex, perché io ho iniziato a piangere senza vergogna poco dopo l'inizio del secondo tempo e ho smesso un po' dopo i titoli di coda...
Ci sono due o tre scene che anche dal punto di vista meramente cinematografico vi resteranno stampate nella mente.
Ma soprattutto la storia è quella che prende e strazia.
Ed è vera, dannatamente vera.
Vi consiglio di caldamente di vederlo.
"Una notte di dodici anni".
Ah, per chi ha visto ed amato la versione originale di quell'altro capolavoro che è "Il segreto dei suoi occhi" ci sono due motivi in più per vederlo...

http://trovacinema.repubblica.it/film/lanochede12anos/495518/ 

Una sola frase del film vi cito, perché ci riguarda tutti:
"È sconfitto solo chi si arrende!"
Saluti passanti da undici anni a vincere provanti

Da: Willywonka86 14/01/2019 14:00:41
Buongiorno ragazzi, mi sono iscritto da poco e vorrei avere alcune delucidazioni (ho qualche domandina :)) da parte di chi ha un po' più esperienza di me sul concorso per referendario TAR. Ringrazio anticipatamente chi avrà il tempo e la gentilezza di rispondermi!

A) C'è un numero massimo di consegne, come, ad es., per il concorso di magistratura ordinaria?

B) C'è un limite massimo di età per partecipare?

C) Posto che la questione può essere moltooo soggettiva, quali sono i tempi medi di preparazione?

D) Per quanto riguarda i titoli, non ho capito se, per chi partecipa portando come titolo di ammissione la magistratura ordinaria, si computa per il punteggio anche il periodo di tirocinio (l'anno e mezzo da MOT, per intenderci), che in sostanza varrebbe 4,5 punti. Poi, se uno è stato iscritto all'albo degli avvocati 3 anni e 9 mesi, vale come 4 anni oppure come 3? perché sono in gioco 2 punti!

E) Partendo dal presupposto che dipende dal bando, mi pare di aver capito che negli ultimi anni il punteggio minimo per poter partecipare al concorso è 25. E' corretto?

F) Quali libri di testo consigliate? Gazzoni per il civile, Garofoli per amministrativo e Tesauro per il tributario possono andar bene? Ovviamente integrati con gli aggiornamenti..

G) Che corsi consigliate di seguire? Ruscic come vi pare?

H) Infine... è fattibile vincere questo concorso lavorando???

Grazie!!!!!

Da: aniger 14/01/2019 14:48:57
ciao vorrei sapere qual è il link della lettara da te citata?

Da: Un passante 
Reputazione utente: +166
 3  - 14/01/2019 15:13:24
Ciao, benvenuto/bentornato!
Disclaimer: questi sono i suggerimenti di  uno che ha tentato e fallito più di una decina di volte, quindi prendili col beneficio d'inventario...

1) No, nessun limite di consegne se non la decenza e il raggiungimento della demenza...

2) Ho 58 anni, fai tu... Storia vera: ho conosciuto una funzionaria regionale ultrasessantenne in pensione che si era iscritta all'albo avvocati ed era venuta a fare Corte conti...

3) So di gente che passa in un anno, e conosco un idiota che studia da undici senza nè farcela nè mollare (io...). Al solito, dipende da mille fattori, la tua preparazione, il tuo lavoro, le tue basi (il nostro esperto locale, l'utente Gigetto, sostiene che sia impossibile passare senza aver fatto la Primina ed il Classico, possibilmente col pianoforte a coda a casa...).
Il tempo bastante è quello che hai.
Studia al massimo, vieni, consegna (NON C'E' LIMITE DI CONSEGNE, QUINDI E' SUPREMAMENTE IRRAZIONALE NON CONSEGNARE)

4) NON ESISTONO PIU' I TITOLI (ripeto, per chiarezza: NON ESISTONO PIU' I TITOLI!!!). Nessuno di noi concorsisti di vecchia data ci voleva credere e pensava di aver capito male, e solo quando un collega ci ha fatto notare il parere del Consiglio di Stato che criticava proprio quel punto del bando ci abbiamo creduto...
I punti dei titoli, rectius, non sono più (come era sempre stato e come è ancora a Corte conti) condizione dirimente.
Se hai i requisiti di ammissione vieni, fai gli scritti, fai gli orali, ed ai punti di scritti ed orali aggiungi i punti titoli, massimo 50 ma minimo pure zero... Quindi fai la domanda, calcolati i punti, rileggiti il bando quando uscirà nuovamente (non scendo nel dettaglio del calcolo che per ora è ininfluente, comunque si arrotonda dai sei mesi ed un giorno) e vieni sereno,
Se passi sarai così felice che non ti importerà più di tanto di qualche punto in più o in meno per i titoli...
Puoi pure lasciare in bianco quella parte della domanda! (ovviamente compilala bene, ma, ripeto, non ti serve per partecipare ma solo per la graduatoria...)
Tanto sei dentro anche se sei ultimo, e in sede devi andarci due gironi AL MESE, quindi pure se sei di Caltanissetta e finisci ad Aosta va sempre bene per te!

