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Da: max06/11/2008 08:49:30
Napoletano si attiene alla lettera del testo costituzionale, ma sarebbe il caso di ragionare anche sulla prassi istituzionale, che nel nostro paese la fa da padrona.
Nessun governo italiano ha emanato decreti legge rispettando scrupolosamente il dettato dell'articolo 77, quindi sulla base esclusivamente della necessità e urgenza.
Il nostro sistema parlamentare è a raddoppio di funzioni, quindi se un governo volesse seguire il normale iter parlamentare per approvare un disegno di legge, considerando le lungaggini della procedura, la navetta tra i due rami del Parlamento,i tanti emendamenti presentati e l'ostruzionismo dell'opposizione...rimarrebbe ben poco da realizzare in cinque anni di legislatura anche per un governo con una forte maggioranza parlamentare.
Lo dimostra il fatto che prima della sentenza del 1996 della Corte Costituzionale i governi abusavano dello strumento del decreto legge.
Ragioni di opportunità hanno suggerito di adottare con decreto legge ogni provvedimento che presentasse un'urgenza tale da sconsigliare di praticare la lunga via del procedimento legislativo.
Più si allungano i tempi dell'iter parlamentare, più si fa necessario adottare provvedimenti "urgenti" con decreto legge.
Dubito che, con le regole attuali, un qualsiasi governo possa attuare tranquillamente il proprio programma elettorale. Quindi è necessario in alcuni casi porre la fiducia sui decreti legge.
L'importante è non abusarne, in tal caso interverrà nuovamente la Corte Costituzionale e si dovrà trovare un cavillo per aggirarne la nuova sentenza.
Non sarebbe più logico cambiare l'art.70  e attribuire poteri diversi ai due rami del Parlamento, come succede in Francia Germania Inghilterra e Spagna?

Da: Cronista06/11/2008 14:22:42
Sarebbe fattibile, dove ne discutiamo ?

In Tv o al parlamento ?

Da: Cronista06/11/2008 14:25:33
x parimenti anziano

Dell'intervento di anzianotto ho percepito una spiegazione abbastanza plausibile, del motivo per cui definire un insegnante "lavativo" solo sulla base dell'orario di servizio fosse sbagliato ?
I tempi credo fossero indicativi
Ho capito male ?

Da: Rettifica06/11/2008 14:28:30
Avvenire : IL PREMIER AMMETTE "I TAGLI ALLE PARITARIE? UNA SVISTA COLPEVOLE"

...

Da: Napoletano06/11/2008 15:09:33
Max,
le riforme si fanno in Parlamento, sia con le leggi che con le deleghe al Governo.
Il Governo fa solo atti e provvedimenti amministrativi, provvedimenti con forza di legge nei soli casi di necessità e urgenza.
Ciò stando alla Costituzione vigente.
Se invece le riforme vengono pensate e realizzate esclusivamente in nell'esecutivo, da una sola o da poche persone e senza confronto con le minoranze...
La risposta è facile: a seconda delle contingenze si parla di oligarchia, dittatura...

Da: Napoletano07/11/2008 11:14:46
L'ha detto anche Fini...

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Da: max07/11/2008 19:39:07
Non ho detto che per realizzare le riforme il governo deve esautorare il Parlamento.
Non tiriamo fuori le solite accuse di dittatura e oligarchia.
Non ti piacciono le etichette che ti appiccicano gli altri, ma anche tu non scherzi.
Ho cercato di spiegare perché gli ultimi governi hanno abusato della decretazione d'urgenza e della fiducia sui vari provvedimenti.
Lo hanno fatto (Prodi e Berlusconi) per necessità e non per voglie dittatoriali. Tu invece giustifichi Prodi perché aveva una maggioranza incasinata ed era "legittimato" a farlo e condanni Berlusconi perché ha una maggioranza solida. Curioso.
Ti piace il sistema bicamerale perfetto vigente nel nostro paese?
Se ti piace così com'è, non ti poni il problema della efficacia dell'iter legislativo e non ti preoccupa il rischio di paralisi.
Fini ricopre un ruolo istituzionale e deve difendere le prerogative del Parlamento. Quando tornerà nel ruolo di leader politico, si porrà di nuovo il problema.

Da: Napoletano07/11/2008 20:55:06
Non voglio fare polemiche.
Prodi nella legislatura appena conclusa non ha fatto nulla di nulla che meriti di essere ricordato. Fiducia o non fiducia, decreti legge o non decreti legge. L'inconsistenza più assoluta.
L'unica cosa che mi viene in mente è che con il decreto Bersani hanno tolto i costi di ricarica sui cellulari...

Invece, il Governo in carica pretende di fare "riforme".
Ma da che mondo è mondo le grandi riforme (scuola, legge elettorale, riforme istituzionali, etc.) si fanno in Parlamento e non certo a colpi di maggioranza, nè tanto meno con decreto legge.

Il bicameralismo perfetto potrà anche non essere più attuale, ma un'eventuale riforma del sistema come dovrebbe essere realizzata? Con decreto legge o con una riforma costituzionale con tanto di doppia navetta?

Poi, non mi sembra proprio che attualmente ci sia il rischio di una qualsiasi paralisi istituzionale.
Infatti, sia nella scorsa che nella presente legislatura è fin troppo chiaro che il ricorso a decreti legge e fiducia ha solo ragioni strumentali.
Solo così si giustifica l'ipotesi aberrante di porre la fiducia sulla legge finanziaria.
Di qui la reazione di Fini.
Forse Fini non ha a cuore la realizzazione del programma politico della destra?
O si oppone solo perchè sente il ruolo istituzionale?
Mahhh...........

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