5) Era corretto, erano 25, oggi non più... Se non credi a me credi all'ultimo bando... Si legge poco in Italia... (ma, ripeto, in decine leggendolo e rileggendolo non lo avevamo capito perchè lo rileggevamo con il paraocchi della abitudine al vecchio testo...)

6) Io amo il Gazzoni, ci ho studiato ma ci perdo troppo tempo, per questo uso il Caringella Buffoni, che ha tre vantaggi per me: lo leggo rapidamente, ha giurisprudenza più aggiornata e, soprattutto, ha dentro alcune centinaia di pagine di Commerciale che servono molto... Garofoli è perfetto, il Tesauro pure ma ti consiglio di provare il Melis, molto ben fatto.

7) io non seguo corsi, ma ho amici che hanno seguito trovandosi benissimo quello Direkta e quello Jus for you, ed ora c'è anche un corso tenuto dal consigliere Fratini. Non conosco il corso Ruscic, chiedi ad altri, anche se non dubito sia ottimo pure.

8) Tutti lo vincono lavorando, quindi è possibile. Ovviamente se lavori meno  hai più tempo per studiare, ma se lo sprechi come faccio io non ti serve...

9) Consiglio non richiesto: se hai deciso di lasciare magistratura (complimenti, io ho fallito quattro volte pure ad ordinaria, che era il mio sogno universitario, sempre con N.I., tornando al disclaimer iniziale...) presenta domanda anche per Corte conti (là i 25 punti servono...), di cui pare sia imminente l'uscita di un nuovo bando per 40 posti, aggiungi a quanto sopra Contabilità (Monorchio + Fratini + Tenore + Controlli Corte conti della Maggioli) e raddoppi le tue possibilità.

Prego!
Saluti passanti quando può aiutanti

Da: Funzc3 14/01/2019 16:09:03
Grazie Passante, ma del nuovo bando tar quando se ne parlerà?

Da: quattrocodici  14/01/2019 22:03:09
Quando si scioglierà anche l'ultimo ghiacciolo in artide è in Antartide...
Al di là di questo,...
OT
Per quanto riguarda il segreto dei suoi occhi il rifacimento States non regge il confronto con l'originale. Il protagonista è noto a schiere di casalinghe non disperate, quale interprete di telenovela di successo. Non bello ma bravo. Il che lo rende più che bello e capace di rendere interessante persino la pubblicità del mocio.
I
La storia del riscatto dopo "una notte" durata 12 anni é vera e lascia ben sperare sui margini della resistenza umana...e sulla possibilità di un riscatto.

Mi piacerebbe vederlo, ma sono un po' fuori fase...

Passante, a volte piangere fa bene, specie davanti a un film.
Ma noi vogliamo vederti sorridere...il più spesso possibile (sempre).

Scusate l'OT.

Da: quattrocodici  14/01/2019 22:04:46
Il t9 mi ha fregato...
In Artide e in Antartide...
Ma il pianeta terra ce la farà...

Da: Willywonka86 15/01/2019 11:47:33
Un passante, che ti posso dire?? sei la chiarezza personificata! Hai risposto in un attimo ai mille dubbi che avevo, anche perché sul web si trova veramente poco su questo concorso, a differenza di quello per magistratura ordinaria (dove al contrario le informazioni sono anche troppe..!).
In bocca al lupo per tutto ;)

Da: gigettorossetto  1  - 15/01/2019 14:05:05
1)willywonka86 sei magistrato ordinario da qualche anno e già vuoi diventare giudice tar? sono convinto che ci riuscirai al primo bando utile.

2)da 6 anni posso partecipare a bandi tar e corte dei conti, cosa strana, da quando ero più giovane di quando sarai tu alla tua prima  ed unica volta perché per te decisiva e vincente, ma mi sono accorto di non avere alcuna chance perché non so scrivere, non ho fatto il classico, non ragiono di diritto a lavoro e dunque non sono competitivo con gli altri concorrenti in nessun modo

3)ancora due ore dopo la pausa pranzo e pure sta giornata lavorativa di merda a non imparare nulla ma a risultare alla fien stanco morto sfinito, sfibrato senza energie sta terminando.

4) qual è stato tuo percorso per diventare magistrato ordinario? lavoravi? che tipo di lavoro? ti ha aiutato nello studio? che libri? quanto tempo ci hai dedicato? corsi? io ci sto provando dal 2007 ( ergife solo 2 scritti) senza successo andandomi a sedere a roma 6-7 volte. grazie

Da: Willywonka86 15/01/2019 14:29:14
A) Non ci vedo nulla di male;
B) Non te la prendere, ma mi tocco un po' di fronte alla tua sicurezza circa l'esito del futuro concorso.. :);
C) Mi dispiace!
D) Non lavoravo, libri Gazzoni (sempre), Caringella e Mantovani, tempo 2-3 anni.

Da: Fontedelpoggio 16/01/2019 08:37:33
La nullità non richiede altre prove se salta il contraddittorio per legge
Il «test» di resistenza solo quando in gioco ci sono alcuni tributi armonizzati
In caso di omesso contraddittorio preventivo, se la nullità dell'atto è prevista dalla norma, il contribuente non deve fornire la prova di resistenza, cioè le ragioni che avrebbe potuto illustrare al fisco durante il confronto non avvenuto. A enunciare questo principio è la Cassazione con la sentenza 701.
La pronunzia trae origine da un accertamento conseguente ad una verifica con accesso presso la sede di una società, emesso prima del termine di 60 giorni previsto dallo Statuto del cont ribuente. Il provvedimento veniva annullato in entrambi i gradi di merito, e l'Agenzia ricorreva in Cassazione.
La Suprema corte ha innanzitutto ricordato che, secondo le Sezioni unite (sentenza 18184/2013), la previsione contenuta nell'articolo 12, comma 7 dello Statuto è applicabile solo nelle ipotesi di accessi, ispezioni e verifiche presso la sede del contribuente e l'emissione dell'accertamento prima del decorso di 60 giorni della consegna del Pvc comporta l'invalidità dell'atto impositivo. Per i controlli a tavolino, invece, non esistendo un obbligo generalizzato di contraddittorio prodromico all'emissione dell'atto, occorre distinguere tra tributi armonizzati e non: per i primi valgono le regole comunitarie, e quindi occorre riconoscere il diritto al confronto preventivo, per i secondi tale diritto deve essere accordato solo se previsto per legge.
In ogni caso, per i tributi armonizzati occorre superare la cosiddetta «prova di resistenza», ossia la verifica dell'impatto della violazione sull'esito del provvedimento, a condizione che sia il contribuente ad enunciarne le ragioni (sentenza 24823/2015). I giudici di legittimità hanno poi evidenziato, che secondo la giurisprudenza comunitaria, il diritto al contraddittorio è regolato dai principi di equivalenza (le regole per il tributo armonizzato non devono essere meno favorevoli rispetto ai tributi interni) e di effettività (non sia impossibile o eccessivamente gravoso l'esercizio dei diritti dell'ordinamento Ue).
Per la Suprema corte, in applicazione di questi principi, con riferimento al comma 7 dell'articolo 12, non esiste alcuna distinzione tra tributi armonizzati e non. Inoltre, è evidente che l'operatività della prova di resistenza vada circoscritta al caso di assenza di una specifica disposizione normativa. In conclusione, secondo la Cassazione:
l'articolo 12, comma 7 dello Statuto si applica ai casi di accessi, ispezione o verifica senza alcuna necessità di prova di resistenza e a prescindere dal tipo di tributo;
l'espressa previsione all'interno di una norma di legge della sanzione di nullità per il mancato rispetto del contraddittorio preventivo, fa venire meno la necessità della prova di resistenza ai fini dell'invalidità dell'atto;
per i tributi armonizzati la necessità della prova di resistenza scatta solo se la normativa interna non preveda già la sanzione della nullità.
© Antonio Iorio
Laura Ambrosi

Da: Fontedelpoggio 16/01/2019 08:46:31
Un ottimo editoriale sui temi attuali della giurisprudenza del lavoro.
Tutele per i rider: occorre applicare quelle già previste
La sentenza della Corte di Torino dimostra che la legge già c'è
Con la sentenza 26/2019 della Corte d'appello di Torino sui rider (si veda «Il Sole 24 Ore» del 12 gennaio) ha trovato applicazione, per la prima volta, una norma del Jobs act - l'articolo 2 del Dlgs 81/2015 - che ha lo scopo specifico di assicurare ad alcune categorie di collaboratori coordinati e continuativi (quelli inseriti nell'organizzazione del committente) tutele equivalenti a quelle del lavoro dipendente.
Questa norma può prestarsi a differenti interpretazioni; la Corte torinese ha scelto una posizione equilibrata, escludendo il collegamento automatico tra l'inserimento organizzativo del collaboratore e l'applicazione integrale di tutte le norme del lavoro subordinato. I giudici torinesi, discostandosi dall'interpretazione maggioritaria della dottrina, hanno riconosciuto ai collaboratori il diritto a ottenere il trattamento economico stabilito da un contratto collettivo esistente, senza tuttavia equiparare integralmente il loro rapporto al lavoro subordinato.
Ora che la giurisprudenza muove i primi passi, un intervento legislativo sulla materia - annunciato in questi giorni dal Governo - sarebbe superfluo, intempestivo e inopportuno. Sarebbe superfluo perché la sentenza di Torino dimostra che esiste già una norma di legge in grado di assicurare tutele adeguate in situazione di accertata dipendenza organizzativa dei collaboratori. Sarebbe intempestivo perché strozzerebbe sul nascere un processo di elaborazione giurisprudenziale che potrebbe far prevalere l'una o l'altra tesi ma che, in ogni caso, non lascerebbe senza tutele i collaboratori. Sarebbe, infine, inopportuno perché invaderebbe un campo che deve essere gestito dalle relazioni industriali.
Decidere, con un atto normativo, quale trattamento economico deve applicarsi a una certa categoria di collaboratori (i fattorini delle piattaforme online) si tradurrebbe in una pesante ingerenza su una materia che è sempre stata di competenza delle parti sociali. Non si vuole dire che il legislatore non sia legittimato a intervenire sul tema retributivo: il dibattito sul salario minimo legale dimostra che il tema non è un tabù. Tuttavia, un provvedimento destinato solo a una specifica categoria professionale si risolverebbe nella negazione del ruolo e della funzione del contratto collettivo, proprio ora che - per decisione dei giudici torinesi - i collaboratori ne possono rivendicare l'applicazione.
La sentenza di Torino dimostra che non è necessario alcun provvedimento legislativo: le regole, legali e contrattuali esistono e, se ci sono i presupposti di fatto per invocarne l'applicazione, possono garantire tutele adeguate ai lavoratori economicamente dipendenti.
Piuttosto, il Governo dovrebbe stimolare una riflessione, da parte di tutti gli attori sociali e degli esperti che a vario titolo si occupano di politiche del lavoro, sugli effetti devastanti che la rivoluzione digitale sta producendo sul lavoro subordinato e sulle tecniche di tutela di chi opera nell'economia della condivisione.
Questa riflessione nel breve periodo non assicurerebbe risultati e non garantirebbe facili consensi; ma sarebbe l'unica strada in grado di dare risposte concrete e non demagogiche ai tanti problemi posti dalla grande trasformazione del lavoro.
©
Giampiero Falasca

Da: aniave 16/01/2019 09:20:54
Buongiorno a Tutti,
sono nuovo del Forum.
Ho partecipato all'ultimo concorso e di tanto in tanto leggo i Vs post.

Da: De Albo Nigrum 16/01/2019 11:56:53
info su uscita risultati?  il presidente parlava di aprile

Da: De Albo Nigrum 16/01/2019 11:56:55
info su uscita risultati?  il presidente parlava di aprile

Da: aniave  1  - 16/01/2019 12:02:59
Ricordo che il Presidente disse Giugno, o comunque prima dell'Estate, perché aveva l'incombente della valutazione dei titoli

Da: Ivanvinni  16/01/2019 13:15:53
Posso chiedervi di indicarmi un corso con lezioni audio per corte conti? Che non costi una follia. A me interessa quasi esclusivamente contabilità

Da: Fontedelpoggio 16/01/2019 14:53:32
Non saprei aiutarti ma ci sono dei magistrati contabili molto attivi su Facebook e impegnati nel campo dell'editoria giuridica. Tra questi Gigi D'Angelo e Vittorio Raeli. prova a scrivere a loro.

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